mio, perciò ch'io gli ho partorito tre figliuoli. boccaccio, 3-2-71:
cantari, 146: abbiendo la reina partorito, / presi i fantini fùr senza
al padrone che la sua cavalla favorita aveva partorito felicemente, e che aveva fatto il
incapricciò dell'asinelio che la somara aveva partorito. appena l'ha veduto con quel musino
, i-n-4-244: dall'avere la donna partorito non si augumenta la naturale attezza al
sia che il bimbo 10 abbia partorito la nuora, sia che, per non
e candele perché la lucietta ha partorito una grande, grossa e bella bambina.
atroce quanto sarebbe stato più saggio averlo partorito un po'zoppo, o almeno coi
24-29: molto mi rallegro che ella abbia partorito a bene e sia maschio.
desi che questa, ultima dieta avrà partorito un berlingozzo come le altre.
di cuccioli / di cagna che di fresco partorito / avea, bench'egli in pria
11 figliuolo pochi dì fa da lei partorito, e percossogli il capo al muro
il figliuolo pochi dì fa da lei partorito, e percossogli il capo al muro,
capretta, infino / che non ha partorito e non è munta. fiacchi,
... e poco dinanzi aveva partorito, e seguitava il cerviattello; e
munto, né tosto preso che abbi partorito, come è la colostra, che è
è quella prima scolatura doppo che ha partorito, ciò è quella spugnosa spessezza del
di cenci; e fingendo che colei abbia partorito, le fanno ricevere le visite da
e diete, come se egli stesso avesse partorito (ed è probabilmente una pratica di
, e non quelle di già usino, partorito che hanno, trovarsi alcuna donna che
[o filosofia] le città hai partorito, tu hai convocato in compagnia della vita
servizio di dio] prima dedicato che partorito, e poi divezzo con le proprie
sul grembo della dolorosa che lo aveva partorito. 4. che turba profondamente
. d'una certa donna che avea partorito sette figliuoli. parini, giorno, iv-508
effèto, agg. letter. che ha partorito. — al figur.: spossato
dotta, lat. effètus 'che ha partorito '(da fetus * fecondo,
effondimento di sangue da poi c'hanno partorito, alle quali è da sovvenire in
ventre di rana, se avessero di già partorito tre o quattro volte. se non
vacca ha del latte; dunque ha partorito. questo soldato si è impallidito;
nuove, le quali tra'popoli avrebbono partorito quiete, non confusione. salvini, 40-178
chiamano per madre quella che l'ha partorito, ma la detta prima moglie legittima
casa, portando seco l'esculapiuccio due volte partorito, non una come gli altri
d'essi, non troverrà ch'egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza in disfavore del
gravidata di un suo amante, l'avea partorito di nascosto, e, temendo l'
terra a dio. -generato, partorito. parini, 509: misero!
intelletto, dall'uno e dall'altra è partorito l'amore: e con tutto
santi, 4-398: la donna ebbe partorito e fatto una fanciulla femmina. macinghi
si era guadagnata, arebbe a brescia partorito maggior soccorso, e a'viniziani maggiore
per estens. ant. l'animale appena partorito. -anche: il deporre le uova
figliare), agg. che ha partorito, che ha dato alla luce figli (
2. che è stato generato, partorito. bocchelli, 13-155: il quale
il prodotto del parto, prole; animale partorito, cucciolo.
: diceano... ch'ella avea partorito le risse e i timori,
= traduzione dell'ingl. calving * partorito da una vacca ', part.
come ognun sa, nasce da un ovetto partorito da una farfalla sotto la forma di
in tommaseo-rigutini, 1745]: ha partorito [la voce 'finanza'] i 'finanzieri
i guai, / ch'hanno le donne partorito al mondo, / il mio cantar
trovàr bella ragazza / che un puttin partorito avea di poco. = cfr.
altra freccia- tella, / quando avrà partorito: un'altra poi / il giorno
, un'allucinazione, perché non avevo partorito qualche personaggio di maggior peso nella mia
sperare una amnistia, quando avrebbe partorito. -che sta fuori (una
gambe: venir alla luce, essere partorito. diodati [bibbia], 1-192
in un medesimo parto; che è stato partorito insieme con uno o più fratelli.
di cui ella è fattura, e partorito quello del quale è figlia. d'annunzio
, iv-182: da poi che tetis ebbe partorito achille, gittò sorti per vedere che
massime le gravide e le che han partorito. trivulzio, iii-241: giacean negli
-la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora. -non importa. / -l'
dell'asciutta primavera, / hanno minutamente partorito / nelle cupe nascose caverozzole.
impaiolata, la quale di fresco aveva partorito. = dal venez. impagiolada
'impagliata '. donna che per aver partorito di poco tempo sta ancora in letto
impartorito, agg. ant. non partorito, non zione d'animo libera da pregiudizi
manifestata co'fatti. lam partorito il mondo ancor tenea, / d'aquilonar
libertà, se pure tivo e partorito (v.). si
incannatora di seta in palazzuolo, avendo partorito... una bambina cieca con
che per necessità della sua arte ha partorito essa prospettiva, e non si può
g. paleotti, l-n-456: questi hanno partorito cosa tanto oscura et intricata, che
. femm. letter. che ha partorito. della porta, 2-193:
madre, e di lei, v'ha partorito un bel maschio. -ed è ella
salvini, 39-v-82: sapendo d'avere partorito delle sue purissime viscere un dio per
volte o da pecore che abbiano già partorito. -lana morticina: prelevata da un
cagione che chi l'ha generato e partorito ne languisca. i. andreini, 1-114
di lacte. campanella, 1087: partorito che hanno, esse stesse allevano i
quello che la balia, da poco partorito, dà a un bambino, e
fanciullo d'una che non abbi mai partorito. bandello, 1-34 (i-424);
: la bice questa mattina alle 7 ha partorito felicemente una bambina bella e gagliarda,
tumulti] non troverrà ch'egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza in disfavore del com-
quasi ribrezzo per questo mostro che abbiamo partorito tu ed io, noi, così belli
sa il cielo. basta: ella ha partorito la sera del sabbato, anche con
= comp. da malie] 1 e partorito (v.). malpasciuto,
mamma, tu con dolor m'hai partorito; / ed il mio nuovo piccolo
, e candele perché la lucietta ha partorito una grande, grossa e bella bambina.
a mantenere / come la mia cognata ha partorito / non del germano mio, ma
tre anni, che non abbia ancora partorito o non superi il sesto mese di gravidanza
eh! cecchina dopo che ha partorito! si vede ha spurgato tutta la mao-
una cossa notanda di uno marasso qual avia partorito... marassi picoli. ramusio
moglie che fu di giacob, quando ebbe partorito, disse: perché è da me
destinato alla riproduzione; che ha già partorito o sta per partorire (un
dire che sua moglie * allora 'aveva partorito. questa proposta è una meteora mezzana
minacevol- mente rispose: quando io averò partorito, non sì tosto alla chiesa m'
, sono sì fattamente guasti che hanno partorito di grandi et inescusabili errori. agostini
impoverir del bello, / dall'idea partorito e in te sì vivo, / la
259: ogni scrittore si crede di aver partorito il più bello, e non conosce
pianure. -la montagna partorisce o ha partorito il topo: quando a immani sforzi
la montagna partorisce. la montagna ha partorito (misere sequele di grandi apparati e
[il libro] la montagna avrà partorito il topo. — non v'
la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora. lemene, i-23: me
può esser avvenuto che alcune femmine abbino partorito qualche mostro di varie e stravaganti forme
si diletta e si compiace quando ha partorito figliuolo naturale, perfetto secondo natura,
speroni, 1-2-480: ora che hai partorito, se non fai altro per la
la nostra gatta mora / v'ha partorito or ora. graf, 5-635: o
della femmina di un animale che ha partorito più volte o ha subito un parto
. moltìparo), agg. che ha partorito più volte (con riferimento a una
della personalità giuridica, purché l'essere partorito sia vivo e non sia così prematuro
feto di ovino, ucciso innanzi che venga partorito. statuto dell'università e arte della
anni sono sì fattamente guasti che hanno partorito di grandi et inescusabili errori.
anmati, / ché 'l tempo ha partorito nuova usanza: / morto novina2
. castelvetro, 189: ora aveva appena partorito, in guisa che le nozze del
. medie. che non ha mai partorito (una donna). -anche sf.
condizione della donna che non ha mai partorito (e ha importanza sia nell'ambito
bellissimo infante, che quella illibata aveva partorito e allattato alla insaputa dei paesani;
hai sentito della bice che ha partorito una bambina? bacio la laura e la
di dubbio, ha finalmente la crusca partorito con felicità, bench'ella sia stata
/ mamma tu con dolor mi hai partorito. -dividere la notte per ore
verme... nasce da un ovetto partorito da una farfalla. pirandello, 8-306
chierici e candele perché la lucietta ha partorito una grande, grossa e bella bambina
vespucci], cii-1-676: avegna che abbiano partorito, nondimeno nella sembianza del corpo non
lo richinòe. -che ha appena partorito, che è fresca di parto.
diletta e si compiace, quando ha partorito figliuolo naturale, perfetto secondo natura.
d'a- volterio per ciò eh'avea partorito uno figliuolo bellissimo che non somigliava né
e candele perché la lucietta a partorito una grande, grossa e bella bambina.
due del corrente mia moglie mi ha partorito un maschio. carducci, iii-14-337:
, iii-14-337: quando la regina ebbe partorito al re padre di torrismondo una bambina
nubi giove nel letto che l'ha partorito. -assol. - anche sostant
ricordò quella giornata in cui lei aveva partorito, mentre egli correva al mulino pericolante,
che io ti creda che costei abbi partorito di panfilo? fausto da longiano, iv-127
/ in vece de la moglie ha partorito. 2. con riferimento ad
i-497: una grande troia... partorito ha parto di xxx capi.
placida papera o una lumaca madornale ha partorito e porge la poppa a un esserino
/ che all'uom copia di frutti ha partorito. -produrre un fenomeno o un
, però che essa mia divinità ha partorito l'anima tua e quella di tutte le
v. s. illustrissima abbia partorito un calculo. -fare uscire, lasciar
e l'ultimo è stato creato e partorito nel medesimo istante. -decidere,
si ragionava di mutar gravezza: ora è partorito uno isgravo en sul catasto. sarpi
dodici anni avuto figliuolo e in trenta partorito idolatria, sovverso dall'amore feminile.
: ogni scrittore si crede di aver partorito il più bello, e non conoscere che
se medesimi: « eterni dei, ho partorito le grazie! ». d'annunzio
mantenerlo bisogna, se non che l'abbia partorito egli stesso, che l'abbia almeno
loro questa patria ci ànno già partorito. lorenzo de'medici, i-4: a
e governi meramente populari... hanno partorito o tirannide o ultima mina della loro
, 12-461: la lirica pura ha partorito il romanzo puro, il * teatro-
i-311: la qual perniciosa credenza ha partorito ch'altri abbiano, sia per giustizia
valore iter, e intens. partorito (part. pass, di partorire)
: insieme madonna leonora, il fanciullino partorito che sembra uno angioletto. salvini, 48-76
/ sotto della lunare stella fia / il partorito in mercatura esperto. de roberto,
dell'armadio la boccia polverosa col mostricciatolo partorito da lei. -seguito da un
tigre femmina con un suo piccolo figliuolo partorito di pochi mesi. -con riferimento
... nasce da un ovetto partorito da una farfalla. -con riferimento
ant. che ha appena o già partorito (una donna). - anche sostant
io, esclamò, vostro fratello, partorito alla cattolica fede da quest'uomo di dio
intorno alla sorte che destinate al partorito trattatino. pirandello, 5-561:
pirandello, 5-561: il dramma è già partorito. rubino, 93: la
intelletto. amari, 1-1-14: l'odio partorito agli svevi e al principato con essi
, e da ideale ridiventava realissimo, partorito da un muro. -materializzato
: pareva che un tiro a due, partorito d'un tratto dall'aria, stesse
, 5-562: il dramma è già partorito. sono cominciate le prove l'altro
: / figlio mio, t'ho partorito / per la patria, e non per
sangue loro questa patria ci anno già partorito. caro, 1-606: italia vo
ogne acqua vi lavi. -essere partorito dalla penna: essere scritto. imperiali
amata di anna bolena quante rivoluzioni ha partorito nell'inghilterra con perdimento di tante anime
ricordò quella giornata in cui lei aveva partorito, mentre egli correva al mulino pericolante,
perpetuare / quel che fo per antiquo partorito / del sangue tuo per virtuoso oprare
plurìpare), agg. che ha partorito più volte, multiparo (una donna
, che in pochi giorni ella avrebbe partorito servitù alla francia e all'italia.
soldati francesi sotto le mura avrebbe sicuro partorito un rivolgimento in prò del pontefice.
, i-311: la qual perniciosa credenza ha partorito ch'altri abbiano, sia per giustizia
se medesimi: « eterni dei, ho partorito le grazie! * *.
bassa condizione... di poco aveva partorito e dava poppa. fagiuoli, ii-147
poppelline enfiate come se avessero di già partorito. tommaseo, 2-iii-11: t'amo
vi s'amazza il parto che se avesse partorito. quella si chiama eiectizia, questa
. m. adriani, v-311: avendo partorito due figliuoli al medesimo portato, all'
questo affetto. le parve di avere partorito un mostro più portentoso della chimera.
tanta e sì possente lega così pochi frutti partorito avesse contro il comun nemico.
è d'èva in tal dilezione, / partorito costei lieta e felice. b.
dea libera di dritto la schiava che avesse partorito un figliuolo al suo signore e chiamava
. intorno alla sorte che destinate al partorito trattatine ed all'altro di cui siete
dolore e triema; ma quando à partorito i peccati di che s'è tutta confessata
alvaro, 20-20: aveva generato, partorito, allattato, allevato, badato alla
ottieni, 3-149: 1 nostri hanno partorito le rivendicazioni. chiedono le qualifiche;
condusse in grecia, una cavalla aver partorito una lepre, la qual cosa tanto
di calabria, sua nuora, avea partorito un figliuolo, che poi fu re
: ricordava anche come e quando aveva partorito. lì nel gran letto, senza nemmeno
forzati ad umiliarsi. questo disordine ha partorito grandissime rovine agli stati et a'prìncipi
tumulti], non troverà ch'egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza in disfavore del
in circa, che non avea ancor partorito. biscioni [s. v. pollerà
20-131: la sua cavalla favorita aveva partorito felicemente e... a- veva
da parte di una donna che ha partorito, la normalità della struttura anatomica e
del peccatore e della femina che abbia partorito. ottimo, ii-15: quello uomo che
ottieri, 3-149: i nostri hanno partorito le rivendicazioni. chiedono le qualifiche;
di quegli, la benivolenza per il ben partorito dal reo e per altri suoi meriti
buonarroti il giovane, 9-695: così partorito, si dichiara / di volergli [
uomo era prigione del mostro da lui partorito. ojetti, 1-171: « tre
], cii-i-675: avegna che abbiano partorito, nondimeno nella sembianza del corpo non sono
sua madre, o qual l'avesse partorito, il padre o la madre.
. -con riferimento a un feto appena partorito. pirandello, 8-522: quando.
, ii-3-77: la moglie del chiarini ha partorito il 13... cavaciocchi regge
questi schemi mitologici, quello che ha partorito una più lunga serie di figli degeneri.
molti anni fa, vecchissimo, dopo aver partorito una serie sterminata di testi, e
giorno si era maritata, quanti figliuoli avea partorito, e molte cose diceva del dì
degli stati di parigi tanto sollecitata non avesse partorito buon effetto. compagnia della lesina,
parto, di notricare ciò che tu avrai partorito. 12. figur. sollevare
si era maritata, quanti figliuoli avea partorito, e molte cose diceva del dì
finale. salvini, 41-157: fu partorito e ripartorito bacco, prima acerbo dall'utero
o pur per ripartorire a guisa che fu partorito e ripartorito bacco. 4
di ripartoriré), agg. nuovamente partorito. -al figur.: rigenerato spiritualmente.
medesimi: « eterni dei, ho partorito le grazie! ». = comp
i reserramenti delle case e botteghe hanno partorito ozio, la libertà che ora avete ai
mutatore. grillo, 233: ho partorito il presente sonetto in lode di sisto quinto
e l'ultimo è stato creato e partorito nel medesimo istante. casali e simoni sono
ottieri, 3-149: i nostri hanno partorito le rivendicazioni. chiedono le qualifiche;
è cagione che chi l'ha generato e partorito ne languisca. -rompere il
governi meramente populari... hanno partorito o tirannide o ultima ruina della
, 4-68: né minor frutto avevano partorito i suoi [del concilio tridentino] sacrosanti
i-311: la qual perniciosa credenza ha partorito ch'altri abbiano, sia per giustizia o
munto, né tosto preso che abbi partorito, come è la colostra, che
che è quella prima scolatura doppo che ha partorito. a. neri, 1-5:
santa uliva, xxxiv-799: uliva ha partorito un figlio / il qual non par né
abbominevole in una femmina che ha già partorito tredici volte, senza contare sei o
vespucci], cii-i-675: avegna che abbiano partorito, nondimeno nella sembianza del corpo non
il figliuolo pochi dì fa da lei partorito e, percossogli il capo al muro,
più ricordarli, finché la toscana non avesse partorito almanco una mezza serqua di uomini capaci
isfamati, / ché 'l tempo ha partorito nuova usanza: / morto è il catasto
. 4. messo al mondo, partorito. banfi, 8-216: tre erano
-per estens. che ha appena partorito (una donna). fagiuoli,
guerrazzi, 1-627: mirabile il moto partorito dalle dottrine del gioberti, perché lo
2. per estens. che ha partorito (una donna). sgravata d'
s'amazza il parto che se avesse partorito. leonardo, 2-327: delle sommate
i tempi, ma solamente quando hanno partorito, né meno allora tutto, perché
della vergine, che, sapendo d'avere partorito delle sue purissime viscere un dio per
« è proprio il caso del sorcio partorito dalla montagna » pensò. silone, 8-61
è la filosofia, che m'ha partorito e fatto studioso; le ginocchia che mi
dodici anni avuto figliuolo e in trenta partorito idolatria, sovverso dall'amore feminile.
cossa notanda di uno marasso qual avìa partorito... marassi piedi. bandello,
- in partic.: che ha partorito (una donna). 3
che si è sgravato; che ha partorito (con partic. riferimento ad animali
è quella prima scolatura doppo che ha partorito, ciò è quella spugnosa spessezza del latte
movano il membro dove il nervo, partorito dal muscolo, si congiugne, eccepto
marito: « consorte mio caro, ho partorito una puttina,... con
sotto della lunare stella fia / il partorito in mercatura esperto. -stella del
2. region. che non ha ancora partorito (un animale). boerio,
) in cima d'un bastone ha partorito la fortuna. sergardi, 1-320: forse
involgonla in lana di pecora che abbia partorito femina e sia di colore il quale chiamano
, morisse e che un'altra avesse partorito il secondo figliuolo, questa del secondo,
cosa salubre. -venuto alla luce, partorito. battista, iv-5: sviluppato l'
scambiare una parola. -che ha partorito da poco, appena sgravata. savinio
montale, 12-461: la lirica pura ha partorito il romanzo puro, il 'teatro-teatro'e
di un'altra specie o razza e abbia partorito degli ibridi, possa partorire, se
l'aver la febbre e dello aver partorito l'avere il latte, questo segno
leone e per tre quarti tigre, partorito da madre che è a sua volta un
6. -la montagna partorisce o ha partorito il topo: v. montagna,
-topicèllo. tesauro, 2-86: topicèllo partorito dalla montagna. -dimin. e spreg
scarsezza d'un metallo sì bisognevole, han partorito. f. galiani, 3-175:
per nove mesi in questo seno, partorito in un presepio, trafugato in egitto
, gioia mia, poi che tu hai partorito un figliuolo, che se non traligna
la duchessa di calabria sua nuora avea partorito un figliuolo, che poi fu alfonso secondo
la religione male intesa e peggio usata ha partorito disordine. sacchi, 3-41-152: le
materno, dal seme paterno; venir partorito. lapo da castiglionchio, 13:
moglie che fu di giacob, quando ebbe partorito, disse: « perché è da
un mostro di debolezza, s'è partorito il padronaccio; e magari, pianeta vano
italia o forza azzurri l'avrebbe sicuramente partorito a nove colonne, senza la sua furbata