letteratura comica, con l'intento di parodiare il linguaggio popolare). - anche
col serpente. e mi avveniva di parodiare contro me stesso, negli intervalli lucidi
parroco. parodare, v. parodiare. parodìa, sf. opera
. 2. la pratica del parodiare un'opera, un genere, uno
= deriv. da parodia. parodiare (parodare), tr. (paròdio
di dire e di fare che vuol parodiare. manifesti del futurismo, 84:
ii-72: il ridicolo è agevole, il parodiare equivale al mascherare. -per estens
pedissequa... amerei più tosto parodiare giovanni bovio che presentarmi come un grottesco
il succio dei labbri; rimasto a parodiare su una cannuccia il primo atto dell'esistenza
parodiato (part. pass, di parodiare), agg. messo in parodia
parodia; che rivela l'intento di parodiare, di mettere in burla un'opera,
verosimile ripetere, ma è molto più facile parodiare. 2. meccan. operaio addetto
trovammo. -mettere in burletta, parodiare. s. agostino volgar.,
da sbalordire, hanno il coraggio di parodiare anche la crisi del teatro. c
da sbalordire, hanno il coraggio di parodiare anche la crisi del teatro, allora
2. intr. mettere in caricatura, parodiare. buti, 3-776: 'sceda'è
il succio dei labbri; rimasto a parodiare su una cannuccia il primo atto dell'esistenza
di k. = frequent. di parodiare. parola-bandièra, sf. ling.