guerrazzi, 4-252: di venezia non parlo. colà il governo a rara prudenza accoppia
3793], xxxi-1: a simile ti parlo: se m'intendi / ciò che
non simulo, / ma ch'io parlo di cor. guicciardini, 2-1-44: uno
sincerissimamente. goldoni, xi-310: io ti parlo col cuor sinceramente. manzoni, pr
quel che c'è sul libro. parlo di quel latino birbone, fuor di chiesa
rivolto. panigarola, 242: ove parlo io et in presenza di chi parlo,
ove parlo io et in presenza di chi parlo, se non nel vostro cospetto,
mazzini, 83-28: parlando a voi, parlo ai miei amici ed examici della sinistra
di por mente com'egli sia conosciuto (parlo di conoscenza commune) dalla persona a
il sistema romantico, del quale le parlo come di cosa viva, giacché certe
tasso, iv-103: de la maninconia non parlo, né de la smania, a
; / davanti a lui smarisco / e parlo infra me stesso, / poi non
torpè, 76: guarda ch'io ti parlo chiaro scorto: / fra octo giorni
. boiardo, 1-26-63: odi come io parlo chiaro e sodo. l. bellini,
savonarola, ii-131: io non ti parlo sofisticamente, ma chiaro e vero. varchi
, 7-12: il fumetto (e non parlo qui del sofisticatissimo fumetto tipo jodelle,
, ma che son naturalissimo asino che parlo. -sf. sostanza ottenuta con
mento armato. parlo d'altro, / ad altri che t'
dolcemente solleticare e sollucherare dal pensiero che parlo con un toscano,... che
l'animo parlo, che incatenato o soppozzato nelle angustie miserabili
. aretino, iv-6-279: io parlo nel caso del musico di lui fratello
, 3-156: della sostanza soprasustanzialé non parlo al presente. segneri, iii-3-
anch'io non sopravvivo. / ti parlo già dall'ombra. borgese, 1-427
siete in ciò di accordo: / parlo con te, iacob, che ora fai
ricordo. giuliani, i-488: io parlo a sordo, e devo badare a me
qualchemacchia. metastasio, cxxvii-71: io non parlo con lei. da che scottata fui
. dino, cxxxviii-125-14: io parlo a posta / d'amor, a li
i'mi vergogno ben di ciò ch'i'parlo / considerando ch'i'son di te
, vi-71: di mill'altre tirannie non parlo. / di tórre il vitto al
crede di dover sottintendere: « io parlo di queste cose per caso, ma la
, / sian le cose ch'io parlo; anzi sovente / l'altrui religion ne'
ampieza de'campi. tasso, 11-ii-376: parlo de'vini generosi, i quali acquistan
da lentini, 50: quand'eo li parlo mordi davanti, / e paremi
ambe le coppie fèr di ch'io vi parlo. aretino, v-1-383: questo è
scudi. cavour, iv-253: non parlo dell'articolo concernente le pensioni religiose,
quelli [eserciti] de'viniziani non parlo, che non vinsono mai se non con
molti tra voi giovani. e non parlo del solo alessandrinismo della forma, del
solo belletto spalmato sul volto vecchio: parlo anche dell'alessandrinismo della sostanza. bacchetti
spande di me, s'io parlo um poco. guinizelli, xxxv-ii-455: voi
vaste speranze et esibizioni de'francesi, parlo. sacchetti, xxxix-i-273: aime, che
-59: spesiale a voi, cavaleri, parlo, e altri valenti e degni pisani
intesi. slataper, 2-284: perfino parlo speditamente il tedesco. -di seguito,
e le viole. marino, 10-56: parlo del tempo dispensier degli anni, /
lui, ma, data occasione, ne parlo in molti luoghi spezzatamente. manzoni,
io ora delle [voci] spezzate vi parlo, e non delle sdrucciolose intere,
., 47-100: lettor, s'i'parlo brieve, non ti spiaccia, /
non sia riuscito a spiegarmi, ma non parlo né di segreti tecnici né di incapacità
bruco, trovato di fresco (non parlo di que'spirabili) e un altro
al raggio morente della luna; ti parlo come a donna viva e spirante nelle ore
come l'ho compera;... parlo per la bocca d'altri.
saggio, /... / 10 parlo a te, però ch'altrove un
/ e di saver mi spoglia, / parlo sca. goldoni, xiii-857:
uno sprezzatore di voltaire, perché ne parlo con questo vilipendio. rezzonico, 73
interi: / signor mio, sempre vi parlo a staffetta. l. salviati, 20
le prove di stampa di quella nota ove parlo della sua interpretazione d'un passo della
di vincere alla meglio la tenebra. (parlo dell'uomo come umanità e come individuo
. 31. guicciardini, 2-51: parlo di quella libertà che si considera nel
far la vernice. marino, 1-16-18: parlo, o donne, a voi che
sofferenza. tommaseo, 3-i-280: non parlo di quel ch'e'non fece e che
. broggia, 185: quando parlo di moneta de'conti, dèesi intendere
rispose milton. « oscar, poi ti parlo ». -fare la storia-,
cominciano a correre. passeroni, iii-346: parlo di que'che sudan come cani,
c. i. frugoni, i-14-312: parlo libero e vi dico / che il
più quando ella non è composta (parlo de'versi eroici) di voci sdrucciole,
strepitan tonde, / con le speranze mie parlo e deliro. pascoli, i-io:
strepito del carnevale, di cui non ti parlo, perché te lo puoi figurare.
zitti ». « io strillo ma non parlo di soldi ». brancati, 4-161:
. figurinaio. tommaseo, 1-200: parlo con sei italiani, tra gli altri uno
: più non mi spiego, perché parlo con voi al cui gran commento ogni mio
a. cocchi, 5-1-145: io parlo de'maestri principali dell'arti più ingegnose,
. manzoni, v-2-136: non ti parlo del desiderio che ho di succhiellare al
eccomi, son qui, ad accattare, parlo chiaro e subito, un prestito di
. mattio franzesi, xxvi-2-69: io parlo sol d'ingrati e superboni.
ipocrisia. aretino, v-1-49: io parlo con l'anima sincera, svelata da la
i pipistrelli non sono ancora tornati; parlo dei grossi, giacché il picciolo sverna fra
la parte del tacito, e se parlo, / m'esce qualche sproposito di bocca
. latti, 2-1-23: di quei non parlo de la taglia mia, / ch'
, a un certo punto troverai che parlo anche di te; son quattro taglierini
conquibus, c'è tutto., non parlo più. bernari, 3-371: quando
(piccole ciambelline) zuccherati, non parlo. -vezzegg. tarallùccio (v
, ti do noia ora, se parlo? » / « parla: non posso
una delle serve al momento di cui parlo -, una tarpagnotta montanina dal viso rosso
tosto teatrale che altro, non vi parlo, che ne vedrete la pianta, e
che non sia riuscito a spiegarmi ma non parlo né di segreti tecnici né di incapacità
, « tanto che, s'io parlo teco, / ad ascoltarmi tu sie ben
o che più tosto esser dovresti, parlo / di cosa umana. tasso, 13-i-434
angoscie e tedio / che più non parlo, sento, o posso gire. piccolomini
, inique, ariosto, 20-49: parlo così, perché abbian qui un prigione /
sua possanza, / il brando de cui parlo fece fare, / di tal metallo
a. cattaneo, ii-161: non parlo io qui per ora de'rimorsi, che
c. e. gadda, 18-201: parlo dell'uomo come umanità e come individuo
, iii-312: non dissimulerò che io le parlo col cuore sulle labbra e con tutta
7-16: brunetta dolce, col cuor ti parlo da lontano: fammi buon tenore con
adesso signorina? torno alla miniera e parlo con suo nonno. ed anche col cane
teogesuitico; ma dovete almen confessare ch'io parlo sul serio affermando che la superbia dei
. c. corrà, 211: parlo aperto: il tepore attuale è più insidioso
esercito in battaglia. verucci, 2-3: parlo di tali e quali che a questi
femmina. / donde non so, e parlo non ch'io'l sappia, / o
accolto insieme / il mostro di ch'io parlo e di ch'io scrivo. loredano
per testamento. trinci, i-q: parlo de'maggioraschi, fideicommissi vicini a passare
chiese, che testé ho nominato, io parlo di cosa notoria. a. l
aretino, v-1-100: di me, non parlo, perché le lagrime ch'io spargo
. dementino vannetti, xix-4-768: non parlo io generalmente a'vati alemanni con dovuto
. de la mia tettina poi non parlo, che è più preziosa che oro et
, 26-ix-1909], 303: non parlo degli affreschi del palazzo giovanelli a lonigo da
mancano e l'ardire, / quando parlo con voi; perché '1 rispetto, /
m'hai rotto il timpano: / ti parlo schietto e tondo. svevo, 3-602
come era il caso di quella di cui parlo, arriva ai centottanta all'ora,
una ricotta. marino, xii-110: parlo d'alcuni poeti tisicuzzi, i quali non
, xviii-292: il letterato di cui le parlo, è autore, autorone, di
tranquillo, io sono una tomba, non parlo neanche in sogno. gatto, 2-138
, vii-23-62: di vini non vi parlo, v'eran tutti, / dolci,
2-205: questo cavaliere ond'io vi parlo si èe mio segnore, lo quale isotta
far5 a'briachi un tristo giuoco. / parlo di quei che a posta voglion morta
privo / io, salvin, d'amor parlo, e canto, e scrivo /
disse, « tanto che, s'io parlo teco, / ad ascoltarmi tu sia ben
sp., 38 (663): parlo di quel latino birbone, fuor di
canz., 171: mentre che io parlo e penso, il tempo passa,
, « tanto che, s'io parlo teco, / ad ascoltarmi tu sie ben
di qualcuno. leopardi, i-239: parlo anche della vita più ordinaria e giornaliera,
, 6-iv-377: né io di finzioni qui parlo, ma pur delle sincere e reali
suo luogo. leopardi, i-492: non parlo... di quelle inversioni e
reputazione di cotanta pompa [non] parlo. citolini, 325: le parti de'
non sia riuscito a spiegarmi ma non parlo né di segreti tecnici né di incapacità
svolgerò quest'epopea senza dimenticare che non parlo da una tribuna politica e qui non il
sostant. pallavicino, i-5: non parlo del vituperio perpetuo col quale infama e
occhi, e dimenando il collo, / parlo qual s'io parlassi dal tripode di
questo fosse un feto tubale di cui parlo nella mia istoria della generazione, facendo
strepitan ronde, / con le speranze mie parlo e deliro. beltramelli, in-1234:
p tiepolo, lii-5-29: di quelle indie parlo, le quali, navigando per l'
l'altezza di tutto il tempio, parlo del tiburio, overo traina, fin dove
questo fosse un feto tubale di cui parlo nella mia 'istoria della generazione', facendo
c. carrà, 564: non parlo, poi, delle 'serate teatrali'che ovunqueavvenissero
, e le trecce bionde; / lor parlo; e tosto il turgido / bel
che seguitar un avvocato, io vi parlo ogni volta che il giovane sia legista
b. croce, ii-2-111: non parlo neppure di coloro che non hanno vocazione
uggia. non vedo nessuno, non parlo con nessuno. soffici, iv-5: sul
sistenzialismo; fu promotore di iniziative filantropi- parlo, e così mi umanizzo. in bologna
umanizzo. in bologna... non parlo mai con che e di beneficenza per
per alleviare le condizioni dei nessuno, o parlo parole vane; e così mi inselvatichisco e
. g. gozzi, i-27-10: non parlo dell'altre sue qualità che non sono
l'animo suo. ma oimé, che parlo? che vanegf o? bianchi,
tissimi mandorlato lo paragono in volo mentre parlo con l'ae- roservente alpinterminabile colazione
ed a te modo. voi io parlo e scrivo, scegliendo così alla rinfusa alcuni
360-69: ei sa che 'l vero parlo; / ché legno vecchio mai non rose
ora nel tempo presente ch'io ti parlo, o dante, è deserta, come
volgeria. pavese, n-i-77: ti parlo sincero senza veli. -nelle proprie
si vende. idem, 280: parlo come gli spiritati. la vendo come l'
nelle espressioni vengo franco, schietto: vi parlo schiettamente). -anche: rivolgersi con
fu picciola verga, / crescendo mentriio parlo, agli occhi folle / la dolce vista
e questo è ver così com'io ti parlo. boccaccio, dee., 2-6
bottega. moravia, 19-113: quando parlo, mio marito mi interrompe, mi becca
audacissima. gadda conti, 2-226: « parlo forse », disse, vincendo alfine
7-96: dico vinta ed espugnata, e parlo in cotal maniera, perciocché antonio con
. nievo, 1-vi-152: io ti parlo schiettamente, e colla visiera alzata, come
tra il coro de'laudanti: ora parlo tra lo schiamazzo dei voltati vituperanti.
questa sfera, nella quale io ti parlo mercé di beatrice, che ti diede l'
io, che al volto di tanti avversari parlo in questo trattato, non possono brievemente
etnica. linati, 13-211: ti parlo de'veri lombardi, perché di scrittori
delle semenze. bresciani, 6-x-83: non parlo delle pere giugnole, come le zuccherine
delle giuggiole. garzoni 1-668: non parlo... del color palombino, del
accusa. guicciardini, ix-196: non parlo calunniosamente, non accusatoria- mente, perché
. morselli, 5-254: badi: non parlo di semplice annessione, parlo di 'congiungimento'
: non parlo di semplice annessione, parlo di 'congiungimento'. 'anschluss', è la parola
'cigno', il mio ultimo romanzo, parlo di mafia e di mafiosità, che sono
valore. calvino, 13-194: non parlo della microletteratura italiana dell'ultimo ventennio la
a. busi, 1-117: io parlo e parlo e parlo. una piega orgasmatica
. busi, 1-117: io parlo e parlo e parlo. una piega orgasmatica le
, 1-117: io parlo e parlo e parlo. una piega orgasmatica le deturpa la
, 1-ii-429: la persona di cui ti parlo non cade in 'trance', cioè non
gran bella cosa la poesìa.. – parlo s'intende... a quelle
esce una voce che dice « ti parlo. ti parlo. ti parlo ».
che dice « ti parlo. ti parlo. ti parlo ». m. maggiani
« ti parlo. ti parlo. ti parlo ». m. maggiani, 3-110:
, 23-ii-2007], 46: quando parlo di manzo, il riferimento è l'angus
moderni che 'fiammingheggiano'(e qui parlo di quella speciale tecnica) sono nei
. no guarda, non è che parlo così perché non me l'ha data.
origini della giurisdizione islamica), in cui parlo della differenza tra la 'sharia', la
]: hogià fatto due reply in cui parlo del fatto che anche gli uomini si
essa. bontempelli, 18-85: parlo soprattutto della classe medioborghese (la quale
del manifesto », febbraio 2004]: parlo piuttosto della crisi dello stato democratico rappresentativo
m. pantaleoni, i-1898: se parlo di thompson mi si risponde che fa
il gazzettino [8-x-2000]: parlo io che di telefonini me ne intendo