esforza, non ce guard'a mal parire: / con guai l'omo ch'è
prezioso / aio ordenato, al mio parire, / che non sia l'uomo tanto
, / che più che neve noi faccia parire: / lo battesimo santo glorioso,
88-14: però parlo e dico mio parire / e da correzion ne voglio stare
: lo meo namoramento / non pò parire in ditto, / ca, sì com'
: dicesse alcuna cosa, al meo parire, / solo per confortare / in ciò
in modo da far scom parire o apparire meno evidenti le pieghe).
, / non ce guard'a mai parire. = deriv. da sforzare,
'l celato servire / fa voi fallo parire, / e meve, lasso, falso
, / non canteria né faria gioi parire. dante, inf., 26-139:
/ di tutte l'altre donne al meo parire, / e da cui nullo flore
esforza, non ce guard'a mal parire. meo de'tolomei, vi-11-54 (19-92
esforza, non ce guard'a mal parire. pulci, 26-73: berlinghier vide
. sbarbaro, 1-195: all'ap- parire in classe dell'insegnante gigantesco e ceruleo,
'l celato servire / fa voi fallo parire, / e meve, lasso falso enten-
/ perché più bella siete, al mio parire, / d'ogni altra donna di
di quel che non vaporino all'ap- parire del sole le nebbie settembrine.
: lo meo namoramento / non pò parire in ditto, / ca, sì com'
ha la proprietà d'ap parire luminosa nelle tenebre trovasi sul monte paterno,
, esforza non ce guard'a mal parire. -bene 0 male: in
tendente al nero; ap parire nero o cupo, annerirsi.
i fiorelli che si schiudono all'ap- parire del sole cominciavano a sorridere.
parére1 (ant. pairère, parire, pariri), intr. anche
: lo meo namoramento / non pò parire in ditto, / ca, sì com'
. parére2 (letter. ant. parire), sm. modo di pensare
di tutte l'altre donne al meo parire / e da cui nullo flore fa partita
perché più bella siete, al mio parire. idem, par., 2-84:
/ di tutte l'altre donne al meo parire; / e da cui nullo flore
più che morte naturale, / al mio parire. iacopone, 3-32: da lo
: lo meo namoramento / non pò parire in ditto, / ca, sì
esforza, non ce guard'a mal parire: / con guai l'orno ch'è
molto prezioso / aio ordenato, al mio parire, / che non sia l'omo
/ che più che neve noi faccia parire. fra giordano, 1-159: molte volte
somma lode nel suo ap parire, sempre maggiore la conseguirà col proceder del
esforza / non ce guard'a mal parire. dante, purg., 9-24:
xviii-8: più bella siete, al mio parire, / d'ogni altra donna di
., e da scom parire (v.). riscompartire
. idem, 5-i-450: dobbiamo map- parire, agire e risparire, mai fermi.
provedemo, / che tante signe fa parire, / tuocto el mondo a. ssé
ponte di mirto, xerse nell'ap- parire, con una fiala d'oro gettando vino
fiorelli, che si schiudono all'ap- parire del sole, cominciavano a sorridere. gozzano
fiorrìa dire / co lingua, al mio parire. boccaccio, dee., 4-10 (
provedemo, / che tante signe fa parire, / tuocto el mondo a. ssé