mani: / le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle;
, 919: qual de la madre battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito
suo sonno diurno somiglia a quello di un pargolo che s'addorma pieno di leggero latte
mani: / le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle;
919: qual da la madre battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito
penare, rapita nel viso raggiante del pargolo suo, che pèndele addormentato alla poppa
la ninna nanna / ei brontolava al pargolo così. verga, 3-17: mandiamogli
grecale: forse, mollato un attimo il pargolo, la bustrofèdica vipera di bernabò ebbe
: a'lucidi occhi materni / [il pargolo] intende gli occhi fissi ed il
, 33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio
mie mani: / le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle
prete attonito, nel sacramento / lavando al pargolo le nuove chiome, / sentiva d'
, la facoltà di camminare, e al pargolo che vagisce, la potenza di ragionare
, terra, lo cui re è pargolo, cioè non perfetto uomo. e
non perfetto uomo. e non è pargolo uomo pur per etade, ma per costumi
metalli non ossidabili). getta via il pargolo e corre a farsi ammazzare dai nemici.
919: qual da la madre battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito
33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio
bocca della pecora, imbratta la faccia al pargolo, e il suo odore dolciastro si
al porporino / tuo labbro, augusto pargolo, / erede di quirino.
bocca della pecora, imbratta la faccia al pargolo, e il suo odore dolciastro si
io son ovidio, non temo io il pargolo armato, i non a te fido
florida ancor ne gli anni, traendosi un pargolo a mano. d'annunzio, iii-2-358
insonni piume, / chiede bramoso il pargolo / fole e poi fole ancor, /
, 33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio
una formosissima donna sculacciava tremendamente un suo pargolo, forse il sesto; che invece
cuore, come il latte nella bocca del pargolo, oh! gratuitamente davvero ».
suo nume. = denom. da pargolo (v.) col pref. in-
33: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio.
, ii-6: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un figlio
petto a 'l fin cede: / astuto pargolo, mentre se 'l vede / sogghigna
ancor ne gli anni, traendosi un pargolo a mano. pavese, 7-61:
sonno. betteioni, i-223: il pargolo subisce / della canzon materna il molle
annunzio, ih-1-1078: l'eacide che pargolo ebbe per fasce la fresca pelle del leone
la ninna nanna / ei brontolava al pargolo così. oriani, x-21-66: seguitò a
9-235: mentre era ancora amor pargolo infante, /... / ella
iii-4-120: or forte madre palleggia il pargolo / forte. d'annunzio, iv-2-246
la moda. = denom. da pargolo, con il suff. dei verbi frequent
grande. = dimin. di pargolo. pargolézza, sf. ant
e candidi. = deriv. da pargolo. pargolità (pargolitade, pargulità)
deriv. da parvùlus (v. pargolo). pàrgolo, sm. (
entro. guerrazzi, 7-317: il pargolo, con infinita diligenza condotto, dorme
giacomo, ii- 897: un pargolo, pieno di vita, con gli occhi
vagiva. it annunzio, i-275: il pargolo ignoto ne la pelle ravvolse. saba
angolo attratta dal docile asinelio trasportante il pargolo gesù e la madre alla terra dell'idolatria
colpa essenti. -per anton. pargolo armato'. cupido. d'annunzio,
io son ovidio, non temo il pargolo armato, / non a te fido vili
iii-4-108: qual da la madre battuto pargolo. moretti, ii-1136: in quel momento
, ii-1136: in quel momento un gran pargolo in braccio alla madre popolana allunga,
una formosissima donna sculacciava tremendamente un suo pargolo, forse il sesto, che invece
il giovane, 9-234: era ancor amor pargolo infante. -età pargola', infanzia
conv., iv-xvi-5: non è pargolo uomo pur per etade, ma per costumi
/ l'uom che a trent'anni pargolo / de torco si spaura.
v. parvo); cfr. pargolo. parvulità, sf. ant
il giovane, 9-434: al mio bel pargolo albinio /... /.
, xc-163: tu, dito d'un pargolo / strozzato nel nascere, / tu
, ii-1136: in quel momento un gran pargolo in braccio alla madre popolana allunga,
e rustico presepe: / v'è il pargolo gesù con la famiglia, / e
te stesso, e da te stesso il pargolo, / le minuscole membra della luce
: in proterva rissa mal domito [pargolo] / stanco s'addorme con le pugna
iii-4-108: qual da la madre battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito /
florida ancor negli anni, traendosi un pargolo a mano / cui per le spalle
alla fede e alla innocenza che mostrò da pargolo. 23. essere conforme all'
popolano... raccolse il pargolo e lo portò in luogo di salvazione.
e sì ponete / nel seggio un pargolo, un garzon di fasce! / -sì
quando ne'regi talami / sboccia un pargolo, cento / bronzi tuonando annunziano / al
una formosissima donna sculacciava tremendamente un suo pargolo. comisso, vii- 197:
nudi seni giàsazio / palleggialo alto [il pargolo] e ciancia dolce / con lui
ancor ne gli anni, traendosi un pargolo a mano / cui per le spalle bianche
angolo attratta dal docile asinelio trasportante il pargolo gesù e la madre alla terra dell'
passaggio da -v-a -g- (come in pargolo e sego) favorito dell'accostamento a gola
fragola e fravola; nuvolo e nugolo; pargolo e parvolo. — vivezza,
attesa. la foto della prima ecografia del pargolo è stata vinta all'asta dal settimanale