, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce. l. quirini, iii-495
, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce. battista, vi-3-59: per
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta, che
muore, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce. loredano, 1-217:
grigie città / dove, senile, pargoleggia / tra i suoi giuocattoli la civiltà.
grave e saggio inante, / canuto or pargoleggia e vecchio amante. marino, 14-368
: intempestivo entro il canuto ingegno / pargoleggia il consiglio, a cui comparte / paolo
libero lascivisce e pargoletto / e lieto pargoleggia. faldella, 2-215: i passeri
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa
il tenero al virile / lussuria ottobre e pargoleggia aprile. 4. per estens
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa
forse sciocco, o mignone al marito, pargoleggia irritando la moglie? cardarelli, 137
/ scherza il tiranno d'asia e pargoleggia, / ferve d'intrighi e d'amorose
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia. ottimo, ii-287: voi siete
ogni cosa; e dice ch'ella pargoleggia, cioè vagilla, tutto a simile
più debil'anni, / mentre vaneggia e pargoleggia infante, / a mille rischi esposto
sprezza ed oblia, i e così pargoleggia e si lamenta / s'avien che
e saggio inante, / canuto or pargoleggia e vecchio amante. marino, 1-3-27:
segni, / non cape il gaudio e pargoleggia e 'n molta / copia di lieto
fra l'armi omicide / vaneggia achille e pargoleggia alcide. pellico, 4-79: ora
sciocco o, mignone al marito, pargoleggia irritando la moglie? soffici, v-1-194
, v-1-194: una gioventù... pargoleggia dietro a dei fastidiosi e lacrimosi e
attrice / annosa che si trucca e pargoleggia. -sostant. leopardi,
: intempestivo entro il canuto ingegno / pargoleggia il consiglio. -giocare con un
: or langue di dolcezza, or pargoleggia / la voce. borsi, 1-116:
che disserra / un picciol labbro quando pargoleggia. savinio, 12-260: conoscete quei
daniello, 348: ridendo e piangendo pargoleggia [l'a- nime], s'
ha vigor d'ali, / o pargoleggia l'anima fanciulla? pascoli, ii-1112:
che è a guisa di fanciulla e pargoleggia, è assomigliata al parvolo.
entro le fasce occulta, / già pargoleggia e già vagisce infante. morando,
muore / eh'un altro sorge e pargoleggia in fasce. f. buoninsegni, 715
. cecchi, 10-114: la scienza pargoleggia tra le supreme finezze dell'arte.
: l'anno, signor, che pargoleggia infante, / cui diè cuna d'argento
nella terra italiana... si pargoleggia. ojetti, i-421: i poeti
il passo e serpeggiando infante, / pargoleggia co 'l suol lunghi e lungh'anni
un bernardino di saint pierre, e pargoleggia dietro a dei fastidiosi e lacrimosi e sentimentali
onde s'inverderama e vien giocondo / e pargoleggia il rimbambito mondo. 4
che rode appena / il citiso frondoso e pargoleggia / su la materna arena. cesari
queste grigie città / dove, senile, pargoleggia / tra 1 suoi giuocattoli la civiltà
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla
grigie città / dove, senile, pargoleggia / tra i suoi giuocattoli la civiltà
ridendo rallegrato; confortato, ricreato. pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla
a guisa di fanciulla [l'anima] pargoleggia dal principio, perocché non ha notizia
l'attrice / annosa che si trucca e pargoleggia, / e la folla deride l'
di fanciulla / che piangendo e ridendo pargoleggia, / l'anima semplicetta che sa nulla
più debil'annij / mentre vaneggia e pargoleggia infante / a mille rischi esposto,