rotti o altrimenti guasti, e nel pareggiare i buoni, i quali son mandati
, decretato per legge allo scopo di pareggiare un aumento del costo della vita.
(adéguo). rendere eguale, pareggiare; proporzionare, commisurare; compensare,
, arrivare, pervenire; raggiungere, pareggiare; cogliere il segno, colpire.
. spondenza, far corrispondere, equiparare, pareggiare, met6- 8: la morte s'
, tr. [agguàglio). pareggiare; livellare; spianare. crescenzi volgar
sovrapporvi. 2. eguagliare, pareggiare; rendere pari, equiparare; ridurre
. ant. e dial. uguagliare, pareggiare. masuccio, 355: a lui
alla bassa, allevano delle vacche da pareggiare anche
2. ammin. disus. pareggiare, equiparare. boccardo, i-no:
ammannare3, tr. dial. spianare, pareggiare 11 terreno. lastri, i-i-ioo
con diligenze reiterate un = comp. di pareggiare (v.). caro, 15-i-255
tr. (apparéggio). ant. pareggiare, eguagliare. - al rifl.
3. figur. tener dietro, pareggiare (col pensiero, con le opere
di crear novi cardinali per avvantaggiare o vero pareggiare il numero de'francesi. marino,
arnese di legno quadrato e spianato per pareggiare i caratteri sistemati nella macchina (una
. [bertòldo). ant. pareggiare la cima dei panni, cimare i
bilanciarle con le sue. 5. pareggiare, eguagliare (a es. le uscite
-anche: ripulire, spianare, pareggiare (e per lo più ado
per la brunitura dei metalli (o per pareggiare altre superfici). leonardo
al legatore per brunire, cioè per pareggiare, spianare, lisciare, e lustrare,
[le vecchie] aspirino / a pareggiare e opprimere / i solchi profondissimi / che
di sdrucciolo o cavetto che serve a pareggiare un corpo coll'altro: così il plinto
cilindro con il quale gli antichi insegnavano pareggiare il terreno. tommaseo [s. v
commedia. 4. rialzare e pareggiare terreni e campagne con un'opportuna dislocazione
conguàglio). pagare un conguaglio; pareggiare una partita di dare e avere (
di calcolo con cui si cerca di pareggiare partite disuguali per figur.
. 3. figur. uguagliare, pareggiare, essere equivalente (in valore,
anche di -fare da contropartita: pareggiare, equiliragionamento importante, o che a
potatura). -potare a corona: pareggiare i rami di un albero per mezzo
umane lettere a ciascun altro si può pareggiare. algarotti, 1-163: sortì il rubens
, si dilatarono e perfezionarono tanto da pareggiare quelle di lione nella bontà,
roberto, 393: l'eredità veniva a pareggiare la condizione dei due fratelli, cioè
da dis-e pa rtire * pareggiare ', deriv. da par paris *
= comp. da dis-con valore negativo e pareggiare (v.). disparéggio,
superficie piana, spianare, distendere, pareggiare. - per estens.: ridurre
/ portò sì gran tesauro / che a pareggiare, non che a vincer, basti
. dial. ant. uguagliare, pareggiare. alamanni, 10-62: era
conoscono a loro stessi mancare e a pareggiare almeno, se non trapassare, le
ant. uguagliare, rendere uguale, pareggiare. ugurgieri, 51: quale
litiganti '. 3. finanz. pareggiare le entrate e le uscite. pananti
non è buona frase: meglio dirai 4 pareggiare, eguagliare le spese con le rendite
) uguaglianza; mettere alla pari, pareggiare, uguagliare; ragguagliare.
loro insegnamento popolano tende non solo a pareggiare, ma ad antiporre maria a cristo
accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e della
cavalli), in cui si cerca di pareggiare le possibilità dei vari concorrenti accordando a
hugo mantiene una incontestata grandezza, da pareggiare quasi quella della sua lirica, è
pari senza né vincere né perdere; pareggiare (con partic. riferimento a un
di acciaio tagliente usato dal maniscalco per pareggiare le unghie delle bestie. pulci
storia della scienza si potesse identificare o pareggiare con quella della filosofia. —
. da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli
morbida: di capra / per ventura porìasi pareggiare / all'asprissimo pelo, intirizzita,
case e intonacarle, lisciare le cisterne, pareggiare le disuguaglianze delle muraglie. 2
case e intonacarle, lisciare le cisterne, pareggiare le disuguaglianze delle muraglie. c.
non così numerosa di figure, può pareggiare con la famosa aurora di guido per
accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e della
terza s'accordano eternamente per necessità in pareggiare o mancare o eccedere gli ugualmente multiplici
terrapieni, argini e massicciate e per pareggiare e rinsaldare selciati; mazzeranga, pillone
spianare e assodare il terreno o per pareggiare i selciati, le massicciate, ecc
portò si gran tesauro / che a pareggiare, non che a vincer, basti
deve essere quello della ragion civile. pareggiare fra i privati l'utilità mediante l'
e di terrorismo contro i nihilisti da pareggiare le tirannidi asiatiche od africane. oriani
oblimare, tr. ant. rialzare e pareggiare terreni
non ripugna affatto il confondere insieme e pareggiare i letterati e gli artisti, ma
ma intieramente ripugna bensì il confondere o pareggiare in nulla le lettere e l'arti
. paraglace. parafare, v. pareggiare. paraglifo, sm. fotogr.
di velluto. -eguagliare, pareggiare. giovio, ii-177: in essa
= agg. verb. da pareggiare. pareggiadóre, v. pareggiatore
. = nome d'azione da pareggiare. pareggiarne (part. pres.
pareggiarne (part. pres. di pareggiare), agg. ant. pari
se la mira all'impudico istituto. pareggiare (disus. paregiare; ant. paragiare
venghino quasi con la loro estremità a pareggiare il piano di quella sbarra del castello
cilindro con il quale gli antichi insegnavano pareggiare il terreno. so- derini, i-446
. serve a'librai per tagliare e pareggiare le carte de'libri. -allineare
dio] niuno altro amore si dee pareggiare o agguagliare. ariosto, 15-25:
la religione cristiana, perché rufino potesse pareggiare con le leggi mosaiche le leggi romane
non ripugna affatto il confondere insieme e pareggiare i letterati e gli artisti, ma intiera
mente ripugna bensì il confondere o pareggiare in nulla le lettere e l'arti
per accrescere questo potere e così poter pareggiare una più vasta porzione de'nostri desideri,
i-317: si fa animo a'soldati col pareggiare il pericolo. -contrastare validamente
, fu finalmente, per non poter pareggiare la cavalleria de'nimici, a rischio
3-v-1982], 17: avremmo potuto pareggiare,... ma il secondo gol
breve giro di parole racchiudere e di pareggiare col discorso le infinite e sublimi prerogative
, egli volle usarla per affrancare e pareggiare i popoli. oriani, 13-152: la
l'oggetto cui le leggi intendono di pareggiare fra gli uomini, salva la comune
assol. guidiccioni, 5-217: per pareggiare anco meglio giudicherei che fusse ancora graziato
146: il giudice si sforza di pareggiare questa ingiustizia non pari, perché dove
a giuseppino, che seriamente pensasse a pareggiare le sue partite con perticari. pascoli,
gabella, che si era proposta per pareggiare il bilancio della città. -estinguere
solleciti tu tanto di... pareggiare meco i conti, come se tu avessi
: non occorre che si cerchi di pareggiare l'esercito turchesco di numero, ma
v-601: noi non abbiamo mai potuto pareggiare gli antichi... perché essi
questa nazione [francese] quando giungerà a pareggiare la riputazione dell'inglese? solaro della
alla borghesia manca soltanto la soddisfazione di pareggiare chi le è superiore. -rifl.
vita, 74: perché lucifer si credea pareggiare a lui [dio], diventò
a governarci sul principio dell'equinozio dovendo pareggiare i premi e le pene, la
pareggiato (part. pass, di pareggiare), agg. che non presenta
di un movimento oscillatorio, di assestare e pareggiare i culmi del covone in formazione.
). = nome d'agente da pareggiare. pareggiatura, sf. lo
. = nome d'azione da pareggiare. paréggio1, sm. uguaglianza o
pareggio. = deverb. da pareggiare; cfr. lat. mediev. paregium
paraggio1. pareghiare, v. pareggiare. parègia, sf. ant
pareglio. paregiare, v. pareggiare. parégio1, v. parecchio1
parete. pareiare, v. pareggiare. pareidolia, sf. psicol
bellezza che si potea più tosto invidiare che pareggiare; più tosto amar, che lodare
a paro. -venire pari: pareggiare (una spesa). fenoglio,
^. parigiare, v. pareggiare. parigiènse, agg. ant
fondamentale di tutta la ragion civile di pareggiare fra i privati l'utilità mediante l'
. patteggiare, v. pareggiare. parresia (ant.
credito vero, solita usarsi da alcuni per pareggiare le scritture; oggi partita morta o
a giuseppino, che seriamente pensasse a pareggiare le sue partite con perticari.
19-71: le tue pecore s'avviano a pareggiare il numero d'una volta e a
pattare, tr. concludere alla pari, pareggiare (in un gioco, in una
v-601: noi non abbiamo mai potuto pareggiare gli antichi... perché essi
le date linee. -livellare, pareggiare. cesariano, 1-40: essendo [
. carena, 1-226: 'piallettare': pareggiare e lisciar l'intonico col pialletto.
carena, 1-266: 'piailuzza': amesetto per pareggiare e assottigliare le vètrici state rifesse collo
, tr. spianare un terreno, pareggiare uno strato di terra. palladio volgar
. 3. tr. pareggiare, livellare, spianare un terreno.
cne il divin raffaello, non potendo pareggiare michelagnolo nella gran profondità del suo terribile
ignorante e bisognoso fra gli uomini può pareggiare e sopravanzare i meglio provveduti e ingegnosi
hugo mantiene una incontestata grandezza, da pareggiare quasi quella della sua lirica, è nel
capace il vantaggio ai qualche punto per pareggiare a un dipresso la partita. ghislanzoni,
/ che non ho chi mi possa pareggiare, / pure del solleon la rabbia
in breve giro di parole racchiudere e di pareggiare col discorso le infinite e sublimi prerogative
pennello e non sapendo del gran raffaello pareggiare l'invenzione, il disegno e lo
scavalchi le alpi. 2. pareggiare, in modo da conferire una forma
, usato specialmente in legatoria, per pareggiare i margini dei fogli di carta o di
: macchina per legatoria, usata per pareggiare i margini di un libro. arneudo
raffilatura, sf. l'operazione di pareggiare i margini di un oggetto, in
sinonimo di tagliatura, operazione che consiste nel pareggiare, nell'uguagliare i margini di un
tanto di dannare la tua ragione e pareggiare meco i conti? -dare di
di rasare, lisciare o pareggiare. -in partic.: in edilizia,
spianare una superficie. - anche: pareggiare col taglio. milizia, viii-107:
. -raschiatoio usato in legatura per pareggiare il taglio dei libri. arneudo
cuoio o altro che vuoisi rasare e pareggiare. -milit. scovolo.
'raspa ': sorta di lima per pareggiare l'ugna al cavallo...
rastrello. rastrellinare, tr. pareggiare o ammucchiare con la rastrellina.
a sceverare la paglia dalla biada, a pareggiare la ghiaia in un viale, a
tagliato un ramo, un fusto, il pareggiare che si fa del taglio, o
-volgere a proprio favore, in modo da pareggiare il danno subito. boccaccio,
si fanno da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli
locuz. awerb. di quantità); pareggiare un danno o una perdita con un
somma di denaro che viene pagata per pareggiare proporzionalmente il valore di due beni o
un ammanco, una perdita); pareggiare (uscite troppo in- genti).
si fanno da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli
, con valore iter., e da pareggiare (v.).
tr. ant. piallare di nuovo; pareggiare di nuovo con la pialla.
accumuli, rialzi, asperità. -anche: pareggiare una superficie spalmandovi sopra una sostanza
definitivamente un conto rimasto in sospeso; pareggiare i conti con qualcuno. ariosto,
certezza, poi che tuttavia mostra di pareggiare con la prudenza la matura industria dei suoi
un animale. -per estens.: pareggiare nuovamente (le siepi).
voci genuine italiane. 6. pareggiare, controbilanciare, riequilibrare. r.
e non credo che una simile si possi pareggiare, forse che ha fatto come molte
: per uno strumento che serve'a pareggiare l'ugna del cavallo, 'rosetta'
e uncinato che il maniscalco usa per pareggiare e ripulire dalle parti guaste le unghie
metalli duri e pietre preziose o per pareggiare le tessere di un mosaico.
. 2. per estens. pareggiare col taglio una capigliatura. fiore di
giannini-nieri, 53: 'rugghia': règolo per pareggiare lo staio. = voce di
. giannini-nieri, 53: 'rugghiare': pareggiare lo staio con la ragghia.
-fare un saldo con qualcuno: pareggiare i conti (anche metaforicamente).
è di bocca resca. deve ancor pareggiare i cantoni, figurati! -cumulo
2. attrezzo usato in tipografia per pareggiare l'altezza dei caratteri in fase di
4. figur. che non riesce a pareggiare le spese con le entrate.
uniti da assi trasversali; serve a pareggiare il terreno in superficie. vocabolario ai
piuoli. serve colà per appianare e pareggiare la superficie del terreno. 4
l'oggetto cui le leggi intendono di pareggiare fra gli uomini, salva la comune
si erano dati la pena almeno di pareggiare certe scavature o bitorzoli sulle loro facce
contento. 2. compensare, pareggiare. -in partic.: estinguere un
semblato a ladrone. 8. pareggiare, raggiungere lo stesso grado, la
che vi stronzi! 2. pareggiare i margini di un libro o di un
dell'egro e dell'innocente... pareggiare fra i privati la utilità mediante l'
magri, 1-168: spareggiare, cioè non pareggiare le cose, come per esempio ad
ex-, con valore privai, e da pareggiare (v.).
., quello usato dagli scalpellini per pareggiare le pietre e costituito da un asse
musso, ii-549: qual ricchezza si può pareggiare a questa al tezza della
fossero surti su più larga base a pareggiare in altezza la gran cupola. garibaldi,
2. cesoie con lame larghe usate per pareggiare le siepi. 3. arnese
strumento fornito di una lama tagliente per pareggiare il velluto. statuti dell'arte della
faccia meglio l'officio suo di ben pareggiare ciascun filo del ripieno. giuliani,
; serve a'librai per tagliare e pareggiare le carte de'libri. faldella,
larghe) usato per tagliare o pareggiare le siepi. -anche: attrezzo per tale
tosatura, le tue pecore s'avviano a pareggiare il numero d'una volta, e
fra loro. -in partic.: pareggiare, ridurre al medesimo livello un edificio
, identico. -in partic.: pareggiare, uniformare di peso.
alla borghesia manca soltanto la soddisfazione di pareggiare chi le è superiore. carducci,
e non potendo colla velocità della penna pareggiare il numero degli effetti, assai tosto
e non potendo colla velocità della penna pareggiare il numero degli effetti, assai tosto
,, sf. arnese da falegnameria per pareggiare gli incavi scavati nel legno.
conti? rna ammortizzare, tr. pareggiare una spesa sostenuta. cattaneo, 3-166