del topo; / ché più non si pareggia 'mo 'e * issa '
, agg. che adegua, che pareggia. alamanni, 9-55: quel che
. -trice). che adegua, pareggia, livella. manzoni, 6
acqua sopra il livello di quella che pareggia l'altezza del solido, non però s'
salvini, 13-150: e così si pareggia al primo arante / l'aratore serotino.
ch'i'vidi quel che pensier non pareggia, / non che l'avagli altrui parlar
i'vidi quel che pen- sier non pareggia, / non che l'avagli altrui parlar
equilibrio quando il valore totale delle importazioni pareggia il valore totale delle esportazioni; è
in boccia, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato. tommaseo
il bonaso, che nella peonia pareggia il toro nella figura, benché sia giubato
antico, il quale compensa, cioè pareggia fra di loro i valori dei vari paesi
pura / ne la canizie del bel pel pareggia. d'annunzio, v-1-291: il
/ com'è costei, che quel cantar pareggia, / di cui tra i boschi
altro del rubar maestro / a caton si pareggia, e monta i rostri / scappato
il barilaio, seduto a cavalcioni, pareggia, col coltello a petto, le doghe
ahi, la vivace immagine / tanto pareggia il vero, / che, del piè
e dardinello il cima, / e lo pareggia agli altri. 5.
. aretino, ii-133: e chi pareggia di cortigiania, di vertù e di giudizio
, 59-77: ecco giunta colei che ne pareggia: / dimmi, che hai tu
: chimico sventurato, a'tuoi deliri / pareggia i miei severità di fati. /
occhi cinerei e spenti. si pareggia quasi a la ragione. sarpi, vi-1-232
59-75: ecco giunta colei che ne pareggia: / dimmi, che hai tu
quello pareggia, questo disuguaglia. grossi, 1-233:
peso f, uguale ad e, pareggia la resistenza c d. 2
tu, sorda, il cui ferir pareggia, / qual tronca messe, ogni alto
-trice). che uguaglia, che pareggia. gioberti, 1-ii-419: ogni nostra
infino che viene all'equinoziale ove si pareggia la notte col dì. varchi,
sole passa per esso..., pareggia il giorno e la notte e fa
/ e l'equinozio notte e dì pareggia; / ripiglia pur costante la fatica
: se l'evento il mio sperar pareggia, / se né la vita né l'
: se l'evento il mio sperar pareggia, / se né la vita né l'
/ ma qual parlar sì belle opre pareggia? 14. prov. piccole ruote
/ candido can, che la mia fé pareggia, / le lusinghe d'amor gode
, / di grazia pito e pasitea pareggia. granucci, 2-73: come il giovane
ne l'animo che l'om con dio pareggia, / e quegli che s'adorna
fureri / ogn'altra di fortezza anco pareggia. -ant. confinare (un luogo
/ e l'equinozio notte e dì pareggia, / ripiglia pur costante la fatica,
/ perché il peso di quella non pareggia: / ove l'eban più grave
, / e l'equinozio notte e dì pareggia. nievo, 1-331: stavansi rannicchiati
vince la tua negletta, o la pareggia. marino, 7-83: ha feminile
somiglian il bonaso, che nella peonia pareggia il toro nella figura, benché sia
leggiero, duttile come la gomma che pareggia la resistenza del bronzo. boine,
affabilità bonaria che bandisce il sussiego e pareggia i gradi. deledda, i-254: tu
or chi quaggiù l'imita e chi 'l pareggia? dallo imitato, sotto coperta
: ahi, la vivace immagine / tanto pareggia il vero, / che, del
immedesima il dovere colle affezioni, o pareggia alla legge sovrana l'arbitrio suddito.
ch'i'vidi quel che pensier non pareggia, / non che lavagli altrui parlar o
l'animo che l'om con dio pareggia, / e quegli che s'adorna col
del topo; / ché più non si pareggia 'mo 'e 4issa '/
d'esopo], perocché più non si pareggia mo ed issa. dante, inf
/ che 'l muover suo nessun volar pareggia. vita di frate ginepro volgar.,
: così quello splendor, che 'l sol pareggia, / nascondendo la luce fugitiva,
/ che 'l muover suo nessun volar pareggia. idem, purg., 22-68:
novellamente trasportata o si picchia o si pareggia il selciato fatto di fresco, dopo
, così giovinetta com'è, già la pareggia di grido e di gran lunga l'
alla libra un'altra volta, i dì pareggia alle notti. genovesi, 1-ii-49:
del'abitudine mostra sì gran valuta che pareggia il minuto carbonchio, il cui pregio rilucentissimo
l'antiche grandezze / del tuo stato pareggia / la miseria presente. davila,
intorno al seggio mistico / cui nullo si pareggia, / umiliar tentarono / dio che
del topo: / ché più non si pareggia * mo 'e * issa '
cioè imperò che più * non si pareggia mo ': questo 'mo 'è
del qual grano, per la supposizione, pareggia 12 gradi di virtù movente. saraceni
ne gli artefici l'età nuova non pareggia l'antica, e roma istessa se n'
2-ii-305: leggio di pareggio... pareggia il valore della moneta di banco colla
momento si riguarda come una persona e si pareggia alle persone. -monte cedole
quegli ampi seren carro stellato, / non pareggia l'orato / e bel legno or
ci conduce alla morte. la morte pareggia tutti. ogni cosa è meglio che
, / che '1 muover suo nessun volar pareggia. gelli, 15-116: il loro
dall'esperienza consim- bola si sa che pareggia quella gran bestia in tutt'altro che
/ perché 'l peso di quelle non pareggia. baldinucci, 106: nero di spalto
e posizione della groenlandia, e si pareggia ai medesimi. paraggio esprime più larghezza
clarore, / ora la notte igualmente 'l pareggia. ciotte, xvii-516-5: nulla cosa
/ che 'l muover suo nessun volar pareggia. petrarca, 207-98: ben non
, 99: quello splendor che 'l sol pareggia, / nascondendo la luce fugitiva.
colore, / di'pure ch'egli pareggia / della sua fé 'l candore. michiele
l'oro, e 'l rubino altra pareggia. alfieri, 1-6: quale, /
quel grido di marte ferito... pareggia il grido di diecimila combattenti. leoni
i-99: là dov'il giorno ogni stagion pareggia / la notte. -compensare la
perché 'l peso di quelle non. pareggia. grandi, 5-145: fra tutti i
olmo..., e 'l moro pareggia a ciò tutti questi. -ridurre
boccia, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato. fanfani
prima di vibrare il colpo di forbici che pareggia la paglia al punto di sutura.
ruota ruotando, si leva e si pareggia il superfluo. c. bartoli, 1-126-27
istrutto / il rigo una naval trave pareggia. pascoli, 481: sotto le
destro. l. quirini, 102: pareggia i piedi / e de- l'alte
... è colmo, quasi pareggia le rive. -distribuire la soma
con sì tranquilla e riposata pace / che pareggia il passato empio dolore. nievo,
,... non solo lo pareggia, ma lo prepone indubitatamente così a
di prolissità il 'solimano 'e pareggia quattro tragedie franzesi? mazza, i-155:
marito sicheo risponde al suo affetto e pareggia l'amore. calogrosso, 112:
ch'i'vidi quel che pensier non pareggia. muzio, 4-25: saper desio /
ahi, la vivace immagine / tanto pareggia il vero / che, del piè leso
xlix-74: ecco giunta colei che ne pareggia. landino [plinio], n
n: due volte [il sole] pareggia la notte col dì nella primavera e
: chimico sventurato, a'tuoi deliri / pareggia i miei severità di fati. /
istantaneamente pareggiato. calandra, 187: pareggia i sudditi dinanzi alla legge dei tributi
/ si prendon l'armi e si pareggia ogni onta. -giudicare (con
/ ch'altri in felicità non mi pareggia. goldoni, x-394: tenti invan
/ can di pastore alcun non ti pareggia. marino, 7-53: poi tace
, 23-7: ché più non si pareggia 'mo 'e 'issa'. ugurgieri,
che 'l giavellotto e della saetta che pareggia ai venti. giov. cavalcanti, 118
insino che arriva all'equinoctiale dove si pareggia la notte col dì. -affiancarsi
. salvini, 13-150: così si pareggia al primo arante / l'aratore serotino
la battaglia. garopoli, 2-78: si pareggia la pugna, egual diresti / l'
, 1-16: specchiandosi nell'acqua si pareggia / l'una ninfa con l'altre
sorcio,... il che si pareggia a capello al fatto de'due diavoli
con la falce, che tutto al suol pareggia, / quindi più di
ch'i'vidi quel che pensier non pareggia, / non che l'avagli altrui parlar
aristodemo passa di prolissità il solimano e pareggia quattro tragedie franzesi? -assol.
nazione, in cui l'annua riproduzione pareggia l'annuo consumo, è in uno stato
moretti, ii-137: oh umanità che pareggia piccoli e grandi, prìncipi e popolaccio!
. l. quirini, 102: pareggia i piedi, / e de l'alte
10 / ch'altri in felicità non mi pareggia, / ma d'astratto pensier l'
con una parola potrei similmente dire che pareggia seco, o poco meno, la entrata
d'acqua sopra il livello di quella che pareggia l'altezza del solido, non però
topo; / ché piu non si pareggia 'mo 'e 'issa '/
, iv-m: il prurito del verseggiare pareggia quello della rogna, se pur noi
di venere] nella congiunzione mattutina non pareggia la dugentesima, né la sua superficie
. g. michiel, lii-3-420: pareggia [la spesa statale] seco o
vera / in terra sei, che ti pareggia ad esso / se non è la
cui il guadagno lordo di un investimento pareggia il costo. 12. scolast.
, / il rigo una naval trave pareggia. 3. mus. insieme
/ che 'l muover suo nessun volar pareggia. / dal qual com'io un poco
dalle viscere combusto, / non mi pareggia, donna, questo fuoco. =
, 2-195: quella nazione, la quale pareggia le importazioni delle merci particolari colla merce
, di cui la testa nel busto pareggia quella c'ha nella coda. =
il fremito e 'l fracasso, / si pareggia al romor che fé quel sasso.
indietro, per la quale non gli si pareggia. = comp. da sopra
nella sceltezza de'concetti... pareggia gli antichi. baretti, 1-92:
si riguarda come una persona e si pareggia alle persone. -raggruppamento, agglomerato
stellata vergine, che colle sue bilance pareggia il giorno alla notte, vuol da
ahi qual angoscia, ahi qual dolor pareggia i di chi sterpato a la stagion
], 26: montella dal dischetto pareggia. lo stesso bomber tascabile ha poi sulla
è appunto un piccolo tavolino, che pareggia il letto in altezza, e tiensi accanto
serio affermando che la superbia dei panteisti non pareggia la vostra. = comp.
istrutto, / il rigo una naval trave pareggia; / così de'teucri egual si
fortissimo, / che alcide in valide membra pareggia, / a cui la guancia di