di suola, di inchini e di pardon, favorisca, la signora marchesa viene
i si stroppia, e brontola / pardon, pardon *; rigutini- cappuccini,
si stroppia, e brontola / pardon, pardon *; rigutini- cappuccini, 27:
con tersilla feroce urtò mitrane / su pardon sempre saldi, e questo e quella;
di signore, con tutti i 'pardon 'di rito, ma anche con le
: ultimo e supremo sfarfallio ('pardon ', palpitio) di baci.
provenz. òarsonier, deriv. da pardon (provenz. parso) 'divisione,
, come abbiamo notato alla voce 'pardon '. intanto i nostri infrancesati ad ogni
aticara, el qual capo, con pardon de li cosmografi perché non lo visteno
da perdonare; cfr. anche fr. pardon (nel 1135).
un urtarsi, uno strisciarsi senza domandare 'pardon 'per mancanza assoluta di tempo.
/ sovra tanche rizzosse: / scuote pardon, te misera / su la petrosa
: i tedeschi nella loro ritirata, pardon, nella loro ripiegata, si trincerano nei
ambasciadori. tassoni, 11-39: de pardon discende, / e scrive pria che disarmar
= deriv. da parchetto. pardon, inter. si usa, in partic
berthò erista. nievo, i-585: pardon! – soggiunse gravemente il dandy, –
nei tempi calamitosi, i bravi frosinonesi (pardon: frusinati) si saranno pure difesi