elmo, e più che tigre, o pardo / leggier si spicca, e poi
. idem, 8-6-418: mostra il bel pardo la variata pelle, / ed ascondendo
: atto e leggier come se fosse un pardo. = lat. aptus,
spagn. par dillo, dimin. di pardo 1 grigio '. bardigliene,
gian bernardo. = spagn. pardo * bigio scuro ', dal lat.
lat. pardus * leo pardo '(per il colore del suo mantello
gli era simile al (leone) pardo... e adororono il dracone,
/ nulla rispose a quel duca dal pardo. / volta il destriero e le
forma di lupo ma indenaiato come il pardo. pulci, 25-312: e callirafio
effigie di lupo, e macchie di pardo ». callìroe (callìrroe),
la coda lunga nella guisa del pardo. d'annunzio, v-2-139: i
, con effigie di lupo e macchie di pardo. = lat. chama (plinio
l'armi e ne la sopraveste / un pardo d'oro e 'l campo avea celeste
lupo, ma indenaiato come il pardo. v. borghini [tom
veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto
l'armi e ne la sopraveste / un pardo d'oro e 'l campo avea celeste
in giro: / l'aquila, il pardo, il grifo, il toro,
io fatto alcuna con- vegna con franciesco pardo di seicento cantara di cuoia, ch'
e veloce così, che tigre o pardo / va men ratto talor per la
io sempre qual damma o legger pardo / la sequitava per caverne e sassi,
veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto
più veloce assai, che damma o pardo. l. martelli, 1-67:
tardi vanni / corre più lieve assai che pardo o tigre, / par che non
la fortuna mi favorisse in farmi trovar pardo, il mio marito, e attilio,
la fortuna mi favorisse in farmi trovar pardo, il mio marito, e attilio
penna in testa, quelle macchie di pardo colle quali si vedono segnati nelle cosce e
ch'ebe dette queste parole, sì si pardo dala reina e cavalcando fortemente. crescenzi
mammone: v. gattomammone. -gatto pardo: v. gattopardo. -gatto zibetto
accr. -one. gattopardo (gatto pardo), sm. (plur.
, / per cui veloce va quel gatto pardo. 3. ittiol. pesce
= comp. da gatto e pardo (v.). gattorùgine
gazzella indiana, una damma, un pardo,... un cervo e la
f. f. frugoni, iii-252: pardo e più che pardo sarà filippo in
frugoni, iii-252: pardo e più che pardo sarà filippo in istuprar tante volontarie lionze
in giro: / l'aquila, il pardo, il grifo, il toro, il
mai non fu visto can levrer né pardo, / né alcun groppo di vento
sauro / agile con la cauta arte del pardo. moravia, xi-126: ruggero era
garibaldi, 2-59: il 4 rio pardo 'fu imbossato nel fondo della baia
ugolini, 173: 'imparcire', 'prendere il pardo ', dicono i nostri falegnami di
'. = denom. da pardo (v.) col pref. in-
le figure / dell'aquila, del pardo o del leone. salvini, 39-v-54:
corsiere d'arabia / che parea sangue di pardo. sbarbaro, 1-51: la selva
portano. casini, lvii-63: come pardo che è invalido / per qualche male insolito
veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l
il giovane, 1-2 77: aver di pardo / gli occhi crediamo, e siane
anonimo, i-564: poi ch'io pardo, amorosa, / da la vostra fina
secondo l'antica credenza che il leopardo o pardo generasse con la leonessa; cfr.
(ii-171): se un pardo ingravida una lionza, il lione che nascerà
uom, che lesto / era qual pardo e d'un leon più forte, /
mai non fu visto can levrer, né pardo, / né alcun groppo di vento
: qual più veloce cervio o lince o pardo / segue 'l suo bene e fugge
lo cor, quando dal corpo si pardo, / disse ad amor: -segnore,
or quinci or quinci salt ^ come un pardo, / tanti ne manda alla tartarea
largo dosso gittasi veloce / una di pardo maculata pelle. ghislanzoni, 4-4:
piè a tempo il fa parer un pardo. bandello, ii-1198: or ben si
nella città, dove passò anche 11 pardo, e ogni cosa di nuovo si riempì
poscia da'fianchi in giù membra di pardo. buonafede, 2-i-327: chiunque conosce
!) che per impresa ha un pardo / coronato co'merli d'una torta.
, 65-37: salta amadigi, quasi leve pardo, / ove parea zampardo un mongibèllo
vii-213: nella nebride o pelle di pardo picchiata e distinta a varie macchie si
al suo giannetto, / come un pardo saltovvi su di netto. forteguerri,
quattro piedi, tre larga, di color pardo chiaro, alla quale poi fu aggionto
parda, sf. ant. femmina del pardo. ariosto, 39-69: come
dallo spagn. pardillo, dimin. di pardo (v. pardo2). pardino
, pantera (anche nell'espressione leone pardo). -anche: ghepardo.
figlioli. brocardo, 24: lieve il pardo a la cerva corre. ganzarini,
trae per man da le rifee pendici / pardo leggiadro a ricca corda avinto. tagliazucchi
largo dosso gittasi veloce / una di pardo maculata pelle. prati, ii-46: nelle
seduto in terra con una pelle di pardo suonava una cetra dorata.
petrarca, 330-5: intelletto veloce più che pardo, / pigro in antivedere i dolor
, 3-55: più veloce che cervo o pardo o tigre, /..
briglia al suo giannetto, / come un pardo saltovvi su di netto. dottori,
, 1-27: un destrier feroce come un pardo. d'annunzio, ii-313: la
d'arabia / che parea sangue di pardo. -come insegna araldica. -anche:
traea legato era il ba- ron dal pardo / (che così in corte era quel
l'armi e ne la sopraveste / un pardo d'oro e 'l campo avea celeste
al veder lince, al provveder fu pardo. -la donna amata fuggita via
/ ché più non vene il fugitivo pardo. 4. cinem. pardo
pardo. 4. cinem. pardo d'oro: denominazione del premio che
mensa ha un tovaglin tra bigio e pardo. vincenzo maria di s. caterina
scolpita,... di color pardo chiaro. -sm. colore grigio
. ramusio, iii-91: vestissi di pardo a maniera di frate.
pardi. = dallo spagn. pardo, che è dal lat. pardus (
veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l
; non dico parola, no, ma pardo. 'dominus mortificat et vivifìcat '
madre veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l
alamanni, 7-ii-151: più presto che pardo / con l'usata pietade / mosse a
,... la prestezza del pardo,... il volar degli uccelli
più tosto male che bene, si pardo di pisa per camminare verso la magna
or quinci or quindi salta come un pardo: / tanti ne manda alla tartarea
e sua figura. bonavia, 294: pardo de la pieve a yrici a dì
, la tigre / il lupo, il pardo e ben mill'altre belve, / ubidienti
, sorgerà piut d. pardo [« l'espresso », 17-v-1987]
/ poscia da'fianchi in giù membra di pardo, / salvo che serpentina orribil coda
164: l'altro posto vacante per la pardo servito bevvesi alla salute del re.
dallo spagn. pardillo, dimin. di pardo 'grigio'; cfr. anche farìa
? laude cortonesi, 1-i-283: sola se pardo la magdalena, / quella k'era
colonne volgar., i-98: li grieci pardo periodo del rinascimento e su l'età
possanza / entrò fra lor veloce più che pardo, / gridando: « cugin non
vedendo loro a caso fero, / né pardo a caccia sì presto e liggiero,
aggiunge, / sì che 'l pardo sarebbe allor più lento. 3
mensa ha un tovaglin tra bigio e pardo, / e di tanti colori colorito,
uom, che lesto / era qual pardo e d'un leon più forte, /
uscio né cervo sì leggiero o pardo / ch'appo lei non sia tardo.
veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto
, / più che mai lepre il pardo isnello e presto, / non se vorrìa
, 'presta molto', agli antichi era pardo e pantera; i suoi vari colori,
sono le figure / dell'aquila, del pardo e del leone. monti, xii-5-211
mostrare la mia vile vita, mi pardo dinanzi da li occhi di questa gentile.
grande fama. d. pardo [« class », maggio 1986]