lo conobbi che per adulatore, per parassito, per buffone, per puntiglioso e per
sempre appresso a poco è lo stesso parassito, lo stesso padre, lo stesso servo
settembrini [luciano], ii-3-13: il parassito non ha cuoco con cui si arrovelli
un frate mal vissuto, / un parassito di malizia el cucco, / fìen
avesti a male / che ti chiamai parassito e cagnotto, / duo'di provasti
, alla quale ha fatto figura di parassito e buffone. pindemonte, 9-477:
/ un frate mal vissuto, / un parassito di malizia el cucco, / fien
i-38: il guerrazzi è come un parassito sazio e di cattivo gusto, a cui
da leccarsene e succiarsene le dita ogni parassito. pavese, 1-90: non sono
: non avendo garbo a fare il parassito, se ne dovette tornare ad atene.
uno servo, la gola d'uno parassito. della casa, 5-iii-313: bee non
fugge, un vecchio inciprignito, un parassito diluviatore. tommaseo [s. v
/ che s'è ingerito a far il parassito / ed è rimasto a piè.
, 7-711: costume vivo e maniato di parassito scaltro ed altero. gioberti, 158
la pappa il pappatore, cioè il parassito. verga, 4-383: son le mani
]... dante non come parassito e goloso, ma come callido. m
, avesti a male / che ti chiamai parassito e cagnotto, / duo'dì provasti
ii-180: costui è '1 più perfetto parassito / che noi abbiam, più vero
un frate mal vissuto, / un parassito di malizia el cucco, / fien questo
, conc., i-487: l'indolente parassito d'una cieca pietà di tanti conventi
il lavoro altrui, è il vero parassito della società. fucini, 371: il
etiopica] dall'islamismo e divenuta un parassito eterodosso nella religione di gesù cristo.
-; - la critica vive come parassito della poesia. 5. formazione abnorme
sanguigno nei contorni del taglio in cui quel parassito si univa alla carne viva.
assai frugale per temperamento, mangiai da parassito in quel giorno. -vivere da
parasite 'parassita '. parassito, v. parassita. parassitocenòsi
non è suto questa volta lento / il parassito. orsù, a questo modo /
nardi, 1-3-2: ei sarà forse qualche parassito / di grecia, se io lo
s. v.]: 'prandipeta parassito, cavalier del dente, scroccatore del
: siasi colui uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato in grazia
nei contorni del taglio in cui quel parassito si univa alla carne viva. s
, i-8-t75: uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato in grazia
come mele scorreva il parlare, era parassito di re agamennone. 27. trasmettersi
a credenza e la improntitudine di quel parassito. p. e. gherardi, cxiv-20-107
da leccarsene e succiarsene le dita ogni parassito. carducci, ii-3- 322:
altra sentirete in bocca / di qualche parassito o tattamèlla. 2. discorso
: costui è '1 più perfetto parassito / che noi abbiàm, più vero e
contorni del taglio, in cui quel parassito si univa alla carne viva.