, ii-618: negli stucchi non solo paragonò gli antichi, ma tutti gli artefici
, x-54: non assurdamente [tarici] paragonò ad un tessuto que''giri '
e naturale. segneri, iv-613: paragonò questi disumani pastori alle meretrici, le
). fogazzaro, 7-24: egli paragonò poeticamente il suo studio preparatorio, le
pellegrini, xxiv-142: demetrio... paragonò il dicitor peccante in freddezza col millantatore
che dovevano alle loro spose, lo paragonò all'amore che portò cristo alla chiesa.
omero. faldella, iv-158: essa paragonò quel sepolcreto al guizzo della coda lustra
invaso, / cert'uomo un dì paragonò a san carlo, / perché avea
ladron narbonese fece sua solita concione e si paragonò al re nabucodonosor. idem,
vertebra cervicale ', perché si paragonò la sua forma e quella di un dente
. carducci, iii-19-353: fu chi paragonò l'albicini a un gentiluomo del rinascimento
attese alla scultura, e non pure paragonò suo padre, ma lo passò di gran
desiderio di saziarsi di dio che si paragonò con un cervo in corsa per attraverso pianure
: in cotesti tempi uno arguto ingegno paragonò il governo papalino al barbero spossato, cui
originato, al prudore della medesima scabbia paragonò, nella quale uno si piace col
fondazione di roma e a cui orazio si paragonò, potesse immaginarsi che mi fossi servito
originato, al prudore della medesima scabbia paragonò. m. leopardi, 4-68:
, 356: gregorio nazianzeno... paragonò i suoi rattiepiditi diocesani alla trottola de'
ch'io scimmieggiassi i greci, mi paragonò, parmi, ad arlecchino. d
iii-191: il nostro piatone... paragonò la vita umana a quelle conchiglie marine
la verità, benché trasversalmente nei concreti paragonò la vita umana a quelle conchiglie marine
marinetti, 2-iii-31: un poeta mi paragonò alla lava dell'etna che rosea fiammifera