/ tosto si corre, e a me par volare: / aiutami a scampare,
come persona stanca. fazio, ii-19: par neve che fiocchi / dal tuo bel
piovean, de'saracini, / che par che neve monachina fiocche, /
, ecc.). dante, par., 27-67: di vapor gelati fiocca
col sol si tocca. idem, par., 27-71: in su vid'io
, 37: dal bel guardo vezzoso par che fiocchi / di dolce pioggia un rugiadoso
. f. achillini, 124: non par chel guardo assai me satisfaccia / tanto
soavi fiumi, / che pur il rimembrar par mi consumi. b. davanzali
. d'annunzio, iv-2- 1191: par di fiutare in ogni pensiero un odore di
di ven taglio (in par tic., nel linguaggio della botanica
orecchie. leopardi, 206: al par di verginella / a cui con labbro
curve, / e il liquido elemento / par ch'ai flagel de'remi il dorso
ogni dì ci dà, non mi par che altro gridi, se non che non
fure, / mentre il giovine sangue par che flagre / e lunghi giorni a viver
, luce, splendore. dante, par., 20-14: o dolce amor che
vedevan in danza errar pel vano. par ini, giorno, i-123: se te
giallo; biondo, dorato (con par tic. riferimento ai capelli).
, per adempimento e perfezion di lei, par che non si debba chieder altro che
e fredo pont'à, / e par che sia pesante / quell'omo, e
, / che a volger tante carte par che stracchi /... / ne'
ch'è sempre sì flemmatica / ora par fatta impaziente. guerrazzi, iii-36: osservale
al vento / le fronde flessuose al par di sciolta / femminea chioma. prati,
, e rameggia immobile: il diaspro / par che si mischi in flessuosi amori /
sofferenza, tormento. dante, par., 16-136: la casa di che
con sorti. idem, par., 27-45: per acquisto d'esto
; inclinare. dante, par., 26-85: la fronda che flette
origine era nome commerciale indicante un par ticolare tipo di liquido insetticida
trame / raggianti, adamantine, al par dell'etra / e fluide e impervie
qui sfavilla / del fluido elettrico / par la scintilla, / che dal suo
l'universale di tutte le macchie, non par che possa aver sua radice e fondamento
tale diminuzione morbosa di vigore dei nervi par che si possa dedurre con probabile raziocinio
bruno / veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte
. fluido, scorrevole. dante, par., xxx-62: vidi lume in forma
distanzia la calidità de l'elemento focale par che poco v'abbi di poter.
che vapora la dolorosa povertade. idem, par., 13-138: legno vidi già
-il mare stesso. dante, par., 22-153: l'aiuola che ci
sorge il sole. dante, par., 1-37: surge ai mortali per
fuoco] è sì scarso, che a par di quello [del paradiso] è
dì, che sarà finito un altro par di foderette. sergardi, 212: delle
simili a noi, hanno, o ci par c'abbino di quei beni onorevoli,
notte di gara; / già non par esso, e par di vita privo.
/ già non par esso, e par di vita privo. -entrare in
: avvi il vago tulippo, in cui par voglia / quasi in gara con l'
gloriosa gara di competenza di caccia sotto nomi par ticolari. pascoli, 1-686
benissimo creati e di maniere / al par di altri lodevoli e garbate, / si
atti scorozzai e arlassi amorosi tutto me par zucaro. = etimo incerto.
profumo delle gardenie è tanto acuto che ti par d'assaporarlo. e. cecchi,
scultura], nell'esercizio delle quali par che l'ingegno creato, in un certo
ch'io vo a fano; e mi par di avertelo detto, per ricerche garibaldine
dove stata era. pulci, 17-101: par che inverso il ciel bestemi e garra
-anche sostant. dante, par., 19-147: creder de'ciascun che
quasi orizzontale (un animale, in par tic. un cavallo).
: el terzo sequente a li innocente / par che se dia, / che col
porco. gelli, iv-14: tu mi par da un pezzo in qua, tornato
. della casa, 695: oggi mi par che certi garzonacci / l'abbin mandato
, tant'ei picoletta. / tanto me par garsonetta, non ei da cotai fatti
gaatromixorrèa, sf. medie. secrezione par ticolarmente abbondante di muco dalle
, eri tenuto a dire; / mi par che dia in non nulla, esci
la intende, ell'è biasimata, e par che i nostri qualche volta ne intendino
quest'animale è capace di risuscitare: par che abbia sette anime come i gatti.
si dolgono come il gatto, che par si lamenti allorché miagola mentre mangia.
appella certi pesci grati, / che al par dello storion possono andare. d'alberti
/ angeli de celu sete. dante, par., 19-39: vid'io farsi
; di dolore gaudio. dante, par., 31-41: certo, tra esso
estens.: paradiso. dante, par., 24-36: o luce ettema del
. / si arrotondan nel gaudio, al par di botti, / mille pancie felici
alia sua despina / vanne, e par che di gaudio egli si mora.
gaudioso co la superna gente. dante, par., 12-24: il tripudio e
punto e a voler quetarsi. idem, par., 15-59: però chi mi
felicità eterna, paradiso. dante, par., 31-25: questo sicuro e gaudioso
quando spande li sguardi gaudiosi, / par che 'l mondo s'allegri e faccia gioco
, che mi passavano ogni momento accanto. par ini, 316: nencia,
: 4 gazzarra '... par fosse barca da fiume, a servizio d'
de la sua misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì.
, ed ombre oscure e fumi / par ch'io rimiri. marino, vii-589:
sempre, de'gelati guazzi. idem, par., 27-67: di vapor
onde già piena / l'italia, or par che a voi la via ne additi.
stagione fredda, inverno. dante, par., 21-116: con cibi di liquor
metonimia: la morte. dante, par., 13-15: la figliuola di minoi
ed aggio a voglia mia, / più par ch'eo n'aggia e prenda gelosia
. g. rossetti, vi-48: par che in tuono di lamento / gema il
come... gemello. dante, par., 32-68: ciò espresso e
dotto 'gemini '. dante, par., 22-152: l'aiuola che ci
, 79: il dorso e'fianchi / par che gemendo dichin rotti e stanchi:
quali vi sono adattati in modo che par che l'acqua, gemendo, vi si
o cigolante con lungo gemito come un par di scarpe di pelle lucida nuova,
nel linguaggio dantesco). dante, par., 15-22: né si partì la
foco dietro ad alabastro. idem, par., 18-115: o dolce stella,
guancia, gota. dante, par., 31-61: diffuso era per li
. tesauro, 7-198: alcuna volta par che i geneatici s'appongano al vero
avere il nostro cavaliere. dante, par., 31-52: la forma generai di
particolari che sono fra loro, mi par troppo lunga cosa, e forse non
fa lo coltello. idem, par., 8-134: natura generata il suo
sé e di sue cose. idem, par., 3-120: quest'è la luce
; nato. dante, par., 8-133: natura generata il suo
tanaglia, 3-41: in altri luoghi par non sia concessa / generazion bovina tanta
quel genere che accadesse qui ad un par suo. deledda, iii-472: sora
specializzato (un professionista e, in par tic., un medico; un operaio
esterna, è stato sempre difficile. par ini, 217: oh generosa diva,
interpretare i sogni... e par verosimile che avesser notizia eziandio dell'astrologia
, è di dire quella che gli par la verità, e di dirla tanto più
quella [desinenza] nominan genitivo che par propria del possedere, e hannola per
eterno, pur le parole di platone par che ponghino temporal principio. marino, vii-128
che gennai'del fiorito. dante, par., 27-142: ma prima che gennaio
(18-2): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è l'umana
e di qual gente, / a cui par che l'andar sia sì molesto?
, ordine religioso. dante, par., 11-94: la gente poverella crebbe
: sconviene atto superbo a cor gentile. par ini, xi-38: orecchio ama placato
l'amor la fe'gentile, che par glorificata. francesco da barberino, 253
64-9: gentil pianta in arido terreno / par che si disconvenga. burchiello, 139
anche: incirconciso. dante, par., 20-104: de'corpi suoi non
bellezze; / tutto valor in lei par che si metta. francesco da barberino,
gentilezza? carducci, iii-6-25: a noi par notabile in quasi tutti i rimatori di
e benché sieno quelle medesime cose, tamen par che dica sempre cose nuove. b
lingua franciosa non soffriva che un francese par suo s'awilisse di tanto.
. bellini, 5-3-152: non vi par egli che biancheggi un po'nel colore,
maravigliate, gentiluomini, di vedere un par mio in questi panni. -gentiluomo
euclide geomètra e tolomeo. idem, par., 33-133: qual è 'l geomètra
chiesa tiene e afferma. idem, par., 28-121: in essa gerarcia son
è sì facile il disingannarli. -in par tic.: classe dirigente, gruppo dirigente
ne dubito: / e tutti al par io vi ringrazio. / -il gergo /
parli da folletto / ma piuttosto gergon par da bordello. targioni tozzetti, 12-6-246
c'è un gallo arrosto, e un par di germanotti / che ho ammazzato sul
. e al figur. dante, par., 33-7: nel ventre tuo si
germoglia come gran di spelta. idem, par., 28-115: l'altro ternaro
pien di tante ville i colli, / par che 'l terren ve le germogli.
; gerusalem, paradiso. dante, par., 25-56: la chiesa militante alcun
. vollendo gestar fuor di proposito, par che non sappiano che te ne pare.
da voi veggiamo ordinati, non ci par dover altro dire, che confortarvi.
le membra). dante, par., 12-117: la sua famiglia che
fuor la natura. tanaglia, 1-732: par ch'a l'albero me'la vite
pallavicino, 11-84: qualche verso mi par gettato, come avviene, con un
, 69: chi dice: -e1 par gettato in bronzo o rame. cellini
, / e 'l gheppio molto del vento par vago. lorenzo de'medici, ii-27
o quello, / ché la fucina par di mongibello. a. f. doni
quando vien la ghiaccia, / che non par che li piaccia, / da noi
e queste donne ghiacciate, che mi par di vederci, me ne davano un
beo d'un vino a pasto, che par colla, / e tien di muffa
/ l'osso a tacciar ne va che par di ghiaccio, / e lascia al
; formazioni ghiacciate dell'atmosfera (in par tic.: grandine).
ahi, lassa me!, ch'ancor par che mi sia / un ghiado fitto
retta bianca, che brilla sott'acqua, par che invitino nelle tepide sere d'estate
alcuna volta, / son saporite, a par del pan, le ghiande. alfieri
produce ghiande (un albero e, in par tic., la quercia)
tratto, se potesse. dante, par., 6-103: faccian li ghibellin,
, viii-2-36: sono nondimeno alcuni che par talvolta che sorridano quando alcuna cosa scherniscono
sua dell'oro ghiotta. idem, par., 11-125: ma 'l suo peculio
, 294: accademici, a me par che non le manchi altro che esser letta
o quattro volte, solamente per un par di scudi, tenendo poco conto se
imaginabili. baretti, 3-27: e'mi par di vederle le ghiot- toncelle tutte in
mangiatori a prova, / che par cosa nova / a vederli golare
tali foglie brucia, / e quieto par che dica: / -ad altro m'indirizzo
impenna e vola / sulla destra, e par che giuochi. = deriv.
fosso tristo ad essa. idem, par., 12-19: così di quelle sempiterne
/ dio sia con teco, già par tu smarito: / vien francamente, non
seno. leopardi, 16-35: già mi par che sciolte / giaccian le membra mie
tana nei quali riposa la selvaggina. -in par tic.: covile del cervo.
grembo a sua maestra. dante, par., 24-112: questi è colui
, che non se ne curano, par loro agevole. bibbia volgar., iv-594
, inoperoso; oziare. dante, par., 27-57: in vesta di pastor
or giace morto in fondo. dante, par., 10-127: lo corpo ond'
torreggia con sublime fronte, / questa par che si giaccia coviglione.
giace infermo e franto. dante, par., 7-28: l'umana specie inferma
vuol la sua fama verace. dante, par., 2-114: dentro dal ciel
donna indiavolata, / e solea de'par suoi porre a giacere. monti,
1-ii-368: -al ballo io? ma vi par? da più d'un mese /
. la state alla fin di maggio par quasi gialliccia. soderini, iii-682:
, e tutto che è, vi par giallo. foscolo, xviii-263: producono [
questi quelli da triarii, i quali par che si possano assomigliare alle zagaglie e alle
su la terra stassi, / e par che il campo quivi s'awiluppi: /
che cura i giardini. -in par tic.: moglie del giardiniere. -anche
un innesto sì grato e signorile, / par che sia fatto obbrobrioso e vile.
, consesso dei beati. dante, par., 23-71: perché la faccia mia
fiori in uno giardino. dante, par., 31-97: acciò che tu assommi
.: paradiso terrestre. dante, par., 26-110: tu vuogli udir quant'
e vi dispiega / con tre ghiartiere mezzo par di guanti, / trofei famosi del
; collina, monte. dante, par., 21-109: tra'due liti d'
spasso il moschetto... e un par de caricatori in giberna, gl'indomabili
della viola. dante, par., 14-118: come giga e arpa
... vetuste sono / al par del mondo. botta, 5-310:
preme col piè l'erba novella, / par che la terra mande / novi gigli
quel nasetto che stretto a consiglio / par con colui c'ha sì benigno aspetto,
fuggendo e disfiorando il giglio. idem, par., 6-100: l'uno al
vermiglio, furono attelati dinanzi. dante, par., 16-152: vid'io fiorenza
èsse partito per mio fallore. dante, par., 23-74: quivi è la
ojetti, iii-114: il ritratto mi par buono: un po'gigolò. =
su la carne, tutti questi inviluppi par che mostrino il nudo, ma ne
gelsomino. magalotti, 20-76: mi par di sentire subito il gimè. =
g. m. cecchi, 1-1-377: par che e'si giuocassino / dugento scudi
nulla ad esse, tranne amor, par vita; / nel frantumo del giorno
amore in lui ». dante, par., 32-103: qual è quell'angel
nostra regina, / innamorato sì che par di foco? petrarca, 175-4: amor
, gioco e riso. dante, par., 20-117: credendo s'accese in
davanzati, 1-86: perch'a're non par giuoco patire le cose giuste, non
e consentire che si scriva, gli par che non si faccia a buon giuoco
: quando spande li sguardi gaudiosi, / par che 'l mondo s'allegri e faccia
scherno; trastullo, zimbello. par dbosco, 7-34: che direbbono le genti
. luca pulci, 3-131: ognuno par che nel sangue s'inzuppi, /
, non altrimenti che si faccino un par di bilance nel loro fuso. 6
pur ora? nievo, 3-139: ti par giudizioso d'accostare quella tua vecchiaia biliosa
che m'avete priso. dante, par., 29-76: queste sustanze, poi
, / amor viso giocondo. dante, par., 18-56: vidi le sue
, leggiadro, stupendo. dante, par., 15-37: indi, a udire
sopra tutte optime cose. dante, par., 31-112: figliuol di grazia,
neve insolita / bianco l'ispido verno / par che, sebbene decrepito, / voglia
petto, / mentre ogn'una di voi par che scintille / dal bel guardo seren
ardentemente desiderato). dante, par., 27-7: oh gioia! oh
di grande allegrezza. dante, par., 14-23: all'orazion pronta e
(7-30): tutto valor in lei par che si metta: / posso 'n
luce ed è pregiata. dante, par., 24-89: questa cara gioia /
; attributo della divinità. dante, par., 9-37: di questa luculenta e
/ grande fama rimase. idem, par., 15-86: ben supplico io te
7-48: sulle tolette delle donne rinvenni un par di buccole, due o tre spillini
dilettarsi, rallegrarsi. dante, par., 8-33: tutti sem presti /
palazzo ha un giardino, / che par creato dal signor divino. / non
per lui la tenesse, / tanto mi par gioiosa gentilia. angiolieri, vi-1-342 (
l'amorosa barca: / ch'ora non par che porte / se non salme di
gioito angeli in cielo. dante, par., 27-105: ella, che vedea
/ lo punge, e al pien gioir par che 10 scelga. manzoni, 74
sua fassi un romore, / che par che quivi si faccia la giostra: /
andamento della vita militare e, in par tic., delle manovre e delle
spolpa, / e a trista ruina par disposto. bembo, 2-20: la toscana
: l'uso toscano ha, e ci par regolare, 4 stare in giorno '
elmi e con cimiere inargentate / e par che lo leon prender vogliate / per firenze
delle associazioni nazionali già esistenti (in par tic. giovine italia, giovine germania
in irlanda intorno al 1840- 1850 in par tic. contro il movimento che propugnava
(ed è. detto, in par tic., di persone anziane che imitano
a vecchio). dante, par., 3-103: dal mondo, per
canne / vede un splendor, che par che il sol vi nasca. foscolo,
è delle mani, ch'e'par uno sguizzerò, / un trucco, un
faccia sua così pienotta, / che par di latte e sangue, / l'aveva
è il finger giusto, e la bugia par bella. metastasio, l15: nel
aspetto giova / a consentir ciò che par maraviglia. arein quella casa.
dottrina di lei qualche altra madante, par., 9-25: la luce che m'
: nasce per amore. dante, par., 8-137: perché sappi che
anime dei giusti). dante, par., 18-70: io vidi in quella
dice: io vi porto una frittura da par loro. goldoni, viii-633: ma
corrotto fango, ma che era milionario al par di lui. 3. acer
matura (ed è riferito, in par tic., al risorgere di manifestazioni amorose
, 69: chi dice: -e1 par un idolo in gipone. /
/ -chi dice: -e1 par gettato in bronzo o rame. n.
. < tambra, xxi-n-88: e'mi par essere fra un monte di pazzi;
o quando l'emisperio nostro annotta, / par di lungi un molin che 'l vento
-anche al figur. dante, par., 22-119: quando mi fu grazia
3. far roteare (con par tic. riferimento a un'arma)
vi-72: gli occhi gira, / che par che s'apra il cielo e fugga
la fortuna del dolore. dante, par., 2-138: l'intelligenza sua bontate
ventimila quattrocentoventisette leghe lombarde. dante, par., 30-130: vedi nostra città quant'
... / ma or mi par aver girato affatto. buonarroti il giovane,
occhio senza trovarne cinque o sei che par che mi guardino: io ho un'
sui talloni alla seconda giravolta. -in par tic.: mezzo giro deciso (e
spagna, / e molto ben di par la cosa già; / che fanti,
che per voi sento, / a par de la beltà sen vorrà gire, /
rapido movimento rotatorio. dante, par., 11-5: chi dietro a iura
dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin d'or, ed è di ricalco
/ ed è un nibbio, e par un girfalco. mare amoroso, 94:
-anche: meridiano. dante, par., 33-116: nella profonda e chiara
il cielo di venere. dante, par., 2-127: lo moto e la
chiave nella toppa). dante, par., 12-4: a rotar cominciò la
senso generico: tempo. dante, par., 17-96: figlio, queste son
mi fer le luci vaghe. idem, par., 2-118: li altri giron
di mettere insieme quell'indice, che par sì facile cosa, oh quanto tempo ci
pur tirala giù a terra. dante, par., 27-64: tu figliuol,
oltretomba, nell'inferno. dante, par., 9-71: per letiziar là su
contro la statua. -in par tic.: sulla strada (in relazione
in giù, / e come un laberinto par che stia. tasso, 8-3-126:
-canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare, / diporrò giù lo
membra / porta fresco vigore, e par destriero / che fiuta l'aura de'compagni
di tela. parini, 335: ti par egli una cosa che stia bene /
. -anche sostant. dante, par., 9-62: su sono specchi,
. - anche sostant. dante, par., 13-131: non sien le genti
quest'è novo splendore'. dante, par., 6-97: ornai puoi giudicar di
né, giudicando, l'opera di lui par meno singolare. g. raimondi,
che sarà dopo il giudicio. dante, par., 19-107: ma vedi:
divisione che hai tu fatta, ti par per tuo giudicio che stia bene e niuno
, i-208: il tempo... par certamente poco opportuno e poco giudiciosamente scelto
617: e'sa il conto suo al par d'un altro, insino quando e'
(lo sguardo). dante, par., 33-80: e'mi ricorda ch'
suo amadore lungo tempo. dante, par., 17-94: disse cose /
intendere, a capire. dante, par., 4-128: già mai non si
piccolo intervallo, / mancando roba, par che manchi senno, / s'have sedotto
mio destino. fogazzaro, 4-19: mi par quasi che quei duri giudizi umani possano
forte giungono alla morte. dante, par., 29-49: né giugneriesi,
inserito in un dizionario. dante, par., 6-30: or qui alla question
campa / e per lungo avisar che par di giunta. tavola ritonda, 1-383
126: ne lo imperiai palazo par esser febo a lo occidente giuncto.
la gran giura, / la qual sallustio par che chiar distingua. d. bartoli
(un'affermazione, e, in par tic., un atto giuridico, una
diritto; giurisprudenza. dante, par., 11-4: chi dietro a giura
se valeva la pena che un ignorante par mio corresse là a immischiarsene fiero,
incollato su la carne, tutti questi inviluppi par che mostrino il nudo, ma ne
giustissimamente osservare e seguitare. dante, par., 7-20: secondo mio infallibile
e non celava il suo nome e par ch'ei volesse non solo accattarsi con l'
rapporti con le creature (e, in par tic., con l'uomo)
colpa sì ne scipa? idem, par., 19-58: però ne la giustizia
voi vedete come la giustizia di dio par che abbia tolto l'ardire e le forze
si ha di diritto. dante, par., 15-144: dietro gli andai incontro
linguaggio dantesco). dante, par., 30-45: qui vederai l'una
uomini malferaci e maldisposti ». dante, par., 7-51: giusta vendetta /
e andonne a sutri. dante, par., n-112: a'frati suoi,
; giuridicamente valido. dante, par., 32-117: nota i gran patrici
, una difesa). dante, par., 15-7: come saranno a'giusti
che 'l giusto non è quello che par giusto, ma quello che si porta seco
sono le naturali disposizioni. dante, par., 33-40: gli occhi da
al chiudere / paion oltraggi: scherno par l'ultimo / appello che rapido suona.
mai. foscolo, xiv-141: mi par di udirvi a parlare... io
dopo un verbo. dante, par., 25-124: in terra è terra
terra, mondo. dante, par., 22-134: col viso ritornai per
alla sua gran vittoria. idem, par., 9-124: ella favorò la prima
che fondare nuove cittadi. dante, par., 6-90: ché la viva giustizia
se ne gio veracemente. idem, par., 19-14: per esser giusto e
entrare nella gloria di dio. dante, par., 11-96: la gente poverella
creazione e nelle creature. dante, par., 1-1: la gloria di colui
a l'altissimo dio ». dante, par., 27-2: 'al padre
pompeio doge de'romani. dante, par., 16-6: o poca nostra nobiltà
magnificare, celebrare. dante, par., 24-44: ma perché questo regno
in tutta la propria magnificenza. par ini, i-172: un sole chiaro e
l'amor la fe'gentile, che par glorificata, / d'onne gente ammirata
nella beatitudine celeste. dante, par., 11-12: con beatrice m'era
. -sostant. dante, par., 2-16: que'gloriosi che passaro
gloriose nella santa resurrezione. dante, par., 14-43: come la carne gloriosa
proprio del paradiso. dante, par., 32-28: come quinci il glorioso
composto di spiriti beati. dante, par., 10-145: vid'io la gloriosa
dice: io vi porto ima frittura da par loro. muratori, 5-i-45: la
di diversi cereali (e, in par tic., del frumento), che
-fratello, e'm'incresce che un par tuo stia senza vino. d'alberti [
gnomico, panzini, che ogni volta par che si metta in via sulla traccia d'
di misura angolare del cielo. -in par tic.: scienza che ricava le
b. croce, ii-ro-53: talvolta par d'intravedere finanche in lui [hegel
, / ardito, impronto, e par tutto malizia. g. gozzi,
gioire, rallegrarsi. dante, par., 33-93: la forma universal di
che il mondo offre (e, in par tic., quelli materiali);
intenso piacere sensuale (e, in par tic., quello del rapporto amoroso)
figur. pulci, 11-8: carlo par così si pòse / senza più dubitar
, ecc.). dante, par., 30-21: la bellezza ch'io
che diremo delle pietre stesse? non par che della melodia godano anch'elle?
era come un godere. -in par tic.: piacere amoroso. imbriani
o imbarcazioni leggere (e, in par tic., dei sampan cinesi),
. pulci, 27-49: e ricciardetto par tanto gagliardo, / che i miglior
quale scuccobrino. pulci, 28-71 a molti par che si debba squartarlo; / altri
se è tale in effetto, non mi par degno di gogna né di mitera.
biringuccio, 1-85: quella che mi par migliore è la gogna la quale è
dante, inf., 23-88: costui par vivo a l'atto de la gola
sete qui si rifà santa. idem, par., 3-92: ma sì com'elli
voragine. fazio, iii-13-74: par... /... che
salame, bagnata sino alle ossa al par di lui, coffa gola secca. cicognani
. firenzuola, 505: non mi par dovere... che, essendo nella
il mare stesso. dante, par., 8-68: la bella trinacria,
/ mangiatori a prova, / che par cosa nova / a vederli golare. filippo
ché qui la golpe / per noi par sempre abbaiar: / io per me non
, i-122: la veste respira precisa e par di gomma lei che lieve in scatto
puote, / e ondeggiando sulle ruote / par, che inviti nel gran mare /
. capo di una comunità cittadina (in par tic., in toscana dopo l'
rendere altri orgoglioso. dante, par., 29-117: ora si va con
occhi son tutti gonfiati, / e par che gli schizzassin fuor di testa.
abito, veste femminile. dante, par., 15-101: non avea catenella,
sia femminile). dante, par., 32-141: qui farem punto,
tunica, membrana oculare. dante, par., 26-72: come a lume acuto
, 1-ii-119: se questa mescolanza non par bella, / difendetemi, o donne
28: questo bosardo, in prima par che porga / accuse de costui, e
, 363: là nella sua prigione -e par beato - / gorgheggia un merlo.
la cervelliera, / che del legnaggio par di salinguerra. / se 'nsin lo
san giovan battista sul piatto, ti par di capire che spasimo gli sia quella posa
: al dilettoso gorgo, / che par sì lieto in vista, / mille corrono
343-14: poi che 'l dì chiaro par che la percota, / tornasi al ciel
., 9-5 (369): mi par pur vederti morderle con cotesti tuoi denti
(222): per questa fantasia, par all'uomo essere combattuto da gente,
forza di gravità. dante, par., 3-123: cantando vanìo / come
ei la manca, / e non par grave il peso al braccio esangue. magalotti
— anche di animali. dante, par., 21-132: or voglion quinci e
(l'utero). dante, par., 16-36: mia madre, ch'
(un pensiero). dante, par., 10-135: in pensieri / gravi
opera d'omini tutti. dante, par., 17-23: dette mi fur di
, un'età). dante, par., 32-127: vide tutti i tempi
fu avviso 'l peggio. idem, par., 24-37: tentar costui di punti
serio, contegnoso. dante, par., 5-73: siate, cristiani,
in altra inanto, / no le par grave né sape d'oltragio. m.
volgar., 9-19: quando il cavallo par che zoppichi... e all'
in cui la natura... par che opprima ogni vivente, e aggiunga
23-39: un gravicémbolo in un'orchestra par che resti affogato, non è dubbio
/ come quelle persone che neente / par che 'ntendesser la sua gravitate? bambagiuoli
8 (144): l'aria gli par gravosa e morta. d'annunzio,
una regula universalissima, la qual mi par valer circa questo in tutte le cose umane
arricchita di doni soprannaturali. dante, par., 31-112: figliuol di grazia,
redenzione del genere umano. dante, par., 32-82: ma poiché 'l tempo
state, / e da la forma par che 'l nome penda, / e tal
dio per simile vicenda. dante, par., 15-36: dentro alli occhi suoi
grazia e del mio paradiso. idem, par., 33-14: donna, se'
77: la grazia che dal ciel par che in voi piova, / infin di
a sé noi chiama. idem, par., 24-118: la grazia, che
negli occhi bei for di misura / par ch'amore e dolcezza e grazia piova
la mia signora / antea? mi par cent'anni ch'io non l'abbia /
-supplichevolmente, insistentemente. dante, par., 33-25: supplica a te,
sua infinita misericordia). dante, par., 10-54: ringrazia il sol de
quella berrettaccia a gronda, come / par che s'affretti in farsela ballare,
. fagiuoli, 1-4-123: se talora par che [i numi] ritardino a graziar
[verso], nel quale graziosamente par che scherzi de la sua vecchiezza. muratori
alla gentil donzella: / « che ti par, dama, dello imperadore? »
nobile teano entro a'palagi / al par de'figli suoi tenne per figlio, /
fia lor vedervi assai. idem, par., 3-40: grazioso mi fia se
bello a maraviglia, / ch'un giardinetto par fresco ed ombroso. lalli, 1-33
alfieri, 6-219: ma pur mi par che dove io mi v'assido,
'l populo mio fatto. dante, par., 10-94: io fui delli agni
grembo a sua maestra. dante, par., 8-9: dicean ch'el sedette
. e al figur. dante, par., 11-115: raccomandò [s.
del pantheon... così avvallata par davvero il grembo di roma. -con
noi fa ritòmo. tasso, 1-3-n: par che d'angeli ancor lucido nembo /
irsuto. carda / a i mercanti par mia gretole e bozze. batacchi, ii-71
, / che noi sentiam, ci par sentire assai. -gravità, pericolosità
. -esortare. dante, par., 5-79: se mala cupidigia altro
e'comincia a far trincos, la li par sì bella festa che non se ne
; invocazione gridata. dante, par., 8-5: a lei faceano onore
! -monito. dante, par., 17-133: questo tuo grido farà
nell'opinione comune. dante, par., 17-53: la colpa seguirà la
: tu te la griferai: e'mi par pur vederti morderle con cotesti tuoi denti
sia vista ad ogni or, non par gl'incresca. = dal lat.
, 13-29: grigio è il cavallo e par dipinto a mosche, / impaziente spuma
gentile. dossi, 42: segaligno al par di un chiodo di garòfano, dall'
grimaldelli. ritmo nenciale, 1-151: mi par che tu ti disonesti, / poiché
grimaldello. caro, 2-1-325: mi par di veder tuttavia qualche grimaldello, qualche
delle ceste, / era sghemba, mal par, grinzosa e goffa. cinelli,
, dove si dà el fuoco, par fusse pella gromma cominciato a turarsi.
prima era il bene. dante, par., 12-114: ma l'orbita che
da parte per mennina; non gli par vero di farci la zuppa ».
. ciglio; sopracciglio. dante, par., 30-88: di lei [quell'
l'estremità della gronda e, in par tic., il canale semicilindrico di lamiera
. riversano pioggia con tanta furia, che par che venga dalle grondaie. pascoli,
sotto la grondaia, / non gli par brutta, ben che sia di mota.
i-252: sono stati giorni terribili, mi par di sentirmeli ancora dentro il petto,
vezzo a calzini / scendele, e par di bianca grossagrana, / trinata a
l'acino, sì che sanza vin par costi, / ma sol pien di
priori. varchi, v-34: 'far par lamento 'si diceva a
da barberino, 264: tu mi par d'uno ingegno sì grosso / ch'
s'io ti lasso passare. dante, par., 19-85: o terreni animali
a. pucci, ix-1000: maravigliarsi mi par cosa grossa / s'a cento a
, una percossa). dante, par., 12-102: nelli sterpi eretici percosse
, rozzo, ottuso. dante, par., 1-88: tu stesso ti fai
dite, giudicatelo voi, se la vi par carne da mezo grosso. -non dare
] e scaglia le capate, / che par ch'ei vada giù per un canneto
grottescàccio si sconciamente spaventoso, ch'e'par la valle di giosafatte. = deriv
1-222: guai se costoro, al par che iniqui, vili, / veggiono alquanto
de'denti, gemono una certa roba che par simile alla colla strutta. tramater [
molto verde, e fa un frutto che par pigna, grande quanto melloni, ma
/ che serra 'l petto e poi par che si spanda, / e quel c'
4. bocca. dante, par., 29-112: non disse cristo al
con un attributo). dante, par., 13-38: tu credi che nel
troppa etate divenivan rance. idem, par., 28-81: rimane splendido e
: mani aperte e stecchite in un par di guantoni bianchi che pa- rean manopole
maneggiare corde o fili e, in par tic., da calzolai, sellai,
guinizelli, iv-19 (4-14): e'par che da verace piacimento / lo fino
. pascoli, 597: la luna par che adagio si avvicini / a san
-intr. fazio, iii-16-12: par che sempre ardano / per uccidere altrui
niuna difesa vi si facea. -in par tic.: avere in custodia, tenere
, tenere in deposito. dante, par., 22-82: quantunque la chiesa guarda
una regione). dante, par., 19-130: vedrassi l'avarizia e
bisogno de lo ricevente. idem, par., 26-48: -per intelletto umano /
. chiaro davanzali, iv-26: se voi par villania / da me voi ricepere /
chiesa si come sua tutrice. dante, par., 33-37: ancor ti priego
sconcia forma e brutto / fantoccio ei par, che guardian dell'uve / pogna priapo
negli occhi bei for di misura / par ch'amore e dolcezza e grazia piova
dal sonno, / sopra quel sasso par che gli occhi inchini. bembo,
non la potèo sofferire. dante, par., 27-58: del nostro sangue
dal 1305 al 1314. dante, par., 17-82: pria che '1
villano. -figur. dante, par., 18-132: ma tu che sol
si guasta di niente; / anzi par ben che dica da dovere. sassetti,
castello, s'è buon tempo, par che si guasti. lustri, 1-4-132:
il matrimonio della matildina con quel lucchese par mezzo guastato. 9. amareggiato
uso ricevuto già tra di loro, par che abbino il mentire per bell'arte.
pulci, 19-150: ogni sua impresa gli par guasta e rotta. ariosto, 29-61
, 363: a noi [fiorentini] par di saperla [la lingua],
, e alla guatatura insolente e'mi par di conoscerlo. = deriv. da
savinio, 1-147: guazza in un par di calzoni bianchi. 4.
ant. ago (e, in par tic., ago per lavori a maglia
guelfe e ghibelline in firenze. dante, par., 6-107: non abbassa esto
.. gli occhi sbardellati, che par guerzo. salvini, 2-22: cicerone:
crescono, dar di cozzo con un par di cornaccia. pea, 7-152: quelle
ire, l'ostilità. dante, par., 11-58: per tal donna,
, pene, tormenti. dante, par., 25-6: se mai continga che
, ben sarebbe nuova cosa. dante, par., 18-127: già si solea
/ sovra l'anima mia che li par tolta. machiavelli, 1-i-294: subito
bocchi. idem, 1-673: a te par toccare il cielo, / quando un
, rapa, pestello, / tu mi par propriamente un fegatello / cotto in mezzo
, ii-579: a dì detto, par timo da vienna; e lo imperadore ci
passi, il fante affretta, / che par ch'ili troppe cose sia d'intoppo
a visitare un luogo. dante, par., 11-36: due principi ordinò in
, un aeroplano). dante, par., 31-125: come quivi, ove
non può fare lo giovane. idem, par., 18-12: qual io allor
: educare, allevare. dante, par., 18-109: quei che dipinge lì
la chiesa a suo modo. dante, par., 5-77: avete il novo
sapessi rispondere a questa dimanda, che par tanto semplice, io sarei l'ente
demonio. savinio, 1-21: già mi par di scorgere l'influenza malefica dei cattivi
podere e di bella guisa. dante, par., 5-99: da mia natura
strambe. sacchetti, 219-76: e'par che mi cresca il corpo, e panni
specchio vostra image, / ciò che par duro ti parrebbe vizzo. magalotti, 20-50
a persona sia ad animali e in par tic. a rettili). dante
specchio vostra image, / ciò che par duro ti parrebbe vizzo. boccaccio, iv-134
strumento musicale). dante, par., 20-143: come a buon cantor
. c. montanini, 20: mi par vedergli un corpo guizzo, sgonfiato,
sgonfiato, e un viso giallo che par la fame. = variante di vizzo
di luce dell'empireo. dante, par., 30-68: poi, come inebriate
— anche assol. dante, par., 1-68: nel suo aspetto tal
e veri tuoi magni condutti. dante, par., 32- 123: colui
più gran sete avria. dante, par., 31-m: colui che 'n questo
materiale o spirituale). dante, par., 3-39: o ben creato spirito
, assaggio, degustazione. dante, par., 32-122: colui che da sinistra
approccio, prima esperienza. dante, par., 17-131: se la voce tua
, misurata proprietà, raffinatezza (in par tic., nel vestire).
una grande famiglia di dialetti neoindiani par lati nelle regioni centrali della
convenne che cascando divenisse. idem, par., 18-78: sì dentro ai
verso arezo miglia xvi. dante, par., 19-129: vedrassi al ciotto
aire in mezzo lu consenti. dante, par., 2-98: tre specchi prenderai
male / cortese i fu. idem, par., 29-17: in sua eternità
arrogante; millanteria. dante, par., 25-62: li altri due punti
caso di pericolo. dante, par., 16-96: sovra la porta ch'
, 25-325: ibis... par cicogna, / perché e'si pasce d'
. proverbi toscani, 372: un par di gambe come un archetto, come
in tutto il mondo e, in par tic., nella zona temperata boreale.
eterna del verbo). dante, par., 13-53: ciò che non more
emilio de girardin: 4 une idée par jour '. si suole dire per indicare
idee o archetipi. dante, par., 13-69: la cera di costoro
santa alleanza per governare « comme délégués par la providence ». panzini, iii-
dialetto, parlata dialettale. dante, par., 26-114: tu vuoi udir.
una categoria di persone. dante, par., 15-122: l'una vegghiava a
in modo diverso agli stimoli. -in par tic.: sensibilità individuale a determinati
, xxxiv-692: battezam'ora, ché mi par mil- l'anni, / per uscir
di una concessione, e, in par tic., di un dono divino,
/... fra tutti i splendor par vada altera / pe 'l vago matematico
, 151: -ell'è / usanza, par a me, quest'anno,
e con risoluta determinazione e, in par tic., di compiere scelte,
). boiardo, 3-97: ben par che il gran desir nanti me mene
nube e con igne. idem, par., 28-25: intorno al punto
splendente, sfolgorante. dante, par., 25-27: poi che 'l gratular
: ah ignorantella, impertinente, ti par questa una risposta adeguata? borsieri,
, sprezzato, disconosciuto. dante, par., 11-82: oh ignota ricchezza!
viltà mancò loro il cuore. dante, par., 33-133: qual è il
di una frazione. dante, par., 16-48: erano il quinto di
vomito spesso e dolor grandissimo in tanto che par che si forino le budelle con un
illazion, che buona / a prima vista par. f. f. frugoni,
le ricchezze che in subito si fanno, par che illecitamente si facciano, come per
chi non t'ama amar non mi par licito. ariosto, 43-15: perch'avesse
: ma va tutto sossopra, e par che arda / e senta l'alma
« illogismi », di cui par che amino adomarsi e far pompa i trattati
ceresa, 1-1047: non cloto colli par torse alcun fuso, / né cum simili
ordine alle verità soprannaturali. dante, par., 29-62: quelli [angeli]
commento (di un testo, in par tic. delle sacre scritture).
così che per una singolare illusione ottica par di avere innanzi a sé una distesa
istruire, rendere edotto. dante, par., 4-125: io veggio ben che
qual nessun vero si spazia. idem, par., 18-85: o diva pegasea
colonna, 1-187: oh come breve par quel che circonda / apollo, all'alma
cecchi, 5-10: degas si dedicò da par suo ad illustrare le corse al galoppo
lucente, splendente. dante, par., 22-20: ma rivolgiti ormai inverso
/ face, che vola illustre a par di quelle. righetti, lvi-480: io
laudato intra li strani. dante, par., 16-90: io vidi gli ughi
una pastorella... rubiconda al par delle rose imbalconate,... le
una cotta (un atleta e in par tic., un corridore ciclista)
; a bocca mezza aperta, con un par d'occhi imbambolati, troppo diversi dai
algarotti, i-vi- 150: mi par mill'anni d'imbarcare, e prego,
mbardo / ca tuto ardo, / par che tutto mi disfaccia. chiaro davanzati,
la tua / c'onn'altra me par frua senno la sua sguardata.
castrone hanno una tal raucedine, che par sempre che tossano, appunto come fanno
. mamiani, 10-i-618: non par egli da doversi temere che pochi vogliano
le più libere / del sesso imbelle / par che non curino / rendersi belle.
pigliar di mira '... e par che venga da 4 sbirciare 'e
. fagiuoli, 3-6-167: pure mi par,... / dato caso ch'
suolo ed imbiancando il morso, / par che a cantar il suo valor v'inviti
/ man che el cor strugge e par che mi conforte / e renda l'alma
pitturare con tinta bianca e, in par tic., con bianco di calce (
(a un indumento). -in par tic.: sbianchire, candeggiare (
della luce divina). dante, par., 7-81: solo il peccato è
. spiegare, chiarire. dante, par., 8-112: vuo'tu che questo
, l'erba). dante, par., 12-87: in picciol tempo gran
rustico, vii-50 (18-10): e'par figliuol di bonella impiombato, / tutto
commuoversi scioccamente, intenerirsi. -in par tic.: illanguidirsi (per la passione
sì d'amari sospir, ch'el par che scoppi. imbiondare, tr
centro abitato). dante, par., 8-61: quel corno d'ausonia
visconti, 1-108: ogni opra di virtù par che fastidie / e più la fè
da costui uccisi. berni, 40: par qualche volta che s'imboschi [aristotile
. bruno, 3-554: mi par espediente... imbozzar certi occolti
la tragitto di qua e di là mi par imbozzita d'acqua. = denom.
, onde ne godo, / che mi par d'esser 4 plusquam 'contadino.
. aretino, v-1-400: che vi par de la bocca, che be- stemia
gli sparvieri. nievo, 75: mi par ancora di vederla, quell'angelo di
bellini, 5-2-84: con questo discorso mi par di cominciare a conoscervi un poco imbrogliatetti
sia infilato a pazzo 'mbroglio, / e'par tutto spuntato di corallo.
riman senz'altra fune, / e par che così imbrune / la vista, e
infischiarsi. guadagnoli, 1-ii-217: vi par poco / il veder, per esempio,
, 1-403: ogni frutto al gennaio par che sie imbuto / di nuovo omor,
croce, 2-35: si lamenta e par che dica / ch'imitando lo vai e
un verso imitativo / che dell'aspide par fischio effettivo. cattaneo, v3- 22
imitato, che non è lui, ma par lui; quale è la scimia ne'
sì la si immaginerà. dante, par., 13-1: imagini chi bene intender
pura participazione di dio, no'gli par nulla quello che essa si fussi potuta immaginare
acciò che immaginando le appari. dante, par., 31-137: s'io avessi
la mente e internandosi nell'obietto medesimo, par che ella venga a possedere in un
piene di festa, / come lo 'mmaginar par che intendesse. giusto de'conti,
/ c'altro non penso né mi par vedire. chiaro davanzali, 15-5:
sì l'immaginazion, nella paura, / par che 'n lor faccia caso.
specchio vostra image, / ciò che par duro ti parrebbe vizzo. simintendi, 3-245
l'uom s'eterna. idem, par., 13-2: imagini chi bene intender
occhi / le natiche bagnava. idem, par., 33-138: veder volea come
felicità. -impronta. dante, par., 2-132: il ciel cui tanti
a figure di animali. dante, par., 19-2: parea dinanzi a me
breve sonno è tutto imaginoso: / le par veder che 'l ciel l'abbia concesso
senza voce, senza colore, / par che girino oziose / nel vuoto immane dell'
immateriale, perché la materia non ci par capace di quegli effetti che notiamo e
mia iniusta et immatura morte / al tutto par che sia vaga e contenta. bandello
. mazzini, 20-55: non mi par... troppo s'io conto per
rare, progredire. dante, par., 30-87: non è fantin che
italia odono l'eco / che al par de'carmi fe'dolce la rima. guerrazzi
copioso. ariosto, 18-168: mi par che quando ancor questa anima esca /
, ecc.). dante, par., 24-7: se per grazia di
/ ne la stagion che 'l sol par che s'immerga / ne l'ampio nido
roma. sinisgalli, 2-89: mi par di... scoprire davanti orione
immersa ogn'or in questi studi / par che sol per saper agghiacci e sudi.
nel mio animo. dante, par., 9-81: già non attendere'io
, crescere indefinitamente. dante, par., 28-93: l'incendio suo seguiva
. d'annunzio, ii-744: par che nell'immenso arido viso / della piaggia
immettersi; introduzione, afflusso. -in par tic.: operazione dell'immettere acque
idea della immobilità, e per questo solo par loro incredibile che la terra si mova
che vi potreste / immollar tutte, e par che l'acqua ingrossi. cassola,
.); fermo. dante, par., 25-m: la mia donna in
, e agitata da un travaglio interno, par che opprima ogni vivente. d'annunzio
salire per virtù ne, / glie par molta gran briga / di non esser immune
una serie di valori. dante, par., 29-34: pura potenza tenne la
venderanno a prezzo vii di nummi. par ini, xii-56: o non cessar di
/ dai potenti e dagl'imi al par negletta, / chi più l'accusa?
pananti, i-351: un poeta par suo, signor impaccia, / non
i-19-208: lisetta, / so che ti par talora d'esser donna perfetta / a
dell'altro. boiardo, 3-210: me par che per questa mia inibizione non debiti
sfacciata, che ha potuto tradire un par suo per darsi ad un ribaldo traditore.
poco servigio: / questo non mi par tempo da impaniare. salvini, vii-540:
, vii-540: 'questo non mi par tempo da impaniare ',...
medici, ii-165: chi è costui che par ebro,... / che
si rimpiatta. passeroni, iii-26: par carta da impannate, se la è
color non perde / e tre polvere par che s'impantana, / e altrettanti
in im-) con valore negativo e par abile (v.).
ineffabile; estasiare. dante, par., 28-3: poscia che 'ncontro a
zeppa. son tutti operai italiani che par comincino a trovar piacere nell'imparare.
son le quarantore: / voi sempre al par di lui sordido e avaro. manzoni
impareggiabile, ineguagliabile. dante, par., 13-104: onde se ciò ch'
. impar -aris (forma negativa di par paris 'pari, uguale, simile'),
), come nella locuz. lùdire par impar * giocare a pari e dispari '
ed accordatura di colori onde un viso par carne ed esce fuori della tela.
persona, una cosa). -in par tic.: spalmato di una pasta collosa
ne viene con una lingua, quale par che sia tutta impastata di mele
n'avete di così perfetta / che par d'ambrosia e nettare impastata. alvaro,
loro. goldoni, x-618 impastata mi par di ricottina. giusti, i-42: giudica
salsicce. ferd. martini, 1-ii-164: par che, prevedendo la propria sorte,
irrequieto, di temperamento focoso (con par tic. riferimento al cavallo).
impaziente, a cui / troppo ogni indugio par noioso e greve, / numera fra
lorenzo de'medici, ii-29x: e'ti par esser più bella / che ognun di
impazzando e ischerzando. muzio, 5-112: par loro esser savi, e che sia
. redi, 16-i-26: non par mica vergogna / tra i bicchier impazzir sei
dell'amore di dio. dante, par., 1-140: maraviglia sarebbe in te
concetti astratti, ecc. dante, par., 31-21: né l'interporsi tra
una cosa a sommo studio, che par sciocca, e pur tende a quel fine
rallentato, ritardato. dante, par., 8-24: di fredda nube non
la gara e boria fan che non par duro. cacherano da bricherasio, i-i-xxxi:
. g. bentivoglio, 2-170: par molto difficile che il re possa..
. / anima impelagata, / ben par che sei negata. magalotti, 23-119:
spingere con forza. dante, par., 27-99: la virtù che lo
... impelle a maggiori cose. par ini, 657: sarà debito del
. aretino, 20-162: mi par vedere uno più scaduto che il bisavolo
celeste; elevarsi spiritualmente. dante, par., 10-74: chi non s'impenna
i-599: quando [il treno] arriva par... che debba saltar fuori
conosce degno di servire, / persegue chi par degno da imperare. cesarotti, 1-xiv-147
/ nepote di costanza imperatrice. idem, par., 15-139: poi seguitai lo
repubblica, diceva a me: « vi par egli ch'io somigli all'imperatore? »
discorso non parrà, perché non gli par tempo, necessario prima essendo il saper
4-2-63: la natura del male primario par riducibile al genere di paralisi o di
. moretti, iii-40: ogni senso par divenuto imperfetto, confuso con gli altri
il regno di dio. dante, par., 32-117: vieni ornai con li
di lei [della poesia] scrivendo, par che si scriva a tutte le nazioni
capelli. -figur. dante, par., 12-zoi: con l'officio apostolico
dell'uomo al bene. dante, par., 1-134: così da questo corso
supplicando; implorare. dante, par., 32-147: veramente, ne forse
dell'abilità del movente a muovere, par che sia impiantato nella dissimiglianza, e
luogo di terra sì affinata che lustra e par dipinta a colori. d. bartoli
, impiastra e stucca, / ch'ella par proprio un angiolin di lucca.
f. frugoni, ii-iio: tiene a par del suo vicino la mano impastata,
7-2 (160): il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare
tanto maggiori che sono avvezzi a udire, par loro impiccolimento e diminuzioni di pregio.
glorioso fine / del re- demptor, par certo imp'ientissimo / creder, che tu
.. oltra che sia difficile, par quasi una impietà. pallavicino, i-5:
via della perfezione cristiana. dante, par., 10-96: io fui delli agni
ben nutrito, ben pasciuto (con par tic. riferimento ad animali).
rustico, vi-1-147 (18-8): e'par figliuol di bonella impiombato, / che
... la prima cosa è di par larne con gran riguardo.
fissarsi sui poli. dante, par., 22-67: ivi è perfetta,
tela, / e poi di sopra un par di borzacchini. / dicon che non
. bianchi, 126: già mi par di vederlo... /..
nobil soma? / tutti importan del par. leopardi, 978: nelle parole e
tanto importava il prender casale! tanto par bella la lode del vincere, indipendentemente
. p. foglietta, 106: una par mia non può più andar per la
, 291: se 'l mio dir ti par troppo importuno / errar non può chi
tal fata che leprosi mondase. dante, par., 33-100: a quella luce
è del tutto impossibile. idem, par., 8-112: impossibil veggio /
l'oblia, / di adrastia il par ripuose al sacro luogo / venia imprecante
te intendiam, vita vera, onde par vegna / ogn'altra vita, o natura
economica organizzata per la produzione o idem, par., 23-85: o benigna vertù che
viene svolta l'attività dante, par., 26-27: per filosofici argomenti /
-anche al figur. dante, par., 7-69: ciò che da lei
sua imprenta quand'ella sigilla. idem, par., 18-114: l'altra beatitudo
partecipe delle proprie prerogative. dante, par., 7-109: la divina bontà,
rilevarsi suso fu contenta. idem, par., 10-29: lo ministro maggior
. figur. improntarsi. dante, par., 9-96: folco mi disse quella
o per alcuno uomo o per più; par l'autore qui sentire che per uno
, ecc.). dante, par., 19-43: non potè suo valor
figura al core impressa. dante, par., 33-59: qual è colui che
da una forte impressione. dante, par., 8-45: « deh, chi
quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza
. la spagna, 1-23: e'par che tu sia già impaurato, / ferito
monastica. aretino, 10-28: mi par vedere un'anima che scesa dal cielo
essere buona. molza, 1-224: par che s'imprima / il parlar dolce accorto
lo suggello la cera. dante, par., 17-76: con lui vedrai colui
e tienne sette, / e anche li par tropp'essere ingannato. dante, par
par tropp'essere ingannato. dante, par., 25-87: èmmi a grato che
/ cera la base impronta, e par che dica: / lungi
., 17-123: è chi per ingiuria par ch'aonti, / sì che si
un tal gobbuzzo / ardito, impronto e par tutto malizia. machiavelli, 1-vi-237:
le donne. leopardi, 206: al par di verginella / a cui con labbro
guarini, 203: se 'ngiusto ti par ch'oggi impunita / resti la mia ferita
le parole anco il fiato, onde par talmente vicino a scoppiare che fa compassione
tra il fango impuro / umiliarsi al par degli altri tutti. -sostant.
ognuno, dove il fuoco primo / par che si spenga...; /
incominciano per s impura, la lingua par che abbia bisogno di un appoggio avanti
chente fosse il principio, qualche spiraglio par che ce ne dia questo luogo..
famiglia mia è in villa. dante, par., 3-51: beata son in
e buona imagine patema. idem, par., 33-19: in te misericordia,
di stato in luogo. dante, par., n-101: ne la presenza del
guardo in quella pintura, / e par ch'eo v'agia avante. dante,
e dicean seco: / « costui par vivo a l'atto de la gola.
lite. aretino, v-1-400: che vi par de la bocca che bestemia, sputa
far cantare / un libro che mi par degli altri il fiore, / di sé
n. 12). dante, par., 13-62: discende a l'ultime
fa che brevi contingenze. idem, par., 14-109: di corno in corno
. intelligenza, 237: per conto par cinquant'anni vivesse: / di macedonia in
fidandomi nel tuo parlare onesto. idem, par., 24-130: io credo in
dio / solo ed etterno. idem, par., 25-73: sperino in te
vita e della morte. dante, par., 15-133: a così fida /
suon de le parole maledette. idem, par., 15-88: o fronda mia
una mela me c'è data, e par taglier de storione. maestro martino,
14-175: io non credo che foschi a par di quello / nella quadriga sua gli
l. gualdo, 1155: par che alfin si stenda, dovunque, in
pena;... se poi vi par bene di confortare gli uomini ed inanimargli
. chiaro davanzali, xxxiv-15: non par inantire / lo civaliere che 'nantir non
e di dolore, inconsapevolmente irosa, par mi sorprenda inappagato e avido. sbarbaro
midollo è l'albero della cannella, non par egli che altresì questi [autori]
paesi loro veduti inarcan le ciglia. par ini, giorno, ii-444: invi-
. ghirardi, 135: mi par che molto pesi questa valigia, non è
e l'altra sponda / a pruova par ch'infiori, / e 'l ruscello
/ sopra la mia straziata solitudine. vista par nulla, messa poi al suo vero lume
entrò in casa. inasinito, mi par di sognare. scalvini, 1-389: la
: nel riveder il genitore antico / par che ancor più s'inaspri / delle mie
sa inasprir lo stile, sì che par che a terror gli animi desti. panigarola
integro (una persona). -in par tic.: che non cede alla seduzione
acceso, / che al vario sol par che s'innostri e inauri.
innaurato, / che la sua céra par d'angel provato. inauratóre,
sempre e fiorente nel dogma perenne, par quasi morta e incadaverita, come scienza
incalappiato. giusti, v-214: mi par di vederlo incalappiato nell'* accolade fra-
. leopardi, iii-1070: appena mi par credibile che la nostra riunione sia per
luogo veramente: tanto questa felicità mi par grande e incalcolabile. d'annunzio, iii-
maggior l'incalza [la colomba] e par ch'ornai l'aggiugna.
luca pulci, 1-3-113: morte mi par l'anima incaici. giraldi cinzio,
e col cappello fatto a maccheroni, / par proprio il camarlingo della morte.
] si affezioni ad un giovane; par proprio che, incamerata di quell'amore
di mediocri e di brutti, non par da credere che il poeta ne scrivesse con
questo trovato di ruberto non mi par giusta scusa a ritardar la conclusione delle
che non è mestiere per te. ti par che convenga lasciare d'incannar seta,
incantamento. ariosto, 12-29: coreer di par tutti alla donna, quando / nessuno
il giovane, 9-653: ch'e'mi par tuttavia vedermi al fianco / un che
vedea incapace: / impos- sibil gli par che in così breve / tempo far possa
ne i poeti, / non vi par delle grazie gratis date, / se non
passioni siano cagione di gran mali, par tuttavia che quelle de l'amore e
estens. restare impacciato, impedito. par ini, 323: s'imbavaglia dentro della
inghirlandarsi, aureolarsi. dante, par., 32-72: però, secondo il
ponte si distende, / che ben si par che quel sublime incarco / per miraeoi
; / ch'a giovenil pensier sol par convegna. marino, 2-6: ne la
, l'in- carnarsi. - in par tic.: incarnazione del figlio di
assumere la natura umana. dante, par., 7-120: tutti li altri modi
/ che più lo tocca, più par che s'incame. nomi, n-71:
della carnagione umana (e, in par tic., del volto), roseo
modesto rossor portate in faccia, / onde par che vi piaccia / sì l'incarnato
gravoso affanno e 10 dolore / non par di fore - sì com'è 'ncamato.
572: la qual fanciulla a me par che porti il vanto delle vive incarnazioni in
di strada acconsente al dechino, e par che dia alla banda e stramazzi.
lettera 'r'] volentieri, anzi par quasi che vaglia loro [a certe sillabe
vuol razzare, / quelli, che dipo par, non si ricrede: / quando
. gli zigomi forti, protesi, par che incavernino a difesa gli occhi maliardi.
(incavugliare), intr. con la par /... / non dare
flotta turca. carducci, iii-7-276: par di vederlo trasognato cotesto trovadore, dei
com'era mia credenza: / però feci par tenza, / non da
f. corsini, 2-275: non par così facile che si potesse introdur la fiamma
14-47: chi è quel grande che non par che curi / l'incendio, e
torto / sé che la pioggia non par che il maturi? boccaccio, viii-3-
-cerchio di fuoco. dante, par., 28-91: poi che le parole
-spirito splendente. dante, par., 19-100: poi si quetaron quei
i romani al mondo reverenti. idem, par., 25-80: mentr'io diceva
perisce; / ed a lei sola par sollazzo e gioco, / e solamente
fuoco. arici, iv-235: par vento leggier dentro un'immensa / foresta,
. illuminato, rischiarato. dante, par., 22-139: vidi la figlia di
iacopone, 1-296: è dolor che par s'incentre / in suo core.
per vedere dove mette il piede, ti par di vedere la statua camminante della modestia
in ciò che... tal par buono, o pargli essere buono, ch'
, 4-53: il parer di tutti mi par che sia che s. s.
più dove s'incespi, / si par tornati ai rozzi tempi primi, /
petto tese, / che d'un palchetto par che sian discese. pataffio, io
di ferro... inchiavardano mi par tu inchécchi sulla tua stranomazione di « bava
il core, / e si i sensi par che inchiave, / che sguardar non
, 1-599: l'inchiesta della perfezione par simile a quella d'un tal romano
6-131: se stessa inchina, e par languisca e gema. parini, giorno,
carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir la luna. chiabrera,
rio verso marocco. marino, 14-313: par già la notte a l'occidente inchini
, inchinati da un venticello vivace, par facciano una riverenza all'acqua che corre e
segni, 4-52: tutti gli uomini militari par che all'una o all'altra venere
filicaia, 2-2-245: nel tronco a par del tronco immote e fisse / tue pupille
autore, scrittore). dante, par., 19-8: quel che mi convien
. moravia, iii-69: a milone non par vero di fabbricare del mistero così a
inchiuder non si potè. dante, par., 30-12: non altrimenti il triunfo
inchiusa e non uscente. dante, par., 30-12: il triunfo che
i-iii: quel si vede ondeggiar, quei par che 'nciam- pino, / quel con
inciampo. boiardo, 1-2-45: re balugante par che meni vampo, / sì la
così fra gli etruschi: la loro religione par che non costumasse d'incidervi le favole
., 11-55: questo modo di retro par ch'incida / pur lo vinco d'
incelasti -la tua sapienza. dante, par., 3-97: perfetta vita e alto
mai visto lo strano / duomo che par s'incieli / irto com'è di
/ or fa di me quel che ti par, / et con questo io vo
e indeterminato). dante, par.. 9-40: pria che moia,
/ a bocca aperta, e già par che l'aggiunga, / e 'l prenda
, ii-1-159: correre a vertù sempre par grave / a vostra carne, la
qual sempre incita / a quel che par al senso più soave. bisticci,
, ii-108: vi son le case che par che caschin innanzi dal sonno,.
umor che il foco tiene, / estinta par, poi si raccende e viene /
col privare il mondo di luce, par che recida i commerci. -mostrare
o iron.). dante, par., 25-29: inclita vita per cui
, ignoto, inesplorato. dante, par., 17-141: l'animo di quel
ha nigri e unti / ch'i par pur impegolati, / li soi cigli son
vi-428: diavolo! questa spada / par che incollata sia nella guaina. panzini
le polpe de le gambe, che par proprio che incollate vi sieno. manzoni
). capuana, 9-99: mi par di vederlo, col viso incollato ai
subbitanee. fagiuoli, vi-120: già mi par... /... che
/ per ira in viso, e par che fuoco getti. passeroni, iv-182:
all'improvviso, / che propria fiamma par che avventi e scocchi, / alluma
rapporto elementare fra di loro. -in par tic.: che non possiedono, quando
e per difetto della sentina delle navi par che si guastino le spezierie. g.
ora di tuor di casa un suo par: debbono / esser per tutto serrati
capace alle riforme, e da un lato par vero; dall'altro però compariva il
compiere fino in fondo. dante, par., 26-125: la lingua ch'io
è, si liquefà in modo che par che bolla. galileo, 3-3-217:
. zanotti, 1-6-313: all'incontrario par che il petrarca riguardar volesse l'amore
alamanni, 8-18: or questo unico par sicuro e baldo / gli incontrati nemici
in ciascuna sua legge? idem, par., 17-2: venne a climené,
a ponderarla, / e se vera ti par, consenti e taci: / se
con intenzioni ostili. dante, par., 6-44: sai quel che fé
sia ito a sangue, che mi par così un uomo come hanno a esser fatti
quello incontro. castiglione, 441: par che abbiate aspettato per ripigliar forza,
accidenti così ben espressi ed imitati che par di vedere i veri guerrieri fieramente insieme
: datevene pace, da che il mondo par torisce inconvenienti più strani.
il volto, / co'lenti frutti a par del verno appaia. = denom
il martirio, molti s'incorarono altresì par essempio suo a sostenerlo con fermezza d'
va intero. poliziano, 2-51: e'par che sia un poco incordato, ché
regina sovra l'altre incoronate, / par non trovate -quanto 'l sol dà albore.
tua sarà più chiara, / quanto di par ministri oscuro è 'l nome! tasso
celeste ingeneralo incorrotto studio di castità. par ini, 574: le donne bile,
nume, / che in cangiar volto par che si compiaccia; / si mostra
ch'a me stesso pesa. idem, par., 17-93: disse cose /
... placata e innocente al par di questi / onde la nostra età
pasqua non resta, / e non par che li 'ncresca, / più: che
: ognun s'affanna, e non par che gl'incresca, / acciò che questa
increspare, l'incresparsi. -in par tic.: leggera agitazione di una superficie
incrocciaménto de travi, che ad altro par che non possano servire che a moderare
un po'nel passo. -in par tic.: con riferimento al corrispondere
braccia incrocicchia / con tal fervor, che par che si dilinqua / in estasi
poco vada / retro a quel falso par vero apparente. soderini, iii-414: questa
la facoltà di provocare incrostazione (in par tic. una varietà di acque).
ma, di giorno in giorno incrudendo, par che tanto avanziate di durezza quant'io
fa lo bel vasello. dante, par., 24-102: « la prova che
, lo sguardo). dante, par., 25-39: questo conforto del foco
e incurve groppe / sospingosi veloci a par del vento? d'annunzio, ii-261:
costò già carissimo. dicono anche: 'par che pesi l'indaco! '.
tragitto di qua e di là mi par imbozzita d'acqua. = comp
io la pelle ho indanaiata, / che par fatta da'pittori. papini, i-1080
io nel volto mi discarno. idem, par., 23-51: io era come
: con proprio danno. dante, par., 13-121: vie più che indarno
sì malamente, / che sentir morte li par propriamente. petrarca, 128-1: italia
abiti indecenti, / che più pazza mi par che innamorata. segneri, iii-3-165:
caporale. moretti, ii-164: mi par ancora d'udire la sua vocetta roca
indi a tutti tolle. idem, par., 10-13: vedi come da indi
, da quel momento. dante, par., 3-68: con quell'altr'ombre
tudine divina. dante, par., 4-28: d'i serafin colui
sta pur senza niuna risoluzione, et par siano alquanto mitigati di quello che erano
di rinaldo il fracasso, / che par per libia indiavolato un draco. ramusio,
che biancheggiano / dell'avorio indico al par, / a bel suon d'arpa qui
le lucide figlie / all'indiche conchiglie. par ini, giorno, i-129: indiche
di un determinato paese e, in par tic., delle sue tradizioni,
trecento famiglie... caddero, al par della mia, nell'indigenza. leopardi
popoli del bacino mediterraneo e, in par tic., presso i romani.
tanto importava il prender casale! tanto par bella la lode del vincere, indipendentemente
esta sirena, a cui mai non par visse: / e tu m'indrizza,
. è giovane valoroso e nobile, mi par compiacere al conto che voi fate de
dar subito indirizzo a tutto che mi par necessario per eseguirlo. beni, 1-141:
scarsezza dei frutti e degli ortaggi, par che si possa principalmente ascrivere lo scorbuto
(una persona, e, in par tic., un atleta); che
(di una persona e, in par tic., di un atleta).
nel cielo, ove indiviso / e'par con le montagne azzurre e chete, /
o meno evidenti e sicuri (in par tic., di aver commesso un
indicio gli uomini egizziaci, i quali par che sieno antichissimi. s. maffei
greza in suo felice stato. dante, par., 7-13: quella reverenza che
indonna, /... / che par cosa celeste in mortai gonna. 3
, benché famosa e bella / a par di lei con la reai presenza / indori
col- locazione. dante, par., 33-138: veder volea come si
danni, / d'alcun futuro mal par che s'affanni. buonarroti il giovane,
medici, ii-304: i miei pulcini / par che sien tutti indozzati: / e'
... piantaste prato, / e'par proprio ch'ogni uom ci sia indozzato
contro qualcuno). dante, par., 16-115: l'oltracotata schiatta.
? lalli, 10-13: contro lui par che s'indrache / giunon, che porta
le polpe e le ossa, che ci par miltanni di gittarci un po'sopra checchessia
-anche al figur. dante, par., 26-64: le fronde onde s'
grembo uscita / di materia terrestre a par dell'altre / forme mortali, ma di
ne la mente infuso / che li par d'esser fuor de l'acqua un pesce
: congenito, innato. dante, par., 1-52: sì corno secondo raggio
perennemente; immortalarsi. dante, par., 17-98: non vo'però ch'
due colpe di smemorato, di che vi par d'averlo convinto, senza avergli lasciata
. testi, 3-275: non ci par inverisimile che il duca saingabugliare (ingavugliare
a raccontare cose da ridere. -in par tic.: esporsi al pericolo.
testuzza / fuori ne sbuccia / che par carnuccia. = denom. da
'n lui si confìdìa. dante, par., 9-10: ahi anime ingannate
. m. cecchi, 7-4-9: e'par che non si sappia che si dice
alla filosofia sperimentale. e perché mi par fatica il farlo, vorrei vedere se
saver s'asotiglia, / poi ch'esso par che rade volte avegna, / e
cerca il bene per farlo. dante, par., 23-50: io era come
che altrove s'ingegna. idem, par., 29-94: per apparer ciascun s'
quei che 'l pianger giova; / e par ben ch'io m'ingegni / che
n'avene / (ma ciò snatura, par, mala sembiansa). / simil
, spirito, cuore. dante, par., 4-40: così parlar conviensi al
dante, par., 18-82: o diva pegasea,
, temperamento. dante, par., 13-72: elli avvien ch'un
secondo ch'era mestiere. dante, par., 24-81: se quantunque s'acquista
detti antichi là dove ciascuno / mi par che 'l nostro dubbio sciolga e lavi
e quegli che più sono, o par loro d'essere, ingegnosi. calepio
ragione che voi dite... mi par più tosto ingegnosa che vera. muratori
uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a sesta
anche al figur. dante, par., 15-86: ben supplico io a
del tuo nome sazio. idem, par., 18-117: o dolce stella,
e maglia e scudo vesta, / par di rose un mazzetto il sen gl'ingemmi
. e al figur. dante, par., 20-17: i cari e lucidi
introdotto, immesso. dante, par., 2-81: se 'l primo fosse
anche assol. mostacci, 145: par che la stagione non li piaccia [all'
anche spreg. dante, par., 19-122: lì si vedrà la
iacopone, 50-9: l'antiquo serpente par scapolato, /... /
in descrezion dell'onda: / che par ch'ognor se lo inghiottisca e rube.
di quest'inverno, e intorno non par ch'ell'abbia quell'inghirlandamento di luce
nulla sponda s'inghirlanda. idem, par., 9-84: la maggior valle
accresca. guiducci, i-3-4-43: non par che sia senza maraviglia com'esser possa che
prendere figura di giglio. dante, par., 18-113: l'altra beatitudo,
tempo umilità regnare: / dal cieco mondo par che sia smarrita. =
o con frode altrui contrista. idem, par., 7-43: la pena.
o stolto, / quel che ingiuria ti par [l'innesto] piuttosto è un
/ che 'l date a quel che par lo santo volto / da lucca, ciò
. iacopone, 74-59: a me par che sapienza en questo fatto è eniurata
tolomei, i-63: a me non par giusta cosa lasciarci dalle costor inique mani
quelle delizie villareccie... / par che, destati dolcemente al core / spiriti
l'à fatto ». dante, par., 4-15: fé sì beatrice qual
, al diritto. dante, par., 4-67: parere ingiusta la nostra
. pulci, 25- 148: e'par che e'sia qui ingiusto il suo decreto
iniusta et immatura morte / al tutto par che sia vaga e contenta. cellini,
dì ho speso lire venti in un par di calze di seta all'inglese. a
vescovo, credo per altre sue faccende, par che con quello dicesse: oh quanti
tacciar, né però crepa, / ché par a lui non v'ha digeritore.
odor redunda et olfasi, / veder mi par la mia celeste imagine / sedersi.
varchi, 22-63: cerber, che par che 'ngombre / l'entrata con tre
/ alle stridule sue voci, / par che al ciel voglia far guerra / quell'
: passò ne l'orto poi, che par sì aperto / a prima vista,
a e bevande; voracità (con par tic. riferimento alla dito /
ingorga / tanto, che spanda quanto par da lunge? campanella, 6-73:
difensione che fa con essa, mi par che sia grandissimo errore. idem, 61
l. salviati, 19-83: ella mi par troppo ostica, e non posso /
, aumentare gradatamente. dante, par., 29-130: questa natura sì oltre
- anche al figur. dante, par., 30-125: nel giallo della rosa
. jahier, 177: vapore, par che il più bel gusto d'un
e di toscana molto ingrassarono. dante, par., 29-124: di questo ingrassa
si diletta dir mal di ciascuno e par ch'ingrassi a mordere e proverbiar questi
mai l'aspro ferire allentato, / anzi par ch'egl'ingrassin ne le busse.
. nieri, 71: mi par d'ingrassarci a dare due vociate. michelstaedter
misero a morte). dante, par., 32-132: lungo l'altro posa
al pover se'stato engrato. dante, par., 17-64: la compagnia malvagia
ella [castagna] è bianca che par d'avorio laborato a rabeschi gentilmente diretta
pigro e grave / ch'ogn'or par che ti prema e più t'ingrave.
vi sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi sia naturalmente ingrommata
m'ingrossan le cervella, / e mi par che di buoi abbiam la cera:
.. questa bella moretta, che mi par già di aver conosciuto in arabia?
, una stoffa che sia stata sottoposta a par ticolari trattamenti antipiega).