certano, / sì ch'or me ne par essere in bilanza. bencivenni, 4-37
non essere da abbandonare. dante, par., 9-18: li occhi di beatrice
/ che così fosse. idem, par., 25-67: « spene * diss'
*. -figur. dante, par., 8-42: poscia che li occhi
sé, vive languendo. dante, par., 15-118: oh fortunate! ciascuna
d'altri mondi o del caos; ma par verisimile che sia fatto, anzi certo
a lupo s'assomiglia, / ben mi par desso, ed è per certo il
, iii-267: certuni... par che amino l'oscurità, e che pongano
, i-75: una donna superba al par di giuno / con le trecce dorate a
/ armata forte che del legnaggio par di salinguerra. angiolieri, 87-13:
12-105: vien dopo 'l suon, che par che i veltri a caccia / chiamando
donarai. ariosto, 25-35: non par la donna all'altre donne bella,
non m'accompagne? ». idem, par., 6-10: cesare fui e
. sovrano, imperatore. dante, par., 1-29: sì rade volte,
di casi, per altro rarissimi, par che creder si debba esser uno quello assai
, ed el compièsi. idem, par., 33-61: quasi tutta cessa /
che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio
, nella cestina / non ride al par del tuo labbro giocondo. barilli,
sgradevole) della famiglia solanacee (cestrum par qui), alto circa 2 m
, e levarla a sé. idem, par., 20-22: e come suono
colui ch'elli ama. idem, par., 20-20: udir mi parve un
/ veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte.
qua tutto quanto arde. idem, par., 3 81: anzi è formale
strada, / che 'nfino ad essa li par ire invano. g. villani,
due malvagie maniere di mentire / mi par che sien, secondo quel ch'intendo.
volgar nostro,... non par già ella di più antica lingua che le
trarne un suon che flebile concento / par d'umani sospiri e di singulti; /
guittone, vii-105: valente donna, or par vostra valenza: / ch'amor,
1-275: mi abborre / pilade al par che m'abborriva oreste. d'annunzio,
era ancora pervenuta all'anima. dante, par., 16-113: così facieno i
poi sta la constanza. dante, par., 3-93: ma, sì com'
di un angelo. dante, par., 11-39: l'altro per sapienza
luce uno splendore. buti, 3-339 [par., 11-39]: di cherubica
fanno la terza gerarchia. idem, par., 28-99: io sentiva osannar
altri se ne stanno cheti, e tu par che 'l vogli bandire. machiavelli,
d. bartoli, 32-115: né mi par da sdegnarsi la filosofia de'marinai,
conosce degno di servire, / persegue chi par degno da imperare: / di virtù
delli altri li diparte? idem, par., 19-79: or tu chi se'
chiabellétta. sacchetti, 134-31: e'par che tu mi gabbi; e peggio,
una chiàcchiera, un passeraio, di un par di migliaia di passeri e passere,
titolo della presente opera, il qual par che per ordinario altro non importi che
inconveniente, saltare da quella parte che par meglio. -figur. baldini
e que'bei sereni così vivi, par che ognuno si conforti a chiacchierare.
una determinata azione). dante, par., 10-139: come orologio che ne
intelletto di troppo valore. dante, par., 10-15: vedi come da indi
, ma suo onor difende. idem, par., 10-43: quan- t'esser
priego; / ed el d'ogni merzé par messo al niego. idem, purg
mondo li chiama orbi. idem, par., 17-120: e s'io al
. petrarca, 349: e'mi par d'or in ora udire il messo,
». e si ricordi dante, par., 13-23: « poi ch'è
. cfr. jacopo della lana [par., 13-23]: « la chiana
»; e benvenuto da imola [par., 13-23]: « 'della chiana'
chiappe appena / siede per canto e par che l'altra gitti, / la natura
/ e l'albagia / un chiappanuvoli / par che tu sia. / eh
giusti, 2-213: se ti par aria da farci il buffone, / fallo
ha a venir di notte a pigliare un par mio com'un ladro? lippi,
più che altra stella. idem, par., 14-40: la sua chiarezza
chiarezza. fazio, ix-96: come par che fugga e vada via / dinanzi
celebrità, persona illustre. dante, par., 25-33: fa'risonar la spene
; persuadere, convincere. dante, par., 9-2: da poi che carlo
noi tentai; ché cinto / al par di rocca è questo lato; e mille
ovunque è 'n presenza. dante, par., 9-15: ed ecco un altro
sé); rivelarsi. dante, par., 5-120: del lume, che
toro e alcuna pietra. idem, par., 21-90: perch'alia vista mia
innaurato, / che la sua chaira par d'angel provato. g. cavalcanti,
sufficientemente vedere si può. idem, par., 30-7: e come vien la
infìno alla più bella. idem, par., 33-115: nella profonda e chiara
/ pose colei che sola a me par donna. boccaccio, dee., 1
e serenità d'animo. dante, par., 13-79: però se 'l caldo
perfezion quivi s'acquista. idem, par., 33-45: indi al- l'
dichiarar non potè ». idem, par., 17-34: né per ambage,
chiaro: essere convinto. dante, par., 8-91: fatto m'hai lieto
due progenie illustri / che non han par di nobiltade al mondo, / nasca un
liberalità. v. borghini, 4-67: par che lo mostri chiarissimo quella pietra
; luminosità, chiarore. dante, par., 2-148: essa è 'l formai
risposta è impertinente, / e poco par ch'ai domandar consuoni, / ma
con chiodi. dante, par., 19-105: a questo regno /
, -facci o dicci; / ma spesso par serrato un chiavistello, / il qual
cessor non ebbe care. idem, par., 27-49: non fu nostra
; principio, regola. dante, par., 2-54: t s'elli erra
della croce di gesù. dante, par., 32-129: e quei che vide
la lancia e coi chiavi. buti [par., 32-129]: 4 che s'
ai fideli cristiani. landino [par., 32-129]: [la chiesa
avete in abbondanza; potete comparire al par di chi che sia. baretti, 1-184
che sia. baretti, 1-184: mi par proprio d'averne detto quanto basta per
e più non cheggio. idem, par., 17-74: ch'in te avrà
e pio / si posa, e par che perdón chieggia a dio. marino,
, in voi si cheggia. idem, par., 21-95: però che sì
, / deh canta ornai, che par che i tempi il cheggiano. tasso,
/ candidamente aprirsi in forma sferica. par ini, 728: dicea quel prete
a vederlo, nell'andare / e'par pure un granchio cotto. 7
sé brutta e la soma. idem, par., 6-22: tosto che con
il laicato che apprende. dante, par., 25-52: la chiesa militante alcun
: il sommo pontefice. dante, par., 5-77: avete il novo e
che altri sia a te. dante, par., 16-113: così facìeno i
toccasse il corpo solare, il che par che avesse poi troppo del chimerico.
danno a l'abetazione. dante, par., 30-3: e questo mondo
bellincioni, 1-121: questa chinea mi par gentile. aretino, 8-265: egli
coll'interno il deridono [dio], par che umili e chini, a collo
suo marito, nera, magra al par di un chiodo, cogli occhi di carbone
petali di un fiore. dante, par., 32-18: dirimendo del fior tutte
7. pennecchio. dante, par., 15-124: l'altra, traendo
mi par di vedere che il sarsi faccia gran differenza
volger per alcuna chiosa. idem, par., 17-94: figlio, queste son
quel che ti fu detto. buti [par., 17-94]: * queste
chiosa 'è della lingua familiare, del par che 'frittella 'e * frittellone
fuor di mi'proposo. landino [par., 17-94]: ha adunque chiosato
a. f. doni, 3-88: par che l'autore avendo un ramo di
. ant. chiostro. dante, par., 3-107: uomini poi, a
mi rapiron della dolce chiostra. buti [par., 3-107]: 1 fuor
s'affina -in valore! dante, par., 21-118: tra'due liti d'
e lauto e viuola. buti [par., 20-22]: al collo della
sicura l'andata. idem, par., 2-20: la concreata e perpetua
: vecchio ciampicone, che barcolla e par sempre che inciampichi. 2.
giuoco in questo caso. dante, par., 29-110: non disse cristo al
ciance è la sventura; / ma del par sofferente e infaticato / non è d'
nulla, disprezzare. dante, par., 5-64: non prendan li mortali
: non si confessa, ed anzi, par che ci ance. boccaccio, dee
piè sol colla lancia; / e così par che in sul campo n'andasse,
la mano, ma motteggiando e cianciando par che con le ciancie si pigli la
, donna disonesta citata da dante (par., 15-128: * sarìa tenuta allor
). e cfr. l'ottimo [par., 15-128]: « introduce
), intr. (ciangòtto). par lare in modo quasi inintelligibile
la difesi a viso aperto. idem, par., 6-133: quattro figlie ebbe
ciba di speranza bona. idem, par., 24-2: o sodalizio eletto
passeggi. fazio, ix-103: e par neve che fiocchi / del tuo bel viso
. -figur. dante, par., 10-25: messo t'ho innanzi
ne soleva esser addotto. idem, par., 3-91: ma sì com'elli
stame, / ché sempre un cibo usar par che l'annoi. caro, 1-338
, di sé asseta. idem, par., 5-38: convienti ancor sedere un
titolo della presente opera, il qual par che per ordinario altro non importi che
quando il batte. dante, par., 19-92: quale sovr'esso il
testa grossa e pesante, che più par uno delfino che uccello, e questa
, poi che fur morti. idem, par., 16-70: e cieco toro
, sregolato, eccessivo. dante, par., 30-139: la cieca cupidigia che
la testa; / cadde con essa a par delli altri ciechi. idem, purg
di bel sereno adorno. idem, par., 30-8: e come vien la
noi so dire altrui, sì mi par novo. idem, conv., ii-111-3
si commoveno e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino al cielo.
divina, ispirazione divina. dante, par., 25-2: se mai continga che
cieli: la madonna. dante, par., 31-100: e la regina del
idem, purg., 6-30: el par che tu mi nieghi, / o
del cielo orazion pieghi. idem, par., 6-26: e al mio bel-
. vai, 14: costui che par che stia / col viso e gli occhi
stelle son più tarde. idem, par., 1-142: quinci rivolse inver lo
d'alzar spesso fin al cido chi par a lei senza merito alcuno, e sepellir
. -per simil. dante, par., 20-43: dei cinque che mi
morte, e riguardala. idem, par., 23-78: e io, che
per vedere dove mette il piede, ti par di vedere la statua camminante della modestia
ciglia: essere vile. dante, par., 11-88: né li gravò viltà
da ciglio: davanti. dante, par., 8-12: e da costei [
. cippi, 7-25: il cadavere par di mona checca, / eh'essendo
il marito e sottostanno al drudo, che par loro un cilicio; come talvolta,
cima per soffiar de'venti. idem, par., 14-109: di corno in
avanti che sien pranse. idem, par., 17-134: questo tuo grido
operare ogni lor arte. idem, par., 13-135: i'ho veduto tutto
chi qui si stalla. idem, par., 29-32: concreato fu ordine e
/ con essa in aria, in modo par che rada. 3. mangiare
in quando / la lor nullagine / che par persona, / le cariatidi / della
ix-292: chi più ha di fiorin più par che vaglia, / ond'è confuso
elmi e con cimiere inargentate / e par che lo leon prender vogliate / per firenze
così in cimitero, / un sasso par che rondel quasi sgroppi. bandello,
col corpo morta fanno. idem, par., 9-140: ma vaticano e l'
libere fien dell'adultero. idem, par., 27-25: quegli ch'usurpa in
alle volte piroette sì lievi... par tutta d'ala! -ad un ramo
al suo termine giunga. / come par che la punga / e la cincischi
mi coperse e cinse. idem, par., 24-152: così, benedicendomi cantando
gente francesca a piè e a cavallo par eh'alessandria intorno cinga e lustri. idem
vuol che giù sia messa. idem, par., 10-67: così cinger la
le armi: armarsi. dante, par., 8-146: ma voi torcete alla
qualcuno: farlo cavaliere. dante, par., 15-140: ed el mi cinse
con l'intelletto. dante, par., 27-114: e quel precinto /
de'più prossimani parenti. dante, par., 16-72: e molte volte taglia
di color di fiamma viva. idem, par., 15-112: bellincion berti vid'
de'medici, 197: colui che par di tanti pensier cinto / -diss'
. fascia, zona. dante, par., 29-5: quando ambedue li figli
cinture all'orafo ti stendi. dante, par., 15-101: non avea catenella
cintura che s'annoda, / mi par dir seco: qui vo'stringier sempre
(di persone). dante, par., 30-105: e'si distende in
sa 'l tuo dottore. idem, par., 3-29: vere sustanzie son
si rivolge a lei. idem, par., 1-90: tu stesso ti fai
aura te ciocche / il moderno zerbin par cipriano. alfieri, i-128: entrò
di legna da ardere. dante, par., 18-100: come nel percuoter de'
ciocco e niente mannaia -è un socialismo che par ci venga incontro a braccia aperte per
pulci, 22-105: la lancia del pagan par che si cionchi, / e quella
. marino, i-194: né mi par cosa da tralasciare tra le notabili che mi
zoppo, sciancato. dante, par., 19-127: vedrassi al ciotto di
seccati, e nel posto del cuore mi par d'avere un ciòttolo. sbarbaro,
paolieri, 2-109: intanto un par di animali li scova [il cane]
afrodite, venere. dante, par., 8-2: solea creder lo mondo
sull'aurate ciocche / il moderno zerbin par cipriano. monti, x-3-37: io per
intorno a. dante, par., 12-20: così di quelle sempiterne
circa noi le due ghirlande. idem, par., 22-144: e vidi com
, far cerchio. dante, par., 13-21: e avrà quasi l'
modo cir- culare essere. idem, par., 30-103: e'si distende in
per virtù propria. dante, par., 8-127: la circular natura,
, condotto in giro. dante, par., 23-109: così la circulata melodia
e letter. cerchio. dante, par., 33-127: quella circulazion, che
, 2-259: questa arte... par quasi, secondo lui, ch'ella
dì dopo la sua nativitade. dante, par., 32-81: poi che le
intorno, circondare. dante, par., 28-28: e questo era d'
a un unico argomento. dante, par., 28-73: per che, se
di forma non circolare. dante, par., 30-104: e si distende in
, cerchia di beati. dante, par., 14-75: parvemi lì novelle sussistenze
dall'altre due circunferenze. idem, par., 20-49: e quel che segue
e letter. cerchio. dante, par., 12-113: ma l'orbita,
(nel greco antico). par ini, 870: le dieci coniugazioni de'
/ nell'impeto e nell'ànsito, / par circonfondere / gli acri corpi madidi,
la luce). dante, par., 30-49: come subito lampo che
quanto nelle membra vive. idem, par., 14-30: quell'imo e due
circunscritto, e tutto circunscrive. idem, par., 30-66: quasi rubin che
particolareggiata; perifrasi. ottimo [par., 6-46]: a dare ad
contemplato tutto intorno. dante, par., 33-129: quella circulazion che sì
nel tempo). dante, par., 22-44: ritrassi le ville circunstanti
re- gule... a me par che poco insegnino; ed io per me
lungo e in largo. dante, par., 12-86: in picciol tempo gran
cerchio; andare intorno. dante, par., 29-54: l'altra rimase,
. bruno, 3-671: mi par congruo e condigno ch'ancor questa [
; ricciolo; cincinno. dante, par., 6-46: onde torquato e quinzio
fama che volentier mirro. ottimo [par., 6-46]: quinzio,
non tenendolo né pettinandolo. landino [par., 6-46]: quinzio fu dinominato
buonarroti il giovane, 9-401: mi par vedere / que'duo'scolari, e
radice conosciuta in medicina col nome di par eira-brava,... e si
e levarla a sé. idem, par., 20-142: a buon cantor buon
/ che di fuoco d'amor par sempre ardente, / giovane e bella in
8 (144): l'aria gli par gravosa e morta; s'inoltra mesto
complesso dei cittadini. dante, par., 15-132: a così riposato,
in alte grida. idem, par., 16-49: ma la cittadinanza,
né forestiere / (secondoché per legge par che sia) / cittadinesco uficio puote
cittadina ridusse. marino, 270: ben par ch'ivi [nella spelonca] natura
roma onde cristo è romano. idem, par., 8- 116: or
se non fosse cive? buti [par., 8-116]: 'cive'è vocabulo
. aretino, ii-124: me '1 par vedere come un civettone in mezzo banchi
/ femmina, non maschiaccio, e mi par giusto; / fa piacere una vaga
di speculazione esser non possono. idem, par., 11-7: e chi rubare
medesima corporazione o confraternita. dante, par., 12-108: se tal fu l'
dilicate, / che ne la fronte par la stella diana, / tant'è
ant. luce, chiarità. - in par ticolare: luminosità del cielo
. flotta; armata. dante, par., 27-147: la fortuna, che
la classe correrà diretta. buti [par., 27-147]: 4 la classe'
naviglio della santa chiesa. landino [par., 27-147]: classe in
estremità del primo dimate. idem, par., 27-81: i'vidi mosso
fine il primo clima. buti [par., 27-81]: 'clima'è la
finiscono a l'occidente. vellutello [par., 27-81]: secondo tolomeo,
. galileo, 2-1-66: mi par... che corra adesso l'anno
a. cocchi, 8-313: anticamente par che non si fossero gli uomini accorti
una spada d'oro; un arcangelo par nascosto dietro il clipeo della pania.
pendice; declivio. dante, par., 30-109: e come clivo in
su fatto ha ritorno. ottimo [par., 30-109]: clivo si è
fogna, chiavica. landino [par., 27-25]: cloaca significa fogna
persona turpe, corrotta. dante, par., 27-25: quelli ch'usurpa in
ponte presso a benevento. idem, par., 3-96: per apprender da lei
rativo). dante, par., 12-126: là onde vegnon tali
, e altro la coarta. buti [par., 12- 126]: «
e per la prudenza dei cittadini italiani che par non si contentassero alla parola d'un
che sta coccoloni dentro la cova, par che abbia voglia di uscire, smuove
veste delle monache. dante, par., 22-77: le mura che solieno
. -per simil. dante, par., 9-78: la voce tua,
tanto 'l tira / fuggendo, che par una saettìa. francesco da barberino,
temerità che la prudenza. / ma prudenza par questa, ed è timore, /
cavallo, / venia il conte a par con lei. [sostituito da] manzoni
abbi produtto, ché in effetto non par già chiaramente in moises ch'el ponga materia
più cofanetti / di triboli di ferro par che getti. 3. milit.
2. figur. dante, par., 1-28: sì rade volte,
queste labbia / lo corrò, se vi par ch'io lo riabbia. caro,
, porre all'unisono. dante, par., 12-6: e nel suo giro
, stirpe, schiatta. dante, par., 15-92: quel, da cui
proprio, a tutti gli addiettivi non par comune igualmente, ma quasi propria di
non ad * interesse ', ma par che accenni ad * essenza '; e
forma francese cola (« les produits foumis par la rivière de sierra-leone et ses
lupo s'assomiglia, / ben mi par desso, ed è per certo il
. il ferrari alla voce cola, par che voglia, che colascione o, come
. letter. lassù. dante, par., 14-26: qual si lamenta perché
i manovali non sapeano che farsi. par ini, 718: coloro, che davansi
manica ed un calzone vagliono più ch'un par di maniche ed un par di calzoni
ch'un par di maniche ed un par di calzoni, e... che
padrone colendissimo il signore avvocato tale. par ini, 1000: all'abate gioachino
mille altri colibeti, / ma e'mi par piu: tempo da finire. caro
un vino a pasto, che par colla. cellini, 537: quell'acqua
geometriche,... e che non par che possano servire ad altro che per
, / guardai in alto. idem, par., 9-28: si leva un
amor estreme. achillini, i-51: qui par che il fiume in suo tenor mi
alcun rapporto di collaborazione. dante, par., n-119: pensa oramai qual fu
non avere in dispregio. idem, par., 19-110: e tai cristiani dannerà
stato alleato o confederato. dante, par., 6-45: sai quel che fe'
, 113: dalle parole che seguono mi par comprendere che il sarsi m'attribuisca a
reame di napoli o quattro gran frisoni, par che non possiate comparire. s.
della scienza; vedi un po'se ti par proprio il darlo a opinioni e sentenze
menzini, 5-72: oh diavoli non mi par che d'altro empirico / v'abbisogni
collo alle spalle s'annoda. idem, par., 18-107: e quietata ciascuna
: il manico. dante, par., 20-22: e come suono al
all'altra bolgia tura. idem, par., 4-132: nasce...
vedere o per intendere. dante, par., 2-10: voi altri pochi che
- anche al figur. dante, par., 28-21: e quale stella par
par., 28-21: e quale stella par quinci più poca, / parrebbe luna
tra noi. carducci, 877: par che da questo nido pacifico / in picciol
. cólloquium, deriv. da colloqui 4 par lare insieme '.
che m'è dato. idem, par., 18-98: e vidi scendere altre
ii-1123: questo colombo e me di par ardore / arde fervente amor in crudo fuoco
assaliti son da maggior cura. idem, par., 25-19: sì come quando
stessa che la porta. dante, par., 16-103: grande era già la
(i romani quel ch'a par sculpe e colora / michel, più che
. -figur. dante, par., 24-27: però salta la penna
arte. vittorini, 1-43: mi par di essere nel quartiere europeo d'una immensa
bruno, 188: se ne ritrare vi par che i colori non rispondano perfettamente al
/ che, chi la vede, par che oda parlare. lorenzo de'medici
le barbe e'capegli coloriti, che gli par loro di esser el gallo della contrada
16-v-413: in molte parti di esse mi par di riconoscere il mio proprio ritratto,
acciò che rimanessono impuniti. dante, par., 6-no: molte fiate già pianser
e si distingue in colpa incodante, par., 17-52: la colpa seguirà la
e ingiustizia similmente, e così dante, par., 1-30: sì rade volte,
del peccato, così asseta. idem, par., 15-144: dietro li andai incontro
di tanta risoluzione, quanta non mi par che possa uscire da uno che sia colpevole
colpo che soave vento. idem, par., 2-106: ai colpi delli caldi
« ci abbiamo appunto mia moglie che par fatta apposta per consegnarle sottomano a donna
che 'nvidia le diede. idem, par., 17-107: ben veggio, padre
d'alcuno colpo di fortuna. idem, par., 17-24: awegna ch'io
/ che taglia e pugne, che par un diletto. firenzuola, 404: lo
suo nome alzò sovra le stelle, / par vivo ancor negli scolpiti marmi: /
lungamente da questa cultura abbandonato! idem, par., 12-119: tosto si vedrà
sono cosi fatti molti cavalieri, i quali par ch'abbiano l'animo si bed composto
contrario di quello che vogliono. idem, par., 11-114: a'frati suoi
di comandare io la richiesi. idem, par., 11-122: e questo fu
cosa desidero. -domando: / un par di scarpe. -son qui al suo
v.]: « questa voce par nata da con e bandolo-, e siccome
: uno dei due galli... par che comprenda che dovrà morire; non
ho tanto pugnato mi pento. dante, par., 27-51: non fu nostra
: agitarsi, saltellare. dante, par., 5-84: non fate com'agnel
del domacavalli, in cui sono o mi par d'essere maestro; ed è certamente
perigliosa, e guata. idem, par., 1-15: o buono apollo,
a dar l'amato alloro. idem, par., 1-60: io noi soffersi
privato, farìeme consumare. dante, par., 3-44: la nostra carità non
o luttuosi). dante, par., 24-12: e quelle anime liete
adattano al moderare gli assurdi che par che seguano al por quest'orbe cometario.
commedie, commediografo. dante, par., 30-24: da questo passo vinto
, o 'n aringa, / par ch'agiate la lingua / del buon tulio
non venisse ben fatto. dante, par., 22-86: la carne de'mortali
rondinella presso alla mattina. idem, par., 32-151: e cominciò questa
infin ove comincia nostra labbia. idem, par., 13-11: imagini la bocca
/ a dir: « colui non par corpo fittizio ». petrarca, 129-57:
quel si fa più forte; / qua par che l'unda al cel vada di
ecc.). dante, par., 8-27: lasciando il giro /
dalle panie tenaci di un secolo lusinghiero. par ini, 742: sopra di questo
ant. affidare. dante, par., 6-25: e al mio belisar
ciò da la veritade. idem, par., 19-18: ed in terra lasciai
e ancora biasimate tutto quello che vi par cattivo? serra, ii-258: c'
con l'altra. dante, par., 6-118: ma nel commensurar di
finito come del piccolo. -questa cosa par ragionevole: pur alla fantasia è strano
] su 'l mare che fu nostro e par che spii nell'oriente i regni della
el ditto mio; / ma molto me par che sia rio / colui che me
di passione). dante, par., 1-86: ond'ella, che
i commovimenti a cui diedero dante, par., 32-69: quei gemelli, /
poi voi tanto decede. dante, par., 4-64: l'altra dubitazion che
non sia da lor commossa, / come par che la fama orni, e racconti
ivi è quasi al continuo gelata. par ini, giorno, ii-289: un lento
/ sedendo immoto; e già mi par che sciolte / giaccian le membra mie
no laso per temore. dante, par., 25-136: ahi quanto nella mente
commoveno e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino al cielo. chiabrera
. giusti, 2-213: se ti par aria da farci il buffone, /
parto. marino, 14-75: questa mi par per breve spazio stanza / comoda ed
. c. dati, h-379: par che ne facciano poca stima [della geometria
. ant. densità. dante, par., 13-6: lo cielo awivan di
certe frasuccie compagne- voli, che ti par propio di sentir l'autore dirti il fatto
da com 4 con 'e par paris 4 pari, uguale, simile '
a confronto, paragonato. dante, par., 23-100: qualunque melodia più dolce
castiglione, 199: come quella fierezza par maggiore accompagnata dalla modestia, cosi la modestia
-avere prestigio, importanza. par ini, 639: descriverà la situazione in
incarichi, mansioni). dante, par., 27-16: la provedenza, che
congiunti e ammassati insieme, i quali par bene che abbiano, ma veramente non
0. rucellai, 2-6-3-179: par che senaca l'abbia in gran parte
); ripagare. dante, par., 26-6: intanto che tu ti
. componimento, appagamento. dante, par., 9-19: « deh, metti
e per mia fé, per certo, par una de le reliquie del diluvio.
cenzia ne l'animo de la cosa che par buona, e che da quella complacenzia
-anche al figur. dante, par., 15-88: o fronda mia,
impulso, ecc. dante, par., 26-102: e similmente l'anima
e letter. riempire. dante, par., 31-40: io, che al
importi molto il partirvi, ché non mi par ora di vesparo né di compieta.
un babbuasso. lombari, 1-94: mi par di vederlo tornare a compieta schioccando un
suon lontano di compieta, / che par che pianga. 4. locuz
secondo che la complessione richiede. idem, par., 7-140: l'anima d'
disprezza ed opprime chi ha perso perché le par vile, ha contro di lui rancore
ove pescaste mai / quel tarpan che par preso alle paniuzze? / rispose, ce
, se non quel divino musico di cui par liamo? d. barloli
ispirato dalla scuola italiana, veneziana, in par ticolare da quella del tintoretto
sé medesma castità volere. dante, par., 29-88: e ancor questo qua
che tu segue lo torto. dante, par., 25-63: ed egli a
n-iii-665: né solo questo metodo mi par di riconoscere; ma ne la canzona
dei comprafumo; perché ad essa par sempre una maraviglia tutto ciò che
vende con l'altra. idem, par., x8-t22: sì ch'un'altra
a tanto comprender poco seno. idem, par., 27-112: luce ed amor
e nel tempo). dante, par., 29-17 [iddio è] fuor
fia chiusa la porta. idem, par., 30-56: non fur più tosto
113: dalle parole che seguono mi par comprendere che il sarsi m'attribuisca a
aspersion l'occhio comprese. idem, par., 31-53: la forma generai di
il viso gli comprende, / sì par che i nomi il tempo limi e copra
marino, 11-95: ben reina mi par de le reine, / cotanta in
i-208): madonna lucrezia non mi par più dessa. io l'ho ben trovata
(in una scuola). par ini, 611: e potrei ancora ad
dissolvono o risolvono, laddove la razza par che si distingua dal corso storico e stia
. petrarca, v-1-93: di lor par che più d'altri invidia s'abbia,
carducci, 835: il diaspro / par che si mischi in flessuosi amori / con
dar volta suo dolore scherma. idem, par., 1-89: tu stesso ti
m. cecchi, 20-6: -a me par sempre mai di dar del capo /
, 3-1092: con questa dunque mi par ch'abbia gran concatenazione e conseguenza la
li altri parlatori volgari. idem, par., 6-89: ché la viva giustizia
. affidare, commettere. dante, par., 27-49: non fu nostra intenzion
concedere alli presenti diletti. dante, par., 30-22: da questo passo vinto
e trame un suon che flebile concento / par d'umani sospiri e di singulti.
la toscana [lingua] in due modi par che aggiunga il concorso delle vocali,
:... e queste simili par che diventino anch'esse più concentose, profferite
alla mente, immaginare. dante, par., 18-86: o diva pegasea,
com'io l'ho concette. idem, par., 29-139: all'atto che
canzoni in me avere segnoreggiata. idem, par., 27-63: ma l'alta
accolto, subito. dante, par., 33-127: quella circulazion, che
] è composto in modo, ch'e'par tutto d'un sol pezzo, e
. petrarca, i-3-78: come ciascuna par che si vergogni / de la sua
concepirla e immaginarla. dante, par., 3-60: ne'mirabili aspetti /
più amato e commendato. idem, par., 33-122: oh quanto è corto
intelletto; concezione. dante, par., 29-132: questa natura sì oltre
mortai che tanto vada. idem, par., 33-68: o somma luce che
trovata verissima, è riuscito d'osservare qualche par ticolarità che non abbiamo giudicato
, essere in concetto. dante, par., 19-12: udi'parlar lo rostro
alcuni di dubbia natura, i quali par che partecipino de la natura de le
19-61: vafrin vi guata, e par ch'ad altro intenda, / come sia
di napoli o quattro gran frisoni, par che non possiate comparire. 4.
su cime / eterne. / ma par che s'aduni / concilio di numi /
ne l'eterno esilio! idem, par., 23-138: quivi triunfa, sotto
niun professore, risposta. dante, par., 16-114: così facìeno i padri
beati, in cielo. dante, par., 29-67: ornai d'intorno a
commoveno e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino al cielo.
lui debbo avere e ho. idem, par., 30-17: se quanto infino
tua voglia altrove attenta. idem, par., 24-94: la larga ploia
parole si conchiude infinito senno. dante, par., 30-17: se quanto infino
, ingiustamente gli ubbedirà. -questa conchiusione par che si tragga da le cose dette
. dello stesso colore. dante, par., 12-11: come si volgon per
. accadere simultaneamente. dante, par., 20-147: io vidi le due
g. cavalcanti, 4-62: qui par eh'amor si coglia / virtù concordativa
quelli di altri. dante, par., 13-31: ruppe il silenzio ne'
per lo più insieme, ogni lor lavoro par fatto da una sola mano. pindemonte
, un atteggiamento). dante, par., 26-47: ed io udi':
a un'impresa comune. dante, par., 26-57: tutti quei morsi /
/ lo guadagno che perdo. dante, par., 29-31: concreato fu ordine
nullo è che sappia tutto. dante, par., 2-19: la concreata e
pondo. a. cocchi, 8-77: par che si possa concludere che in esse
croce, iii-23-439: l'assunto del segneri par quello di persuadere i cattolici a prender
avere e nella persona. dante, par., 19-77: muore non battezzato
, pilastrin, ché di troppa dolcezza / par che ti senta andar tutto in condirne
non m'hai fatto menzion. che par caduta / nel catin de la morca di
capricci altrui. segneri, i-74: par, se non altro, che tu per
a un altro argomento. dante, par., 4-43: per questo la scrittura
, rendere idoneo. dante, par., 14-48: per che s'
onne cagione -e condizione -remossa. dante, par., 32-43: e sappi che
la romana libertà difese? idem, par., 17-90: per lui fia trasmutata
occhi pria n'ebber tencione. idem, par., 24-142: della profonda condizion
non condonano facilmente gli errori, che par loro di veder nel compagno. tasso
membra sono in tutto l'universo corpo, par che solo per servire alla musica fatte
ziato... mi par conducente sovratutto alle monarchie, dove
-anche al figur. dante, par., 2-8: l'acqua ch'io
., 5-6: ve'che non par che luca / lo raggio da sinistra a
di sotto, / e come vivo par che si conduca! comisso, 7-347:
. aretino, 1-20: e ci par essere il tutto, essendo conduci trici
non diversa esser lor faccia, / come par che a sorelle ben confaccia. aretino
? castiglione, 248: a me par che con gli italiani più si confaccian
quella gravità riposata peculiar dei spagnoli mi par molto più conveniente a noi altri che la
cariche, poteri). dante, par., 4-74: violenza è quando quel
- anche al figur. dante, par., 17-30: come volle / beatrice
il compì, predicativo. dante, par., 3-4: e io, per
, i-172: confessare cristo in questo luogo par che significhi... gloriarsene,
professione della propria fede. dante, par., 24-58: « la grazia che
dichiarazione, affermazione solenne. dante, par., 3-9: ma visione apparve che
quand'è in atto la confessione / né par che pensi che dio se n'aweggia
pensava, se costui sormonta, / come par degno d'ogni cosa buona, /
i-23: l'insalata e 'l cardon mi par confetto, / quand'ho insalata mi
confetto, / quand'ho insalata mi par d'esser papa; / e spesso
/ sono 'nvitate, o a qualche par di nozze, / che stivatavi a staia
en lor mi confidai. dante, par., 22-3: come parvol che ricorre
interno di un territorio. dante, par., 16-54: oh quanto fóra meglio
sobilia caino e le spine. idem, par., 28-54: il mio disio
muove e volta, a tal ch'e'par confitto. monti, 13-730: cadde
intimamente congiunto, fuso. dante, par., 33-89: sustanze e accidenti e
a una cosa). dante, par., 29-74: ancor dirò, perché
ogni condizion loro che a prima vista par nulla, messa poi al suo vero lume
commuovere. monte, ii-386: par che gioia mi s'asconda / di quel
fine. manzoni, 75: e vi par egli / che questa gioia mi confonda
secondo la sua similitudine. dante, par., 3-102: e dorma / con
uniformato, accordato. dante, par., 5-21: lo maggior don che
, le membra). dante, par., 2-134: e come l'alma
e di macula monde. dante, par., 7-73: ciò che da essa
, corrispondente. dante, par., 2-148: essa è il formai
mi cominciò tutto rivolto. idem, par., 18-8: io mi rivolsi all'
principio alla via di salvazione. idem, par., 96-141: o buondelmonte,
precipita in una topografia morale, dove par che, con gli occhi di linceo
contempla le gran mn hine, mi par che non sia minuzzarla, né petruccia,
anche al figur. dante, par., 16-67: sempre la confusion delle
di certe novità irreligiose viete e più par s'ingegnino di ficcarle in capo
che dante stesso nel congedo della canzone par compiacersi della sua premeditata oscurità.
il più possibile autorevole, « vi par, questa, degna casa di dio?
la corrompe. aretino, 1-13: ti par egli che... 11 sobrio
vi sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi si sia
sughero. varano, 68: quel che par monte, aspra congerie è solo /
prodezza uomo di popolo si truovi, si par cosa di troppo mal suono ed è
che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio
che vi si giunga. dante, par., 2-30: « drizza la mente
in un punto. dante, par., 14-m: di corno in corno
congiungimenti bestiali negli acquitrini maremmani: mi par di vedervi ancora camminare su quattro zampe
. prossimo, vicino. dante, par., 28-43: mira quel cerchio che
!... ». dante, par., 17-19: mentre ch'io era
a fare questa concordia. idem, par., 24-141: e credo in tre
'sono'ed * este '. idem, par., 28-22: forma e matera
confession conviene esser congiunta. idem, par., 21-85: luce divina sovra
e con la propria gente. idem, par., 6-26: e al mio belisar
n. 8). dante, par., 1-41: surge ai mortali per
e quella / congiura che sì mal par che si cuopra. guicciardini, 100
veggio, / tutta questa città mi par che m'abbia / fatto congiura contro.
: indicare un comportamento misterioso, che par celare chi sa quali terribili segreti.
esprimere piacere; rallegrarsi. dante, par., 18-74: e come augelli surti
1866: qui [in dante, par., 18-74] non cadrebbe 'congratulandosi
278: disse allo signore: / « par che sti 'n errore, / par
« par che sti 'n errore, / par che agi congregata / questa gente qui
l'occasione nanni coniò degli stornelli da par suo. -giornata di conia:
tu falsasti il conio. idem, par., 19-141: quel di rascia /
battaglia. -figur. dante, par., 24-87: sì, ho,
-anche al figur. dante, par., 29-126: pagando di moneta sanza
raziocinio, che non ragiona, non ci par regolare, perché manca il compimento del
674 a: così del sagio per troppo par lare / avene c'a
colui che piange e dice. idem, par., 20-135: e voi,
i segni dell'antica fiamma. idem, par., 18-26: così nel fiammeggiar
altre e seguir tutte quante. idem, par., 19-126: vedrassi la lussuria
dinanzi degnato di salutare. idem, par., 21-22: qual savesse qual
ogn'om mi schiva / e non par che mi cognosca om del mondo. cavalca
1 propri meriti). dante, par., 5-12: e s'altra cosa
per le propietà sue canosciute. idem, par., 17-85: le sue magnificenze
/ ch'è sì conquisa, non mi par gran fatto, / però che quel
conquista. segnert, i-555: ti par giusto tener dietro cristo al regno
determinate premesse. dante, par., 28-76: per che, se
corpo come di animo, e'mi par ragionevol cosa dover fare stima di quei piaceri
un versare svario, / che sempre par ch'ei mesci, / dove poi seguon
, come t'ho detto, mi par che voglino testificar per lui a carico.
più vi sono piaciuti, così mi par d'aver meritato che quello che non
udir quel suo dolce organo, / par che mi spolpe, snerve e mi
prendessono accordo coi fiorentini. dante, par., 4-109: voglia assoluta non
anche al figur. dante, par., 19-3: parea dinanzi a me
: vi sono alcuni corpi, ne'quali par che si faccia maggior conserva di luce
luogo figur.). dante, par., 33-35: ancor ti priego,
quella beatrice chiamerebbe amore. idem, par., 10-132: riccardo, / che
per le traduzioni, per le quali par fatto a posta, l'uomo non abbia
bruno, 79: - che vi par di questi versi? che ne comprendete
3-41: nella nostra libraria non mi par dovere, mi disse il bice, e
ogni stagion, consigliatrice accorta, / par che dicami ognor: sempre si muore
conseguire la perfezione morale. dante, par., 12-75: ben parve messo e
e stare in pace. dante, par., 22-136: col viso ritornai per
. volontà, determinazione. dante, par., 20-41: ora conosce il merto
tutti provede, cioè dio. idem, par., n-29: la provedenza,
sacchetti, 132: se non che par che un proverbio degno / v'abia
al novellar torneremo, nel qual mi par grandissima parte di piacere e di utilità
mo si consola con nanna. idem, par., 15-122: l'una vegghiava
stanno bene? me ne consolo. par ini, 600: consolasi assaissimo,
s'indora / tuo ciel nebbioso, e par che si console / de'sacri rami
la paura; / e dell'alma del par che delle membra / le consonanti qualità
unito con una vocale. dante, par., 18-89: mostràrsi, dunque,
a visitarli presi usata. idem, par., 19-88: cotanto è giusto quanto
lui disdegnoso ». idem, par., 1-69: nel suo aspetto tal
richiedere a cosa che a suo mestier par tenesse e oltre a ciò consumarsi nello
/ tu consumi la vita, e par nasconda / un dolore o un mistero
questo sì agro ». idem, par., 20-3: quando colui che tutto
? poliziano, st., 1-57: par che 'l cor del petto se
, st., 1-57: e par che 'l cor del petto se gli schianti
, per chi ora la considera, non par di mano di giovane, ma di
un consumato alle brigate / d'un par di brache sudice. gioberti, 1-iv-70:
- anche al figur. dante, par., 12-15: a guisa del parlar
amor consunse come sol vapori. idem, par., 33-84: oh abbondante grazia
umani nei casi di bassissime consunzioni. par ini, 970: spossato finalmente dalle lunghe
poiché venendo da contadinella, / mi par delineata veramente / come star dee di
galoppare sul tombolo: quei brocchetti maremmani par che conoscano personalmente uno per uno i
i santi del paradiso. dante, par., 25-42: poi che per grazia
inclita onestade / che giunta con beltà par che si stime / al nostro tempo
sensibile. perciocché, come a me par vero, si contempera con egualità di scambievole
178: saturno... / par che produca in terra / carestia sanza guerra
delle cose divine. dante, par., 22-46: questi altri fuochi tutti
i fiori e'frutti santi. idem, par., 32-1: affetto al suo
contemplando ciascun senza parola. idem, par., 31-xxx: tal era io mirando
paradiso. -intr. dante, par., 28-57: udir convienmi ancor come
al bene de'beni. dante, par., 21-117: quivi / al servigio
donna, tutta contemplativa, ne'quali par che ci accenni tutta quella dottrina e
e della forma ultima del poema non par possibile. alvaro, 7-253: si è
diversi lumi della notte, che ti par vedere il fumo della torcia. guarini
hanno: / guerreggian dentro, e par ch'ognun contenda / di tirarne, a
medesimo contendea e dicea: « e'par vero ciò che dice, e non è
contenuta in un'altra. dante, par., 33-117: nella profonda e chiara
più vi sono piaciuti, così mi par d'aver meritato che quello che non
chiedi io ti vo'contentare. dante, par., 3-40: grazioso mi ha
, far contento. dante, par., 8-98: lo ben che tutto
non era parturir maria. idem, par., 11-136: or, se le
pargli col cucchiaio, / l'altro gli par che faccia con lo staio: /
, ecc.). dante, par., 20-74: quale allodetta che 'n
la nostra vita essere contenta. idem, par., 18-112: l'altra beatitudo
disposarsi a quella imagine. idem, par., 7-111: la divina bontà
, sentimenti, ecc. dante, par., 4-72: ma perché può te
, ti farò contento. idem, par., 26-16: lo ben che fa
il contento, / com'ella addita, par brutta repente. redi, 16-i-10:
minor li cerchi sui. idem, par., 2-114: dentro dal ciel
misura o sostanza. dante, par., 2-117: lo ciel seguente,
vergini ancelle il cane affida, / al par de'giochi, al par de'cari
/ al par de'giochi, al par de'cari figli, / grave sua cura
ostinato e contenzioso, come alcuni, che par che non godano d'altro che d'
prodezza uomo di popolo si truovi, si par cosa di troppo mal suono ed è
.]. paoletti, 1-2-338: vi par egli che un fatto solo sia valevole
costituito, composto. dante, par., 19-38: quel segno, che
isocrate, di demostene e di cicerone. par ini, giorno, iv-289: ecco
che gli antichi commenti della commedia { par., 15-101: v. contigiato)
; assai elegante. dante, par., 15-101: non avea catenella,
è accidentale, eventuale. dante, par., 13-99: non per sapere.
contingente mai necesse fenno. idem, par., 17-16: vedi le cose
a necessità). dante, par., 13-64: quindi discende altultime potenze
avvenire per caso. dante, par., 25-1: se mai con tinga
di soverchio dimestici,... ci par dovere di capirgli. = deriv.
] per un condotto parimente sotterraneo. par ini, 640: ci affretteremo di fare
, ad ogni momento riceve, o par che riceva, un qualche accrescimento;
continuato con quello delle precedenti, mi par ch'importi questo. campanella, i-42
de li bruti animali. idem, par., 27-125: ben fiorisce nelli nomini
petto, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior cura
: / ciò ch'ella fa, gli par che perle sia. a. f
che co'propri meriti s'acquista, / par che di degnità gli altri sormonti.
et du- gento mila fiorini, che par loro un gran fare a sborsar venticinque
modo ciò sia seguito, non mi par già ch'e'meriti fi conto di diffondersi
sue. galileo, 106: mi par di raccorre che... di quelli
, a cui crescere e sviluppare non par che garbi: tornerebbe lor conto restar
luogo o per nome. idem, par., 25-10: però che nella fede
altre parole, / che non mi par bisogno esser racconte; / l'aventurosa sua
. pindemonte, 12-202: degno mi par che a tutti voi sia conto / quel
, ricca ed onorata sede / a par di quante n'ha libia più conte.
quando / la lor nullagine / che par persona, / le cariatidi / della
, 113: dalle parole che seguono mi par comprendere che il sarsi m'attribuisca a
della poca stima che fa d'un valoroso par mio. gioberti, ii-130: la
le barbe e'capegli coloriti, che gli par loro di esser el gallo della contrada
tempo, / e del perduto impero / par che col grave e taciturno aspetto /
quell'un farsi 'mperadore. dante, par., 4-99: sì ch'ella par
par., 4-99: sì ch'ella par qui meco contradire. bibbia volgar.
e contenzioso, come alcuni, che par che non godano d'altro che d'
contradicono, da la qual contradizione gli par che v. s. facilmente potrebbe
, continuato con quello delle precedenti, mi par ch'importi questo: che de'contradittori
ottenuto. galileo, 922: e qui par che nasca in lui un poco di
la contradizion che noi consente. idem, par., 6-21: ciò che 'n
meco: / tanto ch'a questo par contraddizione; / ma so che tu se'
sì coprire / che 'l piggior lupo par miglior agnello / sotto 'l falso mantello
membra gigantesche. ma il loro sembiante par contraffatto ed irriconoscibile. -per estens
un caldaione, nei giorni in cui par di gravitare con il peso di tutto il
e misura le parole. dante, par., 21-24: qual savesse qual
a cui la doppia soma degli bragoni par che a forte contrapeso le impiomba verso
fosse sconcia espressione; cotanto ella mi par vera e calzante. manzoni, pr
, 184: e io: « troppo par contrariarsi, dissi, e repugnare,
massimo grado di opposizione. dante, par., 2-87: s'egli è che
. m. cecchi, 1-1-118: che par quasi che giostrin di contrario / marito
dirò: ch'a te ed a me par salutifero / el porre alla finestra el
magalotti, vi-149: e veramente questa mi par che si deva chiamare la vera primavera
. unito, congiunto. dante, par., 7-45: e cosi nulla fu
d'averlo fatto. marino, 11-75: par ne gli atti si contristi e dolga
d. bartoli, 33-78: così par terminata la causa, decisa la quistione,
acqua: contro corrente. dante, par., 6-2: poscia che costantin l'
, in contro a. dante, par., 32-136: contro al maggior padre
del fortificar del vauban... par consistere negli esteriori, cioè nelle controguardie,
, 36-67 (iii-217): or mi par esser teco contumace, / e non
essilio vivere. caro, 3-1-55: par che di costaggiù li suoi siano astretti,
: essendo la gelosia inquietudine grandissima, par che più convenevolmente timore sia giudicata.
per fargli soggetti ad esse, perché non par conveniente che quella, che è madre
dritto mare: /... / par l'altro modo più conveniente, /
la convenienza della musica colle parole. par ini, 656: precetti de'grandi
, condizione, promessa. dante, par., 5-45: duo cose si convegnono
giustapposti), coincidere. dante, par., 33-137: veder volea come si
sì degna / a un ladron non mi par che si convegna. castiglione, 131
favellare a vostro modo, non mi par che convenga né alla vostra autorità soave
esser proprio, caratteristico. dante, par., 5-43: due cose si convegnono
misera!, ancor brami. idem, par., 28-18: un punto vidi
religioso; comunità monastica. dante, par., 22-90: pier cominciò sanz'oro
ragione pare esser contraria. idem, par., 29-109: non disse cristo al
diede lor verace fondamento. idem, par., 30-129: mira / quanto
è tenuto per tale; ché da natura par che ogni cosa volentieri si congiunga col
. giusti, 2-213: se ti par aria da farci il buffone, / fallo
prese il primo ricco patre! idem, par., n-103: e per trovare
stil diversi, / tutti però del par leggiadri e vaghi, / e tutti a
ciò, c'aporto, c'altrui par traversa galileo, 4-1-407: lo domandai appresso
versa da due parti aperta. idem, par., 27-125: ben fiorisce nelli
cosa con un'altra. dante, par., 5-54: l'altra, che
l'assedio, si convertìo. dante, par., 3-127: la vista mia
con tratto, ella mi par dura. foscolo, vii-115: vero è
macchie muoversi circolarmente intorno al sole, par che abbiano bene assai del probabile.
usata molto nelle scuole, a me non par convincente. segneri, iii-1-214: san
quel fastidio e disdegno con cui si suol par lare delle goffe metafore dei
, i-36: del suo lungo errore gli par giusto dare la colpa anche a quest'
d'uova, e pel ferragosto un par di piccioni. = voce senese,
- anche al figur. dante, par., 26-101: e similmente l'anima
; impercettibilmente. giamboni, 6-91: par sozza cosa quando altri si loda,
come festuca in vetro. idem, par., 26-97: tal volta un
malizia gravido e coverto. idem, par., 27-129: fede ed innocenzia son
la mia buona voglia. idem, par., 23-81: come a raggio di
, 200: ed ogni cor che qui par sì coperto / trasparente è là su
da non esser compreso. dante, par., 30-143: e fia prefetto nel
e fa più di spicco la pittura. par ini, giorno, iv-507: chieder
. bruno, 3-841: se vi par ch'abbia del mignone, fatene copia
copiétta. algarotti, 3-224: mi par mill'anni di essere con lei:
copiosa libreria, e degna di un par suo. magalotti, 20-8: di questo
coppa: sul dorso. dante, par., 8-12: e da costei [
. pallavicino, iii-50: questo discorso par tutt'oro, ma non resiste alla
che è di tal sorte bianca, che par che la si pezzetti d'argento ben
coppia è questa, / che mi par delle cose rare e fide? marco polo
con le man copersi. idem, par., 16-83: e come 'l volger
pipino, / che con sua gente par che tutto cuopra, / da le fornaci
mi piace, / c'ogni vista -mi par trista / c'altra donna face.
. marino, 20-64: ond'un par di coturni in premio ei n'ebbe
pataffio, 2: balocco e'par sempre e'vada corbando. =
le corde della ferza. idem, par., 28-12: riguardando ne'belli occhi
, incitamento a fare. dante, par., 26-49: ma di'ancor se
fa paura! fa girar la testa! par che sia arrabbiato ». « dì
, purg., 7-114: quel che par sì membruto e che s'accorda,
verso noi in quella. idem, par., 5-92: e sì come saetta
. -figur. dante, par., 1-125: e ora lì,
della cetera a un ceteratore. dante, par., 14-119: e come giga
, fa dolce tintinno. idem, par., 20-143: e come a buon
conforta l'odorato / col gusto insieme par più cordiale. aretino, 11-55:
neri / là 've più 'l tempo rio par che si accogli, / sembran li
allegri, 9: ma più solennemente (par a me) di tutti 5
in vista mai non fue. idem, par., 27-68: sì come di
cielo. bruno, 3-792: vi par che, calando giù del monte sina con
al to marito; / ch'alotta te par aver gioi compiuta / che tu ài
] son di tanta altura, che par che tocchino il cielo, ché nell'
sul corno della città. dante, par., 8-61: e quel corno d'
. braccio della croce. dante, par., 14-109: di corno in corno
movean lumi, scintillando forte. idem, par., 18-34: però mira ne'
costellazione dell'orsa minore. dante, par., 13-10: la bocca di quel
crescono, dar di cozzo con un par di comaccia. nieri, 414: se
tanta tempesta suona il corno, / che par che tutto il mondo sia finito
che son tanto ben fatti, che par che siano piuttosto piovuti dal cielo,
ma per sé foro. idem, par., 27-17: la provedenza, che
angeli dopo l'altro. dante, par., 28-94: io sentiva osannar di
nascon dal suo ragionamento, non mi par giusto il tacerli. grandi, 1-9:
ritorni al sommo bene. dante, par., 8-138: ma perché sappi
significa nettezza e bellezza. dante, par., 15-100: non avea catenella
de gemme ed auro fino. dante, par, 23-95: per entro il cielo
girassi intorno ad ella. idem, par., 31-71: li occhi su levai
di vetro colorato, tanto leggera che par di latta. borgese, 1-289: una
monte, v-302-2: per molta giente par ben che si dica / ca re
ed avea grande reame. dante, par., 8-64: fulgiemi già in fronte
quando / la lor nullagine / che par persona, / le cariatidi / della
davanti la divina maiestate. dante, par., 11-97: di seconda corona
disporsi in cerchio. dante, par., 10-65: io vidi più fulgor
s'abbandona, / ch'ad ogn'om par terz'o nona. biringuccio * -355
/ coronata da amore. idem, par., 1-26: o divina virtù,
te corono e mitrio. idem, par., 23-101: qualunque melodia..
tutto pien di spacchi, i un par di calzonucci corti corti, / da farsene
sempre discende al centro. idem, par., 2-39: qui non si concepe
col corpo morta fanno. idem, par., 14-59: né potrà tanta luce
anche una mezza volta. idem, par., 2-50: che son li segni
di cain favoleggiare altrui? idem, par., 8-99: lo ben, che
così profondo, che veduto in corpo par nero, benché disteso e assottigliato rischiari
intelligibile, che è iddio. idem, par., 28-64: li cerchi corporai
, essere adorno. dante, par., 6-112: questa picciola stella si
vergogna. d. bartoli, 32-98: par certo che non v'abbia industria né
grande e nera ed unta, gli par sì forte esser bello e piacevole,
veltri ch'uscisser di catena. idem, par., 8-20: vid'io in
non posso giudicar che a tentone; mi par nondimeno proprio, corrente, e poetico
a rispondere e brieve. dante, par., 13-119: perch'egli incontra che
il giovane, 9-25: a me par che si legga assai corrente. nieri
/ qual vigor! qual furor! non par di luba / la correntìa? monti
a debito porto correa. idem, par., 27-147: le poppe volgerà u'
un correre alla morte. idem, par., 3-17: per ch'io dentro
ond'avien, poich'ancor quivi / par si combatta e corra il sangue in rivi
sé mar sì crudele. idem, par., 13-137: e legno vidi già
dietro ad esso corre. idem, par., 11-81: tanto che 'l venerabile
ostilità, l'inimicizia. dante, par., n-59: per tal donna,
quasi sepulta si perde. idem, par., 3-4: e io, per
e matura è molto laudevole, perché par che la leggerezza, che è vizio peculiar
altri l'uffizio. monti, x-2-350: par tra'ferri / la generosa belva che
, 1-51: in favore di tullio par che assista la regola della correspettività,
e d'innanzi: / sì che mi par che avanzi / l'altre più che
, di conformità. dante, par., 28-71: dunque costui [il
ojetti, ii-711: anche nella scrittura par di vederla recitare, con quelle tante sottolineature
per via di metafora, a noi par da evitarsi. es.: 1 per
figur. tolomei, 2-30: par col crescere in degnità e grandezza,
quello di cui dovrebbero esser custodi. par ini, 641: carlo magno procura di
e di stemperata volontà il buono gli par cattivo e il cattivo buono, così
ariosto, 20-120: et or più bmtta par, che si corruccia, / e
fede mia, / che mia -non par che sia alcuna cosa, / altro che
e corrugata il ciglio, / uom par che frema di veduto oltraggio. oriani
quella tua muta corrugata faccia / che par sogni l'inganno od il congedo / e
congedo / e che piacere a me par che le spiaccia. palazzeschi, 3-62:
cangia sovente contrade. idem, par., 5-126: io veggio ben si
sole il cerchio di merigge. idem, par., 17-122: la luce in
e faccia a ciò. dante, par., 7-129: io veggio l'acqua
abbandona. / ch'ad ogn'om par terz'o nona. angiolieri, 87-3:
e di duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero.
duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero. caro,
fronte, che col piè balzano / par che misuri a passi e salti il piano
il cavallo, avventandosi al corso, par voglia farsi minore di sé, e
signoria sopra i domoni. dante, par., 1-40: surge ai mortali per
orientamento; tendenza. dante, par., 1-130: vero è che come
-curia vescovile. dante, par., n-61: e dinanzi alla sua
fuor del moderno uso. idem, par., 24-112: l'alta corte
un « dio laudamo *. idem, par., 32-98: rispuose a la
onor, / mai no ne visti par de lor. novellino, 64 (105
, andò a stracciarlo. dante, par., 7-51: non ti dee oramai
abbiam da far qualche bel tratto / par che intravenga questo. fia forse ito /
in me s'esalta, / e par sublime, il cuor. pascoli, 21
è feruto: deiatel medecare. dante, par., 15-48: benedetto sie tu
la sua cortesia. dante, par., 17-71: lo primo tuo refugio
cioè di quella benedetta beatrice. idem, par., 7-91: o che dio
qua e là, sì che sulle prime par d'essere saliti sopra un palcoscenico un
al tripode di delfi): talvolta par essere avvenuta una contaminazione con la voce
o qualità sufficienti. dante, par., 2-57: dietro ai sensi /
1-6: ha... / un par di calzonucci corti corti. giusti,
. ant. angusto. dante, par., 19-50: e quinci appar ch'
tardi in cielo è torto. idem, par., 16-81: le vostre cose
: gretto, meschino. dante, par., 19-81: or tu chi se'
che mostrargli le perdute genti. idem, par., 33-121: oh quanto è
, in modo insufficiente. dante, par., 11-53: però chi d'esso
tristo petto, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior
lorenzino, 151: quel che ti par strano e spiacevole in sul principio,
che il tacere è bello. idem, par., 31-56: e volgeami con
parte di quella generale. dante, par., 15-38: giunse lo spirto
, sì parlò profondo. idem, par., 17-92: e disse cose /
splende il sommo duce ». idem, par., 1-5: nel ciel che
'l cuor lieto sentire. dante, par., 17-55: tu lascerai ogni cosa
ond'elli abbian paura. idem, par., 2-25: giunto mi vidi
vera luce tenebre dispicchi. idem, par., 31-36: quando laterano / alle
, / ché al senso mio non par cosa mortale? sannazaro, 7-109: in
sperate: le speranze. dante, par., 24-64: fede è sustanza di
nel passarci sopra il capo que'tuoni, par che vadano saltelloni, cioè non per
, di nuovo. dante, par., 20-82: e awegna ch'io
si precipita in una topografia morale, dove par che, con gli occhi di linceo
che contempla le gran machine, mi par che non sia minuzzaria, né petruccia
solo all'om creata. dante, par., 7-74: più l'è conforme
cosuccie. verga, 3-104: non mi par vero d'essere in porto, coll'
picciol fallo amaro morso! idem, par., 17-124: coscienza fusca / o
con ragion toman corrette / però che par sol di virtù misura; / ma contra
, che l'abisso tigne. idem, par., 28-61: se li tuoi
prima reina [èva]. dante, par., 4-87: ma così salda voglia
atti questa bella petra. idem, par., 1-52: e sì come secondo
s'offre or folto or calvo, / par che ragion non serbi / il fatai
in tal maniera; / ma non mi par ch'io muoia, / perché '
posso fare così io? dante, par., 26-130: opera naturale è ch'
, in tale condizione. dante, par., 8-49: e quanta e quale
dal littré: « la cosmocratie fut afeectée par napoléon i ». voce registrata dal
gloria ampio retaggio, / in cui par ch'ogni dono il ciel cosparga. menzini
, colorato uniformemente. dante, par., 27-30: di quel color che
innanzi, di fronte. dante, par., 23-127: indi rimaser lì nel
dirai a li tuoi amici. dante, par., 13-37: tu credi che
leona, vi-1-214 (6-2): amore par ch'or- goglioso mi fera, /
sinistra costa d'apennino. idem, par., 11-45: intra tupino e l'
suoi sono di periglio grande. dante, par., 11-70: né valse esser
cosa lontana tanto dal verisimile, che par quasi miracolosa: cioè donne costantissime nell'
, si rivolge su se stessa, par che torni indietro, si rifà sentimento,
questo dio degli afflitti una costanza / par che nel petto allor m'infonda e chiuda
che è comperata per preghiera. dante, par., 12-38: l'esse r
n'è guar cresciuto. dante, par., 13-39: tu credi che nel
a tutto 'l mondo còsta. idem, par., 20-46: ora conosce quanto
a guisa di stelle. dante, par., 14-100: come distinta da minori
. e al figur. dante, par., 13-20: e avrà quasi l'
punto dov'io era. idem, par., 15-21: a piè di quella
; se non che * costì 'par che accenni un luogo più circoscritto e
, caricato, premuto. dante, par., 29-57: principio del cader fu
d'esto fondo a dipartirci. idem, par., 30-15: per che tornar
: fare opera vana. dante, par., 29-31: concreato fu ordine e
tranquille / quelle note, ov'amor par che sfaville, / e pietà di sua
avean l'ultimo costrutto. idem, par., 23-24: e li occhi avea
corpo ancora in cui la natura tutta par che risegga, la medesima ragion di
nell'andatura un po'anelante e contorta par di sorprendere quasi un'idea della vecchia
. galileo, 3-4-252: così mi par ch'ei dica, se bene ho capita
quali cause potessero esser queste, non vi par forse che a ciò bastassero la non
fuor di tutto suo costume. idem, par., 21-34: per lo naturai
-e di cor volontate. dante, par., 33-88: nel suo profondo vidi
: e, dove per costume / par che 'l foco consume, / me
. boccaccio, 20-113: e'mi par già che diana trasmuti / le gambe
.. / o com'uccel mi par aver le piume, / o alber fatta
vid'io mai cotali. idem, par., 7-16: poco sofferse me cotal
accontanza a color che son avari / sì par ch'a dio e al mondo dispiaccia
veggendo sé tra nemici cotanti. idem, par., 31-6: volando vede
si giudica secondo lo senso. idem, par., 1-121: la provedenza,
che più alto festina. idem, par., 3-55: e questa sorte che
., 3-55: e questa sorte che par giù cotanto, / però n'è
. ant. cinghiale. dante, par., 19-120: quel che morrà di
di coteconi; i quali... par che sbuchino da nella cena datagli
copia l'olio naturale dentro a certe vescichette par ticolari e minutissime, che
nel mondo non s'usa. idem, par., 3-26: « non ti
per la prudenza dei cittadini italiani che par non si contentassero alla parola d'un
non me dia un cavallo; ché me par sia troppo tardi e sai che sempre
stella. marino, 20-64: un par di coturni in premio ei n'ebbe
che sta coccoloni dentro la cova, par che abbia voglia di uscire, smuove
nell'ampiezza della sindone, con cui par che vada loro del continovo covando? tommaseo
s'affronta: / stiamo a veder. par d'oceàn tempesta / mossa da due
, nel futuro. dante, par., 20-54: ora conosce che 'l
folgoreggiando scender da un lato. idem, par., 3-87: e in la
essere, fatto esistere. dante, par., 29-38: ieronimo vi scrisse lungo
luogo onde parlare è duro. idem, par., 3-37: o ben creato
che tua povertate pò satisfare. dante, par., 7-135: gli angeli,
di un essere vivente. dante, par., 21-96: sì s'innoltra ne
creatore si fece creatura. dante, par., 30-101: lume è là su
a quella ch'io avea. dante, par., 1-118: né pur le
ché siete angelicata -criatura. dante, par., 30-101: lume è là su
un amore così doloroso, che vi par di conoscere tutta, acutamente, la
abbi produtto, ché in effetto non par già chiaramente in moises ch'el ponga materia
brevi intervalli di tempo. dante, par., 19-69: assai t'è mo
più lucente agli occhi de'mortali, / par sia maggiore oscuro e più tenèbra.
vence con ferma fidenza. dante, par., 24-70: le profonde cose,
ubrigato a far la credenza a un fiorentino par mio. b. davanzali,
tener credenza et no lo manifestarae sanza par a vola del signore u consuli che
, / perché lor convenente / mi par più grazioso / e ala gente in uso
d'essere creduta e obedita. idem, par., 20-90: io veggio che
guerra / de'tuoi fratelli, ancor par che si creda / ch'avrebber vinto
quello che si dice. dante, par., 20-67: chi crederebbe giù nel
accentua la negazione. dante, par., 6-1 io: e non si
non cristiana). dante, par., 19-104: a questo regno /
si chiavasse al legno. idem, par., 24-130: io credo in uno
signi fare donne serà ammirato. dante, par., 19-78: ov'è questa
nobilissime creature quasi innumerabili. idem, par., 22-141: vidi la figlia
-fede religiosa. dante, par., 24-128: tu vuo'ch'io
qui del pronto creder mio. idem, par., 24-133: e a tal
: [platone] volse essere e par più presto filosofo che credulo de la legge
e 'l gran dolore, / che par che mi si svèglin tutti i denti;
venere e fosforo ed espero e crepuscolo, par che si tenga per una cosa medesima
compimento, si rivolge su sé stessa, par che tomi indietro, si rifà sentimento
poliziano, st., 1-82: e par che l'un [arbore] dell'
-aumentare di numero. dante, par., 11-94: la gente poverella crebbe
cresce l'ombra e li fascia: ei par che chiedano i il bacio ultimo,
gli occhi, / per poco spazio dentro par che cresca? castiglione, 192:
/ lungo è 'l viaggio e non mi par che scemi. boiardo, 2-6-29:
catene. -figur. dante, par., 18-62: e come, per
scricchiola. magalotti, i-108: mi par che facciano giusto la ricetta di trappolino
i punti quando menano la calzatoia, non par loro di calzare attillato. fiorio,
pietade! d'annunzio, ii-707: par che di crisopazzi / scintilli / e di
cristallo in quel paese. idem, par., 29-25: come in vetro,
200: ed ogni cor che qui par sì coperto / trasparente è là su più
. -astro. dante, par., 21-25: dentro al cristallo che
scaleo eretto in suso. idem, par., 25-101: poscia tra esse un
evangeliche). dante, par., 24-106: « se 'l mondo
del cielo che quella allumina. idem, par., 10-119: quell'avvocato de'
latino augustin si provide. idem, par., 12-56: dentro vi nacque
il contenuto dogmatico). dante, par., 20-103: de'corpi suoi non
ché tutti cristiani imbrigherei. dante, par., 15-135: e nell'antico
nella chiesa una missione particolare, e a par ticolare santità, come,
figur. il cristianesimo. dante, par., n-102: ne la presenza del
credi a me che è un altro par di maniche. -stare, tenersi
quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza
, rotto, mal'impeciato, che par che, co crocchi, rampini ed arpagoni
porre a tal croce. idem, par., 7-40: la pena dunque che
coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta, color di bronzo, incassato
. -figur. dante, par., 31-88: la tua magnificenza in
incisivi superiori. dante, par., 18-78: sì dentro a'lumi
pendea una tasca. idem, par., 6-12: d'entro le leggi
da pinamonte inganno ricevesse. idem, par., 1-38: surge a'mortali
stella / esce congiunta. idem, par., 15-91: quel da cui si
. pulci, 17-81: in questo par ch'una voce si desti, / molto
quando di là è sera. idem, par., 32-33: così di con
vento che va via. idem, par., 30-80: non che da sé
ma di tenebre solo. idem, par., 31-83: dal tuo podere e
d'inferno è da essa. idem, par., 8-147: ma voi torcete
quel ch'elli è inceso. idem, par., 15-97: fiorenza dentro dalla
a. f. doni, 36: par veramente cosa molto nova da dire che
proprio di gradasso; / ben dado vero par ch'el butti vampo. canti carnascialeschi
il suo daffare / lascia, e par solo quel periglio veda. cardarelli,
quel signore non rièscemi nuovo; mi par d'averlo ammirato ad una mostra di
spontaneo, / un ripigliar decoro. / par anco peritosa / una sfìdanza in loro
ciompi passa dalla piazza nell'arte, ove par che vada perdendosi ogni decoro, ogni
: ho trovato finalmente una trattoria che par comoda, decorosa e a buon prezzo;
/ non istà bene in bocca ad un par mio, / che sono un poetuzzo
lodan più le cose dozzinali, perché par loro intenderle, che le cose de'valentuomini
avvinghiarsi. sacchetti, vi-132: ben par costanza un affamato drago / tra quelle vecchie
'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale. rustico, vi-1-117
il dito perché là guardasse. idem, par., 2-29: « drizza la
con la prima stella ». idem, par., 6-18: il benedetto agapito
la vita ch'io provo, / par che si drizzi degnamente a vui. guido
contentan la loro vaghezza. idem, par., 12-55: dentro vi nacque
. avere diverse opinioni. dante, par., 14-99: distinta da minori e
alcuni di dubbia natura, i quali par che partecipino de la natura de le piante
(un atteggiamento). dante, par., 28-97: quella che vedea i
, e sarebbe male. dante, par., 1-94: s'io fui nel
suo stato incerto, / ch'ancor gli par de l'orgoglioso flutto / veder l'
quelle delle quali io dubitava? dante, par., 32-49: or dubbi tu
talvolta certi men gravi propositi, che par che debbano temere di farsi innante alla
raggi meridiani purgato e illustrato. idem, par., 4-64: l'altra dubitazion
ma non l'animo. dante, par., 5-69: ritrovar puoi lo gran
-condottiero di popoli. dante, par., 32-131: lungo l'altro posa
che per te è virtuoso. dante, par., 12-32: l'amor che
-che coppia è questa / che mi par delle cose rare e fide? sacchetti,
eterno duce: dio. dante, par., 25-72: quei la distillò nel
. e al figur. dante, par., 21-26: dentro al cristallo che
petrarca, 357-2: ogni giorno mi par più di mill'anni / ch'i'
3. plasmare. dante, par., 13-67: la cera di costoro
ch'è loro apporto. dante, par., 21-106: tra'due liti d'
persona della trinità. dante, par., 14-28: quell'uno e due
cifra che le rappresenta. dante, par., 12-91: non dispensare o due
-sostant. bonarelli, xxx-5-188: par che non sappi ancor quai sian le
avvenire e a'figli, tutta all'economia par che s'appigli. pirandello, 5-17
. -figur. dante, par., 6-66: inver la spagna rivolse
avv. sempre). dante, par., 26-129: nullo effetto mai razionabile