; solaio. angiolièri, 135-6: par pan di grano, ed è di saggina
, ed è di saggina; / par una torre, ed è un vii balco
; / ed è un nibbio, e par un girfalco. dante, purg.
le avvelenate, le eccètera? il dizionario par fatto a nostra unica gloria.
gioiosa baldanza -di svernare; / e par che la stagione no li piaccia /
generazione, cioè maria. idem, par., 16-17: voi siete il padre
a parlar tutta baldezza. idem, par., 32-109: ed elli a me
-anche al figur. dante, par., 15-67: la voce tua sicura
così balda sicurezza verso il castello che par sia per sorpassare le rosse terrazze coronate
balenando a spinapesce, / se ti par ebro, egli è, ma non d'
non però sempremai folgori avventa, / e par che se ne penta, / perch'
e fulmini e baleni. dante, par., 25-81: mentr'io diceva,
uno balestro in mano, teso che par che vogli balestrare a le cornachie. burchiello
nibbio, che fa guerra / con un par di pulcini o gli molesta, /
alma creata alle perfette cose / non par contenta a imperfezion si tenga. / onde
e trovale una balia. dante, par., 30-141: la cieca cupidigia che
balia. anonimo fiorentino, iii-557 [par., 30-141]: è quella cieca
di fame. landino, 429 [par., 30-141]: danna la cieca
cruccio caccia via la balia. vellutello [par., 30- 141]:
, / ch'io fo i tuo'par ballar come il paleo. -far
veggia chi man gratta. dante, par., 10-79: poi, sì cantando
nove note hanno ricolte. idem, par., 25-103: e come surge e
per alcun fallo. landino, 410 [par., 25-103]: con quella
, figure morte moventisi e atteggiane al par delle vive, senza potersene indovinare il
da me la balordaggin prima, / par ch'altro conio il mio padron m'
e di duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero.
duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero. caro,
fronte, che col piè balzano / par che misuri a passi e salti il piano
giugno, che elle sono in amore. par ini, 535: un pastorei frattanto
.. corpo che balzella, talvolta par che accenni di cascare. nievo,
; / vedi l'entrata là 've par disgiunto. boccaccio, iii-397: si
allume, scagliuol'e bambagèllo: / par a veder un segno maladetto! egidio
portalo con tanta leggiadria, / che par ch'egli abbia in man bambagia o
. raro. pea, 7-155: par che io rimproveri un altro che, per
di assemblea. dante, par., 10-22: or ti riman,
ciò che si preliba. idem, par., 31-16: quando scendean nel fior
ventilando il fianco. landino, 429 [par., 31-16]: quando gli
, di sedia in sedia. vellutello [par., 31-16]: e quando
se ne stanno cheti, e tu par che 'l vogli bandire. beicari, 1-50
lei. eppure guardate! a noi par voce comportabile, sì perché è di
della fede). dante, par., 26-45: tal vero a l'
sovra ogni altro bando. vellutello [par., 26-45]: « sovra ad
la divinità di cristo. dante, par., 30-34: ma or convien che
terminando. anonimo fiorentino, iii-552 [par., 30-34]: « a
10 lascio io. landino, 427 [par., 30-34]: bisogna che desista
difficile materia al termine. vellutello [par., 30-34]: non potendo
io ». galileo, 742: mi par di vedermi apparecchiare una matassa di questi
bao bao e pissi pissi, / che par che venga da un miserere, /
la salma dei morti. dante, par., n-117: a'frati suoi,
volse altra bara. vellutello [par., n-117]: « del suo
lunghissimo tempo hanno acquistato. dante, par., 16-57: quel da signa
occhio aguzzo. landino, 381 [par., 16-57]: non sarebbon diventati
id est per far baratteria. vellutello [par., 16-57]: e quel
hai fatto come cavaliere / che contra a par piglia debita guerra; / ma come
barba grande e nera e unta, gli par sì forte esser bello e piacevole,
ville, / vecchiezza e gioventù del par contente, / e le barbe ondeggiar lunghe
: uomo attempato. dante, par., 19-137: vedrassi l'avarizia e
han fatte bozze. landino, 394 [par., 19-137]: il barba
lingua lombarda significa zio. vellutello [par., 19-137]: e parranno,
fe'del barberesco; / ma come e'par ch'alia dama s'appresse, /
spiritali o altre discipline? idem, par., 31-31: se i barbari,
dovea esser compiuto! landino, 430 [par., 31-31]: questa è
barberi. castiglione, 494: non vi par che alessandro giovasse con le sue vittorie
maremma. magalotti, ii-140: vi par egli che le loro opere, la
possi un error vecchio, / e par di se medesimo s'inganni / chi
e salta e gira, / che par quando mi barbera la trottola. note al
donna... /... par che fuoco / ne le vene abbia
striscia, affetta e taglia, / che par che abbia a sbucciar lasche o salacche
, 32: un servitorello, tosato al par di un barbino in primavera.
tartufo. pascoli, 264: già gli par che di dosso il can barbone /
la prima volta che dal vaporetto mi par di vedere, immagine smorzata, sotto
membra gigantesche. ma il loro sembiante par contraffatto ed irriconoscibile: querce, elei
sempre aveva spiriti incantati, / e par piena di rabbia, d'ira e d'
s. pietro). dante, par., 11-119: pensa oramai qual fu
per dritto segno. landino, 366 [par., 11-119]: pensa qual
ciascun pinger sua barca. idem, par., 8-80: ché veramente proveder
via / la debile mia barca, e par che sia / una festuca in
una capacità intellettuale limitata. dante, par., 2-1: o voi che siete
riveder li vostri liti. idem, par., 23-67: non è pileggio da
berni, 97: una barcaccia par vecchia dismessa. cesarotti, ii-352:
grigio-azzurrognola. = dallo spagn. par dillo, dimin. di pardo 1 grigio
certa grazia e leggiadria, / che par che voglia menarvi a dormire. cellini
allegri, 161: che e'par né più, né manco un gallet-
. foscolo, v-132: a me par, signor mio, che ciaschedun uomo abbia
con un cattivo -eh sì! e'mi par vedere / che questo fatto sia tra
parola « barocco »], non par dubbio che la parola si ricolleghi a
fedele al suo signore. dante, par., 16-128: ciascun che della bella
iuridizioni, / e lo fe'grande al par dei gran baroni. guicciardini, ii-87
titolo attribuito ai santi. dante, par., 24-115: e quel baron che
fronde appressavamo, / ricominciò. idem, par., 25-17: e la mia
del terraiuolo / al manto giunte un par di man di gesso. menzini, 5-118
alessandria. tommaseo, i-346: mi par di vedere una baronessa attempata che,
calascibetta sicura, cupa, sul monte che par tutto basalti, rotto d'anfratti,
en soi, puisque baser est formé par rapport à base comme fonder par rapport
est formé par rapport à base comme fonder par rapport à fond, mais qui est
molto superbo. ariosto, 272: mi par che andiamo subito al bassà..
turchesca, e si è lasciato un par di basettoni terribili, ed in cambio
illuminato. -figur. dante, par., 25-30: ridendo allora beatrice disse
. ». ottimo, iii-545 [par., 25-30]: « della nostra
ecclesia. anonimo fiorentino, iii-446 [par., 25-30]: basilica, si
per lo rege eterno. vellutello [par., 25-30]: « la larghezza
balordo! egli sta trasognato che par basoso. l. martini, xxvi-2-226:
ensemble des bàtiments et cours habités par les animaux domestiques, et de toutes les
): e conoscendo la mia bassezza a par de l'altezza sua esser niente,
... si tirano in disparte e par loro d'essere sciupati nel dover assistere
che si porga bassa, quasi a par della cintura. d. bartoli,
fia contra loro medesimi. idem, par., 10-46: e se le fantasie
anche al figur. dante, par., 14-109: di corno in corno
voci piene di terrore, / che par che il paradiso venga a basso.
regno il re fu casso. idem, par., 13-115: ché quelli è
société, classes des hommes dégradés par la misère ou par le vice
hommes dégradés par la misère ou par le vice »). bassóne
! / tu l'hai avante, e par che tu noi vedi. marino,
la fortezza del mio comento. idem, par., 4-122: non è l'
puote a ciò risponda. idem, par., 5-78: avete il novo e
vi basti a vostro salvamento. idem, par., 21- 75: «
.. ora l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti
non latri? ». idem, par., 33-123: e questo, a
'n sé assanna. idem, par., 16-43: basti de'miei maggiori
che per lei mi richegge. idem, par., 32-76: bastavasi ne'
/ ad ogni dosso; ad un non par che l'abbia, / all'altro
. pulci, 5-49: colui non par che si curi un pistacchio / perché
littré, i-923: « instrument inventé par le docteur siemens pour indiquer la profondeur
de la simple lecture des indications données par l'instrument ». batoniano,
cose, moveste battaglia. idem, par., 23-78: ancora mi rendei /
il toro] a i tronchi, e par ch'inviti / con vani colpi a la
sì sbracate comodità dell'alfabeto, quella par a me che passi battaglia, con la
avria potuto / d'ogni altra bestia al par più ardita e forte / famoso in
batte chi tutto discerne. idem, par., 9-45: e ciò non pensa
il nome tuo si spande! idem, par., 11-3: o insensata cura
il fòro adrasto assiso, / che par ch'occhio non batta, e che non
segno di vita. dante, par., 20-147: io vidi le due
ferro sull'incudine. dante, par., 24-102: la prova che 'l
: trebbiare. dante, par., 13-36: quando l'una paglia
dolce amor m'invita. landino [par., 13-36]: come non si
... ora l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti
chi batte una via diversa è un altro par di maniche. sì, ma non
fede che tu credi. idem, par., 20-127: quelle tre donne li
più d'un) millesmo. idem, par., 25-9: con altra voce
il cuore. / che fai? par che rineghi anche il battesmo. tasso,
co la vita emmaculata. dante, par., 20-129: quelle tre donne li
en sua cavallarìa ». dante, par., 19-76: muore non battezzato e
battezzato e sanza fede. idem, par., 27-51: non fu nostra intenzion
arte sua la farà trista. idem, par., 16-47: tutti color ch'
così fin non sa, / e par sì fatta di tela batista, / che
il fonte battesimale. dante, par., 15-134: e nell'anticò vostro
da un latino autore... par che derivi l'ultima rappresentazione d'amore,
-figur. baretti, 2-305: non par egli che, sotto il pretesto di
giovane, 9-640: ma sta! mi par vederli / poco oltre fuor di porta
ariosto, 437: mal convenevole / mi par ch'un vecchio tenga così intrinseca /
la beatitudine. buti [par., 3-1]: la nomina beatrice
di spiriti beati. dante, par., 18-112: l'altra beatitudo,
seguitò la 'mprenta. landino, 390 [par., 18-112]: « l'altra
beata sedia di paradiso. dante, par., 1-23: o divina virtù se
mio capo 10 manifesti. idem, par., 3-50: posta qui con questi
in la spera più tarda. idem, par., 28-110: quinci si può
al parer mio, / che un par de amici al mondo tanto certo /
cosa, come il più delle volte par che avenga ai giovani. b. davanzali
un po'di vino; / ché non par mai la sera io m'addormenti,
(ii-51): e forse che non par ch'ognun s'ammazzi? / chi
avvolta al cappuccio stesso. dante, par., 29-118: ora si va con
legno dolce al gusto. idem, par., 20-44: dei cinque che mi
, / quasi sdegnando, e 'n un par portato dalla piena, / e debbe esser
tesser pazzo spacciato, com'e'mi par disonore tesser becco cornuto, mi cambiai
e fa una cera, / ch'e'par ch'egli abbia visto satanasso, /
, / i labbri grossi, e par la befanìa. = forma popolare
, 7-41 (i-192): quel poltron par che beffe se ne faccia. a
fate beffe di questo avvedimento, che mi par che lo proponghiate burlando. lippi,
petrarca volgar., i-45: a me par questa vita certa arca di fatiche,
non teme le minacce della religione, par che si beffi di lei...
. beffardo, schernitore. buti [par., 29-110]: ciance; cioè
forte, chitarra garbata, / ché par che la bella non senta / la nostra
7-13): o dio, tu mi par ben bel- lerco, / s'
le sue bellezze etteme. idem, par., 21-7: la bellezza mia,
fronda che trono scoscende. idem, par., 30-19: la bellezza ch'
dell'animo mio, che gli altri par loro d'esser migliorati. tasso,
, e loro castella. dante, par., 7-66: la divina bontà,
e dole, / ché quant'io miro par sogni, ombre, e fumi.
la forma véra / veggio, mi par bellissima e superba, / leggiadra oltra misura
tra noi si tacque. idem, par., 15-130: a così riposato,
... bel capriccio altresì mi par quello che gli venne, di fare il
bella giornata dell'ottobre 1251, non par che sia qui grande argomento di poesia.
relegare le note appiè del volume, mi par bensì comodissimo per gli editori, cosa
ire a farsi belle. idem, par., 2-130: e 'l ciel cui
l'image e fassene suggello. idem, par., 12-31: l'amor che
quanto a te piace ». idem, par., 17-67: di sua bestialità
beltà non dura, / ma di par seco par che si consumi, / come
dura, / ma di par seco par che si consumi, / come 'l peccato
ch'è la rovina delle belve, pur par bella. monti, x-2-126: signor
del verbo). dante, par., 2-103: ben che nel quanto
contentarsi di sua vita, / e par lieta e felice l'altrui dica.
, sempre / dividerò con essa al par l'avversa, / e la prospera
. bruno, 3-106: questa interrogazione mi par fuor di proposizio benché io non m'
: anche sacre bende. dante, par., 3-114: sorella fu, e
bene ad essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza più intenda. fiore
lui d'eterna pace. idem, par., 26-16: lo ben che fa
nelle man legati e presi. idem, par., 4-137: io vo'saper
g. m. cecchi, 37: par a queste balorde, come l'hanno /
porta a s. brancazio. dante, par., 15-10: bene è che
che par che non siano nati, ma che un
in senso ironico). dante, par., 10-38: è beatrice quella che
bellezze tue! ». idem, par., 12-2: sì tosto come l'
benedetto stato d'urbino, il quale par che sia un refugio a tutti quelli che
questo benedettissimo clima di pisa, che mi par proprio un paradiso ogni giorno più.
benedicea lo popolo di dio. dante, par., 24-151: così, benedicendomi
benignamente d'umiltà vestuta; / e par che sia una cosa venuta / da
vostra amorosa benenanza. dante, par., 20-99: regnum coelorum violenza
si conviene al rettore. dante, par., 33-16: la tua benignità
lo nostro merto. idem, par., 15-1: benigna volontade in che
quella dolce lira. idem, par., 17-73: lo primo tuo refugio
persona o di cosa. dante, par., 12-57: dentro vi nacque l'
20-575: l'aria netta e benigna par che sia stata sommossa poco fa da un
i vaghi e pronti / desir par che bevendo in parte acquete;
ove s'aspetta *. idem, par., 24-8: voi bevete / sempre
vien quel ch'ei pensa. idem, par., 27-59: del sangue nostro
s'apparecchian di bere. idem, par., 30-73: ma di quest'acqua
fratello, e'm'incresce che un par tuo stia senza vino; però te n'
curiosità, dice: * mi par d'essere in berlina '. ogni simile
gente seduta che partecipa alla burla) ora par di essere in berlina. palazzeschi,
quella berrettaccia a gronda, come / par che s'affretti in farsela ballare.
8-314: i pulcinelli, senza berrettoncini, par che se li siano levati dal capo
-anche al figur. dante, par., 26-24: dicer convienti / chi
e impersonale). dante, par., 13-139: non creda donna berta
opporre a quella che su l'altra riva par divenuta la baldracca straccia dei bertoni elettivi
, 182: chi è costui che par ebra bertuccia, / che impaniato ha
rimbombava nel cuor la percossa, / e par che 'l petto gli resti intronato,
giurato fede, fa lor paura, par loro una bestemmia rettorica, dirò così
. d'ambra, xxi-n-i9: e'par proprio che bestemmino, quando parlano. tasso
non bestemmi il cielo e la natura che par che m'abbiano messo in questa vita
, / che del buon vino al par di me s'intende; / ed
et sì come i cani, gustato un par di volte il sangue delle bestie da
/ di lor medesme. idem, par., 19-147: e creder de'
9-232: ma guardate bestiuolo / che par quell'arlecchino intirizzato. campanella, i-16
: a me pazza bestialità da cavallo par che sia fortemente trovarsi legato al carretto
con gli animali. dante, par., 17-67: di sua bestialità il
avelenato; / e per questo mi par che 'l beveraggio / non gli abbi a
adormenta / sì come morto, e par che nulla senta. machiavelli, 211:
, sca- gliuol'e bambagello: / par a veder un segno maladetto! dante
son da maggior cura. idem, par., 13-132: sì come quei che
, / per sua pigrizia, e par col corpo repa; / secca le biade
, 1 verbi in eggiare, par che almeno talvolta abbiano un di
fummo raia / già biancheggiare. idem, par., 14-98: come distinta da
!, ancor brami. idem, par., 1-44: fatto avea di là
e l'altra parte nera. idem, par., 3-14: tornan di nostri
tosto alle nostre pupille. idem, par., 31-14: le facce tutte avean
dolce piaggia aprica / secondo il vento par or verde, or bianca. sannazaro,
e di duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero
duo piè balzano, / a par a par con lui venia ruggiero. guicciardini
a lui conobbi allora, / che par che dello andar da questo appari; /
dilicate, / che ne la fronte par la stella diana, / tant'è
totale, grandissima. dante, par., 15-51: leggendo nel magno volume
bianco vestita e nella faccia quale / par tremolando mattutina stella. prati, ii-342
/ e 'l parlar nostro. idem, par., 23-64: ma chi pensasse
. doni, i-150: e'mi par di vedere che in tanto che uno autore
biasmo in che era condotta. idem, par., 4-59: s'elli intende
il salmista, ed altri molti profeti par, che quasi biastem- miando prieghino iddio
galletto gli saltava addosso, / che par che sia sopra ima bica un pollo
non sentì le diece. idem, par., 6-136: e poi il mosser
. errato; distorto. dante, par., 5-65: siate fedeli, e
terra sì m'assolca. dante, par., 2-18: que'gloriosi che pas-
/ alla battaglia dura. dante, par., 12-106: se tal fu l'
e dalla bigamia; la figliolanza a molti par maledizione. codice penale, 556:
, / che tal, che gli par d'essere un metello, / che sarò
bigiù, tranquilla, ariosa, comoda, par fatta apposta per noi.
carte d'origine privata, poiché al par di loro non è altro che una promessa
che questo recipiente contiene. dante, par., 9-55: troppo sarebbe larga la
l'altro si discuopre: di sorte che par che voglia arietare il paradiso? chiabrera
po'di vino; / ché non par mai la sera io m'addormenti, /
di perfetta valutazione). dante, par., 5-62: però qualunque cosa tanto
, / sì ch'or me ne par essere in bilanza. petrarca, 198-8:
per vedere se mi riesce buscar un par di paoli. frocchia, 214: molte
/ d'un alma gentile / indegno mi par. de sanctis, i-ii7: spesso
. goldoni, vi-532: e mi par sempre udir la voce solita / di
piovean, de'saracini, / che par che neve monachina fiocche / come cade la
in un brivido sottile / ecco mi par d'essere mutato / in un buon cane
o cerva multilustre, / che giunta par che bipartita cada / in parti uguali
vigore immenso. guarini, 226: par che non osi il cor né la man
doveva parergli vero che un birichino scioperato par mio studiasse, e, bene o male
viene usato in numerosi giochi, e in par ticolare in quello del biliardo.
che però diciamo: corre, che par ch'egli abbia i birri dietro.
-a). bisnonno. dante, par., 15-91: quel, da cui
e tuo bisavol fue. idem, par., 32-10: colei / che fu
si diffonde / lieve un bisbiglio, e par sott'ogni fronde / essere ascosa un'
, 9-5 (369): e'mi par pur vederti morderle con cotesti tuoi denti
trovar ciò che sogna. dante, par., 29-80: però non hanno vedere
in questa terra... non ti par forse che ne abbiamo di bisogno?
la testuggine più folta / ruina, e par che vi trabocchi un monte.
: una raccomandazione, una parolina d'un par suo, è più del bisogno per
*. casti, 16-10: gorgogliamento par d'etna o vesuvio, / che copre
più bizzarro, / ma sotto forbicion par pecorella. manzoni, pr. sp
; vezzo, lusinga. dante, par., 16-30: come s'avviva allo
, amorevole, compiacente. dante, par., 12-24: 'l tripudio e l'
arrendevole, debole. dante, par., 22-85: la carne de'mortali
far la ghianda. buti, 3-614 [par., 22-85]: la carne
salvi per credere in cristo: gli par che sia una blasfemia. = voce
: un parlar bleso ec. a molti par grazia. giusti, 2-174: splendea
- anche al figur. dante, par., 23-132: oh quanta è l'
giù buone bobolce! buti, 3-642 [par., 23-132]: buone bubolce
alle mie parole, che già mi par veder mover quella rosata bocca a dir
/ infino al grosso. idem, par., 13-10: imagini la bocca di
bocca: tacere ostinatamente. dante, par., 1-87: ond'ella,.
315): maestro mio, egli si par bene che voi siate stato a bologna
cfr. aprire). dante, par., 24-119: la grazia, che
42-41: la bocca ha amara, e par che tòsco v'abbia. verga,
si fanno tacere con doni. boccaccevole. par ini, 555: io toccherò soltanto una
stretta stretta. amara, che ti par sempre aver la febbre. crudeli, 1-101
boccacce: fare smorfie, scialeschi? par ini, 550: ma dove egli discende
. mandamene una boccetta di quello che ti par meglio, e fammela lasciare al negozio
proprio sangue. de amicis, ii-382: par di sentire ruggire di sotto le batterie
si fa con un bocchino, / che par che il capo gli sia stato rotto
se gli sono accomodati allo specchio, onde par proprio che abbiano la bocca accomodata a
si spiega; / stretta prima, poi par s'apra e scompiglie; / altra
della sestina ccxxxix... dove par chiaro un riflesso di quelle imaginazioni, che
d'una peluvia bianchissima, fina, sicché par fatta con l'alito. g.
o fortuna, o sorte traditomi ti par questo boccone da pedanti? goldoni, ii-110
frutto lì a fargli gola, che par che dica « mangiami, mangiami ».
infuocato; che scotta. dante, par., 1-60: io noi soffersi molto
cercan del mondo. garzoni, 3-250: par, che gli atti umani che concorrono
(un metallo). dante, par., 28-90: non altrimenti ferro disfavilla
il tuo [nappo], del par che il mio, sempre trabocca, /
sonore. se tendo l'orecchio mi par di udire il bombo. pancrazi,
via / la debile mia barca, e par che sia / una bonacciare,
malizia e la bontade. idem, par., 26-30: ché 'l bene,
tate in sé comprende. idem, par., 31-83: di tante cose,
pensato mai, questo guicciardo, che par la stessa bontà, avesse ammesso questo furto
emergono palesi / sotto quella bontà che par che pesi / men che un occhio che
infinita, cioè dio. dante, par., 7-64: la divina bontà,
dispiega le bellezze etterne. idem, par., 29-59: quelli che vedi qui
dottare la bontà sua. dante, par., 25-66: come discente ch'a
daremo quello di boote; il quale par che si convenga molto, finché si
/ l'orsa maggior... / par ch'ei le gridi appresso ad alta
. bruno, 3-741: e vi par che faccia in questo mentre star in
ma in bordello. però per « par vostro » io intendo « furfante ».
... / dei pisciatoi che par vadano in fila / verso il bordello.
sopra il padrone, / geme che par d'una piva il bordone. d'annunzio
-come personificazione. dante, par., 28-81: quando soffia / borea
ritrova loco, / borfa le nari e par che getti foco. idem, 2-24-1
testa, / battendo e piedi, e par tutto di foco; / squassa le
la periferia). dante, par., 16-135: e ancor sarìa borgo
vicin fosser digiuni. buti, 3-483 [par., 16- 134]: et
di borgo. ottimo, iii-381 [par., 16-134]: dice l'autore
; condizioni economiche. dante, par., 16-117: l'oltracotata schiatta che
tela, / e poi di sopra un par di borzacchini. cellini, 1-109 (
il botol che la cacci; / ma par, se pur vi vien, festa
. guarini, 361: che vi par di questo trovato? non è egli
che tu m'hai mandata / mi par che l'andar suo senta di gotte;
, non gli avendo colà, dove mi par che gli occorra un rispetto al mondo
cecchi, 360: di'pur quanto ti par, ch'i'non vo'metterlo /
bottone. boiardo, 1-18-30: a lui par facile e legiero / cacciar soletto quel
la statua di quel papa, o un par di bò, ed ei rispose:
le membra finite, di sorte che par una donna ignuda che esca da la
- anche al figur. dante, par., 27-126: ben fiorisce nelli uomini
susine vere. buti, 3-726 [par. 27-126]: li bozzacchioni pone qui
che mi diceste ora a che vi par buona, perché né polli, né
, e fòtine disdetto. dante, par., 19-138: e parranno a ciascun
han fatte bozze. buti, 3-554 [par., 19-138]: han fatto
un tumore. ojetti, i-758: mi par di vedere sulla sua gota vizza il
burchiello, 206: e han fatto un par di brache come un sacco. aretino
là,... / se ti par aria da farci il buffone, /
e scalza, e sol di sé par donna. idem, inf., 22-71
quanto niuna divinità, al vedersi fatto al par degli altri suggetto d'imputazioni e di
* franco cacciatore '; ma non ci par proprio, sì bene 'cacciatore clandestino
o carbone bruciati. dante, par., 19-19: così un sol calor
brachetta accattata a pigione, / che par a punto un naso di montone! gelli
a cui la doppia soma degli bragoni par che a forte contrapeso le impiomba verso il
ho io brama *. idem, par., 4-4: sì si starebbe un
concezione intellettuale, l'idealismo scolastico occidentale par essersi levato alla contemplazione panteistica del braminismo
propinqui tu ben mi rinfami. idem, par., 17-103: io cominciai,
sat., 7-117: se pur ti par ch'io vi debbia ire,
sciuperebbe. nievo, 268: adesso mi par di capire che la burbanza di essa
. pulci, 4-9: e il lion par che con lui s'accapigli, /
afferrare. pulci, 5-55: colui par ch'un arco branchi / ed uno
/ tutto si ferma, e l'altro par che muova / a guisa che di
brandegli e strufoli / ardendo giù, e par che 'l fuoco zufoli. varchi
spesso bravamente sulla nuda pietra calcarea, par rifiorire a contatto del salnitro che lo
tratto e lanciar grandi frasi, ti par proprio un sozzo vecchio corrotto e depravato
solo »;... non vi par che questa fosse maggior braveria? guicciardini
poco arme vaici, i tanto superbo par, bravo e malvagio: / sanza pietà
con sì breve uso. idem, par., 13-63: quindi discende all'ultime
fiate mi pesava duramente. idem, par., 1-95: s'io fui del
scorgesser nelle stelle quelle mutazioni che vi par necessario che scorger vi si dovessero quando
venti, e tonde, / e par, che il mondo tutto se ne adorni
murate. allegri, 11: se par, che 'l grillo chiami, / e
luogo strano / sempre attraverso, e folgor par che sieno, / e domattina
/ « animo, animo, / mi par mill'anni: / immé », gridavano
con la santa chiesa. dante, par., 12-108: e vinse in campo
dare fastidio, tormentare. dante, par., 8-67: e la bella trinacria
mia / ch'a me l'istesso par, né so vedere / che possan guadagnar
salviati, ii-1-24: ma per certo par maraviglia, che i predetti valentuomini brigasser
veggo ch'un altro te guata, / par propio che del petto el cor me
, e con tanta prestezza, / che par che gli abbin dietro la famiglia.
giovane, 9-511: visti ballar color, par ch'io non possa / tenere
degli animali / e assurde filosofiche chimere. par ini, 854: tuttavia bene
, del tesoro di san marco; par di fuoco ed è netto, e brilla
forma moderna: brutus et cassius brillaient par leur absence. 4. agitarsi
ricordare, / il cor mi brilla e par che gli esca fuore. ariosto,
d'amor brine cocenti, / al par dolci, al par vaghi e pari
cocenti, / al par dolci, al par vaghi e pari albori / son de'
e gli occhi suoi scintillanti di desiderio, par che si chinino vergognosi; e nel
hawi il vago tulippo, in cui par voglia / quasi in gara con l'arte
selvaggina luca pulci, 1-4-81: che par che surghin fuor d'una peggio
. garzoni, 1-657: non mi par quasi niente che ivi [nel paese
brodoni spariscono, che 'l braccio par che rimanga storpiato. a. f.
il corpo). dante, par., 26-97: tal volta un animai
lui la 'nvoglia. jacopo della lana [par., 26-97]: '
compiasere a lui. buti [par., 26-97]: 'tal volta uno
la natura richiede. landino [par., 26-97]: 'tal volta un
dell'animo suo. vellutello [par., 26-97]: 'talvolta un animai
tremor pertentet equorum corpora ». venturi [par., 26-97]: un
; cfr. anche benvenuto da imola [par., 26-97]: « talvolta
veder fargli sol quel broncio, / par che tutto pe 'l dosso mi riscuota.
« una piccola bagatella! a un galantuomo par mio! e domani com'andrà?
per [la concia di] un par di guanti la ricetta sarà: barro fino
di seta / la soprawesta, che par che riluchi / come 'l sol fra le
, / disse: « costui persona par discreta ». 4. locuz
al brullichìo di quei concerti strani / par che nell'orto intorno all'uva ronzi /
lor via e lor fortuna. idem, par., 22-93: e se guardi
, segno scuro. dante, par., 2-73: ancor, se raro
di un libro. dante, par., 15-51: leggendo nel magno volume
bruno / veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte
l'arrosto più che il lesso / par che oggi ne diletti / con certi vin
stile letterario o epistolare. dante, par., 17-126: coscienza fusca / o
10-974: ve'come ne gli occhiuzzi ella par vispa. / -forse che 'ntorno
. pea, 7-39: anche le api par che riposino: nella cassetta di legno
è pur un corpo. la mi par certo il pantamorfo de gli animali bruti
seguir virtute e conoscenza. idem, par., 7-139: l'anima d'ogne
i-1389: como è largo quegli / che par che s'acapigli / per una poca
meschino, ingeneroso. dante, par., 22-84: ché quantunque la chiesa
la gota; / o dove e'par che bruttura cognosca, / sempre col pezzo
è 'l naso tanto bello / che par proprio bucato col succhiello. savonarola,
, ii-165: « chi è costui che par ebro, bertuccia, / che impaniato
parla coperta- mente... e par verisimile che bucinare derivi da vocinare o
tornar dove entrato era, / ma par che 'l buco più capir noi possa.
budella! sacchetti, 134-31: e'par che tu mi gabbi, e peggio,
le femmine, tirano grandissimi pesi a par dei buoi, e d'awantaggio, ma
ascose e gli occhi sbardellati, che par guerzo; ora con le labbra torte,
; ora con le labbra torte, che par un mascherone contrafatto; ora con un
un palmo di lingua fuori, che par un cagnazzo morto dal caldo e dalla sete
vene / mezo buffon, che non par ch'altro studii / che di dar
là,... / se ti par aria da farci il buffone, / fallo
vii-55: io suonavo la chitarra da par mio, ossia sul serio, senza quasi
medici, ii-166: chi è costui che par ebro, bertuccia, / che impaniato
bertoldo, / ma naturale, e par ognor più vaglia. tasso, 15-65:
-anche al figur. dante, par., 20-27: quel mormorar dell'aguglia
come fosse bugio. buti, 3-564 [par., 20-27]: come fusse
ch'ognun minaccia, e 'l ciel non par che temi. ariosto, 9-28
iscorta sì buia contrada. idem, par., 2-49: ma ditemi:
a. adimari, 2-33: quando platone par che distingua la cetera dalla lira,
rimpiazzare il morto, / animai dignitoso al par di la buon'anima del toro
'l senta, / se ben par dolce, pessimo e amaro. / il
che 'l debito si paghi. idem, par., 4-19: tu argomenti:
, ed anco esto divieto. idem, par., 1-13: o buono apollo
. galileo, 278: non mi par già che resti del tutto dentro a'
guarrebbe del restio; / quel sasso par che di buon braccio nasca *. boiardo
mai lo studio delle buone lettere! par ini, 656: si aggiunse che,
galileo, 163: questo non mi par buon luogo topico per persuader la nobiltà
pea, 7-481: la roba degli altri par che costi meno e par sempre più
degli altri par che costi meno e par sempre più bona. alloggio posto
/ ciò ch'ella fa, gli par che perle sia. vasari, iii-176:
questa buona nuova che aspettate da un par mio. idem, pr. sp
, 8-19: paride guarda, e par che gliene goda; / ché la gente
nievo, 362: ora che ci par d'essere avvezzi al pericolo, e
è buonin buonino; / e questo non par egli un uomaccino? goldoni, v-795
dice buono. gelli, xxi-1-662: ognun par che giuochi bene, quando gli dice
sì grave che catuna cosa di noia par li uccida. canti carnascialeschi, 1-306:
allume, scagliuol'e bambagello: / par a veder un segno maladetto! esopo
dotti. nievo, 268: adesso mi par di capire che la burbanza di essa
fate beffe di questo avvedimento, che mi par che lo proponghiate burlando. buonarroti il
, 'n un certo mo'burlando, / par fatto per trafigger quei meschini. campanella
. dossi, 124: « non par vero » disse « che un gióvane
rio per vedere se mi riesce buscar un par di paoli. nieri, 260:
rimbombava per tutti i valloni; / e par che degli abissi quel suono esca
mai l'aspro ferire allentato, / anzi par ch'egli ingrassin nelle busse. cellini
de'ronconi / sul pavimento. la città par vuota. beltramelli, i-263: ella
28-119: io vidi certo, e ancor par ch'io 'l veggia, /
. lanzi, 1-1-62: il bustrofedo par che in ogni luogo fosse cessato innanzi
desse. sacchetti, 219-82: -e'par che mi cresca el corpo, e
, xxx-n-8: squasimodeo, ch'ella mi par più bella, / e buzzico un
de secondi, pongono fra calici un par di mosè e di esdra, fra
che però diciamo: corre, che par che gli abbia i birri dietro.
le fiere sbigottite in caccia, / e par ch'il cielo in pioggia si disfaccia
e guardi il fior che sì gli par aolente. seneca volgar., 3-374:
altro caccerà del nido. idem, par., 10-127: lo corpo ond'ella
giace / giuso in cieldauro. idem, par., 30-141: la cieca cupidigia
tristo petto, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior
passar contro il sole così che ti par di vedere un santo ossicino in cima a
qui convien ch'om voli. idem, par., 17-113: e per lo
sommità di un monte. dante, par., 20-21: udir mi parve un
provocato insieme / dal suon, che par ch'a sé l'inviti e chiami,
: / stretto da tre catene, par ch'ira aggia, / rabbia, schiuma
percuotere, colpire. dante, par., 8-104: per che quantunque quest'
, nazioni intere e mondi idem, par., 4-111: voglia assoluta non consente
: -mal m'attenni. dante, par., 7-78: di tutte queste dote
nobiltà convien che caggia. idem, par., 17-63: e quel che
questa valle. landino, 386 [par., 17-63]: et caderai in
caggio / s'io fo lungo viaggio. par ini, giorno, iv-33: con
a poco vento così cadi? idem, par., 13-142: non creda donna
, e quel può cadere. idem, par., 29-55: principio del cader
, / cadendo si dilegua, e par che dica / che la beata gioventù vien
, 132: dico che troppo tardi mi par che il sarsi voglia persuaderci che il
vocaboli che, secondo il precetto oraziano, par ce detorti cadevano dal materno fonte latino
uomo di popolo si truovi, si par cosa di troppo mal suono ed è
su cime / eterne. / ma par che s'aduni / concilio di numi /
sarà presto dimenticato. dante, par., 20-12: tutte quelle vive luci
vi sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi si sia naturalmente
e dir del mariscalco: / ch'e'par fiorin d'or, ed è di
or, ed è di ricalco; / par zuccar caffettin, ed è salina.
, ostili). dante, par., 19-90: nullo creato bene a
, simile a quel capillizio che ci par di vedere intorno alla fiammella di una
. trarre, ricavare. dante, par., 11-21: così com'io del
movesse seco di necessitate. idem, par., 1-83: la novità del suono
la quale è iddio. idem, par., 20-132: o predestinazion, quanto
lassata: / co mal cagno me par quisto, / aver lo descepol per
. bruno, 3-841: se vi par ch'abbia del mignone, fatene copia a
: la costei voce / altro non par che un guaiolar perenne / di lattante
, abitante della calabria. dante, par., 12-140: lucemi da lato /
, 20-125: in firenze medesima [vi par poco trovare] la gente,
che mai non parto, sé mi par sovrana, / ma cor è a ciò
poscia nella vita; / sì che par che dentro tanca / abbia zolfo e calamita
ribaldo e scelerato publico, perché questi par che meritino maggior castigo
/ lungo è'1 viaggio e non mi par che scemi. sannazaro, 8-119:
doci calar, ciascun ristette. idem, par., 22-103: né mai qua
un ponte. bruno, 3-792: vi par che, calando giù del monte sina
de'medici, 80: or perché par che all'ocean si cale / febo,
. cominciorono a calare. dante, par., 16-90: io vidi li ughi
spiccassi una mutanza di calata con un par di capriole. salvetti, i-3-238:
uno. pulci, 5-56: intanto colui par ch'un arco branchi / ed uno
. negri, 1-518: esule al par di te, che di calcina / t'
i calcetti / ballando, suona al par d'ogni strumento. note al malmantile
nel medesimo tempo minacciano i preti e par ch'abbino i viniziani in un calcetto.
de la calcina, / ch'altrui non par sentir mai che l'offenda / per
giuoco del calcio '. esso ebbe voga par ticolare nella firenze del cinquecento
e mischiar lor colore. idem, par., 2-106: come ai colpi degli
, / certo direbbe: -questi non par clonico. - / forse che per
occhi alli occhi rilucenti. idem, par., 31-140: bernardo, come vide
corpi la virtù dispone. idem, par., 5-134: sì come il sol
raggio la figura santa. idem, par., 21-116: pur con cibi di
altrui il senno del mendico, / né par che luce 0 caldo abbia 'l suo
cose per farli grandi. dante, par., 5-1: s'io ti fiammeggio
/ non ti maravigliar. idem, par., 33-8: nel ventre tuo si
e scuro, / che la befana par d'un poverino / per calèffo dipinto
ogni principio di calende mi cambia un par di lenzuola soffritte nel brodo lardiero.
torsi marito, poi che a sua madre par che non caglia di maritarla.
provano benissimo. allegri, 233: par ogni palco appunto un cataletto / restato,
per vedere se mi riesce buscar un par di paoli... allora c'era
c'è nel calice della messa, e par roba rubata, che tutti fanno a
- anche al figur. dante, par., 8-67: la bella trinacria,
guarda e fa retroso calle. idem, par., 17-59: tu proverai sì
ariosto, 39-14: muo- vonsi a par duo turbidi torrenti / che nel cader fan
addobata. marino, 18-71: fiaccola accesa par l'occhio vermiglio, / spruzzato ferro
fa paura! fa girar la testa! par che sia arrabbiato ». a dì
sole, del giorno. dante, par., 15-m: non era vinto ancora
che della vite cola. idem, par., z9-z9: così un sol calor
remembranza me fa consumare. dante, par., 31-140: bernardo, come vide
alamanni, 6-10-1: e gli par di sentir assai vicino / cal
augusto 1 per man la tragge e par d'astio si roda.
amor monta con ardura, / lo cor par che se fenda con coltello; /
s'offre or folto or calvo, / par che ragion non serbi / il fatai
non me dia un cavallo; ché me par sia troppo tardi e sai che sempre
alla gallica, ma così male che par appunto ch'abbian il mal francese, poiché
suoi scudieri sì gli fu calzato / un par di calze d'una forte maglia /
, che diceva sempre: « mi par mill'anni di morire per veder chi mi
fosse sconcia espressione; cotanto ella mi par vera e calzante. ricci, 1-26:
, continuamente tesa e solenne, troppo par che si compiaccia di se stessa e
desidera. insomma, la chiusa de'sonetti par che debba lasciare qualcosa che segga nell'
suoi scudieri sì gli fu calzato / un par di calze d'una forte maglia /
mena le gambe, io, e non par vecchio a fuggire: e grillo il
calzato e ben fermo avrete piena al par del forno tutta la fossa.
i punti quando menano la calzatoia, non par loro di calzare attillato. carena,
saranno le benvenute, perché questa mi par cosa molto facile: dar gusto all'
ed un calzone vagliono più ch'un par di maniche ed un par di calzoni,
ch'un par di maniche ed un par di calzoni, e di gran vantaggio
tutto pien di spacchi, / un par di calzonucci corti corti / da farsene i
arrossire) per emozione. dante, par., 17-90: per lui fia trasmutata
ogni principio di calende mi cambia un par di lenzuola soffritte nel brodo lardiero.
recarsi in un altro. dante, par., 29-6: quant'è dal punto
effettuare operazioni di cambio. dante, par., 16-61: tal fatto è fiorentino
cambiar lor matera fosser pronte. idem, par., 27-15: qual diverrebbe giove
fino all'ultimo dì. dante, par., 5-97: e se la stella
son per tutte guise! idem, par., 30-94: poi come gente stata
a lei convenevole com'all'uomo par che sia quel che dalle altre
rondine amica / che ci dia questo par d'ali / in cambio di qualche mica
ruggiero ammira et ama, / mi par che duro cambio ne riporte; / che
/ che nullo amante di ciò non è par mi / d'essere amato a punto
pensare di questa cortesissima. idem, par., 15-108: non v'era giunto
: una camera ebbe nel palagio fatta par arti di nigromanzia con maravigliosa sottilità, ed
una piccola bagatella! a un galantuomo par mio! e domani come andrà? »
che nullo amante di ciò non è par mi / d'essere amato a punto da
: scrivo in una cameretta dove mi par d'essere un grillo in gabbia.
me dia un cavallo; ché me par sia troppo tardi e sai che sempre
animo scagliato a tutta possa, / subitamente par che passi l'ala / di quel
mauro, xxvi-1-287: ma questa mi par arte di cor sari,
su per terra. pananti, i-398: par di quei figurin di porcellana / che
lorenzo de'medici, 55: tal sentier par bello in prima vista, / che
: svolgersi, accadere. dante, par., 6-131: e però mal cammina
/ quel rio vuol dirmi che del par veloce / nel mar d'eternità mette
la patria nostra retomando. dante, par., 8-106: se ciò non fosse
fine de la mia cena. idem, par., 13-137: e legno vidi
/ mira la navicella, / che par chieda sentiero. carletti, 242: seguitammo
l'altra la contemplativa. idem, par., 8-133: natura generata il suo
roccia un liquor chiaro. idem, par., 10-95: io fui delli agni
figur.: salvezza. dante, par., 23-75: quivi son li gigli
. tratto, linea. dante, par., 9-89: di quella valle fu'
il bel fiume della popolar letteratura, e par che acquisti in cammino maggior copia di
ch'elli ebbe a vicino. idem, par., 30-144: e fia prefetto
- anche al figur. dante, par., 23-63: e così, figurando
si precipita in una topografia morale, dove par che, con gli occhi di linceo
che contempla le gran machine, mi par che non sia minuzzaria, né petruccia
: agli etiopi... par bello il color nero, il naso camoscio
; / e l'un dell'altro al par più lustri e splenda. manzoni,
, 54: quanto campeggia bene -mi par veder tante perle e margarite in campo d'
ed a cui la doppia soma degli bragoni par che a forte contrapeso le impiomba verso
grande campione della ecclesia. dante, par., 12-44: e come è
perdesi lo frutto finalmente. idem, par., 13-132: non sien le
da questa cultura abbandonato! idem, par., 24-110: ché tu intrasti povero
, 54: quanto campeggia bene -mi par veder tante perle e margarite in campo
noi tentai; ché cinto / al par di rocca è questo lato; e
la renga difende. / re balugante par che meni vampo, / sì la caduta
. e al figur. dante, par., 12-108: e vinse in campo
. aretino, 8-228: come si par vergine cento volte, se tante bisogna
speranza. poliziano, i-ii: ma quando par che già la stringa o tocchi,
tutti i nostri intendimenti. dante, par., 25-84: l'amore ond'io
. tommaseo, i-388: quel canto che par venga dall'anima, e l'anima
, iscrizioni). dante, par., 18-130: ma tu che sol
e riebbono i loro beni. dante, par., 5-46: quest'ultima già
è la tua bocca che cancello / par di perle e rubini. f. f
le porte d'etruria,... par che accenni, se non questa,
, 2-1365: ma più presto mi par di credere ch'ella si chiami erba
, 2-1365: ma più presto mi par di credere ch'ella si chiami erba
animali de tre teste. dante, par., 25-101: poscia tra esse
che perde ombra spiri, / sì che par foco fonder la candela. m.
lorenzo de'medici, i-217: come par nova fiamma il fumo tiri / d'una
. ve'omo da tener candela! par un moccolo in un candeliere! tenetela più
del mese di marzo. dante, par., 11-15: poi che ciascuno fu
in aiutorio de li poviri. dante, par., 11-15: poi che ciascuno
. e al figur. dante, par., 30-54: sempre l'amor che
accecante; arroventato. dante, par., 14-77: oh vero sfavillar del
di color di fiamma viva. idem, par., 31-1: in forma dunque
di qua giammai non fuci. idem, par., 14-53: ma sì come
, luce splendente. dante, par., 23-124: ciascun di quei candori
canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa. sennuccio del
le membra tutte quante. idem, par., 6-9: e sotto l'
suo gran pensier tanto penetra, / che par cangiato in insensibil pietra. bandello,
ambasciate. guarini, 68: ben mi par di vederla / più de l'usato
dì canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa. crescenzi volgar
gote / su la destra, che par tremula canna. -stelo delle graminacee
ove raggiato di vermène il salce / par chioma accesa / tra cannelle di stridulo oro
garzoni, 1-826: alle donne filiere par che s'aspettino il fuso e la
. / gli è lungo, e par degli organi un cannone. marino, vii-
soldani, 1-54: l'oro, che par che i filosofi sproni / a bene
e mezzo cannone, / con cui par del giucar sì cosa strana. =
campagne, / e mentre la tua par insieme piagne / non movon fronda da'
più si diletta. idem, par., 20-74: quale allodetta che
delfi uomini e de'dei. idem, par., 2-3: dietro al mio
, / deh canta ornai, che par che i tempi il cheggiano. della casa
mai non m'avria sazio. idem, par., 31-4: l'altra,
suo marito, nera, magra al par di un chiodo, cogli occhi di
orecchi... ma non dante, par., 30-30: dal primo giorno ch'
incominciata; / e forse un altro par di tanta vaglia / non vede il sol
. buonarroti il giovane, 9-447: sì par ch'ai sonno alletti / quella canzona
le ballate hanno bisogno di sonatori, mi par che 10 debbano aver de'ballarmi ancora
canticchiando con quella sua vocina che mi par ancora di sentirla e mi diletta le
religioso chiesastico; salmodia. dante, par., 32-97: rispuose alla divina cantilena
* lungo e roco. idem, par., 10-73: nella corte del cielo
, che disperar perdono. idem, par., 1-12: quant'io del regno
non mi parea udire. idem, par., 20-40: ora conosce il merto
: inserirsi nel coro. dante, par., 25-109: misesi lì nel canto
del legno il primo canto. idem, par., 3-57: e questa sorte
, 3-57: e questa sorte che par giù cotanto, / però n'è data
: a sentire certi autori sentimentali, par che la nuova generazione debba esser sottratta
ballate hanno bisogno di sonatori, mi par che lo debbano aver de'ballarmi ancora
. e al figur. dante, par., 18-51: mostrommi l'alma,
; celebratore, esaltatore. dante, par., 25-72: da molte stelle mi
e trotta, / e canzisce, che par pur un somiere. =
lasciate venir fame. pascoli, 1232: par ch'io la senta [una gaia
abitante di cahors. dante, par., 27-58: del sangue nostro caorsini
apparecchian di bere. landino, 417 [par., 27-58]: caorsini e
ch'egli difende, / non gli par campo del suo ardir capace. idem,
so dure; / si le dico, par errure a chi non ha capacitate.
cose passate, come per la caparra che par loro avere in mano di viver assai
: « un pulcin fra 'l capecchio / par che mi stimi rinaldo al suo dire
di senno. algarotti, 1-515: par duro sentirsi far la lezione da'giovani
in tasca. carducci, i-635: mi par di vederlo su le tracce d'un
ecc.: cavezza. dante, par., 11-87: indi se va quel
e del resto consentine a tutto che par loro ragionevole: palliando nondimeno la cosa
suoi cinti più macri. idem, par, 12-132: che fuor de'primi
, simile a quel capillizio che ci par di vedere intorno alla fiammella di una
o di biasmo non cape. idem, par., 28-68: maggior bontà vuol
entro la bibbia capace. dante, par., 17-15: veggion le terrene menti
pére in triangol due ottusi. idem, par., 23-41: come foco di
parole tue mi cappia. idem, par., 3-76: se disiassimo esser
le vene acceso zolfo, / non par che capir possa ne la pelle. bandello
ognun si chiama capitano, e mi par che fino a mulattieri salgano al capitaniato
poca stima che fa di un valoroso par mio, che per lo spazio di tanti
. aretino, 2-84: che vi par di quei che si credettero trottar per omnia
d'altri fior vermigli. idem, par., 3-114: sorella fu, e
capo non da lor saputa. idem, par., 1-24: o divina virtù
macchiato di più taccherelle, una volta par s'avvenisse a leggere il sonetto ch'
scorta. galileo, 133: mi par di vedere che il sarsi faccia gran
ojetti, ii-711: anche nella scrittura par di vederla recitare [eleonora duse]
osava scender della strada / per andar par di lui; ma il capo chino /
, / a capo chino, e par che vadi a nozze. caro, n-
/ a capo chino, umili; e par si bei / ciascuna del martirio che
che è il principio della matassa. par ini, 672: ma via,
gusto è oggidì tanto corrotto, / che par che il mondo i musici idolatri,
dossi, 689: né la rossigna par di capocchio intelletto: ella ha ben
fuste de'sassoni, tanti vi ci par vedere capocorsali. = comp. da
iii-43: a noi medesimi spesso la costanza par caponaggine. nievo, 243:
di quelli della via de'servi, che par che ridino, il qual dava loro
. caporalóne. abba, 1-155: par loro d'essere sciupati nel dover assistere
signor cesare, ma in modo che par che vogliate ch'altri s'accorga che
dignità cardinalizia, cardinalato. dante, par., 21-125: poca vita mortai m'
corona d'alloro. dante, par., 25-9: con altra voce ornai
il capo del falcone. dante, par., 19-34: quasi falcone ch'esce
peri, conte mio, vi par che una guerra di questa sorta fatta
serico trapunto, / col quale e'mi par d'essere il secento,
la testa per vanità. dante, par., 29-117: ora si va con
non si richiede. landino, 426 [par., 29-117]: gonfia oro
. astron. capricorno. dante, par., 27-69: sì come di vapor
ciel col sol si tocca. landino [par., 27-69]: 'quando el
la mano, ma motteggiando e cianciando par che con le ciancie si pigli la
sulla punta della bazza, e un par d'occhiali tondi cerchiati di nero che
, 46-91: or s'un gianetto par che 'l vento passi, / seguendo
in quei secoli barbari ed inselvatichiti, conforme par ticolarmente seguì nella parola dell'
abbigliati alla gallica, ma così male che par appunto ch'abbian il mal francese,
una chiàcchiera, un passeraio, di un par di migliaia di passeri e passere,
mi prese per mano. idem, par., 17-56: tu lascerai ogni cosa
/ e l'albagia / un chiappanuvoli / par che tu sia. / eh,
/ di voi più che di sé par si rammenta. aretino, iii-178: il
che è fatto d'ogni legname che par più domestico, che contiene più della
carbone vivo. dante, par., 14-52: ma sì come carbon
la terra ricoperchia. ottimo, iii-334 [par., 14-52]: la fiamma
apparenza non si discerna. dante, par., 16-29: come s'avviva allo
suo marito, nera, magra al par di un chiodo, cogli occhi di
costà ma quando tira scirocco, mi par d'essere sui carboni accesi. campana,
, del tesoro di san marco; par di fuoco ed è netto, e
carciofo. ariosto, ii-32: mi par che sia simile / cotesta invenzione a
sente, / quand'il tempo gli par conforme ed atto, / faccia quel
: l'insalata e 'l cardon mi par confetto, / quand'ho insalata mi par
par confetto, / quand'ho insalata mi par d'esser papa; / e spesso
dee., 8-7 (289): par loro [ai giovani] esser
spesso le donne concedono a chi par loro che le pigli per amicizia
!... tu tratti da par tuo. ma ringrazia il saio che ti
il volto? prati, ii-180: par che vi cresca un fior sotto ogni passo
un fior sotto ogni passo; / par che ad ogni respiro un'aura nova /
in quando / la lor nullaggine / che par persona, / le cariatidi / della
/ e di bello portamento / vostra par non ho trovata; / però a
minestra. d'annunzio, ii-900: par che l'alfiere... / su
. portare con sé. dante, par., 11-123: e questo fu il
- anche al figur. dante, par., 23-65: ma chi pensasse il
acerba, è un tratto che non par facile a giustificarsi. memorie per le belle
annegò con l'altro carco. idem, par., 27-84: io vedea
. -figur. dante, par., 8-81: e se mio frate
carco non si pogna. idem, par., 18-66: quale è il trasmutare
continuato con quello delle precedenti, mi par ch'importi questo; che de'con-
di adulazione. ariosto, ii-102: par che vogliono / per lui testificar, e
, come t'ho detto, mi par che voglino testificar per lui a carico
nelle anime dei beati. dante, par., 3-72: frate, la nostra
d'altro non ci asseta. idem, par., 21-70: l'alta carità,
un piccolo prezzo gli si dà, / par che fatta gli sia la carità.
al male ond'ho diviza. dante, par. 5-111: pensa, lettor,
più savere angosciosa carizia. vellutello [par., 5-111]: se quel di
cantor de'bucolici carmi. idem, par., 17-m: per che di provedenza
xxiv-944: subentra il damerino, che par uscito dalla stufa, tutto stregghiato, carminato
(20-4): ne la stia mi par esser col leone, / quando a
/ su l'orbe case, ovunque par che incomba / la morte, e
(20-4): ne la stia mi par esser col leone, / quando a
lippi, 7-34: che gli par di veder, mentre in quel telo
nipoti. firenzuola, 698: mi par mill'anni di vederli, e parlare alle
umana: gli uomini. dante, par., 7-147: e quinci puoi argomentare
cara e men gradita. idem, par., 14-43: come la carne gloriosa
per esser tutta quanta. idem, par., 19-66: lume non è,
stato dell'uomo. dante, par., 22-85: la carne de'mortali
carne che 'l seconda. idem, par., 27-93: e se natura od
, e fecesi carne. dante, par., 23-74: quivi è la rosa
/ prode voi ben campione. dante, par., 11-8: e chi rubare
/ ognun s'affanna, e non par che gl'incresca, / acciò che
nella carne: risuscitare. dante, par., 20-113: l'anima gloriosa onde
. / questo alla fé non mi par mal da biacca. -mangiare la
venezia ch'ella trova insipide al par di me. cattaneo, sono
ha alla mano un carnierino, / par che non possa al paragone stare.
guardare, avermi caro. idem, par., 14-65: forse non pur per
baci d'amor. pascoli, 1232: par ch'io la senta [una gaia
vegghiar costò sì caro. idem, par., 20-46: ora conosce quanto caro
petto e bianchi omeri intesa / par che ricchi monili intorno spanda,
di beati che danzano. dante, par., 24-16: e come cerchi in
. l. bellini, 5-2-50: non par egli più tosto un vero teatro da
verso l'arco di trionfo; e mi par di vedere la sua fauce vinosa,
anche al figur. dante, par., 9-51: e dove sile e
le donne carreggiano per le contrade, par che si meni un trionfo per la
le donne carreggiano per le contrade, par che si meni un trionfo per la città
e di giù con un fracasso che par che vada il mondo a sacco. e
e di giù con un fracasso che par che vada il mondo a sacco. fagiuoli
, e d'uomini, che al par d'essi portavano, sopra certi lor commodissimi
il carro già era sparito. idem, par., 13-7: quel carro a
'n badia, / melan a lo carroccio par che sia. compagni, 3-32:
per la stanza, verso un par d'arance ed un pupazziello con
7-64: e trema e stride, e par che giù pel gozzo / egli abbia
spese a lasciarsi carrucolar contr'a un par vostro, e non veder pur da chi
franco bolognese ». idem, par., 12-122: ben dico, chi
voltar di carta muta scena, ma gli par di sentire un nuovo prolago d'una
qualche carta dei principi del secolo xii par che dia da sospettare che il campo
carta. nievo, 1-35: non ti par chiaro abbastanza che di rendita non ce
un libro di cartapecora un po'vecchio che par vero. galileo, 884: tiratolo
un uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a
fosse da schernire di più. idem, par., 15-106: non avea case
professione dei voti. dante, par., 21-122: e pietro peccator fui
segni che sono nel tavoliere '. par ini, giorno, ii-1154: quindici
a casa? / -o, e'mi par d'aver veduto questo / viso altra
di certe frasuccie compagnevoli, che ti par proprio di sentir l'autore dirti il fatto
. de amicis, ii-382: sempre par di sentire ruggire di sotto le batterie,
finire in miseria. dante, par., 27-60: o buon principio,
a. f. doni, 3-39: par che gl'abbino questa ventura sempre mai
soldani, 1- 161: anzi oggi par che d'altro non sia andazzo, /
dorè. fucini, 32: un par di calzoni bell'e fatti di casi-
: scrivo in una cameretta dove mi par d'essere un grillo in gabbia. ma
bisognerà che io faccia capo piuttosto a un par vostro, o a uno statuario,
assai vile. marino, 270: ben par ch'ivi [nella spelonca] natura
/ sembra artificio il caso, / e par l'architettura inculta e rozza / ingegnoso
estremo / nel monastero vi ricorderete. par ini, giorno, iv-578: ma
. ant. caduta. dante, par., 14-4: nella mia mente fe'
cui voi fate tanto caso, a me par molto pericolosa e spesso po esser mala
3. confutare. dante, par., 2-83: questo non è:
fia lo tuo parere. idem, par., 4-89: e per queste parole
/ or piovorno ora acceso, in cui par scatti / a sconvolgerne l'ore /
, uccidi e pericola tal persona, par che si faccia giudice in luogo di
, / e 10 fe'grande al par dei gran baroni. guicciardini, 28:
quanto il bel tesoro / di castità par ch'ella adorni e fregi. boccaccio,
-la comunione del mio spirito col tuo mi par così casta ch'io ti chiamerei sorella
che lin- dura! / non vi par egli un figurin di lucca.
: io son vituperato, e mi par già udire questa istoria per roma gridare ad
vien la pasqua gaia, / la piazza par che tutta si rinfreschi, / che
accidentale, fortuito. dante, par., 32-53: dentro all'ampiezza di
.]: 'cataletto ', par quella bara coperta che serve a trasportar
la rappresentazione del boccaccio, che non par più d'un catalogo rimato, secondo l'
: / stretto da tre catene, par ch'ira aggia, / rabbia, schiuma
io vedo un legno nel mare che mi par che sia una galera..
e tutto 'l corpo brontola, che par ch'i diavoli dell'inferno vi siano accampati
un ciondolo). dante, par., 15-100: non avea catenella,
non m'hai fatto menzion. che par caduta / nel catin de la morca di
che si chiama il campo, / par un catino, e di freddo di verno
quali vi sono adattati in modo, che par che l'acqua gemendo vi si sia
, cornuto e strano, / che par che russi, un diavol nel catino.
bocca, / per sua pigrizia, e par col corpo repa; / secca le
talvolta certi men gravi propositi, che par che debbano temere di farsi innante alla
: la lingua italiana... non par che ancora siasi abbastanza addimesticata con questa
mal condotta? -la cattivanza di chi par buono. 2. azione malvagia
adulteri. petrarca, i-4-111: che par dolce a'cattivi, ed a'buoni agra
l'apostolicità). dante, par., 12-104: di lui si fecer
i quali si legano insieme, e par che nascano fuori delle foglie che vestono nella
per due cause: l'una, perché par che non stia bene a'vecchi;
acerba, è un tratto che non par facile a giustificarsi. manzoni, 135:
ardire sdegna / quel che troppo gli par cauto consiglio. marino, 1-54: spesso
la cava, / in che tanta mercé par che si truove, / che l'uom
ci rappresenti, questa nondimeno... par che per triplicato misterio porti quasi
non me dia un cavallo; ché me par sia troppo tardi e sai che sempre
; e come a traverso d'un par d'occhiali verdi, mirano ogni cosa
d'uova; e pel ferragosto, un par di piccioni. panzini, iv-121:
tu me fai pur consumare / e par che tu ne pigli gran piacere. /
mio amico, / ma ogni volta par mi cavi un occhio. -cavare
. giamhullari, 434: veri- similmente par da pensare o che il suo premio fusse
avere la stessa libertà della mia. par ini, 679: tanto cavillava e sopraffaceva
opera di qualcuno che lo favorisce, par che duri fatica di cavare la verità
l'anguillette piccole e minutissime, che par che non abbiano occhi. targioni pozzetti
, indursi, condiscendere. dante, par., 20-57: l'altro che segue
; venir meno. dante, par., 33-56: da quinci innanzi il
cause potessero esser queste, non vi par forse che a ciò bastassero la non
7-219: mentre così si umilia, le par d'affondare in una cedevolezza senza termine
due volte all'anno con un par di forbici le cedole dei titoli ereditati dal
/ ché, dubitando, all'uom par chi lo ceffe / veggendo l'ombre e
di aspetto minaccioso, sinistro, che par meditare un'azione delittuosa. -anche come
vedi tu quel ceffo rubicondo, / che par di rame? marino, vii-551:
vapor che l'aere stipa. idem, par., 3-48: e se la
credette / bassando 'l viso. idem, par., 5 133: sì come
manca; e a tanta gente / par che l'istro sia poco, / e
celato, cioè lo meridionale. idem, par., 8-52: la mia letizia
quella milizia del celeste regno. idem, par., 8-34: noi ci volgiam
duo tigri guidono; / e con lui par che l'alta rena veniva steso
). quel si vede ondeggiar: quei par ch'inciampino: / quel fioravante
argillose. negri, 1-518: esule al par di te, che di calcina /
cena, e si tassarono chi in quattro par di fagiani, altri in dieci libre
gloria dei beati. dante, par., 24-1: o sodalizio eletto alla
ammesso alla beatitudine eterna. dante, par., 30-135: prima che tu a
sole, / all'un mill'anni par che l'altro moia. note al malmantile
ant. zenit. dante, par., 29-4: dal punto che 'l
perpendicolare allo zenit. ottimo [par., 29-4]: elli stanno in
com'augel per suo richiamo. idem, par., 22-101: la dolce donna
dòmo d'irti steli inserto, / par che la vita l'ultimo saluto / mandi
data agli uomini per loro diletto del par nobile che innocente, veggendosi a un
avendo insieme la ragione e 'l sentimento, par che congiunga la natura divina con quella
. pulci, 18-162: che non par mai la sera io m'addormenti, /
frocchia, 967: l'indole dei barcellonesi par quella di gente cui piace goder la
un giorno all'anno. dante, par., 27-143: ma prima che gennaio
ecc.). dante, par., 9-40: di questa luculenta e
. la centesima parte. dante, par., 24-108: « se 'l mondo
. e al figur. dante, par., 21-80: né venni prima all'
era all'estremità, ma più tosto padova par da credere avessero eletta. monti,
appellate centurie. aretino, iii-215: mi par delle centurie un cavaliero, / che
bolgia dell'inferno carsico,... par magnanimo come il buonarroto che combatte contro
di ceppo ab antico. dante, par., 16-106: lo ceppo di che
la mannaia, / a me non par d'avere errato adesso. = dal
agli stimoli esterni). dante, par., 1-41: surge ai mortali per
covrir nulla manera; / ca 'n me par che s'asconda / troppo isforzatamente /
è l'ambra gialla, dopo la quale par che ne venga la cera lacca finissima
. cerbiattino. caro, 16-83: par ch'all'ombra la chiami, e tra
. burchiello, 115: sciloppo mi par ber, ma non di vigna:
fina, / chiudendo gli occhi, mi par medicina. lippi, 7-6: piglia
, fare la ronda. dante, par., 16-63: tal fatto è fiorentino
in mezzo a due fagotti / un par d'occhiali affumicati e rotti. carducci,
baroni incominciata; / e forse un altro par di tanta vaglia / non vede il
volte l'andai cercando. idem, par., 17-49: questo si vuole e
e similitudine di corona. dante, par., 15-97: fiorenza dentro dalla
cerchiava la temenza il core. dante, par., 14-55: ma sì come
sulla punta della bazza, e un par d'occhiali tondi cerchiati di nero che
circonferenza, circolo. dante, par., 14-1: dal centro al cerchio
-mezzo cerchio: semicerchio. dante, par., 13-101: non per sapere.
a misurare a punto. idem, par., 33-134: qual'è 'l
di un orologio. dante, par., 24-13: e come cerchi in
e mezzo circa). dante, par., 10-14: vedi come da indi
dato astro. -cerchio parelio o par elico: fenomeno di ottica atmosferica consistente
ma questo è quel ch'a cerner mi par forte, / perché predestinata fosti sola
tra le tue consorte. idem, par., 26-35: la mente,.
. ant. destinare. dante, par., 3-75: se disiassimo esser più
come a la cerca, non mi par da far altro, che mettervi innanzi
eccezionale ingegno, luminare. dante, par., 10-115: appresso vedi il lume
fratelli di ioseph, le quali cause, par che abbino un certo che da essere
aiutaro anfione a chiuder tebe. idem, par., 12-5: e nel suo
intr. e rifl. dante, par., 12-27: gli occhi..
conviene insieme chiudere e levarsi. idem, par., 28-18: un punto vidi
; / vedi l'entrata là 've par disgiunto. machiavelli, i-547: è
vesta in che si chiuda. idem, par., 3-104: dal mondo,
(il cielo). dante, par., 30-8: e come vien la
-anche al figur. dante, par., 17-36: quello amor paterno,
con valore di superlativo. dante, par., 5-138: per più letizia sì
non potea parlarmi chiuso. idem, par., 11-73: ma perch'io
segno di vittoria, coronato. idem, par., 22-9: e non sai
, / ché al senso mio non par cosa mortale? -con le braccia
de la stella di marte. idem, par., 1-39: surge ai
ben di perseguirla ancor satolla, / par la minacci di più grave oltraggio.
forte e animoso, / nulla non par che dell'arcion si crolle. leopardi
appoggio di sua vita, / che sempre par che a dare il crollo penda.
, ii-91: una tal quale efficacia par certa. o meglio, parrebbe certa se
particolare fattura, nota il momento preciso della par spazio e tempo sarebbero la
». redi, 16-v-413: mi par di riconoscere il mio proprio ritratto, con
. nievo, 32: mi par ancora d'udire il romore monotono delle
di ninfe si confonde, / e par ch'a suon di crotalo e di sistro
del pietoso esser spietato. dante, par., 25-4: se mai continga
, una salita). dante, par., n-106: nel crudo sasso intra
inteser le parole crude. idem, par., 12-57: il santo atleta /
demonte, 22-511: qual par leone, / che vien da divorar
giacere sepolto sotterra. dante, par., 6-68: antandro e simoenta,
in discrezion dell'onda, / che par che ognor se lo inghiottisca e rube.
e poi vi soffia drento, / e par che dalle piagge di cuccagna / venga
250 in 300 leghe, questa terra mi par proprio la cuccagna. garzoni, 1-685
ha saputo vedere quelle piccio- gli par che faccia con lo staio: / non
filare. bruno, 3-741: e vi par che faccia in questo mentre star in
pananti, i-256: in cucina mi par di sentir gente. manzoni, pr.
dalla voce che fa, con che par che dica continuamente cù cù. savi,
troppa simiglianza non m'inganna. idem, par., 2-130: e * 1
la mia compagnia costui sovvenni. idem, par., 16- 128: del
è chi e'pareva! oh, par un donadello, tanti cuiussi sputa.
per metonimia. letter. dante, par., 15-121: l'una vegghiava a
alla vergine maria. dante, par., 5-72: e [ifigenia]
alcuno e cumulato d'ogni laude, mi par necessario farlo nobile, sì per molte
tuttavia; / trasse la spada, che par che riluca / più che non fece
. -cintura. dante, par., 15-113: bellincion berti vid'io
vendetta de la carne. idem, par., 24-93: la larga ploia /
io noi so dire altrui, sì mi par novo. idem, purg.,
/ del cor di federigo. idem, par., 9-11: ahi anime ingannate
del monton privati féne. idem, par., 6-140: e se 'l mondo
essere ne lo mare. dante, par., 12-28: del cor dell'una
. machiavelli, 3-321: guarda se par che la dica da cuore. ariosto
che m'è dato. idem, par., 14-88: con tutto il core
petrarca, 158-6: con leggiadro dolor par ch'ella spiri / alta pietà che
desiderare fortemente, bramare. dante, par., 13-1: imagini chi bene intender
, corvi e serpenti. dante, par., 30-139: la cieca cupidigia
. - anche sm. dante, par., 5-89: lo suo tacere e
la passione amorosa. dante, par., 8-7: ma dione onoravano e
, sempre / con tenore ostinato al par di secchi / che scendano e ritornino
gli è da- vante. idem, par., 11-1: o insensata cura de'
delle cose spirituali. dante, par., 12-129: ne'grandi offici /
tristo petto, / né delle cose car par conto faccia: / così la maggior
distende su per sua verdura. idem, par., 4-17: io veggio ben
suscitare la curiosità. dante, par., 26-21: quella medesma voce che
/ « ite, o figli, del par; tu più possente / il dardo
piace, / ch'ogni vista, -mi par trista / ch'altra donna face.
46: chi è quel grande che non par che curi / lo incendio, e
e torto / sì che la pioggia non par che il maturi? g. villani
né unghie si togliea. idem, par., 17-84: parran faville della sua
a'pericoli senza cagione. dante, par., 8-84: avria mestier di
, e cura lor magagne. idem, par., 17-20: mentre ch'io
fagiuoli, 3-6-198: ti credo valoroso al par di pirro, / ma la vita
pirro, / ma la vita ti par fronda di porro, / da mettersi di
di una repubblica. dante, par., 16-108: lo ceppo di che
curule sizii ed arrigucci. landino [par., 16-108]: 'a le