un'erba, in virgilio, che par sia il 'sileos'. = voce
vedete talvolta certi men gravi propositi che par che debbano temere di farsi innante alle superciliose
. lacopone, 47-65: un deferto par che agi, del silenzio del ta-
; e anche a colui che sogna par così ». « or bene »,
con un sillogismo. dante, par., 10-138: questi onde a me
dedurre. guarini, 1-92: mi par quasi d'indovinare che ciò sia stato
mezzo di un sillogismo. dante, par., 24-77: da questa credenza ci
al tempo della primavera, / quando par che la terra e l'aer rida,
i canneti, ascoso pan, e gli par di vedere il dio silvestre che si
uom silvestre / ch'ogni consorzio uman par che paventi. bizzarri, 30:
. cavalcanti, 3-100: tutte queste cose par che confermino che la trasmutazione si faccia
e. cecchi, 2-157: mi par di vedere shakespeare che, sotto a una
farò volentieri. piccolomini, 10-139: non par verisimile che fusser tutte [le orazioni
dipinto 'nver l'ardente. dante, par., 8-134: natura generata il
a una medesima virtù. dante, par., 3-45: la nostra carità non
(una teoria). dante, par., 4-50: quel che timeo de
, / però che, come dice, par che senta. -che dà
inf, 11-60: questo modo di retro par ch'incida / pur lo vinco d'
.. lamento [di bradamante] mi par giusto giusto una frottola da cantar sulla
con le scienze massimamente. idem, par., 14-7: nella mia mente fé
ragionevole, l'effetto così manifesto; par di vederci una conformità simmetrica del linguaggio
.. / questo modo di retro par ch'incida / pur lo vinco d'amor
suo ganimede è giaciuto, non vi par, se va a dir messa, quasi
circonda, / e quando d'essa non par che gli caglia, / con presto
fagiuoli, vii-s60: l'itinerario qui mi par finito, / e ven'ho data
è più puramente spirituale. dante, par., 7-130: li angeli, frate
, una filosofia). dante, par., 6-17: una natura in cristo
zeno e ang. contarmi, lxxx-3-878: par che al medesimo prencipe et alli suoi
la vista). dante, par., 33-52: la mia vista,
viva luce, fulgido. dante, par., 28-57: quello avea la fiamma
(l'anima). dante, par., 7-36: questa natura al suo
cie- lo). dante, par., 14-139: chi s'avvede che
getti, 17-77: oh, questo mi par bene un voler proprio tenere iddio a
dalla croce, ii-51: « crescono le par ti carnose, quando manca
letter.). dante, par., 21-59: di'perché si tace
sì vago e sì polito / che par che vada o tomi del convito.
ma però / di quelli che talor par che un minuzzolo / l'affoghi per un
l'impeto stesso s'assomiglia, / par a rinaldo proprio di volare. duodo,
e maraviglioso, in cui l'immaginazione par che non abbia confini. montano,
di un fiume). dante, par., 8-58: quella sinistra riva che
a quella politica). dante, par., 12-129: io son la vita
pianete messo / nei fredde segne, par ch'en lei s'annide, / sì
mie / stampi la strada tua che par sì alpestra. tasso, 2-1: ismen
mare, / louale è rosso sì che par sinopia. bibbia volgar., vi-131:
nasce dal metodo sintetico, del quale par che abbia voluto stro e di nepitella calpestati
pa- rosismi con veemenza maggiore, quando par che fa declinazione del sintomatico incendio debba
per omnia secula benedictus'. idem, par., 13-54: ciò che non more
quanti alati 7 aman le fronde al par paure e i fonti / amabil sire
ed aveano ale e unghie. dante, par., 12-8: canto che tanto
per ribaciar le amiche arene, / par che l'acqua dai marmi a terra smonti
truova tanti ingegni da cadere / che nulla par ch'a ciò difesa monti. esopo
è vivo, il di lui rostro par giusto fatto di un vivissimo corallo, ma
de le gioie, di ciascuna, par me smonte. 28. rimuovere
sì 'l valore, / che li spiriti par che fuggan via, / allor sente
tal guisa smarrire / che lo intelletto par da me fuggito. -farsi più
a dietro volta, / ché le par che rinaldo aboia alle spalle. tasso,
m'arde la sete / perenne al par del cristallino e fresco / bramato fonte,
altri, il sento stridere / sì che par che lo scotenni, / o lo
n'avene / (ma ciò snatura, par, mala sembiansa). 8.
un brivido per le vene, e mi par proprio veder quelpuomo-biscia così snaturato andar via
, anzi s'elle sono alla moda ci par brutto ciò che ne differisse e bruttissimo
, napoli e sicilia... mi par che pesino assai più che 'l stato
cercare il nemico nella sede donde gli par più difficilmente, e perciò più
stata ancora potuta snidare, non vi par egli che il veder sorgere di questi uomini
i pippion ci détte, / tanto ben par che randello, 7-499: s'era.
i noci metri più diffìcili che non par fatto suo. snodare un'andatura dolente e
come sferza o strale / incontrala dio par che s'aventi e snode. tasso,
. ritmico / il carro elettrico / par che a'tuoi piedi / lento si snodi
canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare, / diporrò giù lo
moderno e quello de migliori secoli, mi par fatta bene, e ci si sente
vita nuova, 26-7 (119): par che de la sua labbia si mova
una pena dell'animo. dante, par., 20-141: così da quella imagine
bandi, 1-i-113: narrano, e par vero, che molti, contemplando con
campar e morte mi sobranza. dante, par., 23- 35: quel che
difende. -intr. dante, par., 20-97: 'regnum celorum'violenza paté
categoria di persone). dante, par., 15-99: fiorenza dentro da la
. strozzi, 1-195: di vincenzio mi par l'uscio socchiuso. canaldo, 179
da un pericolo imminente. dante, par., 6-96: quando il dente longobardo
germano. sarti, i-1-135: mi par gran cosa che essi voglino romper la tregua
-òlo dato a pilato ». dante, par., 33-16: la tua benignità
una città. dante, par., 12-40: lo 'mperador che sempre
calzabigi, 179: dalamberto, a cui par che si sveli, / e conparticolar predilezione
: cenacolo poetico. dante, par., 24-1: o sodalizio eletto a
. - anche assol. dante, par., 5-63: qualunque cosa tanto pesa
mercennario delle proprie sue dante, par., 10-15: vedi come da indi
avendo satisfatto così al debito di dante, par., 21-93: quell'alma nel ciel
. minturno, 449: né anche mi par degna di laude la diligenza di coloro
troppo ho in mente / quel par di poppe dure come pine, / assai
un problema logico). dante, par., 28-60: se li tuoi diti
facci dimostrala / che sof- frenga / par che venga / e parte e di costanza
o della direzione). dante, par., 28-80: rimane splendido e sereno
insieme e tutto signorilità di maniera ch'e'par che a quel mò belloccio, bianco
ciel! si gli vede dinanzi, / par ch'abbi liei la solboggiata sotto.
in un contesto figur. dante, par., 23-130: oh quanta è l'
tu quel ceffo rubicondo, / che par di rame, e quegli occhi di fuoco
altra bel- leza terrena. dante, par., 14-78: oh vero sfavillar del
, lo quale è dio. idem, par., 24-141: credo in tre
quanto crudele o fastidioso. dante, par., 30-145: poco poi sarà da
; espediente, stratagemma. dante, par., 11-6: chi dietro a 'iura'
della propria abilità dialettica. dante, par., 24-81: se quantunque s'acquista
: il testo di san gregorio mi par sì preciso da non dar luogo alle
soffistiche chimere intorno al vero, che mi par un punto tanto più difficile. mamiani
in essa ha preso loco / e tanto par che le suo fiamme tema, /
condizione di sudditanza. dante, par., 8-74: se mala signoria,
nei lineamenti corporali un po'il padre e par che abbi ereditata anco la debolezza del
l'altro come forma materia. idem, par., 2-107: ai colpi de
ecclesiastico o amministrativo. dante, par., 6-84: ciò che 'l segno
a la nostra volontade. idem, par., 7-71: ciò che da essa
-in una raffigurazione araldica. dante, par., 12-54: siede la fortunata calaroga
collocato al di sopra. dante, par., 12-54: siede la fortunata calaroga
, xiii-249: che il momento aspettar vi par mill'anni / di pronunziar quelle sacrate
una divinità pagana. dante, par., 31-12: nel gran fior discendeva
carcere o di bando / uscir, non par che 'l tempo più soggiorni / a
leandreide, i-10-10: nel viso suo ben par che amor soggiorna, / ma gli
grande antichità e dal cangiare patrie e soggiorni par che derivasse in loro un dialetto diverso
in un determinato luogo. dante, par., 27-72: in sù vid'io
« e monna tessa che ha? e'par che tu l'abbi battuta: che novelle
poggi / tmari lionessa appresso a'dante, par., 3-82: come noi sem di
con occhio voler ne 'nvoglia. idem, par., 30-113: soprastando al lume in
/ ce passò co sonniare. dante, par., 33-58: qual è colui
fantasticare, vaneggiare. dante, par., 20-82: là giù, non
mira / che i solari raggi gli par bruni o persi. poliziano, st.
, la guida. dante, par., 2-14: voialtri pochi che drizzaste
semplicemente, ma religiosi soldati, necessarissimo a par basta, i-4: alcuni soldatoni
lo quarto è lo sole. dante, par., 1-47: beatrice in sul
e riguardar nel sole. idem, par., 1-80: parvemi tanto allor del
al bel soggiorno / verdeggia, e senza par, poi che l'addomo / suo
: raggio solare. dante, par., 2-33: parev'a me che
che lo sol ferisse. idem, par., 33-64: così la neve al
tardi per me conosciuto. idem, par., 10-53: ringrazia il sol de
allegoria della teologia. dante, par., 3-1: quel sol, che
, il dolce aspetto. idem, par., 30-75: così mi disse il
nel cielo del sole. dante, par., 10-76: poi, sì cantando
petrarca, 245-9: non vede un simil par d'amanti il sole. -non
e il far buona tavola, e par che consideri quasi tanto una buona soleggiata
io solea, lasso doloroso, / prendere par giunt. imperi, solessi
più chiare e maggiori. idem, par., 18-57: io mi rivolsi dal
risonando a doppia, / che propio par la zolfa delli ebrei. 6.
perché fra la miseria dei contadini gli par meglio d'aver otto e dieci famiglie
così poco romantica e solipsistica che mi par d'essere la bocca sulle spalle d'atlante
di querce ombrose, / dove ognor par che filomena piagna, / ch'in mezzo
la marchesina] e chi anelava solo par che mi sfaza, / ch'eo ebbi
o semprebene, 435: plui bella par la mare e più sollazza / nie tediose
salamandra se renova nel foco, / cusì par che gli scandali te sian solazo e
perisce; / ed a. llei sola par sollazzo e gioco. boiardo, 3-142
troppo sollazzo, / benché nel viso par santa lucia. 6. soddisfazione
me ho del tempo, non mi par che escluda la possibilità che il numero delle
s'ha messo la giornea / e par che gli osti l'abbin salariato / a
buonaparte, 1-3-7: dunque non ti par differenzia tra le punture d'amore e quelle
dolcezza con uno spruzzo di acrimonia, par che insieme soavemente baci e morda.
e 'ncespe; / ch'or me 'l par ritrovar, et or m'accorgo /
di man del poppi, e perché mi par dessa, / spesso fo seco una
vita eremitica nel deserto. dante, par., 18-134: 1'ho fermo 'l
membra / pose colei che sola a me par donna. boccaccio, serto / soli
, avenente, / ogn'altra gioì mi par che sia neiente. scopo / tu mi
carica senza colleghi. dante, par., 21-77: questo è quel ch'
: questo è quel ch'a cerner mi par forte, / perché predestinata fosti sola
: uno solo dio credi. dante, par., 24-131: 10 credo in
al mondo sola, / anzi a cui par non fu giamai né fia. lemene
, 1-86: solo nel pianto comun par ch'ella rida; / e forse insidie
-niente altro che. dante, par., 28-54: questo miro e angelico
dà l'aria di gran dottore e par voglia dettar leggi agli altri, si dice
. -esporre. dante, par., 21-51: ella, che vedìa
della fortuna mondana. dante, par., 7-22: secondo mio infallibile avviso
tutto il corpo il corpo, / come par che talvolta abbian talento, / sì
caggia per mala misura. / quando costei par più quieta e doma, / allor
maniera dei vella], / ch'ella par dirittamente d'un somaio; / con tutto
e trotta, / e canzisce, che par pur un somiere. la spagna,
è da dio più amata. idem, par., 7-75: più l'è conforme
creato da dio. dante, par., 1-105: le cose tutte quante
, xxviii-831: a li matti ogni matto par savio per la sua somiglianza. adunque
meno che la cosa vera. dante, par., 15-78: l'affetto e
, / all'ombra ch'e'suoi nati par somigli. aretino, 18-212: se
iulio cessare u a pilato. dante, par., 32-86: riguarda ornai ne
angioli somiglia, / tanta luce ivi par ch'arda e sfaville. baldi, 88
un altro ch'io possa amare a par di te? misasi, 5-94: era
-rendersi simile, identificarsi. dante, par., 28-101: 1 cerchi primi
su tutte le altre. dante, par., 19-47: ciò fa certo che
: la ragione è ottima e la giusticia par che consenta, pur che si trova
quel che de'medesimi sommari di livio par che si cavi. alaleona, 38:
dal petto el conceputo sdegno, / qual par ch'in odio el tuo penser somerga
. alla gioia d'un racquistato cugino par che restasse sommersa la doglia d'un
, convinto di falso. dante, par., 2-61: certo assai vedrai sommerso
, / ch'a nulla di- screzion par che si mova; / questa è colei
b. fioretti, 2-1-25: non par... che... convengano
/ la cima de * capelli al del par monti; / formata e vestita è
credendo che tua schera / n'avesse par al mondo in gentileza! giraldi cinzio,
sapere; suprema verità. dante, par., 4-132: nasce per quello,
..., s'egli ti par giusta cosa che il maestro de'cavalieri gli
quella poveretta che piange da ore, par tanto poca che a momenti può distrarsi e
e tenacer cesari, i-405: a me par veder proprio il gonfio che bollendo levava
lo mattino è sonato, / zorno me par che sia. boccaccio, dee.
e grande pianto sonava. dante, par., 23-111: così la circulata melodia
il nome di maria. idem, par., 25-135: li remi, pria
, spiegato o narrato. dante, par., 33-74: per tornar alquanto a
il discorso diretto). dante, par., x-143: come orologio che ne
na a così gran martello / ch'e'par che vada a sacco la contrada.
tuo'sonettuzzi e versi, / qual ti par saper fare. landò, i-57:
990: sonito / di mondo lontano par l'eco / tra le arcate che abbraccian
è un sonnifero che sul principio tanto par che gli acqueti, quanto a forza d'
così li fa- cess'io! / par che bea papaveri nel brodo. tasso,
ingegno, da quel sonno, / che par che gli occhi tua d'un vel
mi squarciò il velame. idem, par., 12-65: la donna che per
/ suonano i piè nel corso e par ch'avampi, / di sonori nitriti empiendo
che può risvegliar virtù sopita, / tutto par che ritrovi, e in efficace /
di soppiatto', significante 'nascostamente', che mi par preso da 'sotto piatto'o sia
chi sta sopr'ella. dante, par., 10-22: or ti riman,
e lo ricopre). dante, par., 7-6: così, volgendosi a
così nobile città disfatta. dante, par., 1-102: li occhi drizzò vèr
troverò un altro ch'io possa amare a par di te? o cara anima,
si bagna, / e in corpo par vivo ancor di sopra. a. f
-dominare, trionfare. dante, par., 31-36: veggendo roma e l'
tanto va sopra sé male, / che par proprio un vetturale / quando compie la
, formato da una cinghia posta intorno alla par te posteriore del dorso.
. leopardi, iii-241: quanto alle legature par ticolari di qualche copia in
che è robino / a gli occhi mei par che se apresentasse / un gran tesor
/ da pigol ni da grande, da par ni da sovran. machiavelli, 1-iii-1167
che sopra gli altri sono eminenti, e par loro di ricevere ingiuria qualunque volta sentano
, « ché, parlandomi tosco, / par che del buon gherardo nulla senta.
antichi romani). dante, par., 15-138: mia donna venne a
rusticale, bello e invidiato tesoro del nostro par trui, sì come fanno
intero del suo tutto, restando sempre qualche par ticella indietro, per la
intellettualistico delle discipline matematiche e naturalistiche, par che non vi s'abbia alcun sospetto
d. bartoli, 4-1-217: mi par da credere che iddio,...
trovandosi nelle medesime circostanze de'bigi, par che, se scavavano, debba ciò
. i. neri, 12-86: par che sian giunti agli ultimi flagelli, /
cosa) e parte perché quel tutto par che diventi capo e cagione di cose
ci puote, ed esser sole / non par ch'abbia decoro. foscolo, iv-315
1-1-265: io ti ricordo ch'un tuo par ch'è povero, / non può
burchiello, 122: all'arco della schiena par delfino / con ampie nari e molto
. burchiello, 123: tiene un par d'occhial sì bene addosso / che
aspera sorba / in questo ultimo don par che tu miri, / se già non
. folengo, i-243: ciascuna par che 'n quello si trastulle / sve
sorbia / da una parva fantina / chi par cossa sì meschina? 16
, cv-536: abenché a me paresse, par el vero, / che el fiume
. soderini, iii-89: arbore propriamente par che si dica quello che cresce a
barilli, i-237: la patria della democrazia par diventata una cooperativa anonima, e parigi
te trovo sordo! dante, par., 15-7: come saranno a'giusti
inadatto, inadeguato. dante, par., 1-129: forma non s'accorda
le qual si guerreiato. dante, par., 3-46: 1'fui nel mondo
, ili-canzone, 74: canzone, e'par che tu parli contraro / al dir
/ in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i mie'
martiri / che la sorella tua mal par che conti. serdini, 1-22: canzon
s'era in ginocchie levata. idem, par., 10-140: ne l'ora
e surgerìa chiamando pietanza. dante, par., 13-142: non creda donna
ancora in lor letame. idem, par., 10-114: entro v'è l'
, il giorno). dante, par., 1-37: surge ai mortali per
sì diviso / di sopra, che par surger de la pira / dov'eteòcle col
col fratei fu miso? idem, par., 18-101: nel percuoter d'i
uno scoglio). dante, par., 9-28: si leva un colle
non surge molt'alto. idem, par., 21-106: tra 'due liti
de'medici, 7-146: un che mangiato par dalla mar -per estens.
giacomo da lentini, 27: con gioi par che m'accoglia / lo vostro innamorare
due vele. lemene, ii-25: già par ch'ogni riparo il piè sormonti.
« se costui sormonta, / come par degno d'ogni cosa buona, / ancor
proprie capacità e facoltà. dante, par., 30-57: non fur più tosto
, / in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i
mie'martiri / che la sorella tua mal par che conti; / e se ti
che conti; / e se ti par che la pietà sormonti, / chiedile umilimente
. giraldi óinzio, iii-18-53: par che il van desio sì in lei
nelle scarpe sormontate da una quadrata fibbia che par d'argento. calvino, 13-81:
è ben vero che le cose ai germania par che tendino a qualche maggior rottura,
simile in odio egli di quella / vicinanza par lieto. tu li pensi / compagni
. varano, 1-3 io: ti par lieve un tal delitto, / ch'io
che si è lasciato. ante, par., 5-59: ogne permutanza credi stolta
21-4 (85): quel ch'ella par quando un poco sorride, / non
gente d'alt'affare! » idem, par., 3-24: li occhi torsi
268-72: è viva colei ch'altrui par morta, / e di sue belle spoglie
boccaccio, viii-2-36: sono nondimeno alcuni che par talvolta che sorridano quando alcuna cosa scherniscono
ironia, scherno. dante, par., 18-19: vincendo me col lume
le parole). dante, par., 1-95: s'io fui del
aspirate, sorseggiate quell'aria, e vi par di bere allegrezza e forza. cinelli
: « matto ». dante, par., 1-110: ne l'ordine ch'
, 1-126: noi pel terror immoti a par d'un sasso / re- a sorte-
mansione o un incarico. dante, par., 21-72: l'alta carità,
ta la sua vita. dante, par., 32-34: sotto lui [s
che sua colpa sortille. idem, par., 31-69: tu la rivedrai [
vita amistà vii desconoscente. dante, par., 11-109: quando a colui
veduto sortirsi il disegno contrario, aera da par suo nascosto. malvezzi, 53:
, ecc. questa voce, che non par di buon conio, è d'uso
come spettante. dante, par., 4-37: qui si mostrare,
. levato in volo. dante, par., 18-73: come augelli surti di
/ che come draghi quinci scatenati / par che l'occaso e torto / e 'l
acque, / a'naviganti il sol par che neltacque / anco s'attuffi e vi
). gadda conti, 2-109: par che la barca, lucciola grande, sorvoli
, incerto della verità. dante, par., 12-39: l'essercito di cristo
di perle dal pennone, / come il par d'orecchini che un giorno detti a
o dai sensi. dante, par., 32-92: io vidi sopra lei
, cioè che o che paulo par umano scalatrimento s'infignesse di sapere comporre
un lume subito m'apparve / qual par balen, che vien per taire acceso
sotto i verdi rami. idem, par., 33-97: così la mente mia
/ el qual, per esser grasso, par sospinto. leonardo, 2-262: ogni
impulso di volontà concordi. dante, par., 19-96: la bendetta imagine,
il corpo non sostegno. dante, par., 4-8: s'i'mi tacea
vita nuova, 26-7 (119): par che de la sua labbia si mova /
a lui solo sospira. dante, par., 22-121: a voi [gemelli
occhi. b. tasso, ii-182: par ch'ogn'un ami, / ch'ognun
. pulci, lxxxviii-ii-328: favole e sogni par che di sé conti; / tutti
. castelnuovo, 160: mi par ieri quando l'abate officiosi diceva a tutti
di forma dato per nature idem, par., 33-88: nel suo profondo
-anima separata dal corpo. dante, par., 7-5: così, volgendosi a
doppio lume s'addua. idem, par., 15-8: come saranno a'giusti
; base, principio. dante, par., 24-64: fede e sustanza di
: ella [castagna] è bianca che par cravorio lavorato a rabeschi gentilmente diretta,
inimici liberare sostenne morte. dante, par., 26-59: tutti quei morsi /
occhio la sostenea lunga fiata. idem, par., 23-33: per la viva
sua lunghezza paziente sostenga. idem, par., 16-55: oh quanto fora meglio
tutora afinando sue speranza. dante, par., 16-21: per tanti rivi s'
. m. zanotti, 1-6-364: similmente par che sostengano il verso e gli diano
che non solo con l'arco del sopraciglio par che sostentino la cadente filosofia, ma
l'impeto sostenta; / e solo par che 'ncontra tutti baste, / ed ora
. boschini, 95: san cristofolo par giusto un zigante / che su le
una di vino, di maniera che par quasi incredibile veder la poca sustentazione che
, che prese possesso del mondo sgranando un par d'occhi neri. -sopportato
, tanto dal principio al fine mi par sostenuto e bello. fanfani, lvii-20:
della terra et uscir poi là dove par ch'abbiano il loro principio. lud.
di essi il salvatore, in cui par vedere quel candore di luce eterna, quella
collerica, dalla velocità o sottigliezza della quale par che venga questa subitezza. grillo,
per le tempie e per il collo, par che brillino quasi iacinti filati con la
col nome o con lo 'nfinito, par nondimeno che la sottigliezza gramaticale faccia disceme-
, / non vuol dir nulla, sebben par che questa / sia una sottigliezza da
che iterizia morale, per cui tutto mi par giallo e mi parrà finché non sarò
argomentando e disputando procedono. idem, par., 32-51: or dubbi tu e
, 2-139: quella timidità, che par propria e naturale di noi altre donne,
pur la primiera lettera del nome, par che tocchi più a'dittatori in latino che
d'ogni altra regola per conservarsi sano ne par necessario il non tormentare soverchiamente la testa
talvolta, pedanti). dante, par., 7-89: né ricovrar potiensi,
tasso, 18-68: adombrato il ciel par che s'anneri / sotto un immenso
apparve un dì nella presenza vostra, / par che, pensando, il mi'cor
dall'istituzione imperiale. dante, par., 6-7: cento e cent'anni
sotto lor rubrica, / perché mi par che vi sia grande scorno. pico della
presto e dotto / quanto a mangiare par ch'abbia potere, / e'metterebbe
o nella vita terrena. dante, par., 2-123: questi organi del mondo
pure., 5-5: ve'che non par che luca / lo raggio da sinistra
quel di sotto, / e come vivo par che si conduca! -inferiore (
sì di grazia cincte, / che par di te non è socto la luna.
quell'altro, il maggiore, che par così quieto! quello lavora sotto sotto.
sarpi, i-2-106: le cose di germania par che tendino a qualche maggior rottura,
l. salviati, 9-14: quando al par del piano avrai levata la sottomurata e
tenebrosi sottoscala dell'intenzione umana a me par proprio la virtù principale di quell'acutissimo
... la sottoscrizione, a cui par teciparono specialmente l'inghilterra e
e morirsene, perché come nel cielo par che ci siano gli astri spenti, c'
gradi sotto zero, e pure mi par di star bene e d'esser ancor giovine
altra sorgente luminosa. dante, par., 14-53: sì come carbon che
rifulge un astro). dante, par., 31-120: come da mattina /
c- chi ha danari ad usura, par che 'l mese passi soperchio ratto.
quali hanno mangiato e bevuto superchio, par poi la notte vedere i miracoli. anguillara
: uomini or veggio, ai fatti al par che al volto; / e se
n-iv-108: questo termine di sovraillustre a me par canal. caratteristica frequente delle formazioni
forzore; / e quella ch'è minor par simel vene. = comp.
affetti, queste cose tutte al par di noi non sapesse? manzoni,
che mai non parto, sì mi par sovrana. fiore [dante], i-133-2
della sua lingua rifrenare. dante, par., 26-48: per intelletto umano /
alla capacità di comprensione. dante, par., 15-42: giunse lo spirto al
o inadeguato; sopraffare. dante, par., 30-24: da questo passo vinto
lo scoglio più sovrasta. idem, par., 30-112: come clivo in acqua
presso più a dio? idem, par., 19-91: sovresso il nido si
più ch'un solo / et avrà di par suoi contra uno stuolo. castelvetro,
avrà d'argento fino, / e talor par d'oro schietto /... /
di lassarmi murili -talimenti. dante, par., 3-9: visione apparve che ritenne
coloro, i quali el bene lo'par male e 'l male lo'pare bene,
volgar., 3-14: per 50 me par utel desvelar la tegna e la soa
tu noi porrai confessare ». dante, par., 19-136: parranno a ciascun
l'infezione senza il loro intervento. mi par di rivedere la soddisfazione degli amici nigrisoli
all'improvviso e talora fra il sonno par che voglia spaccarmisi il petto. civinini
tutto pien di spacchi, / un par di calzonucci corti corti / da farsene i
, queste piaghe » disse. idem, par., 18- 127: già
belle contrade, / di che nulla pietà par che vi stringa, / che fan
/ l'una e l'altra di par chiamarei degna. a. cattaneo, ii-324
a colpire il peccatore. dante, par., 22-16: la spada di qua
26. prov. dante, par., 16-72: molte volte taglia /
avrà d'argento fino, / e talor par d'oro schietto. breme, 6:
dire delle altre nazioni che lo spagnuolo par savio ed e matto, il francese par
par savio ed e matto, il francese par matto ed è savio, e l'italiano
nostra statua non ispalanca la bocca: par che sospiri profondamente. pananti, i-411
abbagliante. lippi, 5-38: un par d'occhiacci, orlati di savore, /
ad un tratto gli squaderna / che par quando il faina alle sei ore /
, / suonano i piè nel corso e par ch'avampi, / di sonori nitriti
, risultare particolarmente gravoso. dante, par., 17-61: quel che più ti
o di un voto. dante, par., 5-55: non trasmuti carco a
e i comandamenti divini. dante, par., 9-128: la tua città,
me spalla, / al giudice superno par sì grave, ì che non ne va
passai, / perché stella né sol par che vi scaldi. stoppani, 1-528:
. ve'com'e'va spampanato. non par che tutto il mondo sia suo?
: quando spande li sguardi gaudiosi, / par che 'l mondo s'allegri e
la gemmata coda / e ascoltando sue lode par che goda. guidiccioni, i-3:
vene, / e per dolor non par lagrime spanda: / quanto aspetto reale ancor
reale ancor rite- ne! idem, par., 24-56: mi volsi a beatrice
: così di be'costumi una ghirlanda / par che vostre bellezze orni e distingua:
turchesca. l. adimari, 140: par che ne'servi alto terrore spanda.
corso a una moneta. dante, par., 9-127: la tua città,
infuriato: sbalzava de'cavalloni a. par di que'castagni lassue anco più. dovette
ville, / vecchiezza e gioventù del par contente, / e le barbe ondeggiar
dei misteri divini. dante, par., 19-81: or tu chi se'
- anche sostant. dante, par., 29-101: a li spani e
f. doni, 6-103: che vi par, compare, de'nostri contadini? cio'
suo tempo: lo scritto è un altro par di maniche. a. monti, 667
ma da che v'innamoraste voi, mi par che gli abbiate spareggiati. magri,
onore / al suo bel piè, che par terra non tocchi. sansovino, xliv-159
ispagna e in terra tedesca? dante, par., 27-45: per acquisto d'
adocchio, / sì che la verità par che lo sparga, / che stretta via
cum tal furore / che di corrente vena par che versi. -spargersi il fiele
, s'io non prevarico, / filerio par costui che sparge all'aria / sì
, quanto che all'aria loro imperiale par che si confacciano solamente le armi.
. risparmiare, non spendere o spendere con par sentire come sparla tua sorella
benedetto stato d'urbino, il quale par che sia un refugio a tutti quelli
/ fatta una, come in me par che si veda, / benché fussi immortal
su la spiaggia; il campo / par tempestoso orrido mar che volva / naufraghi corpi
legnami. redi, 16-v-413: mi par di riconoscere il mio proprio ritratto, con
e quella del medeghino... vi par scolpita a tutto tondo, con certo
/ a me saran più grati un par di scuti / ch'io non sono sparavier
: figure maschie e sparviere e risolute che par tengano in pugno tutta la bretagna sacra
cecco d'ascoli, 3486: ti par che muora, e spasimando langue,
suo corso [della luna] / che par che in corpo non possieda sangue.
più si mostrano espressamente rustici, quanto par che vogliano o col 'divum pater'o
teschio e simili terribilissimi spaventapasseri, gli par d'essere chi sa che gran cosa:
in qualunque luogo io sia, e mi par di sentire la sua vo- cina.
, 12-47: o roboàm, già non par che minacci 7 quivi 'l tuo segno
trame un suon che flebile concento / par d'umani sospiri e di singulti, /
e ne minaccia spaventosamente, / sì par che n'appresente / quelle fiamme rapaci
di cielo limitata. dante, par., 20-73: quale allodetta che 'n
(la luce). dante, par., 5-118: 0 bene nato a
in quella delle ricchezze... par che sia chiara la conseguenza che in
. sussistere, esistere. dante, par., 4-126: io veggio ben che
anima si sazia. venuti, lxxxviii-n-702: par che ciascun segno e stella ria /
per esser contenuto. galileo, 4-2-595: par grande assurdo cne un corpo occupi minore
intelletto umano / formar sua loda a voi par né simile, troppo ampio spazio il
così stette, / che un calpestio le par che venir senta. gemelli careri,
: potta del ciel! oh, tu par de bucato! / tu sei più
mio cuoio / serviti, se ti par, di spazzatolo. cesari, 6-401:
quasi specchiato, in nove sussistenze'. { par., xiii). ecco la specchialità
in una superficie lucida. dante, par., 30-1 io: come clivo in
(un'immagine). dante, par., 17-41: necessita però quindi non
distesa d'acqua limpida. dante, par., 13-59: per sua bontate [
la gerarchia dei troni. dante, par., 9-61: su sono specchi,
-anima beata del paradiso. dante, par., 18-2: già si godeva solo
non però fèr pruove tante / che par ristoro al danno abbiano avere, / perché
con la propria luce. dante, par., 19-29: ben so io che
luce spezialmente in questa età nella quale par secca in parnaso la vena di tali
pianta nella classificazione botanica. dante, par., 13-71: elli avvien ch'un
semenza e di lor nascimenti. idem, par., 1-57: molto è licito
mento sotto el mento / e non mi par che sia nella spezie etica. sanudo
riflette la luce divina. dante, par., 29-144: vedi l'eccelso ornai
puramente speculativa e metafisica, tuttavia ci par lieve il profitto da essa apportatoci in
, ii-iv-13: non è contra quello che par dire aristotile nel decimo de lr'etica'
spediscasi, / ch'el va che par che se lo porti il diavolo. guazzo
. -tavoletta speditiva: dante, par., 30-37: con atto e voce
, e così spedita per giundante, par., 17-100: tacendo, si mostrò
, a cui / troppo ogni indugio par noioso e greve, / numera fra se
, ed ora / come spedito ed ora par che zoppo / sia per lo calle
è canterano o letto, / tal che par fatto il luogo per a danza /
e la tua gran potenza? / ché par ch'ognun non abbi altro che fare
ch'a seguir le lor chiare pedate / par che ciascun di lor v'infiammi e
nel 'paradiso'dantesco). dante, par., 15-62: tu credi 'l vero
, il pensier pandi. idem, par., 26-106: la voglia tua discerno
: acuire la vista. dante, par., 30-85: non è fantin che
luce abbagliante). dante, par., 26-1: mentr'io dubbiava per
spegne. ariosto, 28-98: ben gli par dignissima is- sabella, / in cui
uso anco la forma spelacchito, e par dica un po'più. 'uomo spelacchito,
aretino, \ -1-565: a me par vedere, mentre scrivano in disonore l'
dalla notte. marchetti, 5-145: par che le tenebre profonde / del cupo e
ma di latrocinio spilonca. dante, par., 22-77: le mura che solieno
tre ciel vói figurare. dante, par., 25-67: « spene »,
quillu ke spena avea. dante, par., 20-108: ciò di viva spene
n'avene / (ma ciò snatura, par, mala sembiansa). tommaso da
acquista folle ardito, / ché, par asgina, torna spene in casso! canteo
tem tuto e no vor spender / ma par monto da reprender. novellino, xxviii-807
1-325: quella che, come più li par, me spende / or vile or
spennacchiate l'ali. poliziano, 1-358: par che tutte gli spennaccni l'ali,
, ii-304: 1 miei pulcini / par che sien tutti indozzati: / e'
sì cambiate / e la figura sua mi par sì spenta / ch'ai mio parere
. -abbagliato. dante, par., 26-1: mentr'io dubbiava per
e pelle e così spento / ch'ei par proprio il ritratto dello stento. l
spenti e nati e variati. idem, par., 26-124: la lingua ch'io
mentre spenzolate ha l'aria tonde, / par che faccia su l'aria il mar
giulio strozzi, 9-27: là dove par che più rovini il monte / le
/ e 'l principio del dì par de la spera / che sempre a guisa
luce, di fuoco. dante, par., 24-11: quelle anime liete /
cioè la spera ottava. idem, par., 22-134: col viso ritornai per
se medesimo in quel tegolo tanto bene che par vivo e naturalissimo. buonarroti il giovane
lo so regno a poseaer. dante, par., 25-53: la chiesa militante
raggia tutto nostro stuolo. idem, par., 33-12: qui se'[maria
di me oltre che degna. idem, par., 31-79: o donna in
e la dolce stagione. idem, par., 23-15: veggendola io sospesa e
-avere fede in dio. dante, par., 25-73: 'sperino in te',
un bene spirituale). dante, par., 24-64: fede è sustanza di
color non perde / e tre polvere par che s'impantana, / e altrettanti sì
da sé un atteggiamento. dante, par., 7-64: la divina bontà,
v.]: che donna sperpetuona! par che caschi il mondo! a sentir
il mondo! a sentir quello sperpetuóne par che s'abbia a morir di fame
'paradiso'dantesco). dante, par., 22-23: come a lei piacque
pigliassin lite o scuse, se ti par da mandarvi un tavolaccio a pigliar la
voto a dio. dante, par., 5-63: qualunque cosa tanto pesa
con l'erba umile / cresce del par fra le zizanie spesse. bertola, 161
gocce d'acqua). dante, par., 25-81: dentro al vivo seno
né più vago né più superbo spettacolo par che da occhio umano veder non si possa
romana che xe stada sforzata., me par da silvestro.. o da tranquillo
. martello, 6-iii-662: la nostra patria par fatta un'abitazione qui di spettri,
, 68: omè, amor, tu par pur una speza: / fistol vièmmi
ziarla sua. ghirardi, 5: mi par esser nella speciaria dell'ortolano di monte
altra in braccio. foscolo, 1-299: par che esperia avvampi / di foco e
. j j dante, par., 5-17: sì cominciò beatrice questo
la propria immagine. dante, par., 29-144: vedi l'eccelso ornai
sopraffatto da un sentimento. dante, par., 16-21: per tanti rivi s'
strepito che fa, [il nilo] par più tosto che mini che corra.
, / furtivi a orecchie tese, un par di gatti / van ronzando a color
bugiardo ricco con sua onesta vista / che par che paternostri sempre cante. niccolò del
plage, / e di tal cosa par che nasca pace, / che aduce guerra
quella tua muta corrugata faccia / che par sogni l'inganno od il congedo /
il congedo / e che piacere a me par che le spiaccia. -come inciso
maria maddalena, xxxiv-206: non ti par nostra madonna spiacevole, / che noi
ariosto, 2-2: a rinaldo angelica par bella, / quando esso a lei
sua chiesetta / il terren da spianarvi un par di rete. -sciogliere un nodo
che la sua torbida inquieta / rota par che vi affide / e vi spiani
sono addosso col fucile spianato. mi par di vivere sotto processo, come l'eroe
spiantano il signor galileo? a me par che voi ne restiate desolato sino a'
spiccassi una mutanza di calata con un par di capriole, tornando poi al suo viaggio
spicchi un canzoncino. pascoli, 1232: par ch'io la senta come già levata
77: la grazia, che dal cielo par che in voi piova, / infin
, i-7-71: in questo mezzo una onda par se spicchi / che de una gran
fasce / di soapia... par [il danubio] si spicchi. martello
mai. castelletti, 1-19: mi par impossibile ch'ella possa ingannar quelle due
. così spiccato e brillante che e'par di porpora vera. 10.
. frescobaldi, xxxv-ii-618: egli 'l mi par sentir già nella mente / venuto per
scotolato: / e 'l suo viso pulito par
vedrà che spicco faranno di qui a un par di mesi: ora sono nell'età
, ma a diletto e compiacenza, mi par vedere che non potevi aver maggior ventura
a febo sacri sul parrasio monte / par che vagheggi? -dilatare l'embrione
la virtù divina). dante, par., 2-137: come l'alma dentro
loro a morte dienno. idem, par., 4-105: come almeone, che
tuo di pensieri sì spietati / ched ognun par che sia crudel veleno. d.
conti, i-96: fortuna altro non mai par che non guarde, / se non
la spietata voglia acerba e dura / par che ogni mia speranza a venir tarde.
passi spietati. pascarella, 1-297: mi par proprio di risentire lo scalpitare dei cavalli
: quella pioggerella fine fine... par che venga giù apposta...
al mal ministra, / che troia par vie più che spigolistra. bandello, 2-2
. passeroni, 2-175: che ti par di quel mantello? / non è ricco
a spinapesce, / s'e'ti par ebro, egli è, ma non
iacopone, 73-21: nullo membro ce par bello - stare so 'l capo spinato
21-142: la virtù elettrica... par similmente che seguitino il diamante grappito,
v.]: siccome il vocabolo par che venga, dallo spingere sasso o altro
essi altrui con gli occhi torti, / par che non strali o dardi, /
io vo mi segue amore, / e par mi spinga al luogo ov'io fui
308: sento una pedata che mi par quella, sporgo il capo, guardo,
spintri, se per tutto non vi par essere in tutto a quel simile. a
per lo'bastone. dante, par., 10-32: lo ministro maggior de
colla bocca fessa, / che lo spiraglio par d'una badessa. menzini, 5-6
è più per un arco verticale, ma par fatto per una spirale ovata in cui
5-89: fece vedere altra roba: un par d'orecchini superbi, un anello a
loro era capace di fare, ma mi par di veder con gli occhi tutto quello
. -sostant. dante, par., 16-28: come s'avviva a
africa] spiri, / sì che par foco fonder la candela. caro, 7-870
quando l'emisperio nostro annotta, / par di lungi un molin che 'l vento
or è in cielo, / et ancor par qui sia / e viva e senta
. -anche sostant. dante, par., 24-54: « di', buon
luce onde spirava questo. idem, par., 24-82: così spirò di quello
occhi lor merito rende. idem, par., 4-18: io veggio ben come
ditta dentro vo significando. idem, par., 1-19: o buono appollo,
de le membra sue. idem, par., 2-8: l'acqua ch'io
pervaso da un sentimento. dante, par., 10-110: la quinta luce [
fi- glio). dante, par., 10-51: tal era quivi la
lo spirito santo). dante, par., 33-120: ne la profonda e
di lei spira -diletosa vita. dante, par., 2-129: lo moto e
beati motor convien che spiri. idem, par., 23-104: io sono amore
. de iennaro, 96: non par ch'ardisca la mia mano algente /
. ant. parlare. dante, par., 19-25: o perpetui fiori /
il petto e, rivolgendosi intorno, par che a pena lo tocchi che gli
di vertù reple- to. idem, par., 7-142: vostra vita sanza mezzo
e il figlio). dante, par., 10-2: guardando nel suo figlio
della creazione artistica. dante, par., 6-88: la viva giustizia ehe
progetto, un desiderio. dante, par., 6-23: tosto che con la
petrarca, 158-5: con leggiadro dolor par ch'ella spiri / alta pietà che
il discorso diretto). dante, par., 25-82: indi spirò: «
. - anche sostant. dante, par., 11-61: per tal donna,
creature angeliche). dante, par., 33-24: or questi, che
un fio. / e il ritrar suo par ver da spirtato. tassoni, xvi-553
, stuarda ne la trenetate. dante, par., 24-138: la verità che
vertù de deo farà umbratura. dante, par., 27-1: « al padre,
sé sotto la tua balìa. idem, par., 6-113: questa picciola stella
di paradiso, / sempre in quell'aere par che mi conforte. bibbia volgar.
spirto di pietade alcuno? idem, par., 10-144: tm tin sonando con
d'alcuno albore ombrate. idem, par., 30-47: come sùbito lampo
vita nuova, 26-7 (iiq): par che de la sua labbia si mova
, cxxxviii-2-10: quando va fuor adorna par che t mondo / sia tutto pien di
, ed adempia ben quanto / difetto par nel numero e nel sesso. /.
opera. de'sommi, 15: par che si conceda il tessere le tragedie con
c. dati, 118: casaubono par che fondi tutto lo spirito di questa
ch'è 'n meve. dante, par., 20-15: o dolce amor che
, benché annoso, / franco a par d'un paladino / cavalcava un suo ronzino
poetica e della eleganza del dire mi par troppo più nobile e spiritoso che
5. voce. dante, par., 26-3: mentr'io dubbiava per
o di beata). dante, par., 10-130: vedi oltre fiammeggiar l'
, santo spiro). dante, par., 4-36: tutti fanno bello il
men l'ettemo spiro. idem, par., 11-98: di seconda corona redimita
, / e sol quel arte e studio par che agrade, / per qual l'
gloria del paradiso. dante, par., 24-89: appresso uscì de la
oscuri e quasi spenti. idem, par., 21-10: la bellezza mia,
una notte stellata). dante, par., 28-79: rimane splendido e sereno
27: come l'orizzonte purissimo par si combaci col mare, così con
. iacopone, 1-86-106: en te par che s'offuschi / luce de splan-
l'occhiale, tutto l'emisfero di sotto par terminato da una luce viva e tagliente
aere aperto ti solvesti? idem, par., 5-103: come 'n peschiera ch'
/ trarsi ver noi. idem, par., 30-97: o isplendor di dio
il pingo. sacchetti, x-203-5: padre par., i-259: determenaro ancora in concordia
di nuovo il cor ferito / che par che l'alma dal corpo si scioglia.
di cristo. lanzi, i-166: par di vedere quella lugubre scena: il redentore
scrittura famosa..., ella ti par cosa di niuna stima. nievo,
qualità di una sostanza. dante, par., 15-12: bene è che sanza
dittatura. gemelli careri, 2-i-427: par ch'ella siasi spogliata anche del dritto
vasari [zibaldone], 5-60: mi par vedere che queste storiette abbino a tornare
dure; / si le dico, par errure -a chi non ha capacitate: /
portare a pieno compimento. dante, par., 3-96: così fec'io con
colora / che non v'è gioia a par del mio languire. gonzaga, i-84
rustico, vi-150 (21-10): par che s'apran mille monimenta / quand'
pensando udir quel suo dolce organo, / par che mi spolpe, snerve e mi
ben si spolpa / e a trista ruma par disposto ». buri, 2-578:
tanta pol vere galleggiare che par proprio un velo. fagiuoli, xiv-134:
, i quali, a lor volta, par che rimangano sgo menti,
idem, 7-256: un nevischio, che par cipria, spolvera appena la coverta del
dei beati in paradiso. dante, par., 20-18: 1 cari e
sente uno squillo lontano, ma che gli par che venga dalle stanze, non dalla
è altissimo e nella pausa sospesa ti par di udire lo squittire impercettibile dell'acqua
che convengono alla natura dell'uomo, par che debba stabilirsi qual sia questa natura
sia stabilita. castiglione, iii-77: par che la natura, per mostrare meglio quanto
natura o dal destino. dante, par., 32-55: dentro a l'ampiezza
tavole, rispose: « non mi par da perdere tempo in quelle cose, ne
pananti, i-256: in cucina mi par di sentir gente; / do un
10-129: vedi tu quelperto / sasso che par che per tremoto sia, / o
valutativo, giudizio espresso. dante, par., 4-138: io vò saper se
combacter sì sobrer, / che ben par quando è mester! -essere lontano
nostre stafe degne in alexandria, el par avanti de noi tomaxo venier consolo de'
veniero, 17: lo spender da par suo meno curava / che un cavalier di
(3): il trenta- para par che ci si metta / ch'io non
cavallo è ancora un po'ansante, e par che senta un suolo incerto e che
gioiosa baldanza -di svernare, / e par che la stagione no li piaccia, /
e1 terso sequente a li innocente / par che se dia, / che col
fagiuoli, ii-101: come si morisse al par de'bruti, / qui si procura
le statue ignude / ogni impresa crudel par che se tratti. boccaccio, dee.
al disio, tanto raffrena, / che par ch'adori olimpia, non che l'
naturale; disegno divino. dante, par., 21-95: sì s'innoltre ne
n. franco, 4-243: mi par di vedere che, se qualch'uno avesse
primo aguato mover la lingua, a par del piede isteccnita. petruccelli della gattina,
il corpo marmato, la noce del collo par segacciata. bacchelli, 14-292: catagora
'l troppo star si vieta. idem, par., 33-145: à l'alta
di terra o di stella. idem, par., 12-29: • el cor
de lo calore di marte. idem, par., 17-77: con lui vedrai colui
fien l'opere sue. idem, par., 18-68: fui volto, /
prossimo alla terra. dante, par., 2-30: « drizza la mente
biancovestito e ne la faccia quale / par tremolando mattutina stella. anonimo fiorentino,
immagine del mistero trinitario. dante, par., 31-28: oh trina luce che
fuor del marin suolo. idem, par., 1-40: surge ai mortali per
canicola / nel cielo azzurro e lungi par la sera / ch'è prossima.
di un fatto). dante, par., 28-87: mi provide / la
la nobilitade de la stella. idem, par., 4-52: dice [platone
vita bella. petrarca, 128-52: or par, non so per che stelle maligne
g. cavalcanti, i-xxvi-ii: veder mi par de la sua labbia uscire / una
bellezza nova, / da la qual par ch'una stella si mova / e dica
la quale quella scienza dimostra. dante, par., 25-70: da molte stelle
con assoluta chiarezza. dante, par., 28-87: così fec'io,
'l carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir la luna. tasso
uomo d'ordine. baldini, 5-72: par proprio di vederla,...
fronte e da tre piè balzano, / par a par con lui venia ruggiero.
da tre piè balzano, / par a par con lui venia ruggiero. galileo,
le penne al raggio mattutino / che par gemmato e lucido lavoro. 4
, ma uno in particolare, che par come una stellina, assai più chiaro dell'
nel suo moto apparente. dante, par., 13-n: imagini la bocca di
per tre volte la legge e gli par bella, / e poi che l'ha
. lippi, 3-20: questo mal par che cagioni / stemperamento forte, umor piccante
ogni sporcizia, ogni durezza rode: / par che t ferro e tacciar divori e
alto o in avanti. dante, par., 23-124: ciascun di quei candori
la terra, si stende. idem, par., 15-19: dal corno che
(lo sguardo). dante, par., 2-103: ben che nel quanto
). armenini, 3-130: ci par bene insegnarvi... in che modo
che stentasse, per simpatia, al par di noi. 6. ant.
vivere. albertazzi, 377: le par poco, a lei, lavorar vent'anni
talor peggio di certe stentate / che par ch'abbian le poppe liquefatte.
ballar è grande stento, / ché par gli vegna puzzo del mondo. berni
far sì grande storcimento, / perché gli par d'averle dato piano, / anzi
abilità di valerio, a cui veramente par che avessero prestato qualche soccorso tiziano e
pagana le lettere di simmaco eran celebrate al par di quelle di cicerone e di plinio
bragaccia, 1-153: colui che loda sterilmente par che sia abbandonato dal soggetto e,
. di sternare. dante, par., 26-37: tal vero a l'
, un concetto). dante, par., 11-24: tu dubbi, e
sterpàccia. nieri, 164: non par vero, e pure ce n'è di
: la spina aspra e ria 'l cor par che mi sterpi / e squarci.
al suol, stritola, annulla / del par la mala infetta pianta, e i
morale e intellettuale. dante, par., 12-100: ne li sterpi eretici
: risulta un panieruzzo sì ben tondo che par lavorato con le stese. 11
voleva imtra se stesse. dante, par., 3-5: io, per confessar
colla stessa stessispiù erto. idem, par., 7-115: più largo fu dio
rustico, xxxv-ii-362: ne la stia mi par esser col leone / quando a lutier
. serdonati [tommaseo]: e'par che sia stato in stia [di persona
aveva trovato delle stiampe d'uomini a par tuo. 4. dimin.
/ più ancor sudante e livido / par che sul re traluca / lo stigma del
lv-canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare, / diporrò giù lo
a san paolo). dante, par., 24-61: come 'l verace stilo
, dove con serena e lieta fronte / par ch'ognor rida il grazioso aprile,
mai, e quello che cade niuno par che lo conosca. n. villani,
g. landi, 49: uno ignorante par suo non istà a lambiccare e oliva
e altri stillamenti di dante, par., 7-12: io dubitava e dicea
, fattaglisi tino, / di lagrime stillanti par che fiocchi. tebaldeo, 1-53: cum
mai sempre abbonda. filicaia, 2-2-215: par che in pianto stille / suoi puri
gioia o di timore. dante, par., 25-76: tu mi stillasti [
/ che quasi asperso di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. d'annunzio
, ecc.). dante, par., 20-119: l'altra [anima
s. aldrovandi, xxxviii-380: il sol par ch'a venir si stille. -intravedersi
e per gli occhi rosseggianti e caldi par che gli esca il cuore stillato in pianto
ufficiali a scopo commerciale. dante, par., 13-131: non sien le genti
mendichi da stimar sono. dante, par., 3-20: quelle stimando specchiati
dame il proprio giudizio. dante, par., 24-18: quelle carole, differente-
, etterno e sta sollimo: / non par che 'l conoscale, corno stimo,
vera e propria. dante, par., 26-75: come a lume acuto
, svanire alla vista. dante, par., 30-13: il triunfo che lude
bisogna e si distende / infin che zeugitan par che si stingua. 9
(un ricordo). dante, par., 23-53: udi'questa proferta,
, xii-136: -del duetto / cosa vi par? -dirò: / non sarebbe cattivo
2-304: 1 prezzi della stiratura mi par siano abbastanza alti...: 75
fo da critico, / la mi par più da bue che da dottore: /
sul sediolo,... un par di quegli enormi stivali impermeabili che i nostri
con niente per la forma. 'un par di stivalucci, sedici lire! '
ha una vitaccia / grossa, che par vestita uno stivale. -piantare come
con le mani, / mugolando che par c'abbi le doglie. caro, 12iii-
, 308: sento una pedata che mi par quella, sporgo il capo, guardo
fazio, ii-19: talor venire / mi par vedere amore che ti guidi, /
fama vola -en onne contrate. dante, par., 25-95: dice isaia che
questa revelazion ci manifesta. idem, par., 30-129: nel giallo de la
anima e il corpo. dante, par., 25-127: con le due stole
e livor atro / negli alberghi reai par sol che regni. salvini, 39-i-207:
, dabbenaggine. dante, par., 29-121: per cui tanta stoltizia
suso siccome in terra. dante, par., 5-68: più si convenìa dicer
stolto è obbrobbio di tristessa. dante, par., 13-127: sì fé sabellio
più stolte. arbasino, 3-11: mi par di vedermele qui davanti le cose che
: quando per la via passate, / par che abia- = voce dotta,
. bresciani, 6-ii-193: io per mia par s. girolamo volgar.
lineamenti corporali un po'il padre e par che abbi ereditata anco la debolezza del
borsieri, 98: stordisco che un letterato par vostro non si ricordi d'aver letto
. ascoli, 31: l'italia par che sdegni la mediocrità e dica alla
-vicenda esemplare, modello. dante, par., 19-18: in terra lasciai la
n. franco, 4-223: mi par d'udire un gran romore di non soche
pelle di vacca: un toro, mi par che dichino gli storiografi antichi, vedendo
una mela me c'è data, -e par taglier de storione. s. girolamo
. j: 'per stomo, di storno'par che valga 'di rimbalzo', onde il
o ritratti storpiati, ricopiano quel che par loro di dovere imitare. baldinucci,
.. il maffei... par non dubitare patisse la 'dissertazione'un simile storpio
in quelli ch'io ho veduti non mi par che vi siano roveri per stortami.
: entrato in quella stovigliaierìa, / gli par che ogn'alberel che vi si mira
valdés], 154: non vi par che sarebbe stato molto meglio...
tenuchi su cogli straccali, e'mi par d'àe le pastoie. settembrini, 1-90
pel letto, straccandomi tossa di maniera che par, quando io mi bevo, che
tristi, / in versi stracchi e al par di lor forfanti. bonghi, 1-76
, ma a diletto e compiacenza, mi par vedere che non potevi aver maggior ventura
opera letteraria o critica. dante, par., 29-128: perché siam digrassi assai
la salvezza eterna. dante, par., 23-38: quivi è la sapienza
realtà delle cose. dante, par., 8-148: voi torcete a la
scire a raggiungere uno scopo significativo. -in par tic.: avere il
, straforato. amari, 1-iii-845: par che l'abbiano disegnato le stesse mani che
agg. letter. che ha uno sguardo par = comp. dal lat
-causa di meraviglia. dante, par., 2-55: « s'elli erra
-scopo, fine. dante, par., 13-105: se ciò ch'io
non era più tale. idem, par., 17-56: tu lascerai ogne cosa
in ogni cosa cne egli ha a fare par sempre ch'e'trafeli e ch'egli
. ricci, 3-208: la mi par con sua licenza / una poca discrizione /
, 1-80: con due strambelli e un par di scarpe rotte / trita c strascina
rue du fouarré). dante, par., 10-137: essa è la luce
. m. cecchi, 1-1-37: mi par proprio veder quel povero vecchio stramortito,
v.]: canta tropp'alto: par che si strangoli. c. e.
di maupertuis, dico che egli mi par scritto, se posso giudicar nulla di
cielo. verga, 1-154: mi par di essere straniera nella casa di mio padre
paese. tasso, 1-11-54: mi par troppo grave indegna salma, / ch'io
lo servire in grato; / ben mi par dura e strana. dante, inf
del mio tornare ad te, ben mi par strano, / essendo saggia sì come
, / e tutta pazza e strana al par di lei. buonafede, 2-iii- 386
1-58: deh, andate, andate! par che voi serviate un stradino, gli
, la quale per il discostume mi par più strana che questa barbara della quale al
. buonarroti il giovane, 9-858: mi par veder sempre quei ribaldi, / bruti
fa sotto una tana / che mi par proprio una galea scommessa. a.
leopardi, i-19: lo straordinario ci par grande: se sia poi più grande dell'
pascoli, 1-433: a pisa mi par tutto andato a monte. subordinano la chiamata
strapasaménto, / e quax tuto zo che par / se canbia e fuze corno vento
, i-128: considerate alla fine quanto gli par di sapere, quando strapazza quelli che
è qui, nelle 'rime', dove dante par rivelare la sua vera, strapotente capacità
; / siate più compiacente; / par che vi strappi ad ogni verso un
(come pazzo sarebbe chi dicesse, par far onta al sole, ch'egli sia
la poggia assai larga la cui punta par che venga in mezzo della banda dell'
. giovanni crisostomo volgar., 3-19: par ghe che le mure s'in- 4
buonarroti il giovane, 9-858: mi par veder sempre quei ribaldi, / bruti,
stima dello scrittore, per il quale par da preferire quello che è da posporre e
quel fel cogo k'el no me par ben coto, / e k'el lo
: lesengrino case stravolto, / e par pure ch'el sia morto. gualdo priorato
buonarroti il giovane, 9-653: mi par tuttavia vedermi al fianco / un che
chi 'l pur conosce,. nom par mai che si sazi / di fame,
: un'operazione di strefopodia (raddrizzatanto par più vecchia;... che non
frugoni, vii-93: la fortuna dei pazzi par ch'abbia cura: stréga (ant
narrar m'udìa / come spesso a par del vento / van le streghe in compagnia
di queste che vanno stregando, che par lor diventar gatte? grazzini, 4-45:
frugoni, i-411: subentra il damerino che par uscito piendo incantesimi. pergamini
o simile; ed 'andare in stregazzo'par che esprima quella volgare idea che attribuisce agli
mantova è in istremità foco fiato vi par rimaso. laude dei bianchi toscani, xcvi-91
in così stremo passo mi trovo, par che dolce mi sia l'essere teco.
femmo in su lo stremo. idem, par., 6-5: cento e cent'
più alta, sommità. dante, par., 31-122: io levai li occhi
9-469: queste [else] son da par nostri, / queste son da soldati
flutti a colui che la rimira / par di sentir lo strepito maggiore. pascoli,
ed argomenti / da dare a un mio par di molte strette. -abbindolare,
, 25: dar la stretta a un par di capponi arrosto. r. borghini
anonimo genovese, 1-1-237: l'unna me par la gran calura / che aduxe la
fante darà la stretta costui: mi par così vederla. grazzini, 9-470: bartolomeo
e con valore avverb. dante, par., 3-8: visione apparve, che
monti, iv-35: stretto dalla necessita di par tire sollecitamente per milano.
nella quale fu'io. / ancor si par ben nel visaggio mio, / che
-sostant. giovio, ii-218: par cosa ridicola che gli assediati e stretti a
collegate e strette. montale, 1-113: par scatti / a sconvolgerne l'ore /
,... stretto a consiglio / par con lui c'ha sì benigno aspetto
accorge che son vani: un gli par goffo, un largo, un altro stretto
prudente. e meschina. dante, par., 20-133: e voi, mortali
maddalena de pazzi, iv-250: non gli par [all'anima] potere stare in
quest'altro appare / striato. 0. par = voce dotta, lat. striare
niccolò di michiel, ii-154: questi uccelli par che si paschino e nudrischino solo del
stridenze o dissonanze,... un par di righi di battute volgari tra lo
9-71: nel silenzio del gran prato sacro par di potere udire l'esile voce dei
papini, ii-40: oggi [hegel] par che accenni a uscir dal sepolcro,
comi / oltra a quel monte, e par che il cel roine: / di
furore è l'aria pieno, / che par che il mondo abissi e venga meno
ogni pen ice / che par ciascuna ca. lla morte gridi. dante
amante sì pietose strida / spesso che par che 'l cuor li sia diviso. ariosto
r. longhi, 50: a me par difficile che il fare stupendamente 'strigilato'
parlar se non gridate. / vi par che sia ben fatto / che un uom
v.]: come va striminzita! par che debba soffrire. tutta striminzita.
tien l'anima co'denti, / e par escita de'convalescen6. marin. disus
per l'italia una certa sveglia stringatezza, par si annunci un'epoca di magrezza letteraria
siete tanti, e sì difficile / vi par a tener stretto questa bestia? /
o meno eterogenei. dante, par., 29-35: concreato fu ordine e
delle passioni umane. dante, par., 1-117: ne l'ordine ch'
stanca fosse, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par
par che sen vada; / ma quando par che già la stringa o tocchi,
che lo sospir si mova, / par che nel cor mi piova / un dolce
belle contrade, / di che nulla pietà par che vi stringa, / che fan
che vita m'abbandona. dante, par., 32-51: or dubbi tu e
coralemente / della mia donna. dante, par., 6-30: or qui a
ch'è un incanto: non vi par ella la mia galera così chinata un gabbiano
a un nuovo commensale. dante, par., 22-98: indi si raccolse /
(un esercito). dante, par., 11-131: ben son di quelle
. bellincioni, ii-112: un giorno par, s'al ver mi stringo, /
sento ardere sempre più, e mi par di avere uno stringimento al cuore..
fessa, / che o spiraglio par d'una badessa. / vò fare una
non mi garba, anzi a mirarte par che mi scompisce. cellini, 1-108
strizzassi. cicognani, 1-188: un par di scarpe sfondate, un par di mutande
: un par di scarpe sfondate, un par di mutande squarciate, una camicia intinta
strofinìo dei calzari di pezza di un par di ladri sul pavimento musivo al pianterreno d'
g. laudi, 40: uno ignorante par suo non istà a lambiccare e strologare
. boccaccio, viii-2-217: egli non par possibile cosa che gl'ingegni umani comprendano
desidero. stronchi, sa, se le par ch'io meriti, stronchi senza misericordia
lxxxvi-174: e1 dolce e saggio dir par che s'aderpe / vèr la tua mente
-stropicciatina. pirandello, 8-90: mi par proprio lecito immaginare che se le sia
, 1-8: e'non mi spontarebbe un par di buoi / chi non ne vogli
de termine quel duca, / ciascum par che se trastula, / de far guerra
pargola, / sì che già non par gola, / sì la strusse l'amiro
dichiarata è la guerra. quel no che par sì poco, / l'ho scritto
li avessi lasciati [i tordi] a par di quella [lonza], si
ateneo ». del resto il giuliani mi par proprio che si strugge per finir di
tanto che si gingilla senza conclusione, che par che si faccia a struggibuco'. giusti
« giornale arcadico » del quale anzi mi par che costoro vadano più pettoruti che mai
per avere eloquenzia e sapienzia. dante, par., 9-135: per questo
fu menato all'albergo. dante, par., 15-121: vegghiava a studio de
, giovanetto ricchissimo e studiosissimo, che par che metta dell'ambizione in avermi seco
.. stupefà i denti, che par che all'ora abbiano a cascare. erbolario
volse el corpo tralipare. dante, par., 15-33: poscia rivolsi a la
gloria e del mio paradiso. idem, par., 31-55: i barbari,.
tal potenza / che per un giorno par di vita privo. mattioli [dioscoride]
, bizzarro. dante, par., 26-80: quasi stupefatto domandai /
maravigli / se 'l flagel che ora vien par che non quadri. f. f.
polito -a non esser toccata! dante, par., 26-89: come la fronda
. varchi, 22-63: cerber, che par che 'ngombre / l'entrata con
è dato, / dinanzi nulla mai non par che getti. aretino, 20-246:
una distesa d'acqua. dante, par., 24-39: tenta costui di punti
di su il monte. dante. par., 25-114: questi fue / di
monte dietro a me acquista. idem, par., 10-86: verace amore
ha atteso a por su, sicché par talvolta che elle abbiano un festone intorno
di un sentimento. dante, par., 31-49: vedea visi a carità
subalternano a un gallo d'india un par di buoni caponi. 3.
ordita la tela mia? al subbio narrativo par meglio a me. -principio,
morire a rea morte subitana. dante, par., 6-78: dal colubro /
struttura). frachetta, 607: par che sia meglio passarlo [un fiume]
, dalla velocità o sottigliezza della quale par che venga questa subitezza. anonimo romano
si maravigliasse della subita transmutazione. idem, par., 15-14: per li seren
ad or subito foco. idem, par., 20-74: lo svegliato ciò che
facilmente e con impeto. dante, par., 14-61: tanto mi parver subiti
, subito si racchiude. dante, par., 30-82: non è fantin che
udì, si vergognò. dante, par., 3-19: subito sì com'io
lei queste cose, perché non mi par bello scrivere io a valgimigli dato che
e sublimare nella gloria. dante, par., 22-42: quel son io che
erge e sublima / l'occhio a par del pensier, cercai là dove / quattro
una persona inginocchiata. dante, par., 26-87: come la fronda che
giove con gl'imi / è cortese del par che coi sublimi. -nobilissimo
creatura angelica). dante, par., 28-102: così veloci seguono i
. leone ebreo, 342: mi par intendere questa sublime astrazione, come ne
tanaglia, 1-84: non perfetto orator par sia udito, / non sublima arte
pascoli, 1-433: a pisa mi par tutto andato a monte. subordinano la
ove s'entra ne l'intercedere, par che rechi a l'orecchie un non so
beffeggiare. savonarola, iv-267: ognuno par che abbia in odio la croce tua
perseguitati noi siamo sub- sannati; e'par che tu ti stia lassuso a godere;
tu ti stia lassuso a godere; e'par che di noi non ti ricordi.
(un premio). dante, par., 6-114: questa picciola stella si
di una raffigurazione). dante, par., 32-17: dal settimo grado in
iv-40: la legge citata di lutprando non par che supponga l'uso della romana,
sostanzie sensibili e le qualità visibili, par da dire che in ogni pittura che faccia
testa, / in quanto a lui gli par che la succhielli, / per terminare
'l naso tanto bello, / che par proprio bucato col succhiello. baruffaldi, 85
/ ché poi è in succhio e mal par sia potato. leonardo, 2-46:
): il mio stile infreddato / forse par men che pumice succhioso / al vostro
colla bocca tessa, / che lo spiraglio par d'una badessa. d. bartoli
sciogliere. ojetti, i-758: mi par di vedere sulla sua gota vizza il mobile
si sarebbe speso nel mortorio d'un par loro, si dia per limosina o faccia
aperto il cielo immantanente. dante, par., 5-76: avete il novo e
è detto a vostra eccellenza illustrissima e'ci par che la fabbrica nelle collocazioni di questa
, entro breve tempo. dante, par., 19-7: e quel che mi
, mi giove, / né dritto par ch'ella delusa resti. / testimone è
sto che vui vedé elio par ch'elio sia omo de fare e varentare
riportata tale attestazione. dante, par., 29-121: tanta stoltezza in terra
, tante ne desiderano, di tante par loro esser degni; perche essere non può
, purg., 6-29: e1 par che tu mi nieghi, / o luce
acciò che non fussero di dì insieme a par lare o praticare
non manifesta del tempo. dante, par., 27-118: e come il tempo
la coerenza delle parti loro in altre cagioni par che consista. marchetti, 5-260:
un rigoroso abito morale. dante, par., 17-24: dette mi fuor di
, i-14-177: siccome a pensar male / par che inclini ogni mortale / fuor di
, un lume). dante, par., 2-91: or dirai tu ch'
suol si scuote: / già già par che la morte oscura e tetra, /
alla tetta. bonsanti, 4-347: un par di tette di quella fatta..
, ma quel ch'a me / par da pensare è quel balzello messo / per
e ne'chiostri; / ma più mi par che s'usi e si confacce,
umiliante arrivo, sotto quella tettoiaccia che par fatta di polverume impietrito. = dal
non ti si slungna! dante, par., 4-22: ancor di dubitar ti
. testi, iì-155: e non ti par, che sia / una parte del
se ne sta gioioso e contento al par del ricco san silvestro e di quanti pàpi
. metastasio [tommaseo]: mi par di vedervi tutto schizzi di fango, scampar
tignato. alaleona, 18: qui mi par grano tignato, e riscaldato a segno
. anonimo genovese, 1-1-222: or par ben chi som pagai / li venician
e non la timbra istessa. columella par che l'accetti per la cunila et allega
bollo, suggello, ecc., vi par buono che la voce o il suono
in certe situazioni. dante, par., 27-33: come donna onesta che
andava timido e pensoso. idem, par., 17-118: s'io al ver
sig. governatore che uomo giallo che par serdacato, tignoso, con un naso a
- anche sm. dante, par., 10-143: come orologio che ne
pace. molza, 1-144: or mel par riveder di caldo sangue / tinger le
pascoli, 29: quali note! par che tinnino / nell'infrangersi del cuore
carne così simile alla vera, che non par dipinto, ma vivo. bellori,
1-273: là dove è fonda al par de la marina / la queta onda turchina
e federigo frizzi a michelangelo sì che par probabile che sebastiano non abbia caricato le
di un sonaglio. dante, par., 14-119: come giga e arpa
la luna, dove anco non mi par necessario di porre nel corpo lunare quel tenue
di metallo la coerenza (che ancora par maggiore) delle sue parti dipende da
d'ira, e questa vita non mi par più degna d'esser contesa. bacchetti
della precedente libertà. carducci, iii-15-201: par che sia destino di platone di fantasticare
atticciato, sulla quarantina, con un par di mustacchi tiranti al rosso in una faccia
pace e di ben fare. dante, par., 15-6: fece quietar le sante
tanto dispiaciere / che ciascuno ver l'altro par s'adiri. 14.
daria lo suo amore. dante, par., 4-16: io veggio ben come
ago a la calamita. dante, par., 26: ma di'ancor se
, 1-798: el dolce d'amor par che in sé tiri, / per esca
e di miseno. delfico, iv-116: par che l'inghilterra faccia ogni sforzo per
, poiché il fato a tanto onore / par che ti tiri proprio pei capelli,
l'aria è buona; uno scoperto che par di stare in cielo, liberi di
non son solita / burlar con vostri par. -to', s'ella tiralo / su
. a. pucci, cxxxvi-819: par che tu mi metta al tiratoio, /
sete, benché alto, non mi par gravosissimo. 3. stiramento muscolare.
, 4-203: quel tal lavoro che oggi par vagabondaggio ed ozio alla borghesia mecenatessa tirchia
e di ninfe si confonde, / e par eh'a suon di crotalo e di
con questa pianta, temuta e rispettata par cagione del latte, che può offendere gli
mi consigliate. del titolo, mi par tanto piccola cosa che non sia né modestia
: sulle tolette delle donne rinvenni un par di buccole, due o tre spil-
zente. galileo, 1-1-108: mi par di aover dire a v. s.
: viene ogn'occhio più rosso, e par ch'avampe / come tizzo percosso,
guardare o favellare. casti, i-2-280: par che sotto gli scrocchi un sacco d'
biffoli, lxxxviii-i-289: di lagrime stillanti par che fiocchi / piogge crudel come punte
suo destino / si duol, ché par ch'amor di donna il tocchi. caro
; offrirsi alla contemplazione. dante, par., 28-13: e com'io mi
. essere in congiunzione. dante, par., 27-60: sì come di vapor
, 2-55: una bella donna non par quasi che tocchi il terreno, piega
.. per il vigore dell'animo par che sia per toccare l'imperio, sendo
non si mette nella salutazione... par che tocchi più a'dittatori in latino
: sò bene che 'l meo detto vi par strano / perch'e'toco nel vero
. poliziano, 1-673: a te par toccare il cielo, / quando un po'
consonava a'nuovi predicanti. idem, par., 1-108: qui veggin l'alte
maestà vostra che mi faccia fare un par de toccati, come quello che li mostrerà
colmo il sen tornatile / che neve par non tocca. carducci, iii-3-209: che
, 23-114: sovente i lupi co'sanguigni par p. verri, 2-iv-46
verri, 2-iv-46: fammi una toeletta da par tuo, perché mi di e pantere
[cesare] s'è seduto; mi par di vederlo nella maestà della toga purpurea
spelato, e io togato. che vi par di questo msto d'uomo materiale:
e darlo ai cani. dante, par., 18-128: già si solea con
del mondo). dante, par., 17-33: l'agnel di dio
cui l'eterno, e '1 ver par che sfaville, / lo tolgan da rinvidia
autoritario e violento. dante, par., 6-57: poi, presso al
torre usura in certo modo. dante, par., 22-79: ma grave usura
. subord.). dante, par., 12-3: sì tosto come l'