le do la biada, perché e'le par piccola / prebenda, ella mi fa
un tempo anteriore. dante, par., 25-69: spene...
distinzione, la precedenza nell'esterminio, par che faccian trovare in essi, e
prìncipi, che tutto ciò ch'essi fanno par ch'anche il precettino. galanti,
fatto senatore. sarpi, 1-i-73: mi par gran cosa che il re [enrico
. impedire, precludere. dante, par., 30-30: dal primo giorno ch'
, delimitato; recinto. dante, par., 27-113: luce ed amor d'
. poeno, 1-56: non mi par che possan [gli studenti] percepire,
.. /... e a par del vento / precipitosa l'occasione e
mondo precipitosissimo ai mondani che l'amano par forse che sia istabile e vano? cuoco
gioco di alzar spesso nn al cielo chi par a lei senza merito alcuno e sepellir
uno stile letterario). dante, par., 17-34: per chiare parole e
questi esatti termini. dante, par., 5-48: due cose si convegnono
. -anche al figur. dante, par., 30-30: dal primo giorno ch'
-ricco di doti spirituali. dante, par., 11-115: del suo grembo [
uom della sua fama / pur qualche volta par che si convegna, / quando vien
espressione dantesca. dante, par., 26-44: stemei la voce del
moscate, poteva anche confettare una precopa par mio. = var. di
più precorrenti nello svolgimento delle facoltà vitali par che poi restino tardigrade nelle operazioni dell'
si è ancora manifestato. dante, par., 33-18: la tua benignità [
si nutrica / in prima a nascere par che s'apparecchi, / giovanni, dico
moneti, 24: il bacchetton che par di buona vita / stimate pure un
alma mia ben mille prede, / non par che 'l mio servir già li
né vuole amare, / e di scacciarti par che si millanti, / lusinghi,
fiamma sì dira / che di lei par che preda il mondo resti. testi
attraversargli la ritirata. carducci, iii-7-276: par di vederlo trasognato cotesto trovadore, dei
/ all'ombra ch'e'suo'nati par somigli; / e mentre di tal vista
. giambullari, iii-487: da'balcon par che ciascuna iscagli / e trespoli e deschetti
.. come vi sono inanzi, par che spirino, e poi dietro vi sonano
dall'eternità. dante, par., 21-77: « io veggo ben
questo è quel ch'a cerner mi par forte, / perché predestinata fosti sola /
abbiano tutte taltre cose. dante, par., 20-130: o predestinazion, quanto
che era loro legge. idem, par., 26-61: l'esser del mondo
io a visitarli presi usata. idem, par., 29-96: questo qua sù
lit- teralmente della passione. dante, par., 29-116: orasi va con
vostra guisa non mi piace. dante, par., n-102: per la sete
li altri che 'l seguirò. idem, par., 29-110: non disse cristo
. ascoli, 31: l / italia par che... dica alla storia
la citade de bologna. dante, par., 16-130: ciascun che de la
cum vostro sigeilo imperiale. dante, par., 27-53: non fu nostra intenzion
, e dicean seco: / « costui par vivo a l'atto de la gola
-che fosser osi / di domandar a par a par battaglia, / se non han
osi / di domandar a par a par battaglia, / se non han gente
prò'marchese incominciava: / -deh come par che il cielo anco s'attristi /
loro, talmente che dalle cose antecedenti par che ne segua tutta la prova di
e di 'coquetterie, davvero che ci par molto problematica la loro profondità filosofica.
di condotta irreprensibile. dante, par., 22-138: quel consiglio per migliore
sparto. dondi, 243: al no par esser demonstracione, / che asai se
d \ annunzio, i-46: il vento par che mormori / procace un inno fàllico
(un astro). dante, par., 27-86: ma 'l sol procedea
o a una personificazione. dante, par., 7-1 io: la divina bontà
/ con difetto procede. idem, par., 11-73: perch'io non proceda
e celebrazioni vichiane del procedere matematico, par d'avvertire come un'ombra d'ironia,
oltre con le sue lode. idem, par., 13-88: or st non
seguito, una continuazione. dante, par., 5-1 io: pensa, lettor
. -operare. dante, par., 28-114: del vedere è misura
in meno delle monete di un popolo par che si debba portare lo stesso giudizio su
gravi pericoli morali. dante, par., 31-30: oh trina luce che
crucciato 'l cielo. tasso, 1-3-11: par che d'angeli ancor lucido nembo /
sé né ad altrui. idem, par., 5-18: sì cominciò beatrice questo
ne diede essemplo e dottrina. idem, par., 7-113: né tra l'
altra, fu o fie. idem, par., 17-67: di sua bestialità
. franco, 4-223: ecco che mi par d'udire un gran ro- more di
che esso lodavasi... par vero barbarismi procreati dal rozzo secolo e
imperadore. testi, 3-275: non ci par inverisimile che il duca savelli procuri la
f. doni, 4-5: non mi par qui in tal caso dire il motto
te di pace gode. idem, par., 19-61: ne la giustizia sempiterna
erba lupina crivellata da questa pioggia che par grandine, sarà pesta. 6
. / po'disse caifàs: « che par a voi / si faccia el maligno
ciò di che l'italia è producevole par che sia raccolto nella calabria, sino ai
-in contesti figurati. dante, par., 9-130: la tua città [
da quella produzione rimuovere. idem, par., 26-92: o pomo che
men pura anima si produce. idem, par., 3: 3-65: queste
un pianeta sul mondo. dante, par., 8-107: se ciò non fosse
causa, l'origine. dante, par., 25-68: « speme » diss'
3-1-17: questa [linea] mi par che sarebbe la brevissima e unica delle infinite
venga fatto il prestito. il prestatore par che se ne debba contentare, perciocché
e dipo la parola benfatore. dante, par., 26-103: indi spirò:
è più certa ». idem, par., 28-136: se tanto secreto ver
i-47: perché nella bocca di nobile persona par cosa di troppo mal suono contro alcuno
/ soverchia dilatazion in profferere. dante, par., 3-6: leva'il capo
fare professione). dante, par., 24-51: sì come il baccialier
rente e a tal professione. idem, par., 26-54: « di'ancor se
e d'aver animo di ritentare e par che si promettono di fax terremoti,
, 47: -che persona ti par? - (con questo vecchio / fo
scritti veterotestamentari. dante, par., 24-136: la verità che quinci
, profetìssimo). dante, par., 12-60: come fu creata,
, preveggenza. dante, par., 12-141: lucemi dallato / il
pieni d'una misteriosa sapienza, al par di quelli profetici, che si avevano
e peggio tra congiunti. dante, par., 23-52: io era come quei
: ella ha un viso sì bel che par di stucco, / come quelli che
coltro machet una vite... che par destinata a tener sempre più strettamente
esserciziopro- ntevole / io m'obligo di par le donne e gli uomini. c.
. d'annunzio, 5-469: già par che l'altra riva / profondamente sotto
. b b dante, par., 1-8: appressando sé al suo
memoria non può ire. idem, par., 28-107: tutti [gli spiriti
/ di questo nostro mare. dante, par., 14-100: sì costellati facean
distante da chi guarda. dante, par., 30-4: questo mondo / china
del ferro si manifesta più di quello non par forse credibile. idem, 1-206:
una luce). dante, par., 24-88: appresso uscì de la
voce, senza colore, / par che girino oziose / nel vuoto immane
pucci, cent., 55-72: dante par che cercasse tutto il mondo / e
li suoi profondissimi pensieri. dante, par., 19-63: ne la giustizia sempiterna
cela lui tesser profondo. idem, par., 24-142: de la profonda condizion
abbraccia sempre più t'abrama. dante, par., 4- 121: o
valor tanto è profondo / ch'ai par di quello il poter nostro è nulla
a chi guarda. dante, par., 9-23: la luce che m'
-intima essenza divina. dante, par., 33-83: nel suo profondo ridi
, complesso, elevato. dante, par., 15-39: indi, a udire
660: chi avesse trovati / un par de stivaletti proffumatì / che perse l'
, 2-55: una bella donna non par quasi che tocchi il terreno, piega
... dante dice: « e par che sia una cosa venuta / di
lucrezio giunse a dire che credibil non par ch'egli d'umana progenie fosse. leopardi
1-332: quella che, come più li par, me spende /...
popoli regna que- st'altra legge che par ragionevole di domandare 'varietà, frequenza
incomincerò la presente dal capo che mi par più importante e più necessario; e queste
schiatta, casato. dante, par., 7-27: quell'uom che non
scalvini, 1-235: notate ciò che vi par duro, prolisso, fiacco, falso
, rotto, mal impeciato, che par che, co crocchi, rampini ed aipa-
f. doni, 9-51: non mi par tempo di far prologo a scrivere a
ii-24 (94): un amico par vostro è don d'iddio, / ché
, cinque canti, 5-27: gli par quella notte un anno lunga, / che
c. campana, ii-74: se vi par che siamo troppo prolongati in parole,
noto, rivelare. dante, par., 20-93: fai come quei che
-remediar gli amici del possibile non ti par debito?... -ancor che questo
ix-1-187: io so, o mi par di sapere, che la natura crea pochi
la professione religiosa. dante, par., 3-105: dal mondo, per
promession teco si spazia. idem, par., 20-123: tanta stoltezza in terra
far ascino a noi altri, mi par che diciate nela vostra lettera: '
te gir di gloria adorno, / cui par non ebbe e non avrà giammai /
f. m. zanotti, 1-5-191: par loro che, se io non lo
di verdeggiante olivo in bocca, mi par un sicuro prognostico di futura pace al
discemo per lo fioco lume. idem, par., 3-16: tali vid'io
più facce a parlar pronte. idem, par., 23- 77: così
che fa credere altrui. idem, par., 21-71: l'alta carità,
accorto savio e pronto. dante, par., 25-65: come discente ch'
ch'era sboccata / e pel furor gli par piano ogni monte: / arebbe corso
indugio o riserva. dante, par., 24-55: poi mi volsi a
veno e s'infiammano e cosi sospesi par che si levino insino al cielo.
, una risposta). dante, par., 14-22: a l'orazion pronta
, l'obbedienza). dante, par., 24-128: tu vuo'ch'io
parole così afflitte che in quel punto par che lo spirito loro finisca. sarpi
amanti in tanta amaritudine, / e par che inferno asperrimo prononzii / dove era
crescer raltrui. marino, 4-243: e'par mi voglia ancor col peso immondo /
vicino, accanto. dante, par., 19-107: vedi: molti gridan
, 5- 311: l'arredatore par si proponga di rendere impossibile ogni dubbio
caro, 12-iii-105: questa sentenza mi par tanto chiara che non ha bisogno d'
e propinqui questi luoghi. idem, par., 9-38: di questa luculenta e
. g. visconti, i-3-46: mi par volando fare un salto / per non
. carducci, iii-21-209: al (asserente par probabile che la figura della stele di
alla propiziazione e perdonanza, ma par che sieno... riservati a commettere
gozzi, i-n-231: alle volte mi par ch'egli venga, ch'io lo abbia
si toglie via il dubbio. dante, par., 24-47: sì come il
mi consiglierete. del titolo, mi par tanto piccola cosa che non sia né
. 63: questo ammaestramento, sì come par in se stesso buono, così vien
, non vi dispiaccia. dante, par., 28-48: se 'l mondo fosse
cotanto allontanato da noi due che mi par sognargli quando ricevo saluti da voi.
-volontà immutabile di dio. dante, par., 25-126: in terra è terra
bruno, 3-106: questa interrogazione mi par fuor di pro- posizio, benché io
indispensabili della fede. dante, par., 24-98: l'antica e la
superfluo. pescatore, 4: mi par soverchio e fuori di proposto / narrarvi
, i-647: la superbia di lucifero mi par molto propriamente dipinta nel fastoso ed altero
dinanzi al viso de l'uditore lo rettonco par la, appare da sera
chinino. moretti, 15-194: le par di vedere il professore che insegna le
, s'ei va'incontra, lieve par ti sia. vita ai cola di rienzo
. fioretti, 2-4-291: la proprietà del par lare non si apprende per
fare, e ha da essere da par nostro, grandiosa secondo il solito e colla
l'assentimento di lui, il quale mi par restio. -con riferimento a uno stato
propi miei cittadini e vassalli, e mi par tuttavia esser prigiona di questo o di
e sì di grazia cincte / che par di te non è socto la luna.
particolare sentimento; naturale. dante, par., 1-57: molto è licito là
bruno, 3-16: se nel ritrare vi par che i colori non rispondano perfettamente al
un giup- pone, / che 'l par proprio che tomi dal barbiere. poliziano,
in mezzo l'erba, / che par bello alla vista e nulla vale. carducci
ii-354: guardala fulvio, a me par [la bambola] proprio viva, /
proprio 'negare '. idem, par., 11-54: però chi d'esso
apparir baleni e gruppi, / e par che l'aria e 'l ciel si rawilupi
opera, creazione poetica. dante, par., 23-68: non è pareggio da
(la storia). dante, par., 27-146: prima che gennaio tutto
a '1 vero dire, / mi par da tante pene dir lo posso.
sale attico, / che tutte le scienzie par che sappia. pino, l-i-132:
libera rapire, / la qual non par che 'l comico conceda 7 appena nel proscenio
di- rammi (e già mi par d'udirla) / con gran prosopopea gran
vera e propria e tutto ciò che par sapere di vecchio. nievo, 1-40:
è più lontana da noi, tanto ci par minore, essendo che allontanandosi causa minori
esser altro che una tela piana, mi par una strada che corra mezzo miglio.
padovana, v-436-18: e1 no me par k'el sia luitano, / tanto
poi dico a lei: « tu mi par dolce e piana ». g.
misti al lungo urlo dei venti, / par che annunzi prossimana / l'anarchia degli
. magalotti, 28-39: a me par gran cosa che chi [tiberio]
conforto, e in vece di un solo par che restituisca, in uno, a
alloro s'accomuna per l'oro e par ch'abbia contratto dal servir di ramo alle
5-165: gli zigomi forti, protesi, par che incavernino a difesa gli occhi maliardi
mi s'è mostro fin qui mi par che n'abbia bisogno. f. m
giusto esercizio del potere. dante, par., 12-53: siede la fortunata calaroga
so guerra che me mova, / sì par dotto ed ammastrato. chiaro davanzati,
, 1-564: più se da ogni plaga par si muova / el balenare, ma
de'medici, 7-125: quel che par ch'a fatica e'si conduca / è
pruove tanto evidenti dell'umana perfidia, par che un uomo poco lontano da'settanta
/ far prova di se stesso al par d'gni altro / bravo destrier. govoni
in lui mirabil prova. idem, par., 8-141: sempre natura, se
prova, di contarla solo. idem, par., 24-133: io credo in
ssession che sempre giova. idem, par., 17-68: di sua
fatta parte per te stesso. idem, par., 24-100: la prova
caratteristiche positive o negative. dante, par., 13-124: vie più che 'ndamo
specchia, e 'l sol ch'altrove par non trova. boccaccio, dee.,
], / s'osa di starmi al par, qui meco, in prova.
/ mangiatori a prova, / che par cosa nova / a vederli golare.
so dove / fesse tal grazia qual par che conceda / oggi a donna mortale in
motto di ispirazione dantesca (cfr. par. 3-3) assunto dall'accademia fiorentina
quei prova sua vertute. idem, par., 2-95: da questa instanza
tutte l'altre some. idem, par., 17-58: tu proverai sì come
prova, tasta tasta, / gli par d'esser nel su'letto / il zi'
ti trarrò del generale, / ché par che tu ci voglia manicare; /
d'o- mero poeta. idem, par., 24-105: di', chi t'
/ diritto ed iquitate. dante, par., 3-3: quel sol che pria
paiola d'ossa dove ribolle il cervello par mandi fuoco ad aureolare questa maschera provata
innaurato, / che la sua cera par d'angel provato. pannuccio del bagno,
. a. cocchi, 4-2-61: par che si possa dedurre che il male
lo retaggio de l'avere! idem, par., 6-130: i provenzai che
. buonarroti il giovane, 9-612: mi par di sentir la sua zambracca / caricar
, i-14-264: che diavolo! un par vostro, / già d'età provetta e
non sia di peggior greggia. idem, par., 8-79: veramente preveder bisogna
o di un popolo. dante, par., 12-41: l'essercito di cristo
o di un popolo. dante, par., 9-105: non però qui si
prowederà. -sostant. dante, par., 32-37: mira l'alto preveder
g. gozzi, i-26-21: ognuno par che s'ingegni di voler insegnare con
a soggetti astratti). dante, par., 28-85: così fec'io,
opera di uno scrittore. dante, par., 10-120: ne l'altra piccioletta
ed estima, / che sempre par che 'nnanzi si proveggia, / così,
il funzionamento; servente. g. par riili, 1-ii-283: oggidì col nome di
preveggenza divina, provvidenziale. dante, par., 8-100: non pur le nature
provedenza de le future. idem, par., 17-109: di provedenza è buon
che è sopra ogni ragione. idem, par., 21-75: « io veggio
questo è quel ch'a cerner mi par forte, / perché predestinata fosti sola
pria che vada al fondo. idem, par., 27-61: l'alta provedenza,
vegnono li buoni consigli. idem, par., 13-104: se ciò ch'
o fico o prugna, / subito par ch'agiugna. trattato delle mascalcie, 1-238
/ umidità (fragrante di pruina) / par che la terra il sogno ultimo
pruno uscir la rosa. dante, par., * 3-134: 1'ho veduto
: sviarsi, degradarsi. dante, par., 24-m: tu intrasti povero e
riunione nelle parole dà a queste una colorazione par ticolare, secondo il vario
e sorella dell'autore... mi par cosa mostruosa che voi siate uscita fuori
monte tabor, le cui vestìmenta biancheggiarono al par della neve. leti, 5-ii-142:
oggi quando hanno a fare la spola par che la voglian mettere au'incanto.
la concezione dantesca. dante, par., 6-100: l'uno al pubblico
spezialmente in questa età, nella quale par secca in parnaso la vena di tali
e 'l grand'amore, / non par ch'ai voi servir gusti avarizia. /
[nella] lasciai. idem, par., 15-99: fiorenza dentro dalla cerchia
onore / al suo bel piè, che par terra non tocchi. aretino, v-1-733
/ e l'amorosa immagine balena, / par che al tuo stesso pensiero si celi
fanciullo cantore). dante, par., 32-47: ben te ne puoi
2- 46: perché a me par, vivendo questa mia / povera vita,
, un ragionamento). dante, par., 3-26: « non ti maravigliar
dì del quartodecimo anno). dante, par., 16-24: ditemi..
singolare e maraviglioso, in cui rimmaginazione par che non abbia confini, da quella puerizia
possa, /... / mi par ch'or non sia luogo e non sia
vibrano con un piacere così insolente che par mescolato di non so che di felice
e magior giusto pugna. dante, par., 6-39: tu sai ch'el
vorresti anzi l'oro? dante, par., 29-113: non disse cristo al
: o nobile / festa, che mi par quella delle pugna! porcacchi, i-367
si resta pulcinella. carducci, iii-25-35: par di sognare un qualche brutto capitolo di
, v-1-121: a leggere quelle scene, par di sentire l'eco di simili o
« un pulcin fra 'l capecchio / par che mi stimi rinaldo al suo dire »
tu se'corto e nero / che par proprio un polero / di campagna.
stricca legacci, 6-5: leviànci se vi par qui da sedere. / grinza,
, 1- vi-284: gli italiani soli par che non si curino molto di viaggiare
a vederle / non paian scolorite / a par de pungine così terse e chiare.
dentro e di fuori, / che mi par la galera in questi tempi / un
solea, / ed in questo mestiero al par che in quello / abilità straordinaria avea
punga, / ogni contraro in me par che s ^ agiunga. 4
-provocare un male. dante, par., 32-6: la piaga che maria
a l'orecchio del celeste auriga, / par che scuotendo il fren, pungendo spesso
non han penne ancora. dante, par., 2-55: « s'elli erra
leva con dolenti strida: / ben par che mortai colpo 'l cor le punga
bella, vedere, / ongni mio membro par ca dol- glia tiri, / e
dispiaciere / che ciascuno ver l'altro par s'adiri. libro della cura delle malattie
e la soglia è deserta. / par ch'essa punga d'un suo muto e
che può risvegliar virtù sopita, / tutto par che ritrovi. filicaia, 2-1-44:
a tai famigli / son sicuro al par d'un re. 3.
congiungimenti bestiali negli acquitrini maremmani: mi par di vedervi ancora camminare su quattro zampe,
/ dove dece perdona. dante, par., 7-21: secondo mio infallibile avviso
vergogna o dall'ira, e ti par di mancare a non so che dovere correndole
di un impulso affettivo dante, par., 22-26: io stava come quei
, sull'orlo. dante, par., 13-n: imagini la bocca di
sempre li tuoi raggi duci. idem, par., 4-26: queste son le
sapore, con una insensibile mordicazione che par essere più dell'acqua salata che da
camminare tanto ch'io noi posso tenere. par impossibile, di soli dieci mesi,
: qual verso entro il sonetto a voi par fioco: / sospingetelo in su con
nostra, / che già in puntel mi par vedere il tecto. giovio, i-295
parlava, tant'era gonfiata, / e par che scoppi come la besciona, /
a uno spirito beato. dante, par., 28-45: mira quel cerchio che
principio eterno e immobile. dante, par., 17-17: vedi le cose contingenti
li tempi son presenti. idem, par., 28-41: da quel punto /
sorgente di luce. dante, par., 28-16: un punto vidi che
per lo forte acume. idem, par., 29-9: si tacque beatrice,
suo più alto punto. idem, par., 29-4: quando ambedue li
punto fermo o la pausa, ivi mi par che si possa acconciamente replicarle modulazioni.
da una costruzione. dante, par., 11-14: poi che ciascuno [
una disputa. dante, par., 24-37: o luce ettema del
, intorno de la fede. idem, par., 25-58: li altri due
un soggetto letterario. dante, par., 30-23: da questo passo vinto
te fé già errante. idem, par., 5-34: tu se'ormai del
ii-361: da quanto si è detto par che resti comprovata l'osservazione dei dotti
che sopra gli altri sono eminenti e par loro ai ricevere ingiuria qualunque volta sentano
: io cominciai: « e1 par che tu mi nieghi, / o luce
, di su li mena. idem, par., 1-43: fatto avea di là
il mondo materiale. dante, par., 17-37: la contingenza, che
sfera celeste. dante, par., 26-142: nel monte che si
quadrante a centro lista. idem, par., 14-102: sì costellati facean nel
e sottile, / che a me par sì gentile / chy ne disgrado quel del
non con tanta obscura ambiguità che non par degna della eleganzia di tanto poeta.
trovata. bruno, 3-755: li par degno che sia messo in mano del cardinale
di pietre e di quadrelli. dante, par., 2-23: beatrice in suso,
le sue vecchie quadrella; / la poesia par bella / come una cosa nuova.
talora un ponto austero, / mi par che 'n l'alta parte stia il crivello
l'orecchie del celeste auriga, / par che scuotendo il fren, pungendo spesso,
tavemella. moretti, ii-77: mi par d'udir la sua voce: « attenti
... gemono una certa roba che par simile alla colla strutta o più propriamente
ordine di realtà e mondo particolare, par che essa si ripresenti nello spirito stesso
). carducci, iii-8-178: non par verisimile che, quando i memoriali eran
? idem, inf, 23-89: costui par vivo a l'atto de la gola
che così rampogni altrui? idem, par., 32-103: qual è quell'angel
nostra regina, / innamorato si che par di foco? corona de'monaci, 68
ricovrato sposo, / di', qual ti par? viani, 19-329: il padrone
d'inferno è da essa. idem, par., 10-91: tu vuo'saper
ai del t'awalora. idem, par., 17-26: la voglia mia saria
« qual maraviglia! ». idem, par., 18-115: o dolce stella
! pascoli, 29: quali note! par che tinnino / nell'infrangersi del cuore
e d'altro privo. idem, par., 23-46: apri li occhi e
e la mia morte dura! dante, par., 5-98: se la stella
trasmutabile son per tutte guise! idem, par., 16- 109: oh
là onde l'avelse. idem, par., 7-36: or drizza il viso
o la perfetta coincidenza. dante, par., 13-122: vie più che 'ndamo
tal mi fec'io. idem, par., 33-58: qual è colui che
questo e quello intende. idem, par., 18-104: resurger parver quindi
la nona bolgia sozzo. idem, par., 14-25: qual si lamenta
refrigerio de l'ettema ploia. idem, par., 33-14: donna, se'
fotin de la via dritta. idem, par., 2-90: color toma per
la qual non fui diserto. idem, par., 4-120: io veggio ben
lino e seneca morale. idem, par., 30-120: la vista mia ne
om una amorositate, / la quale par che nassa da plazire, / e zo
per la maggior parte d'esse ap- par seminato e sparso il costume, ch'importa
e dell'arene, /... par che sembri unità, quaior s'espone
... i potria a questa esser par, che l'amorosa / fata avea
che sente 'l meo core. dante, par., 23-97: qua
maggio la pena d'amore. dante, par., 21-129: venne cefàs e
in persona o in avere. dante, par., 27-132: tale, balbuzienao
trade in ettemo è consunto. idem, par., 16-98: sovra la porta
due begli occhi adombra, / e par che dica: -or ti consuma e piagni
più doglia riguardando. idem, par., 10-82: quando / lo raggio
se, quand'anche. dante, par., 20-53: ora conosce che 'l
tuo ben chiaro bada. idem, par., 19-12: io vidi e anche
noi 'e 'nostro '. idem, par., 19- 129: vedrassi
palese vi s'appiglia. idem, par., 7-49: non ti dèe oramai
quando c'ò aspettato. dante, par., 23-16: foco fu tra uno
occasione, circostanza. dante, par., 21-46: quella ond'io aspetto
adesso e adesso-, cfr. dante, par., 29-12: « io dico,
, incendi e ferro usa quandunque / par giusto. -nel tempo o nel
più lontana da noi, tanto ci par minore. moretti, i-355: in verità
le chiavi in sua balìa? idem, par., 30- 116:
menò costoro al doloroso passo! idem, par., 18-115: o dolce stella
messaggi de l'ettemo regno. idem, par., 1-103: le cose tutte
universo a dio fa simigliante. idem, par., 32-110: bal- dezza e
volse da me, fei. idem, par., 26-17: lo ben che
più ch'è ragione. dante, par., 2-65: la spera ottava vi
si posson di diversi volti. idem, par., 30-120: la vista mia
più di buon vigor terrestre. idem, par., 26-60: le fronde onde
plur.). dante, par., 30-114: sì, soprastando al
del quanto esme- surato. dante, par., 23-92: ambo le luci mi
estendersi nello spazio. dante, par., 2-103: ben che nel quanto
selvaggia e aspra e forte. idem, par., 33-42: li occhi da
gente quanto s'ama! idem, par., 25-136: ahi, quanto ne
e nel mondo felice! idem, par., 30-130: vedi nostra città quant'
molto lo sapea ben fare. dante, par., 21-80: quinci vien l'
con valore limitativo. dante, par., 2-23: forse in tanto in
torse il viso a sé. idem, par., 4-no: voglia assoluta non
cadere in più affanno. idem, par., 22-110: tu non avresti in
deo, farò soiacemento. dante, par., 26-28: ché 'l bene,
guida mi t'accosto. idem, par., 7-95: ficca mo l'occhio
lo [il casa] leggo, mi par di stare in su tequuleo e di
lagrimando, non tomasser atre. idem, par., 8-103: quantunque quest'arco
cosa in suo segno diretta. idem, par., 33-21: in te misericordia
alessandro de'medici, 5-274: vi par poco a chiedere l'indulgenza plenaria e
anonimo genovese, 1-1-204: en votori me par una penna / zazunà la quarentenna.
, come quarantigiato contratto, ella mi par dura. statudi di pistoia (1682
.. diconmi questi famigli, che par loro che alla stalla e'si faccia male
e tienne sette, / e anche li par tropp'essere ingannato. / che pensa
uno argomento d'invidia. idem, par., 10-49: tal era quivi la
nel settimo capitolo del suo quarto libro par che sia che tal colonna con la
l'universo tutto insacca. idem, par., 28-29: distante intorno al punto
una locuzione così comune e nella quale par si contenga un senso speciale e recondito.
piena, / quattro fiate il mare par che latre / fra giorno e notte,
, assai me ne disconfortai. idem, par., 33-61: quasi tutta cessa
quasi la signoreggiava a cheto. dante, par., 4-62: questo principio,
le ciglia intorno pronte. idem, par., 2-33: parev'a me che
di paradiso / sempre in quell'aere par che mi contorte / sì che 'l cor
pulpito], tutti vi mestate e par che vi slanciate incontro per appressarmivi e
-nella sfera lunare. dante, par., 2-59: e io: «
. balbo, i-27: la gallia par che rimanesse divisa diagonalmente tra i kimri
verso del primo quademaro... non par che molto grato suono facciano que'cinque
vai piu de quatro. dante, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta
e centocinquanta galline. galileo, 3-1-172: par meravigliosa cosa che... possa
con altri numeri. dante, par., 26-119: quindi onde mosse tua
fondulo sarà di ragione, 7 che par le quattro tempora in astratto.
le tartaree porte, / col suo morir par che mi ricon- forte. giraldi cinzio
che può: dio. dante, par., 1-62: di subito parve giorno
un altro sole addomo. idem, par., 4-123: non è l'affezion
guardo in quella pintura, / e par ch'eo v'agia avante. elegia giudeoitaliana
onde cristo è romano. idem, par., 17-56: tu lascerai ogne cosa
, uguale, identico. dante, par., 31-15: le facce tutte avean
una persona). dante, par., 6-97: ornai puoi giudicar di
, i non lo 'nvidio. idem, par., 3-93: sì com'elli
quei ch'udito l'hanno. idem, par., 32-24: da questa parte
benzi guidori una spalla. dante, par., 16-126: nel picciol cerchio
riprendo dattero per figo. idem, par., 30-148: farà quel d'alagna
qui non mi mena ». idem, par., 21-63: « tu hai
prop. dichiarativa esplicita. dante, par., 5-132: questo diss'io diritto
di galatina, 269: tucto questo par quilloro se delectano de fraudare la dieta
è la quercia grande. dante, par., 22-87: la carne d'i
di querce ombrose, / dove ognor par che filomena piagna, / ch'in mezzo
vengo all'ultimo dubbio: il qual mi par di udir oppormi da alcuni non senza
angoscia e per- cn'a're non par giuoco patire le cose giuste, non che
; che domanda. dante, par., 24-51: m'armava io d'
l'entrate del comune, la quale par che fosse pagata da quelli che,
inconcludenti e in vanesie millanterie, mi par d'essere un parolaio querimonioso, a volta
querula vecchiaia, / che ad ogni ilarità par che s'opponga, / riesce a
che tu non credi. idem, par., 10-97: questi che m'è
qualità di queste cose. dante, par., 24-47: sì come il bac-
cui è questa immagine? dante, par., 6-28: or qui a la
dubito. -interrogare. dante, par., 19-69: assai t'è mo
cagione -che ciascun ch'è nato / par c'obbriato -aggia 'l sommo sire?
dirotti perch'io venni. idem, par., 32-151: cominciò questa santa orazione
molte altre parole / che non mi par bisogno esser racconte, / l'aventurosa sua
questi coi crin mozzi. idem, par., 3-118: quest'è la luce
e l'ultima possanza. idem, par., 8-8: dione onoravano e cupido
questo so per vero. idem, par., 17-49: questo si vuole e
tale situazione o condizione. dante, par., 12-78: spesse fiate fu tacito
d'emperiu loro foi caczato. dante, par., 4-43: per questo la
, 5-1-200: guardando il latino, par ch'ei dica avere l'imperador claudio
minerva, alla casanatense, per tutto. par d'esser in un campo. bacchetti
belle contrade, / di che nulla pietà par che vi stringa, / che fan
de la sua pace sentire. idem, par., 2-37: qui non si
qui si raddoppia tonta. idem, par., 1-106: le cose tutte quante
fuor poscia appellati demòni. dante, par., 9-113: tu vuo'saper
finqui). dante, par., 33-23: questi, che dall'
, di uno scritto. dante, par., 1-16: infino a qui l'
intrar nell'aringo rimaso. idem, par., 30-16: se quanto infino a
ne tratta, sento dire, da par suo. -qui e quivi: in
quibus da spendere. tassoni, viii-1-37: par giusto bel veder quando puntas / così
i vallon li sceman quici. idem, par., 12-130: illuminato e augustin
questo punto del discorso. dante, par., 8-121: sì venne deducendo infino
star quiciritta / appresso a te non par che mal mi tomi. manni, i-175
e di dio. dante, par., 20-92: fai come quei che
altri non la prome. idem, par., 24-66: fede è sustanza di
un'azione repressiva. dante, par., 1-86: ella, che vedea
-con riferimento a dio. dante, par., 30-52: sempre l'amor che
è dato lor per lutto. idem, par., 3-70: frate, la
in stato di quiete. dante, par., 27-106: la natura del mondo
, ecc.). dante, par., 12-25: poi che 'l tripudio
/ si mosse voce. idem, par., 18-98: vidi scendere altre luci
s'impedisce la felicità. idem, par., 28-108: dèi saper che tutti
sangui- gna). dante, par., 15-5: benigna volontade in che
cielo allenta e tira. idem, par., 25-131: a questa voce rinfiammato
posizione di stasi. dante, par., 1-141: maraviglia sarebbe in te
movimento, sosta momentanea. dante, par., 8-39: noi ci volgiamo coi
g. giustiniani, lxxx-3-1059: ora par che lasci la maestà sua cogli anni
acquietarsi. alfieri, xvi-165: merope par che di quiete alquanto / prenda.
. cicerchia, 1-162: e'non par che risponda / a quel ch'e'
testimon detto han verace; / di rabbia par che tutto si confonda, / guarda
compiono quieti, onde sorpresa / l'anima par che di dolcezza muoia.
. f f dante, par., 16-134: già eran gualterotti e
la fiamma e queta. idem, par., 5-92: come saetta che nel
di quello divinissimo ciel quieto. idem, par., 1-122: la provedenza,
c'ha maggior fretta. idem, par., 24-15: come cerchi in tempra
tentare resistenza. amari, 1-ii-71: par che l'armata vi fosse ita innanzi e
le do la biada, perché e'le par piccola / prebenda, ella mi fa
fece per difetto altrui, / e par tornato a far questo quincéntro. lorenzo
con pietate il suo fattore. idem, par., 5-25: or ti parrà
martiri; / quinci prende vigore e par respiri / l'alma contra sua voglia afflitta
, di origine). dante, par., 8-130: quinci addivien ch'esaù
per seme da iacòb. idem, par., 21-88: quinci vien l'allegrezza
poi, successivamente. dante, par., 1-142: quinci rivolse invèr lo
quindi d'alta grotta. idem, par., 29-105: non ha fiorenza tanti
si gridari quinci e quindi. idem, par., 33-120: e 'l terzo
/ ennoè si chiama. idem, par., 32-28: come quinci il glorioso
ab omni servizio di comuno. dante, par., 33-55: da quinci innanzi
ch'ogne sucidume quindi stinghe. idem, par., 4-53: dice che
che sì li lancia. idem, par., 15-138: mia donna venne a
facciam le lagrime e'sospiri. idem, par., 6- 121: quindi
tranquillaro per quindici dì. dante, par., 13-4: imagini, chi
, 1-17: costei, già che non par cosa mortale, / ma par d'
non par cosa mortale, / ma par d'una altra nova quinta essenzia / a
: di teologia e d'ogni scienza / par che racchiuda in sé la quintessenza.
eleganza del dire [di dante] mi par troppo più nobile e spiritoso che non
ché tal cosa farà per un capitano par mio che non la farebbe per un
'o 'disgiuntivo, che mi par molto ironico. = dal nome del
terra tutta volta in giuso. idem, par., 18-28: in questa quinta
-in costruzione partitiva. dante, par., 20-69: chi crederebbe già nel
ma è forse per una significazione che par misteriosa che quei due non si sono
, di una quantità. dante, par., 16-48: tutti color ch'a
facoltà fisica o intellettuale. dante, par., 26-76: delli occhi miei ogni
l'oro potabile. / che ve ne par? non son queste quisquilie! berchet
credo che saremo noi. idem, par., 14-26: qual si lamenta
e non precisamente determinati. dante, par., 18-128: già si solea con
. strozzi, 1-78: guarda se par che le dica da quore. benvoglienti,
sono di così noiosa e stomachevole natura che par ch'abbiamo sempre il reubarbaro in
e franca / ma sì brun che par nato in etiopia, / si fu con
cantari, 319: l'aere tutta par si rabbaruffi; / molti corpi di
gli arbori sventurati immensa fronte, / par ch'un mar caggia e l'altro
si adirano ed inorgogliano contra colui che par loro voglia insegnare, essendo, come
donna mi sei in dispiacere / ché mi par proprio una cagna rabiata!
, 1-8-112: quasi ingordo lupo e'par che brame / pascer del sangue altrui rabbiosa
e appiastrare, / che e'non si par niente, ma io seppi / da
alla meglio, una sottoveste, un par di scarpe mezze rovinate, ma che
gemicanti in satumità - / ineloquente al par dei savi, / scrollata ogni certezza,
campo con quel baston grosso / e par che l'aria si tinga e rabbruzzoli /
rabbuffa in riprendendo ogni peccato, / par dal mondo staccato / quanto si sia
significato di questo vocabolo 'rabuffa 'par ch'importi sempre alcuna cosa intervenuta per
tommaseo, 2-i-190: questa valle mi par rabbuiata, / e non ci veggo
ingegno. tasso, 13-i-760: se ben par che fiamme intorno ei versi, /
riacquistare la vista. dante, par., 30-58: così mi circunfulse luce
dell'incamazione di cristo. dante, par., 33-7: vergine madre, figlia
queste favole, che a prima vista par che dell'empio alcuna cosa ritengano,
che caggiono de'tetti. dante, par., 30-115: soprastando al lume intorno
, 3-i-23: da certe mezze parole mi par di raccogliere che taluno si pensi ch'
dell'umanità, dall'individuo, non par che si sospetti neppure. -di
gente di subito smarrita. idem, par., 22-97: così mi disse,
bene ad essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza più intenda.
ed in 'uopo 'non mi par già di sentire altro che ciò che nasce
(82-6): e1 me saietta e par ch'onne strai porte / escritto che
una bella ritirata: e già mi par di sentire la vostra perdita e sonar
in senso numerico). dante, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta
: veggo, gentil levriera, al par del vento / agili asciutte gambe, e
. v. colonna, 2-168: par che voli talor l'alma, rivolta /
/ che s'adunava sul volto e par che v'impietri e vi gravi. pavese
una raccomandazione, una parolina d'un par suo, è più del bisogno per
: gnaffe, marito mio, e'si par ben che tu abbia in molto conto
/ tanta è la stizza che di par gl'instiga. loredano, 1-95: gli
sia nell'altro, la bisogna mi par sufficientemente racconcia. 8. modificato
, vedendo il ciel che ancora / par che seren prometta, non tempestosa aurora.
molte altre parole, / che non mi par bisogno esser racconte. p. del
triegua e tornarsi oggi drento / segno mi par di qualche tradimento. = comp
ridurre le proprie dimensioni. dante, par., 16-7: o poca nostra nobiltà
rendere minore una distanza. dante, par., 29-129: perché siam digressi assai
di un'operazione. dante, par., 15-96: quel da cui si
son già di molino. dante, par., 12-45: lo 'mperador che sempre
: raccostiamo un po''n qua: mi par vedere / que'duo'scolari. manzoni
dote, aveva racimolato un corredo: un par de valigge sane da biancheria co li
in questi canti / pur me raqueto e par che me conforte. straparola, ii-82
più confortevole all'età e alla stagione par che si possa proporre del brodo di
raddoppiando o replicando,... par che sia un ordinarle.
. i. frugoni, i-12-63: par ch'ella in ciel quest'almo giorno
mina che qualunque inumanità e crudelità gli par lecita per vendicarsi e satisfarsi.
raggio di un cerchio. dante, par., 15-23: né si partì la
. emanare, promanare. dante, par., 19-90: cotanto è giusto quanto
/ per tanta varietate, / ben par che si'segnata / a'amor de dei-
. d. bartoli, 2-3-9: par così ben radicata la mission cinese che a
dal fiume, per fuggire il pericolo par che si abbraccino fra loro e un albero
nel paradiso dantesco. dante, par., 32-120: quei due che seggon
rado se ne schianta. idem, par., 15-89: o fronda mia in
de palma virgo radice. dante, par., 9-31: d'una radice
che vita congiunge e notrica / nulla ti par fatica -a sceverare, / perché,
che piange e dice. idem, par., 17-141: però ti son mostrate
argomento che non paia. idem, par., 27-119: non è suo moto
che tutto lo domina, / e par forma di donna peregrina. boccaccio, 21-4-24
di meditazione profonda. dante, par., 14-12: a costui fa mestieri
, lii-2-361: la religione... par che di giorno in giorno vada augumentandosi
e repugna ad accettare il carico, par voglia lasciar maturare delle 'radiose '
inclita onestade / che giunta con beltà par che si stime / al nostro tempo trovarsi
, è tenuta cara. dante, par., 4-87: se fosse stato lor
ricco saver s'asotiglia, / poi chesso par che rade volte avegna, / a
perché da lui si chiami. idem, par., 1-28: sì rade volte
/ raffagottata si che un marnato / ritratto par dell'ultima vecchiezza. pirandello, 8-83
risposta dicendovi che d'ogni ora mi par mille anni che si senta il benfizio che
, et io vi raffermo, non mi par egli però che debba esser buon testimonio
, rafìggere), intr. con la par ticella pronom. (per
biondi. -assol. dante, par., 3-63: però non fui a
b. fioretti, 2-1-25: né par molto convenevole, fra i raffinati precetti
oltre / la pena mia che sempre par che cresca. = comp.
; raggio, bagliore. dante, par., 13-58: quella viva luce che
sotto due palpebre di seta nerissima, par che ti chiedano compassione: guardati, sigismondo
, irradiarsi, spandersi. dante, par., 8-53: la mia letizia mi
irradiare luce o calore. dante, par., 28-16: un punto vidi che
una presenza, ecc. dante, par., 8-3: solea creder lo mondo
volta nel terzo epiciclo. idem, par., 14-39: quanto fia lunga la
con influssi celesti. dante, par., 7-74: l'ardor santo ch'
più somigliante è più vivace. idem, par., 25-54: è scritto /
, di un sorriso. dante, par., 7-17: beatrice 7..
di tua vita il viaggio. idem, par., 26-77: de li occhi
voglia di trarreti avanti. idem, par., 10-83: lo raggio de la
sanza risalir nessun discende. idem, par., 19-53: vostra veduta, che
che l'è parvente. idem, par., 33-77: io credo, per
/ in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i mie'
da una figura soprannaturale. dante, par., 5-137: sì come il sol
suo raggio la figura santa. idem, par., 23-72: perché la faccia
raggi di cristo s'infiora? idem, par., 25-36: ciò che vien
farsi giorno. pedemonte, iii-525: par sia natura, quando il ciel raggiorna,
corda [a cristo]: / beato par colui che più 'l raggira.
. i. frugoni, i-13-221: ti par che il sangue si raggiri lento /
-avvolgersi intorno. anguillara, 2-10: par che nel terzo fregio si dispicchi /
molte altre parole / che non mi par bisogno esser racconte, / l'aven-
xxxv-ii-437: i labri ha curii: par che se raggiungili, / sì l'una
figur. galileo, 3-1-347: mi par di vedere quell'infelice agricoltore che,
spesso ti dà noia / e che allor par che tu tiri le cuoia, /
denti, gemono una certa roba che par simile alla colla strutta o più propriamente
che, benché pesce sia, / par da'deserti ubici venuto, / tanto confassi
, mute,... dove par che si raggrumi tutta la stanchezza dei
, 11-8: non è, com'altrui par, giunto a l'occaso / traian
preeminenza delle potenze d'europa, e par che que'dei alla spagna il primo
. aretino, 20-205: come si par vergine cento volte, se tante bisogna
, lx-7: molti han gioia, e par lor penare, / e ciò che
parte / una ninfa, e mi par ch'ella sia appunto. / io mi
moralità lasciaro al mondo. idem, par., 26-6: intanto che tu ti
occhi lucenti lagrimando volse. idem, par., 16-45: basti d'i
tu per te ne cerchi. idem, par., 7-34: or drizza il
mia donna. beolco, xxi-ii-587: mi par aver inteso che lei ama / molto
reca in mezzo alcune differenze chya lui par di ravvisare fra demetrio ed ermogene.
noi so dire altrui, sì mi par novo. n. franco, 7-338:
boine, cxxi-iii-274: quel che non mi par ragionato
ponderarla, / e se vera ti par, consenti e taci. -argomento
ragione, / e l'altra mi par fera. marsilio ficino, 5-20: la
uso antifrastico: ingiustizia. dante, par., 6-31: tu veggi con quanta
m'è concesso, dicalo ognuno se gli par tollerabile, non che giusto. cinuzzi
contabili o atti amministrativi. dante, par., 6-137: quattro figlie ebbe,
. segneri, i-423: di ragion buona par ch'egli avrebbe dovuto dire all'opposto
sien genti in simigliante piato. idem, par,, 26-8: di'ove s'
; razionale. leopardi, i-25: par che [breme] venga a conchiudere
/ cosa però che l'abbia un par d'ippolito? / poi che se ne
. tassoni, 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta, / indi
424: opera serà de ragna / par a quella del turco in ungheria,
, / non m'abbandona. idem, par., 9-51: dove sile e
tonda si raguna, / si spiana e par che dorma. -concentrarsi o affluire
mascella e 'l collo certa rema / che par dal capo scenda. -raccolta
del sole la fiera. dante, par., 2-106: ai colpi de li
/ però ke se'relucente. dante, par., 3-37: o ben creato
e de la vostra sorte. idem, par., 26-82: dentro da quei
e carità, ma queste / due par, che i loro rai prendon da quella
irraggiare di sé. dante, par., 29-136: la prima luce,
. derivare, discendere. dante, par., 15-56: tu credi che a
luogo e a tempo suo. dante, par., 14-21: da più letizia
/ la più leggiadra e vaga a me par quella / delle tapezzerie che oman le
. poerio, 3-358: l'amo par che si rallegri tutto / sotto il bel
città e, rompendo l'aria, par che vogliano notificarlo alle stelle, mentre
del suo matrimonio col nuovo duca, par che si rallentino le trattazioni. marini
dì canicular, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa. buti,
bene a bottega, / onde altaltro già par superflua bega. / sicché di ramascion
grosso / e con più rami, tanto par più bello. lauro, 2-80:
.. che con le sue diverse ramificazioni par che divida e separi l'una contrada
, lxxxvi-169: amico, tu mi par de frutte largo / che 'nn-ogne mensa mi
, s'io non prevarico, / filerio par costui che sparge altaria / sì meste
, « che al varco / mi par le frasche dimenar sentire / e a'cani
la vanità della scienza cavalleresca. le par poco? tenta distruggere tante leggi,
/... / e tutta notte par che m'accompagne / e mi rammente
pronta / sol un proverbio che mi par verasce, / il qual ramenta a
, menzionare; allegare. dante, par., 10-31: lo ministro maggior de
. regolarsi nel procedere. dante, par., 18-110: quei cne dipinge lì
picchio. metastasio, i-iv-39: vi par picciola la facoltà di confonder a piacer
bettinelli, 3-475: ecco quanto mi par necessario a conoscere la poesia italiana ne'
di un ragionamento. dante, par, 24-115: quel baron [san pietro
dorati / nel campo azzurro e ciascun par rampante. celimi, 1-50 (i3°
/ l'antica età la nova, e par lor tardo / che dio a miglior
rampognare. pulci, 13-32: mentre che par che in tal modo rampogni, /
generico: ramo. dante, par., 4-130: nasce per quello,
gentil, certi rampolli, / che mi par già sentir dall'indo al mauro /
quali, in vece di adomarle, par che le rendano più deformi e rande
che antica e rancia alle vostre orecchie par potrebbe la novità. catzelu [guevara
padri agli innocenti, certe volte par di aprire gli sporti della bottega
/ che 'l non è dentro quel che par di fora, / e se di
del suo chiaro sguardare, / che par che luce espanda / com'a la randa
rannicchia la schiena, / suda e par ch'ella scoppi per la pena, /
203: oh, oh! mi par vedere i due gobbi della pietra a s
o gli è che buio! el par ranugulato. g. gozzi, i-19-79:
, ^ rantolo d'infante. / par l'uno il cigolìo d'un abbaino /
, rapa, pestello, / tu mi par propriamente un fegatello / cotto in mezzo
e per argento avolterate. idem, par., 27-55: in vesta di pastor
alla turchesca e si è lasciato un par di basettoni terribili. pananti, 1-i-228:
). pratesi, 5-403: mi par di vederlo il buon settimio con la
in movimento, volgere. dante, par., 28-70: costui, che tutto
tratto / su quattro rote, a par del vento lievi, / aa sei forti
rami el peregrino, / che pigri al par de lor sarebben strali, / tal
ai supplicio s'awicina; / né le par che vi sia da tardar, s'
, di tarlasi a moglie. dante, par., 3-107: uomini poi, a
in guisa che fuori della sua presenza par loro di non esser al mondo. marini
. - anche assol. dante, par., 14-123: da'lumi che lì
non ha valore / e d'intendergli ornai par che disperi. -nascosto alla vista
aristotele... ne''problemi 'par contrario al suo maestro platone, volendo
. cesari, i-405: a me par vedere proprio il gonfio che bollendo levava sù
rintonacare e rappiastrare / che e'non si par niente. 2. figur.
che il rappicco seguente del discorso mi par che lo mostri verissimo.
aperta già la porta ». dante, par., 21-98: al mondo mortai,
una drop, subord. dante, par., 25-59: li altri due punti
sociali. magalotti, 9-2-205: vi par egli che i riformatori... abbiano
cambiate / e la figura sua mi par sì spenta, / ch'ai mio parere
, in un rilievo. dante, par., 4-47: santa chiesa con aspetto
comporre un'immagine. dante, par., 18-108: quietata ciascuna [luce
, i-ix-176: una più nuova fantasia mi par questa che non fu quella del padre
dà il valore. delfico, ii-399: par che si debba portare lo stesso giudizio
r. borghini, i-284: mi par tempo di andare a diporto per questo
carro stellato icaro inchina, / e par nel volto scolorir la luna: / quando
del palladio. algarotti, i-vm-225: non par da tacere ch'egli prese a voltare
indef.: pochi. dante, par., 13-108: se al 'surse
una sostanza aeriforme). dante, par., 22-141: vidi la figlia di
a uno schieramento militare. dante, par., 12-39: l'essercito di cristo
compatto; radezza. dante, par., 2-73: se raro fosse di
che non si scrulli, / che par c'a ciascheduno 'l cuor si raschi.
stella non si cura, / e gli par brutta, attempatella e sciocca. cantù
dello stesso (cfr. dante, par, 19-140). ràscia2,
di'bene: sai tu chi e'par? quel è? egli è proprio giuco
piastra, così scarsa e rasa / che par proprio sorella d'un testone?
lxxviii-iii-39: ogni giovimi forza in te par rasa, / pallido, scolorato, scuro
/ -chi t'ha rubato? -una che par che rada / come rasoio, sì
è, tutto contento quando gli par d'intravedere la sagoma d'un uomo
che diventa in un anno così grande che par arbore e fa quelli raspi a modo
libro della memoria). dante, par., 23-54: io era come quei
grande di generosità e sommessione, che par quasi che mi umiliate, rare,
venir sente, / a dargli via non par zoppo né tardo. / rinaldo vi
. taccone, cvi-300: dolze mi par la febbre, dolze el male, /
ogni magion spelonca o tomba, / par la luce del sol luce di luna
/ del dolce su'rassembrò, / par ch'ogni membro mi debbiano udire.
di rasserenare il cielo come sperava, par lo faccia più scuro. graf
fiocca rassodata e asciutta, la quale par molto più bianca di quella che si liquefò
se risolve de questo modo: che gli par conveniente e ragionevole che la difalcazione si
per pietro non si straccia gli occhi / par che di cecco il mal tutto a
o inclinazione; ripidità. dante, par., 11-50: di questa costa,
, v-73: di grazia e di benevolenza par degno l'amore...:
/ lo dolce padre mio. idem, par., 22-104: mai qua giù
sarea andata troppo ratto. dante, par., 28-26: intorno al punto un
nella vista è men difforme / e che par men molesta in questo loco / e
26-16: ratto d'intorno intorno al par del lampo / gli altri pensieri miei
possibile. calzabigi, 64: quella non par che. scapigliata e sciatta, /
i piaceri del corpo coi dispiaceri, e par che si dolga di nuovo, rammaricandosi
che noi troviamo nelle tragedie antiche, par che fosse una raunanza di persone che
raunavano d'uno animo. dante, par., 16-131: ciascun de la bella
, ravviavi i tizzi accesi; mi par di vederti. -ridestare (l'
apparir baleni e gruppi, / e par che l'aria e 'l ciel si ravviluppi
la verginella vergognosa / e afflitta sì che par che allor si muora. i.
. bertola, 3-164: due isolette par che tentino di ravvivarlo [il reno
nel- l'andar libero e pronto / par che ad arte misuri e studi il
. patrizi, 647: egli si par bene che voi, o patrizio, molto
594: in verità cartesio raziocinatore geometrico mi par ora. 2. agg.
alla ragione. dante, par., 26-127: la lingua ch'io
: ogni proporzione... aritmetica par che sia razionale, e la geometrica
come dicono, la razza: e mi par cosa da porco o da cavallo di
vuol razzare, / quelli, che dipo par, non si ricrede: / quando
ser marte / de die en die par sempre la [parte guelfa] schiari,
diceva: -fratello, / a me par che noi sian bene alloggiati, /
state o di verno tanto fate; / par che nel letto voi aviate il razzo
. zannoni, 5-20: e'mi par di vedergli, dopo aver razzolato per mezz'
suo uso è pezente. dante, par., 23-112: lo reai manto di
in somma quello ch'egli scrive mi par più reale. -alto e solenne
dà per certe vigne da incendiarsi mi par giovevole se realizzabile. saba, 7-
: a chi ha letto * krotkaia 'par di sentir narrare un'identica storia.
così ragionevole, l'effetto così manifesto; par di vederci una conformità simmetrica del
ove li angeli hanno pace. idem, par., 32-52: dentro a l'
di intelligenze celesti. dante, par., 19-28: ben so io che
, x-224: in le lettere di campo par il trombeta francese portasse alcune lettere particular
altri lo tira a sé in modo che par suo. -far arrivare (una
tendere, protendere. dante, par., 4-3: intra due cibi,
versi miei lacerar vuoi. / >el par non va: reca sul mezzo i tuoi
in mezzo alcune differenze ch'a lui par di ravvisare fra demetrio ed ermogene. ottonelli
creazione del mondo. dante, par., 32-76: bastavasi ne'secoli recenti
g. visconti, i-7-31: tanta alegrezza par che chiascun frue / che ogni iactura
mia simpli- cia / il recipe mi par alquanto strano, / e ch'in voler
in sé la luce. dante, par., 2-35: per entro sé l'
all'illuminazione divina. dante, par., 29-137: la prima luce,
. chiaro davanzati, iv-24: se voi par villania / da me voi ricepere /
appare, egli [il mare] par che tomi ad inghiottir tonde sue medesime:
interrotto da un ostacolo. dante, par., 23-63: così, figurando il
, 96: mira quel foco / che par da tonde uscir. quegli è perseo
che ne hanno fatto le composizioni, non par dovere di darle fuori, finché non
[s. v.]: 'par che reciti 'chi ripete a mente
e de'sovrani per la mancanza de beni par che si faccian sempre maggiori. p
reda poi del suo valore. idem, par., n-112: quando a colui
, / ché, sanza quel, non par che 'l mio cor creda / chea
220: se d'ammirar colui non vi par degno, / che, redando,
, per modo di parlare: e par ch'egli abbia a redar questo mondo
salìe nel legno della croce. dante, par., 7-57: ben discemo ciò
nostra redenzion pur questo modo. idem, par., 20-123: l'altra [
anche idealmente). dante, par., 11-97: di seconda corona redimita
-con la particella pronom. dante, par., 11-105: per la sete del
, un'immaeine). dante, par., 33-60: qual è colui che
(la mente). dante, par., 18-n: io mi rivolsi a
tuta, de fora e dentro, / par che sia piena de cendamo e de
dell'oggetto interno). dante, par., 30-125: nel giallo della rosa
ritrovano. / in questo mezzo vi par ch'elle debbiano / star in chiesa digiune
né persone; / questi cavalli ognun par sitibondo: / pigliate alquanto di refezione.
refrigerio eterno). dante, par., 14-27: qual si lamenta perché
refuto, / ché in questo il paradiso par consista. aretino, v-1-29: io
, quand'ei la mira, / par che bellezza ed onestà refute. guarini,
casti / gradì alcun tempo, or par ch'odi'e refute. l. giustinian
ha cotanto allontanato da noi due che mi par sognargli quando ricevo saluti da voi.
oggetto non è davvero regalabile a un par suo. = agg. verb.
quando leggo racconti come il suo mi par di respirare un'aria vitale, fresca,
li travagli a'servi di dio, par che si aprino le cateratte del cielo
loro posizione e funzione. dante, par., 13-104: se ciò ch'io
magion fornita a la regale / me par, et io me sto a capo chino
ancor proterva / continuò. idem, par., n-91: né li gravò [
regalmente ornato / leon senz'arme a par con lui venia. straparola, i-136:
l'avrò per regalo. a salutare par che faccia un regalo. praga, 4-107
di rnicandro. amari, 191: par che alla morte di teofilo...
. guarini, 2-126: a me par di vedere che altro non sia raccomandare alla
, 23-39: un gravicembalo in un'orchestra par che resti affogato, non è dubbio
miserissimi che retti siete! idem, par., 16-101: quel de la pressa
l'altro corno, / con numer par de fanti e de cavalli. / l'
vita. guarini, 161: mi par che pur ieri / t'avessi tra le
aria, alla boria. * le par d'essere una regina '. verga,
la regina de la gloria. idem, par., 31-100: la regina del
, / di bellezza e d'età del par fiorisce. f. f. frugoni
crescita di una pianta. dante, par., 8-141: sempre natura, se
, i-103-2: ancor sì no. mi par nulla travaglia / gir per lo mondo
zona dell'atmosfera terrestre. dante, par., 31-73: da quella region che
o di creature angeliche. dante, par., 20-102: la prima vita del
ne dà dante). dante, par., 26-11: la donna [beatrice
regnare e non ceterare. dante, par., 11-6: chi dietro a '
città per me si vegna. idem, par., 14-29: quell'uno e due
: reggi te medesimo. dante, par., 6-36: vedi quanta virtù l'
messaggi de l'ettemo regno. idem, par., 1-10: veramente quant'10
ora matera del mio canto. idem, par., 1-23: tanto che l'
dei beati del paradiso. dante, par., 3-83: come noi sem di
li tuoi sette regni. idem, par., 5-93: sì come saetta che
è adorno, / e con lui di par si muove / citerea col dio del
latina. firenzuola, 653: oh, par un donadello, tanti 'cuiussi '
parini, 611: vi par egli che sia cosa conforme alle regole
di congregazioni e confraternite. dante, par., 22-74: per salirla, mo
geometrica. bruno, 3-755: mi par degno che [il triangolo] sia messo
giornale relativi alla nostra letteratura, mi par che dovrebbe proccurare al « raccoglitore »
potevi tu far di vantaggio? ti par forse così periodico e regolato il suo male
cera, / forse anch'io e i par miei bomieschi umori / renderemo talor pan
3-21: prendi catone, e se ti par troppo
tirare per molte luogora. dante, par., 6-133: quattro figlie ebbe,
di relegare le note appiè del volume mi par ensì comodissimo per gli editori,
paradiso dantesco). dante, par., 3-30: vere sustanze son ciò
per amarne una sola [donna] par lor d'essere in obbligo d'aveme ogni
diletto e opera disponendo. idem, par., 8-145: ma voi torcete a
non religion retto seguire. dante, par., n-93: regalmente sua dura
super natura feminarum, xxxv-i-551: tal par religiosa, q'ela 'l tema poco /
: solo l'amor d'er- minia par che, in un certo modo, abbia
lasciare indietro; abbandonare. dante, par., 9-42: vedi se far si
novella. galileo, 3-1-347: mi par di vedere quell'infelice agricoltore che, dopo
posto ne la contrà dei remitani, e par reliquie fusse bella e tonda,
mascella e 'l collo certa rema / che par dal capo scenda... /
sanno, / ancor ch'a molti par cosa tematica. settembrini [luciano]
camin, / pu segnando che gi par. serdonati, 9-432: le fortune e
odiator dei tiranni 'è biblico al par di saul, samuele profeta. =
che più va remoto. idem, par., 11-127: quando le sue pecore
intellettuale, cioè dio. idem, par., 20-130: o predestinazion, quanto
478: poste queste cose, mi par di potere con assai manifeste contraddizioni dei
schiuderle, leggerle e renderle, se gli par bene, a cui sono mandate.
, / ca per certanza -aver mi par d'amore. lotto pisano, xxxv-i-316
cenno eira ciò si conface. idem, par., 5-14: tu vuo'saper
anima sicuri di letigio. idem, par., 5-31: dunque che render puossi
di scherma], mi distraggo e par che pensi ad altra cosa che alle
a un'altra). dante, par., 10-146: così vid'io la
inganni or render vole, / così par di mia morte aspetti onore. ceresa,
. -attribuire. dante, par., 8-132: quinci addivien ch'
un rumore). dante, par., 6-126: diverse voci fanno dolci
importanza a un principe l'avere un par d'amici che lo rendessero accorto del
lo 'nfemo freghi ». idem, par., 18-83: o diva pegasea [
attribuite all'oggetto). dante, par., 13-129: si fé sabellio e
, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancora più sensibile all'occhio
sì te voglio recepire. dante, par., 10-56: cor di mortai non
mostri e rendi / più volte: poscia par ch'r ti rincrescili, / e
e scura, / dove occulto leon par che si renda / amor, tronca
e si ti farà grazia. dante, par., 23-77: io, che
dis lo lion, / « el par che raynaldo abia raxon: / a tori
. pasquinate romane, 712: me par un caso strano / che questa renga
udendo ancora il suo fin reo, / par che di novo a sua gran colpa
far festa e tropo anxosso, / me par che faze a. rreosso. =
dopo il grido udì il tumulto / che par che sempre più terribil suoni, /
penetrare, addentrarsi. ante, par., 2-39: s'io era corpo
; constatare. dante, par., 27-127: fede e innocenza son
, cu vertù repleto. idem, par., 12-58: come fu creata,
assai vari nelle posizioni delle figure e par che scegliessero... le più difficili
tanto replicare una sol cosa / me par troppo divenga fastidiosa. guicciardini, i-112
detto; soggiungere. dante, par., 6-91: or qui t'ammira
ne diedi avviso alla serenità vostra, non par che sia necessario che ora repplichi il
). guarini, 1-143: mi par d'essere ubligato a v. a.
un dono spirituale ricevuto. dante, par.: 25-78: tu mi stillasti,
convenzioni dell'ambiente. dante, par., 22-25: io stava come quei
mio povero beppe montanelli! e'mi par di vederlo incalappiato nel- p'accolade fratemelle
corona, / sanza reputazione, non par che imperi. leonardo, 2-61: tu
signor alessandro, in ciascuno de'quali par che rinasca e si perpetui l'antica
da un tempo in qua, mi par che abbia diminuito assai di reputazione. g
ma con molta riputazione come conviene ad un par mio. guarini, 1-204: lo
cor mortale, / finché toma onde par esca: dàgli, dio, di colomba
. de amicis, xi-257: già mi par di vederla e d'udirla, accesa
ora che 'n sul fico / vi par goder, villani sconoscenti / de zascun ver
satanica rubata a un michelet 'e mi par che aggiungesse: 'a un michelet
piegarsi all'espressione resta palese, e par di assistere ad un faticoso spasimo trattenuto
: pervicacia nell'errore. dante, par., 12-102: ne li sterpi eretici
riparlare, parlare ancora. dante, par., 25-85: l'amore ond'io
respirazioni del gigante tifone,... par che siano in verità uno sgorgamento e
una voce). dante, par., 28-88: poi che le parole
pochi dì che arà finito un altro par di foderette, che per dispetto d'
a metterci in impacci, / onde mi par che, sanza più restata, /
landino, 378: molto difficil mi par poter tra molte e varie opinioni,
guardasse da falir, / quello me par che segur viva. -rifl.
amar voi, donna fina. dante, par., 23-89: il nome del
parte del periodo composto », non par che si ristringa che * 1 periodo
tanto de termini suoi ch'è non par più che e'sia naso. porcacchi
. senza restrizioni e con un calore che par sincero. c. carrà, 465
toriche di vecchi letterati, che par che sian nati con gliocchiali.
. bonghi, 1-118: a me par di vederti, a questo punto:
tuo maggior o pan. dante, par., 28-5: come in lo specchio
un punto più lontano. dante, par., 2-93: or dirai tu ch'
dietro, seguente. dante, par., 12-117: la sua [di
inf, 11-55: questo modo di retro par ch'incida / pur lo vinco d'
-dopo un fatto determinato. dante, par., 9-6: io non posso dir
in qualsiasi dire — zione al par di un pesce o di un volatile,
dei comprafumo ', perché ad essa par sempre una maraviglia tutto ciò che in
a retrorso). dante, par., 22-94: veramente iordan volto retrorso
retta alle chiacchiere del volgo, perché par loro di fare un tratto sottile di
delfico, iv-62: scrivete ciò che vi par giusto liberamente e rettificherete le idee col
23-227: per quel poco di più che par che facciano gli uomini sopra gli animali
182: a ciascun uomo ogni opra sua par retta; / ma dio, che
/ che voi siete di scoto al par sottile. algarotti, i-vu-60: per
dolori. a. cocchi, 4-1-150: par che si possa conietturare che nell'intestino
-sm. angolo retto. dante, par., 13-102: se del mezzo cerchio
dolori reumatici. morgagni, 292: mi par verisimile che i dolori e la febbre
riferimento a un popolo. dante, par., 19-102: poi si quetaro quei
percuoti [o gesù] ch'io par ch'ismarrisca, / gridando vado come infrenesito
come infrenesito; / di cotal colpo par che revivisca, / non par ch'i'
cotal colpo par che revivisca, / non par ch'i'curi perch'io sia sentito
sono trapassati, senza dovere sperare che mai par alcuna cagione cotal sentenza si debba o
memoria, ecc. dante, par., 11-135: se ciò ch'è
qualche castello e città della valdichiane, par ch'alquanto riabbassino il suono d'alcuna
un sentimento). dante, par., 31-55: volgeami con voglia riaccesa
'riaccorciare accorciare di nuovo. raccorciare par che sia più affine al semplice accorciare.
. alla gioia d'un racquistato cugino par che restasse sommersa la doglia d'un perduto
riaffaccio or questa idea, perché mi par buona per voi e per tutti noi.
. carducci, ii-6-28: la cosa par nuova e in questo riagitarsi di filosofia
e bella e pia / la ninfa a par mostrarsi? ciro di pers, 3-326:
amicizia vera, / che rende, a par di sé, due amici cari.
d'annunzio, iv-1-199: mi par d'esser condannata a riappezzare, a
che ancor rimane a quel libro mi par che sia l'intenzione buona di riappiccare in
. d'annunzio, iv-1-199: mi par d'esser condannata a riappezzare, a
/ vetrata rompe e illumina la messa / par che di greca leggiadria riarda / il
e al figur. dante, par., 12-38: l'essercito di cristo
a. cocchi, iii-15: dalla quale par che si riassorba qualche sottilissima materia offensiva
, / mirando quel fantin, le par vedere / africo proprio in ogni sua fattezza
sua fattezza, / e veramente gliel par riavere. statuto dello spedale di siena
aria volar lampi e faville. / par ch'ivi marte stesso apra e disserri /
l'averà affatturato: / ve'come par dii suo cerebro perso, / balordo,
richieg- giono molte distinzioni. idem, par., 29-117: ora si va con
causativo: fare abbassare. dante, par., 7-15: quella reverenza che s'
in un contesto figur. dante, par., 32-4: la piaga che maria
(un confine). dante, par., 9-44: ciò non pensa la
a pena tocca un poco, / che par ch'avampi il ciel, non che
. - anche assol. dante, par., 31-48: quasi peregrin che si
ospitare nel proprio interno. dante, par., 18-69: qual è 'l trasmutare
la crudele scilla / dove l'acqua ritrosa par che riddi. ovidio volgar.,
per gli sconfitti). dante, par., 16-153: con queste genti vid'
/ in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i mie'
martiri / che la sorella tua mal par che conti. fontano, 1-34:
dell'ogg.). dante, par., 5-69: così stolto / ritrovar
pred. dell'ogg. dante, par., 33-134: qual è 'l geometra
ci ritrovo, / e d'essere mi par nel mondo nuovo. pascoli, i-422
ecc. carducci, ii-10-158: mi par di capire dalle tue lettere che non
la mente più turbida e negra / né par più in viso di dolor traficto.
e passa ritto ritto, / che par ch'abbia di dietro un travicello. goldoni
se sia, / e la pazzia li par ritta via / de gire empazato d'
/ d'esta sirena a cui mai non par visse: / e tu m'indrizza
dopo una pausa. dante, par., 8-30: dentro a quei che
le favole del verno: / e par rioda a un crocchio di fanciulli, /
ranieri mio..., appena mi par credibile che la nostra riunione sia per
luogo veramente: tanto questa felicità mi par grande e incalcolabile. fogazzaro, 5-438
. d'annunzio, iv-1-199: mi par d'esser condannata a riappezzare, a
non gode / giammai questa feroce anzi par onda / che sdruscito vascello urti e
. -sostanti manzoni, iv-708: par loro che si esca dal pratico, dal
portan in gada la fede, / poi par ch'ogni signore a lor rincrescia.
aprir le toppe e i chiavistelli / par ch'egli [il gatto] abbia un
quanto a 1'accomodarvi ora a roma mi par difficilissimo in assenzia vostra, poiché riesce
persone che vi abitano. dante, par., 8-58: quella sinistra riva che
a tempo m'aspettava. idem, par., 19-70: un uom nasce a
. e al figur. dante, par., 23-115: lo reai manto di
, con l'età. dante, par., 26-63: l'essere del mondo
a una ricerca. dante, par., 13-121: vie più che 'ndamo
teco 10 la farei con sette / tua par bestiac- cie, vii, brutte e
/ corno qe sia pego, no me par meiora- dho; / e s'el
quel ch'in etterno rimbomba. idem, par., 2-4: o voi che
perdendo me, rimarreste smarriti. idem, par., 6-68: inver'la spagna
: ah publio, ah se potessi al par d'orfeo / col canto ripassar la
plui forte mi constrenge. dante, par., 29-133: questa natura sì oltre
col compì, pred. dante, par., 21-120: render solea quel chiostro
e tutto questo universo. dante, par., 25-90: dice isaia che ciascuna
non fo ardito de revenire. dante, par., 10-70: ne la corte
. carducci, ii-5-149: non mi par vero d'aver finito e rivenirmene a
siamo trascorsi da quella occasione; mi par tempo di rivenire all'altre parti del
dolore e 'n gioia rivene. dante, par., 7-82: solo il peccato
notizia nel suo gabinetto, e ti par di vederlo pestar de'piedi. pavese,
. magalotti, 2-164: tu a par d'ogn'altro sai se chiaro e
, una richiesta). dante, par., 8-41: poscia che li occhi
quello onore che si conviene. dante, par., 7-13: ma quella reverenza
risultati che ha prodotto. dante, par., 6-35: perché tu veggi con
subiezione per manifesto segno. idem, par., 4-134: questo m'invita,
, di servi tuoi, / che par cne sovra noi / riversi ad ora ad