(un sacramento). dante, par., 32-83: poi che 'l tempo
la via molto strecta. dante, par., 3-97: perfetta vita e alto
come le maledette ricchezze. idem, par., 5-5: ciò procede / da
copia di verità naturali e divine non par giusto negare il nome di filosofia perfezionata
tirannide. periodici popolari, i-613: mi par difficile che dopo aver messo in
come sarà quella dei beati. dante, par., 13-81: però se 'l
nelle istituzioni morali dai gran filosofi, par che si consideri la perfezzion dell'uomo prima
1-ix-167: troppo il gran paradosso vi par questo, che altri ponga tra li
umanetate perfice lo so stato. dante, par., 8-in: ciò esser non
comportamento sleale, falso. dante, par., 17-09: non vo'però ch'
che la morte cessa. idem, par., 17-47: qual si partio
bella? becelli, 1-24: avea un par d'occhi sotto nere ciglia, /
xiv-1-94: io m'offro, se vi par convenevole, di pagare, perfino
con le poppe il petto. idem, par., 29-105: non ha fiorenza
solamente per fare una vanissima prospettiva da par suo menchione. = femm.
sol vile e plebea, / ma scolorita par l'armeniace. = voce
pericolassi? guarini, 1-32: mi par d'essere quella madre che, veduto
i pericoli del mondo! dante, par., 8-1: solea creder lo mondo
, 10-877: che diavol hai? e'par che tu t'aggrizzi: / tu
folla il suo daffare / lascia, e par solo quel periglio veda. / il
, 1-2120: mia uoglia, che al par lei non ebbe aeguale, / m'
di questo giornale relativi alla nostra letteratura mi par che dovrebbe proccurare al « raccoglitore »
e va a fondo! dante, par., 13-138: legno vidi già dritto
non è possibile, / van mi par l'offerir, tacer mi perito. g
: era costui / di saetta del par che di battaglia / a piè fermo
conoscer le serpi e febbri e mine par bello all'animo, perché si fa
saprei affermare in contrario, ma mi par bene stranissimo che voi siate così peritoso
fare). berchet, 88: par anco peritosa / una sfidanza in loro,
pinzetta afferra una perla, cangiante che par che palpiti, e la colloca tra le
puro candore o limpidezza. dante, par., 3-14: quali per vetri trasparenti
a vederle / non paian scolorite / a par de tunghie così terse e chiare.
/ ciò ch'ella fa, gli par che perle sia. s. bargagli,
di nullo ben è invidioso. dante, par., 27-31: come donna onesta
ella avanzò gli apostoli. dante, par., 2-36: per entro sé
. ant. parmener, comp. da par (con valore intens.)
un movimento; motore. dante, par., 1-116: questi [l'istinto
: sostituzione, commutazione. dante, par., 5-58: non trasmuti carco a
di un voto). dante, par., 5-51: necessitato fu a li
cale, / poscia che el ti par così leggero / il permutare amore come aguale
traslazioni e le permutazioni de le parole par che diano maggiore degnità a l'orazione.
, per intendersi e spiegarsi, mi par necessario il definire esattamente le due parole
il seguente motivo. dante, par., 3-56: questa sorte, che
., 3-56: questa sorte, che par giù cotanto, / però n'è
'l carro stellato icaro inchina / e par nel volto scolorir la luna: /
(o parontré), comp. da par, con valore rafforz., e
lo perpetrava. ghislanzoni, 18-190: vi par giusto che un forastiero, il quale
e senza fine. dante, par., 28-118: l'altro temaro,
furon maggior sonni rotti. idem, par., 19-22: o perpetui fiori /
cominciai come persona franca. idem, par., 6-135: quattro figlie ebbe,
di corpo e anima. dante, par., 14-44: come la carne gloriosa
/ come quelle persone che neente / par che 'ntendesser la sua gravitate? idem
adomare la loro operazione. idem, par., 15-102: non avea catenella,
una sustanza in tre persone. idem, par., 24-139: credo in tre
divina e umana. dante, par., 7-32: u'la natura,
perspicuo chiaro e puro, quel lampeggiare par quasi che sia incorporato nel colore.
manifesta un convincimento determinato, in par tic. per effetto delle
periodq di tempo percepibile. dante, par., 10-39: e beatrice, quella
dotto uomo e di queste cose intendente par forte da dubitare che i sonetti del rediano
toglie: / e con fremito leggero / par che passi un'anima.
di un supporto. dante, par., 20-23: come suono al collo
g. gozzi, i-2-77: non vi par forse vera malia l'avere un libro
voi mi converrà sostenere. dante, par., 20-126: dio li aperse /
anton. il demonio. dante, par., 27-26: quelli ch'usurpa in
trovano... tanto perversi che par propriamente che 'l demonio gli abbia accompagnati
, 1-ii-388: -eppure diceva cecilia -mi par di sentire nell'aria qualcosa che non
la cosa che si pesa. dante, par., 9-57: troppo sarebbe larga
che la possibilità del dono. dante, par., 5-61: però qualunque cosa
al pescator le vele? idem, par., 18-136: i'ho fermo 'l
che più larghe l'abbia. idem, par., 5-101: come 'n pescheria
fatto m'à un letto / che par la piuma de spine de pese. sydrac
/ nel fiume fi getta e non par ch'anco giovi, / ché nuota
cui rispose la meschina: / che ti par di quel mantello? / non è
a dirvela, in questa casa mi par d'essere un pesce fuori dell'acqua.
pesciduòvi e le frittate / che non ha par dal levante al ponente, / tanto
trapanano i buchi e le fesse al par di qualsivoglia gaglioffo. = denom.
stagno, laghetto. dante, par., 5-100: come 'n peschiera ch'
* rintorti le pendaglie / vegendo, par ch'io moia, / sì son di
. a. cocchi, 4-1-150: par che si possa conietturare che nell'intestino
vola, e sotto il nobil peso / par che più sempre in suo cammino avvampi
dante, xlvt-20: cotando del mio mal par che si prezzi / quanto legno di
cui urge nell'animo. dante, par., 20-83: awegna ch'io fossi
, pregio, rilevanza. dante, par., 24-84: assai bene è trascorsa
-vergognoso, infamante. dante, par., 16-95: sovra la porta ch'
quei miserabili cinquecentisti... e se par credibile che l'uno e gli altri
peso: divenire equivalenti. dante, par., 15-75: l'affetto e 'l
pianto, pur di poterlo sfogare, mi par che mi levi un gran peso dal
28-122: io vidi certo, e ancor par ch'io 'l veggia, / un
. martini, 1-521: la situazione mi par grave assai, anche per le condizioni
abita nella maggior parte delle corti e par che i signori non vi sappino tener
sangue ond'è cosperso / ch'ei par bragia. e, lavorìo / di gran
si litica il petitorio e 'l possessorio, par che sia soggetto ad un terremoto.
altri, tra 'quali e lui mi par vedere gran somiglianza come cercar l'amistà
! e da due pettegole! e costui par proprio che ci sguazzi dentro. fucini
addormentato / d'una fanciulla, e par ch'egli conceda / esser da questa
/ deh, fa'pur piano, e'par tu pettin stoppa. ramusio, cii-i-174
da me non sarà restato perché mi par d'averlo pettinato come andava. spallanzani
: or di rabbia infiammato, al par di sirio, / il pettine mordace
in odio egli di quella / vicinanza par lieto. govoni, 79: tra le
che viene il petto. idem, par., 14-91: non er'anco del
mora, / ché gran cosa mi par che viver possa, / avendo il spirto
vedi ve'que'pettibianchi / com'e'par che bene aspettino, / né sospettino,
'giornale arcadico', del quale anzi mi par che costoro vadano più pettoruti che mai.
sbufonchiante e tronfia, / ch'e'par un pollo d'india quand'e'gonfia.
colle pevere. nomi, 9-4: i par suoi di tracannar san l'arte /
una mela me c'è data, e par taglier de storione. anonimo toscano,
possessione. bonavia, 145: michuccio par dini di massaglogia ae prese in allogagione
e seco ha cameriere e serve; / par delle prime della pezza, e a
[cane] n'aveva che di par vampo / di due arcate trapassava il miglio
pascoli, 1-433: a pisa mi par tutto andato a monte. subordinano la
la gota; / o dove e'par che bruttura cognosca, / sempre col pezzo
agio co l'avenente, / ché par li sia piagente -mia contansa. latini
tuttor reverente, / et al tuo par piagente, / monstrando che tu l'
(la vita). dante, par., 31-90: la tua magnificenza in
rinaldo d'aquino, 438: tanto par che sia / in voi piena piagènsa
che può risvegliar virtù sopita, / tutto par che ritrovi e in efficace / modo
. léppi, 8-19: paride guarda e par che gliene goda, / ché la
lei la sua vertute. idem, par., 29-92: non vi si pensa
orgoglio, / che di piacer altrui par che le spiaccia. boccaccio, 1-i-565:
egli studio in piacere a noi, par convenevole, che noi altresì ponghiam qualche
de la morale dottrina. idem, par., 25-60: li altri due punti
lei, / ch'all'amoroso ardor par che sì giovi. navagero, lii-12-75:
so di che armonia mirabile. idem, par., 14-131: forse la mia
, 14-131: forse la mia parola par troppo osa, / posponendo il piacer
om una amorositate, / la quale par che nassa da plazire; / e zo
a suo piacer conforma. idem, par., 20-77: tal mi sembiò l'
contusa la testa: faceva sangue che par., 3-102: perfetta vita e alto
». guinizeui, ii-407: e'par che da verace piacimento / lo fino amor
riferimento al peccato originale. dante, par., 32-4: la piaga che maria
ti mostri lieto 'l volto / e par che spesso rida e stia 'n diletto
dolce piaggia aprica / secondo il vento par or verde, or bianca. poliziano,
, sempre / con tenore ostinato al par di secchi / che scendano e ritornino
era di querce ombrose, / dove ognor par che filomena piagna, / ch'
(un danno). dante, par., 20-63: quel che vedi ne
pugna / si frega agli occhi e par piagnucolare. [sostituito da]
stucchevole. borsi, 2-35: mi par d'essere un parolaio querimonioso, a
.]: 'c'è passata, ci par passata la pialla': su una cosa
quarta donna, detta chiacchiatella, / par che abbia le lucertole mangiate: /.
molto bene e la dedicatoria mi par molto piallona. = deriv.
, / e con le reti prese un par di miglia, / indi tirolle pianamente
un tric trac di pianellette, che par gli abbino il diavolo fra le gambe.
uno sopra tutti, quieto. idem, par., 2-76: se raro fosse
/ esto pianeti). idem, par., 10-14: vedi come da indi
ognuno, dove il fuoco primo / par che si spenga e che l'amor
pianete messo / nei fredde segne, par ch'en lei s'annide. petrarca,
, vedere, / ogni mio membro par ch'a doglia tiri; / e piangono
dispiacere / che ciascuno ver'l'altro par s'adiri. g. cavalcanti, i-161
stesso di tanta miseria. idem, par., 11-72: né valse esser costante
e nella mortificazione. dante, par., 23-134: quivi si vive e
: squilla dogliosa anch'ella / meco par che piangendo si lamenti / i graziosi accenti
ambientali particolarmente disagiate. dante, par., 11-47: intra tupino e l'
, 37-7 (148): ora mi par che voi l'obliereste, / s'
ch'è contra volere. idem, par., 9-52: piangerà feltro ancora la
una condizione passata. dante, par., 5-71: pianse efigènia il suo
colpe dei padri. dante, par., 6-109: molte fiate già pianser
bemi, 66-51 (v-239): par che il mercato sia fatto a contanti,
l'arte dell'avvocato a prima vista par agevole e piana. tasso, 18-73:
avveri).). dante, par., 30-3: questo mondo / china
figlia, ben tei confesso / ch'el par piano e umile, / e ben
somno sì suave e piano / che par che sino a tanto dormir debbia / che
parte corre il fiume sì piano che egli par non men tosto palude che fiume.
mole, / che d'altezza e candor par che sormonta / là di morello il
veste in terra, col braccio tremulante par che accenni ghignando voler piantargli.
: sò bene che 'l meo detto vi par strano, / perch'e'toco
di piano / vo'intender prima, e par che sia dovuto, / s'ella
istituzione; ordine religioso. dante, par., 11-137: vedrai la pianta onde
la bibbia). dante, par., 10-91: tu vuo'saper di
infiora / questa ghirlanda. idem, par., 12-96: non la fortuna di
di irradiamento; focolaio. dante, par., 9-127: la tua città,
. dottrina, insegnamento. dante, par., 24-110: tu filtrasti povero e
le piante / sovra lor vanità che par persona. idem, inf.,
piedi. guarini, 161: mi par che pur ieri / t'avessi tra le
un essere immaginario. dante, par., 16-39: al suo leon cinquecento
niun segno vi riman più dell'antica e par tutta fatta di pianta. ferd.
, 136: il papa di pianta par che nuovamente volesse egli regolare e dar
paralitico le piante / colà rivolge e par che l'alma esali. monti, x-4-435
. scarlatti, lxxxviii-ii-527: e'mi par esser cavol diventato / che col piuol si
sofferenza. pataffio, 5: par percossa d'un piantamalanno: / per la
2-66 (i-56): or non ti par che questo sia favore / degno di
e che piantaste prato, / e'par proprio ch'ogni uom ci sia indozzato
abbondio. giuliani, i-337: ha un par d'occhi grandi e nerissimi e suol
. gozzi, i-27-207: la popolazione par qui piantata non da antenore, ma da
nell'italia e in roma, a me par probabile; certo è peraltro che molte
grave rovina, esecrato. ante. par., 9-129: la tua città.
: / teme quell'armi, a cui par che non possa / star piastra incontra
ariosto, 1-iv-648: in questo mezzo vi par ch'elle debbiano / star in chiesa
.. trapassare alle ragioni che mi par che abbia in tal piato il volgar nostro
se', che da'mie'doppi danni / par misurata sì piatosamente! ». boiardo
dona, come tu vidi, / la par dolce e piatosa, / ma dentro
movo col mio signore, / tanto par lo dolore / per abbondanza che 'l
luca pulci, i-7-36: costui mi par con la spada sì ardito / che
: -nel vedere i miei bocconi / gli par proprio di svenir. /.
che la crede la via da torto par colui che, volendo salire per il muro
al colpo? miri che grossezza! par noci; di buono che alla campagna non
lippi, 3-20: giacché questo mal par che cagioni / stemperamento forte, umor
: -queste ultime [parole] mi par che non ispicchino perfettamente. - piccano
fior de'lini, che per sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve
per sottigliezza par zefiro filato, per candore par neve pettinata, e l'una e
[guevara], iii-145: mi par... che di queste quattro sorti
e ghelardo, / quel picchinin che par alto un balire, / presenteranle qualche
serrate in mezzo / appaion; ed ancor par che gli avegna, / per questo
, chiamato da'medici acquoso, perché par per la sua picciolézza aver in sé
, cape in picciul loco! dante, par., 16-125: io dirò cosa
stanca fosse, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par
par che sen vada; / ma quando par che già la stringa o tocchi,
de lo foco, / ch'ai pnmo par di picciola possanza, / sormonta e
bianco, chiamato da'medici acquoso, perché par per la sua picciolezza aver in sé
solamente un uomo uscir di casa sua mi par picciolo indizio d'adulterio. bisaccioni,
ma di grande scienzia. dante, par., 16-118: l'oltracotata schiatta
piccioletta e ben murata. dante, par., 2-1: o voi che siete
, misero / ed avaro, non par che stimi un picciolo / i suoi
mi piglia una smania addosso, che par mi schizzi via il cervello. il dolore
savonarola, 22: la febre al tocare par picola e remessa, e dentro,
anche sostant. balbo, i-271: par che corra quasi un impegno di abbassare
angiolieri, vi-1-306 (n-n): mi par aver bianca ragione / di non amar
oprare a fare una bollita a un par di brache d'un pidocchio opilato, il
, 20-235: ella che era accomodata al par d'ogni altra, non si curando
io appressava alle porte della città e par e ami essere scampato da ogni via,
/ guardommi un poco. idem, par., 15-20: a piè di quella
mandi l'ombra sua e, preso un par di seste e posto il piè saldo
de la vedova frasca. idem, par., 1-25: o divina virtù,
-traendo origine da esso. dante, par., 4-131: nasce per quello,
in una determinata convinzione. dante, par., 3-27: « non ti maravigliar
destro piede è terra cotta. idem, par., 4-44: la scrittura condescende
, / lo 'ntento rallargò. idem, par., 24 126:
-cristo in quanto incarnato. dante, par., 20-105: d'i corpi suoi
, abitare; stanziarsi. dante, par., 22-51: qui è maccario,
v. a., né mi par mai verisimile che non abbiano altro oggetto che
cura delle cose terrene. dante, par., 22-74: infin là sù la
motivo di prudenza. dante, par., 13-112: questo ti sia sempre
, amico mio, ma a me non par l'ora di levarne i piedi.
. -progredire. dante, par., 5-6: s'io ti fiammeggio
metta il piede in quelle stanze, par che sia in sua libertà di far altro
, a una dottrina. dante, par., 6-22: tosto che con la
qualcuno: allontanarsene. dante, par., 3-33: la verace luce che
e ardua a comprendersi. dante, par., 24-26: tre fiate intorno di
/ per tre volte la legge e gli par bella, / e poi che l'
, purg., 6-30: e1 par che tu mi nieghi, / o luce
svantaggiosa o anche umiliante. dante, par., 4-79: per che, s'
non so che d'inusitato e molle / par che nel duro petto al re trapasse
opinione stessa: inclinare. dante, par., 13-118: più volte piega /
hai sufficiente e srai piagente. dante, par., 1-132: così da questo
. varchi, 8-2-254: non mi par possibile che l'oracolo pieghi a cotesto
ne la piegatura del petto, che par che afflitto pruovi i dolori de la
pieghevolezza al dipendere dall'altrui senso che par che ricerchi anzi debole che forte animo
è, si liquefà in modo che par che bolla. -senza impedimenti,
si dichiari capo. segneri, 5-126: par giusto che prima di dar fuori questa
e con un insieme che pure impone e par grande. 9. senso di
ne soperchieranno le sporte piene. idem, par., 22-78: le mura che
-in contesto metaforico. dante, par., 25-77: tu mi stillasti,
massima o in piena. dante, par., 6-60: quel che [cesare
l'acqua piena e queta, / che par che a ripigliar cammin t'invogli,
vita nuova, 26-7 (119): par che de la sua labbia si mova
l'anima: sospira. idem, par., 4-139: beatrice mi guardò
parea pien di disdegno! idem, par., 25-16: la mia donna,
amor voi distringisse, / che tanto par che sia / in voi piena plagensa /
modo incerto, sbiadito..., par che allontani più e più dalla vista
natura posto in bando ». idem, par., 9-109: perché tutte le
dominici, 2-8: ancora non par che abbia risposto la pientissima madre dell'
e un poco rientrante nel pieritto, par che racchiuda gli elementi dell'arco aguzzo
aprir ch'a tenerla serrata. idem, par., 22-88: pier cominciò sanz'
divenir del mondo esperto. idem, par., 4-105: almeone,.
, 30-81: così la madre al figlio par superba, / com'ella parve a
concreta ed attiva una terminologia pietistica che par rivolgersi esclusivamente alle anime semplici.
costei pietosamente, / e per dolcezza par fuor della mente. bandella, 3-60
, ma di giorno in giorno incrudendo, par che tanto avanziate di durezza quant'io
medici, i-97: questo gentil disio par che favelli, / promettendo al mio
dante], i-80-12: la ciera nostra par molto pietosa, / ma nonn.
. la sua superficie è grassa e par sempre onta d'olio. i spagnoli la
la preta ne sia coperta. dante, par., 20-20: udir mi parve
opera scultoria; statua. dante, par., 16-145: conveniesi, a quella
, se mal non m'appongo, mi par pietra per il vostro scarpello.
egli scrive, nel medesimo grado, par che lo mostri chiarissimo quella pietra antica
dà baldanza, ond'ogni uom mi par freddo. -fare alle pietre:
infelice. guarini, 187: mi par gran segno e mi perturba assai / la
oltre che contempla le gran machine mi par che non sia minuzzaria né petruccia né
come impacciato, suol dirgli ch'e'par pifferi in calzoni. -prendere pifferi
squilli di trombetti e pifferoni, / che par che l'aria e 'l ciel s'
che di pura pressione, cioè non par veramente che vi si trovi maggior diletto da
in una camara a pisone / che par un beneficio senza cura. marino, v-66
tornare alla città nostra. dante, par., 28-61: così la donna mia
-con riferimento a personificazioni. dante, par., 28-12: così la mia memoria
-attirare lo sguardo. dante, par., 27-92: se natura o arte
e co'begli atti novi / ch'ognora par che trovi, / e vertù per
1-i-85: incominciando dall'esperienza la quale par che muova più della ragione, tenendo quella
. m. zanotti, 1-4-257: par... chiaro che impresa né tanto
i-1726: io gentil tengo quegli / che par che modo pigli / di grande valimento
guinizeui, xxxv-ii-477: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'umana gent'
saver s'asotiglia, / poi ch'esso par che rade volte avegna, / e
donna] ti porge un piglio / e par ch'ogni uom gli puta. b
, volo maestoso, l'averla maggiore par che dica: guardatemi e ammiratemi.
. / zà tre note / el par pruopio una bote: / sì elo infiò
patire, / guardando quel pigmeo che par lo stento, / aver contra lui solo
serra, ii-517: tutto il nostro animo par che si slanci verso la piccola pignarola
anco fino al dì d'oggi mi par di sentire i poveri pulcini pivolar qua
beolco, 355: è1 par purpio un mulo, / a guardarlo in
in lo sberozo, / e sì par un pigozo, / a guardarlo in lo
di piegrizia, come le tue rampogne par che accennino. g. visconti,
dato un certo carrettone, / che par de la pigrizia il suo figliolo.
basta la violante dello stramba. -questa mi par la pila dell'acqua benedetta.
asciutto nei piatti, che a vederlo par quasi crudo, ma tuttavia è cotto
soggetto di un'opera. dante, par., 23-67 [var.]:
ch'a sé medesmo parca. idem, par., 23-67 [var.) \
santa, antiquis sima, par una conca. = voce di
e tanta amara / la pillola gli par, che si presenta, / che
prato. mercati, 1-5: li par mill'anni vedere queste nozze, per
ricordo e troppo ho in mente / quel par di poppe dure come pine, /
[s. v.]: 'gli par d'esser pinco': a chi si crede
vive. ceresa, 1-1055: harpocrate col par non fu mai picto, / né
de'suoi colori / e del crudo pensier par che si vanti. parini, viii-40
mi fu avviso 'l peggio. idem, par., 20-83: ma de la
a un determinato grado. dante, par., 20-120: l'altra, per
sotto al mio coperchio, / vittoriosa logie par che pingua. benci, lxxxviii-i-259:
nel lecceto una piantina tozza, pingue che par fatta di cera giallina.
complemento di specificazione). dante, par., 23-57: se mo sonasser tutte
coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta color di bronzo. targioni tozzetti
dalla pittura). dante, par., 33-131: quella circulazion che sì
veggiam noi che una viola stessa / par di zafrano e grana e latte impressa?
giacomo da lentini, 7: in cor par ch'eo vi porti / pinta corno
, incitato, stimolato. dante, par., 1-132: così da questo corso
in altra parte. idem., par., 14-19: da più letizia pinti
quale circundava questa magione. idem, par., 27-93 [var.]:
pinzetta afferra una perla, cangiante che par che palpiti, e la colloca tra
da ceffate, / se 'l giuoco ti par pur così gran male / ché non
riferimento agli angeli). dante, par., 9-77: la voce tua,
modo umile e pio / si posa e par che perdon chieggia a dio. pallavicino
mi fanno tristo e pio. idem, par., 15-25: sì pia l'ombra
misericordioso (dio). dante, par., 18-129: già si solea con
è determinato o ispirato. dante, par., 32-117: vieni ornai con li
devozione per i defunti. dante, par., 1-100: ella, appresso d'
fa sovra figlio deliro. idem, par., 31-62: diffuso era [il
padri liberarsi da così pia tentazione che par diventi un religioso dovere? tecchi,
14-48: chi è quel grande che non par che curi / lo 'ncendio e giace
, / sì che la pioggia non par che 'l marturi? giuglaris, 343:
diffondersi della grazia divina. dante, par., 14-27: qual si lamenta perché
de l'ettema ploia. idem, par., 24-91: la larga ploia /
dimostrazion mi pare ottusa. idem, par., 25-78: tu mi stillasti,
f. scarlatti, lxxxvtii-ii-527: e'mi par essere cavol diventato / che col piuol
piallato. garzoni, 1-749: par che questo mestiero innanzi al diluvio fosse
f. scarlatti, lxxxvtii-ii-527: e'mi par esser cavol diventato / che col piuol
, ii-i 991: ti par niente che piombino qua, in presenza di
giù di quella tomba, / che par la bocca dell'inferno, tre: /
. giambullari, ii-200: su da'piombatoi par che si getti / tante le pietre
. magalotti, 20-19: meno mi par d'intendere che l'acciaio, nel
sofferenza. d annunzio, i-30: par che ne le vene / mi scorra
vene / mi scorra piombo ardente; par che il cranio / mi scoppi ad ora
. invito alla prudenza. dante, par., 13-112: questo ti sia sempre
, / e quando d'essa non par che gli caglia, / con presto piombo
vetro terminato con piombo. idem, par., 2-90: s'elli è
via, / ché l'argento per piumbo par che lassi. -leggere in piombo
stirpe; capostipite. dante, par., 17-13: o cara piota mia
: a le richieste delle mie preghiere / par che in suon di pioventi acque risponda
la precipitazione. sacchetti, 28-44: par che sia per piover più forte: non
, / ché male un gran dolor par che si copra. bemi, 64-25:
primi matti. or tutti quanti / par che d'ogni paese piovin qui /
ha tutta santacroce preso fuoco / e par d'intorno che la gente piova. mazzini
/ che lo sospir si mova, / par che nel cor mi piova / un
g. cavalcanti, i-182: allor par che ne la mente piova / una
l'ha iddio per bene. dante, par., 3-90: chiaro mi fu
il fatai sangue, che tempesta roggia / par di vivi carboni e di fiammelle.
qualità e doti personali. dante, par., 27-111: questo cielo non ha
casto e divino. tansillo, 7-5: par che la lingua tua tal grazia piova
quel'arco dagli orati strali, / onde par ch'egualmente e 'buoni e '
dice: acqua del mal villano, che par non piova e passa il gabbano.
egli è notte buia e pioveggina, e par che sia per piovere più forte:
or piovomo ora acceso, in cui par scatti / a sconvolgerne l'ore / uguali
/ in cui l'eterno e 'l ver par che sfaville, / lo tolgan
, 1: egli è cenato, e par pur un piovuto. piowiginóso,
/ grasso grasso, tondo tondo; / par la botte del dio bacco; /
sì diviso / di sopra, che par surger de la pira / dov'eteòcle col
bel naso suo fatto a piramide / par una delle sette meraviglie. viani, 14-251
il suo dogma piroteistico dai pitagorici mi par chiaro. = voce dotte, comp
so bene che '1 meo detto vi par strano / perch'e'toco nel vero
, del muro il taglio, / ti par dovere in sulla poesia / d'ognun
chiassolo piscioso della città non gli par meno poetico del peristilio greco. e.
i più ruvidi e più burberi barbassori par che si sieno inteneriti, e già cominciano
1-24: caro bista, per certi uccellatori par che iddio li crei apposta i pispoloni
pulci, 5-49: colui non par che si curi un pistacchio / perché
del vedre testamento de criste. dante, par., 25-77: tu mi stillasti
tutti i colpi dentro, e un par de caricatori in giberna. 2
traù. magalotti, 23-83: non vi par egli che ci fosse da farsi onore
accampamento di pitaleschi orrori che lombardia mi par voglia oggi dire itterizia. = deriv
giusto editto, / non perfetto orator par sia udito, / non sublima arte in
. 'la può fare un pittore; par fatta dal pittore. quella bambina, così
. quella bambina, così carina, par fatta da un pittore'. e di cosa
affresco; fregio. dante, par., 27-93: se la natura o
suoi più che la stella. idem, par., 16-72: cieco toro più
: sì-g v'à metut i. lla par driga, / in quella gloria benediga
seguite qual più scaldavi talento. dante, par., 17-61: quel che più
venire. 'non finisce più': non par che sappia o che voglia tosto finire.
più fame che pria. idem, par., 33-2: vergine madre, figlia
qualità e quantità. dante, par., 8-46: e quanta e quale
luminoso. castiglione, 74: né mi par regula quella che dicon molti, che
de mal rendendo, el piò avaro par largo. scampolo dugentesco sul prender moglie,
con un'espressione comparativa. dante, par., 17-134: questo tuo grido farà
più di cento raffi. idem, par., 31-131: vid'io più di
sia diviso in sé. dante, par., 6-14: prima ch'io a
lettura e scolorocci il viso. idem, par., 10-64: io vidi più
là ove amor li pone. dante, par., 15-102: non avea catenella
e 'n più bellezza, / tanto par ch'onestà sua laude accresca. boccaccio,
secondo la sua povertade. dante, par., 28-65: li cerchi corporai sono
4-42: quando l'animo trabocca, non par vero di poterne versare il di più
- anche sf. dante, par., 28-77: tu vederai mirabil consequenza
, vi 483: -mi par che costui sia molto avido / di guadagnare
volontà di miglior soglia. idem, par., 15-92: quel da cui si
facoltà e qualità. dante, par., 16-18: voi siete il padre
volete venire? mai più! vi par egli che così stia la cosa? mai
errore e crescèmi paura. idem, par., 33-53: la mia vista,
di quantità o qualità. dante, par., 1-3: la gloria di colui
). zannoni, 5-37: par che [gli asini] nascano apposta per
se ne sta gioioso e contento al par del ricco san silvestro e di quanti papi
vio am tota la piuma. dante, par., 21-36: le pole insieme
mi dava e facea lume. idem, par., 15-54: grato e lontano
l'una fa risplendere la pelle al par dei raggi del sole, fatta di radice
vel con mogliama. -dormire al par del piumaccio: sempre, tutto il
: bevete..., dormireste al par del piumaccio: non avete un esercizio
ogn'om mi schiva / e non par che mi cognosca om del mondo;
un pievano. dante, par., 16-64: sariesi montemurlo ancor de'
baretti, 6-337: voi dite che vi par pizzicare del poeta, ma che non
alimentari. contile, ii-17: mi par, luchino, d'averti veduto uscir di
. pascarella, 1-67: a me par di vederlo cotesto sventurato inventore. un
: già per sereno ciel volo fiorito / par che spieghi favonio e l'aria plache
l'animo in pace. dante, par., 16-117: a chi mostra 'l
le proprie brame perverse. dante, par., 27-27: quelli ch'usurpa in
; / ma placata e innocente al par di questi / onde la nostra età sorge
alloro s'accommuna per l'oro e par ch'abbia contratto, dal servir di ramo
che sento bisogno d'attività e mi par veramente d'essere caduto in un placido
dibatter tali / placido vento, che par che ricree, / corrompe 'l sangue a'
letter.). dante, par., 31-31: se i barbari,
ai fini dell'orientamento. dante, par., 13-4: imagini chi bene intender
l'aere ogne compage. idem, par., 23-11: così la donna mia
'puzzles'che ogni settimana vengono seminati, par di veder comporsi, gigantesco, planetario
còr e torto ven planzando: / tal par ke''n crio ke n'à tornar
saputo, a un presontuosello che gli par di sapere ». platacantòmio,
e il chiudono d'ogni intorno, non par egli più tosto un vero teatro da
esteriori di gioia. dante, par., 19-35: quasi falcone ch'esce
. bruno, 2-166: -non vi par esser entro una comedia? -'
botteghe di questo ampissimo circuito, mi par gentile, quasi napoli non possa produr
in piacevole sonno a tergo avere / le par di merlo audace il rostro ingordo.
giroldi, 1-69: per i quali mi par merti plenario / e indulgente perdon,
870: quando uno sdrucciola costì, par che vi sia l'indulgenza plenaria a
, luna piena. dante, par., 23-25: quale ne'plenilunii sereni
felicità de'nostri tempi, non vi par che sia felice il tempo nostro,
assemblea dei beati. dante, par., 31-20 [var.]:
ne l'altre lingue, a me par che mostri molta magnificenza ne'molti aggiunti
. a. cocchi, 4-1-129: par che sia necessario il diminuire la pletora
voce quasi umana / -seguita me -latrando par che [il bracchetto] dica:
e campagne, / or non ti par ch'egli d'amor si lagne? calzabigi
-con riferimento a personificazioni. dante, par., 20-62: quel che vedi ne
. e. cecchi, 5-457: par che la gente, in queste chiese,
f. doni, 6-171: bisogna a par mio andar con il piè plumbeo,
eterno, sta multo sullimo; / non par che 'l conoscate, corno estimo,
/ si. nn'à plusuri, / par ke i si furi / onnunqua bene
la parentela delle due altezze. dante par li confonda a bello studio.
le cosce. venatoria, 21: par aponto di queste belloccie / che van
. sermini, 112: tempo mi par d'averli ritornati [i ducati]
sempri di pocu valuti. dante, par., 16-1: o poca nostra
(una lampada). dante, par., 1-34: poca favilla gran fiamma
poca e tal lunga stagione. idem, par., 8-50: il mondo m'
una persona). ante, par., 19-133: a dare ad intender
o intellettuale). dante, par., 33-69: o somma luce che
me un veglio solo. idem, par., 3-67: con quelle altr'ombre
subito arsi. poliziano, 1-701: par da prima un po'fatica / fin che
riso e dolce gioco. idem, par., 1-58: io noi soffersi molto
loco, / leon né lupo né can par rimaso, / che non si pasca
, / e 'l mal della podagra / par ch'aggia in sé: più negra
, / ch'ama li preti al par delle podagre; / non l'empieran se
mattino. ibidem, 28: con un par di polli si compra un podere.
tali composizioni. dante, par., 23-62: figurando il paradiso,
trova suo cammin riciso. idem, par., 25-1: se mai continga che
, per te cristiano. idem, par., 1-29: sì rade volte,
essere buon prosatore e poi poeta mi par che sia contro la natura la quale
poetar mi davano intelletto. idem, par., 30-32: or convien che mio
poggia assai larga, la cui punta par che venga in mezo della banda dell'
ruspa e con coltro e quanto altro par che dovesse servir di modello ai poggiaioli
onor quanto china d'altura. dante, par., 6-117: questa piccola stella
nave e si sublima, / che par l'antenne sue tocchin le stelle. botta
. idem, purg., 27-81 [par.]: quali si stanno ruminando
tanti comi e tamburini e trombe / che par che 'l mare e il cel tutto
, / vientene su, ché tu mi par confitta. pirandello, 8-487: la
si dimentica de'lontani, e non par che dovrebbe. p. petrocchi [s
(28-12): quelli, che dipo par, non si ricrede. latini,
, lo bollo pria mustrare. dante, par., 19-100: poi si quetaro
adoma di riposo mai. dante, par., 2-56: certo non ti dovrien
che è situato dietro. dante, par., 13-18: amendue [i cerchi
la calandra e la pola. dante, par., 21-35: per lo naturai
inguistara di fresco lattone, / che par proprio un canterone / od un bottaccio di
lai van fino agli astri, / par di sentire un porco che si castri.
; / e poi, chi mette un par d'orecchie, vola; / chi
carducci, iii-15-166: vero poeta a me par troppo; e amerei meglio chiamare il
dal polipo e perciò putenti ogni cosa par putridità e fetida. redi, 16-vii-383:
signore di maupertuis, dico che egli mi par scritto, se posso giudicar nulla di
città che scioccamente si gloriavano, al par di villane rifatte, delle prime stentate acquisizioni
ii-2-214: circa il libro di azeglio mi par che dica bene uno che se fosse
. colombo], 160: la gente par che sia più politica e trattabile che
). costo, 1-529: mi par che quest'uomo avesse con la prudenza
farina coperta e così il saio, questo par che non importi, essendo macchia bianca
. serdini, 1-91: gli occhi ciascun par stella tramontana / e le polite guance
in feste me consuma quella / che par ch'el me consumi le budella.
maistro / de lo re locotenente / par che fusse ben provisto / con una
è proprio di quel gregge, ma par che abbia maniere da appartenergli. sguardo
castellini, 15: sai che questo / par un fantin da polizotti. allegri,
, 15-173: tale dal mescolìo, che par che bolla / torbidamente in me senza
limoni... sono grosse a par d'uno ovo nato di una polla giovane
si scrivin segretamente? il che mi par cosa molto pericolosa, per non la
l'una dice: -i miei pulcini / par che sien tutti indozzati: / e'
tira il governo. ed ecco mi par di sentire qualche sopracciò, di quelli che
la vita l'un l'altra e par che chiedano aiuto da tutte le parti.
nell'italia e in roma, a me par probabile; certo è peraltro che molte
, cioè lo meridionale. idem, par., 10-78: quelli ardenti soli /
vicine a'fermi poli. idem, par., 14-98: come distinta da minori
terzo moto si prende da quel che par che l'ottava sfera, secondo l'ordine
capitano, come colui... par una donna: ha certe polpe grosse e
senza la storia e senza la statistica par quasi scheletro senza polpe. -impulso
di galeni / fuggon le febbri al par de le saette. mattioli [dioscoride]
va con qualche timore ad incontrarlo e par che gli tremi la spada su 'l polso
, / tutto è scoviglia / a par ago n di questo beverone.
ah vigliacco, ah poltrone! ad un par mio / bacco ardisce mandar quest'ambasciata
che hanno un zio prete, che par lor dovere che e's'abbia a scorticar
non l'aria toccato / ch'a lui par cosa poltronesca e vile / ferir un
quel signor d'anglante. / né mica par poltroniero o valetto, / tanto è
polve e terra). dante, par., 2-133: l'alma dentro a
brutta gente nasca, / che par simile a quel che vien da lunge /
diede alcune polveri, diceva ella, par farvi dormire. faldella, ii-2-237:
mura, come siete voi, mi par subito d'aveme a veder quelli effetti che
piani, /... / par che l'umanità / volga a superbi e
. landi, 80: e'mi par forestiero e che sia tutto polvere.
ora?... -il polverino mi par che voglia dir il signor maestro.
di trasentire o di travedere. mi par di vedere verso quella parte un gran
terra. arduini, 3-7-64: mi par d'aver a far con i ragazzi,
molto salata, trinciata sì minutamente che par che sia polvere. or per usar di
gregge a mano a mano, / e par la mandra dell'antico nume. marinetti
attacchino insieme; quando saranno stati un par d'ore dentro le sudette carte, li
savorita, / l'anima che t'assaggia par smarita. -per estens. carruba
. creatura. ante, par., 26-91: o pomo che maturo
india col pomo d'avorio (mi par di vederlo) e mulinandolo come un
mai: veggio que'pomi / che par voglin uscir fuor della veste. campailla
acquisirla alla propria casata. dante, par., 16-102: quel de la pressa
/ sì bella e rara e senza par si trova, / le vere pompe di
49-48 a. c. dante, par., 6-72: antandro e simeonta,
fralle donne, che cammina pomposa a par del sole, vaga a vedere come gerusalemme
. c. dati, 4-17: non par bene star strettamente sopra l'origini sole
piedi, ponderando con le mani un par di bilance. -equilibrare, bilanciare
; arduo e difficile. dante, par., 23-64: chi pensasse il ponderoso
atti vili, / quasi temendo, par che regga pondo, / cessandosi con gli
o con connotazione spreg. dante, par., 27-64: tu, fìgliuol,
capacità della vista. dante, par., 25-39: io levai li occhi
ponte, che ivi congiunge le due rive par che renda ancora più sensibile all'occhio
la gente modo colto. idem, par., 16-146: conveniesi, a quella
si suscitano, si mostrano bene e par che difendano meglio il loro onore e obbedienza
si pratica, a mio giudizio, par che sia quella di coloro li quali
: morire. rosa, 2-180: par che la vita all'uom più non sia
scrivere e sembra a tutti incrollabile al par d'un dogma: non v'è
nel paradiso dantesco. dante, par., 31-39: io, che al
che siete dinanzi a'populi. idem, par., 8-74: non per tifeo
il popolo per niente. dante, par., 16-131: ciascun che de la
mostra del popolo crociato. dante, par., 15-143: dietro li andai incontro
i pastor, vostra giustizia. idem, par., 27-48: non fu nostra
i. nelli, ii-348: mi par che voi abbiate cambiato l'asino a'
mutare la sorte. dante, par., 27-146: la fortuna che tanto
f. frugoni, 1-26: già mi par tempo di presentarlo, slattato e dalle
sarai l'asinino, / che la coda par conosca. 4. per simil
. pascoli, 1-119: non ti par di vedere in tutto questo chiasso inverosimile
del d'annunzio, non ti ci par vedere lo zampino della...?
era imaginato e ingannato certo che un par vostro ragionasse di sì gran porcherie palesi
riccardi di lantosca, 2-54: tra un par d'avemmarie / le caute porcherie /
condizione sociale e morale. dante, par., 29-125: di questo [la
sant'antonio). dante, par., 29-124: ingrassa il porco sant'
difficile. bruno, 3-58: -mi par veder un porco passaggio; però seguitate
cose ch'abbiano a narrarsi / a un par mio? faldella, ii-2-181: gli
o a personificazioni. dante, par., 22-71: nostra scala infino ad
. concedere, largire. dante, par., 26-66: le fronde onde s'
-distribuire, diffondere. dante, par., 31-17: quando [gli angeli
parole che ti porse! idem, par., 33-30: tutti miei prieghi /
abbandonaste, perciò che tanto me la par conoscere che non passerà gran tempo che più
dentr'al cor nova dolcezza. dante, par., 7-40: la pena..
sporgersi, protendersi. dante, par., 15-25: pia l'ombra d'
-trasmettersi, diffondersi. dante, par., 29-99: un dice che la
con le testate d'argento: non vi par egli una galanteria da star bene sul
modesto rossor portate in faccia, / onde par che vi piaccia / sì l'incarnato
più si mostrano espressamente rustici, quanto par che vogliano o col 'divum pater'o col
le piante / sopra lor vanità che par persona. idem, purg., 33-17
ovo v'è di fallo, / par ch'ognun se lo indovini, / ché
pone / dal suo maestro. idem, par., 25-19: sì come quando
di ben si spolpa. idem, par., 26-109: tu vuogli udir quant'
c'ho veduto. dante, par., 20-121: l'altra [anima
5-6 (1-iv-489): che ti par di questa rea femina, in cui io
1-iv-629: io pago i miei debiti al par di voi..., e
. -anche assol. dante, par., 8-81: veramente proveder bisogna /
che 'l testo pone. idem, par., 25-89: le nove e le
chente porranno tra loro. dante, par., 5-89: lo suo tacer e
(un patto). dante, par., 12-17: fanno qui la gente
determinato ordine o sistema. dante, par., 28-46: e io a lei
: circa il porre quella taglia, mi par d'aver scritto che in quel consiglio
poverella, italia mia, / che ti par di questi almi allievi tuoi / che
a. ffare; e per questo modo par ch'e'debiano sempre esser le fronde
: che fai tu, dormi? e'par proprio un uom cotto; / deh
. m. cecchi, 17-71: par che tu pianti porri [si dice]
. giorno, i-140: l'impiastro par che lavora, e tira assai materia
in mascara, come all'odore mi par ce sia, il che farebbe ch'il
passare le donne. saba, 20: par da secoli chiusa [la cappella]
ma attesono ad affamarla. dante, par., 16-125: io dirò cosa
tartaree porte, / col suo morir par che mi riconforte. boccaccio, vii-220
s. v.]: la provvidenza par che talvolta ci chiuda una finestra,
, risoluzione, opinione. dante. par., 11-60: per tal donna,
facea sempre al ciel porte. idem, par., 26-14: al suo piacere
ha fatto rinaldo d'amone; / par che la conscienzia mi rimorda / s'
, un'idea. dante, par., 3-43: la nostra carità non
tuffa / gambasso e gli altri, e par che 'l vino sconti / e risciacqui
(il firmamento). dante, par., 10-14: vedi come da indi
/ de le rote, che lievi al par di coro / me porterebbon, senza
freddi rivi l'alpe porta. idem, par., 13-135: i'ho veduto
scudo dal lato ritto. dante, par., 16-127: ciascun che de la
ebbe milizia e privilegio. idem, par., 17-72: lo primo tuo refugio
anche con sineddoche). dante, par., 19-8: quel che mi convien
: questa ultima edizione (rarissima) par che non abbia data, e in un
del piangere e ascolta. idem, par., 9-110: perché tutte le tue
gioia ed allegranza / (ch'aver mi par d'amore) / che d'ogni
, vo di lui cercando. dante, par., 1-114: ne l'ordine
27-959: ora noi siam qui risuscitati al par dei grandi al cospetto tuo [di
portatile per tutto. algarotti, 1-vii-59: par più naturale a pensare che i migliori
portate da la detta briga. idem, par., 6-43: sai quel ch'
-in un'allegoria. dante, par., 32-89: io vidi sopra lei
. / com'è qua dentro mi par maraviglia: / galilè'mostrai la suo portatura
p. foglietta, 113: a me par che tu voglia lasciar all'avversario la
fanatica. cicognani, v-1-262: mi par di vederlo... mentre..
.]: 'porticale': portico. par voce molto adatta per questa parte degli edifìzi
pére e va a fondo! dante. par., 9-93: ad un occaso
tengon gli occhi in terra, e par loro che la nave stia ferma e la
ne la vita bella. idem, par., 1-112: ne l'ordine ch'
con sua falce cruda / tutti altri par ch'a sì gran passi segua, /
; / volger potente il guardo al par del sole / e portéir d'alma luce
ché non son paurose. idem, par., 23-118: avea sopra di noi
bene ad essa si raccoglie, / par ch'a nulla potenza più intenda. sennuccio
assumendo una forma determinata. dante, par., 29-34: pura potenza tenne la
mai non si divima. idem, par., 30-108: fassi di raggio
ha provato questo inesprimibile gaudio, in cui par quasi che la potenza sensitiva del tatto
e l'altra riguarda quello che gli par buono o malo, in diversi modi.
bontade da quella data. idem, par., 10-18: se la strada lor
secondo i miei princìpi, senza di lei par che rimarrebbe ugualmente perfetto; e rispondo
capacità o doti. dante, par., 7-140: l'anima d'ogne
la contradizion che noi consente. idem, par., 4-95: io t'ho
parole non sono di bisogno a un par tuo o per correzione o per ammaestramento
fummo ch'ivi ci coperse. idem, par., 2-94: da questa istanza
ai rivi di vostr'arti. idem, par., 13-52: ciò che non
. ariosto, 24-42: così di par saranno ambi puniti: / ella de'suoi
che che possa valere l'autorità sua, par che si accosti a quella opinione,
borsa non può più, che duro ci par pure il tempo ci siamo stati alle
, potè 'l digiuno. idem, par., 28-101: così veloci seguono i
2-80: dovunque tu ti volti, par ch'egli te seguiti, mostrando tutta la
, fatiche, ecc. dante, par., 16-47: tutti color ch'a
questa gente, non li posso patire! par di vedere una lumaca, a veder
poder n'era permesso. idem, par., 21-11: tanto splende / che
indi a tutti tolle. idem, par., 1-131: così da questo corso
. gozzi, i-n-231: alle volte mi par ch'egli venga, ch'io lo
in voi la podestate. idem, par., 31-87: tu m'hai di
la maestate, / e da la forma par che 'l nome penda, / e
contemplazione fanno le potestadi. idem, par., 28-123: l'ordine terzo
arcangel con loro, / ed angel par che d'un canto risuoni. marsilio ficino
ogni vizioso corpo che 'l riceve / par che sia voto d'ogni vizio obsceno.
/ e c anzi se e, che par pur un somiere. giovanni damerigo,
che vergogna può essere a uno scolare par mio pigliar per moglie una puttana?
femm. -a). dante, par., 10-107: l'altro ch'appresso
/ sancta donna poverella. dante, par., 11-94: la gente poverella crebbe
del del si canterebbe. idem, par., 12-131: illuminato e augustin
a dio si fero amici. idem, par., 13-33: ruppe il silenzio
. bertioli, 75: chiuso esser mi par nel grand'inferno / ove patiscon l'
sponesti il tuo portato santo. idem, par., 6-139: indi partissi povero
, e più lo loderebbe. idem, par., 24-109: tu [pietro]
lo povero il denaro. dante, par., 12-89: a la sedia che
faza bon'ovra, / la mainera par povra. -agric. concime povero:
, sordidezza, grettezza. dante, par., 8-77: se mio frate questo
con tale virtù. dante, par., 11-74: perch'io non proceda
, ad esempio, il loro carattere mi par custodito con qualche povertà e tristezza o
infuriato: sbalzava de'cavalloni alti a par di que'castagni lassue anco più.
successiva torba. genovesi, 410: par che vi faccian pietà quelle carni crude,
pozzanghera? fogazzaro, vi-125: mi par d'essere un dio... in
capuana, 1-i-45: mi basta o un par di occhi o un nasino o
con dare un calcio alla coscienza, par prammatica legittimata dall'uso. pacichelli,
spiritua- le). dante, par., 25-24: così vid'io l'
il cibo spirituale). dante, par., 25-24 [var.]:
e piazze e pransi e cene / par ch'ognor partoriscano qualch'atto / che
i cappucci e l'ampie vesti / vi par dover sol medicar per pratica. /
carlo borromeo, 1-119: alle volte vi par difficile il digiunare, l'affligere la
che c'è, ippolito? / tu par sì manin- conico! orbè hattisi /
praticare altre temine di fuore, / par che sovente disacerbi e sfoghi / de
, xxxiv-720: oste, perché tu par savio e discreto / e molto costumato al
promettere: avuta la promessa, e'par loro già di avere quel che non
pratoline. fucini, 69: nulla par cambiato là intorno. quelle siepi cariche
alcun di nostra terra prava. idem, par., 9-25: in quella parte
/ tal che 'l figliuolo al padre par che insidie. lua. guicciardini,
la cava, / in che tanta mercé par che si truove / che l'uom
della prava / fortuna, che ad ognor par che s'ingegni / di turbar,
... / tu mi conforti e par ch'abbi ragione / con tra ad
predica il bene o quello che a lei par bene, con lunghe parole che pretendono
un trippet- tino biondo, d'un par d'anni più di me, gran cacciatore
non erro al calcolar de'punti, / par ch'a- sinina stella a noi predomini
figur. preannuncio allegorico. ante, par., 30-78: il fiume e li
, / al passo veramente da teatro / par delle guardie il prefetto artabano.
i-27: propaganda ci dava l'ordine di par genova, venezia, roma
ad altri or dante, par., 30-142: fia prefetto nel foro
prorompeva e s'innalzava a poesia, par che porga la materia già preparata e
ven preco ». idem, par., 4-103: almeone, che di
di quel chv volle. idem, par., 33-34: ancor ti priego,
-con uso impers. dante, par., 1-36: forse di retro a
caso. ferrerò, 1-45: mi par che d'ogni cosa esca un dolente /
né pregiata. bondie dietaiuti, 290: par ca per usagio / avegna spessamente /
, inf, 14-70: ebbe, e par ch'elli abbia / dio in disdegno
/ dio in disdegno, e poco par che 'l pregi. -fare stimare
savesse, diceria dogliosa. dante, par., n-41: de l'un dirò
ha lorica e scudo, / e par che tutto avvampi / nel chiuso arringo
al to marito, / ch'alotta te par aver zoi compiuta / che tu ài
min zeppa zo che. mme 'n par sentire: / come se crede en gran
, i-168: solo l'amor d'erminia par che, in un certo modo,
: se miraste bene alla pregnezza di quella par ticella 'né ',
mai fatto 'n femina. dante, par., 13-84: così fu fatta già
acqua si converse. idem., par., 10-68: così cinger la figlia
/ per tutto * 1 mondo e par che 'l giorno spegna. v.
amaro pianto, / di benegna mercé par che se insegni. bembo, iii-363
: giuro tutti i dei / donarte un par de calze belle e nove / se
una pianta). dante, par., 22-112: o gloriose stelle,
, amico, intendi. dante, par., 20-53: ora conosce che 'l
giù de l'odierno. idem, par., 33-29: tutti miei prieghi /
e al figur. dante, par., 24-4: o sodalizio eletto alla
successivo processo di conoscenza. dante, par., 10-23: or ti riman,
questo incomodo è del genere spasmodico, par che fosse uno dei preludi della disposizione
altra parte. magalottx, 21-24: si par mirabilmente [nei fluidi] questa forza
sommo lo monte. dante, par., 12-99: con dottrina e con
entro 'l porcile. casti, i-2-280: par che sotto gli scrocchi un sacco d'
subito sparire ogni altra stella, / così par or men bella / la vista mia
, ah, ah, ah! e par che voghiate, e non che cavalchiate
preeminenza delle potenze d'europa, e par che que'dei alla spagna il primo
contrassegno... di sollecitudine vi par questo, voler più tosto avventurare il
d'una natura / che, al par di mendèmo e di adimanto, / di
prese il primo ricco patre! idem, par., 25-9: con altra voce
natiche bagnava per lo fesso. idem, par., 22-59: però ti priego
pecora o montone, / quand'e'le par di mangiar ista- gione, / ne
gioia c'à preso il core, e'par la estengna. dante, conv.
loda di questa gentilissima. idem, par., 2-7: l'acqua ch'io
nove muse mi dimostran rorse. idem, par., 11-41: de l'un
, prenno mala via. dante, par., 23-75: quivi è la rosa
(il latte). dante, par., 23-122: come fantolin che 'nver'
e credito quest'arte ha preso che par che le ricchezze consistano solamente in cotale
che è universalissimo benefattore. idem, par., 17-40: la contingenza, che
. -assol. dante, par., 2-123: questi organi del mondo
no s'intendon le parole. idem, par., 30-119: la vista mia
li poeti è usato. idem, par., 11-75: perch'io non proceda
-ricevere la morte. dante, par., 6-78: piangene ancor la trista
ena. alfieri, xvi-165: merope par che di quiete alquanto / prenda
agio a servire / da cui larghezza gioia par che vene. anonimo, i-611:
sua discendenza o famiglia. dante, par., 16-99: ond'è disceso /
, v-247: la libertà a me par cosa più divina che umana, e l'
a te prepara! / nel tronco a par del tronco immote e fisse / tue
castiglione, 241: quella fama che par che nasca da molti giudici genera una
/ e dove l'onda in sé par si declini: / quivi proteo all'ombra
sua vita..., a ciascuno par convenevole ogni uffizio di pietà, ogni
. monti, 14-89: chiaro ne par che al prepossente giove / caro è il
], 4-ii-186: ne l'uso nostro par che abbia prerogativa d'essere frequentato lo
il danese / che fu pagano e par proprio un gigante, / re salamone ed
tu per tu con argomenti e risposte par lor disconvenevole. -altercare. buonarroti
, certo dell'avvenire. dante, par., 12-16: come si volgon per
tanta prescia? e un giovanotto robusto par suo ha paura di un po'di neve
, una ingiustissima legge, che li par loro che 'l tradire le mogli non sia
concludere, far cessare. dante, par., 24-6: o sodalizio eletto a
: prescrivere è terminare. dante, par., 25-57: la chiesa militante
imporre un freno. dante, par., 21-103: sì mi prescrisser le
incomincerò la presente dal capo che mi par più importante e più necessario: e questo
/ per gire al ciel, là dove par c'aspiri. marchetti, 5-126:
all'immagine dell'eternità. dante, par., 17-18: vedi le cose contingenti
il punto e l'ora, / e'par che e'sia qui ingiusto il suo
idem, inf, 10-09: e1 par che voi veggiate, se ben odo,
amico. sbarbaro, 2-46: a me par, rivendo questa mia / povera vita
pena la mia rimembranza. dante, par., 17-93: disse cose / incredibili
tutti, passati e prezenti. dante, par., 9-43: ciò non pensa
presente, se non che non mi par ben fatto che conduchiamo le perifrasi ad alcuna
g. gozzi, i-12-160: -mi par, mi pare che si ragionasse /
di beni non materiali. dante, par., 7-24: tu ascolta, ché
42: fatele un presentino d'un par di manigli o d'una collana, che
/ quella che si dibatte in sé e par quasi / non ti sappia, presenza
risti- tuire fare vogliate. dante, par., n-101: per la sete del
. aretino, v-1-821: né anco par da credere che aviate patito nel carcere
zola, perché è 'balzac doublé par gautier '. bonsanti, 5-187:
e maraviglioso, in cui l'immaginazione par che non abbia confini. carducci,
dirreste ch'ave una fisionomia smarrita: par che sempre sii in contemplazione delle pene
in contemplazione delle pene dell'infemo, par sii stato alla pressa come le barrette.
che di pura pressione, cioè non par veramente che vi si trovi maggior diletto da
forche, in colui scambio. dante, par., 27-83: io vedea di
uscio. -sostanti dante, par., 30-121: la rista mia ne
non è nato a simile distina / si par che svari di cotale detto, /
381: nullo amante di ciò non è par mi, / d'essere amato a
più resso li stanno. idem, par., 22-124: « tu se'sì
allocanza, / ca presso a taire par ch'eo sia montato. latini, rettor
! / ché, quando aver li par più fermo il piede, / allora e
381: nullo amante di ciò non è par mi, / d'essere amato a
. guiniforto, 578: il ramarro par folgore, per suo prestamente passare, s'
prestantissimo paia ^,... mi par tanto detestabile, tanto abominevole, tanto
fiamma, 1-318: la messa ci par lunga un anno; la predica un secolo
un anno; la predica un secolo; par che il dare un poco di pane
e levar via quelle occasioni che gli par che prestino la via a la donna
con riferimento a personificazioni. dante, par., 1-22: o divina virtù,
ci venga fatto il prestito. il prestatore par che se ne debba contentare.
da piè del monte la mira ella par tutta dessa una misera che si dilegua
e di prestigi, / onde mi par di traveder, se veggio, / e
un altro infuori. pellico, 2-134: par che ci voglia una forza d'animo
acconcio sol per uccider altrui. dante, par., 21-67: né più amor
tassoni, 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta, / indi
dando al suo corso ancor ritegno / par che divoto il fiume i passi arreste
tien la mente presta. dante, par., 10-57: cor di mortai non
, scallese, cavaliero / e grandeggi che par un campanile; / e sebbene hai
piacere in atto è desto. idem, par., 20-60: quelli che vedi
piaza o dove bisognasse. dante, par., 24-50: m'armava io d'
di altri; obbediente. dante, par., 8-32: tutti sem presti /
epicuro. roseo, v-proem.: se par... che sia la mia oppe-
la cagione occulta. ma tanto mi par bene che essi sono iniqua gente e
presummerà di te parlare? idem, par., 33-82: oh abbondante grazia ond'
una particola d'un libro o gli par di avere inteso, è egli per questo
sonzione, una ingiustissima legge, che li par loro che 'l tradire le mogli non
1-152: va con una presupea / che par che sia messer peppo friani.
senso polemico). dante, par., 9-58: troppo sarebbe larga la
le cose del passato. dante, par., 23-54: io udi'questa pròferta
l'usò dante altra volta, 'par. 'xiv, 121: 'così
miglior rimedio né più facile... par che si possa proporre del brodo
. -per estens.: veste romana di par ticolare dignità o, anche
. /... un sole proprio par pretto sputato. l. bellini,
al benvoglienti. alaleona, 22: ti par cotesta farina da cialde?..
2-149: s'el c'è a chi par chi nel mio dir prevarichi, /
s'io non prevarico, / filerio par costui che sparge all'aria / sì meste
-discrezione. moretti, ii-527: mi par d'aver conosciuto mezza olanda in questi
ti colma d'accoglienze; un altro appena par ti conosca. idem, 4-i-473:
non se pò prevenire. dante, par., 25-51: quella pia che guidò
compiere un'azione. dante, par., 23-7: come l'augello,
li corpi intermedi, perché non ci par che le stelle ne tocchino gli occhi
, non inaspettato. dante, par., 17-27: la voglia mia saria
nobiltà, della gloria. dante, par., 2-140: virtù diversa fa diversa
voi, si lega. idem, par., 15-86: ben supplico io a
e sì degna, / che non par che s'avegna / che mette intendimento /
vero. segneri, ii-6: vi par questa [l'anima] così poco prezzàbile
or s'odia e disprezza, / e par malia e bruttezza, / o al
: so bene che 'l meo detto vi par strano / perch'e'toco nel vero
cima. / cotanto dal mio mal par che si prezzi / quanto legno di mar
rende. segneri, ii-497: non vi par gran prodigio vedere un uomo approdato da
s'incontra per primo. dante, par., 16-41: li antichi miei e
n. franco, 0-12: che vi par dei poeti? credete che si possa
il priapismo. marino, v-72: par voglia morir di priapismo / a coda
so che su vi conficca, / (par d'un priapo la testa) e
miei cittadini e vasalli; e mi par tuttavia esser prigiona di questo o di
, 87: non quel che quasi a par del viver s'ama / dal mio
lor duca, per cenno. idem, par., 15-123: l'una vegghiava
no i fia riguardo. idem, par., 13-133: i'ho veduto tutto
temperato con sua lima. idem, par., 22-117: o gloriose stelle,
. per prima). dante, par., 28-122: in essa gerarcia son
- anche con iperbato. dante, par., 12-5: a rotar cominciò la
a la memoria di costoro. idem, par., 4-2: intra due cibi,
rispetto ad altro. dante, par., 13-18 [far.]:
aspetto ivi era casso. idem, par., 2-108: come ai colpi de
sotto giustiniano imperatore. sanudo, iii-72: par zuan cerviglion, capetanio primario dii papa
, 4-2-63: la natura del male primario par riducibile al genere di paralisi o di
luci nell'empireo dantesco. dante, par., 30-63: vidi lume m forma
fralle donne, che cammina pomposa a par del sole, vaga a vedere come
dei beati in paradiso. dante, par., 28-116: l'altro temaro,
per non istare a manca, questa mi par cosa da tempi barbari e da farmi
, e quello purgare da ogni macula. par che io, che ne la presente
primiera estate / per gioconda foresta a par col giorno / nobili damigelle innamorate.
stato. -innato. dante, par., 32-75: sanza mercé di lor
pur la primiera lettera del nome, par che tocchi più a'dittatori in latino
; campione valoroso. dante, par., 24-59: « la grazia che
tale diminuzione morbosa di vigore dei nervi par che si possa dedurre con probabile raziocinio
p p dante, par., 25-14: indi si mosse un
o primizie de'dormienti, non mi par però onesto, le mie venerande madri,
, capostipite, antenato. dante, par., 16-22: ditemi...
uccelli] intra le foglie. idem, par., 26- 141: nel
: oimè, ché solo a dirlo par ch'i'smalvi! / la parte guelfa
creazione del mondo. dante, par., 7-112: né tra l'ultima
con sete ogni ruscello. idem, par., 32-79: poi che le prime
vita, ecc. dante, par., 17-70: lo primo tuo rifugio
di te mi dolve. idem, par., 30-28: dal primo giorno ch'
un impulso irriflesso). dante, par., 10-36: del salire / non
, del suo venire. idem, par., 17-131: se la voce tua
aspettava né le terze. idem, par., 11-93: regalmente sua dura intenzione
raggio di luce). dante, par., 1-50: sì come secondo raggio
pelegrin che tornar vuole. idem, par., 12-9: canto che tanto vince
siete e di che genti. idem, par., 3-60: ne'mirabili
, che sono otto. dante, par., 2-99: tre specchi prenderai e
e del quadrivio). dante, par., 12-138: quel donato /.
e di mano manca, non mi par necessario parlare perché sono assai volgari e
le suo vertute adusse. dante, par., 12-131: illuminato ed au-
a dio si fero amici. idem, par., 17-75: ch'in te
altri è più tardo. idem, par., 29-109: non disse cristo al
a personificazioni allegoriche. dante, par., 11-64: questa, privata del
primo superbo: lucifero. dante, par., 19-46: ciò fa certo che
. castiglione, iii-24: àlli nobili par biasmo non giungere almeno al termine dalli
può cagion di mal diletto. idem, par., 4-96: io t'ho per
sempre al primo vero appresso. idem, par., 4-118: o amanza del
primo amante, o diva. idem, par., 10-3: guardando nel suo
lui chi ciò rimira. idem, par., 20-84: dentro da quei rai
sé come a sua pace. idem, par., 4-34: tutti fanno bello
più vicino al centro. dante, par., 24-14: come cerchi in tempera
r ultimo che voli. idem, par., 28-98: i cerchi primi /
. la luna). dante, par., 2-30: « drizza la mente
, la direzione retrostante. dante, par., 13-18: imagini la bocca di
: passò ne l'orto poi, che par sì aperto / a prima vista.
. pallavicino, 1-575: l'allegrezza par che abbia per sua principale stanza 1
fanno la seconda gerarchia. idem, par., 28-125: in essa gerarcia son
gli arcangel con loro, / ed angel par che d'un canto risuoni. marsilio
soi richece no guastade. dante, par., 6-45: sai quel ch'el
al coro dei principati. dante, par., 8-34: noi ci volgiam coi
o a grandi santi. dante, par., 11-35: la provedenza..
cherubica luce uno splendore. idem, par., 25-23: così vid'io l'
si chiamò pit- tagora. idem, par., 22-91: pier cominciò sanz'oro
del bianco fatto bruno. idem, par., 27-60: in vesta di pa-
a la cosa illuminata. idem, par., 23-84: vidrio così più turbe
naturalmente desiderano di sapere. idem, par., 15-38: indi, a udire
conoscere l'uso del tempo. idem, par., 29-55: principio del cader
desidera di tornare a quello. idem, par., i-iii: ne l'ordine
fondamentale di una religione. dante, par., 24-145: credo in tre persone
ci crede anche suo malgrado, ma par non ci creda. intendesi anco del vivere
; metodo di calcolo. dante, par., 33-135: qual è 'l geometra
, 9-68: a principio amore / par bella cosa e sembra giusto giusto / una
; cominciare, iniziare. dante, par., 8-10: da costei ond'io
: l'aere la terra pènetra. / par nelle cose nascere / una vita indicibile
primi son redutti. / nostra natura par in te guarita, / rinovellando la
ne li occhi oscura. idem, par., 30-47: come sùbito lampo che
12-29: questa morte naturale a lo corpo par che dia / la ferita, clie
in la mi'corte, scala me par e li privali e li graneri roman a
a una personificazione. dante, par., 11-64: questa, privata del
di vent'anm, per comprarsi un par di guanti freschi. jahier, 2-12:
; / perciò bestemmia, ché non par suo fatto, / e dice: «
è, si liquefà in modo che par che bolla. pallavicino, 10-ii-86: la
comperare un'ora ne punto. dante, par., 33- 94: un
venuto: / un ponto sol me par più de milli anni / ch'io cavi
/ tutto sì è falsìa che te par veritate. lamb. frescobaldi, 1-98-11:
nardi, 1-3-2: l'oriuol mi par governi ognuno / con linee e puncti
te stessa fino a cotesto punto. mi par di assistere a una gran decadenza nel
cantar con organi si stea. idem, par., i3 " 73: se
stesso istante; contemporaneamente. dante, par., 12-25: di quelle sempiterne rose
più motto non esce. dante, par., 32-140: perché 'l tempo fugge
c. dati, 4-17: non par bene star strettamente sopra l'origini sole
tai modi in regole e in ragioni, par che sia come necessario il dire se
. nelli, ii-140: a me mi par di ubbidirla in tutto quel ch'ella
. e. gadda, 24-138: mi par già di intravedere che la tua prosa
. vi si ficcano entro, che par impossibile; non devono manco sentire i doli
, ruppe in questa puntura: non vi par nato proprio re dei butteri? brancati
cui tutta amore accoglie / sua forza e par ch'e'stesso lo pavente, /
si rivoltava a scatto, piantava il par d'occhi in faccia a tutti e ad
tanamento della lente cristallina... par che possano dependere quelle oscurità e quelle
le pupille del vispistrello. idem, par., 20-37: la parte in me
all'iride). dante, par., 2-144: per la natura lieta
duo soli. martello, 6-ui-606: par ben che [la ragazza] sdegni e
è si presta / a raccoglierle poi che par modesta. pananti, ii-80: a
fatto avete le pupille falconi, / sì par che 'l vento ve ne porti e
virtù per cui mi discoloro. idem, par., 7-127: io veggio l'
sua. tasso, n-ii-227: non mi par ragionevole che tutti possano ingannarsi nel desiderare
, xxx-4-251: turico, se ti par ch'io possa aiuto / porgerti nel tuo
par., 33-16: la tua benignità non
perché pur tarde, morte? dante, par., 27-57: in vesta di
il vino). dante, par., 29-22: forma e materia,
svanire, dileguarsi. dante, par., 28-82: rimane splendido e sereno
vostri lavori; / giungan i fregi al par, purghin gli errori / a colei
; / vedi l'entrata là 've par digiunto. cavalca, 20-309: un gentiluomo
de voi altri anco: oltre che mi par convenevole che questo urgatorio non sia senza
tutto. mauro, xxvi-1-248: mi par che viviate per dispetto / con tanti lattovari
ha da fare delli uomini sospetti, mi par che vadi troppo in lungo. agostino
con amore, / unde raggi di perle par che nocchi. savonarola, 10-49:
poco; anzi tanto che più là non par possibile andare. tarchetti, 6-i-571:
. che son rarissimi quelli che al par di voi satisfaccino in un medesimo tempo a
corso d'acqua). dante, par., 5-100: come 'n peschiera,
occhi e l'aere puro. idem, par., 15-13: quale per li
nella concezione tomistico-dantesca). dante, par., 23-79: a raggio di sol
, gli occhi miei. idem, par., 28-38: quello avea la fiamma
più di lei s'invera. idem, par., 30-39: noi siamo usciti fore
occhi puri, / a la cui ombra par che n'assicuri, / sì dolcemente
o se per pamo vola, / or par che giunga al suon di quella tromba
età della vita). dante, par., 26-140: nel monte che si
pura ed incarnata benvoglienza. dante, par., 6-87: si mira / con
così è pura verità. dante, par., 29-73: ancor diro, perché
essere quella del trecento e chi gli par di fare, anche così, una concessione
: v. purosangue. dante, par., 16-51: la cittadinanza, ch'
natura pusillanime, ogni paroluzza d'ingiuria par loro un coltello. beicari, 6-252:
, vile). dante, par., ii-m: a colui ch'a
. capriano, 1-19: a me par che l'uomo riesca in cose putidissime
rustico, xxxv-ii-362: ne la stia mi par esser col leone / quando a lutier
, 3-60 (ii-556): non vi par egli gran nuova che un gentiluomo,
è questa candidora smemorata, / che par che tutto 'l mondo oggi le puta
cinquanta fiorini anco putono; / e mi par che 'l beccarli vi sia facile.
d'uomo in italia) ora e'par che puta di vecchiezza agli uomini nostri
orribil putore che vi ha lasciato: par che sia un putrido cadavere. bomporto
alle dita e stupefà i denti, che par che all'ora abbiano a cascare.
gettati in mezzo al deserto, i quali par che dicano: noi prima eravamo uomini
sapienza incarnata. martello, 118: vi par egli decoroso alla corona delfica che le
idem, vi-489: lo specchio medesimo par che ne crepi, vedendo come egli ci
puzza, di feccia? dante, par., 27-26: quelli ch'usurpa in
arte che... anche vecchia par nuova, mentre ogni qualunque metodo scientifico,
. va con una presupea / che par che sia messer peppo friani / la
il capo, sputa tondo, / par che li puzi l'aria.
credenze pagane o eretiche. dante, par., 20-125: dio li aperse /
fastidiosa; intervento indesiderato. dante, par., 16-55: oh quanto fora meglio
vederla ballar è grande stento, / ché par gli vegna puzzo del mondo. gherardi
lontan si fa sentire, / a me par che il sai toglia 'l puzzo a