come un alabastro color d'oro. panzini, ii-377: i grandi corpi delle donne
farsi pettinare o recidere i capelli. panzini, ii-131: le donne con le chiome
tragedie che fanno accapponare la pelle. panzini, i-213: spirava... un'
. e lavora nelle miniere di petrolio. panzini, i-128: adesso anche voi vi
d'agonia gravava su quell'aria. panzini, iii-356: d'improvviso...
giaceva in disordine accatastata ai muri. panzini, ii-598: [nella bottega] erano
incapace d'adoprar le sue forze. panzini, iii-750: beata vita di accattonaggio
vano fuor de'cenci le loro brutture. panzini, iii-865: una stanza accecante
fermate lungo il percorso). panzini, ii-319: sono montato stamattina alle cinque
la favilla d'un bacio accese panzini, i-732: oggi le dame del novecento
fantasia e 'l cuore di qualunque poeta. panzini, iii-361: questo piccolo fatto bastò
bagnato di benzina; accendino. panzini, iv-4: accendisigaro: piccolo istrumento con
qua, accennante moto a luogo. panzini, iii-604: il custode rispose con
passavano solchi di meteore più vive. panzini, ii-121: anguilla e vin di
della ottava sillaba, gli parve efficace. panzini, iv-4: l'accento nelle parole
per maggior comodità usiamo il grave. panzini, iv-4: negli orari, nelle
, pronunciato con diversi accenti esotici. panzini, iii-436: gravemente così parlai con
l'accentrarsi; concentrazione. panzini, iii-334: la popolazione è costituita in
chiudendo ogni via di scampo. panzini, iii-686: i francesi non furono né
garofano, acceso come un desiderio. panzini, ii-461: i cipressi del camposanto sorgevano
accostabile, affabile, alla mano. panzini, iii-141: un uomo di stile più
accessibili né a lei né a me. panzini, ii-232: questo è un programma
qualche accesso di tosse più grave? panzini, iii-549: certi oratori che cominciano
... ch'accestiva il grano. panzini, iv-4: accestire, far cesto
le ciabatte. - anche assol. panzini, 'ii-ioo: le due vecchie perpetue intanto
ad acciaiarmi con l'iodio la bocca. panzini, iv-5: acciaiare, ridurre forte
coricato silenziosamente nella bara d'acciaio. panzini, ii-422: dalla mano di miss edith
stupore, indignazione; accidenti! panzini, ii-634: sai quanti archi sono caduti
gli prese un accidente, dall'esultanza. panzini, ii-413: se non mi è
grosso di mancia di più. panzini, ii-208: il mio ospite non replicò
di un contrabbasso, nel russare. panzini, ii-662: quella l'è un accidente
! -esclamò; e stette lì muto. panzini, ii-275: -accidenti al tuo latino
: freddo, accigliato, quasi sgarbato. panzini, ii-94: rincasando accigliato e turbato
stimo più che voi non pensate. panzini, iv-5: accio, essendo desinenza
fracassoso e trabalzatore di una città. panzini, ii-243: la vettura balzò sull'
. forma eufemistica per accidenti. panzini, iv-5: accipìcchia! esclamazione popolare.
spedita / la ricanta cosi a aria. panzini, iii-451: uomo di lettere,
traduzione del francese s'acclimater. panzini, iv-5: acclimatare, per assuefare,
acclimatizzare, tr. acclimatare. panzini, iv-5: per influsso del suffisso izzare
vedere le spighe alte nel giugno. panzini, ii-129: infine negrito si accoccolò in
amo un pesce più grande di lui. panzini, ii-190: vecchie e donzelle erano
tolse l'amaro al pane dell'èsule. panzini, ii-320: egli rimuginava ancora in
borgo ti accoglie lieta madre e sposa. panzini, iii-202: domani, arrivando gl
mele aggrinzite e scolorite si accoglie. panzini, ii-30: l'acqua di quella fontana
rondini, in vetta al campanile. panzini, ii-261: cominciò ad arrampicarsi su per
che gli si arrampicavano sul tetto. panzini, ii-157: [il trenino] si
figurato, e più spesso in questo. panzini, iv-37: arrangiare e arrangiarsi e
da tossire, e più da starnutire. panzini, ii-118: venne poi in fin
mucchi dei cadaveri e degli arredi. panzini, ii-208: quanto ai mobili,
lama e col grido dell'arrembaggio. panzini, ii-631: avanti! all'arrembaggio
pareva arrembata e tirava alla stracca. panzini, i-142: il cavallaccio fuggiva sbrigliato
, molle, quasi direi fluida. panzini, ii-484: aquilino fu preso da
gli occhi, seguitò ad andargli incontro. panzini, i-621: -che cosa volete
: in ritardo sul proprio tempo. panzini, iii-731: era considerato come un individuo
dispiacere ci danno gli arricchiti nuovamente. panzini, ii-315: un arricchito dei tempi
naso come se fiutasse qualche putredine. panzini, iii-164: arricciò il naso,
del piave / ode basso lo strepito. panzini, ii-492: alcun che di giovanile
un certo sfoggio di eloquenza fiorita. panzini, ii-91: l'uomo politico arringa
due colonne sanguigne il popolo ammutinato. panzini, ii-160: quirico filopanti ogni anno
arrischierai di guardarli più in viso! panzini, ii-638: e dopo che era
confini di quel mondo sconosciuto. panzini, iii-299: -non mi arrischio
autorità e fama; affermarsi. panzini, iii-808: in governo di demagogia non
una brillante e invidiata carriera. panzini, iii-144: è un uomo arrivato,
sfrenata, smania di arrivare. panzini, iv-37: arrivismo: la malavita morale
che la tolleravano o la secondavano. panzini, iii-317: quegli rispose con arroganza
.. / l'agnello è pingue. panzini, i-490: socrate...
m'hanno fatto un gran servizio. panzini, ii-709: i socialisti dicevano che
arrossisci, o è l'aria? panzini, ii-417: arrossiva; e arrossiva dal
per lui fumavano fusi in arrosti. panzini, ii-644: dopo il fritto, ci
siete un cuium pecus di melibeo. panzini, iii-288: da una specie di
), agg. rovente. panzini, iii-386: si udì uno stridio:
arruffa la piuma come increspa la laguna. panzini, ii-510: con la mano bianca
e il pelo arruffa e gli occhi. panzini, i-659: di solito i gatti
, lucidi, fissi, spaventosi. panzini, i-747: era un giovane pallido
di vederci contenti tutti e presto. panzini, ii-402: dall'arruffio del lungo pelo
armi eran prese dell'arsenale della giurisprudenza. panzini, i-32: ma ciò che sapeva
parliamo il battere e il levare. panzini, iii-315: uno studente di lettere che
..]. chiome attorte. panzini, ii-51: da quella candidezza di idem
giungeva la cantilena lunghissima delle falciatrici. panzini, ii-121: i sorveglianti delle valli sono
l'arsura gli svampava dai pori. panzini, iii-800: che arsura! un
fa l'uomo simile a un dio. panzini, ii-56: l'arte pura,
e perciò riuscivano meravigliosi nell'azioni. panzini, ii-164: poi ella si diede
fin dalla gioventù l'arte farmaceutica. panzini, i-551: una signora prudente quando
felicità è l'arte della moderazione. panzini, iii-545: e non ti vinse mai
disciplina pedestre e l'arte militare. panzini, iii-228: [i giovani] sono
d'arte: figlio di attori. panzini, iii-425: mi passò davanti tutta la
attività, di un mestiere. panzini, i-75: era un luccicare di mobili
e fattizia, e quindi falsa. panzini, iii-55: adesso queste donnette borghesi
. 4. adulterato. panzini, ii-61: il buon enologo distingue il
il vaso illustre e l'olla. panzini, iii-310: nessuno degli artéfici che
rasoio, versava un rivo purpureo. panzini, ii-286: il bere ter- zanello
e da alterazioni degli organi. panzini, ii-498: questa repentina morte era dovuta
i posteri una vendetta d'infamia. panzini, iii-703: -distinguiamo -risponde l'articolista
salvò dallo scrivere falso e affettato. panzini, ii-583: il nostro ospite, che
. era riveduto dal revisore linguistico. panzini, iii-369: un altro articolo mi annunciava
bisogno, 'capo di mercanzia '. panzini, i-157: tuttavia la virtù,
benedizione in articulo mortis. -datemela. panzini, ii- 280: in piazza abitava
in voi, che intrida il pane. panzini, ii-212: bei nomi di condottieri
con gli artifizii al danno irreparabile. panzini, ii-200: questa adolescenza e quegli
con meditata lentezza, a baciarlo. panzini, iii-549: io non credo che fosse
con un discorso veemente e artifizioso. panzini, iii-465: qualche quadretto settecentesco,
del settentrione per trarne vini artifiziosi. panzini, ii-467: [dalla capellatura]
l'oriolaio, artefici più che artigiani. panzini, ii-194: quei gruppi di gente
gli artiglieri cantavano e danzavano freneticamente. panzini, ii-157: gran via vai di
d'ogni arma e munizione da guerra. panzini, iii-180: questo foglio stampa che
feditore / su la rupe inconcussa. panzini, ii-205: la talpa è il lirico
alla gola con gli artigli felini. panzini, iii-564: trovai la mia capinera fra
mitiga almeno tutte le altre passioni. panzini, iii-488: ai grandi artisti tutto
il trabocco aveva un aspetto formidabile. panzini, ii-464: dopo la morte della
la persona; indi lo scorbuto. panzini, ii-374: crescendo in lei gli anni
sm. persona affetta da artrite. panzini, iii-770: il re costituzionale! un
dei polli e fra i bicchieri. panzini, ii-294: era un vecchietto arzillo,
onda ascendeva, discendeva l'onda. panzini, iii-463: ascendendo dai porticati alla
la narrazione evangelica dell'ascensione. panzini, iii-329: [cristo] discese all'
vi ascendono a scaglioni verso l'alpe. panzini, iii-396: piazza di spagna con
l'ascensa ne la città di vinegia. panzini, i-805: mi vennero in mente
destinato al trasporto di merci. panzini, iii-212: oh, come mai questi
vita di consapevole rinuncia. panzini, ii-273: l'arciprete si avvide che
a una nuova condizione di esistenza. panzini, ii-91: che altro furono gli
all'ascia le verghe dei littori. panzini, iii-37: adamo ha poi creato la
lo vedessi per la prima volta. panzini, i-143: si era fatto un piccolo
panzini, ii-329: quando è notte tutto fa
sf. dial. siccità. panzini, ii-708: quando avete ben lavorato,
ferino nel desiderio e nella collera. panzini, ii-204: dal cortile usciva un
le verità che l'ombra asconde. panzini, i-560: oh, dove ascondi
! (una strada). panzini, iii-297: chi passando per queste bene
ad asfalto; strada asfaltata. panzini, iii-669: l'asfalto delle vie ardeva
che impedisce il respiro. panzini, iii-734: un caldo asfissiante! ojetti
chimici (cfr. gas). panzini, ii-718: a noi però ci hanno
. che dà fastidio, opprimente. panzini, iii-666: il 2 agosto, ero
argenteo della polpa d'un asfodelo. panzini, iii-348: « che fai tu luna
che illuminavano i sentieri dell'ade. panzini, i-467: lontano, lontano,
stile asiatico; onde risponderò laconico. panzini, iii-870: la lirica oratoria ed
pace andassero incontro ad oscuri pericoli. panzini, ii-105: contemplava la casetta del cantoniere
averla condotta nell'asilo di vergogna. panzini, ii-192: ti guiderò allora all'
« quanto è bella! ». panzini, iii-485: il volto profilato e tormentato
un'ilarità unanime corse il popolo. panzini, ii-278: l'asino andava per
, represse la follia del profeta. panzini, iv-55: il falso profeta balaam si
la buona gente che se ne va. panzini, ii-663: una volta si incapricciò
, dopo tante ore di pressa]. panzini, i-222: mangiare, dormire,
ci passa dinanzi senza più ravvisarci. panzini, iii-537: -lei va a vedere gli
non conservare più alcuna vivezza umana. panzini, ii-29: vidi venirmi incontro una
fra un mese, né fra due. panzini, ii-729: e quando è venuta
or frutto, che giogamento dell'america. panzini, iii-395: il rapporto...
, imminente che sia per manifestarsi. panzini, ii-315: i-292: laggiù, nella
veramente sconveniente perché fuor dell'ordinario. panzini, iii-379: era uomo di umile aspetto
basciadore nostro che è a parigi. panzini, iii-623: sotto anche un altro
giallo e verde per la rabbia. panzini, ii-301: guardava la piccola dama
solleva l'acqua per aspirazione. panzini, ii-264: io credo che dipenda dalla
di battaglia e il sottotenente. panzini, iii-754: vado... a
umana può aspirare a questo epiteto. panzini, iii-340: [frate ginepro]
suoi viticci freschi, asprigni al gusto. panzini, iii-317: come il vino scemava
nella bocca un saporoso aroma asprino. panzini, ii-135: quel vino aveva un asprino
ribalzava il mio verso e ribolliva. panzini, ii-70: era una boscaglia aspra,
chiome della fortuna / in pugno. panzini, ii-47: le bufere del mare
con una bramosia torbida di godere. panzini, iii-264: il metallo di quell'
aspro vivere eleggo e oscura morte. panzini, ii-47: aspra e pur gioconda
ma qualche poco asprétto o austero. panzini, i-751: catullo udiva una voce
ambiente, una situazione particolare). panzini, iii-590: si faceva parlare in versi
ora gastigare le delizie del suo gargazzule. panzini, ii- 135: il prete
d'un frullo solo centomila fusi. panzini, ii-39: mi lavavo intanto e mi
assaltavano le tegole allegre di nidi. panzini, ii-112: d'altra parte il
colpire le navi nemiche nei porti. panzini, i-652: apparvero carri di ferro che
oltre badare, andar all'assalto. panzini, iii-247: i nemici quando mossero
scopre i suoi più delicati sapori. panzini, il-n: è molto bene conservare
scoteva le assi inchiodate alle finestre. panzini, ii-54: e come dalla bottega mi
tronchi a confortarne i punti deboli. panzini, ii-138: mi pareva impossibile che
centrifuga non è [ecc.]. panzini, 1-668: c'è chi pensa
era fatto assegnamento sulla vendita dei puledri. panzini, ii-473: aquilino faceva un grande
e non più suscettibili di servizio. panzini, ii-284: non avrebbe dato niente
. banc. titolo di credito. panzini, iii-399: hanno creato quei librettini di
, / tra la numerosissima assemblea. panzini, ii-514: gli parve che gli
che si faccia un'eccezione per lei. panzini, ii- 579: ella aveva
delitto, per necessità gli altri. panzini, ii-513: una ragazza così assennata
di donna maria al prossimo convegno. panzini, ii-38: rivolto ai compagni sul
altri seduti entro la casa nera. panzini, ii-16: le alte piante assentivano.
un bicchierin d'assenzio stilettano un uomo. panzini, ii-28: un ubbriaco di assenzio
quale saranno necessariamente smentiti dalla storia. panzini, ii-179: per confermare il mio
delle sue dottrine seguaci e assertori. panzini, iii-840: lassù vi è un culto
negli edifizii di ferro e di cristallo. panzini, ii-114: perché, uomini,
un terzo e su quattro frasi. panzini, ii-335: uno dei camerieri interloquì
tutti parlavano la dolcissima lingua romagnola. panzini, ii-426: un nostro buon amico
che cercano la posizione di equilibrio. panzini, ii-363: quei mutamenti che in geologia
; sistemato, aggiustato, accomodato. panzini, i-104: anche il suo studiolo era
-vezzegg. assestatuzzo. panzini, ii-526: era un uomo assestatuzzo e
sconcio e diforme in codesto assetto. panzini, ii-10: incontrai per la città
, già in assetto di corsa. panzini, i-824: egli non era aspettato,
incontro al re e sposo vostro. panzini, i-541: la signora è partita
rischio che questi accetta di assumere. panzini, iii-664: gli armamenti? un premio
involucri di scorza le amadriadi segrete. panzini, ii-254: dame e cavalieri,
uno scolare più assiduo di lui. panzini, iii-285: nelle siepi rasate, nei
] formavano una specie di cerchio. panzini, iii-704: si ricorda, robertino
... prendeva tutte le forme. panzini, iii-730: il patrimonio intellettuale è
argomentano assiomaticamente, e confermano irrefragabilmgnte. panzini, i-609: nel mondo -disse egli
servitori dalle assise sfoggiate e luccicanti. panzini, i-300: egli aveva bensì la sua
ringraziarmi delle mie non inefficaci raccomandazioni. panzini, ii-140: il discorso al cimitero
, dormivano i suoi figliuoletti minori. panzini, iii-320: dove era il muragliene,
meglio diretto che nelle epoche anteriori. panzini, ii-716: se siete proprietario, staccatevi
alla associazione delle imagini più diverse. panzini, iii-671: non so per quale
2. soggetto, esposto. panzini, iii-533: gentiluomini tutti e due in
me: deh guarda il manigoldo. panzini, iii-816: non potendo avere neo-zelandesi
lo abbia assoluto e non tronco. panzini, ii-794: la fiamma pareva avere continuo
che decorre da'precetti del vangelo. panzini, iii-368: in questa vostra assoluta sentenza
esser causa dell'assoluzione o condanna. panzini, iii-765: l'umanità concede alle
al prelato il peccator si pente. panzini, ii-195: la buona vecchia..
lo impromesso, quanto lo volere. panzini, ii-235: io ho un debito da
greci come latini, si truova. panzini, iii-545: e non ti vinse mai
si esprimeva ah'improvviso in distici. panzini, i-805: forse perché quei versetti
fatale! oh che assonnaménto funesto! panzini, i-73: il nuovo viaggiatore si
, di assopimenti e d'imposture. panzini, ii-355: la voce si alzò
improvvisa della carne guardando l'assopita. panzini, ii-506: aquilino aveva davanti a sé
, allora sarebbe pericolo di rimanervi. panzini, iii-812: l'assorbimento attutisce il
. restare assorto, in contemplazione. panzini, ii-94: invano è l'eremo,
ripassano con un gran garrire assordante. panzini, iii-517: un rombo assordante giunge
ottima (o pessima) riuscita. panzini, iii-618: il caso « irminda e
di scrittori di cose d'altri. panzini, iv-779: nella lingua della moda si
tratto in tratto mi sorgevano dentro. panzini, iii-411: io ero così assorto nella
-per simil. e al figur. panzini, ii-57: fissando il postino con occhio
, tanto più assottiglia / la spesa. panzini, ii-52: 11 suo vistoso patrimonio
sopraluogo per una riparazione di qualche rilievo. panzini, ii-447: [donna barberina]
pallore una tenuità quasi direi psichica. panzini, iii-325: il demonio assume le forme
consapevole della sua propria flammea vita. panzini, ii-231: a me pareva di vedere
. - anche al figur. panzini, iii-731: la germania intende, proprio
= deriv. da assunzione (cfr. panzini, iv-41: « as- sunzionista,
vorrò, non potrò mai ». panzini, ii-114: sembra assurdo che in
ragione e l'altra all'assurdo. panzini, iii-822: questo orrendo sterminio di guerra
/ morrete per la nostra libertà. panzini, ii-492: c'eran dipinti cavalli
bambini all'apprendimento della scrittura. panzini, i-400: a sei anni lo abbiamo
imagine astata / di pallade athena. panzini, i-653: carri falcati di serse,
stesse a parigi. pure m'astenni. panzini, ii-455: si asteneva dalle gioie
. = voce registr. da panzini (iv-41). astensionista, agg
comanderà a tutti d'essere astinenti? panzini, iii-569: orazio, il grande
una voluttà più acre d'ogni altra. panzini, ii-126: io vi consiglio di
un ricamo elegante, passandovi sopra intrecciato. panzini, ii-428: a quell'ora il
, da palpare, da mangiare. panzini, iii-337: quello che lui non poteva
, come le quercie e li olmi. panzini, i-29: buona gente astretta a
zona lo svevo astro e disparve. panzini, iii-505: francia e spagna erano
e qualche zinia ed astro in boccia. panzini, i-719: attorno alla villa tutti
un astro e come si colchi. panzini, i-705: camminano i mondi del
. pilota di un'astronave. panzini, i-805: niente luna, prima tappa
dall'energia atomica). panzini, iv-42: astronautica: navigazione fra gli
2. per simil. panzini, iii-781: tutti con gli occhi in
riscintillavano i piccoli strumenti d'acciaio. panzini, ii-185: di lì vedo che
bontà, spesso è maligna astuzia. panzini, iii-537: l'astuzia è qualità
zàz. iq 'ordine'). cfr. panzini, iv-42: « atassia locomotrice o
o generalmente, dell'incredulità religiosa? panzini, ii-473: il dio che essi
la dia tutta al vento! ». panzini, iii-542: questo ginnasio era in
il governo non deve essere ateo. panzini, ii-131: questi benedetti greci hanno
alle solite cure atletiche dei muscoli. panzini, iii-665: si trova oggi in
. tradivano la debolezza della nazione. panzini, iii-770: passa nell'atonia di
si è lasciato scappare dalla penna. panzini, i-431: il vecchio latinista infuriò
dotta da denutrizione. panzini, ii-618: la scienza ha trovato di
chi sta a guardia dell'ingresso. panzini, i-747: l'atrio era aperto e
andare a prendere le chiavi della chiesa. panzini, ii-340: dopo il portone,
frutti così ricchi da membra così magre. panzini, ii-447: la marchesa..
agli atroci del fato odii sottrarre. panzini, iii-591: sotto un certo aspetto non
d'atrocità quell'angoscia soffocata. panzini, iii-314: per dare un'
si atrofizzava, ma si tirava innanzi. panzini, ii-78: questo atrofizzarsi ed involversi
e oziose chiacchiere; seccatore. panzini, iv-43: 'attaccabottoni ': voce
, può servirle di qualche conforto. panzini, iii-480: una forza che pur essa
maestro di villaggio e lo scrivano. panzini, iii-577: « bisogna dare un po'
girava per le vie di campagna. panzini, ii-47: alla punta del dì sorgono
briga con l'amante della moglie. panzini, iii-423: attaccava un motivo,
il discorso mal preparato non attaccava. panzini, iii-864: avevo io un bel parlare
-maledizione che attacca: efficace. panzini, ii-358: voleva anche scagliare una maledizione
un attacchino appiccicava il seguente manifesto. panzini, i-415: gli attacchini rullavano..
contatto del ferro, quasi immobili. panzini, iii-305: cesare voleva proteggersi il
come per una stretta dolorosa. panzini, i-276: questo pensiero...
or fa canestri / per l'uva. panzini, ii-127: io mi attardavo fra
facèndosi il segno della croce. panzini [accademia]: l'ombra
non si spiantano, o spiantate disseccano. panzini, ii-300: [i ciliegi]
hanno atteggiamenti e movimenti da gigante. panzini, ii-312: un atteggiamento più leggiadro
occhi d'acciaio, la bocca crudele. panzini, ii-56: atteggiò il labbro ad
un furore di rupi in metamorfosi. panzini, iii-518: mi sembra che essi,
attelate al lume della luna. panzini, i-732: scalpitarono poi attelati
di caravane al limite del deserto. panzini, iii-425: credevo fossero gli attendamenti
popoli cui appartenevano per attendere agli studi. panzini, ii-69: con alcune sue compagne
aspettarsi; prevedibile; probabile. panzini, iii-686: è la prima fase finita
partito attenermi per ricomparire nel mondo. panzini, iii-204: attienti alla cucina dei
autorità morale ma alla sua borsa. panzini, ii-274: un giorno poi don sperindio
attento di parlar, che in sogno. panzini, i-145: egli si è voluto
-numero quattro, manca! -attenti! panzini, i-319: tirava su le lunghe gambe
, nella posizione di attenti. panzini, ii-356: per quell'abitudine che ha
nima e quasi risollevare il tono vitale. panzini, iii-385: straccio, ma
ad atterrire che a consolare. panzini, ii-407: non poteva bartolomeo da s
ma con tutte le lacrime dell'alba. panzini, ii-61: noi, che leggiamo
con ogni studio di scrivere atticamente. panzini, ii-45: le scalze donzellette librano
tratti. panzini, i-545: il guardiano della stazione stava
attimo in attimo una virtù più alta. panzini, 11-686: un'ora vicino a
tevere e la ghermisce il dio. panzini, iii-278: c'era il pozzo:
la contiene e poi la riversa. panzini, iii-414: lo stile invece detto
che quella di un cane impaurito. panzini, ii-151: giungo, infine, al
in vigore una legge, e sim. panzini, ii 163: eppure
tutti procedono da uno spirito stesso. panzini, iii-324: fu santo francesco che
poco meno che una buona speculazione. panzini, iii-136: se lei non distingue l'
-anche: annoverare, vantare. panzini, iii-30: non hai nemmeno al tuo
di impugnarli lo faremo rigar diritto. panzini, ii-326: l'ufficio delle ipoteche è
degli atti pubblici e delle scuole. panzini, ii-58: ma sa, questo
atto: prendere ufficialmente nota. panzini, i-745: orazio, dopo qualche tempo
giro, con grandi occhi intenti. panzini, ii-92: un volto scialbo,
alto i rami della palma santa. panzini, iii-278: la fiamma crepitò rube-
alle canne come ad agili tirsi. panzini, ii-312: e bastava poi che
scena e depone la sua larva. panzini, ii-356: si risentì un poco
ingombro di macerie e di sterpi. panzini, iii-253: i due uomini, che
altri signorotti e baroncelli d'attorno. panzini, ii-iio: nella landa sorge una colonna
sordi sulle felci e i muschi. panzini, ii-717: ora va attorno e dice
far la vispa e la graziosa. panzini, ii-679: allora mio padre si è
i candelabri di ferro certe candele attorte. panzini, iii-169: il ladro..
. 4. figur. panzini, i-685: è facile con queste signorine
che rendeva attraente il suo sorriso. panzini, iii-332: è veramente un piccolo
sf. passaggio, traversata. panzini, ii-113: la nostra spedizione si dissetava
eccezionale, di grande richiamo. panzini, iv-44: attrazione... nel
. - anche al figur. panzini, i-663: io non porterò mai quell'
ancora un aratro. -figur. panzini, ii-102: moglie e automobile erano di
l'esecuzione di determinati esercizi. panzini, ii-220: -studiano troppo, adesso -disse
di religione furono sempre le ferocissime. panzini, iv-44: attrito... nel
quistione, una notizia, un libro. panzini, iii-270: il filopanto era interessante
nell'attuazione d'un proposito insensato. panzini, iv-43: attivazione differirebbe da attuazione
sofferire, poiché vi sono accostumati. panzini, iii-731: si attuffano [i
fronte dimostra / una lascivia audace. panzini, ii-103: la giovane nobile donna parlava
nero ai quattro punti di milano. panzini, ii-360: appena fu all'albergo,
tutte l'ali bagnano nel mare! panzini, ii-209: canti di augelli dalla campagna
erba vi germinava fitta e altissima. panzini, i-556: voi avete, signor falco
vita... veramente gioviale. panzini, iii-228: essi non portano i nomi
me ditato, l'esemplare. panzini, iii-443: due garzoncelle silenziose,
è strada / cavar loro i calcetti. panzini, ii-129: buono e bontà sono
di morte. -figur. panzini, ii-278: si diceva che al modo
pitture nel soffitto dell'aula consiliare. panzini, ii-125: quando verrà il tempo che
o a cerimonie particolarmente importanti. panzini, iii-561: c'era poi [nel
i patti mentite e la pace? panzini, iii-479: si vedono...
, le vigne fiorenti auliscono. panzini, i-105: auliva la stanza di verginità
rami che proteggevano la sua meditazione. panzini, iii-593: [il piacere] alimentato
aura misteriosa che accompagnava la sventura. panzini, i-27: una grand'aura di
germi nel seno femmineo de'fiori stessi. panzini, iv-45: aura, teosof.
già subito al tuo benificato. panzini, ii-48: egli si vanta di essere
sol nel lungo tuo grappolo mite. panzini, ii-123: [la memoria] non
erano i primi ad applicar la dialettica. panzini, ii-84: tanto fanatico anzi egli
ed aurea mediocrità del mio pentolino. panzini, iv-45: àurea mediocritas. orazio
un vestigio di raggiera o di aureola. panzini, iii-485: mi venne così alla
luce, formavano una esigua aureola. panzini, iii-23: ella portava un cappello fantasia
pallida o falsa, porti all'amore. panzini, iii-592: l'aureola della gloria
in piedi dinanzi al timone silenziosi. panzini, i-783: l'auriga al comando di
traevano gli auspicii per l'agricoltura. panzini i-291: la luna piena...
larghi mar cammina alta una dea. panzini, iii-809: la madre è lombarda,
bellezza quella campagna austera che fioriva. panzini, iii-500: c'era un gentiluomo col
mio naturale e del mio carattere. panzini, iii-699: è autentico? pare cosa
fascino d'una chiacchiera non comune. panzini, ii-388: [aquilino] si era
= deriv. da auto1. cfr. panzini, app., iv-781: « la
ocùxóg 'da sé '. cfr. panzini, iv-46: « autismo,
= deriv. da auto1. cfr. panzini, iv-46: « autista, abbreviazione
è ibrida voce ormai invalsa »; e panzini, iv-46: « àuto, abbreviazione
auto da fé davanti alla prefettura. panzini, iv-46: auto da fe si disse
ed esperienze della propria vita. panzini, iii-617: [le memorie di carlo
v.); registr. da panzini, iv-46. autoblindata, sf.
panzini, iv-46: autoblindata: agg. fatto
v.); voce registr. da panzini, iv-46. àutobus (meno
anche a due piani. panzini, iii-321: io ebbi bensì il bollo
[omni] bus. cir. panzini, iv-46: « autobus, voce francese
. = voce registr. da panzini, iv-46. autocarro, sm
ingl. autocar; voce registr. da panzini, iv-46. autocartògrafo, sm.
di se stesso in quanto soggetto. panzini, iv-46: autocoscienza: consapevolezza del divenire
, e nacque / l'itala gente. panzini, i-233: è una poesia autoctona
.); voce registr. da panzini, iv-46: « autodecisione, vocabolo
senza maestri o professori '»; e panzini, iv-46: « il leopardi fu
corsa '); registr. da panzini, iv-46: « autòdromo: pista per
(v.); registr. da panzini, iv-47. autogòl,
e finissimo caratterino secondo il quattrocento. panzini, ii-52: aveva cimeli, codici
. da autolatria-, voce registr. da panzini, iv-47. autolatria, sf
); voce registr. da panzini, iv-47. autolesionare, tr
da sé '); registr. da panzini, iv-47. autolesionista, sm.
). anche al figur. panzini, iv-47: autolesionista: il soldato che
v.); voce registr. da panzini, app., iv-782 (e
uguale, come un automa impeccabile. panzini, iii-472: i tavoli bianchi erano
, senza una volontà precisa. panzini, ii-162: anch'io di rimando le
, registratore automatico, telefono automatico'. panzini, ii-82: la bicicletta si era
automatici, chiamati assai meglio a pressione? panzini, iii-94: a proposito di bottoni
ripetuto macchinalmente, per abitudine. panzini, ii-226: con mossa automatica del tovagliolo
-anche: gesto, atto automatico. panzini, iv-47: automatismo: nel linguaggio medico
mio automedonte si cavasse d'impaccio. panzini, ii-224: gli automedonti gridavano:
nei linguaggio militare). panzini, iv-47: automezzi, parola non elegante
alle labbra automaticamente, pensando ad altro. panzini, iv-47: automatismo:...
-automòbile elèttrica: con motore elettrico. panzini, ii-22: quando noi ci saturiamo di
au tomobile. panzini, iv-47: se ne è disputato in
v.); registr. da panzini, iv-47. automutilazióne, sf.
e autonomi divennero sudditi dei romani. panzini, iii-537: sàn- tena, piccolo
se volete, gli autori loro. panzini, iii-337: se uno mi domandasse
. 3. dir. panzini, iv-47: autore, nel linguaggio giuridico
momenti prima dalla bocca autorevole del pretore. panzini, ii-496: e come giunse alla
(v.); registr. da panzini, iv-47: « autorimessa,
aver questa che un'autorità demandata. panzini, iii-468: questo regnatore tollerante delle
modi che le dà il potere. panzini, iii-393: arrivò in un paese che
sembianza di autorità insolita fino allora. panzini, ii-109: il signor armuzzi è un
ostentazione); dispotico. panzini, ii-382: in quel momento transitava lì
autorità '; voce registr. da panzini, iv-47. autoritarismo, sm.
v.); voce registr. da panzini, iv-47: « autostrada, via
con uno o più rimorchi. panzini, iv-47: autotreno del vino, del
orsetti e avvallato da me. panzini, iv-48: l'avallo è un'obbligazione
in bocca, di riguardar nella via. panzini, ii-297: egli spariva fra il
tradizione e col più recente passato. panzini, iii-807: egli era legato per simpatia
sentirsi già all'avanguardia del progresso mondiale. panzini, iii-693: gli ussari della morte
a un movimento d'avanguardia. panzini, iii-589: francesco petrarca ai suoi tempi
17 anni) appartenente all'avanguardia. panzini, iv-48: prima i balilla, poi
movimenti; reparto che l'effettua. panzini, iv-48: istrumento di avanscoperta, oggi
stelle, il libro del mistero. panzini, iii-486: lo sguardo di lei si
: essere di età attempata. panzini, i-155: brutto... e
costumi (con spregiudicatezza). panzini, iii-386: « mah! » disse
, il procedere innanzi. panzini, ii-134: ti pasci lo spirito delle
al passo di una pesante cavalla grigia. panzini, iii-295: le tre voci corali
anzi tutto, di tenerlo occupato. panzini, iii-490: un signore avanzò, \
sopra avanzano l'altezza d'un uomo. panzini, i-37: un giuggiolo fioriva presso
/ per lungi, e l'odio. panzini, iii-29: - lionello -dissi un
e coll'aiuto del mio padrone. panzini, iii-575: quella miserabile gente che
dal nemico, di truppe combattenti. panzini, iii-842: che dovete fare verso un
lessero tentare il passo. panzini, ii-629: dir doveva poi fare
svolge attività civili in luoghi arretrati. panzini, i-239: siamo sentinelle avanzate della civiltà
, con una smorfia di malizia. panzini, i-655: [al cane] porto
terra avanzo è de la morte. panzini, iii-808: se renato serra fosse vissuto
d'avanzo: tanto son forti. panzini, i-603: il signore ne aveva
un essere originato da stirpe celestiale. panzini, iv-48: avatdra, voce sanscrita.
grappolata che ha i frutti a racemo. panzini, i-575: la vecchia guida
avulso alla fine del secolo iv. panzini, ii-464: dopo la morte della
la intenzione di ciascuna di voi. panzini, i-30: preghiere che salivano nell'
con un ondeggiamento fievole di malinconia. panzini, i-55: da pochi istanti era
fiori scempii e le avene fatue. panzini, ii-661: il collo e le
, interesse a qualche cosa. panzini, iv-48: avente causa: brutta espressione
sdegnosamente, rifiutandosi di collaborare. panzini, iv-48: la frase ritrarsi sull'aventino
un duoi anni, vel circa. panzini, i-554: quando io avevo dieci
, restava ad avere quaranta soldi. panzini, i-32: il console terenzio..
davvero col povero filatore di montagna. panzini, i-259: ma da qualche tempo
mai avuto che far con lui. panzini, iii-308: io ho il piacere di
nei giardini zoologici). panzini, iv-49: aviàrio: grandissima gabbia ove
di cui egli si affermava ultimo erede. panzini, iii-380: confabulavano a lungo di
e il pane lievitare nella madia. panzini, i-398: anche l'ava..
adamantina brillava su l'avorio giallastro. panzini, ii-405: la marchesa suonò su certi
, la voce del fratello rispose. panzini, ii-487: ora io vedo, e
pubbliche potessero avvantaggiarsi dell'opera mia. panzini, ii-234: o uomo lugubre del
avvisti di una mia particolare inclinazione. panzini, iii-311: mi trovai, senza avvedermene
bei feudi che possedeva oltre l'isonzo. panzini, iii-538: fu anche finanziere di
, non può essere conosciuta dagli uomini. panzini, i-44: un uomo vigoroso e
; occupava tutti i belli spiriti. panzini, iii-382: fu un grande avvenimento
e giudizio, specie per certe poesie. panzini, iii-352: mi avvenne nei dì
la mia faccia al sorriso avvenire. panzini, i-130: non sapevo che cosa avrei
sulle labbra un sorriso di compassione. panzini, iv-50: avvenirista. chi in
me si sono aventati al dorso. panzini, ii-165: salendo le scale, un
amare, come in un precipizio. panzini, iii-327: la gente umana coraggiosa in
d'un'arte novella o rinnovellata. panzini, i-672: nell'avvento del grano
sfondo, con quello stesso mistero. panzini, iii-213: ima- ginavate voi questa
poco a poco a maggiore difficoltà. panzini, iii-418: se per avventura voi
terrore di diventar preda de'monatti. panzini, ii-410: aquilino, lì per lì
di avventuriere alla caccia del soldo. panzini, iii-397: sarà una qualche avventuriera
/ il paladin pel bosco aventuroso. panzini, ii-50: il periodo avventuroso della sua
a scegliere pur nella sua subitezza. panzini, iii-291: quell'avventurosa gente di
tempi ti por taro -così bella? panzini, i-351: avventuroso chi può essere portato
può vedere come si sia avverata. panzini, iii-787: si è avverato il paradosso
opinioni avveratemi da molti anni di prove. panzini, i- 199: per non
il pericolo di vedermela stravolta o frantesa. panzini, ii-120: lo stesso prosciugamento delle
si mostravano negli occhi di lei. panzini, iii-475: oh, buon dio,
grande scogliera poneva i suoi ritmi interrotti. panzini, ii-106: davanti a me camminavano
avvertenze notabili di un filosofo francese. panzini, ii-410: [aquilino] sentì la
ne scandalezzarono avvertiti dal biasimo altrui. panzini, iii-88: sul naso, in alto
avvertimento; informare, ammonire. panzini, ii-55: della qual cosa mi fece
in una salita). panzini, i-226: la via monta tanto che
dire avviarlo, cominciare ad accenderlo. panzini, ii-680: mia madre, dopo
pani / per il solitario domani. panzini, iii-184: un giorno come vide
bottega avviata che non se ne dà. panzini, i-284: teneva uno studio ben
lo gelò quasi un senso di vecchiezza. panzini, ii-272: 1 tre buoni
mi sentiva avvilito innanzi la mia coscienza. panzini, ii-226: andava a capo chino
per tutto l'oro del perù. panzini, iii-883: lei deve sapere,
sera era vietato penetrar nel paese. panzini, ii-305: mi avviso che siano affari
inserito a pagamento sui giornali. panzini, ii-722: va pure...
prego, del mio figlio aviso. panzini, iii-393: la stella di venere
ma non rompere del tutto co'turchi. panzini, ii-695: io son d'avviso
scorto, riconosciuto da lontano. panzini, iii-782: si parla di una squadriglia
braccia e mi si avviticchiò al collo. panzini, i-590: sogna due mani carezzevoli
che s'inalzasse contro il suo amore. panzini, i-552: vedeva lei avviticchiata al
il racconto, con finissima ironia. panzini, i-744: questo grande avvocato [
olivi, in mezzo alle azalèe. panzini, i-596: le azalee fiorivano in vaghe
ne danno quanto basta per vederci male. panzini, ii- 240: è una
distruggere le mie facoltà di azione. panzini, iii-773: un uomo, vissuto sino
per estens.: attività febbrile. panzini, iii-572: ogni anno, verso l'
, che sarebbe sciocchezza biasimarlo. panzini, i-84: questa industria non ha azioni
il capitale, aggiungendovi i lucri. panzini, 11-479: quando il senatore disse che
. denigrare ferocemente, senza pietà. panzini, iii-588: luisa bergalli non era armata
della fronte agitar l'estrema lite! panzini, ii-476: bobby, intuita, azzannata
, e le mie rime azzardo. panzini, iii-842: i più azzardano la
un paese di balordi e di ciechi. panzini, ii-419: lui non si azzardava
azzecco. -al figur. panzini, ii-431: se ci avesse voluto azzeccare
gente che sembrava azzuffarsi nella torre. panzini, iii-273: [alboino] come fu
monti azzurreggiando palpita: / vieni. panzini, iii-796: laggiù sotto di noi,
, con i suoi cristalli azzurrini. panzini, ii-222: la lama azzurrina dell'
di quel marinetti che agli occhi di panzini parve sempre uno sconcertante babau. marotta
regio / assoluto poter sui babbuini. panzini, ii-540: le due ciantose
giran tanto, spendono un tesoro. panzini, iii-212: oh, ma con questo
corruzione) della proverbiale babilonia. panzini, iii-320: lì sorgerà un palazzo,
babordo e non si vide più. panzini, iv-52: babordo, termine marinaresco,
(cfr. la citaz. da panzini). babóso, v.
pioggia di marzo sonatrice di cròtalo. panzini, ii-265: e due anni fa
di chemin de fer. panzini, iii-31: ma a te che tieni
nerastri coperti d'una peluria bianchiccia. panzini, ii-327: toglieva i teneri baccelli
cose o il corso degli avvenimenti. panzini, ii-292: gli pareva il mago che
occorrenza le alzava le mani addosso. panzini, ii-683: io e lei eravamo amici
bacchétto, sm. bacchetta. panzini, ii-544: era un usignolo non di
, specie quelli patogeni. panzini, ii-577: ma il vero nome dell'
; infezione, contagio morboso. panzini, iii-133: ho paura e nel tempo
riarse d'amore sino / alle midolle. panzini, ii-346: i suoi baci!
è bacìo e quello è solatìo. panzini, i-41: ma ne la stalla era
bachi al gelso fa la fronda. panzini, ii-284: quando ella fece quel testamento
teneri bacolini trivellarle e penetrarvi dentro. panzini, ii-287: come i bacolini da
rimbambito, rimbecillito. panzini, ii-43: oh, con chi fa
burattino a tutto ciò che dicevano. panzini, iii-296: l'acqua è sempre
non si bada e cento e mille. panzini, ii-862: spendeva e spandeva senza
vergine maria, cos'è successo? panzini, ii-681: « l'è tutta
il badile / e la vanga. panzini, ii-655: vedo che tutti quelli che
patriottica babelle / sigari e ponci. panzini, iii-73: bell'uomo anche lui,
pare un ragazzo di vent'anni. panzini, ii-130: in quel giorno la
anche nelle automobili). panzini, ii-151: percorro il treno. è
colonna erano accatastati molti poveri bagagli. panzini, ii-221: una paletta per, ismuover
, il bagaglio e i feriti. panzini, i-43: i soldati, sotto le
incettatore, accaparratore; trafficante. panzini, ii-322: ero andato alla fiera di
bagliori d'un'opera in fusione. panzini, ii-113: le acque verdi del
dì co'bagnanti: e gli passerà. panzini, ii- 637: un'altra
il cuore, ecc.). panzini, iii-108: un verso di dante mi
. salsetta, intingolo; bagna. panzini, ii-285: mettevano molto cacio pecorino nelle
balcoli). boerio [in panzini, iv-54]: dicesi baìcolo per similitudine
dei piccolissimi cefali chiamati appunto baìcoli. panzini, ii-218: ecco, io ti
da uno, bevente in bianco. panzini, 1-66: il dottore aveva venduta la
ai suoi avventori ripiene di vero caffè. panzini, ii-44: la nonna non vuole
vacillano specchiate dalle lame delle baionette. panzini, iii-374: sui feretri dei fanti
. 2. capanno. panzini, iv-55: baita... indica
, venghiamo ad essere balbettanti fanciulli. panzini, ii- 76: qualche volta
, balbettante. manzoni [in panzini, iv-55]: quel che si dice
capo di scriverlo in un mese. panzini, iv-55: balbettone... curiosa
/ ostile come nel combattimento. panzini, ii-181: a questo richiamo la
figura che m'era balenata dentro? panzini, ii-59: io mi fermai sul ciglio
quali immagini, sotto quel cranio lucido. panzini, ii-492: le pareti erano affrescate
vibrante, una dopo l'altra. panzini, i-40: [il sole] sopra
e di quali baleni s'illumina? panzini, ii-415: le mani delicate di lei
, intento per scegliere il tempo. panzini, ii-254: se l'era veduta portar
; e serve per ammazzare uccelletti. panzini, ii-629: e intanto andava a
coi suoi pettini e i suoi nastri. panzini, ii-398: sarai fresco di studi
ho altro da offrirvi a cena. panzini, iii-100: il vecchio dice che
o tedesca? -vattel'a pesca. panzini, ii-398: « e quanto di paga
sciogliere le coscienze affumate degli uomini. panzini, ii-497: uno di quei sàtrapi
una parte di me tanto oscura. panzini, i-26: né il tuo figliuolo ha
, tirando questa carrozza da principi. panzini, ii-43: questo ma- ialetto è
1 forza, vigore '. cfr. panzini, iv-55: « balioso: antica
= deriv. da balla1. cfr. panzini, iv-55: « balla:
rumoroso ballar di cartucce nelle giberne. panzini, ii-682: lui quando è venuto,
ballate del wunderhorn e di figure tedesche. panzini, i-24: i morti camminano in
far meglio la più celebre ballerina spagnuola. panzini, ii-252: tutte le ballerine vestivano
regione soggetta a frequenti terremoti. panzini, ii-579: la formidabile signora alice era
del ballerino nell'amplesso del fidanzato. panzini, ii-107: finito il giro -non
, da parere un abito da ballo. panzini, ii-106: le gonnelline corte erano
preparavano per un ballonzolo famigliare. panzini, ii-106: quando le mamme conducono a
e silenzioso in mezzo all'oceano! panzini, ii-262: si vedevano, giù,
balsamèlla, sf. besciamella. panzini, ii-335: un po'per l'ultimo
balsamica priva della polvere della strada. panzini, iii-73: mia madre..
il cuore sotto il bàlteo / splendido. panzini, ii-234: « fa conto,
, l'ultimo baluardo dell'oscurantismo. panzini, ii-526: i suoi capelli si
agg. strabico, guercio. panzini, ii-98: per una scaletta segreta il
loro fruscianti balzane, gratuite spazzaturaie. panzini, iii-421: avevano il colore terreo
o tu ne fai baratto). panzini, iii-157: il duca floridoro cavalcava
da arruffapopoli, da testa balzana. panzini, ii-293: e un dì, la
era messo ritto dinanzi allo sportello. panzini, ii-185: mise delicatamente il pollice
balzo della prima ondata d'assalto. panzini, iii-161: l'abatino recise delicatamente
sono il bue e l'asino. panzini, ii-305: il salottino coi cuscini coi
ii-9: conduce per mano una bambinella. panzini, ii- 46: avuti prima
furia di pretesti ha inveleniti i sospetti. panzini, iii-388: uno scrittore definito '
marito, mi spasserò con lui. panzini, ii-341: ma sono capace di
. dimin. bamboccétto, bamboccino. panzini, ii-645: le donne nuove di servizio
fare anche lui il suo paragone. panzini, iii-141: e poi il bamboccio diventa
/ portava due bambole in dono. panzini, ii-83: tornava a casa dalla
garrito e sculacciato come un bamboletto. panzini, iii-715: un bambolino tutto roseo
, sm. dial. bamboccio. panzini, ii-330: un bell'androne lucido alla
2. dimin. bambozzino. panzini, ii-330: in fondo all'androne un
, sf. frutto del banano. panzini, ii-161: rompono lo sbadiglio mutando tavola
in servizio della spietata plutocrazia transatlantica. panzini, ii-325: quello che importava,
indicazione: piazza bancabile). panzini, iv-56: si dice bancabile di una
la forma di un assegno bancario. panzini, iii-112: sinceramente fui molto felice
fede e della morale tradizionale. panzini, iii-710: è la bancarotta completa della
/ indegno egli è perché banchetta? panzini, ii-118: ma le dame gli
s'assise sul banchetto per riposare. panzini, ii-700: va là, che io
3. superi. panzini, iv-57: banchettissimo: superlativo di un
parli come vi parlo io dell'arte? panzini, ii-131: pasqualino e compagni non
potersi chiudere con coperchio che agguanta. panzini, i-337: rimestavano furiosamente le chiare
briga... erano i cardi. panzini, ii-268: se un proprietario si
hanno imbarbarito anche la figura della croce. panzini, ii-268: per tutte queste ragioni
poca fronda, / è bastevole. panzini, ii-515: « li prego, signori
ambizione di distinguersi). panzini, iv-62: bastian cuntrari, popol.
e parte delle case di fronte. panzini, ii-70: allora, contro il mare
forte, / bastonatelo a morte. panzini, iii-248: noi domattina daremo l'
, tenendo gli occhi a terra. panzini, ii-448: nella mano sinistra teneva
, intorno agli spilli del disegno. panzini, ii-136: sui carretti c'era una
da montagna), ecc. panzini, ii-152: in quei tempi in cui
= voce di derivazione letteraria. cfr. panzini, iv-62: « nome proprio di
sf. contesa vana e ridicola. panzini, iv-62: batracomiomachia... è
battaglione di moschettieri. -figur. panzini, ii-495: don ippolito, da quando
sinistra senza appoggiarlo allo scalmo. panzini, ii-119: allora ci avviammo alla proda
olmi, in forma di battelli neri. panzini, ii-105: lungo la spiaggia del
, passa la soglia, si dilegua. panzini, ii-340: ma fu il portinaio
e non si fanno più vedere. panzini, iii-363: io rividi veramente dopo
battersi la guancia e lo scapigliarsi. panzini, iii-246: ed ecco, improvviso,
, con curiosità: -vi batterete? panzini, iii-411: oltre a ciò,
; il sole batteva sul davanzale. panzini, ii-261: l'aurora era sorta e
la pioggia i rami alla foresta. panzini, i-40: non batteva alito di
uno stato (una nave). panzini, iv-63: bàttere bandiera: vuol dire
batter il ferro, mentr'era caldo. panzini, iv-63: battere il ferro finché
frusta: battere il marciapiede. panzini, iv-63: batter la frusta: gergo
a palma. -guardatelo là. panzini, iii-162: « oh, bello,
olivares dei vini... ». panzini, ii-484: « anch'io sono
negli animi, nelle coscienze intorpidite. panzini, i-33: un risveglio immenso di nuovi
il bel verso al batter della mano. panzini, ii-253: le altre ballerine battevano
non parendogli vero di battersela immediatamente. panzini, iv-63: bàttersela: modo nostro
cioccolata con una batteria di focacce. panzini, ii-123: le anguille affumicate;
(termine del gergo). panzini, iv-63: batterìa... in
il bene, oltre il male. panzini, ii-72: ma se questa parte del
bocca dello zucchero invece di sale. panzini, iii-510: questa arcadia fu tenuta
consacrava il principio della sua storia. panzini, iii-201: « per mia esperienza
superbia per sé e pei suoi. panzini, i-474: gli ortolani che vogliono battezzare
(il fondo). panzini, iv-63: battifondo: termine dei giocatori
gallerie nostre che stavangli di fianco. panzini, iv-63: battitore: nel classico
battuta d'attesa, temporeggiamento). panzini, iv-63: battuta di aspetto: locuzione
dei più gagliardi uomini del paese. panzini, ii-iio: la selvaggia landa si rispecchia
; colpo al pugilato, ecc. panzini, iii-312: sotto le sue mura sta
(il battuto genovese). panzini, ii-385: con cicerone e con orazio
che vi mangia in due bocconi. panzini, ii-382: « zitto! sono
tirando a bordo balle e bauli. panzini, ii-359: gli sposi partirono dalla
a darvi una mano, avvisatemi. panzini, ii-726: e le andava sempre dietro
spargendo al suol fiocchi di bava. panzini, ii-284: prima ella [la vecchia
una ruga. il cielo è immacolato. panzini, ii-121: una lieve bava di
farla spumosa. cherubini [in panzini, iv-64]: sorta di bevanda eh'
giubbone foderato di pelle di lepre. panzini, ii-289: questa cosa non fece
, stupi- done. panzini, ii-328: quando fu vespero, è
: una specie di pizzicotto rotatorio. panzini, ii-730: e poi la gente che
malinconia non pagano un quattrin di debito! panzini, ii-486: nella mia mente
3. dimin. bazzottèllo. panzini, i-264: un'insalatina tenera tenera di
; cfr. badare). il panzini (iv-64) definisce beante come «
lode a occhi socchiusi, beatamente. panzini, ii-75: compresi che la vista di
sentiamo prossimi a una beatitudine insolita. panzini, ii-113: era quella ima voce di
divina speranza, dalla certezza beata. panzini, ii-211: ma e io? io
io creda, sentina mai pace. panzini, ii-242: e qui il dio pan
: 'ma chiammeme papà! '. panzini, ii-224: allora su voi,
corto alla nuca e alle orecchie. panzini, iv-64: nel mal gergo della moda
sm. bimbo, bebé. panzini, ii-467: ella infine disse: «
quel ronciglio abbinlo i boattieri ». panzini, ii-278: se qualche bestia moriva in
più un beccamorti che un medico. panzini, ii-705: c'erano quei monti
gli uomini che in essa servono. panzini, iv-64: i meccanici dicono beccheggio o
stia, / di becchime dottissimo inghebbiato. panzini, ii-214: ecco infine: piazza
curvi all'opera e grondavano sudore. panzini, ii-132: il bel funerale il
.); piega a becco. panzini, ii-318: prima lui portava uno strozzino
una lumiera con quattro becchi. panzini, i-34: poi avea apparecchiata
dello zio santoro non vede nulla. panzini, iv-64: becco cornuto: manca
ócpjtexos 'vigna '). panzini, iv-65: beccof rosone...
fiorentino e negarla al gentiluomo lombardo? panzini, iv-65: becero: parola fiorentina che
di beffana, le sorti vostre. panzini, iv-65: con gran frastuono di trombe
è fatta quella befana della mi'stella! panzini, ii-43: oh, con chi
odio. la burla è meno acerba. panzini, ii- 369: i più scalmanati
strepito di oltraggi e di beffe. panzini, li-m: il professore armuzzi accolse queste
scherzi villani e d'insolenze vigliacche. panzini, iii-440: e come furono in mare
beffavano nei canti con rime improvvise. panzini, ii-243: lo assicurai che a
2. beghinismo, beghineria. panzini, iii-307: esso si stava immobile come
): bella mia. panzini, ii-601: va là, che sei
anche nelle gare sportive). panzini, iv-66: fare la bella: linguaggio
belle-de-nuit (sec. xviii). panzini, iv-66: « in francese belle de
concerne la letteratura dilettantesca. panzini, iv-66: bellettrìstico o belletterìstico, di
finezza di linee e di forme. panzini, iv-66: bellezza dell'asino o del
esposizione che è la bellezza del filosofo. panzini, ii-329: quelle belle lenzuola,
rossore dell'aria inebriava gli animi plebei. panzini, ii-242: qualche volta poi avveniva
sua roba era già bell'e andata. panzini, ii-398: « oh, signor
-o beffa! perché ci vado? panzini, ii-380: « lavori anche?
all'imprudente che l'aveva provocato. panzini, ii-716: è sempre questione di saper
in modo provvisorio o sbrigativo. panzini, ii-55: alla sera la tavola si
che consente una vista panoramica. panzini, iv-66: belvedere (o bellavista o
. da bello e spirito. cfr. panzini, iv-66: « ricorda il frane
l'eleganza nostra e il decoro. panzini, iv-66: comunemente al plurale, le
, sm. tipo di formaggio. panzini, iv-66: nome commerciale di formaggio dolce
d'atleta / muore con lui. panzini, ii-221: fra i due sedili si
colla cima sempre coperta di neve. panzini, iv-66: belvedere (o bellavista
il testamento del beneamato mio sposo. panzini, ii-290: per quell'andata a
e la mitra e il velo. panzini, ii-506: aquilino aveva davanti a sé
che prescriveva di tenerli sempre corti. panzini, ii-594: era [la suora]
compongono i giochi delle contingenze cotidiane. panzini, ii-92: molte volte io mi
di perdere il bene dell'intelletto. panzini, iv-66: il ben dell'intelletto
: perbene (v.). panzini, ii-609: non è però meno vero
e inesorabile su tutta la parentela. panzini, iii-307: siccome i frati benedettini
3. per simil. panzini, iv-66: pazienza da benedettino: termine
frangere a gara l'ostia benedetta. panzini, iiì-285: nessuno vieta di credere
; ma ha un viso... panzini, ii-131: io male provvidi leggendo
io non ne voglio saper di te. panzini, iii-195: non può dire il
anche lei 'la madre addolorata'. panzini, ii-139: finalmente ci moviamo,
protezione (specie lo scapolare). panzini, ii-570: anche lui, da bambino
terra anco quando se ne dipartono. panzini, ii-548: credeva nei vari personaggi
le sue metafore e le sue antitesi. panzini, iii-214: cominciò a dire che
a sera / la stilla del mattin. panzini, ii-127: guardate là, là
benemerita, né alla regia procura. panzini, iv-66: la benemerita, così è
benpensanti * erano costretti a nascondersi. panzini, iv-67: benpensante: letteralmente dicesi
giorni quali non furon mai veduti. panzini, ii-89: « un matto!
poco in confronto alla spesa del tranvai. panzini, ii-465: ma adesso che dicono
in vai d'ossola (cfr. panzini, iv-67: « si adopera tale pietra
dar dello stupido o del meno incivilito. panzini, iv-67: beòzia, significa pretta
pianura, e viceversa (cfr. panzini, iv-67: « il nome è da
sf. dial. albicocca. panzini, ii-684: e allora, la sera
, andava a prendere l'intendente. panzini, iii-220: venne il terzo dì e
io li annoio, 11 stùzzico. panzini, ii-519: « lei mi pare felice
additava un omaccio grosso e bernoccoluto. panzini, iii-486: è scarmigliato sotto la
cuculia brevis *). cfr. panzini, iv-93: « burnus, voce
segno che non vogliono essere visti. panzini, ii-114: ricordo, anzi,
il grido dei bersaglieri della sesia. panzini, i-65: un giorno tre reggimenti
l'uomo sempre dia sempre nel segno. panzini, ii-208: lo crede, el
nuovo professore di chirurgia e d'ostetricia. panzini, iv-68: popolare è la locuzione
una larga frangia di capelli rossi. panzini, ii-545: una cantò canzonacce di
/ volge le gravi sue temprate ciglia. panzini, iii-37: eppure cosa è?
proferì quando esortava a lasciare i classici. panzini, ii-61: ma non sai tu
e dissipatezza di queste bestie femminine. panzini, ii-72: la giovanna (una delle
dei felicissimi stati di leopoldo secondo. panzini, iii-163: e dopo un po',
tutte le [galline] sue pari. panzini, ii-305: per conoscere le persone
po'd'auretta scricchiola il canneto. panzini, ìi-43: il sole si è levato
fa alto verso la frontiera del nemico. panzini, ii-430: uno dei momenti di
/ ciuffa e comincia a bezzicarlo. panzini, ii-43: essa parla discretamente con
e qua e là percossa da passacantando. panzini, ii-445: dal modo come mangiava
giumenta che trita / la sua biada. panzini, ii-239: era una bestia eroica
a poco a poco si disfioravano. panzini, ii-213: toglieva dai fumosi bollori
empievano di melodia il disperato biancore. panzini, ii-115: di là del canale si
dileguava in un color lieve d'indaco. panzini, ii-157: asiago è l'ultima
sperso il villano dalla corba alzata. panzini, iii-356: la luce bianca della
e nero, apparirà di migliore rilievo. panzini, iv-69: sotto il nome di
della buona fede dei viaggiatori. panzini, iv-73: blam-manger: voce fran
empievano di melodia il disperato biancore. panzini, ii-613: aprì gli occhi e vide
biancospino fiorito questa notte, laggiù. panzini, i-52: le viottole...
guardava giorgio con uno sguardo incantato. panzini, ii-286: quando veniva la mariannina,
orecchio che sembrava arrossire dalla vergogna. panzini, ii-256: rimane il professore che
dipinta avea d'argento una corona. panzini, iii-162: suonò così dolcemente ohe
), sm. poppatoio. panzini, iv-69: molti dicono biberóne, come
la storia civile sì per la letteraria. panzini, iii-448: il signor tale,
libri non venne a dirmi nulla. panzini, ii-190: quando sarò a pisa,
brodo senza sale raddolcito con zucchero. panzini, ii-291: gli venivano in mente le
cfr. ciclomotore). panzini, iv-69: bicimotore: bicicletta a cui
, e le bicocche rozze e bellicose. panzini, iii-298: e dire che nell'
due secchi appesi alle sue estremità. panzini, iv-70: bigòlo, legno ricurvo
traverso con occhi accigliati e biechi. panzini, ii-58: quando voi, lavoratori,
più a forma di x). panzini, iv-70: nel contado di romagna biffa
sigillo, è modo non italiano. panzini, iv-70: biffare: in arte muraria
bilancio, ecc.). panzini, iv-70: venduto il libro, o
bifolchi, / tendete le corde ritorte. panzini, ii-326: l'anima di suo
in quella delle bugne e delle bifore. panzini, ii-154: la città dormiva ancora
un sentieruolo che conduceva alle scuderie. panzini, iii-303: quando si è lassù
biga d'un salto / automedonte. panzini, i-39: gli pareva forse in quell'
fece del ciel l'ultimo acquisto. panzini, ii-374: esistevano sì, una volta
casa quell'altra vespa della mangiacarrubbe. panzini, i-53: l'estate era passata e
fa! le dico, un bisciù! panzini, iv-71: una piccola casa,
dei biglietti ferroviari certo allora acquistati. panzini, iii-366: domandò alcune spiegazioni su
e palpò i biglietti di banca. panzini, ii-342: quello lì apre il cassetto
origine sconosciuta. voce registr. da panzini, iv-70: « bigodino...
per prendere la laurea d'avvocato. panzini, iii-593: dal babbo le fu data
non ti faccia dimenticar di noi. panzini, ii-579: scolastica se ne era andata
della capigliatura. panzini, ii-152: gherardo era il suo
, si era ritirata in campagna. panzini, iii-443: ha dentini così bianchi
in quel suo gergo triestino e argentino. panzini, ii-281: ad onore di serafino
sm. guidatore di biroccio. panzini, iii-290: è invece un greto asciutto
legno e un biroccino alle sei. panzini, ii-204: in quel punto dal
bisbigli, con le sue dolci parole. panzini, ii-383: aquilino, smarrito,
; baldoria; gozzoviglia. panzini, ii-387: e lui dicendo che voleva
/ la pelle delle bisce a mezzodì. panzini, iii-25: ha i capelli lunghi
di lei pigliava un suo bocconcin santo. panzini, ii-326: l'anima di suo
preso con me tutto il bisognevole. panzini, i-72: un'abbondante sacca da viaggio
v.); voce registr. da panzini (iv-72). bissino,
addobbata sfarzosamente per le regate. panzini, iv-72: bissona, gondola bella e
aspetto snello dell'imbarcazione. cfr. panzini, iv-72: « bissa, voce
vestiti di rosso »; cfr. panzini, iv-65: « la versione fonetica
primavera passerà mai di dolcezza. panzini, iii-397: fra me pensai:
?... come sarebbe corretta? panzini, i-30: alto, tarchiato,
cui bocca mangiava quasi gli orecchi. panzini, ii-251: il bel faccione di lui
appena gli spiriti ritenea nel petto. panzini, iii-322: lungo la via mi
per dare il lucido ai dolci. panzini, iv-300: artusi, nel suo manuale
4 portar via lavando '. cfr. panzini, iv-72: « biuta o
bivaccare tutta la notte sopra coperta. panzini, iii-197: in queste sale dorate
e ha scelto la sua via. panzini, ii-397: ti volevo domandare se sai
pedanteria. = voce registrata da panzini. bizantinerìa, sf. sottigliezza eccessiva
. = voce registr. da panzini (iv-73). bizantinismo,
intonico i residui dell'oro bisantino. panzini, ii-213: è luglio, e c'
bene. -per simil. panzini, ii-50: cotto, il cibo è
dimenticanze ree, alle avarizie crudeli. panzini, iv-73: questioni bizantine è locuzione
di bisanzio '. cfr. panzini, iv-73: « benché in greco si
aspetti deformi, mirabili, strani. panzini, ii-418: l'età che miss
fioreggiare, insaporirsi a loro agio. panzini, ii-416: ma strana cosa!
efficace a turbare l'amante. panzini, iii-201: bisognerebbe che la
arti conciliative e i suoi sorrisi melliflui. panzini, i-39: non era né un
acqua blanda che lambiva la ghiaia. panzini, iii-222: una luce riposata e
su la nuvola incesa all'occidente. panzini, ii-304: vedeva la torretta del re
specie di verginità a quelle memorie. panzini, ii-435: « mi pare,
ha pareti robustissime, corazzato. panzini, iii-408: tutto ha il suo compenso
ci credete! è tutto un bluff'. panzini, iii-13: il bluff ha la
2. tr. ingannare. panzini, iii-13: « è un bluff *
blusina 'e 4 blusettina '. panzini, ii-537: allora beatus inforcò gli occhiali
e una parte dei prodotti. panzini, ii-112: il territorio del bosco,
boaro alla falsa giovenca ella vede. panzini, ii-112: il territorio del bosco
caddero tra i boati della zolfatara. panzini, ii-21: suppongo, per altro
profumi, ecc.). panzini, iv-76: botte, 'scatola '
sentì un fuoco alla bocca dello stomaco. panzini, ii-706: « ma ho un
parlato per la bocca di dante. panzini, i-23: vero è che la fede
ehm, ehm, bocche fine! panzini, ii-445: mi piace, caro giovane
comico e sensuale del suo mondo. panzini, i-32: in ita
; bocca con una piega cattiva, panzini, iii-88: da quella bocchina semiaperta mai
e conosceva benissimo a un frate. panzini, ii-121: ma riferire testualmente le le
occhi sempre fissi e spalancati. panzini, iii-158: domandò il figlio
di castelli pieni d'erbe aromatiche. panzini, ii-267: lì si vedevano i
marito assetato un boccale di vino. panzini, ii-275: la ro- saccia era
amata ha bevuto i pensieri dell'amante. panzini, ii-238: stava lì su l'
si nascondevano nei cespugli per morire. panzini, ii-261: mentre apriva la bocca
pallottolina bianca, rossa e puliticcia. panzini, ii-537: muta era anche la signorina
: si vedevano tra le labbra di panzini bocchino e mozzicone rizzarsi come la cresta
e diventate popolari da per tutto. panzini, ii-431: a quel signore balenava
; comportarsi in modo strano. panzini, ii-342: « gnaffe! » dico
? lesinavamo il boccone e il sorso? panzini, ii-331: non v'indebolite,
respirò il fiato sottilissimo della bambina. panzini, ii-251: ma volgendo ella la
, testa dura '. cfr. panzini, iv-76: « boche, nome mas
* scapigliatura artistica e letteraria \ cfr. panzini, iv-76: « scapigliatura è la
. boite; boètta è registr. da panzini (iv-76) come « voce
e sopra tutto di buona natura. panzini, iii-164: questo personaggio era piccioletto
lì, ci vuò star io *. panzini, ii-332: il cavaliere aveva con
boia cane, ecc.). panzini, ii-73: io, però, vorrei
sembrar tanta piuma ogni passata durezza. panzini, iii-235: i nostri boietta, che
o anche per ragioni morali). panzini, ii-716: nel bolognese, prima ancora
o per impulso moralistico). panzini, ii-720: sa lei, padrona bella
il termine è registr. anche dal panzini (iv-76). bolaga
dalla sola chitarra, ovvero dal violino. panzini, iv-77: il bolero è caratteristico
tradizionale costume dei toreri). panzini, iv-77: bolero...,
(e con violenza irrefrenabile). panzini, iii-31: due giorni dopo questo colloquio
lanciata a grande velocità). panzini, iii-206: videro un non so che
punti delle braccia di bollicine incolori. panzini, ii-190: l'ostessa aveva apparecchiato
una bolla pontificia sanciva l'istituzione. panzini, ii-272: i tre fratelli impietrarono
, rilucente / d'aurate bolle. panzini, ii-124: questa foresta era come una
s'era salvato allo spedale. panzini, iv-77: bolletta, voce dell'alta
lettera col bollo postale di centesimi 15. panzini, ii-543: la lettera che
costante da un lento fuoco. panzini, ii-213: toglieva dai fumosi bollori della
, potè finalmente presentarla a lucia. panzini, ii-305: al mattino, la signora
la hiera pigra, il bolo purgatorio. panzini, iii-259: i miei scienziati stanno
(v. sbolognare). cfr. panzini, iv-77: « bolognare, voce
in perpetuo stato di rivolta. panzini, iv-77: bolscevico... da
intransigente e rivoluzionaria. cfr. panzini, iv-78: « dapprincipio anche bolscevik e
comu nista. panzini, iv-78: bolscevismo, socializzazione di «
cappello, detto più spesso bombetta. panzini, ii-294: « poverino, ma è
senza riguardo al sesso e all'età. panzini, ii-525: mentre alcuni aeroplani austriaci
leggermente rivolta all'insù. panzini, ii-359: serafino portava inoltre in testa
salame da far cuocere. panzini, iii-312: cotechini, e bombolette,
bon 1 buono '). cfr. panzini, ìv-78: « bonbon, per confetto
bombone1 (v.). cfr. panzini, iv-78: « la logica,
bonaccione, voleva evitare lo scandalo. panzini, ii-270: era un pezzo di
che ho piacere di vedervi ». panzini, ii-271: i tre fratelli vivevano
ripete perché diffuso nel francese. panzini, iv-79: bonnétto o bonetto,
dell'ottocento. -regione bonificata. panzini, ii-109: ci mettemmo in via.
opere di arte per bonificar quelle terre. panzini, i-37: con quel po'di
ed è il francese bonhomie »; e panzini, iv-79: « bonomia è così
le vivande e de'vini preziosi. panzini, ii-379: aquilino stette un po'considerando
che chiamasi del bel mondo *; panzini, iv-80: « bon ton è
faccia a faccia col suo debitore. panzini, 11-68: dopo questo sfogo il
cera in una campana di cristallo. panzini, ii-212: a molti non piacciono i
in tumulto e la pacìfica casa. panzini, iii-744: poi mi parlò della
trovò altro impiego che di facchino. panzini, ii-219: la signora si rivelava
e angusta della piccola borghesia. panzini, ii-167: « voi non capire niente
abbandonata ah'insurrezione e alla sommossa. panzini, ii-40: ma se l'abetone era
l'ampie fiumane le antiche città. panzini, ii-243: le casette basse di
bello quando soffia il borino. panzini, ii-636: la battana filava bene,
viaggiatore la valigia e la borsa. panzini, ii-176: sorbirono un po'di caffè
sottoposti a lungo uso). panzini, ii-317: aveva allungato la giacchetta,
fuori il borsino e ad aprirlo. panzini, ii-682: e il giorno dopo,
, erano esposte ai rischi della borsa. panzini, iii-408: tutto ha il suo
/ abbiamo di palanche i borsellini. panzini, ii-92: era una voce calda
. da borsa1', voce registr. dal panzini (iv-82). borsite,
/ grattando il violin nelle contrade. panzini, iii-245: erano i pastori del
resinoso dei pini dalla boscaglia marittima. panzini, ii-70: era una boscaglia aspra
i bosini). panzini, iv-81: bosinata, poesia milanese in
recita o canta le bosinate. panzini, iv-81: bosino... indica
un sentiere fiancheggiato di alti bussi. panzini, ii-85: entrai, ed ho camminato
quercia e di bosso l'arcolaio gentile. panzini, iii-392: soffiava senza gonfiare nel
e i frutti più saporiti dell'asia. panzini, iii-66: nell'orto vi sono
e si perde pel botro pietroso. panzini, ii-206: giallore di ginestre fra
nuovo fa scoppiare la vecchia botte. panzini, ii-275: la trippa era fatta
2. dimin. botticèlla. panzini, iv-82: botticella o botte. così
giornata in compagnia di un commesso. panzini, ii-213: ecco il trippaio pulitissimo.
, però voi sarete condannata ». panzini, iv-82: bottéga, volgarmente la
stadera un minuscolo mucchietto di dolci. panzini, li-io: mi pareva di essere
! per questo mestiere sono nati! panzini, i-36: la terra, nel breve
di una figura del botticelli. panzini, iv-82: botticelliano'. conforme all'arte
che rimetteva lo stomaco a don abbondio. panzini, iii-103: pare che si desideri
dove si estrae questa pietra. cfr. panzini, iv-82: « botticino, marmo
, come sul punto di scoppiare. panzini, ii-714: io mi stavo spogliando,
. = voce registr. dal panzini (iv-82). bottonato,
, tutti bagnati ancora d'acqua. panzini, iii-64: « hanno una figliuola
, e il fiore alla bottoniera. panzini, ii-222: alla stazione di rimini
e desiderio smanioso di evadere. panzini, iv-83: bovarismo: designazione di quello
e window 'finestra'). cfr. panzini, iv-83: « più frequente l'adattamento
= deriv. da bovino. cfr. panzini, app., 793.
piattina d'acciaio avvolta a spirale. panzini, iv-83: molle a bovolo, chiamano
; palchetto a teatro; cabina. panzini, iv-83: box, parola inglese (
da quelli dell'avversario. panzini, iv-84: i giornali dello sport adoperano
boxer, nel 1788). cfr. panzini, iv-84: « boxe, voce
(v. buccellato). cfr. panzini, iv-82: « bossolà o bussolà,
formazione * alla bracaiòla '. cfr. panzini, iv, app., 793
? perché sei pieno di vento. panzini, ii-290: e il gioco del
intorno al braccio come distintivo. panzini, ii-59: questo effetto poi era quella
elementare. = voce registr. dal panzini, iv-84: « bracciantato, la
bracciante nell'orto di santa scolastica. panzini, ii-719: c'erano di quelli che
divenire croniche. = cfr. panzini, iv-793: [appendice], «
che tracci e fiuti il baio capriuolo. panzini, ii-128: la signora adele ritorna
calchiamo i tizzi, inghiottiamo le faville. panzini, ii-125: e la sera al
spandeva fumo di arò- mati. panzini, iii-379: aveva anche, nei mesi
passioni, di dissidi pericolosi. panzini, ii-209: ma le grandi nazioni,
po'una bella braciuòla di maiale! panzini, ii-135: il nirvana anche per
scagliò con un bràmìto di morte. panzini, iii-206: i cervi con lungo
/ tante cicale frinendo s'affaticavano. panzini, ii-124: erano solo i calami
tramonto schiamazzando contro chiunque si avvicinava. panzini, * ii-645: quello che lei
seguire l'esempio dei peggiori. panzini, ii-702: « ti è successa qualche
sua stringa di cuoio in brandelli. panzini, ii-226: i fiaccherai non degnavano
.. brandiva trionfalmente la frusta. panzini, ii-76: « e quando viene l'
altri umidi che mascherano avanzi di cucina. panzini, iv-85: brasato, detto di
bravo a tenere a posto i barbari. panzini, 11-624: lei, invece,
calzon di sargia e saio di velluto. panzini, ii-117: ma il signore recise
* allevo, nutro '. cfr. panzini, iv-85: « brefotròfio¦ voce che
, sulle navi da guerra. panzini, iv-85: brenósa, è il nome
avessero tracannato delle brente di vin generoso. panzini, iv-85: brenta (da
regioni, 'stracche '. panzini, ii-577: beatus fu costretto a riconoscere
quella pasciuta innanzi il taglio del fieno. panzini, ii-90: di là della ferrata
gl'illustri brevi e le pregiate carte. panzini, iii-176: era il re che
mano, personalmente, senza ricevuta (panzini). 2. dir.
= cfr. bricchetta; e si veda panzini, iv-86: « bricchetto: in
che hanno il manico »; e panzini, iv-86: « bricco in toscana
bric [u \). cfr. panzini, iv-86: « bricco, voce
con angolo uguale alla parte opposta. panzini, iv-86: briccola, colpo di
il carico dei contrabbandieri. panzini [accademia]: i cani con la
(v. bretella). cfr. panzini, iv-86: « bride, voce
/ un brigante! una spia! panzini, ii-644: e poi, e poi
preparava questo dolce. cfr. panzini, iv-86: « brigidino, cialda di
a dire: « addio! ». panzini, ii-240: le briglie erano abbandonate
rendere lucido, brillante; lucidare. panzini, iii-20: la sua pulizia consiste nel
3. « guarnito di brillanti. panzini, ii-177: la biondina, dormiente,
in un modo brillante'»; e panzini, iv-87: « brillare e brillante:
rovesciati sotto un raggio di sole. panzini, ii-311: se qualcuno ha conoscenza dei
e anche la barba). panzini, iii-36: i capelli della testa entrano
da pagliaio che abbaia alla luna. panzini, ii-338: così la discussione si
, ovvero della lingua dell'avvenire. panzini, iii- 125: la signorina
le donne portano appeso al collo. panzini, iv-85: breloque, voce femm.
in mezzo a nevi e brine. panzini, ii-137: il sole del mattino è
brinato, che tempeste / rigide move. panzini, ii-506: talvolta ripartivano al mattino
2. per simil. appannato. panzini, ii-684: e allora, la sera
è più: scrollano i denti. panzini, ii-422: ella e la marchesa erano
da brindis 'brindisi'. cfr. panzini, iv-87: « brindare, verbo ormai
adattamento del fr. brioche. cfr. panzini, iv-87: « brioche, voce
gallo, la coda del suo. panzini, ii-204: in quel punto dal
(v.). cfr. panzini, iv-87: « brisa — briciola.
si batte l'avversario. cfr. panzini. iv-87: « briscola, noto
di bristol-, voce registr. dal panzini (iv-87). brisura,
/ coi brividi brevi del vento. panzini, ii-78: su quell'ombra sorvolò
* ago, spilla, fermaglio'(panzini, iv-87: « broche, voce
broche anche * spiedo, schidione'(panzini, iv-88: « broche, in gergo
baccalà che si sfaldava nella broda. panzini, ii-74: ognuno intingeva un cucchiaio
tutti 'zuppa di pesce '. panzini, ii-123: ma con tutto questo la
/ è più antico del brodetto. panzini, iv-88: quivi [a roma
casa che volessero farsi una zuppa. panzini, ii-230: a quest'ora ella
v.]: un brodino ristretto. panzini, ii-331: non v'indebolite,
, nei regolari suoi libri. panzini, iv-88: brogliazzo e anche brogliasse)
tenuto il broncio un bel pezzo. panzini, ii-390: no, non gli resse
bronzato, con fulvi capelli ondanti. panzini, iii-312: su le vie in
perfezione bronzea la nike di brescia. panzini, ii-218: ecco d'un tratto su
tramoggia, il gran dalla bocchetta. panzini, iii-253: egli non capì che
brocca 'cosa a punta'). cfr. panzini, iv-87: « broche, voce
dicono brossura, brossurato *; e panzini, iv-88: « i librai distinguono libro
: -avete ricevuto il mio manifesto? panzini, ii-177: la bruna allora mi fissò
seppi rinunziare a cercare uno sfogo. panzini, ii-100: a dire la verità,
il rimorchio, gli brucio le cervella. panzini, iv-88: bruciare o bruciarsi le
che tu conosci s'è arrestata. panzini, iv-88: bruciare i vascelli, locuz
sei, ma ha bruciato pagliaccio ». panzini, iv-88: bruciare il paglione,
studio, ecc.). panzini, iv-88: bruciar le tappe, dalla
bruciata di san martino del carso. panzini, ii-624: lei, invece,
dal bruciore prima di scorrere. panzini, ii-329: quando è notte tutto
larve dei bruchi infiammandosi volano a distanza. panzini, ii-708: caro padre, la
bruc * erica '). cfr. panzini, iv-89: « brughiera, così
bestiame nel piano di san giacomo. panzini, ii-191: il luogo dove il venerabile
. giunco marino, falasco. panzini, ii-72: vanno questi pescatori con una
ruotolìo dei brummi, tintinnanti nei vetri. panzini, ii-257: « brrr!.
storico e uomo politico. cfr. panzini, iv-89: « voce entrata nell'uso
un brivido anche voi non lo provate? panzini, 1-50: fissava fuori de la
di arila alla stessa voce; e panzini, iv-89: « brumista, per vetturale
tenera e delicata). cfr. panzini, iv-89 • « così denominavasi
calamaio, avevano una sola cartella. panzini, ii-69: una mattina venne alla borgata
cura in razzi d'oro scioglie. panzini, ii-124: questa foresta era come
legno brunito dal tempo e dalle intemperie. panzini, ii-558: aveva le carni brunite
baldini, i-441: il dizionario di panzini è tutt'un intaglio di laboriosa
compagno sotto quell'apparenza di ruvidità. panzini, ii-152: « scende o non scende
brusca salire al vento / stridulo. panzini, ii-495: domandavano a lui gli
gli stava come un bruscolo negli occhi. panzini, ii-261: e allora non potè
d'ima fonte e d'un cipresso. panzini, iii-425: lumi acetilene,
di zucca abbrustolito e salato. panzini, ii-160: ma poi, calato il
e brutale che lo guardai sorpreso. panzini, ii-105: come assorta, godeva
metafore sogliono sempre sconfinare »; e panzini, iv-89: « brutale, aggettivo italiano
e de'miei trasporti d'amore. panzini, ii-167: certo col senso della
renderli più saldi e più durevoli. panzini, i-584: le ruote delle carrozze
serrare botti, tini, ecc. panzini, i-45: poi seguivano le cure de
2. figur. articolazione. panzini, iii-259: quando si apriva per mangiare
i due margini dell'apertura). panzini, ii-343: la sacca da viaggio a