s. v.]: 'intavolare il pane', ancora intatta, non avete che
545: il pergamini nota il 'mollo del pane', per la 'mollica', da lui
lessona, 1068: 'fungo del pane': talora i pani da munizione
sugli usci. -doverne mangiare di pane', dover fare una lunga, dura
bue zoppo. -essere fatto il pane', essere concluso un affare. contile
loro certezze. -essere migliore che il pane', essere di ottimo carattere, mite
s. v. l: 'rimbrontolare il pane': raffac- ciare quel che si dà
. -veloce come un giorno senza pane', lentissimo. bacchelli, 1-i-456:
-tutte le carità non son di pane', bisogna soccorrere anche le necessità spirituali
cfr. paniego 'che mangia molto pane'); meno verosimile la derivaz.
. pintadéra 'bollo con cui si impronta il pane', deriv. da pintado 'dipinto,
: per legge di natura bastano 'pane' e 'donne', cioè nutrizione e propagazione,
pani della proposizione: cfr. anche pane', n. 2) che ogni
. deamicis, xiii-133: 'rimbrontolare il pane' a uno non è più espressivo di
facendo la calza e perfino 'facendo il pane' a uso romagnolo. -che è
mondo industriale della poetica della 'fetta ai pane' com'è continuata... anche
nel senso di 'crosta abbracci acchiata del pane', che è dal class, ustulàre (
s. v.]: 'scortecciare il pane': levarne via la corteccia con mano
anzi non par musica intera ma 'smidollare il pane' vale anco 'sbriciolare la midolla'. così 'smismezzata
v.]: 'strappucchiarsi un pezzo di pane': guadagnarsi un meschino e stentato campamento
, cioè 'né anche una mollica di pane', un minuzzolo, invece del sussecuto 'pas'
o del gr. òàeatos 'sorta di pane' oppure di una forma riconducibile a una
v. pane]: 'una fetta di pane', e, se molto grossa,
e il romagn. tirar piccia di pane'; per il signif. n. 3
, 1-153: quanto all'argomento di 'nostro pane' è di quelli che oggi è di