lieti e canori i segni suoi. pananti, ii-34: io dal diverso voi,
con qualche altro lieve ristoro al digiuno. pananti, i-141: oste, poi dissi
il buio, l'ombra). pananti, ii-89: d'animata tela / fa
, innocente (uno svago). pananti, ii-9: anco il buon vecchierei,
-persona subdola, ambigua, sleale. pananti, i-75: dicono ch'io..
s'impara / una limpida morale. pananti, ii-231: chi pigro in letto si
tranquillo, fiducioso, imperturbabile. pananti, 1-i-13: il nostro cuore era limpido
dell'animo suo ciò che più abborriva. pananti, iii-21: si scoperse un bastimento
e cortesi / gli accortissimi lucchesi. pananti, i-109: perché, salendo dalle
è la più gentil cosa del mondo. pananti, iii- 104: si trova
. -farsi lindo: agghindarsi. pananti, i-396: mi farò lindo come un
pretenderebbe di farla ingollare a noi ancora. pananti, 1-57: questa anch'io non
. ma era altrettanto insolente e manesco. pananti, i-354: sempre ti azzuffi con
intimorire un cuore anche di leone. pananti, i-58: ognun con quelle brutte
dirizzate e non più le date oblique. pananti, ii-46: perché un impiegato non
minacce tanto clamorose quanto inefficaci. pananti, i-364: nel furor mordendosi le mani
per amore si tien poi per rabbia. pananti, i-293: a brenne che non
parassita, scroccone, profittatore. pananti, i-32: io sono stufo / di
riprese, più del necessario. pananti, ii-337: dicono di mangiare quanto un
mesi confitta nella bugia di ferro pananti, 1-86: mi metto al collo un
, di logica e di chiarezza. pananti, ii-6: né il fatidico augel crediam
maniere, al viso, ai panni. pananti, 1-67: d'ampio velo e
tutti si commoveno e si infiammano. pananti, i-385: la prima apparve
caschino, se fossero di macigno. pananti, ii-24: ragazzina, / fammi un
la manna del cielo. pananti, i-149: moltissimi ci dissero che
più la tua mano, il veggio. pananti, ii-64: il bel filinto,
lui vicino / vi sta un chiassuolo. pananti, i-406: se un galantuom gli
si mise in mano de'medici. pananti, ii-196: un gentiluomo veneziano di
impacciato nei movimenti o negli atteggiamenti. pananti, ii-70: i giovinetti di collegio usciti
porti anche il mantel di liombruno. pananti, i-83: mi turo, mi rannicchio
la sola educazione pubblica mantiene tatto. pananti, iii-196: questo cangiamento ordinato e successivo
, vi ho mantenuto col mio. pananti, i-32: io sono stufo / di
, / appellatemi pur naso spergiuro. pananti, ii-24: ragazzina, / fammi
tutte coteste signore marchese mie signore. pananti, ii-128: una marchesa...
che fossero tentati d'imi tarli. pananti, ii-380: a quei fatali eroi consacrano
di sudore: una persona). pananti, i-161: qui non sappiamo dove ricovrarci
con un marcio quattrin da litigare? pananti, i-212: si son ridotti a sì
cattivo, rovinarsi 1'esistenza. pananti, i-34: liti la sera, liti
ch'io credo asciugar il mare. pananti [gherardini]: si vedrà poi se
ancora io me ne andrò sotterra. pananti, i-54: dategli dietro per mare e
quali poi vi dovevano calpestare co'piedi. pananti, i-303: oimè che spargo i
e serbarla per un altr'anno. pananti, i-97: de'vostri versi che volete
gode quasi sempre un marino tanto fresco. pananti, ii-53: erran per l'aria
a un tratto vennero folti come gragnuola. pananti, i-343: così cecamente dare il
graziose marionette da divertire i signori uomini. pananti, i-78: crediam spesso veder figli
-con riferimento all'impollinazione anemofìla. pananti, iii-99: i venti impetuosi del nord
maritati sono, è la discordia. pananti, ii-122: viveano e forse viveranno
zuppe, selvaticine ed ogni bene. pananti, iii-198: v'è un custode della
gli è proprio come leccar marmi. pananti, i-76: con simil gente d'alterigia
che vada tutto a puntino. pananti, i-397: attenti, gridan,.
, tracagnotta, tarchiata. pananti, ii-28: mentre tutto il paese è
quanto egli potrà, col tiranno. pananti, iii-23: guardati dalla maschera di
, n. 12). pananti, i-132: tenebroso e fosco / io
: maschio aitante, vigoroso. pananti, ii-io: sia l'augel che a
per non mai servir credeasi nato? pananti, ii-398: sulla cima della montagna signoreggia
massa che si stringe ai poli. pananti, i-434: queste montagne gigantesche,
era d'intorno, un amico. pananti, i-167: non può alcun figurarsi quanta
rimaneggiare radicalmente (uno scritto). pananti, i-26: bisogna massacrar tutto il libretto
a far gli affari, ad intrigar. pananti, ii-29: sulle spalle / si
-anche: proverbio, aforisma. pananti, i-220: io ripetea d'un tuon
negro e pontuto e grave e scabro. pananti, i-433: vedonmi, ingombro di
mette / e mastica parola per parola. pananti, i-284: uno tutto si stira
mastica la iniquità, la divora. pananti, i-35: ma perché...
, gli schiavi cristiani. pananti, iii-56: n'esce [dalla prigione
/ tu non se'per restar. pananti, i-304: ci vo per quattro mesi
non colgono mai quando han tirato. pananti, i-343: così cecamente dare il
mattinata in quella scrittura, mi contento. pananti, i-70: disse ch'io sto
!: come espressione di compatimento. pananti, i-2: quando un sonettino si era
delle vivande loro e de'banchetti. pananti, i-34: tra questi aspidi sordi e
e non tengon più l'invito. pananti, ii-155: -che cosa hai raccattato?
sia rispetto al non star mai ferma. pananti, ii-59: zimbella alle scopine poco
l'acerbo de gli anni verdi? pananti, iii-65: i grandi uomini.
e godono i frutti della sapienza. pananti, ii-259: perché non si potranno
quando la comune fune si tira. pananti, ii-57: chi due fringuelli ad una
: procurarsi un grave danno. pananti, i-45: noi, fermi a questo
mazzi di tordi ed altri uccelli. pananti, ii-52: se reggesse un mese la
meandri, perché non vengasi alla sentenza. pananti, iii- 203: i loro
che il verisimile sia nimico del vero. pananti, il-n: il meglio spesse
aiutare la digestione degli altri cibi. pananti, iii-70: tirano dalle melegranate un
da farsi tirar dietro le melate? pananti, i-242: due sere che apparir,
è il complesso de'canti aggradevoli. pananti, i-78: si fan troppi gorgheggi,
(uno strumento musicale). pananti, ii-362: per tutti le mura non
appena si darebbe per pastura ai maiali. pananti, ii-29: una meluzza sull'arbor
molti baroni incontra sì li andava. pananti, i-373: un buon poeta in
drago da lui fosse ucciso e distrutto. pananti, 1-77'. tutto quel che l'
'l bramato ben io più godei? pananti, i-102: io darò solamente la risposta
colle stampe per comodo de'cantori. pananti, iii-79: suonano sempre a mente
fate le maraviglie, signora mia? pananti, i-105: -faccio il poeta dell'
non cerca / premio né lode. pananti, li-m: tu brami il poter
racontando e'fatti de la casa. pananti, i-41: poco lontano le due
mercato delle scienze di tutta europa. pananti, ii-320: la conversazione è un
ben più d'una merenda si divora. pananti, 11-123: un giorno che voleva
/ la cotta rinfrescàr della mattina. pananti, i-141: oste,...
. merenda frugale; spuntino. pananti, i-139: io mi era veramente figurato
merie: coi tempi che corrono. pananti, i-109: cotesta gabbanella a queste merie
le quali cadono giornalmente sotto l'occhio. pananti, ii-208: la noia meritamente è
penne del merlotto cascato alla rete. pananti, i-44: la tua figliuola l'
fece un oderico canonico di siena. pananti, i-276: invan le grandi naturali
dà facile tascenso fino alla punta. pananti, ii-36: suole / le alte
dì, acciocché bene si mescolino. pananti, iii-154: spesso su quelle tombe
dolente, mescolammo le nostre lagrime. pananti, ii-332: la povertà soccorrevole,
nei movimenti e negli atteggiamenti. pananti, i-107: gli sta sempre zitto zitto
e metter le mani in ogni cosa. pananti, i-375: perché faccia da giudice
. arruffone, pasticcione. pananti, i-m: poi, per parer di
anche più umili e ingrate. pananti, i-333: un povero emigrato, un
, per guadagnarsi da vivere. pananti, ii-126: dagmi ogni studio, ogni
fronte, il parlar basso e breve. pananti, iii-45: un mesto silenzio regnava
a chi sognando altro piacer si desti. pananti, i-97: io sto guardando ognor
si veggono caratteri mesti e lugubri. pananti, i-439: di chi quel solitario
dinoccolato, un fare sgraziato. pananti, ii-281: si dice d'una donna
posso d'amor, le mete estreme. pananti, i-69: per me, presso
di gatto scorticato, di strigolo. pananti, i-233: più grande è l'
l'impresa e scoraggiare il proprietario imprenditore. pananti, i-269: tu potrai seminar la
i profumi, metodo degli altri giorni. pananti, i-288: lo zio, seguendo
saper nulla per sapere qualche cosa. pananti, i-372: i cantanti ne'primi movimenti
gano, e di qual metro. pananti, i-117: parlai con certo tuon
tazza in mano sta per versare. pananti, i-398: par di quei figurin di
dalle cucine sono portate da pagi. pananti, i-282: così s'è fatta una
sole, metter cosa a 'l sole. pananti, i-204: l'ingresso fu magnifico
averebbe mancato di metterla in falpalà. pananti, i-232: per mostrarmi come si
appunto: mettiamoci in aria estrangiera. pananti, i-133: allora il capo della
lì presso. -assol. pananti, i-62: pane ed acqua e carcere
le altre buone parti dello scrittore. pananti, i-96: fintanto che uno è ricco
chi più di lui dovesse poter valere. pananti, i-211: pria / di metterci
una e tre volte / mettesse punto? pananti, i-104: sì metto, è
lancio e mettermi in qualche impegno. pananti, i-71: infiammato dal suo sacro sdegno
corso1, n. 29). pananti, i-138: se un progetto si vuol
entrare in relazione con lui. pananti, i-342: perché voi / mettervi intorno
feano fra lor parole mezze e rotte. pananti, i-29: se metto io pur
cera, e non altre mercanzie. pananti, i-25: vogliono la roba mezza cruda
che io mi son pur fermo. pananti, i-354: un giorno, mi dicea
finché sonare il mezzo dì si sente. pananti, i-266: appena fu suonato mezzodì
parzialmente svestito; seminudo. pananti, iii-192: se un cristiano o un
, i quarti, i minuti. pananti, i-55: di lì a mezz'ora
gli altri ne facciano a miccino. pananti, i-212: bisogna far più giorni di
per darla al cucco o alla micia. pananti, i-378: tu festi, o
gatto, gattino, oggi micino. pananti, i-58: come una gatta che
troppo i micini aperti gli occhi. pananti, i-133: questa volta non mi
in barba di micio vien chiamato. pananti, i-4: un cantor con la paga
fa sentire la micrania e la tristezza. pananti, ii-208: la noia meritamente è
si fa leccar perch'egli è dolce. pananti, i-126: il miele, perché
può aver il mel senza le pecchie. pananti, i-35: non si dee volere
nulla di vivo e di attuale. pananti, ii-398: sapientemente è stato pur detto
basterìa degli anni a far migliacci. pananti, i-195: a una certa figura del
in olio o nello strutto. pananti, 1-i-236: i beduini non conoscevano l'
di peso da i falsi e scarsi? pananti, i-213: perché non femmo,
/ ragazzi e vecchi e donnicciuole. pananti, ii-141: un certo baldanzoso militare
/ milordi rimandò nudi al tamigi. pananti, i-209: vedendoli passar, tutti i
.: giovin signore, damerino. pananti, i-396: mi farò lindo come un
la sua corona ne fossero minacciate. pananti, i-438: per distorre dalla patria terra
(un provvedimento legislativo). pananti, i-251: far la quarantina a tutti
appariscono e crudele / minaccian pioggia. pananti, i-328: qual cupo suon,
andare a far parte contro di lui. pananti, i-228: vo'lo sapete che
ei fa in beretta di notte. pananti, i-76: fo solo una partita di
minchion suo danno, dice il proverbio. pananti, i-108: siete un minchione,
. -acer. minchioncióne. pananti, 1-ii-31: perché se non foss'io
pur il porro, vecchio balordo. pananti, ii-40: chi fa conoscer la sua
o qualche pesce fresco e tenero. pananti, ii-95: una minestra appar ch'
più delle volte una medesima minestra. pananti, i-32: con quel benedettissimo impresario
; che mangia molta minestra. pananti, i-145: voi dicevate d'esser solamente
egli ci è del tutto insensibile. pananti, ii-348: gli accadde di vedere il
ma solamente le parole del salvatore ascoltava. pananti,
16. dimin. ministrino. pananti, i-364: o ministrino, a farmi
di pallottoline, per minestra. pananti, ii-29: sulle spalle / si mette
, / che toma ad ingrossarsi. pananti, i-128: quattro minuti ancor la pugna
/ accattò quei denar da quell'ebreo. pananti, 1-395: questi son girigogoli,
poi toltone allor più non l'impaccia. pananti, ii-53: vo a letto,
come i polli, a ogni minuzzolo? pananti, i-382: già dall?,
tatori erano pieni di una mirabile aspettativa. pananti, iii-83: vedete tutti i
vede poi mirabilia ad occhi chiusi. pananti, ii-33: ho con gli occhi
; quasi quasi, per poco. pananti, i-124: chiuso era il cubicolo e
di scrivere la sua vita e miracoli. pananti, i-175: io lo conosco '
ivi impresse colla meditazione de'sensi. pananti, 1-i-63: udite che vita da morire
alcuni 'miriade di miriadi '. pananti, iii-108: queste miriadi spaventose [di
le tante miscee per la fantasia. pananti, i-32: quasi una miscea fosse
cogliere qualsiasi pretesto per litigare. pananti, i-354: chi è nato fra le
, sfibrante (uno sforzo). pananti, ii-433: come è degno di compassione
merito', da una miserabile particella? pananti, i-iio: il mio mestiero è
pieno di legni del fuggente amante! pananti, iii-161: la natura si unisce
-insieme di cose miserabili, squallide. pananti, i-115: disse il copista: tutti
miseria. -esiguità numerica. pananti, i-233: un cieco con un muto
o per prevenire critiche negative). pananti, i-304: presentato / alla conversazion fui
almen concesse / sue rugiadose stille. pananti, iii-113: quando il viaggiatore in quel
ch'essi diano, un misero tozzo! pananti, i-110: con sì misera paga
, senza denaro, senz'arme. pananti, iii-41: traversammo il sordido e
adattano altri a far mille mutanze. pananti, i-124: montan sei scale misere di
galanteria, in una misteriosa insipidezza. pananti, ii-437: l'amicizia è un
con modi mirabili autorità traile genti. pananti, i-22: sì misterioso, sì
naturale, ecc.). pananti, iii-4: il poeta gode errare all'
recitiam: / i misteri gli sai? pananti, i-288: devotamente a ciascheduna posta
siano gli animali e gli alberi. pananti, ii-90: natura che al profan sguardo
modo cadenzato, ritmico, regolare. pananti, i-372: i cantanti ne'primi movimenti
/ della signora sua misura i passi. pananti, i-31: mi fa cento spallucce
generico: dare, concedere. pananti, ii-270: la prudenza insegna a misurare
parole al venire d'una donna. pananti, i-417: medito, studio e scrivere
. -limitato, esclusivo. pananti, ii-251: la ragione è troppo fredda
/ di ripulirvi il capo dal fastidio. pananti, i-90: chi ha mitidio e
mobile verrà a formarvi un capace seno. pananti, iii-101: in mezzo alle sabbie
di voler sostenere quel pessimo mobile. pananti, ii-243: esse [simpatie] non
per un vecchio immerso nella decrepitezza. pananti, iii-236: dotati d'una grande mobilità
, tanto più n'arà di meglio. pananti, i-403: 0 campanacce fesse,
attenuato e scherz.). pananti, 11-68: avrebbe nella doglia e nel
un moccolo o dei moccoli). pananti, i-35: l'istesso santo giob nel
letto al buio n'anderem davvero. pananti, i-19: se non hai tu altri
; ritornare a essere attuale. pananti, i-166: i cipollotti tornano di moda
sparso in questo genere di studi. pananti, ii-45: conviene, / per tesser
considerare come esempio da imitare. pananti, i-i77: vo', se tolgo a
un'esecuzione in tale tempo. pananti, i-372: adagio, andante, andantino
generico: sarta per signora. pananti, i-210: tra il medico, il
o come richiedono le circostanze. pananti, i-282: così s'è fatta una
, s'io più non godola? pananti, ii-61: galleggia verso il ciel la
viziato, puzzolente, nauseabondo. pananti, iii-56: sono fortunati quelli che rimangono
intens. o di superi. pananti, i-240: ognun restò come un pulcin
rotanti / senton vecchiezza anch'essi. pananti, i-322: rallegra i cieli e la
basso in ampi giri mosse. pananti, i-442: qual forza umana trasportar
/ all'omero ti fan molle sostegno. pananti, ii-233: voi non mi mettereste
battaglie citare ed altri instrumenti molli. pananti, i-369: scuote alfion la lira
pianto il bel viso far molle. pananti, i-299: ed il ciglio facean di
com'è lo stil d'italia. pananti, i-5: sta mollemente un musico
v'addimando per li vostri figliuoli. pananti, i-382: già dalla mensa del
che io me ne sento ben lasso. pananti, iii-72: non si vede molto
di più. col vostro pianto. pananti, i-119: gli fe'con la sua
e non son tre mesi ancor. pananti, i-101: stringendo il bocchin,
in grado di difendersi efficacemente. pananti, i-292: dicemmo ancora a un nostro
non avrai da me le pere monde. pananti, i-35: non si trovan le
di quello che il mondo può immaginarsi. pananti, ii- 144: il mondo
principio che entrano nel gran mondo. pananti, ii-43: questa per tante giovani
eglino salvati nella parola di dio? pananti, i-166: un giorno sì felice e
che pigli il mondo come viene. pananti, i-93: il mondo se lo pi-
chi scende e chi su sale. pananti, i-381: il mondo, si
: i piedi / batte il monello. pananti, i-176: pur non piace al
). -vezzegg. monellùccio. pananti, i-193: era la gente ligure schiacciata
alla tua 'frusta 'sotto? pananti, i-146: tutti... tracannano
privo di interesse, frustrante. pananti, 1-i-12: non era il nostro progetto
voce, un rumore). pananti, iii-79: sebben quella musica sia monotona
una condizione di vita). pananti, 1-i-289: poco si divertono i mauri
spoglio di scritture di casa ughi. pananti, i-39: quando all'esame e al
, n'è stata abbandonata l'impresa. pananti, ii-61: quel montanello cento volte
essere ingenerati [esiodo] cantò. pananti, i-39: come un povero abate
rocchioso che va sul settimo fosso. pananti, i-124: arrivano a una casa derelitta
ma ne lasciò la cura a panfilo. pananti, iii-24: la più grande impresa
del parnaso: essere poeta. pananti, i-109: chi monta sopra i gioghi
, / fece una dotta orazion funèbre. pananti, iii-156: entrano nei caffè,
tutta gente bellissima e ben montata. pananti, iii- 155: si dilettano [
. quel monte d'oro è vostro. pananti, i-53: lasciarci in secco il
- che ha le difficoltà a monti! pananti, i-5: a monti ha le
degli altri monumenti di fola in istria. pananti, 1-88: or visito un antico
sopra le mense una baruffa. pananti, i-a6: prendo un gran
, stràscini di voce, mordenti. pananti, i-394: hai visti mai tanti
-composto da persone di stirpe araba. pananti, iii-27: il governo dei bay di
arti... morte in fasce. pananti, iii-53: le lettere muoiono ove
nel rivederlo dopo lunghissimo tempo. pananti, i-116: mi guardan fissi, e
: alessandro muor di quella vedova. pananti, ii-119: o bella vedovina,
vedere il mondo, volentieri andai. pananti, i-113: quel poeta che lavora
mal satolli e perciò mormoranti fratelli. pananti, iii-183: spesso ei medesimo [il
/ che di lontano mormorando viene. pananti, i-67: ecco si oscura il ciel
le luci in so- poroso oblio. pananti, i-330: io sì, che in
grato mormorio spirino i zeffiretti soavi. pananti, i-440: col mormorio dell'aura
more schiave e degli schifosi eunuchi. pananti, iii-121: i mori della nigrizia
, espulsi di spagna fin dal 1530. pananti, iii-154: i mori rappresentano la
. -plur. manette. pananti, i-58: la gente che incontravasi,
parte degli offesi da simili mali. pananti, iii-148: l'individuo colpito dal
danno e pregiudizio a se stesso. pananti, i-342: i denari che io presto
. -anche: il botto provocato. pananti, i-430: voi pulci, che date
il reo si bastonasse a morte. pananti, i-175: un dì che venne bastonato
morte. or si crede che camperà. pananti, i-410: mezz'ora con la
stato l'oro e l'orvietan furfato. pananti, 1-ii-14: eh! riposate,
imprecazione e maledizione contro qualcuno. pananti, ii-20: non vuol [la civetta
desistere, senza lasciarsi distrarrò. pananti, i-421: per morto ad un canton
entusiasmo e non riscuote successo. pananti, i-384: l'opera rimane, /
io faremo un mortorio in terzo. pananti, i-359: l'altro è un mortorio
restante del corpo senza saper dove. pananti, i-125: senza libro e senza versi
scherzo / ne chieggio un nappo. pananti, i-229: volendo in regola far
magre alici e la sardella impura. pananti, i-282: due buone zuppe in tavola
credo che le saranno buone mosse. pananti, i-350: buone mosse le fur,
mezzo al fine il primo clima. pananti, i-91: tra quegli urli,.
barba] portando li mostacci lunghissimi. pananti, iii-129: non portan barba,
forza di sapa o di mosto. pananti, i-142: poi, per levarsi due
donte, mammùt. pananti, i-150: si è passata l'incisa
egli ha un incendio nel cuore. pananti, ii-354: la gente usa certe espressioni
altissimo trono io non mi prostri. pananti, i-392: quando... al
racemifera epidauro / balzar mostruoso tauro. pananti, iii-2: non si ardisce [il
capo pieno e con la borsa vuota. pananti, i-407: un dì la mota
una sposa che può farvi onore. pananti, ii-379: il generale, che comprese
fronte ai palafreni / pendente nappa. pananti, i-87: sembro per la cucina
essere in viaggio. pananti, i-117: sono tutti in giro,
/ i mozzi cigolando alto strideano. pananti, i-91: le frustate, / i
costà del sonoro titolo d'avvocati. pananti, ii-35: alle spalle e alla barba
(anche zigolo muciatto). pananti, ii-59: un zin zin solamente ai
sentimento, di un affetto). pananti, ii-13: amor, tutti benissimo si
. -uh uhi, quanta muffa! pananti, i-31: quei non so perché meco
, mugellano. idem, iii-22-445: in pananti, vivo spirito mugellano rifattosi in inghilterra
, rappresentata in forma taurina. pananti, i-181: scoppia un cannone: marcantonio
, anche, vestire di bianco. pananti, i-82: or sotto al nevicar sembro
della muletta per andar a fiesole. pananti, i-310: aggiunse a quel pugnetto
attirati dal richiamo (anche nell'espressione pananti, i-42: ella par sulle scene un
da pagliaio. / -ella par lo speziale pananti, ii-53: 'gioiam se sul mattin gli
rapido della voce; gorgheggio. pananti, i-394: hai visti mai tanti portenti
carne che se fusse stato una mumia. pananti, ii-281: una signora parigina,
delle persone che hanno a bordo. pananti, i-52: poi d'un grosso
muover di molti e diversi movimenti. pananti, iii-106: si adunano venti o trenta
purpureo albor, l'alba somiglia. pananti, i-178: colui passeggia per l'
, la gente non princìpi a burlarlo. pananti, ii-362: quando si comincia a
sedere o per difesa de'fondamenti. pananti, i-94: seduti sopra a un
assaltare il muro, venga offeso. pananti, i-220: i nostri a lucca scesi
e fu appunto come dire al muro. pananti, ii-98: badi, l'avverto
fra l'uscio e 'l muro? pananti, i-191: più nessun non si facea
520-432 a. c.). pananti, i-70: ha il macedone eroe tebe
scarso valore, musicante. pananti, i-74: finì la zuffa, ma
loggia / sciolse la voce al canto. pananti, i-18: un musico, un
albergo / d'un monticel sul tergo. pananti, ii-46: scegli l'augel che
sul viso; spaccargli la faccia. pananti, i-25: io che soffrir non so
/ la sua moglie si vide dirimpetto. pananti, ii-170: ch io sia seppellita
il suo cibo e mutarsene la qualità. pananti, i-107: debbo...
mutase e guarda quel de poi '. pananti, ii-52: il tempo vuol mutarsi
bellissime se ne vuol tirar dietro. pananti, i-77: teatro è il mondo
si fa acuta o si fa grave. pananti, i-12: ci vuol qualche aria
si potrebbe dir fama né gloria. pananti, iii-62: l'amistà, la dolce
, alterigia; arroganza. pananti, i-365: bada a te, gli
milione di cose da dirci mutuamente. pananti, iii-15: in luogo di incoraggiarsi,
alla pettinatura dei capelli. pananti, 1-86: sulla testa / mi do
colle tre fanciulle innamorate di lui. pananti, ii-8: tanto liscia non la
7. dimin. narcisètto. pananti, ii-214: sono veramente ridicoli quei mirtilli
qualsiasi pregio, prolissa e tediosa. pananti, 1-i-16: diceva un bello spirito parigino
conversazione risulta stucchevole e sgradita. pananti, ii-384: madama di geoffrin ebbe a
vitalità (un popolo). pananti, iii-65: i grandi uomini dice robertson
rosso o verde si debba preferire. pananti, ii-455: tutti i disgusti, tutte
uccise l'altro con una pistola. pananti, i-354: un giorno, mi dicea
(disse tesfesione) mi rallegro. pananti, i-370: primamente un silenzio cupo
la selva è più selvaggia e cupa. pananti, i-83: se scorgo una carrozza
per fargli batter dentro il sedere. pananti, i-117: sta un altro sotto
e pensieri angusti e limitati. pananti, i-184: voi non vedete quanto è
/ di qualche grande e nobile soggetto. pananti, 1-9: stamperei forse qualche sonettuccio
, trasportato ed esperto nell'arte sua. pananti, 1-323: ov'è l'ardire
'lepratto, capriolatto e ruffolatto'. pananti, iii-108: queste miriadi spaventose avendo
, sempre interessanti e sempre vari. pananti, i-276: invan le
in senso fortemente iron.). pananti, i-114: sui musici ambulanti, /
vizi chia- mansi dell'umana natura. pananti, 1-86: or passo per pittor
naturalmente liberi, di dritto universale. pananti, i-127: così naturalmente la questione
il reddito, la ricchezza). pananti, iii-7: un popolo nobile e generoso
né anco, / guarda la gamba! pananti, i-39: ch'io parta e
stanza] meno umidità che sia possibile. pananti, 11-66: la terra è tutta
una virtù e sfidavo arditamente la fortuna. pananti, i-288: la pillola bisogna mandar
voluta insaccare a mio marcio dispetto. pananti, i-107: se col primo uomo
sotto una artificiosa negligenza da nascondersi. pananti, 1-i-145: questo genere non domanda
, essere strapazzati dalla loro prole. pananti, ii-175: una femmina bello-spirito sprezza
commesso nella persona del re defunto. pananti, 11-68: adesso non mi
3. dimin. nerbatimi. pananti, i-71: se con l'ordinaria /
graffiato e nero e magro e secco. pananti, i-m: poi con quelle sue
io non so disperare dell'avvenire. pananti, iii-17: eccoci alla più nera
di mia vita che m'avanza. pananti, iii-15: ci hanno poi detto i
combinargliene di tutti i colori. pananti, i-125: gliene abbiamo fatte / delle
/ per le vie della rupe. pananti, ii-35: più dei galanti zerbinetti
nervosa e anche roder un osso. pananti, iii-105: vi è una tribù sempre
mettermi in mezzo a questa foggia? pananti, i-423: sì sì, non faccia
qual tocca, fa dormir di netto. pananti, i-283: all'undici alla fin
, come gl'inglesi dicono, imparziale. pananti, i-127: così naturalmente la questione
dal mio carcere che non fa lui. pananti, i-362: bàgli e picchia /
fatte l'uova nell'altrui nido. pananti, i-118: dicon ch'io gli sfido
fu dato, / così travaglia. pananti, ii-94: pietro alla sposa: s'
'del quadro dentro all'occhio. pananti, ii-59: zimbella alle scopine poco
-togliere ogni autorità o potere. pananti, i-121: fanno di tutto per ridurmi
per fare addormentare i bambini cullandogli. pananti, ii-29: vo a letto,
/ fa la nanna e la farà. pananti, 50: non ti mettere a
eleganti, ma per esser sani. pananti, ii-47: il vecchio augel che
nitrir debba stimarsi [ecc.]. pananti, i-322: senti il nitrir de'
e non ispregevole lirico è stato. pananti, iii-7: un popolo nobile e generoso
occulta forza sopra i miei sentimenti. pananti, iii-27: le maniere ai questo principe
mai stare con voi al paragone? pananti, 1-i-296: in barberia...
reputazione, ai propri interessi. pananti, i-53: sul capo si ghiacciarono le
fare a nocino). pananti, ii-30: lungo le mura o sopra
incurabili di tosse / nodi agitati. pananti, i-242: a ogni po'gli
mal non è male da biacca. pananti, i-119: perché dar noia a chi
cose / le vie rende men noiose. pananti, iii-39: noi pure ci rallegrammo
agli occhi miei l'offrite. pananti, i-439: te pur, povero can
l'altre nazioni useranno altri nomi. pananti, ii-430: l'avarizia, che
parte del ciel caduta in mare? pananti, i-313: non farò ben?
dell'ufficio del pubblico accusatore. pananti, ii-6: o regina dei gufi e
boschi, spelonche e abissi. pananti, ii-9: seguitando il suo dolce
/ da consumarvi la nottata intera. pananti, i-286: quegli uomini starebber le
di sediziosi e turbatori dello stato. pananti, 1-i-296: i ricchi mauri,
men grave il corso degli anni. pananti, iii-155: esce da'pori incredibile
israele da'venti anni in su. pananti, i-21: come hanno cominciato omero
morigerato, irreprensibile, pudico. pananti, i-16: lo so, lo so
/ angelica legata al nudo sasso. pananti, i-276: è il trono della
/ non tocchi il nudo suol. pananti, iii-43: sul nudo terreno o sopra
del ciel che nel tuo volto adoro. pananti, ii-65: nice si desta,
come il solo nume dell'armi. pananti, i-102: a bocca aperta tutti stupefatti
ordine naturale, ognuno farebbe le maraviglie. pananti, ii-359: non dico precisamente che
. -vezzegg. numerétto. pananti, 1-415: quello che il facea meglio
., ciò è affricane, simili. pananti, 1-i-140: le ricerche sulle antichità
. -con uso impers. pananti, ii-323: si nuoce alla invenzione,
in lite, in disaccordo. pananti, i-1-1: musica e poesia nacquer gemelle
'l feo notar sul sangue. pananti, i-321: il disordin pareva universale,
lusso insaziabile ne consuma non poco. pananti, 1-i-10: tutti gli uomini che
nuota in un mar di latte. pananti, ii-262: un cuore lieto e contento
egli è che tu noti nel lardo. pananti, i-416: tutti icon ch'io
acqua di viole: profumare intensamente. pananti, i-133: è vero, prima vi
il poeta lo debba poter condurre. pananti, iii-114: 1 nuovi viaggiatori impallidiscono
veritiera o con una pretesa insensata. pananti, i-41: gattacova grida fitto fitto:
che si nutriva colle sue fatiche. pananti, ii-457: fanno rider certuni pieni d'
voglie che non sentano del romano. pananti, iii-134: questi nutriva della morte
pieni de l'aria i campi immensi. pananti, iii-231: è da temersi la
insegnar la via saltando e ballando. pananti, i-131: c'è un nuvolo di
migliaia, le canzonette a nuvoli. pananti, i-238: misi solo un tantin
nobili da poco tempo). pananti, i-89: che cosa esser nel mondo
quel converso obedientissimo e semplicissimo era. pananti, iii-116: alessandro con prode e
/ alto tonfando immerso in grande oblio. pananti, iii-44: non dorme la tirannia
persona fornita di doti modeste. pananti, i-19: se non sarò un pezzo
/ e così vince il giuoco. pananti, i-93: la gran conversazion si
. -spreg. occhiataccia. pananti, i-162: dandoci altrove un vecchio un'
un atteggiamento, un'intenzione. pananti, ii-402: nel dolce linguaggio dei cuori
la guancia e l'occhio è morto. pananti, i-101: quando mi vien qualche
- è un occhio di sole. pananti, i-302: trovo una vedovella graziosa
oggi ch'ieri - insino agli occhi. pananti, i-106: vo'per terra alla
cariche ancora sussistenti del governo precedente. pananti, iii-32: questi occupava una delle
loro le proprie attenzioni, interessarsene. pananti, ii-191: la sublime generosità vuole che
e non ha persona che lo ami. pananti, ii-407: quel cappello tutto lindo
suo odeporico non meno di 1112. pananti, i-153: io della compagnia vate
rabbia in su 'l morire afferra. pananti, ii-182: spregiata e odiosa era
che tu ti senti tutto confortare. pananti, i-266: appena fu suonato mezzodì
può valere come minaccia). pananti, i-43: se offendi mia figlia /
scena deve offerire una situazione interessante. pananti, iii-98: offre [il palmizio]
di giuoco, e di ballar veglie pananti, ii-52: se hai l'arrosto ogni
oltrepassano la quarta parte di un pollice. pananti, iii-128: benché non oltrepassino il
col suo ombrellino ci verrà dietro. pananti, i-85: ho... l'
et imagi- nazioni per buone novelle. pananti, iii-200: spesso ingrati, ombrosi
vostre pratiche / segaligne ed ombrose. pananti, iii-128: la politica ombrosa del governo
una forza sovrumana, straordinaria. pananti, i-24: il servire il teatro è
e deforme, omiciattolo. pananti, ii-149: un uomo d'un'altissima
delle canarie fanno il fatto mio. pananti, ii-113: un grasso disse a
indipendenti con titolo di repubblica ondeggiante. pananti, 1-i-90: non vi furono che
stato pure confermato nelle correnti circostanze. pananti, i-417: quando ella è stata impresario
gentilissime sue onde mi veggo onorato. pananti, iii-89: la bella si credeva
-in partic.: suscettibilità. pananti, i-42: vedendosi le povere signore /
che la ricevono di mal concetto. pananti, i-424: è un buon signore
ma non l'aggravio e 'l danno. pananti, i-135: per l'interesse no
posta, per puro divertimento. pananti, ii-143: giocavano due dame alle minchiate
vostra patria e all'italiana letteratura. pananti, 1-81: questo gran strascinarvi che
a feste e conviti). pananti, i-265: poi, giacché ha fatte
pagata con mille ringraziamenti e lodi. pananti, iii-223: vi può essere stabilità e
. una vastissima opera mattematica latina. pananti, ii-431: la melanconia è la
nuovo spettacolo fu nell'anno 1647. pananti, i-51: di drammi, di burlette
nella mia carrozza per restituirmi all'albergo. pananti, i-18: il canto fermo,
si messe giù / all'opra. pananti, i-72: avvezzo a dar più d'
lui la sanità come negli altri. pananti, iii-167: è singolare la subitanea rivoluzione
secondo le disposizioni che trova nei corpi. pananti, iii-181: prese il veleno [
per comperare una parte de'materiali. pananti, iii-91: quando è morto un imam
che avrebbero l'antica quiete restituito. pananti, i-137: èvvi il gran desinar ministeriale
perduto avea, / era il lion. pananti, iii-135: oppresso dalla fatica,
mano / all'infelice dalla sorte oppresso. pananti, ii- 433: come è
luoghi pii, sollevareste gli oppressi. pananti, i-35: tu [pazienza] dell'
, apprezzabile e meritevole di libertà. pananti, i-331: anglia, tua forza benedir
man sovente / del gelato timor. pananti, iii-53: io ritornava sempre col
.. aveva mandato qualche denaro. pananti, iii-219: disgrazia che si sia estinto
pieni di superbia e di ambizione. pananti, iii-139: quando il cheich è
molti giorni in qua mi opprime assai. pananti, 1-i-196: il vento secco cocente
o l'inopportunità di fare qualcosa. pananti, i-128: giunto a certa piazzetta,
a partire da questo momento. pananti, ii-144: figliuolo caro, non ci
una vendetta a breve scadenza. pananti, i-124: disser gli attori: perfino
, ad attendere un poco. pananti, i-127: mi fé cenno col dito
s. a. s. pananti, i-18: che bell'opera avrem nel
danza con plauso che l'orchestra vince. pananti, i-232: 10 mi figuro che
di tutti gli strumenti). pananti, i-26: quei l'aria a solo
a un orcio che ne sia pieno. pananti, i-163: qui l'acqua ad
in iscompiglio parecchie orde di tartari. pananti, iii-218: l'inflessibile omar agà
necessaria all'esistenza della società stessa. pananti, ii-236: la nobiltà è un grazioso
, n. 1). pananti, i-93: la gran conversazion si fa
l'udito con suoni eccessivamente intensi. pananti, i-43: facean la bava: gli
bocca perché tutti sieno in orecchi. pananti, ii-50: resta sempre in orecchio
suono prodotto da tale strumento. pananti, i-406: vende il maestro al popolo
esempio in lei della tragedia antica? pananti, ii-45: di strani vati dietro alle
... equità non orna. pananti, iii-219: disgrazia che si sia
, non ci starei un'ora. pananti, i-50: non vi terrei nemmen per
, profondo, totale, assoluto. pananti, iii-56: n'esce un aria appestata
apparenze sue, che siano intendi. pananti, iii-70: allora abbrucian le vaste campagne
per le piogge, lampi e tuoni. pananti, i-162: così battuto a dodici
disperata coscienza della propria impotenza. pananti, iii-194: un governo spogliato d'ogni
, che provoca una repugnanza morale. pananti, ii-101: un truccone, un orrendo
gli orrendi / dei gran re precipizi. pananti, iii-15: per una orrenda fatalità
cozzando l'una con l'altra. pananti, 1-i-33: il vascello faceva orribili
e fero. -deturpante. pananti, ii-164: nei primi giorni della sua
/ di sé lasciando orribili dispregi! pananti, ii-380: a quelle funeste intraprese,
. in grande misura, moltissimo. pananti, ii-94: a conto della guerra di
/ commosse rimbombar le arcate volte. pananti, i-435: scoppiar la mina,
un periodo di tempo). pananti, i-360: nell'orrida età, nei
effemminata, tediosa ed inutile vita. pananti, i-65: nel veder quell'incendio
sublimi orrori di boscaglie e balze. pananti, 1-86: or passo per pittor
quello che poi spendeva nel peccato. pananti, ii-33: sui ghiacci del settentrione
le orecchie alla disgrazia che dorme? pananti, i-24: il servire il teatro è
oscene, eccitandola a disonesto consentimento. pananti, 1-i-292: fanno venir delle ballerine e
giorno / e il tempo balenar. pananti, i-67: ecco si oscura il
principio all'oscurissimo fomite æl peccato. pananti, iii-203: i loro visi, le
nato in oscuro luogo della paflagonia. pananti, iii-231: sono da paventarsi i
quale io lo sento nel mio. pananti, i-248: veri amici userebbero con me
/ se genovesi son nella locanda. pananti, i-116: ma lor signori, che
un edifìcio, un museo). pananti, i-220: i nostri a lucca scesi
a controllo poliziesco, sorvegliato. pananti, iii-160: nessun essere è infelice quanto
e da un gesticolare di ossesso. pananti, i-59: come un ossesso è tratto
appare estremamente magro, smunto. pananti, i-376: al povero marito della rossa
a rischiare il tutto per tutto. pananti, i-353: se ne vedran succedere delle
. -senza tralasciare nulla. pananti, i-44: non cimentar: s'i'
che quei di valdarno avevano sultusciana. pananti, ii-67: le siepi, i balzi
. -spreg. ostessàccia. pananti, i-214: l'ostessaccia dà sempre delle
è la vita eterna del uomo. pananti, i-139: per godere e stare
nella quale pochi forestieri dovevono alloggiare. pananti, 1-88: allorché resto a certe osteriettej
, l'avversità della natura. pananti, i-463: per sempre io fuggirò la
ch'egli abbi sgridato per dispartirgli. pananti, i-194: nelle ostilità di questo
offrirsi al dio d'a- bramo. pananti, iii-25: una ostinata guerra regnava
ravvivare o con ottenebrare tutto il mondo. pananti, iii-17: eccoci alla più nera
2-206: fecero i suonatori un'overtura. pananti, i-224: si è raccozzato un
/ che rilevar non possa delle pacche. pananti, i-386: più fiero scatenossi il
chiamano rof- fiani in lingua toscana. pananti, i-138: c'entrano i pacieri,
in effetto che avea il torto. pananti, i-134: quando così si supplica
in ricovero d'armi e d'armati. pananti, iii-120: giungon di notte improvvisi
dona resaci appunto in versi da filippo pananti. -proprio di una persona pigra
circa il medesimo padre de vita. pananti, iii-122: il nero è generato dal
-situazione critica, frangente pericoloso. pananti, i-198: come a forza d'urli
delli salariati del comune a paga servita. pananti, i-iio: con sì misera paga
o cristianesimo / colui, noi so. pananti, ii-311: il giorno è fatto
guadagna con ingiustizia paga con usura. pananti, ii-268: nulla si paga più
estens. commediante girovago; guitto. pananti, i-188: il povero pagliaccio il più
espressione dare del pagliaccio). pananti, i-187: piglia un calcio, pagliaccio
a questo paladino della letteratura francese. pananti, iii- 221: gl'inglesi
i-305: palandrana per ripararsi dalla tempesta. pananti, i-55: un coso spaurito,
un equivalente palco pubblico). pananti, i-18: che bell'opera avrem nel
tanto in firenze che in ravenna. pananti, i-153: qui fu che al tempo
: andare perfettamente d'accordo. pananti, i-131: il poeta e i musici
la gran dignitate in un momento. pananti, i-183: seguita un'ora e
dei rami alcuni pallottolini, senza picciuolo. pananti, i-303: d'un sonetto fa
fango e merda a mezza estate. pananti, i-82: or trovando pozzanghere per
a terra palpitando al fin si stende. pananti, i-56: fuggo qual suol da
gli spettatori di uno spettacolo teatrale. pananti, i-12: il teatro s'apria tutte
tiene i piedi sopra un guanciale. pananti, i-105: ei tutto umiltà,
pancia e la sua diletta patria. pananti, i-51: dicea falstaf:
/ in panciolle sonando il campanello. pananti, 1-2: in ozio molle, sì
lo più connotazione spree.). pananti, 1-iii-29: il rivolgersi al signor conte
con la balestra: con malagrazia. pananti, i-3-23: i versi non gli stimano
fa il pangrattato posto a bollire. pananti, ii-337: dicono di mangiare quanto
e farete una paniccia da cani. pananti, i-168: del poeta autor della
o di zucca confettata con miele. pananti, i-292: potean dirsi i nostri
pappardelle, dove fiocca il cascio grattato. pananti, i-94: or c'è un
che si facean, buone pappate. pananti, i-137: tutte le società, tutte
vo'fare una pappatoria di garbo. pananti, i-137: i preti, che non
/ un pappino rampante ad una pentola. pananti, 1-219: io che..
amore e metter colei in paradiso! pananti, i-96: fintanto che uno è ricco
ninfe che gli insegnassero le cose matrimoniali. pananti, iii-150: tutti allor se ne
-che compie movimenti lenti. pananti, ii-59: se è [lo stormo
: opera scritta nel 1803 da filippo pananti (1766-1837). pananti, ii-33
filippo pananti (1766-1837). pananti, ii-33: il paretaio, poemetto didascalico
questo traslato in senso di allettamento? pananti, i-227: certi usi han quei comici
onore che ne profitterò senza strepito. pananti, i-350: l'impresario è stato
una connotazione spreg.). pananti, i-32: il suggeritore ed il copista
far sonoro e pieno il discorso. pananti, ii-287: molti che paion predicatori
un l'altro riconoscersi a pennello. pananti, i-78: si fan troppi gorgheggi
parruccone colle braccia alzate al cielo. pananti, i-101: bella union senza improvvisatori /
un caro addio prima di partire? pananti, ii-204: la donna partecipa di
all'onor de servirla (parte). pananti, iii-150: tutti allor se ne
parlar ch'ha tante grazie unite. pananti, i-337: sentir di far sentire è
devozioni della sera potrebbe esser tollerata. pananti, ii-367: bisogna cambiare il nome
perché. -spreg. partitàccio. pananti, i-314: contro, un partitaccio mi
che a nascer venne un topo. pananti, i-359: la montagna sta per partorire
è dichiarato parzialissimo di mia sorella. pananti, i-30: se quella piace più,
/ sulle stonanti corde il passagallo. pananti, i-100: la voce si può
25. grado gerarchico intermedio. pananti, iii-186: lo stesso potere supremo ne
ma passa l'autunno e la primavera. pananti, ii-33: le aste, i
. / guarda taluno e passa. pananti, i-391: un'ombra mesta che sospira
passasse nell'animo dell'attonita donna. pananti, ii-383: quando fu stato e stato
moscato, / tua freschezza non passa. pananti, ii-163: la bellezza passa con
sentir solamente nominare i paesi lontani. pananti, i-150: si è passata l'incisa
: essere particolarmente caustico e maldicente. pananti, i-397: attenti, gridan, tenghiam
un autore, un'opera). pananti, i-400: metastasio e un po'vecchio
la musica, un rumore). pananti, i-438: il tuon che sopra i
di un attore sulla scena. pananti, i-372: 1 cantanti ne'primi
che non si picca di onore. pananti, ii-129: di un ponte al
-stormo di uccelli migranti. pananti, ii-51: convien che un tenditor sappia
/ da non farti troppo onore. pananti, i-21: come hanno cominciato omero e
gola, che ha piena di pasticche. pananti, i-145: s'ing) lla
le pasticcierie di francia o d'italia. pananti, ii-101: il pasticciere per mostrarsi
, che ne è ghiotto. pananti, i-145: voi dicevate d'esser solamente
gli altri manipolatori delle cose dolci. pananti, ii-101: il pasticciere per mostrarsi
tra il pedagogo ed il giovine. pananti, i-181: è un pasticcio, è
pasticcio del p. pino. pananti, i-395: cosa ti peschi, /
insostenibili, imbarazzanti, complicate. pananti, i-30: né sol le cantatrici hai
-anche come epiteto ingiurioso. pananti, i-400: liscia non la lascio passar
essa pastorale o cacciatrice o agricola. pananti, iii-133: nella dolce uniformità della
del mondo. -pastranàccio. pananti, 1-6: con quel pastranuccio tutto rotto
ha chi lo stimi una patacca. pananti, ii-44: un cantante ha gli
e ha valore spreg.). pananti, ii-12: si vedon nel gran mondo
5. patriarcale; paternalistico. pananti, iii-139: vi sono famiglie che da
pien di molle desio / tornar dovessi. pananti, i-254: mi accosto a'miei
/ mi vuol pagar di complimenti. pananti, ii-383: quando fu stato e stato
egli è patetico in grado eminente. pananti, i-347: quei [byron]
quella costanza colla quale era vissuto. pananti, i-59: un padre parea del
/ che amante fosse duna meretrice. pananti, ii-374: il cieco amante non
ammesso al servizio della dama. pananti, i-302: ci deve essere l'amante
/ libertà con incerte orme vagante. pananti, i-250: se varca i monti e
. -in forma ellittica. pananti, ii-153: quella tanto si raccomandò /
nella pattona: cadere sul molle. pananti, i-218: lo solo io son che
soldati che scorre di dotte la città. pananti, i-45: sembra dagli urli che
d'intestino della pavoncella ovvero fifa. pananti, i-42: essa pare una gonfia
schiavo. -di animali. pananti, iii-100: il cavallo mauro è.
bevere il carmignan, quando è innacquato. pananti, ii-37: un buon frutto atterrar
. soprabito lungo e ampio. pananti, i-85: ho un buon pechesce,
-il denaro, la ricchezza. pananti, 1-8: bramerei / unir la santità
usando pediluvi, strofinazioni, fornente. pananti, i-239: quando fo un'accademia
poco e mangian quando han fame. pananti, ii-25: guardate se ha da fare
egli a fatica lo posseva pedinare. pananti, ii-24: così quando quel discolo
e sola mel vidi al padiglione. pananti, i-162: si picchia a certa misera
veloce / era nel corso suo. pananti, i-82: spesso andando così pedon
. -anche come epiteto ingiurioso. pananti, i-124: dettero un picchio e dietro
pelasse e l'arrostisse al foco. pananti, i-265: il buono zio dalla
presso un luogo di cura. pananti, 1-86: dico a qualcun che soffro
santambar- chi, pellicce e pelliccioni. pananti, 1-6: con quel bel pelliccione
esser preda d'inimici artigli. pananti, i-51: il pio troian lasciando
merito col favore di clima straniero. pananti, i-269: la sera poi noi
trovar l'occhio o 1 pensiero. pananti, i-156: mirate quell'altissimo castello /
gli adulatori pendono dalla vostra lingua. pananti, i-2: dalla bocca fatidica dei vati
sul pendìo, / precipita l'età. pananti, ii-420: la natura senza che
/ coltivi ed orni il penetrante ingegno. pananti, iii-27: le maniere di questo
batistero, la madonna della seggiola? pananti, i-214: quella pittima vera, quel
mostravo scaltramente svogliata e sempre pensosa. pananti, iii-13: navigammo tristi, pensosi e
rivoltino rovente ferro sopra l'incude. pananti, i-342: avete visto tanto mondo
cedere perdutamente alla passione amorosa. pananti, ii-71: d'amor dalle care arti
inter. eufem. perdìo. pananti, i-35: l'istesso santo giob nel
anco le bestie sopportano delle percosse. pananti, i-198: a forza d'urli e
doveva l'una e l'altra mano. pananti, i-150: si è passata l'
costrutto ipotetico, con valore iperb. pananti, i-144: mi raccomando / che si
tu, reina, t'aggiri? pananti, i-368: ei canta: alle sue
e facendo valere il vostro nome soltanto. pananti, i-231: oh non perderem certo
perdiamo un lungo tempo allo specchio. pananti, ii-433: è degno di compassione chi
panneggiamenti posti così a mezz'aria? pananti, 1-i-197: or sorgono [le colonne
lo sviluppo logico di un pensiero. pananti, i-235: perdo un po'il fil
all'attrazione erotica che esercita. pananti, ii-45: di strani vati dietro alle
, per simil guisa, perdinci santo. pananti, i-309: ma non dicesti che
con uso irriverente e blasfemo). pananti, i-167: come, gridava con tremenda
-reso vano, vanificato. pananti, iii-50: ecco perdute le mie fatiche
lisse], perduto a morir gissi. pananti, iii-in: uno si trova perduto
e non ve l'ha veduta. pananti, i-47: il giorno appresso all'undici
correre a più non posso. pananti, i-361: a correr come un barbere
spaventa tutti gli uomini del paese. pananti, iii-107: un animale pericoloso che
. -inefficace e dannoso. pananti, ii-222: la speranza non è sempre
mano maestra / ridusse a torri. pananti, iii-7: la nebulosa strada delle
scadenze fisse (una pubblicazione). pananti, ii-387: si vuol leggere il suo
se'il mio dolor più fiero. pananti, ii-285: una gran dama andava
sì presto riveder la tua sembianza. pananti, ii-100: qui giace il sacerdote don
uniformità a perpetuare la sua tirannide. pananti, iii-142: sono dotati di felice memoria
particolarmente una naturale e perpetua indigestione. pananti, 1-i-195: bisogna allora stendersi al
: ispezione (perquisizione doganale). pananti, i-222: ed ecco queu'orribile masnada
in leggi del 1955 e 1056. pananti, iii-88: i ricchi nel santuario del
perseguitata? -di animali. pananti, i-176: saltano le fervide cavalle /
, all'attuazione di un progetto. pananti, ii-345: gli uomini per lo più
la voragin sonar profonda e cupa. pananti, i-161: troverem qualche piccolo pertugio /
pesi, / all'odierna dignità pervenne. pananti, iii-203: il dey essendo tratto
traduce il fr. parvenu). pananti, iii-127: appena arrivati in affrica ed
. propriamente consolatori noiosi e pesanti. pananti, ii-187: gli uomini..
più che se fossero cento insieme. pananti, i-270: sento che gli anni mi
non tenerlo nella giusta considerazione. pananti, i-31: se alle stelle si va
medici non sanno che cosa si peschino. pananti, i-395: cosa ti peschi,
tutto indeciso sul da farsi. pananti, i-125: il povero impresario non sapea
ragguagli nella frequenza del commercio altrui. pananti, i-76: del benefizio il peso
coll'addolcime ai sudditi il peso. pananti, iii-148: il mussulmano che vede
confidenziale o per avvertire dissimulatamente). pananti, i-304: veggo madama che in conversazione
nella fronte, sospira, bestemmia. pananti, ii-368: questi, pestando i
le sue campagne sono divenute pestilenziali. pananti, iii-183: i ministri algerini s'elevan
/ o nella gabbia il credulo pittièri. pananti, ii-io: io non bramo acquistar
onde italia l'onor prisco rivesta? pananti, i-399: vedrò ancor questa per
sul marmo. -pezzettùccio. pananti, i-213: tutto a tavola vien freddo
era un gran pezzo di furbo. pananti, i-343: così cecamente dare il mio
ho messo certi avvisi venuti da zurich. pananti, i-37: al presente vi paio
qualità, atta a primeggiare. pananti, i-19: credo d'aver molta ragione
/ di ciccia, uscito appena. pananti, i-5: su pezzucci di carta
donna con le mammelle poco sviluppate. pananti, i-3-18: la quarta donna, detta
con piccoli stecchi di legno. pananti, i-108: caro ciabattino, /.
batteria piantata assai vicino alla controscarpa. pananti, iii-204: i loro cannoni sono
, un tal fuoco negli occhi. pananti, iii-158: lo spirito e il sentimento
gridando ciaschedun'ora con rauchissima rabbia. pananti, i-131: alla porta udii picchi
scambio di percosse, rissa. pananti, i-45: noi fermi a questo gran
/ manda giù trivigante e macometto. pananti, i-185: una così gran collera le
o seno da potervisi dentro arrestare. pananti, iii-87: i marabouts sono una specie
almeno la mia divozione che è infinita. pananti, iii-52: ho perduta la mia
con cui l'uccello era legato. pananti, iii-106: il corvo del deserto,
cuore a peggior condizione di prima. pananti, ii-87: son gli affari in un
me stesso, al sonno in braccio. pananti, iii-139: sedeva al piede d'
le cose non prendessero buona piega. pananti, ni-224: il dey fece allontanare
/ un po'ti pieghi a lusingarmi. pananti, i-251: se un forestiero in
forti et a far tracollare possenti. pananti, iii-236: dotati d'una grande
tempo fu richiamato alla sua patria. pananti, ii-334: neker ha scritto su tal
quale si presuma incapace di lasciarsi corrompere. pananti, ii-457: fanno rider certuni pieni
non temono ingegno che le occupi. pananti, iii-100: il cavallo mauro è
da qualunque aggravio e funzion pubblica. pananti, i-67: vedendo che il notaro
disapprovazione di tale spettacolo d'orrore. pananti, iii-121: i mori della nigrizia gli
rotta e in fuga li misero. pananti, i-199: come un bove che ha
entrambe lo scilinguagnolo rotto assai bene. pananti, i-249: io loro narrai subito di
una vita piacevole e tranquilla. pananti, i-93: mi son deciso / di
tanto velocemente e leggiermente ci portavono. pananti, i-140: sento un gran picchio,
sua e va'nella terra d'israel. pananti, i-140: cinque ore suonano
-fiutare (il tabacco). pananti, ii-328: che bisogno di pigliar tabacco
quando anche succedesse, riuscirebbe inutile. pananti, ii-147: disse pietro a sua
: occuparsi con comodo, svogliatamente. pananti, i-28: chi la piglia a due
sveglio? -scoglio sporgente. pananti, i-155: attenti, per pietà,
dinanzi a voi chiedendo e pigolando. pananti, i-340: sempre a pigolar,
/ questa pillola un po'amara. pananti, i-35: a tante impertinenze chi ci
ribellare alle lor dame i servi. pananti, i-347: quei [lord byron
giocondo, gli occhi nemici della tristezza. pananti, iii-158: si dànno pene infinite
del sangue e dissipano la pinguedine. pananti, iii-158: la grassezza è fra i
: egli ha mangiato il pinsimonio. pananti, i-165: mi vo subito a mettere
, che tutte aspettavano le meraviglie. pananti, i-167: non può alcun figurarsi quanta
non qualche santinfìzza o qualche pinzocchera. pananti, i-165: pinzochere, beate, /
ottusità, scarsezza di immaginazione. pananti, ii-123: d marito, che sempre
pozza di calce. -crollare. pananti, i-369: musica esercitò simile impero,
tanto più conquasati piombano al basso. pananti, iii-183: si monta dal più basso
! deh volgi a me le ciglia! pananti, i-330: oimè si sbalza in
alle galeazze di rimurchiare le navi. pananti, i-165: quando sparsa si fu
spagnolo denso e grossolano. pananti, i-424: dopo uscimmo fuori, e
. -acer. pipistreliòne. pananti, i-117: gli veggo, gli riveggo
ricordi di crudeli o indegni avvenimenti. pananti, iii-205: la pirateria è, per
gran colpo di ben carico pistone. pananti, i-82: spesso andando così pedon
/ strazio d'orecchi, ciurmator convulso. pananti, i-210: io...
un di segretario e di pedante. pananti, i-214: quella pittima vera, quel
teatro, il quale farà le scene. pananti, i-351: io le istruzioni do
accentuatamente tipizzati, quasi bozzettistici. pananti, iii-131: il vestimento dei beduini è
che séte ancor placabile in questo. pananti, ii-347: se si adorano gli dei
mantenuta la guerra senza di loro. pananti, i-123: quei che son di
né sien quest'ore placide interrotte. pananti, iii-49: essi [i libri
asperità (un paesaggio). pananti, 1-88: or seguo il verde margine
imbarco al sereno d'una placida notte. pananti, i-98: l'estro or somiglia
venezia, in firenze, in milano. pananti, i-372: sulle scene di platea
piato / meglio d'un avvocato. pananti, i-127: ricevè ciapo le sue
e le corde a grave plettro avvivi? pananti, i-273: v'è timor che
. fannullone, sfaticato. pananti, 1-iii-7: c'eran certi pocavoglia di
v.). -pocolétto. pananti, ii-61: se si abbassa un tantin
potrà trovarci un pocolino di manierato. pananti, i-224: si è raccozzato un pocolin
-con riferimento ad animali. pananti, ii-61: se voce modular più non
esercito poderoso marciava contro il regno. pananti, iii-216: il leone britanno alzò il
col favore / della signora podestessa. pananti, i-269: un'onesta visita è permessa
una poesietta. -poesiina. pananti, i-9: loderei la biondina, la
ancor pronte? -poesiòla. pananti, 1-iii-94: mi si vuol togliere.
orbati d'ogni poetica giuda e scornati. pananti, 1-6: con quel pastranuccio tutto
la più disute che vi sia. pananti, ii-71: vi son certi poeti o
postribolo. -poetùcolo, poetùccolo. pananti, i-38: come c'entra, gridai
e leggitore ne diventi innamorato morto. pananti, i-196: b poetastro di valdamo corre
a letto presto / vogliono andar. pananti, i-188: cavicchio, sul capo
con politica, alla meglio. pananti, 1-ii-334: non c'era modo di
delle stampe delle polise del lotto. pananti, ii-358: di tutti i biglietti,
contro le tempeste e contro gl'incendi. pananti, ii-358: se voi siete un
galletti. -pollanchina. pananti, i-266: dopo la pollanchina di bologna
pluto di me non fa polpette. pananti, 11-68: se vi ci acchiappo,
ha valore scherz.). pananti, i-145: voi dicevate d'esser solamente
ha esercitato contra di suo zio. pananti, i-200: bene al paragon mostrato
qualcuno: riscuoterlo dalla pigrizia. pananti, i-124: andate tutti con un bravo
facciano per l'aria il lor cammino. pananti, i-278: un dì dopo il
in una vana pompa di lagrime? pananti, i-77: tutto è pompa,
vero affetto / fra pompose parole! pananti, i-439: non parlano di lui
, / il corpacciuto cavalier dermino. pananti, ii-12: si vedon nel gran
men leggi abbiate e più virtudi. pananti, ii-240: la vera nobiltà non consiste
i pigri e altri sì fatti vizi. pananti, i-92: senza buttar via tante
sicché pareva che egli patisse di podagra. pananti, ii-404: la prudenza insegna nel
esercizi che saranno dichiarati qui presso. pananti, i-m: per far le sue cose
carico d'arme come un ferravecchio. pananti, i-305: io le rime e i
mondo formare molti uomini e molte donne. pananti, ii-396: la questione sembrerebbe stata
o del proprio stato d'animo. pananti, ii-400: la mitologia, popolando l'
di livore, rabbia o paura. pananti, i-12: seguì che il vate della
aspettano e perfino lo stesso soglio. pananti, ii-172: se la beltà durasse fino
e ritornò fuori a'fatti suoi. pananti, i-221: le donne poi, le
conosca quello non ti debba cascare. pananti, i-113: giunge l'ostessa,
dove s'ha da porre l'altro. pananti, ii-410: la maggiore scendendo pose
volontario schiavo di un uccellino? ». pananti, i-63: in gran sussiego il
a porsi sotto lo stendardo reale. pananti, i-113: tomo all'albergo e,
l'italia in potestà di buonaparte. pananti, i-73: in penitenza assai posto l'
padre osservare a lui la promessa. pananti, i-194: senza porre il minimo
dell'u, abbiamo schiettamente mosè. pananti, i-345: io non mi credo un
villaggi che son denominati da numero. pananti, i-13: se i teatri son dannati
porta, / né più tobblìa. pananti, i-341: sempre in cuor scolpita /
, quando lo portasse il bisogno. pananti, iii-43: gli onori, io dissi
vero portento. -iron. pananti, i-100: un po'd'erudizione non
porzione di ferro e di rabarbaro. pananti, iii-77: il loro cemento è composto
allevati nell'ignoranza o abbandonati all'errore. pananti, iii-17: a porzione dei passeggeri
, e così a quella della sera. pananti, 1-88: di tempo in tempo
che si è posato). pananti, ii-17: tendi dove la macchia è
che si avevano arrogata e quel predominio. pananti, iii-176: i filosofi, gente
uomo possente nella terra di alzano. pananti, iii-148: la rassegnazione che attingono
potrà operare la rivoluzione dell'universo? pananti, iii-212: gli europei debbono qualche
i conti grossi più che nocciuole. pananti, i-5-1: quel ch'è peggio
delle femmine che non hanno marito. pananti, i-162: fummo a un terzo uscio
quegli, non sospettandone, capiterebbe. pananti, i-421: resterò in strada, gli
85. ungaretti, xi-159: d pananti, che s'immaginò preso dai corsari
poeta cesareo pel suo novello petronio. pananti, ii-213: la cosa fece tanto orrore
sistemazione confacente alle proprie aspirazioni. pananti, i-411: fu assai più disgraziato il
fan potenti colla pesca delle aringhe? pananti, iii-5: addio isola potentissima del
poco dotato intellettualmente, sciocco. pananti, iii-88: non so se quei poveri
mostrarono gran povertà d'ingegno musico. pananti, ii-451: la povertà dello spirito
, quelle pozzanchere su cui vivono. pananti, i-82: or trovando pozzanghere per
può avere valore enfatico). pananti, ii-16: amo quel ciel tirato,
2. dimin. pranzettino. pananti, ii-64: appena il pranzettino è quasi
tendere le bene dirette nostre meditazioni. pananti, ii-210: savio... il
il padre e la madre suoi. pananti, 1-i-293: in un paese ove fa
/ mansueto si fea come agnellino. pananti, i-5: un vate che tre giuli
quello celebri / che aver non posso. pananti, i-435: scoppiar la mina,
viene obbligata dalla forza de'venti. pananti, iii-107: talora precipitan [le locuste
che segua qualche aumento di velocità. pananti, ii-294: non si ammiran le
un processo negativo o degenerativo). pananti, iii-5: gli uomini, le cose
, e forsennata precipita a morte. pananti, ii-190: non può scordare aristodemo la
tre gite è affatto incerto ed oscuro. pananti, ii-360: si è detto con
nel compiere il proprio compito. pananti, iii-28: eccellenza, disse al bey
cara libertà, meco le trassi. pananti, iii-206: dal timore d'esser
/ d'arabi predatori otto stendardi. pananti, iii-84: i pellegrini di barberia
e veramente ha predestinato il fato. pananti, iii-170: è permesso...
di fame che predicavano alle muraglie. pananti, i-262: poi dopo, la
squarci di morale imparati a memoria. pananti, ii-287: molti che paion predicatori
del pretorio, il punire questo delitto. pananti, i-178: colui passeggia per ranfiteatro
colonne d'elettro elette e fine. pananti, i-425: quando ancora era al collegio
femmina e non per l'uomo. pananti, i-247: quei dice, ho un
stessa. f f pananti, ii-87: sia lo stringer della mano
l'assistenza di una persona. pananti, i-260: date io m'era per
dai persiani i greci e romani. pananti, i-220: il tabacco dee prendersi all'
mi cade / la mesta lira. pananti, i-42: a ogni po'gli prendean
mio bene e meco prese la cioccolata. pananti, 1-i-294: la loro toeletta finita
e girandola presero pure spoglie turchesche. pananti, i-38: prendendo un'aria di
11 mondo non anderebbe sì male. pananti, i-136: la cosa mi pare
rivochino tutto al cimento dell'esperienza. pananti, ii-436: la passione, il
di cavolo piuttosto che per uomo. pananti, i-420: sono a sette ore:
vivacità non ne prenderanno il gusto? pananti, i-12: io presi una passione,
a prender un poco d'aria ». pananti, ii-312: nella notte ardisce uscir
: intraprenderlo in modo adeguato. pananti, ii-57: giungono a lieto fin tutte
pagar del fallo aspra ed amara. pananti, 1-299: debbon prendere allor le
preparazione de'studi sopra le questioni. pananti, ii-154: v'era un predicatore /
man- tenitor zelante delle prerogative reali. pananti, iii-183: i popoli di barberia
in modo nessuno mai non ne abusi? pananti, ii- 237: il sentimento
ha incontrata separatamente questa divisione nemica. pananti, iii-207: dicevano al console inglese
o dell'irregolarità o della mancanza. pananti, iii-40: 'buona presa,
nave come le scimmie calano dagli alberi. pananti, ii-63: poi fatta quella presa
le dita prima di presentarlo al naso. pananti, ii-326: lo scrittore, il
li ufficiali quando siano persone ben nate. pananti, i-304: per far le cose
ordinario in nome del popolo padrone. pananti, iii-91: quando è morto un iman
non tardò a presentare il pannicolo. pananti, iii-96: algeri è bella per
una difesa, una reazione). pananti, iii-24: quando fu vicinissimo, incrocicchiò
, accolto con ciera molto brusca. pananti, i-392: quando, ei disse
che. ttu vel potrà'bagnare. pananti, ii-385: lo specchio non rende
chi da, non al presente. pananti, ii-151: i piccoli presenti / man-
uccellatura son sempre migliori che i presicci. pananti, ii-10: cerca civetta aver bella
fra le dita per fiutarla. pananti, ii-108: un galantuomo accorso /.
di una spezia o di sale. pananti, i-142: ci metta sei galletti in
-in senso generico: trucco. pananti, ii-64: è un gran tenditore un
, non mancò di dir alcuna parola. pananti, ii- 449: un medigno
grado, se non anche al cristianesimo. pananti, ii-27: non preme da che
regola. -con uso appositivo. pananti, i-271: amo i verdi prati,
rei e di fare quei primi esami. pananti, i-22: non voglio starmi a
. egli era punito come concussionario. pananti, iii-185: se qualche volta gli affricani
. -vedere in sogno. pananti, i-358: non vi so dir che
/ sorbir ti piaccia in preziosa tazza. pananti, iii-71: le rose di barberia
. -mangiatela, che è preziosa. pananti, iii-i: i fiumi,..
magistero / tutto spirto fuor uscì. pananti, ii-294: non si ammiran le acque
sicuro indizio della futura lor santità. pananti, iii-161: in quei caldi climi
sistema di dissimulazione e decenza convenzionale. pananti, iii-130: sono il popolo della terra
io fossi il principal della bottega. pananti, i-402: il nostro principale, o
conversione, non ritornassero sbigottiti a quello. pananti, i-237: sul principiar sono un
e su i princìpi della morale. pananti, ii-246: la somiglianza di massime e
dante] poema privo di passione. pananti, i-276: invan le grandi naturali scene
. figur. intermediario, ruffiano. pananti, i-2: i dolci versi, i
e giù scese in procellosa fronte. pananti, ii-434: si turba l'acqua del
pricissione e dimostratevi / tutto dolente. pananti, i-279: ed ecco, parte a
, quanto a profitto, poca dolcezza. pananti, i-83: vuol ch'io vada
gente è prode e adorano macometto. pananti, iu-116: alessandro con prode e obbediente
che sono tali ci sembrano prodigiosi. pananti, ii-371: un eloquente scrittore,
.., i lucre- zi, pananti, iii-4: è prodigioso il numero dei
me pareva d'essere divenuto quasi celeste. pananti, iii-103: bisogna coprirsi il viso
di fanciulli o un farneticar d'ammalati. pananti, ii-260: dopo l'età bollente
/ vii sentimento ne mandò lontano. pananti, iii-163: quando le femmine vanno
carbonaia. -con sineddoche. pananti, ii-90: natura, che al profan
mestieri; professò tutte le religioni. pananti, ii-311: il giorno è fatto per
si sa esser ladri di professione. pananti, i-426: lasciate adesso cinguettar la
[calcante] scorte le navi. pananti, i-443: ecco i sacri ritiri,
imminente, scompose tosto ogni legge. pananti, iii-237: i mauri credono scritto nei
mente ch'egli ha infuso all'uomo. pananti, ii-241: senza ricorrere ad una
piegatori, i manganatori, i disegnatori. pananti, i-200: non è sufficiente l'
un divertimento, di uno svago. pananti, iii-85: quel giorno è favorevole alle
incamerato (beni, sostanze). pananti, i-223: infin, tutto frugando e
ne'soli estivi ardono i campi. pananti, i-239: quando fo un'accademia
altre / con prestezza ammirabile ammassate. pananti, ili-no: su quelle arene [del
e incerta luce ivi si sceme. pananti, iii-56: altri obbligati a scendere in
d'orrore / messo e tangile. pananti, iii-2q: i prìncipi discesi dall'
e delle sberrettate lunghe e profonde. pananti, i-234: feci una profonda riverenza
/ muggon del fragoroso alto rimbombo. pananti, i-370: primamente un silenzio cupo
io non gli feci rompere, mai. pananti, iii-83: vedete tutti i muslimen
manoscritto m'è stato pagato profumatamente. pananti, ii-47: son pagati profumatamente [
che non sei possente e magnanimo? pananti, ii-71: la casa dell'uomo liberale
; succedersi. - anche sostant. pananti, iii-63: le stagioni ordinariamente progrediscono
e siam noi il primo termine. pananti, ii-396: in quale di quelle
soldi o ne'mezzi rappresentativi della sussistenza. pananti, iii-74: sono [i musulmani
e da viltà, non da ragione. pananti, iii-144: la gelosia degli abitanti
interrogata dite semplicemente e senza prolissità. pananti, ii-452: la noiosa prolissità stempra
alla folla (un banditore). pananti, iii-189: quando si vuol far noto
le parole distintamente e con chiarezza. pananti, i-147: si mettono a cantare
o alla fine di esso. pananti, i-463: sull'ampia mi lanciai pietra
pronunzia pure, io son contenta. pananti, ii-391: sopra un manoscritto, ancora
/ garzia potrebbe anch'esser giunto. pananti, i-243: venite, adesso è la
a togliere da'malfattori ogni colpa. pananti, ii-136: a quei che 'l regalavano
le leggi diventano precetti di religione. pananti, ii-324: chiamasi sapere ascoltare quel
senza pur mai tremare, qui stommi. pananti, iii-187: il dey ordina l'
4. fiorire economicamente. pananti, ih-146: la voce della beneficenza del
diede presto novelle del suo prospero arrivo. pananti, i- 248: io da
chiaramente, secondogenito figliuolo di san luigi. pananti, iii-150: in seguito tutta la
, restowi sino alla fine delle litanie. pananti, iii-89: la gente si prosterna
sfuggono sempre ed in cuor rabboniscono. pananti, i-399: al signor correttore io mi
città, trassero tutti a vederla. pananti, iii-5: addio isola potentissima del
i torcolieri ed i proti. pananti, i-318: dèe [l'autore]
ha cervello e beve di buon gusto. pananti, i-82: or m'entra sotto
coll'opre la sua vera benevolenza? pananti, 11-86: il bel nume ha cento
soddisfacesse pienamente alla bontà della causa. pananti, i-357: disse: io sono
ferendolo in qualche punto debole. pananti, 1-81: questo gran strascinarvi che voi
q q vi. pananti, iii-165: il mauro non ama la
fine del mondo fosse alle porte. pananti, iii-16: in luogo di incoraggiarsi,
balia di rite nerlo. pananti, ii-260: sofocle a più di cento
più, alcune poche scorze di cedrato. pananti, i-310: aggiunse a quel pugnetto
uomo divenuto l'idolo della nazione. pananti, iii-73: un pugno d'avventurieri turchi
essere bello grasso e fiorente. pananti, i-310: aggiunse a quel pugnetto di
confuso, mortificato, avvilito. pananti, i-240: ognun restò come un pulcin
in contesti scherz.). pananti, i-222: si arriva intanto al nostro
rivolto lo sguardo a qualcuno. pananti, 11-88: i neri [occhi]
punta. -aspramente, duramente. pananti, i-14: il duol più rivo mi
, / saldo puntel sostituir procura. pananti, i-124: arrivano a una casa derelitta
2. punto di cucitura raffazzonato. pananti, 1-6: nere ha le calze,
4. dimin. punterellino. pananti, i-104: sì, metto è ver
particolare le lettere aperte e strinate. pananti, i-29: d'inventar modi di
hai tu punto senno da te? pananti, ii-117: scritte na da- mon
/ si assise senza punti complimenti. pananti, i-60: senza farmi punte cerimonie,
, posto sopra l'asta. pananti, ii-427: un avaro, per economia
soldo, se bene però poco pontuale. pananti, i-426: paga puntual come una
dando loro la sua puntuale mercede. pananti, i-135: chi garantisce che il
a raccoglierle poi che par modesta. pananti, ii-80: a mesta pupuletta / sospesa
e per tradizione di moltissime età. pananti, ii-64: la sera a veglia ed
e intransigente. -anche sostant. pananti, i-84: perché son le scarpe tutte
formano durante il gioco). pananti, i-269: la sera poi noi ci
arrivano alla grandezza d'un quattrino. pananti, i-271: di mille colpi quattro
a quello che era stato promesso. pananti, i-363: quanto dehbon fra loro esser
un quattrino: valutarlo pochissimo. pananti, i-31: se alle stelle si va
mente che chi non ha non è. pananti, ii-60: chi non trascura il
nell'espressione fare querciòla). pananti, i-122: a porgli in giù col
che sospira querula / l'auretta rugiadosa. pananti, ligi: d'un chiaro ruscellin
', cioè 'circostanza /. pananti, ii-289: quando udirete intavolare un
essenza: la prego farmene qualche parte. pananti, i-121: vengon tre abati,
partic., alla barba. pananti, i-406: a quella barba che paion
attribuita: persona tirchia, avara. pananti, i-214: quella pittima vera, quel
simili furfantoni e gentaccia per allegrezza. pananti, ii-6: né il fatidico auge
/ travagliarle incessanti a loro usanza. pananti, i-56: fugge qual suol da
ed il vero fine delle regole civili. pananti, ii-35: o rabule forensi,
a poco dovevano valere que'libri. pananti, ii-9: è la civetta un fonte
egli sia più non si raccapezza. pananti, i-13: potete indovinar cosa mi dice
o sia della trasmigrazione dell'anime. pananti, 1-81: sento dirmi qualche bell'
onde me lo raccolse e recommelo. pananti, i-382: già dalla mensa del
luogo ben netto per poterlo raccorre. pananti, iii-97: vi è un palmizio da
bacia amica e le si raccomanda. pananti, i-197: il pover'uomo che
tornato che e'sia al mondo. pananti, i-144: mi raccomando / che si
del celeste mercurio che mi ti diede. pananti, i-242: se voglion fare un
remissione che si può avere al caso. pananti, i-260: se il
meglio amici ch'io m'abbia. pananti, iii-74: uomini pieni del suo feroce
. che 10 lo facessi raccomodare. pananti, iii-69: si viaggia male nel
la statua secondo il parere de'più. pananti, i-ioo: non è un vero
, e rimise nel diritto verso. pananti, ii-155: così raccomodati i fatti
. -con uso impers. pananti, i-224: si è raccozzato un pocolin
pensamento alle trapassate nostre buone venture. pananti, iii-23: la più trista situazione
al terren con l'ali il rade. pananti, ii-44: augel palustre va radendo
tutto quanto di terra si rase. pananti, i-70: ha il macedone eroe tebe
trapiantati a quelli che son lentissimi. pananti, 1-i-166: molti fichi d'india
del costume e dei raffinamenti delle maniere. pananti, ii- 165: solo le
delizie e lautezze de'più squisiti lavori. pananti, iii-63: era l'ultimo raffinamento
[dell'amore] non si raffina. pananti, ii-264: l'amore, il
fine con notevole sforzo e difficoltà. pananti, i-312: in altro affare ebbi un
lavato e cambiato d'abito. pananti, 1-86: quando son raffrescato e meno
!, che alle palmate muccia. pananti, i-354: la mia nonna, quando
qualcosa: accettarlo con rassegnazione. pananti, ii-41: quando è forza restare fra
inevitabilità o comprendendone i motivi. pananti, ii-83: in oblio tutto si pone
prepotenza o placarne l'ira. pananti, i-52: se vien qualcheduno a infastidirmi
i potenti e ricchi le rompono. pananti, ii-328: « la gotta non è
, un arrosto e dell'ottimo vino. pananti, i-142: si gradirebbe dopo un
tuo sdegno e rasserena i rai. pananti, i-259: grida lo zio, torcendo
ogni cor mesto / rallegrar puote. pananti, iii-49: essi [i libri]
non voler soltanto / i poggi rallegrar. pananti, iii-98: rallegra [il palmizio
/ rallegra or tu la moribonda luce. pananti, i-322: rallegra i cieli e
ne'loro magazzini le sopradette mercanzie. pananti, ii-429: gli avari vengono al
rammassata in maggiore altezza alle calle. pananti, iii-43: sul nudo terreno o
16-274: fronzute rama di mirica. pananti, ii-209: quell'ombra cagionata dalle
e più di furbo un ramo. pananti, ii-93: un reverendo padre provinciale,
un aiuto per iniziare un'attività. pananti, i-310: se il ciel mi assiste
tirare su coi ranfì). pananti, i-40-15: la puma lite ebbi il
o si rannicchiano o si ritirano. pananti, i-83: se scorgo una carrozza
e'ven- teggia o e'piove. pananti, i-285: passati essendo tanti giorni
la bava del padre degli anni. pananti, i-56: nel sentir come sagrano,
lasciato un par di basettoni terribili. pananti, 1-i-228: vestono [i berberi
costei a penne frecciò questo e quello. pananti, ii-45: la passera, il
osservatrice [la lepre] intorno guata. pananti, iii-103: bisogna...
veloce del tempo o dell'esistenza. pananti, iii-5: i fiumi...
e un rialto faceva il più nefando. pananti, i-265: il buono zio dalla
e quello dalla repubblica de'buoni. pananti, i-94: son genti ch'entrerebbero nel
, / chi manda fuor sospiri ritenuti. pananti, 1-68: il giudice, che
dal suo fier destino sisara si riabbia. pananti, i-286: son tanti i danni