sull'abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano reti lucenti
: sull'abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano reti
cui nel bassorilievo corona di rami stellanti il palmizio, l'ignoto assiro già da
volgar., 5-23: se il [palmizio] maschio pian tato allato
del mar nero). càvolo palmizio, sm. bot. la gemma tenera
lavorano; cestini, fatti di foglie di palmizio, a disegni di nero sul bianco
ciuffo nerastro, bruciacchiato, d'un palmizio. 7. mazzetto, gruppetto
la mia fedeltà con la corda di palmizio come col cordiglio. -simbolo di
scolorata la corona negra e rabbrividente del palmizio; ma l'aria era deserta. quasimodo
a tombolo, rassomigliano anche ad un palmizio. d. valeri, 3-288: l'
specie di mastini assonnati guardano trasognati il palmizio alto, embricato, che, tra le
: il cedro, il cipresso, il palmizio, l'ulivo. 8
irradiava d'argento il ventaglio d'un palmizio. -far festoni: fare moine.
crescenzi volgar., 5-23: il maschio palmizio giammai non fa frutto alcuno, ma
, iii-99: s'eleva [il palmizio] diritto, svelto, e la maestosa
volgar., 5-23: il maschio palmizio giammai non fa frutto alcuno, ma se
7-14: arrampicato in vetta a un palmizio, un uomo a colpi di roncola
pananti, iii-98: offre [il palmizio] un'ombra al pellegrino abbrucciato dai
groppe sabbiose la cima verde di un palmizio raggiante come un ostensorio. sbarbaro, 1-248
di bertucce in amore, palleggiatisi da palmizio a palmizio una noce di cocco.
in amore, palleggiatisi da palmizio a palmizio una noce di cocco. stuparich,
palmeggiare (v.). palmizio (raro òalmìzzio), sm. pianta
, 4-22: virtù cresce in alto come palmizio. crescenzi volgar., 5-23
crescenzi volgar., 5-23: il maschio palmizio giammai non fa frutto alcuno,
4-192: nel centro un gigantesco palmizio, dal fusto eretto come una
vasari, ii-21: èvvi ancora un palmizio che ha la rotondità delle ruote della
un ellissi diviso da un fusto di palmizio in due campi. calvino, 11-58:
impress. [s. vj: 'palmizio ': ramo di palma lavorato,
che gli discorrevo, gli regalai un palmizio che aveo mandato a pigliar in pistoia.
tornavo trionfante recando il ramo e il palmizio. 3. figur. primato
dell'età nostra di creta a disputare il palmizio della gloria alla mia scarsa abilità.
dopo il politecnico, sia chissà che palmizio. = voce dotta, lat.
3. dial. pianta di palma, palmizio. -anche: ramo, fronda di
.]: 'palmone ': palmizio, ramo di palma lavorato. =
. pananti, iii-97: vi è un palmizio da cui traggono una specie di vino
groppe sabbiose le cima verde di un palmizio raggiante come un ostensorio. 4
pananti, iii-98: rallegra [il palmizio] l'orrida faccia degli arenosi deserti
/ rameggia il verde ciuffo d'un palmizio. baldini, 4-29: neri tronchi
dove la deledda regna solitaria tra un palmizio e un alloro: manin, la marmora
cecchi, 1-109: te lo rammenti il palmizio polveroso in mezzo al cortile, con
lo tengo a capo del letto [un palmizio] per ricordanza del giorno che ci
pananti, iii-98: rallegra [il palmizio] l'orrida faccia degli arenosi deserti,
caprifoglio che circondava il tronco d'un palmizio, dove per solito s'adunavano gli
7-14: arrampicato in vetta a un palmizio, un uomo a colpi di roncola lo
dell'età nostra di creta a disputare il palmizio della gloria alla mia scarsa abilità.
in un ellissi diviso da un fusto di palmizio in due campi, come da una
poppante il narghilè ah'ombra d'un palmizio. -tipo di edificio da progettare
tornavo trionfante recando il ramo e il palmizio. calvino, 2-73: nel giardino
poppante il narghilè all'ombra di un palmizio. na accogliènza, sf.