monti, 3-1-328: così gl'immani anguipedi pagaro / di lor nefanda scelleranza il fio
, e che ha qualche somiglianza col pagaro. = dimin. di castagna
pagro, con epentesi (v. pagaro) e metatesi. paragóccia (paragócce
nnoe v'ànno parte che noe vi pagaro danari. cavalca, 19-102: quel giovane
, 465: i detti danari si pagaro per me tomaso de'perazi e compagni,
lacopi, v-401-129: i quali danari pagaro a giovani ed a donato per lo
cavalcanti, 59: item ne pagaro per me la conpangnia degli scali,
oro per loro redenzione, de'quali pagaro sedicimila. livio volgar., 4-53:
parte di xxv fiorini d'oro che si pagaro per trarre di bando guerra e raver
libri di commercio dei peruzzi, 420: pagaro per me per ispese di me giotto