perché state qui tutto il giorno in ozio? quegli risposero: perché nissuno ci
comoda, fra gli agi, nell'ozio. baretti, ii-296: né voglio
da gran tempo. quell'intervallo d'ozio aveva nociuto alla sua abilità tecnica? b
. tasso, 6-iii-94: pur l'ozio ignobil mio talor consolo / come piace
sdrucciolare facilmente de la fatica a l'ozio, l'accettò lo invito. tasso,
un accidente: starsene compieta- mente in ozio. palazzeschi, 1-531: soltanto coloro
]: vivono accidiosamente in un brutto ozio. g. gozzi, 3-3-404: vergognandosi
affare, non volli accidiosamente consumare un ozio prezioso, all'agricoltura, alle cacce
. salvini, 39-v-103: frutto infelice dell'ozio è la lussuria e la lascivia,
fanciulletti... troppo nuoce l'ozio, empionsi per ozio le vene di flemma
troppo nuoce l'ozio, empionsi per ozio le vene di flemma, stanno acquidosi
, ii-138: non è però l'ozio quello che acuisca gli intelletti. carducci,
facendol cantare [achille] in quell'ozio gl'incliti fatti degli uomini grandi, addisciplinato
i regni in non cale, a l'ozio, al lusso, / a la
permise che la città s'annighittisse nell'ozio. magalotti, 9-1-196: sopra l'
lei in fatiche onorate, non in ozio di convento. nievo, 131: e
]: c'è degli uomini affaccendati nell'ozio. può l'uomo essere occupato e
convertita in fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli veduto
bella / fugge, al foco filando, ozio ed algore. marino, 330
d'annunzio, iv-2-179: in quell'ozio, tra quel calore,...
da far nulla, / e l'ozio non alligna in casa mia. algarotti,
senza arte: / che dal lor ozio o da servili studi / sol violenza or
-dormire, riposare sugli allori: restare in ozio, pago di un successo, di
erbosa i pastori ingannano talora il lungo ozio con nenie che sanno di preghiera
plotino, / che, credendosi in ozio viver salvo, / prevento fu dal suo
d'anni, sono molto più amanti d'ozio e di tranquillità, che non di
spagna, ad ammansire nella pace e nell'ozio. segneri, i-398: è vano
i vezzi e gli agi, / per ozio, per diletto o per lusinga.
. intr. e rifl. darsi all'ozio, alla vita molle; infiacchire.
doveano lusingare ad ammorbidirsi sulle piume dell'ozio, ed a gonfiarsi all'aura dell'ambizione
: cosa perniciosissima a'soldati è l'ozio, perché, se non hanno da far
agli occhi è apparito, nutricato per ozio da memoria. idem, i-378: amore
ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini, oscurissimi e vilissimi genitori,
, fuora / del mondo, in ozio, un breve angolo serra. salvini,
qui all'ambrogiana, perché sono in ozio. = lat. anticipàre (comp
serristori, conc., 11-757: l'ozio genera il vizio e questo il delitto
persuasi che, anziché cercar fomento nell'ozio e nella noia, più saggio partito
per quanto disordinata passionalità, rivolta all'ozio. slataper, 1-74: si inveì con
appancàccio). ant. sdraiarsi in ozio, su una panca. l
agg. adagiato, rilassato comodamente e in ozio (su una sedia, su una
poco a poco la gloria sua nell'ozio e quiete veniva ad appassire, cercava principio
, fu cagione che per fuggire l'ozio mi andai esercitando pel contado d'arezzo.
appigionasi appicca al cataletto, / ed in ozio fa star tutt'i becchini. calandra
appicca al cataletto, / ed in ozio fa star tutt'i becchini. pananti,
i polsi le ganasce: stare in ozio, non far nulla. allegri,
e vili / fur gli agresti sudori; ozio le soglie / scellerate occupò. cattaneo
sé ciascuno, quando standosi talvolta in ozio pensa e discorre seco stesso, facendo
gli omini posti nella prosperità e nell'ozio, quando la fortuna seconda loro arride
movimenti, vivacità di intelligenza (per ozio, per inerzia, per abitudine,
-far l'arte di michelaccio: vivere in ozio. g. a. papini,
secol nostro, / han per maestro l'ozio, e per materia / l'insipidezza
rajberti, 2-124: vi dimostrai che l'ozio assoluto non esiste. giusti, i-420
mie poche doti intere assorte / nell'ozio, che i più belli anni m'ingoia
della persona atante che quando giovane in ozio dimorando non era. idem, dee.
dio. parini, xviii-280: l'ozio da i campi e l'atra inopia caccia
, / e 'l fallir giovenile e l'ozio indegno / canuto or piango e i
giorni la settimana, ho tutto l'ozio di attendere alle lettere amene. alfieri,
l'uomo nacque non per atristirsi in ozio, ma per adoperarsi in cose magnifiche e
, al covo, / e ne l'ozio inquieto prepara / pur gli artigli la
de gli amanti sono instruite da l'ozio ed esplicate dal tedio. varchi,
obbliga i giovani gentiluomini a infemminire nell'ozio,... a rendersi stupidi e
dalla lor patria la povertà e l'ozio. cesarotti, ii-267: perciò bandiscasi
figlio / barbuto, cui lussuria e ozio pasce. buti, 2-163 [purg.
2-60: la rea ciurma briaca / d'ozio, imbestiata in leggiadrie bastarde,
men vinta, / e fuggir l'ozio, avea l'afflitta tolta / bavella cruda
, inconsapevole di tutto, a bearmi d'ozio in una barca sul nilo! saba
borgese, 6-119: la guardammo per ozio curioso, non senza la benevolenza superba
machiavelli, 58: essi temevano quell'ozio, a che la benignità del paese
l'invidioso e il biasimatore si sta in ozio. campanella, i-328: tra'poeti
a fare guerra, ne nascerebbe che l'ozio la farebbe o effeminata o divisa;
, /... / come l'ozio e i nuovi libriccini / tolsero loro
diventasi adunque così per solitudine coniuncta con ozio, pertinace, vizioso et bizarro.
, credete a me, starmene in ozio / come tant'altri ch'hanno fatto borsa
2-209: sbuffa e si gloria / l'ozio sagrestia, ha acceso una lampada sulla soglia
conserte. - al figur.: in ozio. manzoni, pr. sp.
sono qui per darmi un poco di ozio, e non per correre come un matto
: e sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda,
: la rea ciurma briaca / d'ozio, imbestiata in leggiadrie bastarde, /
, e nullo il seguì, che l'ozio e il brutto / silenzio or preme
, avendoci pensato più volte in questo ozio che ho doppo la cacciata di piero
dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di
tristizia, la quale prende cagione dall'ozio. machiavelli, 754: [castruccio]
. suonare lo zufolo; stare in ozio. pataffio, i: e'calameggia
gl'ignoranti, che sono asinoni all'ozio e maiali al truogolo. p.
dimentiche del loro ufficio, in un ozio. una strada venuta dalla camionabile traversava
e, a giudicar dalle apparenze e dall'ozio perfetto nel quale viveva, concludo che
xxiv-800: qui me ne sto anneghittito nell'ozio, avvilito ne'sospiri e nelle lagrime
] del limaccio, così la lussuria ama ozio. arrighetto, 252: contro
/ tu canta, or che se''n ozio. chiabrera, 78: io sorgea
mente / di giove e da l'inglorio ozio del caos / venne all'onor della
, 6-iv-1-86: sta mal suo grado in ozio il buon bifolco, / chiuso nell'
muovere un passo: ama principalmente l'ozio e la negligenza: consuma poco meno che
fama, fugire e obstare molto all'ozio et inerzia, non meno che a capitalissimi
ponte... per non stare in ozio... vedete com'è andata a
il gusto smoderato de'piaceri prodotto dall'ozio. è proprio delle teste deboli e
. luogo di dissolutezza, di ozio, di vizio. giusti,
abbiamo la conscienza sì tranquilla e tant'ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere
alfieri, i-255: chi per mero ozio e vaghezza rientra nel già disertato suo carcere
ariosto, 36-22: serberò a maggior ozio di provarmi / ch'ogni laude di
io: « ma cui nell'ozio e al nostro appetito le esposizioni le inaugurazioni
sopra dava un'impressione di lusso e di ozio. pavese, 5-45: passava qualche
di più, se dio mi concede ozio, carta e calamaio; ma sempre
e lavori da loro, nimiche mortali dell'ozio, e de'giuochi, e de'
a stimolar la vana / cascaggine dell'ozio e della noia / si tuffa nella schiuma
dimentiche del loro ufficio, in un ozio. una strada venuta dalla camionabile traversava
in sè ciascuno quando standosi talvolta in ozio, pensa e discorre seco stesso, facendo
eterna. 8. vincere (l'ozio); rompere (il digiuno).
per l'amene valli / castigar l'ozio e seguitar le fere. 9
appicca al cataletto, / ed in ozio fa star tutti i becchini. salvini
, 61: marzo è un fanciullo in ozio, a cavalcioni / sul vento che
la logica. l'autore ha creduto rappresentare ozio, vizio e lavoro. tozzi,
e il censo avito / dissipati nell'ozio o a far l'inglese, / trito
severo cercatore di segreti, e dell'ozio desideroso. 6. chi tenta
, 267: mai mi lascio stare in ozio, fugo il sonno, né giacio
. leopardi, 840: parte infracidando nell'ozio, parte stillandosi il cervello sui libri
fra giordano [crusca]: l'ozio è accompagnato sempre dal lucro cessante e
, esitare; ritardare; stare in ozio. boccaccio, i-38: egli commoveva
cessi mai, / né mai stia in ozio, sia polita e monda. idem
generazione presente si è mossa dall'antico ozio alla faticosa vigilanza, cui la salute
d'un che non la consuma in ozio cheto, / ma per publico prò l'
compagni mi trassero a un chiromante in ozio e presentarono una delle mie mani alla sua
cilema o in cileme: in ozio, perder tempo in ciance e in
, 5-47: sfogliando quei quaderni nell'ozio del pagliaio, egli non riusciva a leggervi
464: coloro che per infingardaggine e per ozio si stanno con le mani a cintola
là senza una meta precisa o per ozio; perder tempo senza far nulla.
uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono. idem
parini, xxi-22: spesso al faticoso ozio de'grandi / e all'urbano clamor
inutili e belanti, / gialli d'ozio, di spleen e di mento grasso
croazia. monti, x-3-368: ben l'ozio si convenne e il fasto insano /
» e li « collezionano ». codest'ozio noi chiamiamo ora critica e storia letteraria
da collocarsi, e nel triste ozio, che da sette mesi lo divorava,
1-77-mi convinsi poi che questo [desiderio di ozio] era in me un accesso periodico
immagini, che si può fare per ozio, per divertimento o per altri fini.
abbiamo la conscienza sì tranquilla e tant'ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere
commette a ruota, e nell'ozio della navigazione se ne fa a
chiodi. fecelo il caro dovizioso nell'ozio, e in mezzo alla lautezza delle
stato licito dall'altre mie faccende usurpare ozio, tutto lo ho conferito a ricercare
. beccaria, 1-345: io chiamo ozio politico quello... che, essendo
quasi in fronte aver piacere di quell'ozio e trascorso di tempo. =
, 5-4-875: non si dee in ozio star sotto al suo tetto; / ma
nella sua giovinezza; sorgea da lungo ozio, curiosa, credula, acuta,
vengono poi i congregati, mediante tale ozio lodevole,... a riportare maggior
in quegli studi a consumare dignitosamente l'ozio suo; e sempre anteponendo alla gloria
: alla ingrata contadinesca fatica l'urbano ozio anteponevano. manzoni, pr. sp
voi co'vostri studi di questo contadinesco ozio, che non fanno molti altri giovani
173: impiegò le sue ore d'ozio a imparare a leggere e scrivere e a
chi è contemplativo, debba stare in ozio, e non far nulla. buti,
assai ricco, e che gli potea apparecchiare ozio alle lettere, ma poi per contrario
suoi conti / chi inerme e nudo in ozio vii si giace. pananti, i-254
a'suoi piaceri, o si sta in ozio, del quale è ghiottissimo. sezionati
, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento. guerrazzi, iii-51:
poi da quei circa sei anni di ozio e di dissipazione, mi avea fatto
e le trattative. leopardi, 8-53: ozio le soglie / scellerate occupò; ne'
. -grattarsi il corpo: starsene in ozio, senza far nulla. cellini
e corpulenti. ariosto, 14-93: l'ozio da un canto corpulento e grasso,
alla quintana, e quasi mostrando un altissimo ozio tra tante e così continuate fatiche.
tu l'arti opponi / a l'ozio vii, corrompitor de'buoni. russo,
stare senza far niente, stare in ozio; vivere placidamente, stare tranquillo. -
: si trattengono in cosettine di grande ozio e di niun pregio. masuccio, 156
dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di
quella mente / vivo; e quant'ozio il fato e i tempi iniqui / a
dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio. panzini, iii-252: se qualcuno
chire, né constituirà el corpo in ozio e delizie, ma userà le ricchezze
, diretto, / della gola, dell'ozio e degli amori. / le costure
. persona che ama starsene in ozio al caldo, vicino al fuoco;
che giace accovacciato; che sta in ozio. d'annunzio, i-865: spietatamente
col corpo; giacere, stare in ozio nel letto; vivere senza far nulla.
la ceneret il focolare: starsene sempre in ozio accanto al fuoco, fare abitualmente il
né mai lasciargli soli, né sedere in ozio femminile, sé ridursi covando tra le
, pigra e neghittosa, tra l'ozio e la crapula ingiustamente consuma e disperde
dominante decrepita; il popolo snervato nell'ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di
ben d'altrui. -crepare d'ozio: oziare tanto da esserne annoiato.
che muoiam di mattana, e crepiam d'ozio. -crepare di salute: essere
.. cullava le proprie navi in un ozio triste di pensieri e di sentimenti ancorandosi
in fine la pace ancora in un ozio molle ed effemminato, aveva egli vedute
uomini che spendon la vita loro in ozio e che si pigliano delle cure fuori
lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono. piovano arlotto
mi son trovato spesso, o per ozio, o per malinconia, o per mantenermi
nella sua giovinezza; sorgea da lungo ozio, curiosa, credula, acuta, tanto
. beccaria, 1-345: io chiamo ozio politico quello... che, essendo
trinci altrui, se al sole in ozio / l'unta cute sporrai, non visto
desiderio è spirito freddo e inclinato più allo ozio che alle faccende. sarpi, i-155
a caccia andare spesso, / sempre l'ozio dannando, come i saggi, /
decadenza delle culte europee nazioni portò l'ozio e la dappocaggine. manzoni, pr
da porto, 1-301: solamente l'ozio mette desiderio negli animi delle cose soverchie
s'affaticava, e chi si dava all'ozio. ca valca, 19-37
cosa degna; / in darsi a l'ozio è vergogna con danni. sacchetti,
beni. pallavicino, 7-142: quasi fosse ozio di scioperati il rimeritar con le grazie
cede alle tentazioni della carne, cade nell'ozio e nella inerzia, e debilita l'
, 1-33: tanto per occupar l'ozio, prolificarono, con quella, che,
poi la maggior parte degli eloquenti all'ozio e al privato esercizio di declamar nelle
di certi canoni che gli impongono l'ozio sotto l'interdetto delle occupazioni in arti
, ma all'ombra dei lauri; l'ozio pure, ma con decoro. de
cui non aveva né vera disposizione né ozio. monti, ii-450: ma io
ai piaceri, alla lussuria, all'ozio, ecc.). machiavelli,
può 'l clero ignorante, / dedito all'ozio, al vizio, alla pigrizia.
di che s'avvezzano essi poscia all'ozio e alla mendicità. giannone, 2-1-
degeneri, i fastosi / palagi, l'ozio, i carnovali e il sonno.
vivere e della donna, e più in ozio che in fatica d'arme. marco
, ne'fecondi la delicatezza e l'ozio. lancellotti, 25: forse in quel
giovene delira / e vaneggia ne l'ozio e ne l'amore. testi, i-51
delizioso e molle / tutto era d'ozio e di lascivia pieno. castiglione, 143
sempre un'azione demoralizzatrice, incoraggia all'ozio. demoralizzazióne, sf. il
ha sofferto: tutto l'altro è ozio. 19. figur. ant
la depravazione e quindi il cominciamento dell'ozio e della inoperosità della letteratura italiana furono
vigor ne frange, / ritenci in ozio, e gli animi deprime. carducci,
, e in quelli poi con solingo ozio rechi disiderati pensieri, e in quelli
. disus. attitudine, disposizione all'ozio, all'inattività; ignavia, pigrizia,
. indolente, pigro, dedito all'ozio. instituti dei santi padri, 1-198
dio che il povero viva lontano dall'ozio, peste non men desolatrice dell'alta che
: e sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda,
a caccia andare spesso, / sempre l'ozio dannando, come i saggi, /
diffonde il contagio dei medici ammalati d'ozio e di bisogno. -intr
; divultocchi il tuo mal, nell'ozio dormi / fra i secchi lauri tuoi
in quegli studi a consumare dignitosamente l'ozio suo. verga, 2- 156
ragazzo] si diguazzi un po'nell'ozio, e non attenda che ad esercizi fìsici
, ne'palazzi de'prepotenti, all'ozio, alla truffa, allo scherno, alla
taverne, nel corteggio scheranesco, all'ozio, alla truffa, al dileggio,
cosa nemica dell'arte. vanità ed ozio fomentano il dilettantismo, come severità e
caccia andare spesso, / sempre l'ozio dannando, come i saggi, / sanza
e della donna, e più in ozio che in fatica d'arme. guido da
14. locuz. dilettare l'ozio, dilettarsi nell'ozio: oziare,
locuz. dilettare l'ozio, dilettarsi nell'ozio: oziare, poltrire, ammazzare il
ciascuno, o in piazza il suo ozio diletta, o in taverna sta nascoso.
: le... legioni marcendo nell'ozio, comin ciarono a dilettarsi
affaticava, e chi si dava all'ozio. bibbia volgar., iv-504: veramente
amor giudizioso, era pigro e voluttuoso nell'ozio, quanto laborioso diliretto, ragionevole,
, ne'fecondi la delicatezza e l'ozio. gemelli careri, 2-i-183: la diligenza
dimessosi per la viltà dell'animo suo all'ozio, in tutti i suoi pensieri,
de'piaceri, delle delizie e dell'ozio, con tanta virtù di animo governar
lo quale si dimostra che egli nell'ozio de'fatti ripensava, e nella solitudine
. accolti, i-1-6-115: con diniego d'ozio indurando i corpi al travaglio, ebber
aspira a un'immortalità che sarebbe insipido ozio; ma cerca quel dio, che
, x-66: vivea lepre festevole / in ozio ed a diporto / fra le insalate
corruttela de'sensi, e mantenitori di ozio disarmato, ma perniciosi alla grandezza,
ha vinto, e perde / in perfid'ozio la vittoria. leopardi, 17-26:
g. bentivoglio, 4-42: fra l'ozio e gli agi vive quieta la moltitudine
del nulla, bimbo su rena, per ozio mi svago, a disegnarlo d'idillio
disfacimento morale. carducci, iii-17-41: l'ozio portava la corruzione, che più sfacciata
neschi... e disinclinato dall'ozio del serraglio, avido di fama
man sì pigra, e sì dell'ozio è vaga, / e qual sì fredda
senza impegno di lavoro, stando in ozio (il tempo, la vita).
sfaccendato; condizione di chi vive in ozio; scioperataggine. milizia, ii-337
la virtù partorisce quiete, la quiete ozio, l'ozio disordine, il disordine rovina
quiete, la quiete ozio, l'ozio disordine, il disordine rovina. guicciardini,
nievo, 667: da popolazioni sfibrate nell'ozio e viziate dal disordine si coscrivevano legioni
le prede / si dispensan ne l'ozio e ne la pace, / nostri in
cono., ii-721: coll'ozio, colle feste e colle largizioni, e
g. gozzi, 208: in quest'ozio della villa... ci sono
egli fece in mantenere nel suo napoletano ozio virgilio. = voce semidotta,
tribuni e de'consoli, arrugginito dall'ozio divenne ottuso, e parve greve alla
casa calderari. romagnosi, 19-699: l'ozio e la dissipazione producono quasi gli stessi
miei dolori nella dissipazione o accresciutili coll'ozio. deledda, ii-1007: la malattia lunga
m. villani, 1-4: vacando in ozio, usavano dissolutamente il peccato della gola
celle, 5-32: il savio nell'ozio non diventa marcio; alcuna volta ha
l'animo retratto, ma non dissoluto nell'ozio. -valerio massimo volgar., i-138
passare dalla divozione alle morbidezze e dall'ozio alla dissoluzione, di modo che, sebbene
, o pure per lo troppo lor ozio, un certo assai viscoso flemma con una
, 4-29: monsieur godeva l'onesto ozio della pensione in compagnia di madame marie
che ciascuno intende ch'io ragiono dell'ozio, della virtù mortai nemico ed unico
sentina che li riceve si è l'ozio. s. bernardo volgar., 3-117
pensieri,... in un lodevole ozio. redi, 16-v-404: si occupi
dovunque divertir gli piaccia, / l'ozio da i campi e l'atra inopia caccia
uomini infangati nella cupidigia e ira e ozio, schivano gli uomini d'ascoltarli.
non tocchi il tuo mal, nell'ozio dormi / fra i secchi lauri tuoi serva
la divorante noia, ch'è figlia dell'ozio o del difetto di nuovi piaceri.
quegli uomini divorano la loro vita nell'ozio e nell'inutilità. ojetti, i-324
l'uomo, divorato dalla noia dell'ozio, si crea un'occupazione arbitraria;
, quell'ingordo divoratore del tempo [l'ozio]. muratori, 7-i-269: ma
pensieri con malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. =
: come simbolo del tipico piacere dell'ozio proverbialmente attribuito agli italiani, particolarmente delle
dossi, 496: a gustare il dolcissimo ozio che dovreb- b'essere la nota dominante
'. -dondolarsela: stare in ozio, senza far nulla; esitare,
-acer. donzellane: chi ama stare in ozio, scioperato, fannullone; scapoione.
. -passare oziando, consumare nell'ozio (un periodo di tempo).
dormito lungamente. 2. vissuto nell'ozio, inoperosamente. giusti, 2-260:
si fossero date alla quiete e all'ozio, dirizzando accademie e scuole di lettere
dubbiosamente, se tutto ciò non sia un ozio senza amenità e senza utile.
, duro alla fatica, nemico dell'ozio e degli spassi, egli ebbe la stima
, ii-333: in siria viveva in ozio, preso dallo amore di cleopatra, riconfortandosi
. languire, infiacchirsi; stare in ozio, inattivo. petrarca, iv-1-91
mirabil prove / per eccitar qualunque in ozio vive / a imitar le lor opre.
di svegliarmi ed eccitarmi dal sonno dell'ozio, maravigliomi e lodoti di questo tuo
temenza deh'ombra della luna eclissante starsi in ozio. eclissare (ant. e popol
tempo così prezioso e necessario per l'ozio, economizzate almeno quello che destinereste al
entro dipinta gabbia / fra l'ozio ed il diletto / educavasi un tenero /
. bencivenni [crusca]: l'ozio è la cagione degli effem- minamenti.
tesauro, 2-ii-134: lasciava intanto nell'ozio effeminar questa spada. vico, 477:
il sonno e la piuma, e l'ozio molle / su le morbide coltri a
gli altri sono molli, effeminati dall'ozio e dai tripudii disonesti. palazzeschi,
poi la maggior parte degli eloquenti all'ozio e al privato esercizio di declamar nelle
qualche volta passare o girandolar lì per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e
, i-185: infelice colui, cui l'ozio stringe, / né di gloria lo
samminiato [petrarca], i-121: ozio e riposo sono due beni gratissimi della vita
e fredde a chi mi scrive per ozio è un lusso epistolare che non fa
piace all'uom pingue e stufo e d'ozio erede / barzellettar sovra le sacre cose
10-44: [quest'estetismo] illudendone l'ozio, accompagnava insomma una civiltà di
annunzio, iv-2- 966: condannati all'ozio invece che al lavoro, ella aldo
: quest'estetismo che, illudendone l'ozio, accompagnava insomma una civiltà di successori
stato licito dall'altre mie faccende usurpare ozio, tutto lo ho conferito a ricercare
secca, c'avrebbe bisogno de l'ozio d'un anno, ed una lieta
loro da sussistere mentre si trovano in ozio, e così non si devono aborrire
d'annunzio, iv-2-89: e, in ozio, girando per le stanze, ebbe
poi la maggior parte degli eloquenti all'ozio e al privato esercizio di declamar nelle
menar la sua vita, che con ozio usare i beni del reame romano. fazio
in verun modo alla gentaglia di vivere in ozio, e i vagabondi sono indifferentemente arrestati
di tanto prezzo il cibo, l'ozio, la lussuria, le cacce, i
quale gravezza a ogni operazione, all'ozio, all'esistenza stessa. leopardi, i-43
obbligato a rendervi conto di tutto quell'ozio che, in gran parte, a vostra
lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono. cavalca,
monaco a rivestir quel corpo obeso dall'ozio con le pesanti armature. estenuazióne,
per vivere ozioso, dedicando questo suo ozio alla comprensione e al godimento dell'arte
i lumi / il vizio e l'ozio e i pessimi costumi. p
rustiche leggi, unico avanzo / d'ignobil ozio. alfieri, 1-104: ad onta
un'ora della sua vita in quell'ozio che per eufemismo si dice 4
l'orecchio e fra la mollezza e l'ozio seppellire l'ingegno. botta, 5-102
, e in quelli poi con solingo ozio rechi disiderati pensieri, e in quelli pensieri
gioveni del nostro tempo, ché l'ozio gli costrigne andar cercando i fatti d'
di fegato, per liberarvi affatto dall'ozio e mettervi in continova facenda. [
campanile, come un falcaccio salvatico, nell'ozio. viani, 14-339: « zizzania
agostino volgar., 4-143: fuggi l'ozio, ch'è morte dell'anima,
ondeggia tra un lavoro incerto e un ozio famelico. tommaseo, 3-ii-199: nel
, sebbene ei già avesse, e l'ozio di un alto e la fame
, abominazione. giusti, ii-265: ozio ingrato che mi toccò a succhiarmi
condotta del fannullone; oziosità abituale, ozio saggine. dossi
è nella coscienza umana la bellezza dell'ozio che fu persino inventato il modo di
). persona sfaccendata, dedita all'ozio; poltrone, scansafatiche.
baciamano dicendogli che con un poco d'ozio gli scriverò una esperienza, che già
botta, 4-369: la solitudine e l'ozio fecero fantasticare vieppiù quell'anima attiva
; / e la noia del lungo ozio monastico, / attivo il lama e industrioso
delle immagini, che si può fare per ozio, per divertimento o per altri fini
ne fe'la schiuma, / sì l'ozio, e 'l cibo, e 'l
suo figlio / barbuto cui lussuria e ozio pasce. petrarca, 264-63: questo d'
tutta la leziosaggine, che ingenera l'ozio pigro, né gli scienziati con tutta
, i fastosi / palagi, l'ozio, i carnovali e il sonno. papini
viziosi, che amano meglio servir in ozio che faticar in libertà. 0. rucellai
mestiere, duro alla fatica, nemico dell'ozio e degli spassi, egli ebbe la
tasso, 13-iv-331: ama corinna l'ozio e l'ozio è in cielo: /
13-iv-331: ama corinna l'ozio e l'ozio è in cielo: / ma la
/ senza briga vivesse in pace e in ozio. / ognun vi s'arrecò di
, iii-27: regge questo ovato l'ozio, che è un uomo grasso e
e sia pur di figura, per ozio e diletto. faticare (ant
parini, xxi-21: che spesso al faticoso ozio de'grandi / e all'urbano clamor
cotesta vita era stata occupata soltanto d'ozio, e faticosa di piaceri. a
: la rea ciurma briaca / d'ozio, imbestiata in leggiadrie bastarde, / che
potessi / cosa esser grata un vile ozio devoto, /... / giurerei
coltellata venga tirata per scherzo, per ozio, da una persona fatua, non
un pessimo servizio, / favorir l'ozio, e incoraggiare il vizio. leopardi
, 15-44: quivi fra cibi éd ozio e scherzi e fole / torpe il campion
, / e vide i re ne l'ozio glorioso. equicola, 403: gli
meritate. -festa, vacanza, ozio, riposo, sospensione del lavoro;
festivo, dedicato al riposo, all'ozio, alla celebrazione di solennità religiose o
, 2-2-74: dio sa quando voi arete ozio e commodo di studiare fermamente sei mesi
. pirandello, 7-78: in quell'ozio smanioso, intanto, si sentiva dentro
iii-7-54: assettato / con lor s'era ozio, il quale ella vedette / che
stringeranno insieme. giusti, ii-73: l'ozio, i bagni e la strada ferrata
fu mai fertile come una settimana di ozio. 4. fecondo, prolifico
, x-66: vivea lepre festevole / in ozio ed a diporto / fra le insalate
lo cor festino / fugendo l'ozio. giov. cavalcanti, 236: [
ero perduto, / e ne l'ozio sommerso e nel fetore / tutto d'
da un'eccessiva fidanza all'estremo dell'ozio. alfieri, i-180: nulla affatto m'
plotino, / che, credendosi in ozio viver salvo, / prevento fu dal
203: tutto il verno standosi in ozio eran diventati fieboli e nighit- tosi.
goldoni, iii-608: -garbate signorine! ozio, ozio, non si fa nulla.
iii-608: -garbate signorine! ozio, ozio, non si fa nulla. tenga e
senza tripudio; / leggo lavoro studio / ozio filosofando. palazzeschi, 3-285: sono
/ per non aprir ove filosofisca / quell'ozio, ove tua voglia più si fura
non a gioco, non a pigro ozio, non a diletti lascivi data. ariosto
quando uno si contenta di godere un ozio letterato; e, lontano da ogni
volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli
da un'eccessiva fidanza all'estremo dell'ozio. = voce dotta, lat.
.. non fa quasimente che marcire nell'ozio più abbietto, nella più floscia sfaccendatezza
elèna il pastor perfido, / frenò con ozio ingrato i venti nèreo. =
tasso, 15-44: quivi fra cibi ed ozio e scherzi e fole / torpe il
castiglione, 13: per essere l'ozio da ciascun dannato e vituperato come fomento
per passatempo di chi sta soverchio in ozio. cesarotti, i-435: una o
senza liti la gente e senza foro / ozio molle godea. questa è l'etade
agli altri tutti troppo nuoce l'ozio. = voce dotta, lat
tronchi e dalle foglie, / dorme l'ozio a quell'ombre e russa forte.
avvenimenti. stigliani, 2-116: in quest'ozio, in questa bada / ecco 'l
l'abbandonare. galileo, 1-1-73: ozio maggiore di quello ch'io abbia qui
. de marchi, ii-312: tedioso ozio forzato che somigliava all'inerte agonia di
e l'altra provincia non riconoscesse un ozio così felice molto più dall'unità cattolica
, 3-91: non per languire in ozio neghittoso / assunto è il prence a
] immaginati furono non per pascer l'ozio, peste degl'imperi; ma per.
fraterno / sangue la man tinge per ozio. -che avviene fra concittadini,
1-12: giace... immerso nell'ozio e lascia libero il freno alla negligenza
epicuro, 99: ma che nell'ozio più m'impigro e infrigido? /
leopardi, 383: si compiaceva anche dell'ozio e dei diletti pacifici, e insomma
che tanto era pigro e voluttuoso nell'ozio, quanto laborioso diligente e tollerante nel
conosciuti, non gli lasciava in pigro ozio intristire. -attaccare, combattere,
comp. dall'imp. di fuggire e ozio (v.). fuggiménto
per mostrare gratitudine e per fuggire l'ozio. -soffocare, respingere (un sentimento
, / e gracchi pullularono / d'ozio nell'ozio nati; / come in pianura
e gracchi pullularono / d'ozio nell'ozio nati; / come in pianura molle /
il fuoco: sedere a lungo e in ozio davanti al focolare. boccaccio,
per non aprir ove filosofisca / quell'ozio, ove tua voglia più si fura.
v. s. rev. ma avesse ozio di stare in villa, alla vista
, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge. firenzuola, 55: questo
dossi, 504: superbi del loro ozio in velluto, gridan la croce all'
in velluto, gridan la croce all'ozio in frustagno. idem, 738: la
polli con lenti progressi ben pasciuti nell'ozio molle de'lor gabbioni formavano pranzi salubri
ai piaceri, al lusso, all'ozio dissoluto. buonarroti il giovane, 9-209
suoi costumi ci aveva invaso, l'ozio gallonato era solo in pregio. 3
un nemico del lavorare ed amico dell'ozio e della pigrizia. manzoni, pr
giusti, i-500: io ho provato l'ozio degli studi e gli studi dell'
degli studi e gli studi dell'ozio e,... consiglierei tutti a
d'onore e di gloria, deditissimi all'ozio e a piaceri, garosi, faziosi
apprendi, / e quanto al femminile ozio sovrasti / la sudata virtude. padula
la loro vita nel lusso e nell'ozio, furono chiamati spregiativamente frati gaudenti
questa poltroneria di scrivere, generata dall'ozio della campagna, trovo la ragione deh'avermi
. ma da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini, oscurissimi e vilissimi genitori
chiesa, gente di lavoro, gente d'ozio, gente piccola e grande. alvaro
di quella che succedeva in retaggio all'ozio ed era pretesto all'insolenza, richiede
lungi si perde / dentro il meridiano ozio dell'aie. d'annunzio, i-22:
403: scrivere non per gloria ma per ozio, e come la penna getta.
di tanto prezzo il cibo, l'ozio, la lussuria, le cacce, i
/ veg- gendo le civaie stare in ozio, / ghiribizzando funghi e ossocrozio /
guicciardini, 145: se bene lo ozio solo non fa ghiribizzi, pure male
pure male si fanno e ghiribizzi sanza ozio. bandello, 1-3 (i-49)
vera ragione che ci sedusse al dolce ozio... furono le femmine della nostra
: giace... immerso nell'ozio e lascia libero il freno alla negligenza.
l'italia] beata in quel dolce ozio idillico, che era il sospiro e la
/ v'han delizie ed amori, ozio e diporto. bettinelli, 1-ii-244: certo
), di poca cultura, dedito all'ozio ed a'bagordi. -letter
campofregoso, 4-22: voi stati in ozio, anzi pur tutti in gioco,
, apprendi, / e quanto al femminile ozio sovrasti / la sudata virtude. svevo
un silenzio raccolto, la gioia dell'ozio, la gioia di una vita povera di
giordani, iii-35: ebbe tempo e ozio a meditare, e con assai probabili congetture
volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli
un girigogolo: io ho provato l'ozio degli studi e gli studi dell'
degli studi e gli studi dell'ozio e, per quello che m'è parso
. -al figur.: stare in ozio, in piacevole riposo. caporali,
chiesa, gente di lavoro, gente d'ozio, gente piccola e grande. negri
rifl. figur. popol. stare in ozio, non far nulla. berni
culo: senza far nulla, in ozio. pataffio, 1: a bacchio
ventre, la pancia: restare in ozio, non far nulla. -anche: gioire
v. s. rev. ma avesse ozio di stare in villa...
gratta, la lepre scappa: l'ozio o la svogliatezza determinano il fallimento di
succede, il danaro pazzo, l'ozio, il lusso, gli amori, la
. pananti, i-16: or qui nell'ozio tanto tempo a starmi, / io
il castel ideila sua villa e l'ozio, / indi le navi conquassate acconcia,
; che invita al riposo e all'ozio. parini, giorno, i-246:
, nel cui sen godremo / ignobil ozio e libertà romita. leopardi, v-103
superfluo vento. ariosto, 34-75: l'ozio lungo d'uomini ignoranti. bandello,
/ fuggi, virtù ti dice, l'ozio, la gola, il sonno. fantoni
anch'ei destato / è di vii'ozio nobile nemico, / è d'illustre
speme / ivi trassi cantando, e l'ozio illustre / del mio signor fu dono
: ma ch'io rimanga / in ozio imbelle allor ch'ogni altro asperso /
[i soldati] imbolsivano il corpo nell'ozio. bresciani, 3-203: giovinotto,
c. dati, n-115: l'ozio, non coltivando gl'ingegni, lascia imboschire
che imbruna / l'uve ed all'ozio il cittadino invita, / di bei motti
voragine, / per non istare in ozio le persone, / se surgessi d'anibal
[il monarca] nondimeno immerso nell'ozio, e lascia libero il freno alla negligenza
casti, xxiii- 507: immersi nell'ozio, nell'ignoranza, nell'indolenza e
. f. frugoni, vi-371: l'ozio... dove s'impaluda spira
fuge finalmente la virtù di temperanza l'ozio, non potend'ella patire ch'ei renda
latini,... dati al marcido ozio e alla impasta e contagiosa avarizia.
e forte, e stato molti dì in ozio, bisognò impastoiarlo prima bene. cipriani
d'oro non accolgono la lascivia e l'ozio; lassuso non si rallegra alcuno per
d'uomini armati stiano rinchiusi in un ozio corruttore, intanto che il nemico tut-
necessità il tempo opportuno, impiegaron l'ozio in opera bellissima. tasso, a
epicuro, 99: ma che ne l'ozio più m'impigro e infrigido? montale
). diventare pigro; abbandonarsi all'ozio, all'accidia; restare inattivo,
o svogliato o accidioso; lasciare nell'ozio. b. davanzali, ii-69:
tmpigorito). divenuto pigro, dedito all'ozio; reso svogliato, accidioso dall'inattività
cadere tanto nell'accidia e ne l'ozio, ch'ei si diventi in certo
essi, impoltroniti in tal giorno per ozio di crapole, di libidini, si recavano
], 3-54-7: la natura ama l'ozio e il riposo del corpo: ma
poter loro summe grandiose che stavano in ozio, intraprendean con esse e per lor conto
borgese, 1-148: si sentiva rigurgitante d'ozio e senza impulso al lavoro.
f. frugoni, 1-433: nell'ozio sità, come in acqua
in ballo / e in cibo e in ozio molle e delicato. marino, 20-283
iii-162: la dimora nelle guarnigioni e l'ozio dell'inabilità deprava il soldato e lo
e la libertà de'giorni inabilitata all'ozio degli studi dall'obbligo d'avergli a
massima inalterabile che non bisogna mai dar ozio al soldato. de luca, 1-6-
quali... sarebbono giaciuti in un ozio perpetuo, se finalmente i comandamenti ed
inasprirono. alfieri, 7-55: l'ozio inasprisce e rende l'uomo curioso de'
se non dormiva. -trascorso nell'ozio, nella noia (la vita).
di attività; inerzia; inoperosità, ozio. - anche: interruzione, sospensione
: tutta quella generazione s'era incadaverita nell'ozio o contaminata di corruttele. idem,
giovenile, / che 'ncallisce nell'ozio incatenata. oliva, i-3-54: volle.
continui d'incallimento nel più vituperoso letargico ozio. imbriani, 4-285: ciò,
incantar la noia di quell'incre- scevole ozio della navigazione, sconciamente parlavano e vivevano
, / che non mai riposa in ozio, / col suo petto palpitante. p
. siri, vi-16: incattiviti nell'ozio e divenuti tal volta refrattari a'comanda-
[storia] per fuggire il nimico ozio e per a voi, conte, sadisfare
una tigre inceppata ivi provai / l'ozio furente e 'l sanguinoso istinto.
impallidisse, / l'uom può l'ozio fuggir, cercar la lode: / fumo
, quanto esercitarti; come fuggir l'ozio, al qual sempre inclina l'indisposizione
anzi tempo, incodardire, incadaverirsi nell'ozio paziente della servitù. 2.
di dì in dì voglie per troppo ozio e per poca virtù lascivissime, temerarie,
mondo un pessimo servizio / favorir l'ozio e incoraggire il vizio. tommaseo,
non gli riuscisse il tempo e l'ozio della convalescenza. vico, 6-175:
vecchi et increspati membri, nel sommo ozio delle lettere... soprastette per la
, quasi che, dato in preda all'ozio ed alla divozione, nutrisse nell'animo
. locuz. stare indarno: starsene in ozio, non far nulla, rimanere inoperoso
luce che il popolo; perché hanno l'ozio ed i mezzi per leggere, parlare
/ che in gonfio palli- d'ozio i giorni vostri / noiosi consumate, ah
indolenti e svagate. -trascorso nell'ozio, nella torpidezza (un periodo di
, noncuranza; inerzia; pigrizia, ozio; mollezza; fiacchezza nell'attività fisica e
. casti, xxiii-507: immersi nell'ozio, nell'ignoranza, nell'indolenza e
: e sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda,
. che vive fra gli agi, nell'ozio; arricchito. odoratissimo). rivestito
indrogavo i miei malati nelle ore di ozio. = comp. da in-con
, 1-86: non l'ammorbidì l'ozio, ma l'indurì la fatica. betteioni
natura umana. giuglaris, 2-7: dall'ozio della sua villa staccatosi, lasciata la
, per fuggire gli accidiosi pensieri che l'ozio induce, andavamo per questi liti le
10-22: taccio i pregi de l'ozio e l'arti industri, / mille virtù
/ c'era maggior industria e minor ozio. guerrazzi, 14-14: buono a nulla
tennero un tempo, onde sbandito / l'ozio turpe ne venga, e a tutti
constretti ad industriarsi, meno occupati dall'ozio, vivessero più uniti. grazzini, 4-269
. seneca volgar., 4-423: l'ozio è pena all'uomo industrio. palladio
inerte, / che dorme a l'ozio in sen. gioia, 1-i-356: sotto
3. che trascorre nell'inerzia, nell'ozio, in maniera inoperosa; che pare
saper trattar, e 'l torno all'ozio inerto. arici, ii-344: l'
. arici, ii-344: l'inerte ozio e l'inopia / le belle arti persegue
che le passioni e l'inesperienza e l'ozio potrebbero recare a quel giovine. leopardi
uomini infangati nella cupidigia e ira e ozio. oliva, i-2-382: costantinopoli cristiana pianse
della vita; l'altra marcisce nell'ozio e nella mollezza. manzoni, pr
d. bartoli, 4-5-3: infeminiti nell'ozio d'una pace lunga tanti anni,
piacevolezza degli ateniesi costumi e il dolce ozio delle muse hanno forse in te infievolita la
pattavicino, 2-488: non lasciare in ozio il vigor dello stomaco, perché, quasi
confermarono. baldi, 3-1-19: infievolito nell'ozio... ed infievolito entro vezzi
del re. saraceni, i-301: nell'ozio e nell'infiù- gardagine consumava il tempo
incominciarono ad infingardire e a muffar nell'ozio. g. capponi, 1-i-341: che
parte al difetto della plebe infingardita nell'ozio della città. lambruschini, 248:
la vita] l'abbandonarsi ad un ozio infingardo. boterò, 9-39: imperoché
certa quiete infingarda e a un certo ozio rincrescevole e pieno di noia e di
: parte [sono morti] infracidando nell'ozio, parte stillandosi il cervello sui libri
vita oziosa, molle; infiacchire nell'ozio. filippo da siena, lx:
il vigore dell'esercito cotidianamente infraliva nell'ozio. roberti, ii-200: infraliva a lui
, 99: ma ché ne l'ozio più m'impigro e infrigido? f.
. gramsci, 6-357: nobiltà infrollita dall'ozio e incartapecorita negli affari.
, 147: non vi ha né l'ozio né 'l negozio scusa; /.
chi sa dove, perché ingannasse l'ozio, leggendo. e. cecchi,
io non m'inganno, al nostro ozio e nostro riposo son già apparecchiati e poco
ai giorni delle lotte amare, al mio ozio ingegnoso,... alle notti
vengavi a noia il vedervi marcire nell'ozio, avvenga che le sue pigrizie ingenerano la
maschia e forte, ma illanguidita dall'ozio, ingentilita dal nitore delle unghie levigate dalle
si perde a giuoco, / e l'ozio lungo d'uomini ignoranti, / vani
ribollisse, fomentata dal rimorso di quell'ozio e dal bisogno prepotente di darsi comunque
come tu, né il sonno né l'ozio averebbono possa di ingottare alcuno.
rimirare a quello che passa, all'ozio presente, a gli ingrandimenti presenti,
ci s'ingrassasse. -crogiolarsi nell'ozio e nei piaceri, impigrire; condurre
dentro la porta, che pon l'ozio in bando, / tien fuori a passeggiar
dall'altra, incontestabile l'iniquità dell'ozio che affama l'industria. moretti, i-314
depravazione e quindi il comin- ciamento dell'ozio e della inoperosità della letteratura italiana furono
-trascorso nell'inazione, nel riposo, nell'ozio (un periodo di tempo, la
della romana repubblica e nella inseparabile cura ozio desiderare. tasso, n-iii-955: ha [
... / han per maestro l'ozio e per materia / l'insipidezza.
-debosciato, infrollito (dal vizio, dall'ozio). giusti, i-179: patrizi
di questi ufiziali... cercano all'ozio e alla divoratrice noia, figlia di
capo inchinato giù o pure per lo troppo ozio, un certo assai viscoso flemma con
, si lasciano o marcir nell'ozio o condurre dalla necessità a fare atti
per aiutarlo a ritirarsi ad uno onesto ozio degli studi ed a vivere a se
de l'ingegni tiranno, io l'ozio uccido, / perché a virtù non m'
sue fiamme. foscolo, x-366: l'ozio della servitù intepidiva le passioni; l'
, ii-2-106: diavol è che chi l'ozio intisichisce / ha pur qualche faccenda,
adimari, 1-198: noi, studiosi dell'ozio, intorpiditi dalla copia e morbidezza de'
a cavallo, non potette dar luogo all'ozio ed agl'intrattenimenti delle donne.
miseria del nostro tempo che ciascuno cerchi l'ozio. patrizi, 623: io sono
particolari che dimostrano... l'ozio naturalmente invadente, vizi conseguenti, l'
mecca si era ancora di più invaghito dell'ozio. -in relazione con una prop.
ahi danno immenso, / se d'ozio vii nebbia lo tocchi, e offeso /
pubbliche inteso, tanto ivi in tristo ozio e libidini occulte invasato. l.
. baldi, 3-1-19: infievolito nell'ozio, invecchiato nell'ombra delle camere ed
1-54: estinti che fossero gl'invecchiati nell'ozio e li nutriti ne'vizi, non
ancora non s'è liberata affatto dell'ozio invecchiato. mascardi, 34: l'
verno, deplorando i mali effetti dell'ozio. alfieri, 5-251: inveir là
compatirlo. pirandello, 7-134: l'ozio intanto lo divorava, gli faceva di giorno
, letti d'impudicizia, letarghi di ozio, libertà di capricci. 3.
proletario] all'inerzia e s'invilisce nell'ozio, ben presto le sue forze si
1-56: parve la città fosse invilita per ozio. 3. perdersi d'animo
così tranquillo e inviolato / fu quest'ozio de'merli. beltramelli, 11-361: il
/ fia che il languisca, e in ozio vii tu cresca / misero erede de
, e giuochi, e cibi, et ozio / lento, che i semplicetti cori
che non invesca / a visco d'ozio e di lascivia umana / l'ali del
fresca, /... d'ignobil ozio, onde s'invesca / l'incauta
. fantoni, i-250: in lung'ozio s'invescano / molli gl'ingegni, e
: egli tanto portato per il piacevole ozio è finito col trovarsi invescato in un lavoro
7-86: già sento del sonno, ozio de'sensi, / il lusinghiero invito.
che agli occhi è apparito, nutricato per ozio da memoria e da pensieri nelle folli
non si attribuisce a dio quel pigro ozio, spezialmente di sì lunga e senza principio
desiderio del superfluo, questo sveglia l'ozio ed i vizi, e da qui
f. frugoni, vi-372: [l'ozio] inruggina l'intelletto e converte il
coll'uso si conserva in lustro, nell'ozio s'irruginisce. -con significato osceno.
e qualche volta non irruginisse per istare in ozio. ghirardi, 77: se non
... s'irru- ginisca nell'ozio. baretti, 6-295: bisogna che la
deteriorare. vasari, 4-i-96: l'ozio, la pigrizia e l'inerzia inrugginiscano
fiere, si ribellava dalla tirannide dell'ozio. c. i. frugoni, i-10-97
se io non m'inganno, al nostro ozio e nostro riposo son già apparecchiati e
lacerati. papi, 4-127: quando dall'ozio e dal torpor tu balzi / repente
languente. -che trascorre nell'ozio e in una forzata inerzia (un
, iv-47: mesta languidezza procedente dall'ozio. pallavicino, iii-552: il papa.
signore: quelle che languiscono in un ozio biasimevole senza far nulla, e quelle
, 19-28: qual delitto / lasciar nell'ozio scioperato e sodo / un terreno languir
, per fuggir, le sue donne, ozio, ministravan lanifero negozio. =
: il tempo largo, / e l'ozio lungo e lento, e 'l loco
nemico del lavorare, ed amico dell'ozio e della pigrizia. b. corsini,
, cattiva consigliera degli ambiziosi tenuti in ozio e soggezione. montale, 4-16:
c., 20-1-5: lo secondo [ozio] a'solli- citi è da desiderare
petrarca, i-1-82: ei nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito di
delizioso e molle / tutto era d'ozio e di lascivia pieno. tasso i-
pensieri con malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. 4.
33: per l'abbondanza per l'ozio, cominciarono di nuovo gli animi a lascivire
hanno di dì in dì voglie per troppo ozio e per poca virtù lascivissime, temerarie
il tempo... non in lascivo ozio e in effeminate delicatezze consuma. tasso
/ non gola, non rubello / ozio lascivo di virtù curava. -trascurato
. / ei sta su 'l fertil ozio de 'l creato / latamente tiranno.
questo lato non ho rimorsi nel mio ozio. -di lato: obliquamente.
non tocchi il tuo mal, nell'ozio dormi / tra i secchi lauri tuoi serva
, disfare, rifare: / per l'ozio, per la fame0 per la gloria,
è una brutta cosa, perché in quell'ozio sembra che tu abbia tanto tempo,
lazzarone colossale, vi divora in un ozio, che non gli concedete utilizzare nemmeno
: rimase il lazzaronismo inguaribile, l'ozio eretto a sistema di governo, a
. passeroni, 1-184: stando in ozio e in pace / ei [il cane
lega. proverbi toscani, 228: l'ozio non fa con la virtù lega.
di poledri pasciuti d'erba e d'ozio che, rotti i legami, corrono dove
e la libertà de'giorni inabilitata all'ozio degli studi dall'obbligo d'avergli a
? cattaneo, vi-3-47: chi ha più ozio tesserà più lungo leggendario di nomi
in mano di chi maggiormente abbondasse d'ozio, basterebbe per fame un grosso libro.
, 3-125: il soldato, vivendo in ozio, perde la lena e il polo
generazione presente si è mossa dall'antico ozio alla faticosa vigilanza, cui la salute
e giuochi, e cibi, et ozio / lento, che i semplicetti cori invesca
/ avezzo sempre, or lento in ozio stia. davila, 382: pareva che
è il loro sonnifero, e l'ozio stolido è l'opio soproso che letarghiti gli
giuglaris, 2-637: io stimo essere l'ozio... letargo mortale alle persone
da cessole volgar., 1-6: l'ozio, sanza lettera, è morte e
duca mi concederanno ch'io viva in quest'ozio letterato, che insegna a disprezzar la
quando uno si contenta di godere un ozio letterato. -che ha carattere letterario
medio ottocento il quale nei momenti d'ozio sembra preparasse dozzine di lettere tutte dello
cuore e la mente sono adescati dall'ozio e dal diletto tra'libri, denno ricorrere
dell'opera intenderà, se mai averà ozio di dargli una lettura. buonarroti il giovane
maschia e forte, ma illanguidita dall'ozio, ingentilita dal nitore delle unghie levigate
] cosimo. idem, 1-1-73: ozio maggiore di quello ch'io abbia qui non
dei frati], l'amore all'ozio, la dolcezza d'un segreto libertinismo e
non impallidisca, / l'uom può l'ozio fuggir, cercar la lode.
da'quartieri del secolo, fuggendo all'ozio santificato de'chiostri. gualdo priorato,
, et in compagnia di lui l'ozio e le morbidezze che s'abbia a chiamare
questo mio liquefarmi di tenerezza al pensiero dell'ozio, dirò che non intendo già lodar
dirò che non intendo già lodar l'ozio turpe. ghislanzoni 13-87: le apparenze
strafottenti fra bambini bambine signore inebriate di ozio festoso e liquoroso nelle stoffe ricche.
io conosco un, lettor, che l'ozio aborre, / ciascun saluta, chiacchiera
logogrifi e i rebus, nuova forma dell'ozio. p. petrocchi [s
lubricanti. papi, 4-127: quando dall'ozio e dal torpor tu balzi / repente
che lungi si perde / dentro il meridiano ozio dante, cono., iv-iv-14
: possa solamente un luogo nell'ozio erudito di un tal omo.
/ che di pigra lascivia e d'ozio sorge. bianchi, 7: ella,
, 8-57: e 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de'mali,
7-86: già sento del sonno, ozio de'sensi, / il lusinghiero invito
, quasi uno sdrusciolamento: avendo l'ozio a essare curiosa, subito si sdrusciola alla
suo figlio / barbuto, cui lussuria e ozio pasce. idem, par.,
ore a febo sacre / occupi l'ozio vile e neghittoso, / e pigrizia
lo più al dopopranzo e quasi per ozio e per abitudine macchinale che abbiamo di
con esso il privilegio di macerare nell'ozio e consumarsi per noia del troppo bene
di favella, / e tu, dall'ozio macera, / siedi a mensa circèa
: quelli che vivacchiano giornalieri, dell'ozio e del piacere seguaci, non v'
di concerto colle magistrature locali ritraggano dall'ozio la gioventù, applicandola a lavori di
'l dì senza far nulla io stessi in ozio. giannone, 2-ii-271: i soldi
perde a giuoco, / e l'ozio lungo d'uomini ignoranti, / vani
, 1-iv-272: impiego i primi momenti dell'ozio mio nel rendere il dovuto contraccambio al
cavalieri! oriani, x-13-50: nell'ozio povero o mal ricco dame e signori finirono
nostri e i secoli altrui non maladichino l'ozio che vi tiene abbada con le lusinghe
benefizio non ritraggono altroché un incentivo all'ozio e ad ogni mala abitudine.
credo niente. alfieri, 7-55: l'ozio inasprisce e rende l'uomo curioso de'
la mia, che stava per seccare nell'ozio molestissimo e nella malinconica solitudine. ingegneri
onde non bisogna tenere la destra in ozio a donare la buon'andata, poiché
poi, d'amor mancipio / o dell'ozio, a mancar viene / sul più
disutile, neghittosa, che vive nell'ozio sfruttando il lavoro e la fatica altrui
: 'mangiare e bere': darsi all'ozio e alla vita dei sensi. giusti,
altrui, mangiare il proprio pane in ozio: vivere del frutto delle fatiche altrui
'chi mangia il suo pane in ozio, mangia il pane non suo,
degli sparsi borsa- ruoli / stava in ozio la man scaltrita e rea. fantoni,
medicina che l'essattezza del vivere e l'ozio del pennello. magalotti, 26-210:
aveva davanti. -figur. in ozio, senza fare nulla, rimanendo passivo
pancia, mani in mano: in ozio, senza fare nulla, rimanendo passivo
soave corruttela de'sensi e man tenitori di ozio disarmato. cesari, 1-2-129: il
marangone;... nei giorni d'ozio ti disegna e fa dei mobili del
i disgraziati si putrefarieno nella marcia dell'ozio. domenichi, 5-125: quel maladetto e
comunemente averso a ogni virtude e marcido ozio. bocchelli, 2-ix-118: il re
celle, 5-32: il savio nell'ozio non diventa marcio; alcuna volta ha
l'animo retratto, ma non dissoluto nell'ozio. boccaccio, 8-245: se niuno
, corrompersi (nel vizio, nell'ozio, nella depravazione). giustino volgar
lo studio della milizia, corrotta in ozio e diletti, si marciva. donato
bellezza... marcivasi nelle camere in ozio. gherardi, ii-41: vedea il
a capri, picoletta isoletta, in ozio marcire. machiavelli, 1-i-338: le
le... legioni, marcendo nell'ozio, cominciarono a dilettarsi in quello.
9-144: marciscono [molti nobili] nell'ozio o pure impiegano il tempo loro in
/ ancora, è ver; ma l'ozio vii marcire / ne gli fa ciecamente
. completamente immerso in un vizio, nell'ozio; abbrutito. giustino volgar.
; dal mogol, lontano e nell'ozio marcito, promesse in aria.
marginali che ci dànno il sapore dell'ozio, della noia di leonardo. calvino,
un pessimo servizio, / favorir l'ozio e incoraggiare il vizio. manzoni,
ariosto, vi-459: meglio era sedere in ozio / in casa di suo padre,
/ e tra 'l sonno e tra l'ozio il capo sporgi, / e la
miei troppo ammolliti sistemi, abbandonasse all'ozio gl'ingegni. muratori, 16-130:
; la canicola, la fatica, l'ozio disagiato e penoso, eccitavano quello sgorgo
prego, se vi rimarrà un po'd'ozio dalle tante vostre occupazioni, di farmi
per tanto che la città marcisse nell'ozio, cercava da ogni parte materia di far
a una civiltà che viveva d'ombratile ozio e di materiali godimenti. tarchetti, 6-ii-555
plotino, /... credendosi in ozio viver salvo, / prevento fu dal
un pessimo servizio, / favorir l'ozio e incoraggiare il vizio. manzoni, pr
che muoiam di mattana e crepiam d'ozio. panciatichi, 235: se non
. -considerare il mattonato-, stare in ozio, senza far nulla. leopardi,
figlio / barbuto, cui lussuria e ozio pasce. boccaccio, v-255: perché ragguagliando
alle pugna col suo vicino per fuggir l'ozio: l'intelletto diverrebbe stupido, il
. boccaccio, 1-i-116: per fuggire ozio, il quale di trista memorazione de'suoi
, cattiva consigliera degli ambiziosi tenuti in ozio e soggezione. 4.
alla mensa. borgese, 1-138: l'ozio e la mensa sana lo rimisero presto
: egli passava la vita in un ozio senza riposo, bellimbusto davanti alla farmacia
effeminati e lenti, / perdé roma mercando ozio e riposo. rosa, 186:
,... non potevano aver quest'ozio di convenir nelle piazze. carducci,
il vero regno di citerea. dove l'ozio è publico, ivi anco è 'l
che lungi si perde / dentro il meridiano ozio del- l'aie. d'annunzio,
a meriggiare; che è incline all'ozio distensivo. varchi, 23-121: in
). letter. trascorrere in piacevole ozio le ore piùcalde della giornata, per lo
condurre un'esistenza scioperata, vivere in ozio, poltrire (cfr. anche arte
è grande. -fare mestiere dell'ozio: vivere inoperosamente, poltrire.
il rio costume, / ove dell'ozio vii si fa mestiero. -fare
. comisso, vi-271: viveva nell'ozio più completo, tra il metodico ripetersi
, un giorno che 'l vide in ozio, lo mise in cotale ragionamento. leopardi
si fa mezzana e pro- curatrice dell'ozio. cesarotti, 1-xxix-384: osò imitar
degli albanzani, 1-128: una donna in ozio è della milizia di venere. dominici
(iv-98): chi si diletta d'ozio, chi d'avere: / di
v. franco, 306: del vostro ozio ancora / alcuno spazio a scrivermi sia
, per fuggir, le sue donne, ozio, / ministra van lanifero negozio.
mio pensiero veramente sarebbe conseguire tanto di ozio e di quiete, che io potessi condurre
luogo di pigrizia per usanza di continuo ozio, o vero che, non schifando
vivere in quiete e in riposo, con ozio e comodità di starmi tra i miei
d'annunzio, i-565: pascono in ozio su le mura erbose / i cavalli asiatici
: la superba mano mortai, nemica dell'ozio,... volle operare anco
uomo celibe / che... in ozio / vagando alla foresta / coglie sbadato
fagiuoli, iii-35: si fugge l'ozio ch'è padre de'vizi / meglio
sapevan misteri e misteri / sussurrati ghignando nell'ozio divino. idem, i-457: ci
altri libri furon da senofonte nel suo ozio composti con una dolce e mite eloquenza
fermi più che questi nostri cresciuti nell'ozio e nella ombra,... a'
modi di essere giudica la vita o un ozio o un piacere o un sacrifizio
gozzano, i-252: lei può curarsi in ozio; / ma pensi una modista,
questa piacevole / vita civile, e l'ozio dolce e grato, / né volli
molle in mano: starsene beatamente in ozio. esopo volgar., 4-125
, che induce all'abbandono, all'ozio (e l'espressione molli piume indica
chi vi dié tal lume? / l'ozio? la sgualdrinella? 11 letto molle
, alla rilassatezza; eccessivamente amante dell'ozio e degli agi, pigro, indolente
pecca e offende nell'abbracci are troppo l'ozio, la pigrizia e la trascu raggi
in ballo / e in cibo e in ozio molle e delicato. baldelli, 5-2-76
52: ingorda voglia d'oro ed ozio molle / virtù sbandir dal mondo, e
ondoso cinto. -che induce all'ozio ed eccita la sensualità (l'atmosfera
è dura. foscolo, vi-587: l'ozio e le dissessioni provinciali, che ne'
, / molle agli amori e d'ozio molle ignudo. 66. che intenerisce
, o voi / che in gonfio pallid'ozio i giorni vostri / noiosi consumate,
. casti, xxiii-507: immersi nell'ozio, nell'ignoranza, nell'indolenza e
il suo immortale poemetto a deridere l'ozio e la mollezza e contribuì a far
consunta gran parte della gioventù che nell'ozio infingardo e nelle mollezze corrompitrici si offusca
iv-12: quante volte, nella mollizie dell'ozio, cugini, cognati e talora congiunti
. gualdo priorato, 7-16: l'ozio, le delicatezze e mollizie erano nemici
la penna getta, / per fuggir l'ozio e non per cercar gloria; /
componenti. delfico, ii-435: restarono in ozio le monetali officine. -espresso o
durante la monotonia delle lunghe giornate d'ozio. svevo, 8-339: la monotonia
di denari, di salute e di ozio, non si risolvono una maledetta volta
, / sentina d'onni vizio l'ozio conta; / e, per contraro,
e tra uomini che montano in cattedra per ozio e non col lodevole fine di contribuire
... /... ozio circonda / i monumenti vostri. gioberti,
poter far accadere qualcosa standosene in ozio. scambrilla, lxxxviii-n-475: o sa'
donna... si dà a l'ozio, a le lascivie, a le delicatezze
o, anche, all'abbandono, all'ozio. simeoni, 1-80: i diletti
al sonno o anche all'abbandono, all'ozio (un letto, un cuscino,
; eccessivamente amante degli agi e dell'ozio; indolente, pigro; dedito ai
); che favorisce la frivolezza, l'ozio, la dissolutezza. tasso,
che è troppo comodo e induce all'ozio e all'abbandono. pecchi
la superba mano, mortai nemica dell'ozio, di questa sola virtù; volle operare
quei governi. salvini, 39-v-98: l'ozio... è la malattia,
questi ufìziali... cercano all'ozio e alla divoratrice noia, figlia di quello
le mosche che volano: restare in ozio, essere distratto. p.
esercito... voleva imprese e non ozio. alberi, xxxiv-400: la cagione
se'sol pratico, / amico d'ozio e d'ogni cosa vile, / non
ragione. idem, 8-i-19: l'ozio solo per avventura fu uel mostro
stanno in moto / e non hanno ozio che a peccar gl'inviti. marino,
che imbruna / l'uve ed all'ozio il cittadino invita, / di bei motti
od officiali o scrivani nelle ore di ozio o di noia si divertivano a seminare per
forteguerri, ii-210: voglio in ozio campar quel, che m'avanza
un'intensa attività dopo un periodo di ozio o di riposo; mettersi a lavorare col
immaginette] ad infingardire e a muffar nell'ozio nelle loro picciole celle, infestate dal
infranti. cesareo, 246: l'ozio del meriggio pieno rompean muglianti / i
più infelici della sua esistenza; ore di ozio spirituale in cui solo del resto era
qualche volta non irrugginisse per istare in ozio. -con riferimento all'atto sessuale
albanzani, ii-221: ambiorige, stando in ozio il compagno,... moveva
bertoldo, fuora / del mondo, in ozio, un breve angolo serra; /
. d'annunzio, i-565: pascono in ozio su le mura erbose / i cavalli
: persona... educata nell'ozio delle muse piacevoli. marchetti, 5-36:
lor si sferri / e con l'ozio giamai la guerra muti. leopardi, 5-39
quale gravezza a ogni operazione, all'ozio, all'esistenza stessa. tommaseo [
, per fuggire gli accidiosi pensieri che l'ozio induce, andavamo per questi liti le
. ne ancora alle gran forze dell'ozio e della sollecitudine. p. del rosso
ahi danno immenso, / se d'ozio vii nebbia lo tocchi e offeso / al
vii-67: dalla verità si cerca quiete e ozio onesto e santo, ma dalla carità
pittagora. gioberti, 1-ii-266: l'ozio del sibarita, le atrocità e le
più all'onore dei fieschi che ad un ozio misto d'infami voluttà o ad ambiziosi
quelli che sono amici dell'ozio. giovanni dalle celle, 4-1-159:
neghianza di una giovine religiosa sprofondata nell'ozio. = da negghienza, con
- anche con uso avverb.: nell'ozio. grossi, ii-160: che fai
armi, consumarono neghitosamente la via nell'ozio e nei vizi disonesti. parini,
135: l'uom neghittoso e all'ozio intento al fine / scellerato diventa.
, 3-91: non per languire in ozio neghittoso / assunto è il prence a regolar
napoli men presta, / con cui l'ozio mio stupido accomuno. de sanctis,
periodo di tempo); che trascorre nell'ozio. tasso, 4-13: noi trarrem
altra, pigra e neghittosa, tra l'ozio e la crapula ingiustamente consuma e disperde
-che serve al riposo, all'ozio. giov. cavalcanti, 210:
forma nella mente / ca- gion all'ozio e scusa alle perdute / doti. gir
neglettire. neglettaménte, avv. in ozio, senza fare nulla.
da lungo tratto / giaceami involto in ozio vii negletto. -senza fare attenzione
i-4: io mi aadomando dormi-al-fuoco o l'ozio, / che voi vogliate dire;
nemico. 5. trascorso nell'ozio o nella prigrizia o, anche,
[il monarca] nondimeno immerso nell'ozio, e lascia libero il freno alla negligenza
; non far nulla, stare in ozio. ciaj, lxxxviii-1-386: nel primo
. girolamo da siena, i-14: l'ozio corporale e mentale si è insieme negligere
cittadini s'ammolliscono nelle delizie e nell'ozio... ov'è spenta la bonafede
, ircano mio, sol nasce d'ozio. ariosto, 761: del negocio vostro
continovi negozi. sarpi, i-1-41: l'ozio non ci è utile: il nostro
gravoso, penoso (e si contrappone a ozio). donde l'altro sozio / a
: vener ti doni pace, requie ed ozio, / e metta in core a
che muoiam di mattana e crepiam d'ozio. -abitudine, consuetudine, costume
nelle loro città, stando essi nell'ozio continuo e nelle stuffe. gemelli careri,
foro della città scioperati e carichi oppressi d'ozio e di noia codesti nobili passeggiare.
sono pochi e da poco e l'ozio loro si fonda sull'opera e sull'industria
, i-34: se non ci era ozio di risponder la prima volta, si poteva
che l'una è contemplativa con un pigro ozio nella inquisizione della veritade e l'altra
entrò nel cuore la negoziosa vita dell'ozio litterato. tasso, 9-2-362: lodisi in
placabile, il modesto amore, l'ozio negozioso. lancellotti, 2-134: gli
godevano una quiete, una pace, un ozio in somma sopra ogni credere, quell'
in somma sopra ogni credere, quell'ozio negozioso, quell'ozio da esser trasmesso
ogni credere, quell'ozio negozioso, quell'ozio da esser trasmesso da qualsivoglia affacendato omo
io vederò te in riposo ed in ozio, quale sempre e tu ed io abbiamo
ambito di servizi domestici; restare in ozio. baldini, 7-63: ex-bionda
nighétta, sf. ant. neghittosità, ozio. cola, vii-770 (3-14
da porto, 1-301: solamente l'ozio mette desiderio negli animi delle cose soverchie,
acquietare, significa che sono nati all'ozio e riposo delle lettere e alle scienze.
agli inviai, vivi nel rustico / ozio del nitido patrio ricovero. bocalosi,
b. corsini, i-3: inimici dell'ozio otto garzoni / son del bel fiume
). borgese, 1-139: l'ozio e la mensa sana lo rimisero presto
le notti e i giorni / tragge in ozio il nocchiero. cavour, ii-131:
tali parrocchie amano meglio di mantener l'ozio nocivissimo degli scioperati e de'vagabondi.
durevole o momentanea, che deriva dall'ozio, dalla mancanza di interessi, dal
formare i belli spiriti e difenderli dall'ozio e dalla noia. galluppi, 1-ii-411:
dalla noia. gioberti, 1-iv-161: l'ozio porta seco il suo supplizio, cioè
-che trascorre nella noia e nell'ozio, privo di occupazioni piacevoli (un
dal mancamento di materia in questo nostro ozio, e dalla mia naturai sterilità. bernardo
neve / e trafigge in un lin l'ozio noioso. zeno, xxx-6- 121
, e nullo il seguì, che l'ozio e il brutto / silenzio or in
dove l'ingegno mulièbre serve benissimo l'ozio mulièbre. 3. agg.
porsi opera per passare tempo e l'ozio onestamente. perotti, 16-37: allora i
si culla / in un presuntuoso / ozio. pirandello, 8-331: essi non
-non fare nulla', trascorrere il tempo nell'ozio (cfr. anche fare1, n
2. condizione di inattività, ozio. -anche: attività inconcludente.
chi sono io? 2. ozio tedioso, inattività. nievo, 3-71
... non starà mai in ozio, avendo pur troppo da fare a non
: la viltà de'mortali, che nell'ozio partorisce e co'l lusso va nutricando
agli occhi è apparito, nutricato per ozio da memoria e da pensieri nelle folli menti
come fu bello e nutriente vivere d'ozio appassionato. bonsanti, 4-452: era così
la vita. paruta, 5-1-n: ozio santo, dato tutto alle orazioni e
tutto alle orazioni e alle meditazioni; ozio che è il vero negozio, vero
campofregoso, 4-22: voi stati in ozio, anzi pur tutti in gioco, /
lascivia giovanile nasce, si nudrisce d'ozio tra i lieti beni di fortuna.
: estinti che fossero gl'invecchiati nell'ozio e li nutriti ne'vizi, non sarebbe
selvaggio e brutto, / nutrito d'ozio e d'una gran pigrizia. machiavelli
: ei [l'amore] nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito
monaco a rivestir quel corpo obeso dall'ozio con le pesanti armature. targioni pozzetti
/ ben spesso, e a sé d'ozio obbliatore / dell'operar nel prossimo.
, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento. menzini, ii-37
modo. cavalca, vii-130: l'ozio è, per conseguenza, occasione di
questi nostri [fanciulli] cresciuti nell'ozio e nella ombra... stanno pali-
le malattie, le lagrime e l'ozio, e fui alfine costretto a vendere
ogni cosa. leopardi, 8-53: ozio le soglie / scellerate occupò: ne'
, / ma chi si posa in ozio e dorme e giace / pigliando spasso senza
aretino! ^ -1-637: debbe l'ozio che già vi consolava nel vescovado cedere
ii-104: sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda,
le notti e i giorni / tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne /
/ tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne / sudar nelle officine, ozio
ozio il perenne / sudar nelle officine, ozio le vegghie / son de'guerrieri e
conio. delfico, ii-435: restarono in ozio le monetali officine. 4.
entra che in quell'anime che all'ozio offeriscono sacrifìci. 7. opporre
alberti, i-49: l'ingegno per troppo ozio s'apanna e ofuscasi. bandello,
8. condizione di tranquillità, di ozio. redi, 16-iv-308: il mio
chiuso. borgese, 1-139: l'ozio e la mensa sana lo rimisero presto in
lungi si perde / dentro il meridiano ozio dell'aie. d'annunzio, 1-88
che, datosi all'ombra et all'ozio, sia mancato all'onore et alla dignità
aspere e dure in ombra e in ozio non male, quali le soffrirebbono credo
credo poi non bene. -in ozio. b. accolti, 1-841:
. guicciardini, 2-1-270: stando voi in ozio, in pace, con vesti lunghe
a una civiltà che viveva d'ombratile ozio e di materiali godimenti. pascoli,
gentil del tempo avaro / et all'ozio profano ingiuriosa, / tratta dell'idol mio
ariosto, 37-22: serberò a maggior ozio di provarmi / ch'ogni laude di
la penna getta, / per fuggir l'ozio, e non per cercar gloria.
opere militari e gl'imperiali, anneghittiti nell'ozio e nell'abbondanza de'quartieri, si
che è data gratis. che fugge l'ozio ed ama l'operanze. 7
certe forme astratte, come sarebbe l'ozio, la paura, il dolore, la
. salvini, 40-228: traile occasioni d'ozio, essendo operativo a prò dell'anime
quale gravezza a ogni operazione, all'ozio, all'esistenza stessa. alvaro,
continui d'incallimento nel più vituperoso letargico ozio. giusti, iii-183: tra la lettura
abiti opposti. pallavicino, 1-514: l'ozio è opposto per diritto sì alla vita
sonno, / acciocché i giorni in ozio vii passando, / povertà non t'assaglia
voragine, / per non istare in ozio le persone, / se surgessi d'anibal
(per lo più in riposo, in ozio, in buona compagnia); far
originati da lunghi secoli di corruzione di ozio e di servitù. carducci, iii-15-89:
alberti, i-130: quando bene l'ozio fusse non quanto ciascuno conosce ch'egli è
lor si sferri / e con l'ozio giamai la guerra muti: / l'usbergo
capo: trascorrere il proprio tempo nell'ozio. zanobi da sfrata [crusca]
laude e fama fuggire e ostare molto nell'ozio e inerzia. aretino, v-1-405:
, ch'apennin comparte, / da fuggir ozio ogni sollicita arte, / vita constante
anzi tempo, incodardire, incadaverirsi nell'ozio paziente della servitù e nei calcoli oscenamente
metonimia). -anche: che sta in ozio; che si trova impreparato.
da soverchia lascivia e da pigro ozio degli uomini, oscurissimi e vilissimi genitori,
. ed egli intanto / traeva in ozio imbelle / fra gli amplessi paterni i giorni
: è necessario... un lungo ozio ed una intera quiete in quella nazione
, 1-1205: entratami per via d'ozio la vergogna nell'ossa del trovarmi io
, i-404: invece di pigliarla coll'ozio che li mangia o col midollo di sughero
/ veg- gendo le civaie stare in ozio, / ghiribizzando funghi et ossocrozio /
e fama fuggire e ostare molto all'ozio e inerzia. landino, 304: essendo
ii-126: per vivere... in ozio onesto intraprenderemo le fatiche, non per
di quattro e d'otto: stare in ozio. lippi, 6-32: tra quei
, vivere troppo placidamente, in un ozio privo di stimoli e di interessi.
soldati,... valga questo mio ozio prudente, lontano dal volgo e dalle
= alter, (per accostamento paretimologico a ozio) di egiziaco (v.)
), agg. che sta in ozio, che vive oziando, che perde tempo
intr. (òzio). stare in ozio, passando il tempo senza fare nulla
, denom. da otlum (v. ozio). oziato, agg. ant
rarità orientali. = denom. da ozio, col suff. dei verbi frequent.
il vizio della lussuria leggermente nasce d'ozio, ché amore veramente è detto passione
figlio / barbuto, cui lussuria e ozio pasce. idem, par., 11-9
affaticava e chi si dava a l'ozio, / quando, da tutte queste cose
gloriosamente accolto. buti, 2-163: ozio è pigressa e massimamente dall'opere virtuose
la mente. cavalca, vii-127: l'ozio è sentina d'ogni bruttura e d'
: ei [amore] nacque d'ozio e di lascivia umana, / nudrito di
persona atante, che quando giovane, in ozio dimorando, non era...
cari fratelli, sapete che cosa è ozio? questo si è una sepultura dell'uomo
le ville. alamanni, 5-4-898: l'ozio è 'l tarlo / che le ricchezze
261: è la quiete e l'ozio cagione della maggior parte delle infirmità che
. zuccolo, 149: vivere in ozio è un vivere trascurato senza far nulla
brusoni, 2-168: guardati sovra tutto dall'ozio corruttorre dell'anime, svegliatore de'pensieri
meccaniche: ma presentemente sono immersi nell'ozio né si esercitano che in furberie.
tutti imitatori e tutti artisti; l'ozio senza moto e fatica porta al marcimento
al marcimento. gioberti, 2-75: l'ozio... è uno dei disordini
scuri pensieri con malinconia / mi dava l'ozio che a lascivia doce. angioletti,
doce. angioletti, 1-77: l'ozio è un ricordo dell'immortalità. adamo
e degli aranci... nel loro ozio perenne s'amano senza stanchezze.
albergo il grave sonno giace; / l'ozio da un canto corpulento e grasso,
, / l'oblio stordito e l'ozio agiato e lento. papi, 4-157:
agiato e lento. papi, 4-157: ozio e travaglio al pari, al par
apron la via. leopardi, 7-52: ozio le soglie / scellerate occupò; ne'
giacquer le menti. -in ozio (con valore aggett.): che
: la corte nostra / par tutta in ozio per questo ribaldo, / che co'
, un giorno che 'l vide in ozio, le mise in cotale ragionamento.
i campi immensi / e 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de'mali
: il sonno non è altro che un ozio dell'anima. s. maffei,
, 7-86: già sento del sonno, ozio de'sensi, / il lusinghiero invito
s'inchine / roma già roma che l'ozio seguire / e gir u'l'appetito
/ se in mezzo agli ozi tuoi ozio ti resta / pur di tender gli orecchi
voragine, / per non istare in ozio le persone, / se sur gessi d'
fatica lui non teme, / anzi ozio e reposo par gl'incresca. bibbiena
un bon servo non deve mai avere ozio, io pur tanto non ne ho che
non lasciar le lor milizie mai in ozio. morando, 129: tra poca
noiato con questa lettera, accusatene l'ozio che ho qui, nel quale non
solito, fui costretto a vivere in ozio e incapace di ogni travaglio. fogazzaro,
. pirandello, 7-78: in quell'ozio smanioso, intanto, si sentiva dentro
una brutta cosa, perché in quell'ozio sembra che tu abbia tanto tempo, e
tutta, / in ogni umano stato, ozio la vita, / se quell'oprar
prati, 1-37: a voi l'ozio degli anni / e il fantastico tedio è
e assai spesso a conforto d'un ozio che gli impongono certi stati dell'anima o
: quella parte del popolo che desiderava l'ozio e la quiete, come sono donne
campofregoso, 4-22: voi stati in ozio, anzi pur tutti in gioco. ariosto
ariosto, 37-22: serberò a maggior ozio di provarmi / ch'ogni laude di lei
alcuno: le quali cose fanno esservi ozio grande e, communemente, uomini di
essendo noi qui in una quiete, anzi ozio tanto profondo che non somministra materia alcuna
, / cioè di procacciarmi un poco d'ozio / da bere e da mangiare allegramente
che imbruna / l'uve ed all'ozio il cittadino invita, / di bei
viver da signore. nel suo nuovo ozio, cominciò a entrargli in corpo una gran
/... già nell'ore d'ozio il villano / sopra una pietra batte
uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione
rendo ra gione del mio ozio. petrarca, iv-3-47: poi vidi il
penna getta, / per fuggir l'ozio, e non per cercar gloria. leopardi
quando il demonio della malinconia o dell'ozio o dell cindare attorno mi viene ad invadere
pur quella era una mente seppellita nell'ozio degli studi, ma pensante per se
t'avviene / di notar, nel pensoso ozio fecondo / dei solin- ghi passeggi,
sciuparlo inutilmente, senza costrutto, nell'ozio o in attività di scarso interesse o
la propria ersona condanna, è l'ozio, il qual strugge i buoni e
avean lasciato il fuso / perché l'ozio le perdea. saba, 4-60:
che lungi si perde / dentro il meridiano ozio dell'aie. beltramelli, i-101:
. persona che perde il proprio tempo nell'ozio o in attività inconcludenti; poltrone
unico. 4. chi vive nell'ozio, senza lavorare, o dedicandosi a
femmine perditempo. -che indulge all'ozio, indolente. pavese, 7-114:
, talora, d'inattività, d'ozio; evitare di urtarne la suscettibilità,
vivere in abondan- zia e vivere in ozio perduceno l'uomo a brutti e laidi
, che stanno sommersi e perduti nell'ozio, che son lievi e volubili come
, 5-2-532: i cibi peregrin, l'ozio e le piume / non turbavan la