paterne del cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone per
. -cioè a dire: ossia, ovverosia. dante, conv., i-vm-5
paterne del cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatóne per
forgiato » o per più italiano dire fucinato ovverosia scodellato la su'mamma, zingara o
di] un primo fallimento doloso, ovverosia bancarotta fraudolenta. = voce dotta,
del cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone per
paterne del cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone per
eran troppo in alto coi pensieri, ovverosia troppo occupati della propria grandezza, per
è il secondo giorno di festa, ovverosia di cerimonia. gozzano, i-695: il
vero (v.). ovverosia (ovverossìa; disus. ovvéro sìa,
questo è il secondo giorno di festa, ovverosia di cerimonie. beltramelli, iii-404:
figli di simone due erano gialli, ovverosia repubblicani. moravia, 15-75: la
angosciata brama di guernirsi d'uno stipite ovverosia * ramo discendente '. =
alle paterne del cancelliere facendogli le fiche ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone per
paterne del cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone
dei frutti invece che sgabuzzin degli scarti ovverosia dei rottami. -con uso aggett
dota la fanciulla, sacra il castello, ovverosia lo dona in cambio di preghiere al
un grande spegnitoio in terra cotta, ovverosia una cupola di campanile che denunziava un
per dirla tutta, altro stupratore; ovverosia, un giovanotto agile e scattante quanto