, 6-39: colà dentro lo scorge, ov' al verziero / fa corona il gran
stimo che morso di capra, / ov' amor fier d'artiglio e dà di
/ fin che nel mar tu giunga, ov' il fecondo / nilo dipon la generosa
. giacomo da lentini, 14: ov' in battaglia om si lanza / a
tu mi lavi / di quel peccato ov' io mo cader deggio, / lunga promessa
si compiange / di questo 'mpedimento ov' io ti mando, / sì che duro
conti, i-52: o man ligiadra, ov' el mio bene alberga / e morte
aventuroso più d'altro terreno, / ov' amor vidi già fermar le piante. savonarola
n. degli albizzi, 90: livi ov' il boschetto / della tua pincionaia /
io posso darli qui reintegrati, e, ov' era il caso, emendati, mercé
ben ripulso da contraria branca, / ov' è virtute pur convien salire. musso,
prescrive / il destino comun; eh'ov' ei fu accolto, / senza timor
fiumi né stagni / né mare, ov' ogni rivo si disgombra, / né di
/... in villa, ov' io mi voglio / ridurre e starmi quivi
; / dunque tre son li regni ov' e'sostene, / in corpo e sustanza