l'aquila di pompeo? l'aquila / ov' è de l'ispido sir di soavia
7-79: si palesa la terra, ov' a l'ardente / foco, lascia il
persona). scaramuccia, 47: ov' egli [il vasari] parla con passione
fiumi né stagni / né mare, ov' ogni rivo si disgombra. boccaccio, viii-3-175
sciorinavi / un cencio su una spalla / ov' era il pel di tutti e sette
basse, / e queste son salite ov' eran quelle. cino, cxxxviii-8-3: come
/ la tua fedel compagna, / là ov' alfeo corre che fra tonde avvampa.
286-8: sì gelosa e pia / toma ov' io son, temendo non fra via
pusare: / ecco i pensieri, -là ov' era retto, / aveanme costretto -a
207: per tutto è buona stanza, ov' altri goda, / ed ogni stanza al
perdonarmi, e dille che una stanzina ov' io dormo fu da me battezzata 'la lucilla'
. foscolo, xiv-125: lo stanzino ov' io mi sono trovato con molti altri non
lo tegna / e largo ver la donna ov' è sua spene. iacopone, 37-23
del nevoso tauro / ed oltre i regni ov' è perpetua state, / la croce
séte, / mi tragge ne lo stato ov' io mi trovo. petrarca, 129-13:
bellezza interiore. petrarca, 299-3: ov' è 'l bel ciglio, e l'una
, cent., 3-50: pose toste ov' è oggi cafaggio, / che 'nfi-
g. b. casaregi, 67: ov' è, signor, l'antica / di
i-1-13: d'armati per indi, ov' ei sia scorto, / le cittadine vie
i latini), si ripiglia il solco ov' è restata la storta. viani,
un lor ministro, entrò in quella casa ov' era in pulpito il predicante. lupis
pò alcun, qui a destra, ov' è il mio studio / ch'entra su
: montati de brigata supr'una loggetta, ov' era la tavola posta e bene adornata
ferraù fe'strascinare / nella gran sala ov' erano i pregioni. ariosto, 1-iv-103:
cavato a furia di popolo dalla stalla ov' era stato riposto, fattone prima infiniti
9-604: di quella stregònia, / ov' oggi udito ho dire, / ch'abita
, 1-61-8: pe. rasgione, là ov' esso restà, / sì se restà,
capelli. laude cortonesi, 1-i-392: ov' è lo capo così pettenato? /.
: i maladetti saran precipitati nella geenna ov' è stridore di denti e nel fuoco penace
giorni né ore, / né loco ov' io non sia piangendo andato, / cercando
ampie fauci, che in nostre rotte ov' abbia / torbida sbucar l'onda, riempierà
s'immerse / nel mar d'amore, ov' è a morir condotta. pallavicino,
cordova giunti a oscura notte, / ov' era un suburbano monistero, / sgherri e
, 6-iv-277: voi andate in succhio ov' egli v'incontri qualche bel passo d'
, / che gl'olivi irrigare, ov' egli esangue / angosciose sudò stille di sangue
e no sugna: / cardariè aunto ov' ha palmar trafitto. -denaro usato
la donna] piena e sugosa, ov' ella è vizza soppanno e tiene in cambio
. m. frescobaldi, 2-58: ov' è prudenza fortezza e giustizia / e
dove è sopito,... stimolarlo ov' è lento,... affinarlo
è lento,... affinarlo ov' è privo tuttavia de'sussidi che gli vengono
a cordeva giunti a oscura notte, / ov' eraun suburbano monistero, / sgherri e padron
4-183: mira qui lo smeraldo, ov' è rimasa / l'infima spoglia della
dicea: o lassa isventurata! / ov' è lo mio signor, che io nollo
, / lasciato ho 'l luogo usato, ov' abbian spaccio / sverze e finocchi
piacerà di farmi accorto de'sviamenti, ov' io inesperto mi lasciai condurre. papini [
tabelle quadre legate al collo da unfilo, ov' è scritta la piaga e la sorte.
convenne levare i miei tabernacoli da'luoghi ov' io mi albergava. -viso fatto
e 'fediti... si ridussero ov' è oggi la città di pistoia.
altra pianta / i pennuti talari? ov' è la teda? lubrano, 2-4:
, 11-26: talor, non vedendo ov' essi dànno, si tamburan fra lor come
ò 'l grande envito. 'ora sapesse ov' el- lo è gito! cavalca,
tardi e per tempo, / spero salir ov' or pensando volo. a. pulci,
un segno di similitudine, in luogo ov' è oggi la croce di cristo. regola
ampia e serena, 7 sia teatro ov' abbin loco / il diletto, il vezzo
monte, 1-v-46: la fine, ov' e'ti conduce e sostiene, / iloco
: 'telegrafo': il luogo e l'ufficio ov' è il telegrafo. sono stato al
. boccaccio, vii- 216: ov' è prudenza, fortezza e giustizia / e
ipocrita con fuoco temperato apprese la casa ov' era merlino. cennini, 21: ma
e 'l dolce sguardo onesto, / ov' amor le sue gioie inseme aduna; /
loro in quarto. e però là ov' elli teneano corte aveano una panca di tre
e tenta il nostro / mare, ov' han le procelle il lor soggiorno,
. così dicesi il salso / padul ov' entra, o la bassura, il mare
, e 'l fonte m'appresento, / ov' è farnese, il mio terreno
la casa e due capanne col terreno ov' elle sono e l'aia, con
in uno barchetto / sol pe. lavarsi ov' era terroso. aretino, 8-281:
la terzana [di napoli], ov' era il navilio. breve dell'arte dei
s'io m'abocco, / introcco / ov' io li dea di ciuffo; /
, 23: stanze altre in disparte, ov' altri attenda / a tesser vele,
ornate. carducci, iii-3-289: biancofiore ov' è? / siede in riva a un
che i nemici / volser le spalle, ov' egli avien la testa. machiavelli,
il muro, / da quella parte, ov' era men difeso. sansovino, 0-132
è buon di gire a quella petra / ov' è fondato 'l gran tempio di giove
titolo di tributo. pallavicino, 10-ii-31; ov' ella poi voglia onorarmi della consueta risposta
più mi fuggi, / né trovo ov' io mi volga / a tór soccorso col
monte, 1-v-47: la fine, ov' e'ti conduce e sostiene, / iloco
quando ne l'ebbero tratto [dalla prigione ov' era giuseppe], re il manto
piglia, / e là mi guida, ov' io perdei me stesso / per te,
, dov'è l'amicizia? / ov' è l'amor che noi ci avevamo insieme
berchet, 223: credil pur che ov' io da morti / tornar lor potessi a
dritissimo calle, / al verace oriente, ov' ella è volta. -per
totile se n'andò in sul monte ov' era stata l'antica città di fiesole,
., 11-66: nel cerchio minore, ov' è 'l punto / de l'universo
corona / e lo mettono in pindo, ov' ei le labbra / dell'ambrosia immortai
. ci fermammo in una specie di bottega ov' era adunata una quantità grande di persone
cacciar vale / da la sua periferia, ov' è raccolto: e retto,
che ne dividano il libero tratto; ov' è finalmente aperto questo canale nell'utero,
diventa cristallina petra / là sotto tramontana ov' è il gran freddo. boiardo,
ovidio ho letto per piacere, / ov' è più d'una sua transmutazione: /
cioè una terra d'africa, là ov' è la regione di mauritania. g.
gli operai] dietro alla manifattura ne'paesi ov' essa si va traspiantando. alfieri,
canuto e bianco / del dolce loco ov' ha sua età fornita /. „ /
la partita, / in unu loco là ov' era a tutt'ore, / non
/ d'andar contra la morte, ov' ei comandi, / usa a temprar ne'
: vinto dalla durezza del tuo petto / ov' io non seppi ancor trovar merzede,
che fosse il monte di tabor, ov' egli trasfiguròe anzi la passione. dante,
nave a tutto suo diporto, / ov' e'giungner disia d'esser porto /
viaggio entra nella prima casa che incontra, ov' è accolto senza cerimonia e trattato per
e insino a quel punto tomo non sa ov' ha a travenire. 4
quadro dell'altare di questa congregazione, ov' è dipinta l'invenzione della s.
che voi mi mostraste / là, ov' avea tre persone, / la sera che
van partirono e giunti a un trebbio ov' era una locanda, decisero di pigliare
vita nuova, 21-2 (85): ov' ella passa, ogn'om ver lei si
, se non ci riserba alcun luogo ov' io possa riunirmi teco per sempre, lo
tricorio 'n loco quarto si divisa, / ov' arde l'aloè che rende audore.
cima del monte epomeo d'ischia, ov' era il signale, il quale è il
della trilustre oscura / prigion d'amor, ov' io languisco ogn'ora / con tali
tu mi lavi / di quel peccato ov' io mo cader deggio, / lunga promessa
io non lascio andar la mia moglie ov' ella vuole e se non le do tanta
condusse a un tuguriétto di paglia ov' era una povera famigliuola di lavoratori cne campa
... menami alla carcere, ov' è il tuo figliuolo. dante, inf
: e 'l volto che lei segue ov' ella il mena / si turba e rasserena
contraro a me tiri, / là ov' e'volga o giri. set giovanni,
giamboni, 8-i-235: in quella parte ov' elli [avvoltoi] usano di stare è
: non dè l'om molto dir là ov' è la scienza / ché breve detto
iniqua ulissea rabbia / ad uscir vuota, ov' ei pur tenti il nervo / del
e triste, come / la granitica sfinge ov' è scolpita / resta il lacero carme
mal la umanitaté / credendo il danno ov' è l'utilitate. foscolo, iv-297:
over da l'ombra d'elli, ov' è assisa, città del buon san francesco
atto umile / che già mai in donna ov' amor fosse apparve, / fora uno
: usava egli domesticamente in quella casa ov' io fui da bambino allevato e, compiacendosi
il suo pensier comprese: / « ov' è » gli disse « il grave usbergo
, i-61: io consumo quel corpo, ov' io albergo, / e posso dir
sette titoli / in un sol libro, ov' ei distese intanto / di sua sciocca
alto e germoglia / la torta vito ov' è più l'orto aprico: / qui
/ di vaccherelle, a l'aie bianche ov' erra / odor di fiori e odor
una roba vaia, andrai in tal parte ov' è messer moffeo visconti e espia di
2-236: * mossi 'l piè del luogo ov' io stava'; cioè prima avedere la storia
non ho valiménto, / convenirli là ov' è il senno fare inchino. maestro rinuccino
vaneggiar mi vedi ognor qui intorno, / ov' or stanco m'assido, or
guidatemi lontan da queste piante, / ov' è maggior il vano, e,
fanfaronata. giamboni, 98: ov' è la superbia nostra? dov'è il
ch'io disdotto sia / se non là ov' è la dolze donna mia. monte,
., 25-45: ancor digesto, scende ov' è più bello / tacer che dire
canuto e bianco / del dolce loco ov' ha sua età fornita / e da la
se colla vita io esco dalla buca / ov' io son castellano pel discreto / messer
1-12: giasone andava all'isola di coleo ov' era il montone col vello dell'oro
bada, e se ne va veloce / ov' egli stima ritrovar goffredo. f.
a lidertade, / anzi l'estremo, ov' è tardo il pentère; / ché
aria, / ché nasce il vento ov' agitata è l'aria. foscolo, xvi-128
, chiuso da cortine di broccatello verdebianco, ov' è il suo letto di fanciulla.
: / ma di sana morale, ov' ei si pasce, / e il filo
d'esser di là del centro, ov' io mi presi / al pel del vermo
noto e chiaro / nel sommo vero, ov' ogni ver si vede, / e
, i-ioi-ii: ché la franzese casa, ov' atraversa, / fa ben mutar le
quelle erbette di sembianze strane, / ov' orma n'appareva, né pedata, /
hai per trarmi degli amari / pianti ov' io era e dal duro letigio / che
niun cittadino attivo in una vera democrazia ov' è aperto il progresso delle fortune all'industria
la via nel peregrinaggio del mondo, ov' è straniero affatto. -non camminare
eguali, a quel sempre sta vólto / ov' egli utile attende, e questo è
austriaca, ch'è nello stesso locale ov' è ora la prefettura. m'invitò a
lunge /... / vo ripensando ov' io lassai 'l viaggio / da la man
, per la pigione de la bottega ov' elgli istà. fausto da longiano, lv-265
prolusione non mi vincolasse in questa città ov' io sono forzato di uscire tre i
e per natura / fuggono i cervi ov' il timor li caccia? -con
, volse li occhi verso quella parte ov' io era molto pauroso, e per la
, vitupero della gente achiva, / ov' è fuggito il vostro grande ardire?
alto e germoglia / la torta vite ov' è più l'orto aprico. g.
10-64: apprestar su l'erbetta, ov' è più densa / l'ombra e vicino
molta gente / verso porta esquilina, ov' era un luoco, / ch'allora lo
viva, per lo 'ncesto commesso là ov' è oggi la città di rieti, che
ahi, vitupero della gente acniva, / ov' e fuggito il vostro grande ardire?
. pirandello, 8-694: entrata nel bugigattolino ov' era la sua cuccia con una seggiola
5-53: se ne va veloce / ov' egli stima ritrovar goffredo, / il qual
e poggi, / vago ten corri ov' il voler t'infonde. pallavicino, 1-242
di sua madre in fretta, / ov' è de'picciol suoi fratei lo stuolo.
129-9: e 'l volto che lei segue ov' el- la il mena / si
tra queste erbette e questi / vaghi fioretti ov' egli sia nascosto. = lat tardo
sua dalla chiesa de'frati de'servi, ov' era stata offerta per voto, dinnanzi
e con angoscia / volse la testa ov' elli avea le zanche. sacchetti, 369
lato va 'l superbo alcastro, / nato ov' il nilo impingua il verde egitto,
de'quali è collocato alla parte superiore ov' è posto il manico e l'altro ove
con gli occhi del core / diritto veggio ov' io mirava zoppo. folengo, 65
, 105-49: non sia zoppa la legge ov' altri attende. ariosto, 25-76: