artieri e mercatanti di questa terra. ottonaio, 1-2-366: o giovani d'ingegno,
/ vengono a galla fuggendo lo scuro. ottonaio, 1-371: qualunque colla trappola disegna
sonnellino. -in senso osceno. ottonaio, 2-375: e qualcuno anche ha preso
servirsi disonestamente di denaro affidato. ottonaio, 1-30: i buon mercanti il sanno
mano, i quali schermiscono con artificio. ottonaio, 1-40: al prato, al
di ciò vi fece mettere 'dell'ottonaio 'che non vi era. sarpi,
che me foro, d'esta ottonaio, 1-17: ma il ciel, che
fatto fallo e perduto il gioco. ottonaio, 1-40: è cosa brutta e
: fu m. pagol dell'ottonaio in firenze un omaccion reale, e
anni sono nanni cieco e messer batista dell'ottonaio, che duravano un'ora ogni volta
a doppia rosa, di acqua ottonaio, xxi-1-963: benché l'usanza sia /
che presenta un mantello chiazzato. ottonaio, 2-15: va sella il mio baiardo
edule quando è giovane. ottonaio, 69: aremmo de'gieloni ancor portati
- anche: parlare il greco. ottonaio, xxi-1-963: benché l'usanza sia /
impronti i ragazzi. -figur. ottonaio, 1-12: l'impronta e stolta ignoranzia
inclinati nel suo danno i fati. ottonaio, 98: quel ciel ch'a vari
, innanzi, dinanzi). ottonaio, 71: non è giuoco [il
dial. ant. indivia. ottonaio, 1-70: invidia da legnaia e naturale
allegri, 170: fu messer pagol dell'ottonaio in firenze un omaccion reale e dabbene
mantello: segretamente, di soppiatto. ottonaio, 2-17: costui non ha amor né
di particolari facoltà e virtù. ottonaio, 2-6: o non fu mai parente
fagiuoli, 2-53: giovan battista dell'ottonaio... in proposito di maschere tali
, ingannare, imbrogliare, truffare. ottonaio, 1-74: con mille doppi dadi e
, a superbia e presunzione. ottonaio, 2-19: per dio, che s'
egli che la sappia farli le moine. ottonaio, 1-86: le troppo moine delle
carne nerbuta, senza l'osso. ottonaio, 68: bisogna che chi fa questo
, e tutto mandavano al fuoco. ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o
: artigiano che lavora tale metallo, ottonaio. sacchetti, 106-1: nel borgo
che sgocciolava gli orciolin per canto. ottonaio, 87: guardate qua scodelle e scodellini
oro non ogni cosa è che risplende. ottonaio, 100: ci bisogna giudicare a'
iera prò'ed ossuto e duratore. ottonaio, 68: bisogna che chi fa questo
46: romigi buti e 'l grancita ottonaio. cellini, 1-30 (81):
81): era figliuolo di uno ottonaio spagniuolo. vasari, 4-ii-503: maestro donato
. vasari, 4-ii-503: maestro donato ottonaio... ha fatto le cinque lampane
pur mostre le penne a lo orafo ottonaio, e dice che al paragone elle sono
'ottonami ': i lavori che fa l'ottonaio. d'annunzio, v-2-205: una
da odo * otto '). ottonaio, v. oxxonaio.
pallottolièra, sf. pallottiera. ottonaio, 89: perché le faccie son di
di persone intente al pettegolezzo). ottonaio, 61: chi vuol udir bugie o
di raffinare i metalli impuri. ottonaio, 99: noi fummo già maestri partitori
ed una borsa piena di ducati. ottonaio, 2-9: or qui è buon
bravo di altri in qualcosa. ottonaio, 2-9: in nel piantare il campo
con le mani appoggiate al suolo. ottonaio, 68: sopratutto stiàno / in nel
inleciti, usura, rapina e robbarìe. ottonaio, 89: come gli uomini son
allegri, 170: fu messer pagol dell'ottonaio in firenze un omaccion reale e dabbene
azione di gioco irregolare. ottonaio, 1-411: chi dà troppo forte e
competenza ed esperienza una persona. ottonaio, 99: noi fummo già maestri partitori
non li abbia a far male. ottonaio, 2-15: va', sella il mio
. -in metafore sessuali. ottonaio, cxviii-183: bisogna bene a voi,
propri di qualcosa o di qualcuno. ottonaio, 64: tanto si sconviene in dosso
poiché possanza non avea nello eterno. ottonaio, cxviii- 188: ne *
, con le padelle che sfriggono, ottonaio, cxviii-183: perché usono ancora / parlare
finto, ipocrita e sleale. ottonaio, cxviii-169: quest'altri soppiatton, peggio
, anche con allusione oscena). ottonaio, 6o: donne, di questi belli
i popoli sotto pretesto di religione. ottonaio, cxviii-216: pigli esempio ciascun del
, servo, schiavo e fante. ottonaio, 2-9: -come hai tu a tuoi
a suoi sembianti e sue parole! ottonaio, cxviii-216: così fa chi si spoglia
. cervello, n. 2. ottonaio, cxviii-207: come gli uomini son d'
e ha valore iron.). ottonaio, cxviii-208: l'insaziabil disio, ch'
lumera, / ne l'amor copioso. ottonaio, cxviii-180: chi più savio
si dedica agli studi, studioso. ottonaio, 1-99: han più virtù assai,
il resto è buio come in seno. ottonaio, 2-4: io non voglio or
. - anche con allusione oscena. ottonaio, 67: il tombol stiavonesco e faticoso
c'hanno nello scoccar sinestri inganni. ottonaio, cxviii-195: qualunche colla trappola s'
. ant. mascherata, travestimento. ottonaio, cxviii-166: come s'ha a far
-con metafora oscena: membro virile. ottonaio, cxviii-176: e chi sa fare,
-come allusione oscena: pene. ottonaio, cxviii-205: benché star le trombe torte
ch'accendesti a michel l'ardire invitto. ottonaio, 2-12: ma di che sarestu
ricettacolo di vizi e di difetti. ottonaio, 2-21: chio vego infin che 'l
servizio del dolce e buono gesù. ottonaio, 2-iq: spesso / ci parve
-cogliere in zurlo: burlare. ottonaio, 2-2: tu m'hai colto oggi