, lavora. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso
: se bene obeso [io, l'otre], molto vidi e udii /.
: il lione... portava uno otre, che capeva quattro anfore.
d'ascite, quasi somigliante a un otre pieno. arici, 125: il vano
(m <; (da doxóg 'otre ') 'malattia che fa
malattia che fa gonfiare la pancia come un otre '; la voce si è
voce dotta, gr. àaxó? 'otre '. ascobolàcee, sf.
tentativo di stare in equilibrio su un otre gonfiato. = voce dotta,
di mercantia: indaco baccaddèo a metterlo nell'otre e ricurarlovi dentro, carati 9 per
ricurarlovi dentro, carati 9 per l'otre. idem, 371: indaco di
, si. ant. e dial. otre; sacco di pelle. leonardo
sia sempre pronto a belare come un otre pieno. pavese, 18: ragazze in
, / bevere 11 nero vino all'otre obeso. tozzi, i-340: non esce
riva, gonfio e bianchiccio come un otre macero. beltramelli, i-579: ripensò alla
cavallo. leonardo, 1-319: acconciati detto otre a bocca quando se'in mare,
* borsa per il vino, piccola otre * (di origine controversa).
capretto arrosto, un pane brunito e un otre di scuro vino. barilli, 6-146
sul parapetto sembrano cagnacci affogati con l'otre ventricale gonfio e il collo strozzato da
dalla barba d'oro / mi [otre] raccolse. ed all'ombra d'un
1393: portavo un vin nero in un otre caprigno, / vino soave, a
fratello e padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita eterna,
,... sovra un gonfiato otre sedendo, lattava un piccolo satirello, e
dalla barba d'oro / mi [otre] raccolse. ed all'ombra d'un
, di cui una comunica con l'otre mentre con l'altra si può modulare
: il monaco, floscio come un otre sgonfiato, rantolava. la vigilia aveva
cisterna. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri /
nuovo tempo voglia. 4. otre. ariosto, 44-21: astolfo lor
'bile 'e dcrxó? 'otre '. colassù { colassuso; anche
annunzio, ii-801: e [io, otre] vóto fratei fui della bisaccia /
an nunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso
d. bartoli, 35-148: tanto l'otre verrà più ingrossandosi; finché giunto alla
teso quanto il più soglia esserlo un otre. segneri, iv-28: al confronto
860: [il nume] sopra un otre vi ride seduto, / e,
e padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita eterna,
(cùleo), sm. stor. otre, usato dagli antichi romani per trasportare
l] leus 'sacco di cuoio, otre per vino, olio, ecc.
tu m'empirai queste mie [dell'otre] cuoia, / che me le schianti
.. altri enfiati a modo d'otre. borgese, 6-xii: anche la natura
* fuori 'e dcaxó? * otre '. esobasidiàcee, sf. plur
tare, / che a farti un otre un dio dall'orco sbuchi. settembrini,
acceso e la gamba gonfia come un otre. tozzi, i-321: tornando a casa
mia parte, il signor ventrelli, un otre o meglio una foca paffuta e baffuta
si venne poi alla sezione del descrittivo otre o follicolo. -per simil.
area veneta. ghirba, sf. otre di pelle (o di altro materiale)
. = dall'ar. qirba 'otre di pelle ': il termine entrò nella
11 a penzolare rannicchiato nel suo otre come un baco nel bozzolo, con
, le gote, gli occhi, l'otre, la pancia, il pallone,
, 4-2-530: se l'aria contenuta nell'otre sarà non compressa, ma nella sua
fiume a nuoto con l'aiuto di un otre gonfio di vento. moneti,
destrezza con che, senza legar l'otre, lo tenevano, governandosi anche con
: ei m'ha d'uom fatto un otre divenire, / non pien di vento
1406-12), deriv. da boto 4 otre ': nel senso di 'riempire
vizza aggio la carne, come l'otre diventa per l'acqua fredda. inaridènte
, era incorporato dentro alle tuniche dell'otre o follicolo medesimo, un tumore della
pascoli, 1393: pieno un grand'otre di questo portai, con miei viveri inoltre
: io fui già capra, bench'or otre sia, / e veggiomi da capre
sì 'l cuoio intaccato, / ch'otre non uscirà, ch'utile sia. carletti
fanno pensare alle quartine dannunziane dell'1 otre '. moravia, iii-168: il
a soffiare fortemente, gonfiando come un otre, e così rizzando le spine urtava con
roccia alle pile regie, un grande otre di quell'olio d'oro lieve.
lucini, 4-152: obeso, [l'otre] contenne acqua di fonte ed acqua
medico] era un povero otre che lo sdrucio della mulattiera aveva fiso.
. lura 'apertura di sacca o di otre '(nel 1292 a parma)
ludro2, sm. dial. ant. otre. brusoni, 4-ii-271: sul
= deriv. dal venez. ludro 'otre ', probab. incrocio del lat
del lat. lóra 'bocca dell'otre, sacco, otre 'e ùter '
lóra 'bocca dell'otre, sacco, otre 'e ùter 'otre '.
, sacco, otre 'e ùter 'otre '. lùdula, v
in due forme principali: mantice a otre, costituito da una canna per la
è come un flauto attaccato a un otre, il cui fiato s'introduce per
: era incorporato dentro alle tuniche dell'otre o follicolo medesimo un tumore della figura e
dall'ar. matara 4 vaso, otre '; cfr. provenz. matrata,
è come un flauto attaccato a un otre, il cui fiato s'introduce per
quale avea le gambe enfiate come fossero otre, e 'l ventre enfiato a modo di
contento / tutto l'empié, come un otre di vento. -per modello
mento, come l'acqua dentro un otre scemo. la carnagione molleggiava, l'
/ ributtarlo nella mota / come un otre pien di vento. lamenti storici,
ghezza diversa e innestati in un otre gonfiato; cornamusa, zampogna.
di schizzi e di zacchere / quell'otre si macoli. d'annunzio, v-1-149:
). d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso
, 4-152: obeso, [l'otre] contenne acqua di fonte ed acqua piovana
oprar corna di cervo, / e un otre di virtude oltramarina. -peregrino
oprar corna di cervo, / è un otre di virtude oltramarina. parini, giorno
becelli, 1-82: la spina dell'otre in man tenea, / dicendo al
un tuo fattor mantieni / e dàgli un otre onde raccoglia il vento.
giocondo frutto generoso vino / chiuso in otre caprigno. idem, 3-333: sorgi,
: io fui già capra, bench'or otre sia. cavalca, 20-29: poiché
. becelli, 1-82: la spina dell'otre in man tenea. lorenzi, 1-35
3-327: generoso vino / chiuso in otre caprigno. d'annunzio, ii-800: ghianda
fil d'accia da femmina saputa. / otre divenni e principe degli otri / obeso
verso le dieci arrivò l'uomo con l'otre del cognac. questo era un segno
papini, 27-506: poi vuotavo un otre di quel vino ardente che subito si
pelle / di bue novenne appresentommi un otre / che imprigionava i tempestosi venti.
secondo la nostra consuetudine, chiuso in un otre con una vipera, un mastino,
uno stato di malessere (nell'espressione otre sgonfio), e infine la sovrabbondanza
: ei m'ha d'uom fatto un otre divenire, / non pien di vento
il quale avea le gambe enfiate come fossero otre e 'l ventre enfiato a modo di
/ tutto l'empié, come un otre di vento. ghislanzoni, 16-186: un
un ventre enorme, simile ad un otre pieno di stoppa mal digerita. verga
dietro una siepe, gonfio come un otre: l'aveva scoperto il puzzo.
, con il ventre disteso come un otre. beltramelli, iii-574: vedeva i piccoli
e le guance sudanti, flosce come l'otre vuoto. palazzeschi, 3-225: si
palazzeschi, 3-225: si riempiva come un otre. r. longhi, i-i-1-156:
dal ventre enorme, gonfia come un otre. cicognani, 1-57: quel pancione
di suo cominciò a gonfiare come un otre, facendo davanti rizzar le sottane alte un
è come un flauto attaccato a un otre, il cui fiato s'introduce per
una cornamusa e stringendosene al petto l'otre rigonfio, ne traeva suoni gravi e solenni
deledda, ii-42: -ah, otre schifosa! -gridò zio pera, minacciandola col
impacciata nei movimenti (anche nell'espressione otre coeli occhi). tommaseo [s
. a. boito, xc-543: quell'otre! quel tino! / quel re
1-92: non so come mai / quest'otre sì sfacciato ed arrogante / coi calci
288: anche lui era un povero otre che lo sdrucio della mulattiera aveva liso.
biancheggiano. 8. matem. otre diklein: particolare tipo di superficie topologica
9. locuz. -gonfiare l'otre: mangiare in maniera smodata, ingorda
/ a tre villani. -soffiare nell'otre di qualcuno: aizzarlo a dire qualcosa
che voialtri soffiate di nascosto in quell'otre dello scemo gabigge, per fargli cantare quello
di dir forte. -tenere l'otre dei venti', avere i mezzi e le
[s. v.]: 'l'otre dei venti ', dall'odissea: diventò
dicendo che 'l'inghilterra teneva l'otre dei venti; e poteva scatenare le rivoluzioni
voglia. il difficile è poi richiamarli nell'otre '. e l'inghilterra del 1870
una notte, mentre vóto [io otre] giacea sul palco fra i minori otrelli
del legno. = dimin. di otre. otricèllo (ant. anche
(plur. anche otricèi). otre di piccole dimensioni, di scarsa capacità
pelluride. = dimin. di otre. otricida, sm. (
comp. da-uter utris (v. otre) e dal tema dei comp. di
di uter utris (v. otre). otto, v. otre
otre). otto, v. otre. òtta (òcta), sf
d'un tamburo. 11. otre, sacco di uno strumento a fiato.
unquanco. 2. sacco, otre. pulci, 23-45: questo romito
s'è percosso lo ventre resuona come otre pieno di vento. crescenzi volgar.,
v-2-513: le mani dei sitibondi pigiano l'otre non abbastanza pieno per tanta sete che
nella roccia alle pile regie, un grande otre di quell'olio d'oro lieve.
un ventre enorme, simile ad un otre pieno di stoppa mal digerita. praga
casotti, 1-1-6: avea sul volto un otre di belletti, / di nastri sopra
cadavere dietro una siepe, gonfio come un otre: l'aveva scoperto il puzzo.
(e oggetto confezionato con cuoio: otre, arma tura, ecc
. 1... ì nell'otre vecchio or poni il vino nuovo!
/ ributtarlo nella mota / come un otre pien di vento. vespucci, lix-97:
una cornamusa e stringendosene al petto l'otre rigonfio, ne traeva suoni gravi e
è percosso, lo ventre resuona come otre pieno di vento. leonardo, 2-251:
arrosto, un pane brunito e un otre di scuro vino. cicognani, 3-139
: era incorporato dentro alle tuniche dell'otre o follicolo medesimo un tumore della figura
, / bevere il nero vino all'otre obeso. = voce dotta, lat
3-i-461: il vino nuovo fara scoppiare l'otre nuova. -aprirsi (un ascesso
apparire a se stesso come un ributtante otre gonfio di serioso nulla. -impegnativo
. -in partic.: svuotare un otre bevendone il contenuto. / con questo
territori. scarfoglio, 1-31: l'otre [l'inghilterra] si andava rapidamente
), essere mitologico rappresentato gonfio come un otre. sileni d'alcibiade. e
'bésame mucho'. -disus. l'otre della cornamusa. baretti, 6-58:
è come un flauto attaccato a un otre, il cui fiato s'introduce per via
19-187: lo scolopio soffiava come un otre pieno di vento: « si solleciti »
: il ventre era gonfio come un otre. nel paese si sparse la voce che
pelle si vedeva gonfiata in forma d'otre sospesa in cilene. 10. ant
); fendersi (la pelle di un otre, un contenitore, ecc.).
stempiato di suo cominciò a gonfiare come un otre. -che ha lineamenti sproporzionati e
dal giusto peso delle cose, come l'otre pesato coll'olio, il sacco pesato
le tigri! il nume! sopra un'otre vi ride seduto. foscolo, xvii-220
tirato, e teso a maniera d'otre. chiari, 3-i-146: se la vecchia
quanto io soffriva, mi offrì un piccolo otre ripieno di acqua che portava appeso ad
di schizzi e di zacchere / quell'otre si macoli. / meniam scorribandole, /
. venir recando / d'acqua un otre tumente m sulle spalle. tumére
notte, mentre vóto [io, otre], giacea sul palco fra i minori
. pascoli, 1407: diedemi un otre conciato col cuoio d'un bue di
di pelle animale conciata e cucita, otre. ariosto, 44-21: chi a
. dal lat ùter utris (v. otre). uterismo, sm. incostanza
ùtria1, sf. dial. otre. cornazano, 1-79: prendi
, plur. di uter (v. otre). ùtria2, sf. lontra
utro, sm. ant. otre. boiardo, 1-216: in
. = var. metaplasmatica di otre (v.). ut sic
,..., lasciarlo come un'otre vacua per le terre e pei mari
, / bevere il nero vino all'otre obeso. soldati, 5-77: il vino
sonore fissate ad altrettante aperture di un otre di pelle (e per tale motivo anticamente
casotti, 1-1-6: avea sul volto un otre di belletti, / di nastri la
. µ.... 'otre dalla bocca stretta'; cfr. bombola.
ghiottone. r ghirba, sf. otre di pelle (o di altro materiale)