con gran furia ritornare a noi l'ostiere. varchi, v-57: non ne
tavola ritonda, 216: l'ostiere... lo fece porre in coda
coltre, le masserizie, i forzieri dell'ostiere. 4. drappo funebre con
fatto prendere cono- scenzia di così fatto ostiere. sassetti, 56: egli mi risponde
ha fatto prendere conoscenzia di così fatto ostiere. guarini, 44: cori fatti
villani, 5-81: di presente cavalcò all'ostiere di messer maffiolo, e trovò la
i-298: pinabello mandò a dire all'ostiere che lo mettesse in luogo ch'egli
ch'egli lo potesse pigliare. l'ostiere ne fu malcontento, ma per non
. pulci, 18-128: io fui ostiere alcun tempo in egina, / e
, i-510: filocolo solo con menedon dall'ostiere si partirono un giorno, e soletti
ho fatto a casa mia sempre l'ostiere; / e con poco faceva ognun
il quale percosse nella casa di quel primo ostiere, e inabissò la casa e tutta
, iv-25: v'offendete (insorse l'ostiere, dopo aver succhiato l'umidor di
3-43: [clemente vi] il suo ostiere tenne alla reale con apparecchiamento di nobili
ogni mattina prima che albeggi, l'ostiere, raccolti gli stivali davanti alla mia
ulissi, argonauti / che insegne d'ostiere han per bussola, /...
quale percosse nella casa di quel primo ostiere, e inabissò la casa e tutta
la graticola. -con metonimia: ostiere, oste. aretino, 20-243:
suoi eserciti di gente ammassata nelle ostiere e ne'lu panari,
. = forma femm. di ostiere ^. ostière1, sm.
. tasso, 9-2-364: nell'ostiere de'romani, oltre a due
dobbiamo sdegnarci di ricever la voce ostiere dal latino 'ostia- rius '
vuta proporzione. tommaseo, 2-iv-204: l'ostiere vuol chiudere di buon'ora,
nire la sera. -padre ostiere: frate portinaio di un convento.
urbano, 22: la tenerezza del padre ostiere del quale egli si credeva esser figliuolo
gente armata dentro e fuori di suo ostiere reale. boccaccio, dee., 10-6
cosa e d'altra, al reale ostiere se ne tornarono. sacchetti, 354:
: cercando l'abate con questi sei l'ostiere, el cattivo namieri era molto adirato
s. ambrogio] capitato a un ostiere, nel contado tra pisa e firenze,
, / ma di ridursi a un mercenario ostiere / con la scorta di lui sempre
, / perché gli usciti loro in quell'ostiere, / credendo star sicuri, alcuna
carne e sì gli dice: nobile ostiere hai, o carne, e tutta la
: / sarò sempre fidato e buono ostiere. musso, ii-554: è una
andrea da barberino, iii-197: l'ostiere fé dare della biada al cavallo e
, 1-68 (164): questo ostiere, parutoli che io l'uccellassi, disse
buenos ayres, in casa d'un ostiere inglese, che mi pro- vedde subito
ediz. 1827 (115): l'ostiere guardava in faccia a lui].
la qual si fece moglie a un ostiere. calandra, 3-99: ogni mattina prima
ogni mattina prima che albeggi, l'ostiere, raccolti gli stivali davanti alla mia
montale, 9-103: ricordo ancora l'ostiere / di xilocastron, il menu /
/ dove lessi barbunia. -di ostiere (con uso aggett. e connotazione
/ montàrvi suso, e non v'avien ostiere! 4. locuz. -capitare
4. locuz. -capitare a buon ostiere: capitare bene (e ha connotazione
ostier. -essere condotto a tale ostiere che si pagherà lo scotto: incontrare
disse: in casa mia io non sono ostiere, eccovi il mantel vostro e i
ministro, n. 11. -padre ostiere: v. ostiere *. -padre
. 11. -padre ostiere: v. ostiere *. -padre priore: il superiore
villeggiatura. baretti, 6-98: un ostiere inglese... mi provedde subito di
, 1-68 (164): questo ostiere, parutoli che io l'uccellassi, disse
il quale percosse nella casa di quel primo ostiere e inabissò la casa e tutta la
, 2-17: sarò sempre fidato e buono ostiere: / ciò che ci è,
intento, / una figliuola d'uno ostiere ispano, / che tenea albergo al
volli raccapezzarmi se l'avessi consegnato all'ostiere entrando. tozzi, vi-600: tornato
a spizzico e scappa scappa raccontava l'ostiere a ramengo. -chiudere la stalla
« mergé de mi, l'ostiere, dopo aver succhiato l'umidor di quella
promorando aveva presa certa amistà con uno ostiere... e porcurato da un
lo togli tutte quelle arme e pregò l'ostiere che gliele salvasse tenevo nella saccoccia insieme
, 1121]: che nissuno tavemaro, ostiere e sprocano che comparebbe vino per revendere
abele, buon giorno! » salutò l'ostiere dalla soglia della sua trappola. tecchi
andrea da barberino, ii-223: aveva l'ostiere avuto dal conte rinieri un sagrato comandamento