-sapere d * amaro: riuscire ostico, sgradevole. firenzuola, 310:
accidente / un tabacco arcipotente, / ostico e nuovo affatto, di colore / nero
a soldi tenuti bassi bassi, / ostico gli pareva e molto strano. note
buoi, /... / ostico gli pareva e molto strano.
/ e tra i giannizzeri / liquor sì ostico, / sì nero e torbido /
e tra i giannizzeri / liquor sì ostico, / sì nero e torbido / gli
impingua appena il frutto / / d'ostico sugo, infuria il cieco vulgo / e
3-51: su questo passaggio, assai ostico per il lettore non esperimentato, non
pavese, 8-168: perché ci è ostico uno scrittore nuovo? perché non sappiamo ancora
i misteri. pavese, i-io: ostico e vuoto era proprio il vivere della gente
/ e tra i giannizzeri / liquor sì ostico, / sì nero e torbido /
figlio che poteva riuscir più amaro ed ostico a un uomo della sua pasta.
ed a soldi tenuti bassi bassi, / ostico gli pareva e molto strano. note
: s'impingua appena il frutto / d'ostico sugo. sbarbaro, 1-252: dove
, molestia; spiacevole, increscioso, ostico; noioso, seccante; dannoso,
-che riesce poco piacevole; artificioso, ostico (uno stile, un componimento letterario
fa più severo il ragionamento. -rendere ostico, difficile. pallavicino, 8-53:
. -farsi più greve, più ostico (uno stile). carducci,
fulgore della trinità. -ant. ostico, spiacevole. b. fioretti,
5. figur. rendere meno ostico o spiacevole mediante ornamenti o abbellimenti (
: anco questo, comecché gli paresse ostico, gli toccò a ingoiare. idem,
, spiacevole, spinoso, scabroso, ostico (un incarico, un'incombenza, o
. figur. diventare rozzo, duro, ostico, intrattabile; abbrutirsi. -anche:
incre- scevolissima cosa? -difficile, ostico. vico, 124: tal maniera
dissipare l'ombra di mazzinianismo che rendeva ostico il suo giornale all'autorità e ai
giove. 5. rendere meno ostico, più accettabile, più gradito.
l'andar così pel mondo è pure ostico. savonarola, 8-ii-212: il mercatante.
o la demenza. 4. ostico, ingrato, sgradevole, spiacevole; scabroso
oncia, / né aiutarlo mai gli pare ostico. aretino, 20-272: ella se
sente, / lamentasi, e gli pare ostico e amaro. crusca [s.
, iii-23-51: era un complimento un po'ostico per le povere deputazioni; le quali
e giocosa. = comp. di ostico. ostichézza (ostichéza), sf
sf. letter. l'essere ostico, spiacevole (o, anche, non
della invenzione. = deriv. da ostico. òstico (poet. ostico
ostico. òstico (poet. ostico per ragioni metriche), agg.
gli dierono el beveraggio che non era né ostico né amaro, per modo che non
e tra i giannizzeri / liquor sì ostico, / sì nero e torbido / gli
vi donerei del kren, / kren ostico igneo rio. alfieri, 9-62: già
, / un tabacco arcipotente, / ostico e nuovo affatto, di colore /
, 13-37: benché il colpo fussi ostico e crudo, / ruppesi in pezzi
amareggiata da quell'assenzio di martìri così ostico che avanti fa di me- stiero trangugiare
oncia, / né aiutarlo mai gli pare ostico. pulci, 2-58: l'andar
l'andar così pel mondo è pure ostico. manzoni, fermo e lucia,
il podestà, a cui pareva un po'ostico l'esser sottoposto ad un giudizio [
. ma non per tanto gli restava ostico e strano d'averne ora in casa due
sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che si chiama la ca'sal-
acerbi / andava intorno a quel diserto ostico. -scomodo (un mobile)
/ di sara- cini e di popolo ostico, / che per disfarci vien sì volentieri
, 41-92: gioroante, più che mai ostico, / gli disse: lascia il
bacco, ch'a se stesso venne ostico. -dettato da sentimenti di ostilità,
1-7-16: con tal furia mena il brando ostico / ch'un monte di diamante avria
1-i-76: v'è ancor chi mi commenta ostico e rio / e giù la tira
, il più aspro, il più ostico, il peggio fatto dei fiorentini d'
19-42: il suo volto era pallido, ostico d'aspetto, straniero, di fisionomia
, i-4-230: il nome di crispi, ostico agli uomini stanchi delle sue vampe
dissipare l'ombra di mazzinianismo che rendeva ostico il suo giornale all'autorità e ai
... in vari lati l'ostico che gl'ingombrava il seno contra il
figlio che poteva riuscir più amaro ed ostico a un uomo della sua pasta.
finora come questa terracotta a rendermi meno ostico o scettico all'idea della policromia nella
-sm. territorio nemico. -vivere sull'ostico: far vivere l'esercito di saccheggio
portar l'arme sull'altrui o sull'ostico. idem, i-409: imperciocché avendo egli
, con essi fa acquisti, vive sull'ostico, allevia la spesa.
2-179: rousseau gli riuscì un po'ostico; montesquieu invece gli piaceva.
sapevo che s. rosa dovea riuscire ostico: ma non mi aspettavo mai di aver
resipiscenza e lo scorno, dal bozzolo ostico di quelle quattro esasperate maschere caricaturali.
pascoli, ii-641: oh! se par ostico al mio lettore credere che il peccato
della confessione auricolare, argomento che so ostico in modo singolare al protestantesimo di ogni
messer ridolfo, e come che paresse ostico, raccontando come disse del nostro signore
111-23-51: era un complimento un po'ostico per le povere deputazioni.
iii-27-108: so quel che può aver d'ostico per giovinetti la lettura de'trecentisti.
il 'nivale fedriade vertice 'suona ostico. me ne dispiace. fucini, 504
forse più ostica. -sapere d'ostico: riuscire sgradito; parere inopportuno.
bolle in pentola che li saprà d'ostico. carducci, iii-26-290: le allusioni al
a questi lumi di luna saper d'ostico. 13. prov. g
cecchi, 19-13: -oh questo è l'ostico / boccone. - le medicine ostiche
1-i-76: v'è ancor chi mi commenta ostico e rio / e giù la tira
sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che si chiama la ca'
, i-4-230: il nome di crispi, ostico agli uomini stanchi delle sue vampe e
sforzo mentale; difficoltoso, arduo, ostico, scabroso. rosmini, lxxix-n-201:
. % - di difficile comprensione, ostico. castelnuovo, 263: argenti non
a chi nella pratica religiosa fosse più ostico ed eccessivo. frutterò e lucentini,
ed anco questo, comecché gli paresse ostico, gli toccò a ingoiare.
-per estens. difficile da capire, ostico (una parola). sacchetti,
calendario. 4. carattere ostico di un argomento. gramsci, 6-254
, 'regista 'risulta duro e ostico. non così, naturalmente, la pensa
-sostant. pavese, i-io: ostico e vuoto era proprio il vivere della
ributtante. -per nulla avvincente, ostico alla lettura. bacchelli, 2-xv-io:
nell'affrontare un argomento che si sa ostico; cominciare con grande cautela a parlarne
rintegri, / >arve alquanto allentar l'ostico amaro; / or bollita a ri-
-arduo, ostico, astruso (un concetto, un argomento
inamabile, il più aspro, il piu ostico, il peggio fatto dei fiorentini d'
non è / il primo che par ostico, e poi giova / a farci tornar
-estraneo a un determinato sistema fonetico, ostico a pronunciarsi (una parola).
acerbi / andava intorno a quel diserto ostico, / pigliando serpe e draghi più
nella mano che teneva fermo il guscio ostico. -spostarsi dalla giusta posizione (
2. figur. che rende meno ostico o astruso un pensiero, un concetto
, essendo egli autore ugual ostico. il sangue mi colava giù pel ferro
ivi s'impingua appena il frutto / d'ostico sugo, infuria il cieco vulgo /
7. -stare sull3'anima: risultare ostico, fastidioso, insopportabile (una cosa
allegri, 250: non dovrebbe parer ostico, se non a qualche stomacuzzo
ho ripreso l'ingoiante mio lavoro, più ostico e stremante oggi mentre altro m'attendeva
allegri, 1-3: non doverebbe parer ostico se non a qualchestomacuzzo di taffettà =
una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che si chiama la ca'
da interpretare; arduo, complesso, ostico (un autore o un'opera, un
a trattare o approfondire un argomento considerato ostico o mai affrontato. - anche sostant
della totalità che mi era il più ostico -perché porta a voler far quadrare tutti i
invar. l'essere scorbutico, intrattabile, ostico. savinio, 30-342: senza dire