sf. locale dell'ospedale dove vengono ospitati i malati in attesa di essere smistati
dalla buona famiglia di pastori che li ha ospitati con quella semplice e schietta cordialità che
e sorvegliata militarmente dove vengono raccolti e ospitati in baracche prigionieri di guerra, profughi,
sussak, in territorio jugoslavo, dove ospitati festevolmente da quegli abitanti ripassavano poi il
servitù e, talvolta, vi erano ospitati anche i servizi igienici) e dove
adiacente alla chiesa, nella quale venivano ospitati e nutriti i poveri iscritti nel matricolare
(con partic. riferimento a quelli ospitati nel brefotrofio fiorentino degli innocenti: cfr
catedrale. massaia, i-58: fummo ospitati da un ricco cattolico, il quale
ad essa per non incomodare ospiti ed ospitati. ospitatóre, agg. e
. edificio o locale nel quale vengono ospitati in città i frati lontani dal proprio
gli stessi occhi dei pittori più degnamente ospitati nella sua bottega e li avrebbe giudicati,
senso concreto: luogo in cui si viene ospitati, alloggiati, ricoverati. vasari
medioevo, luogo chiuso in cui venivano ospitati, dietro pagamento da parte del padrone
, che, insomma, li aveva ospitati, in maniera sprezzante, come di
: lei li avrebbe [i partigiani] ospitati e nutriti anche coi tedeschi salienti per
in cui si giunge e si è ospitati). neri di donato, 199
di un giardino zoologico in cui sono ospitati i serpenti. e. cecchi
di maria, dal quale fummo accolti ed ospitati con gentilezza e carità. carducci,
leve dei soldati e in cui venivano ospitati gli ambasciatori che non si voleva entrassero
: la casa stessa in cui si viene ospitati. la repubblica-la repubblica delle donne
, sf. locale dell'ospedale dove vengono ospitati i malati in attesa di essere smistati