io la lasciai quand'io andai a orvieto, / il parentado, ch'è fatto
che rassomigliano ai merletti delle donne d'orvieto. gozzano, 24: c'era un
del miracolo del sacramento del corporale d'orvieto o di bolsena che eglino s'el
ii- 214: il duomo d'orvieto è sorto perché v'è stato il
con la corte fra monte fiasconi e orvieto, cioè la persona sua ad monte
corte e il restante della corte ad orvieto. guicciardini, 340: non si
chiese cattedrali e collegiate. costantino da orvieto volgar., xxi-787: essendo messer
, sia, sia ». costantino da orvieto volgar., xxi-777: sapeano bene
di tutto lo edificio. costantino da orvieto volgar., xxi-773: crebbe..
disputazioni de li filosofanti. costantino da orvieto volgar., xxi-778: ordinata fue
altra. piovene, 5-270: [orvieto] è in provincia di temi, ma
, inflessibilità, rigore. costantino da orvieto volgar., xxi-792: domenico
pomo per più avere. benuccio da orvieto, 1-326: fanciulla mai in divietato
, o l'altro, / da orvieto. magalotti, 1-303: domani non ci
in via riservata. costantino da orvieto volgar., xxi-787: parlando con
sanza doppiezza o malizia. costantino da orvieto volgar., xxi-791: mai non poneva
silvestro, 351: delli abitatori in orvieto [uccelli] intra li quali c'erano
alle volte quasi spumeggiante dei vini d'orvieto e dell'est, est, est è
e insegnate dalla chiesa. costantino da orvieto volgar., xxi-778: con ciò dunque
che conservano ancora l'impronta medievale, orvieto rende felice il viaggiatore romantico.
sec. xiii a verona, roma, orvieto). foderare2, tr. {
lat. mediev. fulca (a orvieto, nel 1334). félce
', sulla facciata del duomo di orvieto; e nelle formelle delle porte del
di romagna, della marca e da orvieto: e mostravano gran francheza di volere
piovene, 5-271: alla rupe di orvieto, il paesaggio è roccioso e frondoso
, accioché sia fruttuosa. bonuccio da orvieto, i-277: non altrimente fanno gli
il grifon bianco, e quelli di orvieto l'aquila bianca. frezzi, ii-13-109:
e latte di mandorle. benuccio da orvieto, 1-76: di giugiole s'infiora
- anche sostant. bonuccio da orvieto, 1-277: non altrimente fanno gli
da scuola, che insegnava grammatica in orvieto; e perché egli teneva luogo di
il grifon bianco, e quelli di orvieto l'aquila bianca. ariosto, 10-79:
silvestro, 283: era venuti qui in orvieto per guardare dui sui fratelli. carducci
concluderla con un accordo. cronaca d'orvieto [rezasco], 509: il comuno
rezasco], 509: venne in orvieto l'ambasciata del comuno di fiorenza per
venni imbertonando con una maledetta strega d'orvieto. faldella, 9-814: se ne imbertonò
- anche al figur. monaldo da orvieto, xxxix-i-210: egli è vero di-
, occupoe l'egitto. costantino da orvieto volgar., xxi-791: tegnendo la
- anche al figur. monaldo da orvieto, xxxix-1-210: egli è vero dimonio
matrimonio '(nel sec. xiv a orvieto, nel 1373 a bagnoreggio),
apparasse per legge scritta. costantino da orvieto volgar., xxi-782: la qual
se ne faceano beffe. costantino da orvieto volgar., xxi-773: la intemerata
ricevuto... dei fiaschi di orvieto e delle lacche di maiale. 2
di contige e di leggiadrie. benuccio da orvieto, 1-76: di giugiole s'infiora
1282) un leon marino portato ad orvieto prognosticasse co'suoi pianti le calamità che
alla libertà stessa). cronica d'orvieto, 692: fugli data la signoria libera
, faceva congregazione. bonuccio da orvieto, 276: come dinanzi a magiorevol duce
- anche al figur. benuccio da orvieto, 1 -77: sonvi mele granate,
germania e ad altri prìncipi cristiani. orvieto volgar., xxi-778: acceso fue in
grimani, ritornato colerico da venezia ad orvieto, come si avesse auto una stocata
fondato a firenze nel 1896 da angiolo orvieto e pubblicato fino al 1932; si
di melegranate acetose arrostite. benuccio da orvieto, 1-77: mele granate [sonvi]
ant. seguace della fazione che in orvieto seguiva benedetto di messer bonconte de'monaldeschi
beffati o muffati. cronica d'orvieto [rezasco], 658: la parte
. mergo -onis (nel 1334 ad orvieto). mergòzzo, sm.
ad empoli e cinque, mettiamo, ad orvieto? gozzano, i-1270: un giorno
e secillano dall'altra. costantino da orvieto volgar., xxi-778: i libelli furono
per l'altorità femminile. bonuccio da orvieto, 277: per gli onorati detti
e divulgavano queste parole. benuccio da orvieto, lxxxviii-11-765: che, se non
le more rosse scorse. benuccio da orvieto, lxxxviii-11- 764: frave e
-rifl. monaldo da orvieto, xxxix-1-210: quando '1 priego
mosaica. cicognani, v-2-40: angiolo orvieto allora portava la barba, una barba
, fa mille follie. costantino da orvieto volgar., xxi-791: te- gnendo
mucchetto 'vitello '(a orvieto). muccàio, sm.
. appartenente alla fazione che, in orvieto, alla morte di ormanno di monalde-
], 419: rientràro oscite de orvieto, cioè la parte del vescovo, chiamata
tu viterbo / col patrimonial nerbo, / orvieto, terni, orti, nami e
nocciuole sì eran grosse. benuccio da orvieto, lxxxviii-11-765: la terza parte melarance
conti, 1-267: -arriva il conte d'orvieto! -la lieta novella corse di sala
matrimoniale; nuziale. bonuccio da orvieto, 326: magiormente, uscito di quel
parte offese assai fiorenza, siena, orvieto. machiavelli, 709: voi non
: mandoce el communo de tode ad orvieto una grande imbasciata da sua parte,.
... e lo communo d'orvieto non lassò che ogni modo li rece-
che è proprio della città di orvieto; che ne è originario o che
orbivieto (dal lat. urbevetum 'orvieto '), con aplologia. orbettino
è nato o vive, risiede a orvieto. - anche sostant. carducci
-con valore collettivo: il popolo di orvieto. f. degli atti, 88
. disus. vino prodotto nella zona di orvieto; orvieto. tommaseo [s
vino prodotto nella zona di orvieto; orvieto. tommaseo [s. v.
e squisito vino, prodotto dal suolo di orvieto, che appunto dicesi anco orvieto.
di orvieto, che appunto dicesi anco orvieto. 3. sm. elettuario
secondo la tradizione, da ferrante d'orvieto per la cura di numerose malattie.
biotite; si rinviene nei dintorni di orvieto. = dal toponimo orvieto.
di orvieto. = dal toponimo orvieto. orviéto (orviéto),
due tipi abboccato e secco nella zona di orvieto, con uve in prevalenza trebbiano unite
rifocillati di buoni cibi e scaldati dall'orvieto. moravia, i-518: abbiamo del chianti
e bianco... dei fiaschetti di orvieto... e dei vini in
soldati, 6-387: si riferisce soprattutto all'orvieto dolce, o abboccato, o amabile
porto di pisa]. cronica d'orvieto, 663: dovessero [il capitano e
guardiano] guardare i palazzetti delle porte d'orvieto. -casino signorile. vasari,
lo scoppio del carro) usato a orvieto nella festività di pentecoste per accendere le
. aprire, spalancare. benuccio da orvieto, 276: dinanzi a magiorevol duce /
fosse condennato e pericolato. benuccio da orvieto, lxxxviii-n-764: un bel panier di
quasi partì per quarto. benuccio da orvieto, lxxxviii-n-764: un bel panier di
partoriente', la madonna. costantino da orvieto volgar., xxi-773: la..
nelle tre rovince ecclesiastiche di viterbo, orvieto e ivitavecchia (anche nell'espressione patrimonio
corte del patrimonio a tenere ragione in orvieto. rezasco [s. v.]
e corneto; poi ancora bagnorea, orvieto e città castellana; e ad ultimo
si compose delle delegazioni di viterbo, orvieto e civitavecchia. -con partic.
.., che pegiorò alla comunità d'orvieto più de secento fiorini. sanudo,
del comune di siena sopra la gabella di orvieto, 71: e'pe- rogini.
o sancisce una sanzione. cronica d'orvieto, 672: di queste paci si trassero
storie del giudizio universale al duomo di orvieto e il pergamo di s. giovanni
degli atti, 108: una ponbarda de orvieto... pericolò nel trare quando
uno castellano quale stava ne la roca de orvieto, molto amico ad questo comnestabile,
che lo castellano de la roca d'orvieto avesse da venire castellano de la roca
roca de tode e quel de tode ad orvieto. 5. mutazione, trasformazione.
dalla pena capitale. cronica d'orvieto, 644: si fece in detto consiglio
ii-144: doveste andare al principato di orvieto a castigar nei beni e nella persona
comune di siena sopra la gabella di orvieto, 70: a'fiorentini non si fa
pervaliva, la fé portare qui in orvieto sabbato passato... e morì.
1260 a firenze; nel 1334 a orvieto; nel 1373 a bagnoregio, nella forma
di fare della facciata del duomo di orvieto. -a pezzi e bocconi: v
a la nostra volontade. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-765: la terza parte melarance
. pleberius (nel 1334, a orvieto). pivieréssa, sf. omit
, pizicaiolus (nel 1334, a orvieto), pizegolus (nel 1319, a
silvestro, 65: la peste pizzicava in orvieto et era la guerra. sanudo,
amici, tra i quali principalissimo angiolo orvieto, che le stampava nella sua 'vita nova'
molta artigliaria, maxime una ponbarda de orvieto. = var., per dissimilazione
l'evangelica perfetta povertade. cronica d'orvieto, 647: in questo medesimo dì
.. e chiamassersi populo. cronica d'orvieto, 647: in questo medesimo
conciano le cose da mangiare. costantino da orvieto volgar., xxi-781: quando richiedeva
ad empoli e cinque, mettiamo, ad orvieto? e qual voluttà mi viene dall'
clemente vii durante la sua permanenza a orvieto, per provvedere ai bisogni idrici della
discende mediante scale, ed è in orvieto. pioverle, 5-271: scenderemo anche
comune di siena sopra la gabella di orvieto, 70: a'fiorentini non si fa
castellano quale stava ne la roca de orvieto molto amico ad questo com- nestabile,
che lo castellano de la roca d'orvieto avesse da venire castellano de la roca
de tode e quel de tode ad orvieto, ad cascione che lo favor de la
loro priore de'priori. cronica d'orvieto, 663: l'altra terza chiave della
della porta dovessero tenere i priori di orvieto. giov. cavalcanti, n: i
trebbiano diffusa nella toscana meridionale, a orvieto e in partic. nell'isola d'elba
, modo di parlare. monaldo da orvieto [in prudenzani, 192]: disse
la chiusura.. cronica d'orvieto, 665: entrare in orvieto per forza
cronica d'orvieto, 665: entrare in orvieto per forza e ntellaro la porta et
da impedirne la chiusura. cronica d'orvieto, 660: all'ora della terza uscirò
di aguato, e vennero dentro in orvieto, e misero pontelli alla porta cadetoia
età intermedia, magistratura delle città di orvieto e di bologna, composta da altrettanti
parte del nibbio. cronica d'orvieto, 652: nel mille e trecento quaranta-
un apparecchio radiotelegrafico. a. orvieto [« il marzocco », vili,
trasmesso mediante radioonde. a. orvieto [« il marzocco », vili,
ragna / li passaroti. benuccio da orvieto, 1-77: me ne conviene andare alla
comune di siena sopra la gabella di orvieto, 70: del cien- tonaio de'
. { return, nel 1334 a orvieto; redera, nel 1036 a nami)
-insegnamento, cattedra universitaria. costantino da orvieto volgar., xxi-787: il maestro rinaldo
di un concilio. cronica d'orvieto, 686: venne in orvieto la corte
cronica d'orvieto, 686: venne in orvieto la corte generale del patrimonio per fare
del patrimonio per fare la restanza in orvieto per la chiesa, e vennero il
ghibellini di romagna, della marca e da orvieto: e mostravano gran franchezza di volere
fieno lo ri- chinòe. costantino da orvieto volgar., xxi-781: quando richiedeva
patrimonio, lo legato alquanto dimorò in orvieto, riconciliò orvieto e lo paese,
legato alquanto dimorò in orvieto, riconciliò orvieto e lo paese, lo quale molto era
dura battaglia si rinforzoe. cronica d'orvieto, 679: per questa novità gli
dolce amor m'invita. benuccio da orvieto, lxxxviii-iii-764: frave e more con
. cronica diorvieto, 660: uscirò di orvieto benedetto di messer bonconte, cavalieri e
la falsità dell'ombra. costantino da orvieto volgar., xxi-777: cognoscendo..
o ciò che dice. boccaccio da orvieto, 326: uscito di quel laccio /
venne rivera rivera verso qua da noi ad orvieto. = dal fr. ant
move andando come romer. cronica d'orvieto, 656: poiché passò per questa
uno da lu- briano del distrecto d'orvieto, el nome del quale noi so,
fatto cominciare a sentire. cronica d'orvieto, 681: ordinare di entrare in orvieto
orvieto, 681: ordinare di entrare in orvieto per forza e fecero fare segretamente una
cedimento strutturale. costantino da orvieto volgar. ', xxi-782: esso sommo
dissenso con voci ostili. cronica d'orvieto, 657: per questo la gente si
fu il sabato dell'ulivo. cronica d'orvieto, 651: giunse a roma alli
sapere che buonconte di monal- deschi d'orvieto, fratello di mei consorti, faciva grande
en mia bevolca- ria. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-765: gustate lor savori,
(a gubbio), scagiàle (a orvieto nel 1334), scalale (a
del comune di siena sopra la gabella di orvieto, 55: a'partenza del re da
documentato o documentario: in cui il orvieto, 70: a'fiorentini non si fa
chiuderò il tomo con la cronaca d'orvieto, se no, comincerò con quella
te): magistratura che in orvieto nell'età comunale era composta di
gimento della città. cronica d'orvieto, 647: in questo medesimo dì si
sodo-, di continuo. cronica d'orvieto, 684: poi che fu in pisa
. soddisfare la sete. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-764: un bel panier di
f ma frate domenico. costantino da orvieto volgar., xxi-775: non lassò
e simili, vi denari. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-764: fra- ve e more
4. assortito. benuccio da orvieto, lxxxviii-ii-764: o be'signor, poi
, inganno. costantino da orvieto volgar., xxi-777: cognoscendo [san
. -assol. cronaca d'orvieto, 661: i cavalieri di fuora speronarono
discendenza, estinto. cronica d'orvieto, 653: durò questa mortalità fino a
gubbio stipendiati come pittori nel duomo d'orvieto. carducci, iii-26-64: il maestro del
lucchesi strappa zucche e aretini e da orvieto gittaro loro armadure per terra..
di silvestro, 71: mastro antonio da orvieto era stri- metore e mastro de strima
metore e mastro de strima qui in orvieto. = voce di area centr.
di silvestro, 71: maestro antonio da orvieto, quale era strimetore e mastro de
era strimetore e mastro de strima qui in orvieto. = deriv. da strima
ma pianto de compuntium. costantino da orvieto volgar., xxi-775: nel libro de
in età rinascimentale nell'omonimo paese presso orvieto. lancerio, lxvi-1-330:
. sucano è un castelletto distante da orvieto due miglia. sucare, v
. discordia, contrasto. cronica d'orvieto, 670: ci era poco di svario
reparto militare). cronica d'orvieto, 688: in quel paese si svernare
tabulaccius [de corio] (a orvieto, nel 1334). tavolame
della camera apostolica. cronica d'orvieto, 686: venne in orvieto la corte
cronica d'orvieto, 686: venne in orvieto la corte generale del patrimonio per fare
del patrimonio per fare la restanza in orvieto per la chiesa, e vennero il
/ e lì fén testa. cronica d'orvieto, 647: alla fine leonardo et
forma sinuosa e serpeggiante, tipico di orvieto. messisburgo, 70: fata che
tondelli, 1-59. sarà la festa di orvieto, soldati, turisti, familiari,
; unzione. costantino da orvieto volgar., xxi-788: venne ugnendo allo
trebuto secondo l'usata. costantino da orvieto volgar., xxi-781: le notti,
ghibellini di romagna, della marca e da orvieto: e mostravano gran francheza di volere
lat mediev. vigliarium 'setaccio'(a orvieto nel 1581). vigliare,
tal modo che se alzò qui dentro in orvieto circa ad uno zomesso.
giovane e scemotto, che gira per orvieto tutto in casual firmato, ray-ban, barrows
tracannando i fìaschetti di velletri e d'orvieto. = deriv. da pacchiare.
negli interventi più neopopulisti si nota a orvieto uno sfoggio abbondante di termini macchinosi.