. barberini, iii-269: in quest'orror dove di gelid'ombra / cuopron abeti
o sonno] / è ch'all'orror dell'aborrita morte / io col tuo
, sep., 210: e all'orror de'notturni / silenzi si spandea lungo
. barberini, iii-269: in quest'orror dove di gelid'ombra / cuopron
intenti, / e sol di cieco orror larve e spaventi, / quasi animai
poi nume l'adombra, / nume che orror disgombra. s alvini, 40-179:
petto di pietate / e sì pieno d'orror che non rimiro / né odo alcuna
lo stupor, di spavento e d'orror misto, / il sangue e i cori
/ i vari assalti e il fero orror di morte, / e i gran giochi
agonizzanti. barberini, iii-269: in quest'orror dove di gelid'ombra / cuopron
la pasciuta valle, / guarda con muto orror. pascoli, 26: qui
/ che mette a chi s'appressa orror del loco. 6. ant
/ splende quel loco e / 'l fosco orror n'è vinto. marino, 12-90
e restàr sole / l'alpe e l'orror che fece ivi natura. testi,
quest'atra erraste / chiusa valle d'orror molti e molti anni. 2.
sento amor con me: / ma l'orror de'gioghi alpini / lo sgomenta e
se le toglie il riparo di queu'orror naturale che ella gli porta, è più
d'argento / reggi in campo d'orror carro di stehe; / tu con vago
a me di noia, a me d'orror sembiante / è quant'io veggo;
29: ivi non era / l'orror che fiotta, in te la luce ancora
canzoni, forse applaudite dalle ninfe nell'orror taciturno delle selve, abbiano ad esser
viso, maestro mondo vedeva aprirsi nell'orror della notte lampi e fulmini violetti ogni
paoli, iii-195: ben tra 'l cieco orror già di lontano / mira prodi guerrieri
. piazza, 2-10: fendono i densi orror fulmini ardenti, / e par che
freno d'argento / reggi in campo d'orror carro di stelle; / tu con
. paoli, iii-195: tra 'l cieco orror già di lontano / mira prodi guerrieri
. monti, 7-73: quale è l'orror che di favonio il soffio, /
'l mondo ascose / sotto il caliginoso orror de l'ali. idem, 726:
gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. idem, 8-64: delle
, 1-105: ben sento / freddo un orror nel perdere la luce / del giorno
chiabrera, 403: ma nel sulfureo orror degli antri inferni / bestemmierebbe ognora arso
conduttore: raggiunti, a volte, dall'orror giallo e feroce delle cose furibonde.
e le selvagge fere / cercavano l'orror dei folti boschi / a sé schermir
e 'l mondo ascose / sotto il caliginoso orror de l'ali. bruno, 3-61
tasso, 9-16: per sì profondo orror verso le tende / de gli inimici
/... / nebbia d'orror caliginoso involve / e mare e ciel da
/ le tempie e il vago orror dei cedri smossi / dall'urto della notte
, i-224: ecco, piena d'orror, l'età canuta, / ch'ogni
, 8-27: i ragazzi poeti hanno orror * delle maiuscole: poi si piglia coraggio
argento / reggi, in campo d'orror, carro di stelle. parini, giorno
, 500: ed eccolo là, nell'orror sacro della sua solitudine,..
/ i varii assalti, e il fèro orror di morte, / e i gran
-figur. leopardi, 34-149: quell'orror che primo / contra l'empia natura
tana / e va fremendo per gli orror più cupi / de le valli lucane
cedron. montale, 15: il vago orror dei cedri smossi / dall'urto della
ondeggiando al tergo / colman di doppio orror l'orrido albergo. d'annunzio, ii-565
chiusi le pupille / da un improvviso orror vinte e ristrette. nievo, 236
udia, ciò che vedevasi, / rappresentava orror, perigli e morte. buonarroti il
, 3-31: e io ch'avea d'orror la testa cinta, / dissi:
e da l'aspra celata / lasciar l'orror che la circonda e veste, /
lo stupor, di spavento e d'orror misto, / il sangue e i cori
, e ancor lo scrive / colma d'orror la storia; che sereno /
ondeggiando al tergo / colman di doppio orror l'orrido albergo. tesauro, xxiv-51
x-3-251: fra l'eccidio e l'orror della soggetta / colpevole natura, ove
nasce / in me il timor d'orror frammisto? è forse / al delitto
altro. alfieri, vii-44: d'orror tu m'empi: io nel fraterno
giovanetti, i-90: il troppo fosco orror rendea cotanto / confuso il ciel,
argento / reggi, in campo d'orror, carro di stelle; / tu con
corno, / morte, tema ed orror avendo intorno, / affino, lassa,
affanno, / la soave tristezza, o orror con essi, / del palpitante petto
con essi, / del palpitante petto orror tiranno. = voce dotta, lat
/ solo rompeva, od accrescea, l'orror, / croscia il mulino, suona
raro consiglio ed ardimento / dell'antico orror suo già spoglia avea / l'indocile
corpo e l'anima / al sempiterno orror. nieri, 103: il rimedio forse
. leopardi, 34-282: e nell'orror della secreta notte / per li vacui
preziosi arredi / e 'l tutto empion d'orror qual furie ultrici. baruffaldi, xxx-1-66
dal terremoto e profondate grotte, / d'orror, di fredda tema e d'atra
concepì! l'anima fiera / senza orror lo trattiene. gemelli carcri, 2-ii-100
sua voce / in mezzo a tanti orror stupida, muta? a. verri
/ per veder meglio, e l'orror de l'impresa / i cori e gli
splendesti, anima bella, / nel fosco orror, ch'intorno or si diffonde.
io già vi veggio, / d'orror compresi e di pietade, attoniti, /
il ferro, il ferro da l'orror fu vinto. / gli empi no,
baldanza / lampo feroce, che ogni orror dirada. borsa, xix-4-732: seguon perciò
non si dirada, / anzi cresce l'orror. percoto, 384: già tramontava
soffocar sua voce / in mezzo a tanti orror stupida, muta? / e di
ognor minaccia / del precipizio suo gli orror più cupi. mamiani, 1-158:
per lei [virtù] la morte orror non ha, per lei / non rumoreggia
mi giaccio, / e percosso d'orror tremando agghiaccio. pascoli, 1024: è
, / che disperso se 'n porti orror e tema / di ruina sì estrema?
angue, / nato dal suolo, sacro orror del bosco, / che dispiegando le
per domarla appieno, / non sente orror nel lacerarle il seno. foscolo, 1-93
). casti, 7-42: quanti orror, quante stragi e quanta guerra,
gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. carducci, ii-8-31: seguita
foreste, antri selvaggi, / se l'orror tenebroso / delia mai v'illustrò d'
un raggio / d'incerta luce infra l'orror di queste / dubbiose vie: ma
a l'aspra celata / lasciar l'orror che la circonda e veste, /
. dottori, 1-11: in ozioso orror squallida ed egra / la selva intorno
, / nato dal suolo, sacro orror del bosco, / che dispiegando le ritorte
da sì fulgide facelle / d'ogni orror fugato il velo, / teco un dì
, sep., 209: au'orror de'notturni / silenzii si spandea lungo
sogni e larve, / ed un fatale orror ne l'alma impresso / m'era
g. graziani, 312: così d'orror di strage, di feretro / a
/ né fiato ancor, che tanto orror consume, / mandan per questo ciel
e fessi caddero, / spettacolo d'orror! colletta, ii-244: il terreno fesso
tal zambracca, / scandalo della terra, orror del cielo, / che, di
; / né fiato ancor, che tanto orror consume, / mandan per questo ciel
ogni più truce idea, / l'orror ne temperava e la fierezza. savinio,
monti, x-i- 120: fremè d'orror di doglia generosa / allo spettacol fero
un natal tenebroso / avesti intra gli orror d'ispido monte, i..
, o mia luisa, / da l'orror di que- st'ombre ti figura /
s'empì da tutti i lati / d'orror, di finamondi e d'ululati.
, intorno -e ivi non era / l'orror che fiotta, in te la luce
che un freddo invia su l'alma orror funesto. ferd. martini, ii-1-999:
anguillara, 9-199: ma tanto orgoglio e orror ne l'aria freme, / sì
. tasso, 6-44: con insolito orror freme e sospira / di cruccio e
/ versa i torrenti, e dopo orror sì folto / mostri all'italia iride bella
sorga nuova medusa, / e coll'orror de'formidabil crini / trasformi i petti
metastasi ^, i-117: fra l'orror della tempesta, / che alle stelle
che turba il mar, ch'empie d'orror la terra, / tal fu la
terremoto e profondate grotte, / d'orror, di fredda tema e d'atra
gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. cor azzini, 3-30:
, 8-23: restar soletti in quell'orror frondoso / poi che mercurio dipartissi e tacque
da sì fulgide facelle / d'ogni orror fugato il velo, / teco un dì
lasso, / fugando il gelido senile orror, / presso a quell'ultimo dolente
. leopardi, 34- 286: nell'orror della secreta notte / per li vacui teatri
.. raggiunti, a volte, dall'orror giallo e feroce delle cose furibonde.
alla gagliarda, i d'un freddo orror per non restare schiavi. -fuor di
e dolce gelo? caro, 6-78: orror per tossa e gelo / corse allor
. della valle, 79: son tutta orror, son tutta gel tremante, /
. anguillara, 9-199: tanto orgoglio et orror ne l'aria freme, / sì
un mostro triforme, che triplicava un orror piacevole nelle sue tre teste d'alce
1-24-73: la maraviglia insieme e l'orror misto / stringe agli egizi il freddo
/ l'aspra tragedia e 'l fero orror di morte, / e i gran giochi
giunse? niccolini, ii-30: d'orror mi colmi! ove non giunse questa
te medesima prodotto mostro le tue vene per orror non ne scoppiarono nel viso un gorgo
un grand'impaccio, / se l'alto orror di quella selva lassa. bar etti
, impallidire, inlanguidire, colmarsi di orror mortale. c. i. frugoni
ascende. metastasio, 1-i-90: fra l'orror della tempesta / che alle stelle il
guerreggiato, e nulla / imbrunito da orror di ciel nemboso? bianchi, 80
immaginarla è affanno; / altro d'orror non ha. casti, vi-463: chi
i-181: del bosforo infido / l'immaginato orror l'onda commosse, / e sin
e moribondo / che al tugurio un orror nuovo ac- crescea, / la vecchia
vasto / fa da l'alta spelunca orror mortali, / onde le belve,
era la notte, e fra gli orror cresciuta / de'suoi colori impoveriva il
: le gote inarsicciate / empion d'orror chi gli occhi in esse affisa.
. alfieri, 8-317: infra l'orror di negra / notte feral, quai torbe
so che sia, / un incognito orror che mi trattiene. alfieri, xv-263:
sponda / m'awidi il pien d'orror nembo appressarse / per lo increspar retrogrado
: proponetevi i giudicii di dio, l'orror dell'inferno, la pena del fuoco
da valvasone, 1-161: irsuto cuoio con orror si stenda / di lupo o d'
aver amato di fierezza un mostro / d'orror m'ingombra e di tormento il seno
dite, / e batte in quegli orror non mai sereni / l'ali infette
/ e rammentar non sa / l'orror che in lui trovò. bicchierai,
qual m'infonde / dilettevol ribrezzo, orror che piace! g. b. casaregi
147: infra l'ombre e l'orror chiare facelle, / palesatemi voi la
suo pensiero, / e nel più chiuso orror contro alle belve / sospinse il gran
della tempesta rea, / tra l'orror della selva aspra e romita, / senza
cesarotti, 1-vii-258: ma nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'appresenta
spesse, / che pur la vista orror genera e tema, / l'ingenioso,
gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. -angelo iniquo: demonio
incanti terribile né lieta, / piena d'orror ma de l'orror innato. galileo
/ piena d'orror ma de l'orror innato. galileo, 1-1-315: mi pareva
vergogna d'abbandonar l'assedio e l'orror di continuarlo. dizionario militare italiano [
io se inselva / fiera che tanto orror ne la vista abbia. g. f
30: non abbia a sdegno l'aspro orror de'calli / né la dal sole
interesse oggi sormonti quello / invin- cibil orror che nutro in petto / per polifonte?
, fende / in quattro parti il bell'orror selvaggio. galileo, 3-3-420: i
lati onde il tumulto / con spaventoso orror giunge a'ripari, / carlo provede,
amori di piaggia aprica, / greggi orror delle foreste, / chi nell'erbe il
funesta / il cuor gli sbrani, fredd'orror l'investa / e la vendetta sua
perdonò l'atroce / taglio, in orror della natura è fatto; d'inglorio
nuova smania è questa, / che invincibile orror che mi possedè / tutto il cor
tasso, 9-78: a quel meschin subito orror invola / il lume, e scorre
s'apra innanzi, e d'ogni orror più folto / tutto m'involga. d
. marino, 10-268: nebbia d'orror caliginoso involve / e mare e ciel.
leggi. mascheroni, 8-12: nell'orror che sulla patria pende / di miserando
, 2-2-250: quel selvaggio inculto / orror de'boschi un tempo ebbe dal fero /
: spirano [i sacri canoni] un orror sommo contro di queste promozioni istantanee:
. imperiali, 4-545: tra quegli orror sospeso / e dubbio il piede e
/ lampa; e la fiocca luce orror crescea / dai distesi cadaveri sbattuta.
4-157: quai livide morti / piena d'orror non ha bisanzio viste! betteioni,
fu il notturno orrore / che l'orror de le morti in sé copria, /
la nassa adoprando or la lucerna, / orror fu de lo stuol muto e notante
: nel più tacito e cupo / orror d'oscura notte, / una volpe ed
sovra il mio capo e nel- l'orror m'inghiotta / della sua notte il lurido
/ malaccorti mortali, / il freddo orror, la spaventevol sorte / è che battono
degli opali pesanti indugia il vecchio / orror della mia vita, a malincuore / dietro
/ mallevador clemente, / vestito d'altro orror sen'fugge il sole, / ch'
/ che sol vedrassi, e con orror che piace, / nascer la rosa e
orribilmente riversciato. fiamma, 318: l'orror della notte accresce il timore e 'l
aspetto / pur vi sembrino viventi / tetro orror, odio e dispetto. nievo,
bassani, 5: ahi membranza d'orror piena e d'affanno, / s'
veder cose impensate, / dava segni d'orror, di maraviglia. g. b
trovo solo / un silenzio, un orror, che d'alto duolo / m'empie
donna reale, / tinte di mesto orror vedove spoglie? 9. nefasto,
le mezzelune innanzi agli occhi / e l'orror de'torvanti e delle giube. mazzini
che la noia non basti e l'orror solo / a far che tu di qua
gelido verno, / o se miro l'orror di lunga notte, / o se
macchiato e molle, / con insolito orror freme e sospira. chiabrera, i-iii-324
pe'vetri istoriati / a rompere l'orror de l'ombre mistiche / sotto gli archi
di profano. filicaia, 2-2-65: d'orror, di gioia e di stupore un
gelo e de l'arsura / e l'orror de la notte ombrosa e bruna /
. praga, 5-30: serbano l'orror della mitraglia, / nel desolato aspetto
macchiato e molle, / con insolito orror freme e sospira. siri, ii-134:
neri, 8-54: non tanto cheti negli orror notturni / passeggiano i monelli per le
sep., 211: al- l'orror de'notturni / silenzi si spandea lungo ne'
lugubre e moribondo / che al tugurio un orror nuovo accrescea, / la vecchia intanto
gli occhi miei mortificati / da l'orror dei miei peccati. cantò, 462:
/ e un'amara stanchezza, un orror muto, / un rimorso stezza
querele / de'semivivi e il muto orror dell'arme. alfieri, 1-634: sul
. lemene, i-250: nel muto orror di solitarie piante, / sotto notturno
per le labbia / gitta fumi d'orror, schiume di rabbia. rocco, 288
si trastulla. idem, 34-148: quell'orror che primo / contra l'empia natura
, né lieta, / piena d'orror, ma de l'orror innato. chiabrera
piena d'orror, ma de l'orror innato. chiabrera, 1-iv-218: se 'n
. scarpelli, 1-134: con più fosco orror di sua negrezza / cinse la notte
lampeggiante / al soffiar d'austro con orror s'adira. cesarotti, 1-iv-235: negra
gridi paventosi ed egri, / visto l'orror che portò ai regni negri / l'
è mio nembo interno: / forme d'orror mi sembra quant'io scemo; /
: il buio della notte, l'orror de'passi, la costernazione delle soldatesche
nemica gente, / statti penando in quegli orror funesti. -diabolico, infernale.
in tenebroso regno / d'un tristo orror che ratto al cor s'apprese,
/ sovra il mio capo e neu'orror m'inghiotta / della sua notte il lurido
per mano amica, / dopo l'orror di lunga iniqua notte, / salutar
1-170: piangi, secol noioso e d'orror pieno, / ed ogni senso d'
, ciò che vedevasi, / rappresentava orror, perigli e morte. beccuti,
la nassa adoprando or la lucerna, / orror fu de lo stuol muto e notante
empia nodrice / e d'errori e d'orror madre infelice. pallavicino, 1-491:
: piangi, secol noioso e d'orror pieno, / ed ogni senso d'allegrezza
sol come un portento / squarcia l'orror delle fumose brume, / e sbarrando l'
fero oggetto. marino, vii-561: tutt'orror, tutt'è morte, e solo
qualche riposo / fra i silenzi in quest'orror. foscolo, gr., i-223
fronte arida e bianca / su l'orror dei selvosi omeri imbianca. ferrerò
onde nasce / in me il timor d'orror frammisto? mazzini, 24-52: questo
ombra opaca, / anzi un orror di selve annose e folte. galileo,
fatica alcuna, uno spannecitare et un orror che corre per le membra: così l'
, / che per sé fora un vasto orror solingo. g. gozzi,
statti pe nando in quegli orror funesti. f. m. zanotti,
var.]: io ch'avea d'orror la testa cinta, / dissi:
i. frugoni, i-15-23: io d'orror mi raccapriccio / la vecchiezza in contemplar
contemplar. monti, x-1-120: fremè d'orror, di doglia generosa, / allo
x-4-69: al fin mi salva / dall'orror di vederti, ombra crudele. manzoni
occhi miei frali, / con orror admirato, intento e fiso / a le
. / e qui si tacque. orror per tossa e gelo / corse allor de'
all'immenso fracasso il viandente / d'orror sacro compreso il piè ritira. miccolini
carducci, iii-4-19: religioso è questo orror: la dea / roma qui dorme.
e l'altra sua famiglia / d'orror ciascuno e capriccio tremava. ariosto, 42-51
rinaldo] moleste, / ma tanto orror ne sente e tanto schivo j che stride
: in petto / ti sentirai d'orror fredde le vene. leopardi, 7-89:
e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. pirandello, 8-317: la
dietro li sguardi, se non l'orror de " tormenti che in dolorissima prospettiva
sacerdote latino], che ci dài nell'orror della morte vittoria. -ritegno
alla giornata. leopardi, 34-147: quell'orror che primo / contra tempia natura /
rivoluzionario. saba, 129: l'orror di levarmi ogni mattina. -orrore
gli occhi miei mortificati / da l'orror dei miei peccati. de bosis, vii-1291
uomo / che come te per l'orror vada e il rischio / de'suoi delitti
: proponetevi i giudici di dio, l'orror dell'inferno, la pena del fuoco
d'orror cinto. b. fioretti, 2-3-281:
il vida... rappresentò l'orror dell'arme. bellori, ii-201:
vicino a lei / par che cessi l'orror delle mie pene. foscolo, sep
foscolo, sep., 207: all'orror de'notturni / silenzi si spandea lungo
varia insieme / rigor d'alpe scoscesa, orror di valle. pindemonte, ii-35:
di rincontro a balze / di grato orror dipinte. graf, 5-588: o solitario
arbusto. / che, tra l'orror di questi ferrei scogli, /.;
questo... / l'ultimo orror che dal mio labbro intendi. /
laguna> / con fiera gioia a quell'orror sorridi. -conseguenza funesta, danno
noto che l'ale acquose scuote ingombro d'orror l'oscuro ciglio. saraceni, ii-372
: un'ombra opaca, / anzi un orror di selve annose e folte. guarini
prence / v'entrò, ma in quell'orror, di me più nuovo, /
vide. fiacchi, 1: tra l'orror della selva aspra e romita. arici
e romita. arici, i-334: l'orror grave / di coniferi abeti.
, / statti penando in quegli orror funesti. testi, i-204: ci dorrem
/ che per sé fora un vasto orror solingo. filicaia, 2-1-88: questi
, 1-ii-251: spesso tra 'folti orror cinghiai rimira / a'piè cadérgli.
o prati, addio; / in solingo orror men vo. 12. suono
spiacevoleza. marchetti, 5-62: l'aspro orror della stridente sega. 13.
i criminali; / ma prima era un orror! dormivan essi [i curiali]
, per domarla appieno, / non sente orror nel lacerarle il seno. baldini,
/..; / egli è l'orror dell'universo intero. monti, x-4-68
nel furor del cielo / e l'orror di natura e di me stesso.
. valeresso, xxx-6-269: qual freddo orror corre per tossa! manzoni, pr.
. cariteo, 320: seco portando orror, di morte ostento, / corse
ruggine; ozioso / diè il cardo orror fra gli infecondi solchi. -che
né prodico. chiabrera, 1-i-338: d'orror palpitando erge le chiome. oliva,
, 1-473: a tal pensiero / d'orror e di pietà palpito e gelo.
gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. -allo stesso livello per
e di se stessi, / l'orror del vuoto non lo senton mai.
parte? / l'armi fraterne hanno in orror: fia segno / a lor vendetta
). magalotti, 19-12: l'orror passeggia intorno / torvo mirando. fr
gente, / statti penando in quegli orror funesti. -con sineddoche.
da gran tempo / d'un cupo orror. foscolo, vi-441: la libidine ricomincia
occhi] due caverne, / dove orror sol si scerne. / dove '1 labro
e rotte / l'ombre e gli orror dal suo splendore adorno. 8
da rispetto, / da trasporto e da orror. manzoni, ii-103: così percossa
sol chi in ceppi avvinto, / nell'orror duna segreta, / guò aver
assorda / e mette a chi s'appressa orror del loco. 6. colpire
alle sue dolci cantilene / il cieco orror perdé l'eterna notte. molineri, 2-80
delfino. marino, 20-511: spettacoli d'orror così diversi / oggetti ti parrian più
/ e rammentar non sa / l'orror che in lui trovò. baretti,
sponda / m'awidi il pien d'orror nembo appressarse / per lo increspar retrogrado
solitario arbusto, / che tra l'orror di questi ferrei scogli, /..
nuova smania è questa, / che invincibile orror che mi possedè / tutto il cor
guzmàn brando possente, / sgombra l'orror di sì crudel procella; / quindi
desiando venne, / ché spavento et orror non fur possenti / de ritener le desiose
/ che la noia non basti e l'orror solo / a far che tu di
ebbe [l'italia] un postumo orror di garibaldi / che adusata l'avea credere
è la terra, / e di gelido orror colma e di tema / per le
chiabrera, 1-ii-251: spesso tra 'folti orror cinghiai rimira / a piè cadérgli,
l'ire / turbar le spose d'alto orror le gote, /...
i gau- dii / e 'l fido orror commessi / ed i furtivi talami / e
sogni e larve, / ed un fatale orror ne l'alma impresso / m'era
su le mie soglie / il presagito orror! leopardi, v-336: la sventura
xxii-1107: dei prischi secoli / l'orror sol resta. v benzone, 112:
/ de lor salute incerti e d'orror pregni, / se truova el cor de
oso mare, / dove in eterno orror perduta ogn'alma / non anco avea
ix-121: tradisti il padre / e orror non senti a profanar gli dèi?
spiritualmente. bruni, 127: d'orror mi vide e non di'amor tremante /
/ stan laggiù meco e nausea, orror, disprezzo. goldoni, ix-ii6q:
quinto / cielo di ferro scendi e d'orror cinto. busenello, 82: il
e fessi caddero, / spettacolo d'orror! d annunzio, i-21: quanti ricordi
. frugoni, i-15-23: io d'orror mi raccapriccio / la vecchiezza in contemplar.
pensava i gaudii / a 'l fido orror commessi / ed i furtivi talami / e
, palesi al volgo, / e queir orror che primo / contra l'empia natura
martello, 6-iii-169: degl'infami strumenti subito orror mi prese, /...
sangue). caro, 3-51: orror mi scosse, / le membra tutte e
udia, ciò che vedevasi, / rappresentava orror, perigli e morte. m.
pena infinita, / il mio rasserenare orror profondo. l. q-uirini, 35:
in tenebroso regno / d'un tristo orror, che ratto al cor s'apprese.
buonarroti u giovane, i-83: sciolto ogn'orror che t'adombrasse 'l lume,
estinte, e tutto / di redivivo orror tingere il bosco. poerio, 3-147:
tremar di guerre redivive assai / l'orror ti fece e la discordia atroce.
, un velo. capriccio per l'orror: appena / regge il mio debil corpo
/ talvolta euridice / nei regni dell'orror. panni, 130: me non nato
in tenebroso regno / d'un tristo orror, che ratto al cor s'apprese.
populea sponda / m'awidi il pien d'orror nembo appres- sarse / per lo increspar
. chiabrera, 1-iii-369: nel sulfureo orror degli antri inferni / bestemmierebbe ognora arso
, e a spessi lampi fende / l'orror che dietro lei si ricongiunge.
cosa. lemene, i-250: nel muto orror di solitarie piante, / sotto notturno
.!... / da l'orror, che t'ingombra, àlzati e
rispetto, / da trasporto e da orror. giuliani, i-197: il piede non
giorno ancora 1 rai, / ne l'orror del sepolcro a rimbalzarlo / furibonda verrà
nomi, 10-8: ella, al subito orror dato congedo, / del cinabro natio
mi rincora, / e più cresce d'orror più m'innamora? foscolo, iii-1-454
trombe al fiato / ogni sposa d'orror turba le gote. ciro di pers,
3-97: dove spande il misen gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta
lito alma sirena / tonda ripiena dell'orror marino? loredano, 276: la notte
, 3-97: dove spande il misen gli orror frondosi / avido si fermò febo talvolta
, ix-176: destra spietata, / che orror mi desta, e ritrosia nel seno
cesarotti, 1-vii-258: ma nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'appresenta
abbandonarla ho in animo. mamiani 1-303: orror mi vinse e duolo / appena entrato
. giovanetti, i-oo: il troppo fosco orror rendea cotanto / confuso il ciel che
sederla negletta. leopardi, 34-282: nell'orror della secreta notte / per li vacui
e rotte / f ombre e gli orror dal suo splendore adorno. martello,
oh qual m'infonde / dilettevol ribrezzo, orror che iiace! martello, 6-ii-227:
pagata o legge, e i sacri orror di dite / favola al basso mondo ormai
stride / e porta in torvo cigno orror ai morte. cesarotti, 1-vti-194: io
glorioso ardire / serbano ancora infra l'orror degli anni / delle gran moli i
, il core. mamiani, 1-303: orror mi vinse e duolo / appena entrato
crudel periglio / respirò il mondo e dall'orror di morte. -grondante il sangue
/ il cuor gli sbrani, fredd'orror l'investa, / e la vendetta sua
sep. 211 (i-131): all'orror de'notturni / silenzi si spandea lungo
. ia, 3-79: strage, orror, bombardamento, / scoppio, scarica
sì guasta l'hanno, / con orror spesso e torbidvocchio guata. a
rivolto un perno, / scena che dagli orror ritorni lieta, / prospera splende:
quinto / cielo di ferro scendi e d'orror cinto. chiabrera, 1-ii-159: amor
e le selvagge fere / cercavano l'orror dei folti boschi / a sé schermir
, / e rammentar non sa / l'orror che in lui trovò. -luogo
per le labbia / gitta fumi d'orror, schiume di rabbia. apro sio,
buonarroti il giovane, i-83: sciolto ogn'orror che t'adombrasse 'l lume, /
un grido / sale di tutti; orror quindi si sgombra / e dà loco al
ermo deserto / abitar volle e fra l'orror la mente / i secreti del ciel
io già mi sento / della morte l'orror scorrer ne'visceri. alfieri, iii-1-227
campailla, 16-124: tremar poi falli orror [adamo ed èva] per tossa
mi prezio. passeroni, iii-21: degli orror loro, come il dio locuzio,
, / che per sé fora un vasto orror solingo. mazzini, nulla per
nel veder cose impensate / dava segni d'orror, di maraviglia. g. gozzi
secreti silenzi. leopardi, 34-280: nell'orror della secreta notte /...
... /... gli orror penètra / delle menti più buie,
. garopoli, 18-43: tutto è orror, tutto è strage, e tutto è
magion sen riede / e nei riposti orror del suo soggiorno / i figli infermi depredati
bassani, 9-25: colma quasi altrettanto d'orror era lassù / in cima in cima
: piangi, secol noioso e d'orror pieno, / ed ogni senso d'allegrezza
adunati, immaginato ma sensuoso, l'orror del vuoto spaziale. = dall'
sacra del luogo sentìo, / d'orror compunta nel viso smanio. parini, 223
spessi rami un nero / sul capo orror mi scuotono / e un sepolcralpensiero / che
. parini, 422: pace, orror queto, pace, o non mai mossa
... / ed or d'orror miseramente involta / solo serba suo nome /
virtù latina; / ed or d'orror miseramente involta / solo serba suo nome /
che fera seguitata avrai! / che l'orror che in noi scorgi e lo spavento
paura! marini, i-261: l'orror primiero pel vostro rischio zoni,
dito. fantoni, i-137: dal cupo orror delle cimmerie grotte / discendi velocissimo,
27-i-1-66: nasce d'un sospir tuo orror che smanca / el mesto core,
». tomielli, 483: d'orror compunta nel viso smanio. 28.
che recinge / le tempie e il vago orror dei cedri smossi / dall'urto della
il ciel si oscura! fra l'orror traluce / dei nembi un solco di maligna
su i campi scende, / l'orror solingo di mia vita oscura, / benché
oh amor cortese! e in questo orror solingo / oh ben sparsi finor pianti e
: la mente solvimi / da tanti orror. -assolvere da un'accusa;
peggio / l'armi adoprando, un vasto orror solingo / fora la terra. r
/ i vari assalti e '1 fero orror di morte, / e i gran giochi
suo macchiato e molle, / con insolito orror freme e sospira, / di cruccio
/ talvolta euridice / nei regni dell'orror. 13. che denota compostezza
. monti, 15-45: raccapricciò d'orror la veneranda / giuno a que'detti,
/ il cielo turbato / si vesta d'orror. algarotti, 1-viii-143: per fare
, / talvolta euridice / nei regni dell'orror. = comp. dall'imp
foscolo, sep., 208: all'orror de'notturni / silenzi si span- dea
senza fatica alcuna, uno spannecitare et un orror che corre per le membra, così
sponda / m'avvidi il pien d'orror nembo appressarne / per lo increspar retrogrado
glorioso ardire / serbano ancora infra l'orror degli anni, / delle gran moli
voi / malaccorti mortali / il freddo orror, la spaventevol sorte, / è che
, e intanto / in fra l'orror del sotterraneo speco / giva a bel passo
: non sei tu quel desso / che orror di spergiurarti non sentivi? leopardi,
/ splende quel loco, e 'l fosco orror n'è vinto. c. i.
gigli, 2-239: era ogni cosa orror, notte, procella, / né le
. cesarotti, 1-vii-258: nel fulgido orror chiuso dell'arme / già s'appresenta aiace
segno alcun di cadavere squallente / che l'orror desti. lattie o squalifiche, niente
gelo e de l'arsura / e l'orror de la notte ombrosa e bruna /
. marchetti, 5-62: l'aspro orror della stridente sega. milizia, viii-38
strinse. leopardi, 34-148: quell'orror che primo / contra l'empia natura /
l'occulto avvenire / si stan nel sacro orror. 3. svolgimento di un fatto
van le frini svisate, / fantasime d'orror, corpi disfatti. f. f
irle fatale / per le tabide membra orror di morte. 2. affetto
notte i folti abissi / del taciturno orror che la coprìa. casti, i-2-267:
d'uscir di capanna: / temea l'orror dei tempestati campi, / temea di
proponetevi i riudicii di dio, l'orror dell'inferno, la pena del fuoco,
tento io stesso / se trovar posso agli orror tuoi le scuse. cesarotti, 1-xxxviii-223
crine, / se mi specchio, orror mi fa. alfieri, xvi-40: più
tirreno / corron fiumi d'orgoglio e d'orror pregni: / ma chi fia che
acque tonanti, / dirupi di sublime orror dipinti. n. ginzburg, ii-142:
cor trabocca, / che per l'orror, ch'acerbamente il punge, / si
/ i vari assalti e 'l iero orror ai morte, / e i gran giochi
per questa foce, ove regna un certo orror che soddisfa, fa inaspettato incontro un
gridi paventosi ed egri, / visto l'orror che portò ai regni negri / l'
furiar della tempesta rea, / tra l'orror della selva aspra e romita / senza
un mostro triforme, che triplicava un'orror piacevole nelle sue tre teste d'alce
sep., 209: all'orror de'notturni / silenzii si spandea lungo ne'
macchiato e molle, / con insolito orror freme e sospira, / di cruccio e
fianco lasso, / fugando il gelido senile orror, / presso a quell'ultimo dolente
/ il ciel si oscura! fra l'orror traluce / dei nembi un solco di
le falangi / sulle falangi / e sull'orror l'orrore. guerrazzi, 6-342:
personificata. tasso, 9-93: l'orror, la crudeltà la tema, il lutto
13-ii-121: santa virtù, che da l'orror profondo, / che le cose ascondea
già mi sento / della morte l'orror scorrer ne'visceri. carducci, ii-1-61:
e l'eroe dell'inedia che ha orror della carne. idem, iii-23-250: quelli
13-ii-121: santa virtù, che da l'orror profon do /
a. paradisi, xxx-10-526: né tanto orror sulle cecropie scene / traeva il grave
« e come parola è bellissima: esprime orror sacro, esposizione a mezzanotte, atri