del vasto pendio di tegole che sale dall'orlo del tetto alla cresta. gozzano,
l'acqua a un dito vicino all'orlo, truova un doccione aperto, d'
succhiavano l'acqua che riempiva fino all'orlo i lunghi truogoli di pietra.
tentacoli che partono dall'orlo festonato dell'ombrello: per i suoi
: s'udivano dall'alto, dall'orlo della buca, le grida di spavento,
d'annunzio, v-i- 173: l'orlo della retina strappata brucia accartocciandosi come il
della babbuccia] compariva e spariva dall'orlo della veste al lieve dondolìo della gamba
, usata per scavare, intorno all'orlo di un foro, un incavo,
incavo praticato con l'accecatoio intorno all'orlo di un foro. = deriv.
quella cosa accendibile a lieve su l'orlo del fuoco, intatta. 2.
, 273: avean le ninfe sovra l'orlo erboso / del chiaro fonte acconcia /
. r. cocchi, 1-24: sull'orlo di quest'osseo catino, che fa
beve quell'altro e v'affigge all'orlo una frisetta di carne. ma
. si stendeva in terra, all'orlo dei fontini; e, affondando le
villaggio. idem, ii-941: su l'orlo delle sabbie memorande / ove tinse gli
al cibo posto su qualsivoglia luogo dell'orlo del vaso. russo, i-262:
l'uva, curvi, aggrappati sull'orlo del tino, anelando come i taglialegna
: l'alfana che strascica su l'orlo de la via / sotto gualdrappe e cingoli
. aliòtto, sm. ant. orlo della manica intorno al braccio, presso
cavallo. verga, i-297: sull'orlo di ogni fossato, dietro ogni macchia d'
monti che le sovrastano c'era un orlo chiaro, quasi ageminato nel cielo.
scalino, quando già poneva su l'orlo della pedata le zampette... ricadeva
ricercano fosse più profonde, il'cui orlo inferiore dee essere come ammonticato, perché
zappavano l'uva, curvi, aggrappati sull'orlo del tino, anelando come i taglialegna
l'imenio e si estende dal gambo all'orlo del cappello (nei funghi delle agaricacee
piena, / anonimo gorgo / sull'orlo, così, rigirare. jovine, 3-65
spaccature estive dove lo zinzino occhieggia all'orlo con le sue lunghe antenne, e
. aveva messo le zampette anteriori sull'orlo della mangiatoia e sporgeva la testa ricciuta.
. r. cocchi, 1-115: all'orlo quasi tendineo di questa ovale apertura è
, iv-2-875: e il segno nero nell'orlo della palpebra inferiore, segnato dall'arte
, con i piedi appena sfiorati dall'orlo del mare. e. cecchi,
se non l'ombre di quelle figure sull'orlo della parte diversamente appressate.
, 272: avean le ninfe sovra l'orlo erboso / del chiaro fonte acconcia /
, e mi fermo a tempo, sull'orlo. frocchia, 86: sotto ripari
i fiumi, le fosse: dall'orlo i vasi. idem, i-438: ammontando
crescono. io le trovavo sempre all'orlo delle vigne, dove il coltivo finisce e
momento proprio come / chi si desti sull'orlo d'un burrone, / e con
8-25: l'erba arrivava quasi fino all'orlo del mare, striscia di ghiaia continuamente
, iv-2-1028: ella lasciò le babbucce all'orlo 7. ling. accento ascendente
, / pria che si penta, l'orlo della vita, / qua giù
, 30-22: l'asfaltata correva su l'orlo del mare, or salendo or pianeggiando
l'indice e il pollice circondavano l'orlo [del bicchiere] ov'egli metteva
capelli, stramazzando al suolo su l'orlo dell'abisso, perduta. idem, iv2-
quasi tutti gli assistenti accostarono la bocca all'orlo del bicchiere. linati, 30-86:
di io o 20 cm) con orlo graduato, su cui ruota un'alidada munita
vulcanico di nuova, formazione e l'orlo del vecchio cratere in cui il nuovo
freddissimi, d'appressarsi alla bocca l'orlo d'un vaso per bere, e
a recapitare una cinquantina di lettere coll'orlo nero ai quattro punti di milano.
avida trapelavano dalle fessure, lambivano ogni orlo. alvaro, 9-330: certi atteggiamenti
spirali. manzini, 11-63: affacciato all'orlo della cartolina, [il bruco]
avvolgimenti il mincio, / cinto d'un orlo tenero di canne. d'annunzio,
ultima casa / ancor umida, all'orlo dei prati, ha un colore / quasi
iv-2-1027: ella lasciò le babbucce all'orlo del tappeto, che vi stettero come
, sola, l'amante, appoggiati all'orlo del caminetto i bei piedini infilati in
l'una appresso l'altra in su l'orlo della bella fontana, dove per alquanto
molte pieghe la sottana, il cui orlo nel camminare sembrava allungarsi per baciare appena
seria seria, che sembra apparire sull'orlo d'una bagnarola. baldini, i-131
, 30-74: come fummo arrivati su l'orlo della gran baia di palinuro, ci
ha numerosi fanoni: lamine cornee a orlo sfrangiato che pendono dal palato),
le balze. pavese, 2-42: sull'orlo della balza che dava nel vuoto facevano
di tromba mi fece balzare a sedere sull'orlo del letto. gozzano, 200:
là una paglia. / piagnucolava sull'orlo del prato il bamboccio. stuparich,
gli scendeva in due bande fino all'orlo dell'abito. levi, 1-11: avevo
se nel bar fervido posiamo / su l'orlo del bicchiere arsa la bocca. palazzeschi
/ in plenitudine nova / su l'orlo dei baratri cupi. b. croce,
: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un fri- setto di carne, beve
azzurro così azzurro, nelle mostrine sull'orlo del bavero, rosse come barbigli,
su fino a toccare il cielo con l'orlo delle sue rupi. savarese, 243
arbusti più in basso, come un orlo di gocciole chiare. buzzati, 1-116
cuce a punti larghi) lasciata all'orlo dei vestiti per poterli allungare. tommaseo-rigatini
contro la ruota, servendo come di orlo alla prua. = lat. volgar
due parti eguali: una si dà all'orlo...; l'altra si divide
ispirava il povero infermo pericolante su l'orlo dell'abisso. pa -battere
sottile e basso che si cuce all'orlo interno dei pantaloni, per preservarli dal
zappavano l'uva, curvi, aggrappati sull'orlo del tino, anelando come i taglialegna
mostrava la fodra e nel collarino un orlo di sudor indurito talmente che pareva d'
turchin chiaro; e la medesima cinge all'orlo le maniche e il bavero, che
labbra alla bocca del fiasco, all'orlo della brocca. brancati, 4-31:
beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne, beve costui e
: beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne, beve costui
cosa / sorta a volo dal bruno orlo d'un monte... / e
fregando il polpastrello d'un dito sopra l'orlo d'un bicchiero, ne cavava soavissimo
il bicchiere ha la bocca, l'orlo, le pareti, il fondo, su
tenda (o in una vela), orlo in cui si fa passare un sottile
tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri calde
capace, lievemente svasata dal fondo all'orlo (a sezione ovale): con
, di larghezza uniforme dal fondo all'orlo: fornito di due doghe verticali prolungate
mincio, / cinto d'un orlo tenero di canne; / s'irida,
, ripon la metadella, / perché all'orlo del bicchiere / sempre freghi la biondella
, 5-96: ella posò le labbra sull'orlo della tazza di cioccolatte, guardò la
272: avean le ninfe sovra l'orlo erboso / del chiaro fonte acconcia /
fiera pessima si stava / su l'orlo che, di pietra, il sabbion serra
l'oste passa lo zenzero all'orlo dei bicchieri, per rispar
metallica con branche ricurve, fissata all'orlo dei ponti delle navi, per dar
. e le torpide sacche salmastre sull'orlo marino, e i bonelli cangianti,
, 1-166: ma già cresce un molle orlo alla magrezza / dell'inverno, acque
{ bórdo). orlare, fare l'orlo (ad abiti, a tende,
. = deriv. da bordo1 * orlo '. bordata, sf. marin
, una veste); fornito di orlo, di bordatura. goldoni,
bordino, sm. piccola bordatura, orlo. pea, 3-218: il cappello
simil. sponda, estremità; margine, orlo. deledda, iii-843: fece apparecchiare
d'attacco (o d'entrata): orlo anteriore dell'ala. -bordo d'
dell'ala. -bordo d'uscita: orlo posteriore dell'ala. 5. matem
bordone2. bordura, sf. orlo, guarnizione (di un abito,
sec. xiii), da bord * orlo, bordo'. cfr. arila,
, 136: egli si trovò in orlo al boschetto che circuisce dai due lati la
, e dopo averle lograto e l'orlo del pozzo e de la cisterna, pagarla
e tra 'l suo groppo e l'orlo de lo scudo / come strisciando, di
se si può dire che sedesse, sull'orlo del sedile, tra il gran lombardo
in un incavo praticato al centro dell'orlo della poppa (e messo in mare in
tre o quattro fornelli pieni fino all'orlo e fiammeggianti a gara, c'era
brodóne, sm. ant. specie di orlo applicato come guarnizione all'attaccatura della
strinarsi. savarese, 156: l'orlo del cratere ha un colore giallastro di
chiaro; e la medesima cinge all'orlo le maniche e il bavero, che
bocchelli, i-iii-717: in ginocchio sull'orlo della riva reggeva fra le mani la
salutare. stuparich, i-363: fuori dell'orlo di quelle bucherelle, spuntavano coi loro
così la fiera pessima si stava / sull'orlo che, di pietra, il sabbion
cavetto di cocco (e serve come orlo alle reti da pesca e fa l'ufficio
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del burrato / non scordarti di me
tessesti / lungo i torrenti, all'orlo dei burroni, / una fredda ombra
, di carte... emergono dall'orlo della tavola, in una nube di
una musica udita da lui solo, sull'orlo della battaglia nascosta ch'era senza fanfare
pietrapana, / non avrìa pur dall'orlo fatto cricchi. idem, purg.,
mutilatore e arriva / nell'altra vita all'orlo della tenda! pavese, 4-311:
172): posto il petto sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in
largo che la bocca; questa senz'orlo, e da potersi chiudere con coperchio che
le belle passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la nudità salutare dei
che tutti i coltivi dove su l'orlo si accendeva il falò davano un raccolto
era un muretto rotondo, proprio sull'orlo della strada, e più in là c'
/ lungo i torrenti, all'orlo dei burroni, / una fredda ombra,
dignità canonicale della pelliccia, sempre sull'orlo di una cascaggine le si chiude
accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta,
tutti al fregar loro col dito l'orlo cantavano, né però l'acqua se
; estremità; lembo, margine, orlo. bibbia volgar., i-386:
. il capitello serve per difender l'orlo della colonna da non esservi infranto nel soprapporvi
stanche piegano il capo / sopra l'orlo dei vasi. landolfi, i-580: i
nelle nuvole, egli si trovò in orlo al boschetto. -da capo: di
i martelli si rincorrono in volo sull'orlo delle casse. 2. bulbo.
: anzi ancora afferrato il cappello nell'orlo con due dita in punta e lasciatolo pender
ogni cosa d'immaginazione è sempre all'orlo del ridicolo e della caricatura; un
un azzurro così azzurro, nelle mostrine sull'orlo del bavero..., nei
584): andò carpon carponi verso l'orlo di quel gran letto; mise la
, e principalmente... nell'orlo delle clausulette. lippi, 7-64:
di carne maciullata, per tutto l'orlo. slataper, 1-9: formazione carsica
. palazzeschi, 3-19: sempre sull'orlo di una cascaggine le si chiudevano gli
festone, frangia, panno, drappo, orlo di vestito che viene raccolto, poi
che, secondo l'altezza dell'orlo, tratteneva una pre cisa
fondo uguale alla bocca; questa senz'orlo, manico laterale, fermo, diritto
avente una piegatura in fuori, all'orlo, a forma di naso, colla
di succiare i centellini e leccare l'orlo. garzoni, 1-466: la cucina non
; il secondo quelle della pania, orlo, con quelle di modana, il
alla gamba di legno che sporgeva dall'orlo del pantalone come una calza color marrone
, passò accanto un fonte, sul cui orlo sedevasi un guardiano delle pecore altrui:
quegli orecchi che tentennavano a scatti all'orlo dei paraocchi luccicanti. palazzeschi, 3-
il polpastrello d'un dito sopra l'orlo di un bicchiero, ne cavava soavissimo
cielo, tutta pendente all'in giù dall'orlo d'una fronda o d'albero o
, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio che io ho alla mia
di succiare i centellini e leccare l'orlo. cadetti, 188: beono diverse sorte
labbri accosta / colmo bicchiere a lo cui orlo intorno / serpe dorata striscia: o
il labro tinto. / forato è l'orlo, e pendon da le fora /
cerchio del gelo che si combacia coll'orlo, si spargono qua, e là,
a cerniera, si tiene a contatto coll'orlo dell'apertura circolare... col
moravia, iv-345: osservò, arenata sull'orlo della strada, come un cetaceo lasciato
di casa proprio nelle rose. dall'orlo del vassoio, la cetonia s'
undici), che si congiungono con l'orlo opposto della cassa stessa (e venivano
di fianco e porta la vettura sull'orlo del precipizio, gli 'do una
..; e il segno nero nell'orlo della palpebra inferiore, segnato dall'arte
globetto ordinata fra il collarino e l'orlo della gonnella talare; né l'ampiezza
su le sponde de'fiumi in su l'orlo dell'acqua, curvi per la lunghezza
e i martelli si rincorrono in volo sull'orlo delle casse. -figur. iacopone
cicchini che non andavano al di là dell'orlo. = forse della stessa formazione
eri / che un cielo sognante / all'orlo d'una montagna. c. e
. ant. e letter. ciglione, orlo di un dirupo; sponda rilevata di
dimin, di ciglio nel senso di * orlo ciglio, sm. (plur
m., cigli). l'orlo anteriore del margine libero delle palpebre,
l'antico onor. 5. orlo di un'altura, di un pendio,
; margine esterno di un muro, orlo estremo di un oggetto (per questi
per estens. 'ciglio di terreno, orlo '(forse dalla stessa radice
; proda di un argine, orlo di un muro, di un avvalla
l'abitudine di recarsi sul tramonto fino all'orlo del ciglione che limitava a mezzogiorno il
; sommità; il margine estremo; orlo, bordo, estremità, termine.
. 2. per estens. orlo, striscia terminale. pasolini, 3-152
cinerizia alla cui estremità corre un piccolo orlo nero, come un filo di lutto.
accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta,
464: l'altana che strascica su l'orlo de la via / sotto gualdrappe e
nelle nuvole, egli si trovò in orlo al boschetto che circuisce dai due lati la
costeggiavo la questione omerica; ero sull'orlo della filologia classica; parecchie parole greche
. della clavicola. (di porpora nell'orlo della toga). clavicèmbalo,
saltano goffamente ricacciandosi dentro ogni poco l'orlo del corpetto che scappa fuori.
il mento tremolava, smagrito, fra l'orlo della veletta e il collare di zibellino
cennini, 132: e tirato l'orlo della detta benda o ver pezza
globetto ordinata fra il collarino e l'orlo della gonnella talare. moretti, 17-122:
slacciato. 3. ant. l'orlo di pasta vetrosa che rimane all'estremità
in un bicchiere senza colmarlo sino all'orlo. 7. dimin. collettino.
e cólmo). riempire fino all'orlo, fino al colmo. bandello,
. riem pito fino all'orlo; livellato per mezzo di una
, agg. colmato, pieno fino all'orlo, completamente riempito; carico; fornito
labbri accosta / colmo bicchiere a lo cui orlo intorno / serpe dorata striscia: o
cristalli. marini, xxiv-823: l'orlo [del vascello] tutto all'intorno era
cerchio del gelo che si combacia coll'orlo, si spargono qua e là,
pietra] sono bianchi, ma nell'orlo tinti e compenetrati, più o meno in
. pannolino fino, semiusato, senza orlo, semplice o piegato in due o tre
se la detta perpendicolare cascherà fuori dell'orlo della sua base, non potrà sostenersi,
questa ingenerazione, vissutasi qui su questo orlo molto tempo con felici successi alle cose
vittima che trema di continuo su l'orlo della follia, e queiraltra ancóra,
questa ingenerazione, vissutasi qui su questo orlo molto tempo con felici successi alle cose loro
case o capanne all'aperto conficcate sull'orlo del precipizio, viveva una città.
col tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo: in un braciere accanto a questi
nelle nuvole, egli si trovò in orlo al boschetto che circuisce dai due lati la
che trema di continuo su l'orlo della follia, e quell'altra ancóra,
bicchiero..., al fregarne l'orlo col dito dell'altra, non si
8-25: l'erba arrivava quasi fino all'orlo del mare, striscia di ghiaia continuamente
vittima che trema di continuo su l'orlo della follia. tozzi, i-250: era
smerlato, traforato in modo che l'orlo risulti a festoni. d'
tagli che han fatto. 2. orlo di breve lunghezza sulla lama di una
contusi. io ruppi coi denti l'orlo della mia pezzuola, poi tirando la
ad essere una terza manica, un orlo, un coperchio di fiasco, una forzaglia
notte. 10. numism. orlo esterno della moneta. carena, 1-206
semi orbicolati schiacciati, circondati da un orlo membranoso e muniti in cima di un
'dantesco. -margine esterno, orlo. boiardo, 2-8-39: l'aspra
. cornice di un mobile; bordo, orlo. tommaseo [s. v.
a stucchi dorati. 6. orlo di pasta rilevato e croccante della pizza
. 4. marin. l'orlo superiore dell'estrema poppa. -fanale di
2-351: 'coronamento'. la sommità e l'orlo superiore della facciata posteriore della nave o
7. letter. riempire fino all'orlo (una coppa, un bicchiere)
8. letter. ricolmo fino all'orlo (un bicchiere, una tazza)
che fa corpo col calice del cui orlo conserva maturando una parte al suo vertice.
, fregando il polpastrello del dito sopra l'orlo. idem, 3-4-238: l'avere
): arrivò... sull'orlo d'una riva profonda; e guardando in
correndo attorno attorno per su il medesimo orlo il bicchiero e tremerà e sonerà più gagliardo
una specie di frangia pendente dall'orlo del cappello. = voce dotta
si dice, e se corre, l'orlo bianco smerlato della sottana di sotto spumeggia
un solco e l'altro; sponda, orlo, margine estremo. soderini, ii-179
-in costa: sul bordo, sull'orlo, sul margine estremo. p
il laghetto, diedesi a correre sull'orlo di essa guardando entro l'acqua. d'
ojetti, i-92: fu dieci volte sull'orlo del fallimento perché per anni e anni
un banco, d'un tavolino l'orlo, lo spigolo. 13.
: il nostro negozio era qui, sull'orlo del vuoto, bianco di calce e
belle passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la nudità salutare dei giorni
di solida impuntura, / ho l'orlo in cima, e in mezzo la costura
dicesi 'legamento cotiloidèo ', quell'orlo che circonda la cavità coti- ioide,
. godron (anche goderon): 4 orlo, bordo '(negli oggetti di
a l'altrui vista. / su l'orlo del covil, che la ricetta,
dotta, gr. xpàotresov 4 estremità, orlo, frangia '. craspedòto, agg
dal gr. xpdorresov 4 estremità, orlo, frangia '(cfr. lat.
alla metà del profondo imbuto fra l'orlo del cratere e l'infernale crogiuolo che
sbarca i gitanti più pigri fino sull'orlo del cratere. -figur.
crepidó -idinis * base, cornice, orlo sporgente ', deriv. dal gr.
basso, costolata e espansa, con orlo quasi ondulato e spesso con umbone.
, / non avria pur da l'orlo fatto cricchi. tesauro, xxiv-71: dante
pettorino, e un po'sotto l'orlo, pendeva la croce. manzoni,
circa alla metà del profondo imbuto fra l'orlo del cratere e l'infernale crogiuolo che
comp. dal gr. xpoooóg 4 orlo 'e dpxó? 4 ano '.
de la rabbia. le ninfe sovra l'orlo erboso / del chiaro fonte acconcia bonvesin
il bicchiere ha la bocca, l'orlo, le pareti, il fondo, su
le sponde de'fiumi in su l'orlo dell'acqua, curvi per la lunghezza e
detto anche zoccolo, e da altri orlo, dicesi con nome greco plinto, che
finestra, e sorrideva. -figur. orlo (della tomba). f.
fumi... / proteso invano all'orlo dei ricordi, / cadere forse fu
di quelle misure ella riempisse fino all'orlo. cattaneo, ii-2-298: sono dunque
sei degna / di scuoterle la polvere dall'orlo / della veste. papini, 20-60
china della gobba dentellata, in principio sull'orlo d'una cava di tufo, e
denunciano le ristrettezze e la solitudine dall'orlo degli occhi, dalle pieghe della bocca
per lettere ch'avea scritte ne l'orlo; / che dicean dove orlando guadagnalo,
da raffreddore e da fumo) sull'orlo della palpebra inferiore arrossata. 8
dee scalzare di maniera, che l'orlo della terra scavato si gitti in su
ci sian pericoli gravi, e all'orlo del ghiacciaio si vada quasi di piano,
goccia si formava di tanto in tanto all'orlo del suo occhio, ed egli l'
di dentro, in fino in su l'orlo del fiume. -anche: fra
dignità canonicale della pelliccia, sempre sull'orlo di una cascaggine le si chiudevano gli
tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri
, 7-123: come dice bene quell'orlo di rena gialla intorno al margine
105): veddi venire in su l'orlo della trincea uno a cavallo in sun
qualche bava d'aria / sino a quell'orlo di mondo che ne strabilia.
capo il moto discensivo nel cadere dall'orlo di quel piano orizzontale alto solo due
. la discontinuità nel triangolo? nell'orlo, risposi io, o vogliam dir nel
per più volere / mi trattenne sull'orlo della vita / ad angosciarmi in aspettar
cavo (detto gratile) applicato all'orlo per rinforzarla. = comp.
porto un bicchiere / in fuor che l'orlo molto ben lavato, / pieno di
fredde, schiarito il cielo, lungo un orlo d'eterno / vanno dei disillusi
(disórlo). raro. levare l'orlo (a indumenti, panni, drappi
. con la particella pronominale: perdere l'orlo. = comp. da dis-con valore
interessi, lo tengono di continuo sull'orlo di un'imminente ruina. monti, 11-88
gruppi di nuvole sottili si distaccavano dall'orlo della zona, e galleggiavano lentamente dissolvendosi
con tutta la sua voce, è sull'orlo della tomba: i suoi occhi,
ai parenti, alla folla, all'orlo della banchina. banti, 6-47:
, levavano un canto quando l'orlo del disco distava dal mare quanto
maggiore di una vela, misurata sull'orlo inferiore fra le due bugne. 6
/ l'estrema via: giunsi sull'orlo: il guardo / lanciai giù nella valle
i-65: l'altro fiume, che nell'orlo della gallia corre più largo e dolce
scale. manzini, 12-18: quasi sull'orlo della pedana, il violoncello, enorme
sarcofago vuoto / nel campo: sull'orlo siede / una fanciulla che il piede
172): posto il petto sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in
vestito; piega abbondante; frangia, orlo, balza. b. de'rossi
, 2-2-283: eran folti su per l'orlo, come / mattoni crudi avanti le
una sponda per non cadere, sedette sull'orlo di un canapé, provando una durezza
libere, in quell'ebro danzare sull'orlo del grato pericolo, mi compiacevo,
è in condizioni... siamo sull'orlo del fallimento. 4. sistema
ant. piccolo ascesso che si forma sull'orlo delle palpebre. landino [
mezzo metro, scocca, coglie sull'orlo d'un bicchiere la preda e rientra
pianeggi intorno ma con intorno solamente un orlo esiguo. 4. che è
èvtó5 4 dentro 'e xcofia 4 orlo, frangia '. entomìasi, sf
giorno, vicino al l'orlo bianco di una tovaglia, e la sua
di dentro, due dita sotto l'orlo, si vedono rozzi, perché (dicono
abili / io nuovo seguissi / su l'orlo d'esanimi abissi. = voce
le papille... sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei pori
. e. cecchi, 3-164: all'orlo estremo del traffico, nella zona più
una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per modo di dire
è vero? ti sospinsi fin quasi all'orlo del precipizio, e ti lasciai lì
; circonferenza, perimetro, lato, orlo, margine. bibbia volgar.,
rotonda estremità rosea. -lembo, orlo (di un vestito); cimasa (
oggetto, indica la parte estrema, l'orlo, la punta di quello spazio,
? deledda, i-24: mettiti sull'orlo del mare, e conta e conta tutti
interessi, lo tengono di continuo sull'orlo di un'imminente mina. cesarotti,
jahier, 3-109: filavano in colonna sull'orlo della collina, respingenti a bocca baciata
uno spazio; lato, margine, orlo, confine, estremità. giamboni,
2. marin. guarnizioni lungo l'orlo delle tende di bordo. =
fallimentare, agg. che è sull'orlo del fallimento, che sta per divenire
sta per far fallimento. -sull'orlo del fallimento: sul punto di cadere
dà il vedere una montagna oramai sull'orlo dell'estremo fallimento riprese pei capelli e
coi vestiti di marmo trineggiati sull'orlo del bavero, sui polsi, sui falpali
fiocche scollate al nodello, impataccato l'orlo della toga, le calze nere, le
alla mia d'allora, su l'orlo della vita, la rassomiglio alla farfalla
rimise in ordine la camicia e l'orlo delle mutande. -figur. persona che
segna lo spessore laterale e, poggiata sull'orlo del fondo, sostiene il coperchio.
sedute tutte in fila, su l'orlo del lago, come altrettante matrone giubilate
abbandona; / ché dello scudo nell'orlo lo tocca / quegli a fatica, che
fatto sta che tutti i coltivi dove sull'orlo si accendeva il falò davano un raccolto
si dee colare, ed avanzi l'orlo e sia sospeso dal lato di fuori,
aveva fermata lui, a tempo, sull'orlo dell'abisso. pavese, i-39:
zoccolo con chiodi ribaditi, che copre l'orlo inferiore dell'unghia).
profilo de fibro pontico per un orlo di vesta fodrata de ermilini.
, 3-10: riccardo si sporse dall'orlo del burrone e, ficcando gli occhi in
cavallo, si pose in terra sopra l'orlo d'una fossa, e fecesi a
dubitando. battista, vi-3-77: sopra l'orlo del mare il passo ha fitto /
. marino, 288: sovra l'orlo del lido / piantata era la tenda
filaccica. 2. ant. orlo della veste, fimbria. cavalca,
con nastro, ecc., applicato all'orlo di un abito, ai bordi di
giovine, su busta di colore perlaceo dall'orlo nero sottilissimo, che segna il meno
alla cui estremità corre un piccolo orlo nero, come un filo di lutto.
). -nello sport velico, l'orlo della vela. 15. marin.
filo: che riceve il vento sull'orlo. vento in fil di ruota, in
quelle a man ritta sono proprio sull'orlo del burrone, e le loro finestre
sf. frangia, ornamento posto all'orlo della veste; balza. diatessaron
cui si adoma. 2. orlo, lembo, estremità della veste.
, se ben si dovesse metter per orlo nella fimbria delle falde. f
dotta, lat. fimbria 'frangia, orlo '(nell'uso classico è docum
fiorami formanti il sedile, staccatosi dall'orlo per avere la ruggine ròsa la commettitura
arbusti più in basso, come un orlo di gocciole chiare. pavese, 1-93:
sulle fiocche scollate al nodello, impataccato l'orlo della toga, le calze nere,
: il fiore che ripete / dall'orlo del burrato / non scordarti di me.
govoni, 3-171: cucion rapidamente all'orlo del dormiveglia / una frangia di suono
migrar. verga, i-297: sull'orlo di ogni fossato, dietro ogni macchia
, che fa talora andar franco su l'orlo de'precipizi senza l'incontro di sinistri
, infinito, / tale che all'orlo non giungea lo stroscio / d'una fiumana
ingolfarsi nell'atrio procelloso, incorniciato dall'orlo settemplice. palazzeschi, i-838: era
quell'onda e volesse riempirlo fino all'orlo. -comp. di fluido.
l'una di fronte all'altra, sull'orlo di un sofà, nella luce velata
secca stride / sul suolo presa all'orlo de la veste. montale, 2-21:
acqua e nembo; i l'orlo appressar del suo ceruleo lembo / mai più
mòllica di un mezzo pane, allungavasi all'orlo della mia vuota fondèlla, strofinandovi-via un
alla lucerna la osservavano formarsi tremolante all'orlo del fondello di latta, poi turgida distaccarsi
ingiusto impero. 5. l'orlo inferiore (di un indumento); la
come ammaliati, lei seduta su l'orlo della barca, lui disteso su le
foracchiata, e reggerne coll'altra mano l'orlo superiore. comisso, 12-196: sono
modo che la fascia duo dita avanzi l'orlo della forma. biringuccio, i-141:
che la fascia duo dita avanzi l'orlo della forma. abbi un pennello di vaio
la torre del suo fianco fino all'orlo della tasca. -figur.
tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo. 2. piccolo forno usato
col tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo. 5. dispositivo formato da
più forte, padre mio; ecco l'orlo del tuo vestimento, ch'io l'
ad essere una terza manica, un orlo, un coperchio di fiasco, una
certi vecchi] tengono in piè sull'orlo della fossa, e pur come fanciulli
inf., 22-25: a l'orlo de l'acqua d'un fosso / stanno
, 2-190: strane creature facevano bùlima sull'orlo, in alto, affacciandosi sul vano
che fa talora andar franco su l'orlo de'precipizi senza l'incontro di sinistri
franse i denti, e all'estremo orlo del mento / uscì la punta. d'
govoni, 3-171: cucion rapidamente all'orlo del dormiveglia / una frangia di suono
fràppola, sf. ant. frangia, orlo frastagliato. s. bernardino
allungò sul piano, scivolò giù dall'orlo e si frastagliò sulla scogliera.
4. serie di piccoli tagli eseguiti sull'orlo di certe parti di vestiti per accrescere
di sporgenze e rientranze (di un orlo, di un profilo e, in par
. xvi) col senso di * orlo pieghettato, bordura inamidata '(nel sec
ad angolo sur una tavola, e l'orlo di questa con una striscia di guttaperca
da poppa a prua, forma l'orlo dello scafo; capo di banda (
... e v'affigge all'orlo un frisétto di carne. =
orizzontalmente sul suo asse nel mezzo dell'orlo inferiore dell'apertura o luce degli sportelli
battista, vi3- 77: sopra l'orlo del mare il passo ha fitto / l'
salendo dalla via nebbiosa, aveva lambito l'orlo d'oro antico di uno specchio.
, nel rivolgersi, sporgenti in fuora dall'orlo, e staccate come nuvole si osservano
172): posto il petto sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in
dante, inf., 22-26: all'orlo dell'acqua d'un fosso / stanno
cerchio del gielo che si combacia coll'orlo, si spargono qua e là,
, sciolte le gasse che chiudevano l'orlo di un sacco, si vestì a paino
4-109: poi agguanta con le mani l'orlo del finestrino; ed è rapido,
9-410: già avevano condotto i gatti all'orlo del fosso e vi aggiunsero muscoli fatti
è tuberoso: a ciascun dito un orlo membranoso e un'unghia piccola. govoni
bontempelli, 19-185: a riva un orlo gemebondo di schiuma. -che cigola,
tessesti / lungo i torrenti, all'orlo dei burroni, / una fredda ombra,
parma. poleni, 84: sopra l'orlo e gengiva del mare, dove termina
grandi gerle piene di scappie fino all'orlo. vittorini, 3-17: passa una
la sommità del monte come su l'orlo d'un girone dantesco, all'improvviso
18-118: de lo scudo toccò l'orlo a pena, / che lo gettò riverso
terra tratta dalla fossa e gittata sull'orlo di detta fossa. 2
in mezzo a dolori laceranti fino sull'orlo del burrone, e si affacciò nell'abisso
chi sono. sono uno che era sull'orlo della felicità, di quella felicità dalla
voi due e il bigin andare verso l'orlo del bosco. noi andiamo per
giglio1. gigliùccio, sm. orlo a giorno originario delle marche (nel
in mazzetti i fili verticali rimasti. - orlo a giorno: quello che si esegue
il giostra / presol di mira all'orlo del capocchio, / che, toppa,
, si abbassava, si posava sull'orlo del disco. = < comp
fuori, hanno un rialto, o orlo, a guisa di battente che ve le
legno, osso o avorio) con l'orlo sfaccettato in 6, 8, io
giro giro ai polsi. -fino all'orlo (di un bicchiere pieno).
sedute tutte in fila, su l'orlo del lago, come altrettante matrone giubilate
sotto forma di chiazze arrossate, con orlo biancastro, di configurazione sempre variabile,
si formava di tanto in tanto all'orlo del suo occhio, ed egli 1'asciugava
allo steso / dentro i profondi golfi orlo del masso, / e da incauto
doppio gomitolo fuso / rotolò lungo l'orlo ristretto / e sparve nel foro del nulla
, v-2-723: tra questo muro e l'orlo superiore coronato di sterpi, giunchi,
. locuz. senza gorgiera: fino all'orlo (con riferimento a un recipiente colmo
civinìni, 8-164: appoggiato col gomito all'orlo del gozzetto guardava giù nell'acqua fonda
7. apertura, orifizio; bocca, orlo (di un pozzo, di una
sotto il fusa- rolo e fa l'orlo della campana del capitello, è per la
fascia di piccoli punti disposti lungo l'orlo di una moneta o di una medaglia,
mani squarciate egli ponta, / grappa l'orlo, si rizza. -di animali
le gambe rosee e grasse uscire da un orlo netto. moravia, ii-245: era
libere, in quell'ebro danzare sull'orlo del grato pericolo, mi compiacevo, ma
; circonferenza, perimetro, confine, orlo. strinati, 113: lastricammo la
'grillanda', l'estrema parte, ad orlo, di qualunque cosa pianeggiante o tondeggiante.
pane cotto in grillanda (sull'orlo del forno). -ant.
/ e tra il suo groppo e l'orlo de lo scudo / come strisciando,
xi-167: io andai a sedermi sull'orlo di una specie di stagno, accanto
, inf., 22-27: a l'orlo de l'acqua drun fosso / stanno
capi eran guaina. 4. orlo in cui si fa scorrere un nastro,
. d'annunzio, v-2-760: l'orlo è azzurro come quel dell'esile vetro
bocchelli, 9-133: in cima, sull'orlo, ci attendeva... la
; altrimenti, passato a pena quell'orlo, ei cade nell'illimitato e vi
,... con un orlo o imbasatura in fondo, sicché può stare
ottenuta cucendo in tale modo l'orlo inferiore di una gonna per accorciarla
. 6. riempito fino all'orlo, ingombrato: ostruito, arginato.
imbronciata. piovene, 1-97: sedette sull'orlo del letto, le mani sulle ginocchia
fruttificazione solitaria, distinta ed inserita sull'orlo delle foglie ricoperta da un indusio membranoso
ad arte pinte. / qui al bell'orlo il bel verde immorellisce / di giovinetta
impàgine, sf. archit. ant. orlo, riquadro. barbaro, 187:
. grossi, ii-327: strascinaron sull'orlo delle mura / gli assaliti una trave
beve quelì'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne. impannellare,
limite delle proprie risorse; essere sull'orlo della follia o della disperazione. boccaccio
, essere per impazzire: essere sull'orlo della follia, o al limite delle
e d'impotente amore, / sopra l'orlo del nulla / solo e sdegnoso aspetto
. bruni, 72: su l'orlo smaltato io miro impresso / angue, che
6-286: franca cominciava a rosicchiarsi l'orlo delle carte, lasciandovi un'odiosa
amendue le guance e 'l capo sull'orlo della fronte. = deriv. da
/ colmo bicchiere, a lo cui orlo intorno / serpe dorata striscia, o a
che nel vostro, s'impunta in sull'orlo? frateili, 1-483: le parole
di solida impuntura, / ho l'orlo in cima, e in mezzo la costura
, se la inalberò davanti, lasciò sull'orlo del portico esteriore i sandali, scese
irresistibile, finché cadde bocconi su l'orlo delle scale fulminato. de roberto,
incannellatura - quale fa la corda sull'orlo del pozzo. = deriv.
di rame, che incassi benissimo dentro all'orlo della caldaia, tanto che non isfiati
due creste di nude rupi, che fanno orlo a due deserti. pavese, 2-239
di una scanalatura incastrata e scorrevole sull'orlo superiore della goletta, in modo da
del cielo, / poche viole sovra l'orlo inchine / del lungo manto posano lo
a far una indicibil calca / su l'orlo, onde da tanto alto si valca
ant. e letter. riempire fino all'orlo, colmare (le tazze, i
è verso il sole, e l'orlo illustrato risguarda la parte tenebrosa del corpo
fregando il polpastrello del dito sopra l'orlo. g. b. doni [tommaseo
di morte sono... assettarsi l'orlo della veste; ripiegare e increspar le
mostrava la fodra e nel collarino un orlo di sudore indurito talmente che pareva d'
. e noi volevamo esservi affacciati all'orlo per poter vedere, ritirandoci poi
coriandoli... s'infilavano nell'orlo dei decolleté e dei colletti.
ant. e letter. riempire fino all'orlo, colmare (cfr. coronare,
alto zampilli e spumi; / che l'orlo intorno soverchiando inonde, / e inonde
striscie di tessuto che, partendo dall'orlo della mitra vescovile, scendono sul collo
: sentendomi... come sull'orlo di un abisso, ne paventai con
3. colmare di vino fino all'orlo. redi, 16-i-10: col topazio
, ed inghirlandarle di vino soperchiante l'orlo delle medesime; e non mai, per
. 4. colmo fino all'orlo. carducci, ii-7-217: non volermi
rosicchiare colle mie ruote di destra l'orlo del fosso. viani, 10-204: s'
3. ripieno, colmo fino all'orlo. salvini, 39-iv-193: laddove questi
301: afferrato con le due mani l'orlo della veste, se la tirò fin
alto zampilli e spumi; / che l'orlo intorno soverchiando inonde, / e inonde
/ per nobil sete: / già l'orlo innonda. parini, viii-117: cotanto
. calvino, 1-391: insaccò l'orlo dei pantaloni dentro i calzini. -introdurre
iii-3-122: due rospi intanto a l'orlo de la strada / benefici e modesti /
falegnameria, incavatura eseguita in corrispondenza dell'orlo di un legno spianato e riquadrato al
ad essere una terza manica, un orlo,... un em- piastro
intagli azzurri / nel celestino, all'orlo del paese! e. cecchi, 6-21
era levato, ma appena, dietro l'orlo dei monti. -sostant. il
tazza di tè era rimasta su l'orlo del tavolo, fredda, intatta.
ne i termini di quello sotto l'orlo e sopra la seconda fascia e si
funesto. savinio, 68: l'orlo del marciapiede... nella via
l'indice e il pollice circondavano l'orlo ov'egli metteva le labbra aspirando l'essenza
/ e 'l dito con che all'orlo ha fatto uncino. aretino, v-1-507:
il perimetro, la circonferenza, l'orlo (e indica disposizione o movimento presso
'e dal tema di margo -inis 4 orlo, lembo '; voce registr
idem, iv-2-875: il segno nero nell'orlo della palpebra inferiore, segnato dall'arte
cartoccio non serrato...; l'orlo di questo cartoccio tutto s'invischia;
alla gamba di legno che sporgeva dall'orlo del pantalone. c. e. gadda
il mincio, / cinto d'un orlo tenero di canne; / s'irida,
ideale. pasolini, 2-131: giocai sull'orlo / di un'intera pianura, nei
, il quale gli s'era mostrato all'orlo della selva; nella quale dimoravano tutti
, fermati l'un contro l'altro all'orlo di una delle loro estremità da formare
embriol. labbro blastoporale o blastoporico: orlo della fossetta gastrulare in corrispondenza del quale
un corpo o di una superficie; orlo superiore di un vaso (o di un'
al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla. [ediz. 1827 (
nelle canne d'anima dell'organo, l'orlo che circoscrive superiormente la loro bocca;
letter. ant. molto ampio all'orlo. baruffaldi, iii-72: dammi
lat. labrum 'labbro, orlo 'e da spanto (v.)
di un altro indumento; frangia, orlo. f. buonarroti, 1-259
nera in un piatto d'oro il cui orlo infiorato tremava al vento della sera.
foggia d'ampollina, col collo ed orlo rivolto, ed in fondo ha una punta
il mincio, / cinto d'un orlo tenero di canne; / s'irida,
curva, con da una parte l'orlo del taglio e dall'altra parte quello
lamiera o di legno, collocato all'orlo delle tettoie per nascondere grondaie o doccioni
a una monodia lamentosamente cantata su l'orlo dell'abisso. saba, 47: il
una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano, per modo di dire
la bella lanugine che le corona l'orlo del labbro. d'annunzio, 4-ii-37:
che una leggerissima lanugine le ombreggiava l'orlo del labbro alla luce. morante,
piedi, copriva col lembo inferiore l'orlo del gradino di legno. praga,
): lasciò [il frate] sull'orlo del portico esteriore i sandali.
bavero di visone e ne mordicchiava l'orlo. -essere padre da lato:
sommità; corolla rovesciata, il cui orlo presenta due labbri formati da cinque lobi rotondi
piano inclinato, fissato o appoggiato sull'orlo, che consente l'insaponatura dei panni
azzurro così azzurro, nelle mostrine sull'orlo del bavero, rosse come barbigli,
la purezza è rara come la mammola sull'orlo lebbroso de'crateri. borgese, 1-130
in mezzo a una lecceta o sull'orlo di una lama di padule, perché
mi donò in bologna, sopra l'orlo del suo pontificato. = deriv
numeri, disposto in circolo lungo l'orlo del disco (o sul contorno) delle
andò dirietro, e tagliogli un poco dell'orlo del suo vestimento. n. franco
una camicia); falda, orlo. — anche: parte di un abito
suo lembo. -con significato generico: orlo, cocca, angolo (di un
e. danti, 1-22: l'orlo che circonda la faccia [dell'astrolabio]
, di sanguigna cera / spoglia su l'orlo una bottiglia, e mesci / cipro
qual figura informe e bigia inginocchiarsi all'orlo della pozzanghera e cercar di raccogliere l'acqua
bontempelli, 19- 119: l'orlo dell'orizzonte gli è sotto [al sole
'sapevo che adriano era pronto sull'orlo del terreno paludoso, allo scoperto.
tutti che mettean il piè sdrucciolo sull'orlo lubrico delle sue sponde. sbarbaro, 1-205
una pàtera e le altre dita all'orlo in atto di accostarsela quasi orizzontalmente alle
tuoi, che, seben han melato l'orlo, son però un calice di velenosa
costruttori di barche e simili, quelle un orlo delle quali ha una scanalatura nella sua
, che riceve una linguetta sporgente dall'orlo dell'altra. guglielmotti, 484:
quel ritaglio o linguetta sporgente dall'orlo di un pezzo, per entrare nella
lembo 'come dice la parola; od orlo. piovene, 9-162: a nessuno
. v.]: 'limbo': l'orlo estremo del sole o della luna,
di qualche macchia. dicesi anche 'orlo '. 9. anat.
dotta, lat. limbus 4 limbo, orlo, zodiaco ', dal gr.
s'aggiugne anco la gola diritta col suo orlo superiore. = voce dotta
punto più lontano; il margine, l'orlo, l'estremità. bicchierai,
astuzie e con cento inganni su l'orlo del precipizio. 3. dotato
bellovardi al piano della fortezza, ed all'orlo della strada dalle ronde, ed alquanto
, che non cominci d'insù l'orlo della bocca del pezzo a discendere,
lingua di vacca,... quell'orlo si a scovare, per lui
), che si congiungono con l'orlo opposto della cassa e sono fatte vibrare
parti eguali: una si dà afi'orlo, il quale si fa a sesta;
nel 1262), da list 4 orlo '. listèra, sf.
listóne, sm. lista spessa; grosso orlo. abriani, 1-227: ha
teste degli scalmotti per collegarli formando l'orlo superiore delle impavesate o parapetti, detto
: cordone di legno che forma l'orlo sporgente dei parasàrtie. 'listone di spalla':
, apparecchio che serve a tenere l'orlo delle gonne allo stesso livello. =
santin nel gonfalone / un ranocchio sull'orlo d'un pan tano,
e falda più o meno larga con orlo rialzato (anche cappello a lobbia).
e doppo lo averle lograto e l'orlo del pozzo e de la citerna,
piano superiore del lumino, verso l'orlo, è un foro per ricevervi un luminetto
donna era sempre là, in bilico sull'orlo del marciapiede. = comp.
la fiera pessima si stava / su l'orlo ch'è di pietra e 'l sabbion
all'uopo tanto sull'orlo del precipizio quanto sulla sponda lusinghiera e
carta lattata: carta listata con un orlo nero tutt'in- torno o con strisce
pochi momenti all'estremità del piano, sull'orlo d'una riva profonda; e guardando
presso a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. targioni tozzetti
di carne maciullata, per tutto l'orlo. bocchelli, 14-60: s'era addormentato
. accendendosi una sigaretta affa malandrina sull'orlo della bocca. = comp.
2-129: se mai il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato,
che si tenesse fermo in piè su l'orlo d'una bocca dell'infemo che si
la medesima di non ordinaria quantità su l'orlo delle linee nemiche, come per non
vi dànno ancor fastidio quelle rotture dell'orlo [poetico]. ma io vi dico
1-212: guarda com'è mangiato / l'orlo di questo vassoio! 6
iv- 1-65: aveva posato su l'orlo del banco i guanti e il manicotto
(con valore avverb.): all'orlo della manica. macinghi strozzi,
mostrava la fodera e nel collarino un orlo di sudore indurato talmente che pareva di
essere posti nell'esergo o lungo l'orlo in basso: e l'impiego di tali
marcitoio se ben verdeggi in su l'orlo. = deriv. da marcito
galiani, 4-321: del mare aperto quell'orlo che bagna il lido della terra si
star ritti. -lembo estremo, orlo, ciglio (di un precipizio,
, e a metter proprio le zampe sull'orlo. [ediz. 1827 (407
margine breve e sottile, stretto orlo. nievo, 653: i
2. lembo estremo; ciglio, orlo (di un precipizio, di un
manager. 6. ant. orlo superiore di un vaso, di un
di quelle quattro tavole che fanno l'orlo sporgente intorno alle boccaporte. servono di
in ravenna al limite della vecchiezza e all'orlo della morte praticava ancor maschiamente in piuma
: * margine 'in senso di * orlo 'o * estremità 'si usa
, al rezzo d'un meriggio, all'orlo d'una fonte, sul cacume d'
della tenda ': quelle cordicelle penzole all'orlo della tenda o alla sua guaina,
] per loro guida e fondamento l'orlo della campana che far vogliono, cioè
tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri calde
vetto flessibile che viene inguainato nell'orlo delle vele maggiori per rinforzo.
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del buratto / non scordarti di me
e l'ilarità la guadagna, spumante l'orlo della coppa. rovescia la gola,
.. nel rovescio, presso all'orlo, portava una scritta ancora leggibile: -le
beve quell'altro e v'affligge all'orlo un frisetto di carne, beve costui
di fumi. / proteso invano all'orlo dei ricordi, / cadere forse fu mercé
pizzo; velo; veletta; decorazione con orlo a festoni o a punte; smerlo
modo di tazza arrovesciata, con l'orlo per lo più a piccoli merletti.
tenendo, con una mano, l'orlo di un paiolo, messo sulle ceneri calde
, 2-129: il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato,
corridori /... mettean fermi all'orlo alti nitriti, / dal varco spaventati
imbarcazioni, vela sostenuta dall'alberetto dell'orlo di poppa; l'alberetto che sostiene
: piccola vela latina, posta sull'orlo di poppa nei piccoli bastimenti, la cui
poi per la concavitade dentro infino all'orlo fosse piena di seggi d'anime beate.
beve quell'altro e v'affigge all'orlo un frisetto di carne, beve costui
: se mai il vello era sull'orlo appena un poco rilevato e staccato,
rondini] stavano in fila su l'orlo del canale, talune rivolte col becco altre
miniata groppa, / per fino a l'orlo de la candida ugna, /
vedere il suo mortai nemico addormentato sull'orlo d'un precipizio, ove il minimo
mio geosinclinale, sf. geol. orlo esterno di una geosinclinale, nel
, se la inalberò davanti, lasciò sull'orlo del portico esteriore i sandali, scese
recipiente usato per misurare riempito fino all'orlo. g. villani, 7-88
raggiungere un'altra fascia fissata intorno all'orlo inferiore (tale ornamen- taziorie era detta
-anche: qualsiasi ornamento, profilo o orlo sagomato di un mobile, di un oggetto
-per estens. sagoma, disegno; orlo di un oggetto. cellini,
: noi diciamo, come gli antichi, orlo o rigoglio del vaso, ch'è
lui, furente, trattenendola per l'orlo della veste, -perché non siete venuta
iii-3-122: due rospi intanto a l'orlo de la strada / benefìci e modesti /
la bella lanugine che le corona l'orlo del labbro. molineri, 2-145: come
a una monodia lamentosamente cantata su l'orlo dell'abisso. 3.
alli due terzi della misura d'un orlo dove comincia la montata. corte, 86
la strada. luzi, 1-88: sull'orlo degli spalti / l'edera morde ai
camicia era vecchia, tutta morsicata sull'orlo del colletto, e la cravattina era un
, in fine di morte, sull'orlo della morte: correre un serio pericolo
, 1-314: era veramente su l'orlo della morte. foscolo, xvi-
amarla per dispetto e col piede sull'orlo de'precipizi? cesari [imitazione di cristo
qual figura informe e bigia inginocchiarsi all'orlo della pozzanghera e cercar di raccogliere l'
lungo un corso d'acqua, l'orlo di un precipizio o, anche, sul
: i ranocchi quatti a musare all'orlo d'un pantano, se uno se
, inf., 22-26: a l'orlo de l'acqua d'un fosso /
fornita di piombi e di sugheri all'orlo superiore. = voce di area merid
si applica a un cordone, all'orlo di un drappo, a cortinaggi,
/ spesso a color che morte / sull'orlo spinge di nascoso abisso /..
-ant. gancio di ferro fissato all'orlo di un recipiente. bruno,
una civiltà che fosse andata a morire sull'orlo alla foresta. -quasi cancellato
la marina si raccoglie come dentro un orlo madreperlaceo: i palazzi ed annessi dell'
svuotamento che porta ora palazzeschi quasi sull'orlo del ridicolo, alla vanificazione dell'eloquio
necessaria. ghislanzoni, 1-93: sull'orlo della tomba io leverò la mia debole
del tubulo contorto, che presentano un orlo a spazzola. = voce dotta,
). ant. e letter. orlo della palpebra dell'occhio, da cui si
sui nevai, sulle rupi, lungo l'orlo dei precipizi. bettini, 1-96:
ed immonda. savinio, 259: dall'orlo del cappuccio che chiudeva la testa di
marmo. marino, x-207: su l'orlo princi- pal del maggior fregio, /
] è la più rigorosa; un orlo di cristallo, matematico e fragilissimo;
. pascoli, ii-106: all'orlo di dite, dentro e fuori, è
belle passeggiate in costume da bagno sull'orlo del mare, la nudità salutare dei giorni
.. nelle occultazioni per avvicinarsi all'orlo della luna non illanguidiscon punto di lume.
corsi alla cieca, / poi sull'orlo del mal vidi il periglio, /
de amicis, ii-298: andai innanzi sull'orlo della strada, temendo di sentire da
il suo sorriso tenue tremolava sotto l'orlo nero, si ombrava come d'un'
, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per modo di dire
da pria di cielo immenso / offusca all'orlo dell'ondoso piano. alvaro, 8-125
oscura è verso il sole e l'orlo illustrato risguarda la parte tenebrosa del corpo
oppio delle vostre piacevolezze addormentato su l'orlo del precipizio quelle anime, che con
. 5, cfr. geva su dall'orlo, come un ansa, all'estremità del
dell'inimico / l'orbicolar rotella all'orlo estremo. o. targioni bozzetti,
), agg. bot. ristretto all'orlo e gonfio nel mezzo (l'organo
aggiunto di calice che si ristringe nell'orlo e rimane gonfio nel mezzo. ibidem [
ordèllo, sm. ant. orlo. messisburgo, lxvi-1-295: le
e. w., 6080) 'orlo '. òrdene e deriv.
sopra a rappigliarsi in giro [all'orlo del vaso] e... a
. -ciascuno degli occhielli applicati all'orlo di un lembo di tessuto o di
., i-434: fece cinquanta orecchie nell'orlo di uno copritorio e cinquanta nell'orlo
orlo di uno copritorio e cinquanta nell'orlo dell'altro copritorio, accio che insieme
oréllo, sm. region. orlo; lembo di stoffa ricucito. nappi
), per il class, ora * orlo, margine ', col suff.
di un tessuto in pezza; cimosa, orlo. statuto dell'università e arte della
. cagliaritano, 104: 'orice ': orlo, cimosa. = voce di
, comp. dal lat. ora 'orlo, margine 'e dal gr.
) per il class. ora * orlo, estremità '; la var. oricèllo
, comp. dal lat. ora 'orlo 'e da sfera (v.)
estrema di un oggetto fornendola di un orlo rilevato o di una striscia diversamente colorata
3. formare, costituire un orlo o anche un alone luminoso intorno a
. essere, apparire circondato da un orlo, da una fascia, da un
class, ora (v. orlo). orlarétto, sm
= voce venez., dimin. di orlo. orlatista, sf. nell'industria
orlare), agg. fornito di orlo a scopo decorativo o per necessità pratiche;
o artigiano addetto a confezionare l'orlo di vari manufatti (abiti, articoli
quella per cucire, che confeziona l'orlo su manufatti tessili (tovaglie, lenzuola,
orlatura, sf. confezione dell'orlo, ricucitura del lembo estremo. -in
del lembo estremo. -in senso concreto: orlo di un abito, di un oggetto
voce ferrarese, dimin. femm. di orlo. or lètta2, sf.
. (orlètto). ornare di un orlo breve e sottile. -in partic.
denom. da orletto, dimin. di orlo. orlettatura, sf. l'órlettare
in partic. le monete; l'orlo stesso così ottenuto. orliccia, sf
orlìccio, sm. tose. orlo, per lo più irregolare, di
labbra. = dimin. di orlo. orlico, sm. (
: vogliamo una tonica che non abbi orlo da piè e le maniche un poco larghette
la medesima [fascia] cinge all'orlo le maniche e il bavero. p.
secca stride / sul suolo presa all'orlo de la veste. e. cecchi,
formaggio con la grossa suola e l'orlo arricciato del calzino rosso. bernari,
un bavero di visone e ne mordicchiava l'orlo. -in partic.: rifinitura
secondo varie modalità (e si dice orlo a filza quello fermato con punti radi
filza quello fermato con punti radi; orlo a impuntura quello eseguito togliendo uno o
uno o due fili del tessuto; orlo a punto nascosto quello in cui i punti
punti restano all'interno della ripiegatura; orlo arrotolato, girato, frullato, tondo
con una lieve arrotolatura del lembo; orlo piano quello il cui lembo è ripiegato
). carena, 1-290: 'orlo ': cucitura di un lembo rivoltato
: spesso / vado a far l'orlo delle pezzuole. serao, i-825: poche
la calza, qualcuna sapeva far l'orlo. cassola, 9-32: anna era
era nella stanza da lavoro a cucire un orlo per conto della mamma.
, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio, che io ho alla
e un dito grosso / avea l'orlo d'intorno a la testiera. milizia,
entrare nella età della adolescenza. un orlo di porpora la distingueva dalla toga pura o
vorrai mettere la tua acqua, farai un orlo di cera alla tua stampa. barbaro
marmo murata nel pavimento, ricca d'un orlo finamente composto di marmi commessi.
portoghesi v'hanno altro che un sottil orlo di spiaggia. f. galiani, 4-321
anche cosa ricevutissima che del mare aperto quell'orlo, che bagna il lido della terra
ciel rade una bianca vela / l'orlo dell'acqua e a mano a man si
pini piccoli, vagamente canuti, e un orlo dolcissimo di mare al limite d'una
una lunga scalfittura sul petto. un orlo di sangue comparve subitamente lungo tutto lo
sera: / segnano i boschi un bruno orlo sottile / su le montagne. bocchelli
le onde venivano a lambire con l'orlo spumoso le suole dei loro sandali.
questi obbiettivi dànno ai dischi planetari un orlo azzurro molto molesto. pascoli, 324:
montagne in faccia / brillavano d'un grande orlo di fuoco. emanuelli, 3-30:
emanuelli, 3-30: tutti, in quell'orlo di luce tra il giorno e la
poi aggravarsi, ha già formato un orlo di fiamma intorno agli occhi, che
v.]: 'limbo ': l'orlo estremo del sole o della luna,
passaggio di qualche macchia. dicesi anche orlo. 3. contorno di un
, i-434: fece cinquanta orecchie nell'orlo di uno copritorio e cinquanta nell'orlo dell'
nell'orlo di uno copritorio e cinquanta nell'orlo dell'altro copritorio, acciò che insieme
; / e de lo scudo toccò l'orlo a pena / che lo gittò riverso
sacerdote col sangue della vittima bagnava l'orlo dell'altare. tassoni, 9-35:
d'oro. vallisneri, iii-428: orlo appellano i botanici la circonferenza del fiore
iv-1-21: elena sedette. posò sull'orlo della tavola da tè il guanto destro e
è da riguardare quel semicirculo, ovvero orlo rosseggiante, con quella pendente punta in
cocchi, 1-24: di sopra sull'orlo di quest'osseo catino, che fa il
basette gli scendevano sulle guance perfino sull'orlo dell'orecchia. -perimetro di una
l'una si conosce per quello ultimo orlo quale chiuda la superficie e sarà questo
quale chiuda la superficie e sarà questo orlo chiuso d'una o di più linee.
il secondo, quelle della pania; orlo con quelle di modana, il più alto
del cielo si addensa appena in un orlo di monti che non hanno ancora né faccia
levato, ma appena, dietro l'orlo dei monti. -estremità di una
buoni nelle femine sono che l'ultimo orlo della lana, che gli pende dal corpo
veianius, ha 'giovanni pascoli 'nell'orlo o esergo, non nel piano,
avalca, 20-48: puosesi in su l'orlo della nave. cellini, 1-77 (
de'magalotti, io saltai in su l'orlo della barca e tiragli un così gran
tramater [s. v.]: orlo della nave: è l'ultima incinta
han l'acqua dei canali fino all'orlo. -marin. tavola inchiodata sopra gli
[s. v.]: dicesi orlo o panchetta la tavola inchiodata sopra gli
barche o simili, a guisa d'orlo da poppa e da prua.
: poi che noi fummo in su l'orlo supremo / de l'alta ripa,
, 2-28-7: venimo in sul primo orlo del martire / pel qual vanno gl'
, i-375: gettisi lontana la terra dall'orlo della fossa un braccio. d.
e a metter proprio le zampe sull'orlo. sbarbaro, 2-57: provo un disagio
a chi veda / inseguire farfalle lungo l'orlo / d'un precipizio. montale,
2-58: il fiore che ripete / dall'orlo del burrato / non scordarti di me
, 5-52: tutti i coltivi dove sull'orlo si accendeva il falò davano un raccolto
, più vivace. -scherz. orlo del pozzo e della cisterna: l'ano
doppo lo averle lograto e l'orlo del pozzo e de la cisterna,
inf., 22-25: come a l'orlo de l'acqua d'un fosso /
[il ghiaccio] pur da l'orlo fatto cricchi. la spagna, 1-27:
sopra il bac- cino in su l'orlo diritto. aretino, 1-132: andando papa
accanto un fonte, sul cui orlo sedevasi un guardiano delle pecore altrui.
si potessero udire le parole, e nell'orlo del lito fé tormentare tutti tre.
[cesare] del fiume aj fin l'orlo vietato, / e gli eventi abbandona
arboscelli vedete un lago, e sull'ultimo orlo del lago una barchetta accennata in lontananza
occhio. bertola, 179: sull'orlo di un così reai fiume e con in
emersi all'aurora * / su l'orlo dell'isola scabra * / in un circo
1-68: altro non era se non l'orlo del mare che si piegava quietamente facendo
. va cercando cera / intorno all'orlo d'un gran calamaio. macinghi strozzi,
da 'nsalata, che sieno con l'orlo largo e bene lavorati. poliziano, 1-671
va'ripon la metadella, / perché all'orlo del bicchiere / sempre freghi la biondella
donna la vorrebbono avere sopra di un orlo di pozo, per posser dargli la
di biondo e dolce miele asperge / l'orlo del nappo, acciò gustandol poi la
accosta / colmo bicchiere, allo cui orlo intorno / serpe dorata striscia. manzoni
: tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri
una gran chimera che sorgeva su dall'orlo, come un'ansa, all'estremità del
. gli ornamenti della base e dell'orlo erano d'una rara leggiadria.
zuppiera non fu colma di pane fino all'orlo. 8. zona più lontana
si vieti / di star ne l'orlo de la terra a pena? b.
si curava [il senato] che l'orlo dell'imperio patisse vergogna. pallavicino,
per qualche striscia di terreno posta nell'orlo de'loro stati, la qual non è
continue e facilmente progressive fino all'ultimo orlo dove si è esteso il commercio.
d'adamante e d'oro, / sull'orlo della pugna. balbo, 3-9:
popolo di dio giunse la prima volta all'orlo della terra a lui promessa, molti
con una vecchia zia in una casetta all'orlo della città. -ciascuno dei
, iii-3-121: due rospi intanto a l'orlo de la strada / benefici e modesti
/ pria che si penta, l'orlo de la vita, j qua giù dimora
quante vecchie sui campi a lavorare fino all'orlo della loro vita. 10
parti eguali; una si dà all'orlo, il quale si fa a sesta.
detto anche, da alcuni moderni, orlo o dado. 12. locuz
. 12. locuz. -all'orlo, sull'orlo dell'abisso, del
12. locuz. -all'orlo, sull'orlo dell'abisso, del precipizio: in
dal mio: mi riconosco su l'orlo di mille precipizi. siri, 1-iii-387:
cosi l'affare ri- ducevasi su l'orlo del precipizio. colletta, 2-ii-381: per
sembra di vedere il corpo sociale all'orlo sempre di un abisso e le idee più
per costringere l'interlocutore a precipitarsi sull'orlo del precipizio. -all'orlo,
sull'orlo del precipizio. -all'orlo, sull'orlo di qualcosa: nell'imminenza
precipizio. -all'orlo, sull'orlo di qualcosa: nell'imminenza del verificarsi
nostri appetiti, infino che 'n sull'orlo della profondissima fossa dello inferno, ove
suoi trionfi sia stato ridotto su l'orlo delle proprie ruine [ecc.].
. fu in molti scrutini su l'orlo del pontificato. mazzini, 40-173: la
europa, ha messo e mantiene sull'orlo di una rivoluzione la francia, ha mutato
: l'innamorato non corrisposto singhiozza all'orlo dello sgomento uno strambotto. borsi,
, giulia, io credo d'essere sull'orlo della pazzia! -all'inizio.
anima] d'allora, su l'orlo della vita, la rassomiglio alla farfalla
pea, 7-123: noi siamo proprio all'orlo della vita utile. michelstaedter, 374
per più volere / mi trattenne sull'orlo della vita / ad angosciarmi in aspettar
di lei come un maturo spasimante sull'orlo della senescenza. -andare sull'orlo'
: andare..., andare sull'orlo...: esser prossimo a
memoria che i quattordici giorni dovrebbero essere all'orlo estremo. -essere pieno fino
ingorda fosse ben bene pregna fino all'orlo. non sazia, ma smodata- mente
ii-108: i portoghesi stavano su l'orlo di perdersi. fagiuoli, i-18; io
. fagiuoli, i-18; io fui sull'orlo del- l'insuperbire. baretti, 6-122
dal duca d'aveirio. -fare orlo: circondare, racchiudere. magalotti,
dall'altra riva, la qual fa orlo al catino dell'inferno. -finire
catino dell'inferno. -finire l'orlo: giungere alla fine di una condizione
il conforto de'disperati. laura finito l'orlo dovea cominciare anch'ella ad increspare.
anch'ella ad increspare. -in orlo: a margine, di lato.
. betteioni, i-299: sovente in orlo alla deserta via / sorge una croce
sorge una croce. -richiamare dall'orlo della tomba', salvare da una morte
opportuna emissione di sangue mi richiamò dall'orlo della tomba. -stracciare l'orlo
orlo della tomba. -stracciare l'orlo: interrompere la sequenza logica.
, xiii-164: questi due versi stracciano l'orlo del concetto. -sull'orlo
orlo del concetto. -sull'orlo della palude stigia, della tomba, del
malpighi, v-309: io sono sull'orlo del sepolcro. mosche ni, 154
infermità m'ha posto quasi su l'orlo della stigia palude. ghislanzoni, 16-214:
, 16-214: povero alfredo! sull'orlo della tomba io leverò la mia debole
verno m'assedia: tuttavolta toccheremo l'orlo. 13. dimin. orlètto
le calzature eseguendo la dentellatura lungo l'orlo superiore della suola o sul guardolo.
iv-1-98: gli ornamenti della base e dell'orlo [del vaso] erano d'una
del dì d'avere camminato continuamente sull'orlo di un orrendissimo precipizio. campailla,
spessore della palpebra e si apre nell'orlo libero di questa o sulla superficie congiuntivaie
. r. cocchi, 1-24: sull'orlo di quest'osseo catino...
sono inserite avanti agli occhi sotto un orlo più grosse in giù, i tarsi
. gadda, 9-144: cadde seduta sull'orlo d'un gradino e poi slittò giù
annunzio, v-i- 413: alzo l'orlo della benda che copre l'occhio leso,
inclinando il capo e la spalla all'orlo del tavolino, otorgava e ringraziava sua
ovi e di anelli, ha un orlo di vaso allargato e guarnito d'un
agg. ant. riempito fino all'orlo, colmo, raso. testi pratesi
98): tenendo con una mano l'orlo d'un paiolo messo sulle ceneri calde
. lamina quadrangolare di ottone, a orlo assottigliato ma non tagliente, e colla
potessero udire le parole, e nell'orlo del lito fé tormentare tutti tre. busca
una rete alta 1 m con l'orlo superiore distante da terra m 2, 43
corda addoppiata, che, ripiegandosi sull'orlo del coperchio, è fermata al pallino
i pungiglioni... tormentosamente nell'orlo delle palpebre. manzini, n-47: sull'
e sguazzacchiando con la palma aperta sull'orlo degli stagni, andavo spiando la nascita
il circuito del porto... quest'orlo selciato, ornato vagamente di fontane e
di sabbia fina, / su l'orlo di un mare a pecorelle, / lento
sono forate nel centro e sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei
cui estremità si vanno a por capo nell'orlo delle due parti laterali. c
o traforata, che viene costruita sull'orlo estremo di uno sporto o di una
le unghie tagliate di fresco passandola sopra l'orlo di esse più volte. pratolini,
una saetta. -colmare fino all'orlo. giov. cavalcanti, 123:
un profilo de fibro pontico per un orlo di vesta fodrata de ermilini..
fuori e a metter proprio le zampe sull'orlo. bontempelli, i-376: nella prima
partite di terreno seminativo. -lembo, orlo di un tessuto, di una coperta.
. imperiali, 4-234: qui per orlo dei prati i ricchi tronchi, /
fana... strascica su l'orlo de la via / sotto gualdrappe e
della raggiante patena, già posata sull'orlo del calice. 2. stor
e 'l senato non si curava che l'orlo dell'imperio patisse vergogna. -patire
quali patono le sortite, di fare nell'orlo alcuni ridotti che abbiano da servire per
di sabbia fina, / su l'orlo di un mare a pecorelle, / lento
d'un piccolo concerto. quasi sull'orlo della pedana, il violoncello, enorme
soffici, v-6-26: finii col distendermi sull'orlo pelato d'una di quelle cave.
vogliamo una tonica che non abbi orlo da piè e le maniche un poco
/ pencola insieme al profumato giorno / sull'orlo dell'estate / sotto le silenziose balaustrate
125: toccava leggermente la nappina pèndula dall'orlo del bracciolo. landolfi, 8-221:
3. che si trova sull'orlo di una rupe sporgente, di un
2-94: questo sarà lo scavo sotto l'orlo qual si chiama penna che è la
la grotta premendo il petto contro l'orlo della vasca, sotto gli stalattiti penzolanti
: gianmaria restò dov'era, seduto sull'orlo del letto, le gambe penzolanti.
che va cercando cera / intorno all'orlo d'un gran cala maio
pennoni. betti, 34: sul tacente orlo dei pozzi / sempre un incanto mi
. dopo le macchie di spasimo dell'orlo, viene la perdizione a imbuto del
, tr. ant. ornare di un orlo o di un profilo.
perfilo, sm. ant. orlo ornamentale. inventario di alfonso ii
ordinata. sennini, 14: gionti all'orlo ed entrati dentro, marino si nascose
le ispirava il povero infermo pericolante su l'orlo dell'abisso. 2.
s. v.]: 'peristòma': orlo della bocca ne'vermi intestinali.
terzo. -in parecchi molluschi gasteropodi, orlo dell'apertura della conchiglia. 2
riproduzione. 4. patol. orlo perlaceo: esito della funzione di più
di minuscole perline o semisfere che orna l'orlo di un oggetto. ojetti,
ruota di prua che sporge oltre l'orlo di un'imbarcazione. d alberti [
mi scemo, / egra su l'orlo de l'aperto avello. 16
. tarchetti, 6-i-243: fui condotto sull'orlo della voragine e spintovi in guisa che
e a metter proprio le zampe sull'orlo; e don abbondio vedeva sotto di sé
..., vidi sedutovi in sull'orlo... un uomo che.
e pese, che chiedevano fin sull'orlo del mare l'ausilio di uno sventolio di
la fiera pessima si stava / su l'orlo ch'è di pietra e 'l sabbion
4-35: noi fummo in su l'orlo suppremo / de l'alta ripa, a
sosta sopra un pianèllo che rispondeva sull'orlo d'un profondissimo abisso. palazzeschi,
suoi colori né il sole sospeso all'orlo dell'orizzonte, ma ascolta la campana
convessità; levigato. -orlo piano: orlo, n. 1. balducci pegolotti
fortezza dal piede della panchetta sino all'orlo de'ripari... piano naturale del
per veianius, ha 'giovanni pascoli'nell'orlo o esergo, non nel piano.
che nella prima origine piantò / sopra l'orlo del mare limaccioso / l'eroe figlio
da una stuoia di cocco e l'orlo deve sporgere da quello della vasca di
manichetti sono di tela batista soglia con orlo piatto. -punto piatto: eseguito
o porcellana), ha forma circolare e orlo più o meno espanso e rilevato.
nulla! 2. ritagliare nell'orlo di un tessuto una serie fitta di
-per estens. coprire con l'orlo (una veste). g.
mantello e postolosi indosso, sentì l'orlo di sotto a battersi poco più giù
massaia, vii-124: ci trovammo sull'orlo di un precipizio ossia di ima di
poco stanche piegano il capo / sopra l'orlo dei vasi. -acconsentire a una
vale piegare, tolto dalla piegatura o vero orlo che si vede intorno alle bocche di
di giro, per indicare quella piegatura ad orlo di pelle sulla soletta, donde poi
un tessuto, un indumento, un orlo, ecc.). boccone
quanto può contenere; riempito fino all'orlo, colmo (ed è contrapposto a
locuz. rafforzative quali pieno fino all'orlo, pieno zeppo, pieno raso, ecc
ma per l'occasione della vicinanza tolto un orlo del suo contado per dare il pieno
conduce nel duodeno; valvola pilorica, l'orlo circolare del piloro. pilorite
spiriti propensi alle improntitudini e lo stato sull'orlo del precipizio, temono che il minimo
. nell'espressione in pinzico: sull'orlo estremo. giannini-nieri, 50: 'in
strascico, cioè di corda, con all'orlo i piombini, se non erro,
-dischetto di tale metallo cucito nell'orlo della giacca o della gonna per tenerle
incerta di una lucemetta che ardeva sull'orlo della cappa del camino gli empiva il
per di dentro in fino in su l'orlo del fiume descritto, e quindi,
quali patono le sortite, di fare nell'orlo alcuni ridotti che abbiano da servire per
pistiglione, sm. dial. ant. orlo di un ve stito.
: alla fine del settecento, sull'orlo della rivoluzione, si diffuse in francia
i primi shrapnels cominciano a sfioccarsi sull'orlo, sopra i pini. montale,
-sulla punta (della lingua); all'orlo (degli occhi). de
presso a una voragin cinta / da un orlo rozzo di macigno antico. parini,
costituito da un disco di acciaio con orlo perfettamente liscio e munito di un tamburo
fermò là quasi impietrito su l'ultimo orlo di roccia. -area sgombra delle
delle dita assieme raccolte. mediante un orlo rilevato, il medesimo può venire adattato
fusiforme che presso alla sua punta all'orlo diritto ha una incavatura od intaglio laterale
zoccolo, detto anche da alcuni moderni orlo o dado: figura di forma quadrangolare,
di pietre che il vento stacca dall'orlo e che potrebbero colpirlo, egli vada nell'
. linati, 17-30: laggiù dall'orlo dell'acqua, l'orizzonte si amplia all'
confini alla francia, le facciano un orlo poetico intorno. vico, 4-i-1003:
. guerrazzi, 2-733: su l'orlo della voragine l'acqua si rompeva,
un profilo de libro pontico per uno orlo di vesta fodrata de ermilini. mattioli [
dopo un breve cammino, giunse sull'orlo d'una riva selvatica e ineguale,
col suo bravo leone di giuda nell'orlo superiore dei piatti. gozzano, i-315:
sasso / e puose me in su l'orlo a sedere. cavalca, 20-14:
d'annunzio, iv-1-22: posò sull'orlo della tavola da tè il guanto destro
della scalmiera o degli scalmi fissata sull'orlo superiore della frisata. =
andava da poppa a prua, sopra l'orlo dello scafo, alla quale si appoggiavano
, sporgenti per oltre un metro dall'orlo dello scafo: vi poggiavano gli scalmi dei
, e va a cascare proprio sull'orlo della sponda, che un palmo più indietro
vite dice, / quando la poto all'orlo della strada, /...
qual figura informe e bigia inginocchiarsi all'orlo della pozzanghera e cercar di raccogliere l'
una donna la vorrebbono avere sopra di un orlo di pozo per posser dargli la pinta
, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per modo di dire
, 5- 299: quando arrivò sull'orlo della scarpata cristina si trdvò m un
3-124: clizia sedette con precauzione sull'orlo di un sedile della sala d'aspetto e
voi metterete loro su qualsivoglia parte dell'orlo del vaso. 4. che
non tacersi. -margine, orlo. dante, inf, 24-34:
: voi [cime di monti] sull'orlo profondo ed il furore / delle sfrenate
l'estremo margine, che sporge / l'orlo curvo e pendente al fondo basso,
si volava con l'automobile, sull'orlo di curve precipitose; e l'impressione
e a metter proprio le zampe sull'orlo; e don abbondio vedeva sotto di se
. 8. locuz. -all'orlo, sull'orlo del precipizio: v.
8. locuz. -all'orlo, sull'orlo del precipizio: v. orlo,
sull'orlo del precipizio: v. orlo, n. 12. -andare
. m. bandini, 148: sull'orlo di veder condannato questo inestimabile letterario tesoro
biscia ingorda tosse ben bene pregna fino all'orlo. non sazia, ma smodatamente piena
o con zuccaro o con mele l'orlo o ver il labro del vaso, accioché
stradale, quelli di forma circolare con orlo rosso, che indicano un obbligo o
una rosetta; 'canezous ', orlo della veste, collari 'spallini '
mangiare, accostatemi cotesta gallina così calda all'orlo del preterito plusquam perfetto, acciocché mi
nella età della adolescenza. un orlo di porpora la distingueva dalla toga
giorno e questa povera pineta prigioniera d'un orlo di terra. bernan, 3-425:
del pozzale, che portavano a spalla dall'orlo del tino per rovesciarle dentro a saporirle
lago di bientina... bagnava l'orlo estremo del poggetto ov'era il monastero
dell'intervista come chanot sui pattini sull'orlo del precipizio che non cade, no
corso a proda / e sto sull'orlo del fatai confine. -condizione di
f f 3. orlo di un pendio, di un burrone,
con dissimilazione. prodagnola, sf. orlo della tomaia di una calzatura; cucitura
i-4-194: il pensiero antico aveva lasciato all'orlo del suo umanismo la fortuna, la
lvii-69: della tela alrultino, / quasi orlo le formassero, / si vedevano titoli
4. guarnire un indumento con un orlo di stoffa, per lo più di
2. ornato con un orlo, con un fregio lineare o con
orlatura di un indumento. -anche: orlo, filetto ornamentale; striatura, tarsia.
credervi cosa alcuna. 2. orlo di un tessuto o di un indumento.
/ pencola insieme al profumato giorno / sull'orlo dell'estate / sotto le silenziose balaustrate
continue e facilmente progressive fino all'ultimo orlo dove si è esteso il commercio.
ultimo restavano coperti al loro sguardo dall'orlo dell'altura. montale, 5-71:
e le lettere, che sono in quello orlo d'intorno, tutte son indirizzate ad
delle eruzioni del sole che appaiono all'orlo del disco quando questo è eclissato dalla
è eclissato dalla luna o quando l'orlo è osservato in luce monocromatica mediante lo
che porta ora palazzeschi quasi sull'orlo del ridicolo, alla vanificazione dell'eloquio
un canale allungato, il di cui orlo dritto col tempo dilatasi in un'ala digitata
e non poliedro, si trova sopra l'orlo di ottenere la grazia.
1-86: al primo prato mi butto sull'orlo, all'ombra delle gaggìe, e
elemento con funzione di sedile posto sull'orlo delle vasche. barbaro, 264:
e approda. renzo che stva sull'orlo della riva, quasi con un piede nell'
numerazione pari. 6. lembo, orlo, cocca, lato estremo. anonimo
: ricami a striscia con un solo orlo o margine smerlato. g. m
all'estremità, in cima, sull'orlo. dante, par., 13-n
e vivi. -frastagliato (l'orlo di una foglia). anonimo [
il grammofono, rimisi la puntina sull'orlo del disco. moravia, xiii-55: il
spostava, si abbassava, si posava sull'orlo del disco. 4.
'punto storto ', 'punto d'orlo ', 'punto a sopraggitto '
/ per l'istria effuso al grande orlo dalmatico. /... libera alle
modo che la fascia duo dita avanzi l'orlo della forma. fi larete
, 2-57: mutato l'andare de l'orlo, la superficie muta e faccia e
, e a metter proprio le zampe sull'orlo. leopardi, 16- 24: