per una diversa lettura: 4 ad orezza '(seguita da qualche commentatore antico
/ che fe'sentir d'ambrosia l'orezza. ugurgieri, 18: li suoi capelli
essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada, / ambo le
in parte / dove, ad orezza, poco si dirada, / ambo le
essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada, / ambo le
più terrene facevano movimento più che d'orezza. l'ombra di sì fatta moltitudine
per essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada. idem,
/ che fé sentir d'ambrosia l'orezza. gherardi, 2-i-156: l'oreza de'
più terrene facevano movimento più che d'orezza. luna [s. v.]
accor se'avvezza, / la vespertina orezza / e il raggio mattutin. giusti,
dalla collina / e spira dolcemente / l'orezza vespertina. ferrerò, 1-7: a
antichi ippocastani; / ivi dolce è l'orezza. 2. per simil.
il più bel trono, cui di dolce orezza / della pace cortese era la dea
di quei casti sguardi / viene un'orezza di pensier quieti, / un disio di
piani, perché, oltra- ché v'orezza quasi sempre, i raggi della reflessione o
: nome e verbo; lo giardino orezza, cioè dà odore. 4
/ che fé sentir d'ambrosia l'orezza. ugurgieri, lxxviii-ii-95: 'parea dinanzi
essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada. sercambi,
per essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada. marchetti,
l'antica pietà, / viene un'orezza di pensier quieti. -pacato e fermo
vocabolario della crusca, 123: la voce orezza o rezza e detta da orizzonte
del rezzo. = deriv. da orezza (v.), per aferesi.
per essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada. testi fiorentini
allontanò da casa andando ai bagni di orezza in corsica, ove si suicidò. de
piuma, / chefé sentir d'ambrosia l'orezza. -avvertire una sensazione gustativa; provare