di vendetta insieme / quell'infelice et orbo padre aggira, / che come il mar
apoplessia, vecchio di settantanni. mezzo orbo e mezzo scemo. d'annunzio, iv-1-580
, 244-8: al peggio 'n tutto com orbo s'appiglia. iacopone, 93-60:
il letto, i... i orbo esser tengo, e ho di balzar costume
stelo i fiori, e si diceva orbo il mondo per l'assenza di lei.
: non è ver eh'amor sia orbo, / anzi vede in fino a'cuori
mano, col quale tirava bastonate da orbo alla pignatta che bolliva al fuoco,
non è ver che amor sia orbo, / anzi vede insino a'cori:
guardare il cielo ancora nuvolo coll'occhio orbo, trovò infine la risposta. tozzi,
, 1-167: il correa menò botte da orbo, ne toccò, ma ne diede
fra tante dolcezze, che botte da orbo! carducci, i-850: non potei
, s'ubriacava, menava botte da orbo. baldini, 5-47: franz esce
riccardi di lantosca, v-113: era un orbo anche un po'« di maniera »
guida a questa volta il cieco l'orbo: / dunque tu bussi a formica di
lasciai guidare da lui, come l'orbo da la cagnola. pindemonte, 12-115:
« sissignore, * rispose nanni l'orbo, guardando con tenerezza diodata. «
sullo stelo i fiori, e si diceva orbo il mondo per l'assenza di lei
con le mani e verrai sordo, orbo ed attratto. parini, giorno,
la carrozza degli sposi. nanno l'orbo, a cassetta, col cappello sino alle
il corno casca, / onde povero ed orbo ei ne rimane / per più corsi
la carrozza degli sposi. nanno l'orbo, a cassetta, col cappello sino
campi scaramucciava col fate ben madonna all'orbo, con ogni cautezza d'ingegno speculativo
piena chiesa, guidato per mano come orbo ch'io era. panzini, iii-492:
polifemo; persona d'alta statura, orbo, collerico, violento; uomo d'
colori? -il cieco guida l'orbo o l'altro cieco: una persona
e guida a questa volta il cieco l'orbo. -in terra di ciechi beato
sa da colpa a colpa scerner l'orbo / giudizio, a cui non mostra il
70: sì ch'io son già com'orbo senza lume / che va colà dove
, se nel mezzo a queste pratiche, orbo per amore delle veneri sceniche, avessi
. « sissignore », rispose nanni l'orbo, guardando con tenerezza diodata. «
chi è sì preso, ciascun gli pare orbo; / men cura lo disnor che
disperazione. alfieri, i-18: rifattomi orbo all'uscire, tomai a casa con
è giovenetto, e figurato / ignudo e orbo co'feroci artigli, / con volante
che la bionda s'era messa coll'orbo, e aveva fatto la spia per levarsi
decembre, io me ne rimasi come orbo derelitto in firenze. monti, 2-938:
improvviso, soffocato il petto, / orbo esser tengo, e ho di balzar costume
carmi dicea. verga, ii-21: l'orbo invece consigliava di far dire una messa
monti, vi-421: oh neghittoso ed orbo / quirin, che lasci la tua sacra
, 17-83: pensa che davan mazzate da orbo / senza discrezion senza ritegno. savonarola
di candele nella drogheria dov'era l'orbo. d'annunzio, iv-2-387: io stavo
quanto al ciel vero, non fui mai orbo legne ben ordinate l'ingegno d'
garzoni, 1-620: a pena [l'orbo] ebbe sentito l'odor del muschio
giovenetto, e figurato / ignudo e orbo, co'feroci artegli, /..
è giovenetto, e figurato / ignudo e orbo, co'feroci artegli, /.
luce, / vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che non sa
fate sì bene il sordo e l'orbo. 3. ant. persona
, ii-457: tu [cane] l'orbo uomo guidi nel popoloso foro della città
anni, non domandi che picchiate da orbo! carducci, 126: crescean nel lieto
lunga smanacciata sul canto del piano dell'orbo. = voce onomatopeica.
baston da un povero o da un orbo, / o tal ch'ogni furbàccio /
piccol, frate, / chi sord'o orbo, o chi diventa muto. arrighetto,
. verga, 4-334: nanni l'orbo... s'era accollata la ganza
, conc., ii-457: tu l'orbo uomo guidi nel popoloso foro della città
d'onor, di pace fuora, / orbo giaceasi e buio il secol rio.
: io era... aggranchito e orbo e cadente per la continua giacitura in
verga, 4-174: entrò nanni l'orbo, torvo, colla canna da cogliere i
: o giove, che mi fai / orbo di quell'altissimo monarca / per gloriar
annunzio, v-3-664: diede la mano all'orbo vacillante tra irti macigni e grovigli di
.: cieco da un occhio, orbo. francesco da barberino, 185:
/ chi dirà, che non sia l'orbo peggiore? proverbi toscani, 51:
piena chiesa, guidato per mano come orbo ch'io era. de marchi, ii-
alcuni di loro fingono... l'orbo con raccomodar gli occhi in sberleffo e
petrarca, 18-8: vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che non
volava di qua e di là come un orbo, aprendo a gran colpi di mano
). petrarca, 268-20: ai orbo mondo, ingrato! / gran cagion
, inorbisci). ant. diventare orbo, perdere la vista. f
abbagliarle. 2. tr. rendere orbo, accecare. - anche al fìgur.
perdi. = denom. da orbo (v.) col pref. in-con
/ che 'l cor ebro d'amor orbo si more. muratori, 10-i-54:
che gli occhi aperti a guisa d'orbo chiusi / per stare nell'audito assai più
tiravo le mie boccie, come un orbo, di qua, di là, alla
io sia? avetemi sì per orbo che io non veggia lume? io ci
spagna, 31-11: non so'ebro né orbo, / ch'i'non co- gnosca
luce, / vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che non sa
luce, / vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che non sa
o un abbassamento della vista; cieco, orbo. mente compie atti di malversazione.
barba di musco / (egli era un orbo anche un po'« di maniera »
/ che non farebbe alla nunziata un orbo. galileo, 5-169: vuol unir [
e l'altr'occhio. o da orbo \ colpire fisicamente (o anche moralmente)
dà con le sue pungenti parole mazzate da orbo. berni, 66-55 (v-240)
): menando il marito coltellate da orbo, avvenne che in un tratto d'una
: ti so dire che menavo colpi da orbo. leopardi, i-238: un giovanastro
mendico del più degno senso, / orbo nel mondo nato, etternalmente / velate
/ tratta del dì la luce, orbo restai: / ma, mentito me stesso
'/ lo mento a guisa d'orbo in sù levava. ariosto, 44-85:
'l figliuol percusse, / e viver orbo per amor sofferse / de la milizia perché
.. / -il minestro è sempre orbo. -vi si mangiano / sempre carni di
frusta... ministrava botte da orbo a destra ed a sinistra. -conciare
, di voce privo e di vita orbo, / rotolando cader dentro una seccia.
, / a guisa che fa l'orbo miscredente, / che davanti si porta
del fariseo si nasconde invece, quasi orbo, sotto il tumido sopracciglio.
seguito a trauma o a malattia; orbo da un occhio; guercio.
moroseti / e tien per guida un'orbo senza fede? goldoni, x-485: io
aiuto / mi fora ch'eo foss'orbo, tale fìada; / e tal che
: io sol. filli, di luce orbo rimaso / a lo sparir di tua
giovio, ii-74: non è sì grande orbo qual non vega senza gli ochiali el
lusinghier nemico / ragione occhiuta a l'orbo senso insegna. lancellotti, 2-243: o
precisamente come fidarsi all'occulatèzza d'un orbo. = deriv. da oculato.
destra omicida / che di tanti suoi figli orbo lo fece. faldella, i-3-119:
: / ma dio d'ogni onore l'orbo. praga, 3-233: torna,
denom. da or bus (v. orbo). orbatèllo, sm. ant
bon. = deriv. da orbo. orbetano [orbitano),
parola. = deriv. da orbo, con doppio suff. dimin.,
ammazzarla. = dimin. di orbo. orbézza, sf. ant
giudizio. = deriv. da orbo. orbicolare (ant. orbiculare
morbido '. = deriv. da orbo, con probabile sovrapposizione di stupido (
bendato. = dimin. di orbo; cfr. anche il bolognese urbén (
^ 7) 'taglio '. orbo, agg. che è privo della vista
numero di anni [appio] visse orbo. amabile di continentia, 45: uno
, ma fora di quella era totalmente orbo. del carretto, 3-32: la persona
e pur ritorna in quel come fusse orbo. p. fortini, ii-307:
così piangendo perdo il vivo lume / et orbo alfin mi converrà restare. tosso,
. tosso, 1-1-42: non divenne poscia orbo né losco, / né vecchiezza gli
re,... per essere orbo e vecchio trovandosi impotente a tanto carico,
1-iv-325: un nostro povero collega, orbo indigente e vostro antecessore. nievo, 127
portar visiera, io sono fatto / orbo. barilli, i-125: gli era guida
migliavacca e compagno fedele un chitarrista mezzo orbo anche lui. -con riferimento a
venetto, e figurato / ignudo e orbo co'feroci artigli, / con volante
: non è ver che amor sia orbo, / anzi vede insino a'cori.
e casta irene / ciascun occhio mortale orbo e dolente. foscolo, ix-1-412:
granello di congiuntivite mi punge l'occhio orbo. -sostant. tassoni,
. tassoni, 8-63: volea l'orbo seguir, come dolente / tornò la
* / chi dirà che non sia l'orbo peggiore? ghislanzoni, 16-9: io
sciagura del terzetto musicale! un orbo violinista stonato, uno sciancato chitarrista fuori
'* / lo mento a guisa d'orbo in sù levava. petrarca, 18-7
petrarca, 18-7: vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che
del pecora, lxxviii-iii-26: iudicando com'orbo de'colori, / che mai sentenzia
, 70: io son già com'orbo senza lume / che va colà dove fortuna
: mi lasciava guidare da lui come lo orbo dalla cagnola. parabosco, 7-33:
. parabosco, 7-33: a guisa di orbo me ne vado al precipizio. gadda
tiravo le mie boccie, come un orbo, di qua, di là, alla
il dì de la sua festa / l'orbo sagace che, il quattrino avuto *
più famosi. -per anton. orbo veggente: gabriele d'annunzio, divenuto
fra tutte queste once d'oro che l'orbo veggente osa offerire con molta umiltà all'
giraud, 1-238: mentisce d'essere / orbo il notaro / perché non scoprasi /
somaro. foscolo, xviii-34: son orbo anch'io, caro grassi, e vi
[s. v.]: orbo: nell'uso più comune, chi soffre
chi manda male gli occhi, come dicono orbo da un occhio, orbo da tutti
come dicono orbo da un occhio, orbo da tutti e due, far l'orbo
orbo da tutti e due, far l'orbo. palazzeschi, 9-166: un modo
po'storta la bocca sinistra, e guardava orbo con gli occhi spenti.
piccol frate * / chi sordo o orbo o chi diventa muto. groto,
groto, 2-52: il minestro è sempre orbo. verga, ii-323: quando s'
loro e volavano le scodelle, lui orbo e sordo. -distratto, sbadato
in una lettera orba. -lume orbo: lanterna cieca. da porto,
seco lo sventurato giovane recato un lume orbo per poter la sua donna alquanto vedere
vento, / corre sì per l'orbo orrore / ch'uno strai parrebbe lento.
torbo / pelago in giro, dall'orbo / cielo un barlume cinereo. e.
. cecchi, 6-348: un cielo orbo, scialbamente stralunato. -scolorito,
segregazione, erano accomunate in un aspetto orbo e avvilito, da cui duravano fatica
discordie. petrarca, 268-20: ai orbo mondo ingrato! / gran cagion hai di
chiaro e vero / che ogni uomo è orbo e cieco, / e tien pel
, 2-47 (ii-160): chi orbo non era avvedere di leggero si poteva
orba. nievo, 4-61: fin qull'orbo di presidente- imperatore ha rinvenuto un ripiego
117-1: eo sono sordo e muto ed orbo fatto / per uno acerbo amore che
chi nel strazio mi deride, / son orbo e veggio e non son muto e
parla lo sfrenato impaziente, furioso e orbo amore. tansillo, 53: quell'
giov. cavalcanti, 1-186: io muoio orbo, poi ch'io muoio senza figliuoli
. / e abbandonar ti deggio? orbo per sempre / rimanermi? manzoni,
per adoperarsi come consolo e volle vivere orbo de'figliuoli, anzi che venire meno
(ahi fèra sorte, / ch'orbo di tanti figli a un punto il face
preda, uomo povero, della plebe, orbo di parenti e d'amici. manzoni
attorno e lentamente e muto, / orbo rimaso del suo truce amico, / tornò
lasciar almeno a questi dì di tutto orbo il mio vecchio e dolorato padre. di
qui solo / rimasto esser ti pare, orbo di quella / parte di te via
patria bella. giacomini, i-u-2-290: orbo è colui che di checché sia è privo
. monti, xii-6-322: conviene esser orbo della ragione per non avvedersi che palladio
un parlatore abile, facile, ma orbo di quello scintillìo che affascina negli oratori
essi re pieni di fede / l'orbo stato fra lor con pari affetto.
che di vivi restò quasi il loco orbo. 8. gerg. forestiero
intendere la lingua zerga, 353: 'orbo ': forestiero. 9
impipare. -da orbi, da orbo, d'orbo (con valore di agg
-da orbi, da orbo, d'orbo (con valore di agg.):
): menando il marito coltellate da orbo. b. corsini, i-49: a
, / vorrete sempre dar colpi da orbo. nievo, 1-544: se se ne
li trovavamo occupati nel darsi percosse da orbo per una pelle di renna o una
e riceveva colla stessa indifferenza spintoni da orbo. fucini, 191: appena tutto
finor liberamente ho fatto / cose da orbo in questa parte e in quella, /
, 48: lui aveva una fame da orbo, e se l'aveva lui,
stomaco debole! -dare mazzate da orbo: v. mazzata, n. 7
orbi questa volta. -non essere orbo: sapere il fatto proprio, mostrarsi
spagna, 31-n: non so'ebro né orbo / ch'i'non co- gnosca l'
conto loro / e federigo stesso non è orbo. -possa diventare orbo: come
non è orbo. -possa diventare orbo: come espressione rafforzativa, quasi con
accesa, / ché 'n tutto è orbo chi non vede il sole. n.
4-161: mostra d'esser in tutto orbo (dice il proverbio) chi non
: mi ricordai che senza compenso l'orbo non canta. -il cieco guida
canta. -il cieco guida l'orbo: v. cieco, n. 26
. orbus 'privo '(v. orbo). orfanotròfio (orfanatròfio),
: io sol. filli, di luce orbo rimaso / a lo sparir di tua
amore * / muto, sordo, orbo, insensato e obtuso. redi, 16-v-340
, 18-8: vommene in guisa d'orbo senza luce, / che non sa
, aminta, 1359: padre vecchio, orbo padre: ahi, non più padre
(ahi fera sorte, / ch'orbo di tanti figli a un punto il face
travvestir giacobbe, lo manda al vecchio orbo, accioché gli strappi dalle mani la
petrarca, 18-8: vommene in guisa d'orbo, senza luce, / che non
costei perduta; / forza era nudo et orbo andar mendico. chiabrera, 1-iv-156:
vecchio, brutto, zoppo, gobbo, orbo, o guercio e simili cose
che di vivi restò quasi il loco orbo. domenichi, 5-147: in spazio di
famiglia. verga, 8-249: nanni l'orbo, più sfacciato,...
chiamano pescepilota. essendo il pescecane mezzo orbo il pesce-pilota a quel che sembra lo
monti, vi-421: oh neghittoso ed orbo / quirin, che lasci la tua
ha guastato un braccio ed è mezz'orbo? ». -congiungersi carnalmente.
posolino estremo, / questi del destro sole orbo rimaso. idem, xii-517: se
, uomo povero, della plebe, orbo di parenti e d'amici.
e dietro i muli correvano nanni l'orbo e brasi camauro, affondando nella pula
con le sue pungenti parole mazzate da orbo. soriano, lii-9-312: era stato
che finor liberamente ho fatto / cose da orbo in questa parte e in quella,
di liombruno. leopardi, 10-55: orbo rimaso allor, mi rannicchiai / palpitando
, 2-469: dietro s'inginocchia un altro orbo, sospende la faticosamente, / con l'
lxxxviii-i-143: carco di male carni, orbo e vizioso / che primo pezzo il
giusti, 4-ii-561: come! un orbo che va sullo stampino / s'attenta
il romorio s'intese; / orbo rimaso allor, mi rannicchiai /
saetta. » de marchi, iii-1-236: orbo, se è vero che il mio
, 1-582: alcuni [fingono] l'orbo con l'accom- modar gli occhi in
verga, 7-412: avevano visto l'orbo coi panni di tonino, una giacchetta
scaramucciava co 'l fate ben madonna all'orbo con ogni cautezza d'ingegno speculativo,
lo scartabalaré e in dar bastonate da orbo e beccature di corbo, eccoti l'
posolino estremo, / questi del destro sole orbo rimaso. / tronca egli il naso
del fatai suo crine impoverito, / orbo degli occhi e da'legami avinto; /
del forato muro, / gliel'ammacca qual orbo e gliela pesta / con quel bindolo
11 cielo esageratamente alto: un cielo orbo, scialbamente do la luce elettrica
vento: / corre sì per l'orbo orrore / ch'uno strai parrebbe lento.
corvo] di voce privo e di vita orbo / rotolando cader dentro una seccia.
sai tu la volgata sentenzia / che orbo guida, orbo si cade in foco?
volgata sentenzia / che orbo guida, orbo si cade in foco? ulloa [guevara
tutte tre queste lettere iodo delle sferzate da orbo qua e là sopra i poeti. carducci
parla lo sfrenato, impaziente, furioso e orbo amore. della sfrenata soldatesca.
grasso legnaiuolo, 5: bene è orbo chi non vede il sole. marsilio ficino
frate, / chi sordo, o orbo, o chi diventa muto. ariosto,
loro, e volavano le scodelle, lui orbo e sordo. -che non corrisponde
/ bella senza pietà, / per forza orbo mi vuoi dalla tua grazia, /
tastone, / a guisa che fa l'orbo miscredente. cino, iii-38-12: gentil
essere il giudice, menava spiedate da orbo. = deriv. da spiedo
, 8-82: brasi camauro e nanni l'orbo erano spulezzati di qua e di là
nessuo de. l ventre de la mare orbo sengga oggi con le fope voie d'
altrui. giusti, 4-i-561: un orbo che va sullo stampino / s'attenta
sparge balsamo fuor per lo turcasso / l'orbo fanciul, che sonnacchioso giace; /
(ahi fera sorte, / ch'orbo di tanti figli a un punto il face
dintorno al metatarso od al metacarpo orbo e cose da cavalli, / e le
, xv-206: quello stordito di piero orbo,... mi fece, o
due storpi, uno bolso e l'altro orbo. -storpiato (un arto).
monti, vi-241: oh neghittoso ed orbo / quirin, che lasci la tua
re,... per essere orbo e vecchio trovandosi impotente a tanto carico,
bisogna tappare la bocca a nanni l'orbo. fucini, 718: mio padre si
tastone, / a guisa che fa l'orbo miscredente, / che davanti si porta
privato degli amici, è simile ad orbo che cammini pe'luoghi tenebricosi senza guida.
. savonarola, 23: ahi! orbo mondo, dimmi chi l'ha spento /
deve adoperar alla cieca, dando botte da orbo, dove tocca tocca. -essere o
di fiorenza, 19: sì come l'orbo che 'nanti gli è posto / da
, o corte sleal, chi fatuo ed orbo, / a caccia di bontà vien
ogni sua cura, ed or misero ed orbo / segue ululando il corpo amato.
in seguito a malattia o trauma; orbo da un occhio; monocolo (con
: / creendé la vista a un orbo. crescenzi volgar., 6-3: l'
, / lo mento a guisa d'orbo in su levava. cavalca, 6-1-102:
giovenetto, e figurato / ignudo e orbo co'feroci artigli, / con volante ali
i-568: io era così aggranchito, e orbo e cadente per la continua giacitura in