ducci, 577: ma più onoro l'abete: ei fra quattr'assi,
. carducci, 577: ma più onoro l'abete: ei fra quattr'assi,
/ alzando lei che ne'miei detti onoro. idem, 360-88: salito in
. carducci, 577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi,
finestre. carducci, 577: ma più onoro l'abete; ei fra quattr'assi
guisa le persone della cui benevolenza mi onoro. de marchi, 1083: la
che sovra ogni altra amo, ed onoro, / fiori coglier vid'io su
mondo vale / e quante sue bellezze onoro e colo, / c'anzi morte
tutti, te, sole altissimo, onoro, / perché di tutti più, al
tomo, / che per te consecrato onoro e colo. bianco da siena, 58
manda secondo ch'avvinghia. grandemente onoro. la colpa è del sistema: ed
tomo, / che per te consecrato onoro e colo. 2. di
qualità personali, e ch'io grandemente onoro. la colpa è del sistema; ed
tute, ove sia, pregio ed onoro. d. bartoli, 2-1-14: quel
, or t'am'io ed or t'onoro. ariosto, 46-113: tremava più
or t'am'io et or t'onoro / perch'ha'i costumi variati e 'l
con la mente, e col tacer v'onoro. scalvini, 1-75: non mirarmi
tuoi versi mi prostro al grande e lo onoro: dall'alto degli astri ov'ei
voi, donne, aggradir, ch'onoro et amo. sarpi, i-1-72:
, / per farmi caro a chi servendo onoro, / sempre obligato in un voler
/ alzando lei, che ne'miei detti onoro. p. fortini, i-15:
, / e il nome che cantando onoro e colo, / portar di là
piango ancora, e il suo sepolcro onoro. colletta, iv-38: compiè gioacchino
che la vita mia amo, riverisco e onoro? ariosto, 46-77: posto avea
giudico la gerarchia, io riconosco e onoro l'autorità della gerarchia, io dico
1-8-66: da lunge i sacri boschi onoro / e i verdi colli, ove ippocrene
fama intorno volando / fa ch'io v'onoro et amo senza vedervi pria. tasso
macone! / ché sempre quello invoco, onoro, essalto. savonarola, 5-i-130:
tanto m'allegro aver, né tante onoro, / quanto la temperanza e 'l contenermi
a costei, ch'ancor non nata onoro, / sarà ciascuna insino a qui
pensi seriamente la politica, io mi onoro di dirmi 'machiavelliano '. =
maia / dall'affocata faccia, / che onoro notturna fra gli astri / pleiade dei
a mansueti costumi. foscolo, v-97: onoro l'uomo il quale fa più mansueti
di meglio in meglio, / tanto l'onoro più, tanto l'ammiro. a
vera, / or più che mai te onoro e sempre esalto. leone ebreo,
, iii-134: 'mirro ', cioè onoro con fama odorifera, come si coronarono
caporali, i-104: con tutto ciò li onoro ingenua- mente, / anzi,
quali io adoro, / e con digiuni onoro e vigilando / di voi la grazia
/ franceschi, e s'io l'onoro, è ben ragione, / eh'è
ant. onurare), tr. { onoro). significare la propria stima con
populo te chiami, io non te onoro, / se meglio in te che *
23-166: alzando lei che ne'miei detti onoro. boccaccio, vii-166: quelle trecce
, / e le quale ognor più onoro e lodo / sì come vole e mi
poi da lunge i sacri boschi onoro / e i verdi colli ove ippocrene inonda
/ non ho in dispregio, anzi m'onoro e vanto / di sì possente e
, 497: sì come mi onoro del titolo di servitore del ke catolico
. croce, iii-32-63: io mi onoro di avere ripreso la polemica contro coteste
. giuliano de'medici, 89: onoro chi nel strazio mi deride, / son
cesari, i-201: virgilio, che io onoro altresì che si facesse dante per lo
: l'alta eloquenzia e 'l vago stile onoro / e le virtù nel tuo ingegno
/ franceschi, e s'io l'onoro, è ben ragione, / ch'è
e voglia / l'empio signor ch'onoro ed amo tanto, / senza curar de'
tutti il loro dovere, venero ed onoro gli eroi egualmente perdenti che vincitori.
, il quale io ed amo ed onoro grandemente, sarete contento di rendere le
ragionatrice e positiva alla quale io mi onoro di appartenere..., non ha
la vita mia amo, riverisco e onoro? ». -aleggiare diffusamente in
dio / io mai più non t'onoro; / con uno strale d'oro /
l'alta eloquenzia e 'l vago stile onoro / e le virtù nel tuo ingegno precluse
ii-6-62: la deputazione a cui mi onoro di presiedere, accogliendo con riconoscenza l'
parte del vostro dolore, perché vi onoro ed amo quanto figliuolo debba mai padre.
ragionatrice e positiva alla quale io mi onoro di appartenere..., non ha
tal a costei, ch'ancor non nata onoro, / sarà ciascuna in- sino a
, o mole reai, quanto ti onoro / col cuor! -con signif
cxiv-6-229]: coll'occasione che mi onoro di scriverle, le mando non poche
posso, ed a rincontro amo ed onoro voi quanto debbo. pallavicino, i-499:
la memoria di quelli che 10 tanto onoro, di ritrovare i ritratti e mettergli
la memoria di quelli che io tanto onoro, di ritrovare i ritratti e mettergli inanzi
queste mie rime, ond'io gran donna onoro, / a lei 'l suo dritto
: manzoni, unico che amo ed onoro fra essi, pensa alla salute dell'anima
? / no, ché troppo l'onoro; anzi se voglio / discorrer sanamente
io stimo orazio e a mio poter l'onoro; / ma quando leggo le sue
iii-24-58: mossi, e me ne onoro, dall'alfieri, dal parini, dal
, 3-12: io pure il luogo onoro, onoro il giorno / che segnalato è
: io pure il luogo onoro, onoro il giorno / che segnalato è pe'
: furono fra 'primi, onde s'onoro gui- dobaldo, i due fratelli fregosi
apparir di lei, ch'io tanto onoro. canale, i-470: maga amorosa,
nodo, / e le quale ognor più onoro e lodo / sì come vole e
con l'opre ed io co'detti onoro / più di lucida gemma e di tesoro
disperato affetto! maz perché onoro l'uomo il quale fa più mansueti i
questo buon prete, ch'io volentieri onoro. botta, 7-89: il vostro
venerabil nome, / che con la lingua onoro, / e con la mente adoro
de martirio / cinto, io t'onoro e ammiro. 3. che