ch'io non erri / ne l'onorarti; e s'è ragion, m'atterri
anche climaterici, l'umanità si sofferma per onorarti, o orazio. barilli,
deh, se il mio dir qui d'onorarti assume, / fa questi accenti miei
ed io respiro, / e lieta ad onorarti il passo movo; / sol del
saranno mai leggieri, / ma d'onorarti saranno maneschi / e più novelli assai
un leggiadro e bianco gelsomino / voglio onorarti, a cui d'intorno spesso /
fa'ch'io non erri / ne l'onorarti e, s'è ragion, m'
saranno mai leggieri, / ma d'onorarti saranno maneschi / e più novelli assai
gente, / tutta di brama d'onorarti accesa, / e soffri che splendor
immortale, il coronato eunomo / volle onorarti in delfo offrendoti sopra una cetra /
un leggiadro e bianco gelsomino / voglio onorarti. alfieri, 1-27: vedremo a terra
, se il mio dir qui d'onorarti assume, / fa'questi accenti miei di
, che di sua presenza / vuole onorarti a ciò che sia più bella.
casti, 252: non curar quivi di onorarti / fra le rustiche contrade: /
argento / s'appoggia piano, ad onorarti intento / sovra orni altro, ch'ei
ottone, uggieri e salamone, / per onorarti ognun, per obedirti; / che
vien che di suo presenzia / vuol onorarti acciò che sie più prospettiva è
volto, / ferma d'amarti et onorarti sempre, / che puoi solo scolpare ogni
purgato argento / s'appoggia piano, ad onorarti intento / sovra ogni altro ch'ei
volto, / ferma d'amarti et onorarti sempre, / che puoi solo scolpare ogni
ed io respiro, / e lieta ad onorarti il passo movo, / sol del
fa ch'io non erri / ne l'onorarti; e s'e'ragion m'atterri