cielo, o sommo giove! / ond' è cotanta grazia e tanto dono?
., 5-75: li profondi fori / ond' uscì 'l sangue sueto i baffi
, / ch'a me non fece cosa ond' io mi doglia. petrarca, 23-99
tutto appannato e grondante dal gelo dell'acqua ond' egli era pieno. m. c
che il troppo moto è violento, ond' ella / se ne sta grulla grulla
guado / che mi valesse al male ond' ho diviza. iacopone, 55 * 45
, un riassunto della finissima analisi ideologica ond' è tutto informato l'articolo su l'
pochi amico raro, / silenzio, ond' io m'involo al volgo ignaro, /
7-331: alla illazione sua, cioè * ond' è l'effetto aspro e mortale '
così pestifero, come le lettere, ond' ei si renda egualmente inetto a'
punto o poco s'infonda dell'elettricità ond' è l'aria imbevuta. pascoli, 187
, / e passa per la nuca, ond' ei trabocca, / ed al sanguigno
., 11-54: la frode, ond' ogni coscienza è morsa, / può l'
contro lor padre a questa conpera, ond' è carta inbriviata per mano di ser maghinardo
e vaneggiai pe'l vino, / ond' io potessi a mio piacere usare / parole
mai vigor né forza alcuna, / ond' io perdessi i miei tesori interni; /
per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond' ardo, / né del mio cor
similemente m'è avenuto / per un vedere ond' io piango e sospiro, / che
paragonano tesser di dio a quattro cose, ond' ella prende quattro titoli. loredano,
maggior grido / fra tai piante, ond' usciva odore immenso, / eran la mirra
instillate i vostri aurei liquori, / ond' io rinfreschi lieto la memoria / di quei
che gli si debbe per le ingiurie ond' ei m'oltraggiò. d'annunzio,
, 7-98: il mezo dell'odorato, ond' è immutato il sensorio e il quale
mi pensai snodato il laccio, / ond' avea l'alma presa e 'l core avvolto
57-10: corcherassi il sol là oltre ond' esce / d'un medesimo fonte eufrate
talvolta il sito / a quella macchia ond' è 'i volto asperso. 6
tarchetti, 6-ii-448: dimmi: pel duolo ond' è l'anima oppressa / per il
mondo bagni, / né altro impedimento ond' io mi lagni. palladio volgar.,
reggia viva, impenno l'ale: / ond' io muoia vivendo in fiero bando.
, ordinare. latini, xxxv-11-187: ond' io son sua ovrera / di ciò
laudato sii, potere / del sogno ond' io m'incorono / imperialmente / sopra
io t'impetri / cosa di là ond' io vivendo mossi. petrarca, 126-37:
ritrovarmi viva, tant'è l'ambascia ond' ho impiagato il cuore. papini, vi-326
fur le idee, fur gli esempli, ond' essi in prima / tolser ciò che
o quella carta, trai confuso ammassamento ond' erano ingombrati la scrivania, le sedie
, ma d'impiastro e d'imprimitura, ond' arrossirono le stelle per divenir fulmini ad
insieme il cuore..., ond' egli impiccolisce e indura. g. b
fatale / spero da gli occhi, ond' ogni corpo impetro. vallisneri, iii-317:
nelle veloci navi / tesori esterni, ond' egli parche impingua. d'azeglio, 4-
rabbia, / e l'ironico riso ond' altri offende. carducci, iii-24-435:
è, quantunque ravvolto in altra cosa ond' egli non bene appaia. -confuso
lo facessero impregnare, o elli morrebbono; ond' elli gli diedono un beveraggio, che
/ scolpisca il dolor atro, / ond' io forse impregnai lor voci meste. mamiani
indi imprende / ad organar le posse ond' è semente. boccaccio, dee.,
nobil uomo a vista dell'astioso talento ond' erano impressionate le leggi. 6
, non umano amato volto, / ond' io scorgo, mirando, impresso e scolto
suo di tre colori impresso / appariravvi ond' ei richiami in mente / la sua promessa
-proleg.: taccio le maniere segnalate ond' esso accrebbe di molto il prezzo di
l'essere improbo; di ond' escon i venti che improcellan tutta la grecia
, nella impulsione del fluido sottilissimo, ond' esso è composto, il quale, facendo
/ cosa è da gran balordi, ond' io ci scarco / tutta la mia
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul mio
merce raccor da fortunati regni, / ond' ella di ricchezza in pregio ascenda.
: ma voi, occhi beati, ond' io soffersi / quel colpo, ove non
petrarca, 75-1: i begli occhi ond' i'fui percosso in guisa / eh'
un riflesso di greca leggiadria nel modo ond' era interpretato l'inarcarsi d'un capretto
di nèi copia vi manca, / ond' ei l'asconda in sul momento,
'l vino mi nuoce alle gambe, ond' io l'incamino alla testa. bisaccioni
.. sottrae alla libidine quella fucina ond' ella arma contro alla virtù due gagliardissimi
dante, inf., 23-147: ond' io da li 'ncarcati mi parti'/
, sono di quella maniera che tacque ond' esse si raccogliono e si generano,
trama, / del mio viver la tela ond' empier volli; / e a tal
a quella serenissima beltate, / ond' avete il mio core e '1 mondo
, / c'ha fatto il foco ond' ella trista incende. boccaccio, iii3-
l'alte dottrine / fiorirò al mondo, ond' or sapran le genti / danzar al
maggior grido / fra tai piante, ond' usciva odore immenso, / eran la
umiltade / orgoglio et ira il bel passo ond' io vegno / non chiuda e non
novellar di sua guerra e vita, ond' io / son giunto al fin di mia
di madonna siede / con quel valor, ond' ei più forte regna. /.
lo core inchioso / mi sento il male ond' ie languendo moro. crescenzi volgar.
nel volgo, e procurarmi inciampi / ond' io cadessi. d. bartoli, 2-2-498
.. / ma perché la bellezza ond' io m'incielo / trascende la mortai
, / ma più somiglia al tutto, ond' ogni cosa / partecipò virtute, amore
esser onorato, / la via tegna ond' amor si 'ncomenza, / cioè piacenza.
per frenare l'insolenza de'fiumi, ond' erano sovente incomodate. -scherz. spiacere
buonarroti il giovane, 9-588: quello ond' ebbi, in sì spessi soz- zopri
hai data matera al cor doglioso / ond' io vado pensoso, / di te blasmar
: cadde spento / sovra quel suolo ond' ei tenea governo, / vittima incoronata alla
, i-276: un tedio ignoto, ond' a me stesso incresco, / spesso m'
quel divin signore / temperando gli strali ond' ei m'offese, / ed a'
del foco secondo / mi venne; ond' io levai li occhi a'monti / che
più m'asciuga / che 'l male ond' io nel volto mi discarno. idem,
usuraio, e che non n'ha niente ond' elli possa finire suo debito. mazzei
ritrova, / pensando, quel principio ond' elli indige, / tal era io a
indice ai nostri sensi / l'anima, ond' ella d'ogni cura sciolta / per
, 5-4: che dunque è quello, ond' io prendo baldanza / di por la
, / tutta versar la sacra fiamma, ond' arde / quella parte ch'è in
, 5-95: la feconda radice, ond' uom germoglia, / e l'un e
iv-119: quest'è sol la cagione ond' io mi esaspero / incontra 'l cielo,
altamente i bassi miei / e farmi, ond' io ne goda, onesto inganno,
de'sali e dell'arena / figura, ond' è composto. baretti, 6-194:
feccia del mondo, arabi inetti, / ond' è ch'or tanto ardire in voi
che sbandì da noi / le ghiande, ond' ebbe vita il mondo infante. g
sorte / dono infelice di bellezza, ond' hai / funesta dote d'infiniti guai
il bronzo delle cieche / mura nel labirinto ond' io divelsi / il tuo fratello!
a guisa di cane,... ond' ella diventòe molto infesta e grave a'
fatevi pari ai tanti / tiranni, ond' è la serva italia infetta.
, / né per mi 'ngegno, ond' io pavento e tremo, /..
e nitido oro / eran dardi, ond' ebb'io mille ferite, / e le
449): per lo foco, ond' io tutta m'infiamo, / temo morire
il mostrava e nel sembiante, / ond' ella ben s'avede, e pur
/ e l'arco, e le saette ond' i'fui punto, / e le
par., 25-84: l'amore ond' io avvampo / ancor per la virtù
. / fu mal curata da principio, ond' ella / infistolì. dalla croce,
occhi amorosi, / care stelle benigne ond' io sperai / dolci influssi di vita.
sarien credute / le mie fortune; ond' io tutto m'infoco, / quel
tutto m'infoco, / quel nascondendo ond' io m'allegro e gioco. s.
, un riassunto della finissima analisi ideologica ond' è tutto informato l'articolo su l'a
ne la tua borsa ». / ond' io: « si ho, si lucida
né rispetto alcun v'inforse, / ond' il vero per voi s'asconda o mischi
: si chioserà, dove dice: t ond' io a lui: lo strazio,
e per natura lor minimi sono: / ond' essendo pur tali, è forza,
oltre misura alterati dal narcotico della foglia ond' ei spiccia o si schiude. a.
terra e tacque! / benedette le stelle ond' ebbe inizio / il mio signor d'
e violaccio, esprimea un'arida penitenza, ond' estenuato il corpo macilento e scarno altro
. chiabrera, 1-ii-420: stemprasi cercando ond' è che il sole / ora s'innalzi
ch'è 'n ciel coronata; / ond' è la vostra spene in paradiso, /
si compiace / de'vari manti, ond' iride si veste, / m'ingannai,
vasella. romanzo di tristano, 171: ond' io voglio che voi sappiate che da
, 14-3: non lunge a lauree porte ond' esce il sole / è cristallina porta
alquanto che là dov'io stava, / ond' io mi feci ancor più là sentire
stesso, e 'l caro nodo, / ond' amor di sua man m'avinse.
un segno espresso: / ma quello, ond' ancor più certezza innarro, / è
inevitabili gli scogli e le secche, ond' è pieno quel mare. beccaria, i-115
xi-1-145: lo pesce inesca l'amo, ond' ha a perire. 2
ha di giustizia originale il dono, / ond' è che 'l senso a la ragion
: quegli tende sovente a dissoluzione (ond' è aggressione il progresso suo),
, che udir noi volse; / ond' egli e vita e signoria gli tolse.
la 'nsegna, / ché fu semplice, ond' ogn'altra somiglia. chiaro davanzali,
mai non cinse / forte così: ond' ei, come due becchi / cozzaro
, / per farsi via, le rupi ond' è costrutto, / insino al cielo
, fu sempre unita al fluido respettivo ond' essi avevano origine. 2.
e triste, / perduto il bene, ond' io non fui più lieto. manzoni
avrà riguardo ci si additerà la destrezza ond' egli fa l'amante pieghevole nel vestire que'
instillate i vostri aurei liquori, / ond' io rinfreschi lieto la memoria / di quei
che sì forte m'instilla, / ond' io vivo a gran risco / di tutto
, 2-1-155: chi schiuse / i modi ond' arno a non più alzar s'astringa
cappotto; l. bellini, ii-61: ond' ei vien coll'andare a traballìo /
/ per ricovrar l'intatta spoglia, ond' io / di vera umanità mi son
. libero. campanella, 1-123: ond' ha a vergogna ogni color allegro,
la sua penna evitare le intemperanze plebee ond' egli macchiò sé stesso e la sacra poesia
fa uopo avere altra 'ntendanza / ond' eo aquisti ciò ch'eo perdei d'amore
nova gli occhi intende, / e vede ond' al principio non s'accorse, /
udito, / perché trabocca il sacco, ond' è uscito, / quella che morde
: imperciò che a voi s'appartiene quello ond' io vi parlamenterò, priego che adirizziate
vive voci m'erano interditte; / ond' io gridai con carta e con inconstro:
, ii-244: stringe / il rotolo ond' ei pascer deve / il suo ventre e
il mio interno, dammi aita, / ond' io conservi impero, onore e vita
. l'avria ripinte per la strada / ond' eran tratte, come fuoro sciolte;
le tre falde / di tela, ond' era cinto, infino al vivo / gli
la delettazione / è movente cagione / ond' elleggem le inferme cose sane. l.
ratto / mi sprona a ire, ond' è ch'io do d'intoppo. idem
/... a quei lauri, ond' ave il crine adorno, / anco
come si ride. casti, 12: ond' io procurai in queste mie poesie sparger
più debole l'intrigamento de'primi semi ond' elleno son formate; ma nel restante elle
] di ventre un fedo / profluvio, ond' è la piuma intrisa ed irta;
come antecedente necessario del pensiero e tramite ond' essa entra in rapporto col reale.
[del centauro] usciva una schiuma ond' elli invelenava sue saette. guerrazzi,
sentimenti suol appellarsi 4 inventare ', ond' è che cotanto si stima necessaria ai poeti
vorrei che tu ritrovassi qualche invenzione, ond' io le potessi entrare in casa a
pudor che la invermiglia / da quella, ond' arde in sen, fiamma celeste.
amor non ài se non scorza, / ond' io di voi son salvagio, /
alti fati d'italia e de'reali ond' esso ha nome seguì all'investimento di
fosti musa al secolo più bello; / ond' eschilo cantò, fidia scolpiva, /
sannazaro, iv-119: quest'è sol cagione ond' io mi esaspero / incontra 'l cielo
porta a raccontarlo molto pregio, / ond' io lo lasso e dentro non v'invesco
eccelse bellezze / ch'io vidi allora, ond' io tutto inviscai. sannazaro, 1v-245
mio dolcie inveschiossi un ferro amaro / ond' io per prova imparo / quel che se
, nascosta nella selva delicata e fremente ond' era per salire l'armonia dolorosa che
amari pianti / si colmi il mondo, ond' or tutto m'involo. dell'uva
pochi amico caro, / silenzio, ond' io m'involo al volgo ignaro. guarini
queste chiome involte, / mi dona, ond' io con piena fede e salda,
bende, / non appar l'involtura ond' è fasciato. cantini, 1-29-251: colli
scappavano per gli strappi dei nuvoloni, ond' era involuto il cielo. pascoli, 1119
/ orgoglio et ira il bel passo ond' io vegno / non chiuda, e
20: gentile ira mi piace; / ond' io per mercé faccio ogne mi'fatto
da quello della volontà: dobbiamo considerare ond' è che quello s'irrita e s'
s'irrita e s'avvigora, e ond' è che questa s'infiacchisce e vien meno
fonte che stillando irrora / cecero, ond' ebbe il nome suo la doccia, /
gr., i-145: l'ambrosio umore ond' è irrorato il seno / della figlia
di ventre un fedo / profluvio, ond' è la piuma intrisa ed irta. imperiali
inanellata pende / dal vivo cuoio, ond' ella e vive e cresce. c.
, sulla cima d'uno dei poggi ond' è sparsa e rilevata qualla costiera.
essi destavano: il concetto esclusivo, ond' erano ispirati, sfiorava appena l'essenza
. petrarca, iv-2-121: ma nino ond' ogni istoria umana è ordita / dove
per soferenza si vince gran vettoria / ond' omo ven spessora in dignitate, / sì
non meno di usar metafore diverse da quelle ond' io vesto il concetto, per fuggire
ponemmo ivi ambedui / vólti a levante ond' eravam saliti. cavalca, 20-581:
/ la più fina d'amare / ond' io so ricco di gioia d'amanza
degni / là sovra il sole, ond' è l'origin vostra. pascoli, 895
non passa / da la spoglia, ond' io vo caduco e frale. tasso,
/ nel labirinto intrai; né veggio ond' esca. antonio da ferrara, 84:
fibre muscolose è un laberinto, / ond' atta a mille moti è differenti.
-e mai null'altro laccio, / ond' io di speme ag
brucava le cime dei polloni agli ulivi, ond' ella presto la ridusse al laccio.
e i desiri / ed ogni laccio ond' è 'l mio core avinto. serdini,
porta seco lo mala natura: / ond' io ti priego che da lei ti spacci
oso partire / da questi lacci, ond' ène 'l mondo avvolto, / d'ogni
altra curomi, / né sento il duol ond' io mi struggo e macero. nardi
capo superbo / di scellerati spirti, ond' a l'inferno / dirupar tutti lacerati
, n-ii-280: il la- grimoso rossore ond' era infermo quel [occhio] di laura
soavemente 'l mio maestro pose: / ond' io, che fui accorto di sua arte
un ladro sguardo di lilla]; ond' io pien di rovello, / a fare
dentro dormia, / sovra li fiori ond' è là giù adorno / venne una donna
13-138: troppa è più la paura, ond' è sospesa l'anima mia,
dami, per premio, spazio, ond' io la morte / possa sperar con l'
si convegna / giù nelle valli: ond' è ch'ogni privato / saver scienzia pubblica
suo mal vòle, / lui tenni, ond' or si dole, / in dolce
, nascosta nella selva delicata e fremente ond' era per salire l'armonia dolorosa che doveva
acque rendeste tepide e gioconde, / ond' è il principio e 'l fin de'miei
vello, per lo più di lana, ond' è coperta... serve talvolta
che il fornaciaio introduce fra le pietre, ond' è caricata la fornace da calce,
qual cadendo, co'grandi unghioni di ferro ond' era armato, ghermiva la sommità de'
lui. boccaccio, vii-57: là ond' io credo refrigerio avere, accese fiamme
20-16: i cari e lucidi lapidi / ond' io vidi ingemmato il sesto lume /
rassembr'oro, / con quei lapidi ond' è virtù reina, / è, lepido
: puoi tu con le fattezze, ond' armi il volto, / ne'lari tuoi
procedere grave e mestoso... ond' essa è collocata a capo delle cinque parole
: appunto lo colpì su 'l pettigone / ond' ei cadè riverso a gambe larghe.
discopri ornai, getta la larva, ond' usa / sei di velar l'altera fronte
sasso / in una chiusa valle, ond' esce sorga, / si sta; né
/ ché già vi sfida amore, ond' io sospiro. l. giustinian,
umile è molto forte,... ond' elli ubbidisce vigorosamente e perseverantemente, ch'
e sospiri / vivesti un tempo, ond' eri già ridotto / quasi a l'estremo
il buon bargel la rodomonteria, / ond' ei mosse le piante a sfondar lastre,
caduto sei di quella dolce terra / latina ond' io mia colpa tutta reco, /
per entro a tutta la sua sostanza, ond' ei digeriscono molto più facilmente degli uomini
a chi parlar la sente, / ond' è laudato chi prima la vide. idem
, i-243: non ho vanto alcuno ond' io mi pregi / a te dar vanto
: non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi
imperiali, 4-303: tra le cose memorande ond' io / pascei la vita, non
fu sempre unita al fluido respettivo, ond' essi avevano origine. tommaseo [s.
e meno lavorati, per così dire, ond' essere atti alle gloriose funzioni patrie.
assolutamente necessario. grazzini, 312: ond' io rimasi, / come direste, quasi
il topo, e la legaccia / rose ond' era avvinta e stretta / la testuggine
in grandissimo pregio quell'ammirabil lavoro, ond' ella, rimovendo l'acqua dalla sua
passeroni, iii-25: la vista, ond' ha mestier chi vecchio scampa, /
giri ondeggia, / raccorcia e lega; ond' io di fior novelli j..
un riflesso di greca leggiadria nel modo ond' era interpretato l'incarnarsi d'un capretto che
vuole, / de l'interna bellezza, ond' ella è piena, / apre troppo
volontade d'usare con femina leggiadra, ond' ella potesse apprendere male esempro. algarotti
figlioli e della regina molti altri, ond' egli era circondato ordinariamente da buon numero
dante, purg., 33-91: ond' io rispuosi lei: non mi ricorda /
d'enea posero il lembuccio, / ond' ei fuggì col padre a cavalluccio.
quando soffia / borea da quella guancia ond' è più leno, / per che si
senza impeto, o lentissimo almeno, ond' ei non può turbare col corso impetuoso
santa, / s'alleviò di me ond' era grave, / al suo leon cinquecento
serve braccia / fomìen di leve onnipotenti, ond' alto / salisser poi piramidi, obelischi
ponemmo ivi ambedue / volti a levante ond' eravam saliti, / ché suole a
ch'amor per lei m'acese; / ond' io, per fargli onor, levai
vede la campagna / biancheggiar tutta, ond' ei si batte l'anca. cavalca,
, raccolse l'ira del popolo, ond' erano le ripe piene quel dì solenne,
portarne / lume alla patria vostra, ond' ella possa / levare un mal costume o
mi''ngegno / del bel diamante, ond' ell'ha il cor sì duro. ariosto
parte / e poi si toma là ond' è levato. dante, purg.,
6-326: ma deh! rimanti alquanto, ond' io d'un dolce / vino la
/ un foglio trae di libertade, ond' ella / ricoronarsi pienamente possa.
libertate. dante, liii-84: là ond' io vegno una catena il serra /
retto solamente, ma al vero; ond' era libidine l'errore volontario della mente
donaro / le stelle l'alma pianta, ond' io mi lieto. = voce dotta
mia puose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise dentro
e siede egli in disparte, / ond' or cibo, or parole altrui dispensa.
sempre sperar potrem tranquillo stato, / ond' abbia da gioir l'armento e 'l
eo non saccio, chero: / ond' è che ferro per ferro si lima?
limitando le pene agli scellerati uomini; ond' io non gli possa punire debitamente.
di fibre muscolose è un laberinto, / ond' atta a mille moti e differenti.
giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond' io non ebbi mai la lingua stucca.
abbassandosi, chiusa ch'è la via ond' entra l'acqua dalla lin
piaghe / col licor di questi occhi, ond' io le scrissi. chiabrera, 1-i-306
carne e anco / dal soave licor, ond' egli è pieno, / su l'
novo orfeo; / o chiede la gagliarda ond' ella è vaga, / ver lei
dante, inf., i-112: ond' io per lo tuo me'penso e discemo
virtù te / in quei be'lumi, ond' io gioioso vivo, / questo e
per passar a livorno vassi a pisa, ond' ei mi dice di voler loggiare in
; / tu pari atto al mesterò, ond' io ti loldo. = var.
petto e del dorso e de'lombi, ond' è la lom- bagine. bicchierai,
presente / le sue parole invano / ond' ha cuor longitano, / per esser più
ed è per te spirante, / ond' avien ch'ella tace? cesarotti, 1-vii-51
vaso d'argento pien di biada, / ond' egli ismonta, di coraggio fino,
raddolcir del serpe il tosco, / ond' ebbe tanta grazia il mondo losco / per
ver'me destende el paso, / ond' i'annegar vorrebbe entro 'n un lozzo.
poco di accuratezza e di correzione. ond' egli fu soprannominato 'luca fa presto'
monti, x-3-433: ii negro lucco ond' ella si circonda / moderna la palesa
poi per mezzo della luce / là ond' entrò la dispietata luce. idem,
luce altera / di que'belli occhi ond' io ho guerra e pace, / che
par., 33-83: oh abbondante grazia ond' io presunsi / ficcar lo viso per
e lucente / de la virtù, ond' è mia voglia accesa. paruta, 3-1-22
/ che pria m'avea parlato; ond' ella fessi / lucente più assai di
consunta / molta lucerna ho sui volumi ond' hanno / tanti dotti mortali illuminate / le
esser fatto credere che certe lepidezze, ond' è alcuna volta condito il dialogo nell'ebreo
20-16: i cari e lucidi lapilli / ond' io vidi ingemmato il sesto lume.
sei, tu sei lucidissima idea, / ond' oggi il mondo torre la norma dee
il titolo di madonna del popolo, ond' ella fu sempre peculiarmente onorata.
... / vedendo ardere i lumi ond' io m'accendo. l. giustinian
crederia?) quel foco chiaro / ond' ebbe lume la sua oscura vita.
/ che pria m'avea parlato; ond' ella fessi / lucente più assai di
lumera. dante da maiano, xxxv-1-481: ond' io lo cor -per voi porto gaudente
nostra, / o pregio ettemo del loco ond' io fui, / qual merito o
purg., 14-33: l'alpestro monte ond' è tronco peloro, / che
mia vita campare, / e là, ond' io vado, trovo la mia morte
che chi non possiede la lingua, ond' ei l'attinsero, è come lusco e
bavio t'odia, o sonetto; ond' io più t'amo. =
qua giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond' io non ebbi mai la lingua stucca
governo lusitànico, alla notizia del tradimento ond' erasi macchiato lo zamorino, decise di
curomi, / né sento il duol ond' io mi struggo e macero. machiavelli,
del caro, non ostante gli errori ond' ella è maculata, si ricordin costoro
il debito uficio recusa d'adoperare. ond' egli, vinto, alquanto si posa.
e magior fonde / fèr lagrimando, ond' io m'avidi allora / che gl'
usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
isforza l'amorosa mia natura, / ond' io miscredo assai magnificato / e 'nfra
fece un gesto vago verso la conca, ond' io vidi nella limpidità glaciale la funesta
quando il primo strale / fece la piaga ond' io non guerrò mai. boccaccio,
del cliente al suo nimico / negl'istromenti ond' ei si può difendere, / o
posta in riva / su dirupati scogli, ond' è difesa, / ma verso terra
mal tardato remo. fiore, 161-11: ond' è ched i figliuo', ched ella
bel volto / mirò sì fiso, ond' uscir gran tempeste, / e funne il
obblìo dolce de'mali / sì gravi, ond' è la vita aspra e noiosa.
gran festa a parigi la sposaro, / ond' ebbero i troian'gran malenanza.
maligno [della speranza]: / ond' io presi col suon color d'un cigno
principe di malizia e quasi fonte / ond' ogni mal fra noi si versa e spande
, disgombra / de'malnati pensieri, ond' è sì oppresso. abriani, 1-54:
manera, / ch'esso solo di loco ond' è creato / potè cercar guerenza,
cino, xxxv-n-668: lasso per gli occhi ond' è la vertù vinta, / sì
suo ponteficato conciliarsi i principi circostanti, ond' egli gli ebbe a provare benevoli quanto
le chiome / e de'begli occhi, ond' io sempre ragiono, / non è
... / vedendo ardere i lumi ond' io m'accendo, / e folgorare
accendo, / e folgorare i nodi, ond' io son preso, / or su
parte l'anima feroce / dal corpo ond' ella stessa s'è disvelta, / minòs
al fanciul compagno / la manda, ond' ei rimandila. cicognani, 3-23: sull'
/ sonno mi venne subito: / ond' io dormetti 'n su la man del
: m'ha expulso di casa, ond' io son tutto confuso, perché essendo
: spiate qual fosse la cagione / ond' ell'ha sì perduto il manicare, /
mala manera / ch'esso solo di loco ond' è creato / potè cercar guerenza,
manifatture che già usar si solevano, ond' io né mia sorella non abbiamo da
/ fede che è? ». ond' io levai la fronte / in quella quanto
b. corsini, 15-59: vedde calabria ond' a noi vien la manna, /
6-1338: datemi a piene mani, ond' io di gigli / e di purpurei fiori
me stesso e 'l caro nodo, / ond' amor di sua man m'atfinse in
mia puose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise dentro
/ le sue parole invano, / ond' ha cuor longitano, / per essere più
la saracinesca o cateratta mandata abbasso; ond' ei cominciarono a tirarla su, parte
mancanza de'burri e de'caci, ond' è che si debbono ancora per questo mandar
diavolo è il mantice che sempre soffia, ond' è facile che ne segua l'incendio
move e spira; / foco, ond' ha luce il sol, di stelle il
toscano, / non v'è poeta ond' io non abbia tolti / i più nobili
petrarca, 75-4: i begli occhi ond' i'fui percosso in guisa / ch'
saputa, giocasta più volte il domandò ond' egli era, vedute quelle margini ch'egli
e me pesce nuovo / prese, ond' or marinato mi ritrovo. -scherz
per mi''ngegno / del bel diamante, ond' ell'ha il cor sì duro;
: il crudo, il crudo sonno / ond' io vaneggio, è quel che mi
par., 10-128: lo corpo ond' ella fu cacciata giace / giuso in cieldauro
de'vizi e delle virtù, 62: ond' elli disse nell'apocalissi: siate santi
risponde / da questa nostra reggia, ond' altri passa / segretamente in sin di
torce tutta la mia cura / quella materia ond' io son fatto scriba. boccaccio,
hai data matera al cor doglioso / ond' io vado pensoso, / di te blasmar
e l'occasione / dei ricchi doni ond' ei sen giva adorno. manzoni, fermo
ritonda, 1-529: allora egli le domanda ond' elle venieno così per mattino; e
i fiori, / per le frasche ond' è ricco il bel paese. imbriani,
giunga in breve a qualche maturità, ond' ella possa soddisfare in parte al desiderio
l'amore della novità è vita di quelle ond' hanno incremento, maturità e perfezione.
collocato in castel presso alle mura / ond' ei si levi un tratto all'aria e
amor, vien meco, e mostrimi ond' io vada. boccaccio, dee.,
/ e corcherassi il sol là oltre ond' esce / d'un medesimo fonte eufrate e
discorrere della 4 media proporzionale ', ond' ho nella mente appena un barlume,
/ nessuna medicina di salerno, / ond' io cred'esser tristo in sempiterno / mem-
sciolta / fia di quel nodo, ond' è 'l suo maggior pregio, /
quel bosco, / folto di spine, ond' i'ho ben tal parte, /
], / scopre il tesor mellifero / ond' è gremito e pieno.
sì gran disputazione / dell'anima, ond' ell'entri e on- d'ell'esca
/ nessuna medicina di salerno, / ond' io cred'esser tristo in sempiterno /
vi piacie ed è a grato, / ond' io orato -più d'altro mi tengno
, / la camicia le tragge, ond' ella appare / novella galatea nuotante in
indegne de'cristiani / trafigger cristo, ond' ei son membra e parte? giberti,
grandi adesca: / menagli in parte ond' alcun mai non torni. g
/ de la candela ardenti, / ond' ello inmantinenti / si parte e piange
, / quai poi saranno i fregi ond' ella splende? tesauro, 2-ii-42:
], le cade un guanto; ond' egli, trovatosele vicino, obligato all'
, / che m'è nascosto, ond' io son sì mendico. della casa,
fé quel t'è men caro; / ond' eo t'aprovo per signor fellone.
, 231-6: or quei belli occhi ond' io mai non mi pento / de le
in terra tramortito. bembo, 1-231: ond' io ringrazio amore, / che m'
e siede egli in disparte, / ond' or cibo, or parole altrui dispensa,
prima aprilla, / mi dice cose veramente ond' io / veggio che 'l gran desio
e tua virtute, che rimiri / ond' esce il fummo che il tuo raggio vizia
i sogni con mentiti volti, / ond' altri 'l cor di vana tema ingombra.
legiadro nembo / coperte ambe le luci, ond' io tanto ardo. firenzuola, 93
, / trista come le menzogna / callosa ond' ei campa e lucra. pirandello,
loco laonde entra già non pare, / ond' io gran meraviglia me ne done.
e '1 tumulto / maravigliando: ond' è, vergine, disse, /
che crebbe una porta della chiesa, ond' egli entrò maravigliosamente. leggenda aurea volgar
d'anversa, difendendo il maraviglioso ponte ond' egli chiuse lo scalde, generosamente persisteva
/ gl'involi, ohimè, la merce ond' ei s'avviva, / questo è
almo e lucente / de la virtù, ond' è mia voglia accesa. passeroni,
: il lauro segna / triunfo, ond' io son degna / mercé di quel
, or fa che il nome, / ond' io mi fregio, e l'alto
e stanimi sopra / con quella spada ond' elli ancise dido, / amore a cui
/ mi fa esto mal patiri, / ond' i'ò perdimento / e nel tutto
antonio di meglio, lxxxviii-11-125: signor ond' ogni ben procede, / per tua
.. / o pregio eterno del loco ond' io fui, / qual merito,
, / disse 'l mio duca, ond' elli ha cotal merto. boccaccio, dee
al coi pungenti doglie / nacquer, ond' ei da voi fuggir propose, / come
per clemenza non già ma debolezza: ond' ora gliene rendean merto i frati, sollecitando
, 208: per lo stretto camino / ond' egli [il fumo] escie mischino
messaggiere: / vien sopra me, ond' e'mosse in presente. attribuito a petrarca
e stammi sopra / con quella spada ond' elli ancise dido, / amore,
fa mesterò / di raqui- stare, ond' è perditore. dante, par.,
di sua natura finito e limitato, ond' è che costi di ente e non ente
strane le metamorfosi d'ovidio; / ond' è che fanno ridere la gente. carducci
l'ignite mira adam meteore belle, / ond' esclamò: qual la materia sua potere
, / che morte ha tolto, ond' io la chiamo spesso! boccaccio, dee
si stanca / vostro pensier di quello ond' io sì doglio. guittone, 1-8:
risplende / un lume de'belli occhi ond' io son vago, / che l'anima
poi per mezzo della luce / là ond' entrò la dispietata luce. bisticci,
è distinta in due rotelle, / ond' escon molte sferze in mezi nodi.
mostrare altrui / de le bellezze del loco ond' io fui. idem, inf.
, / che volsero riguardari, / ond' io n'ò riceputo male a torto /
/ dentro per gli occhi cresce, ond' io m'allargo, / come pelle
vostro gientil cor sarà pietoso, / ond' io poragio in gioia dimorare. fra giordano
eleggono il meglióre. boccaccio, vi-10: ond' io, che tutto 'l cor ho
, / nel laberinto intrai, né veggio ond' esca. boccaccio, dee.,
, di tue miniere / gli ori, ond' abbagli al crin gli occhi e
asperso d'argento vivo: le rupi, ond' egli si cava, rosseggiano per il
veleno così pestifero, come le lettere, ond' ei si renda egualmente inetto a'ministeri
, 400: la vergine respuose, ond' incarnato / fu 'l verbo, e 'l
per la gran varietà d'erbe odorifere ond' è composta. 2. tose.
, e mettivi un poco di lana, ond' elli possa colare nel'altro.
sagramento / ch'usan le donne, ond' ogni buon s'acqueti. tasso, 3-27
di sotto / a l'orribil torre; ond' io guardai, / nel viso a'
di mio figliuoi ch'è morto, ond' io m'accoro. folgore da san gimignano
, 1-170: per sì mirabil pregi, ond' altri pago / fora d'un
per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond' ardo. guittone, i-13-102: carissimi
mirare eran contenti / per veder novitadi ond' e'son vaghi, / volgendosi ver'
, non umano amato volto, / ond' io scorgo, mirando, impresso e scolto
ben miro a quella fama egregia, / ond' ha il tuo ceppo in terra eterna
maggior grido / fra tai piante, ond' usciva odore immenso, / eran la
delle resurrezioni eroiche, quella stessa forse ond' erano intrise a miracolo le bende di lazaro
frutti. producon dolci e rari, / ond' io te sopra te corono e mirto
uomo onori il padre e la madre, ond' è gran ragione che li misavvegna a
col sangue, / co 'l sangue ond' era sparso il mar. -immergere
saul, che udir noi volse, / ond' egli e vita e signoria gli tolse
: dammi il tuo cocchio, / ond' io salga all'olimpo. viani, 19-648
suo mal vole, / lui tenni, ond' or si dole, / in dolce
contrae il cuore e ristringe la mente, ond' e'non sa né far né vedere
/ di mio figliuol ch'è morto, ond' io m'accoro ». felice da
20: gentile ira mi piace; / ond' io per mercé faccio ogne mi'fatto
quella virtù ferace, / quel nutrimento, ond' hanno essere e vita, / per
apresso il quarto modo / è questa ond' io godo, / ch'ad ogne creatura
, / pensando, - quel principio ond' elli indige, / tal era io a
gioia mi corona e sagra; / ond' ho di ben più ch'altr'om,
caduto se'di quella dolce terra / latina ond' io mia colpa tutta reco, /
menatemi con voi nell'oriente, / ond' esce il giorno eterno, ov'è l'
è cosa mobil per natura, / ond' io so ben eh'un amoroso stato /
volgar., 1-4-251: se si domanda ond' ella sia [la beatitudine],
ancora alle volte chiamar mofete que'luoghi ond' elle si levan suso. targioni tozzetti,
fluir di miele i rivi *, / ond' ei, parlando, l'anime /
al mio petto / febei furori, ond' io dispieghi in parte / le vittorie
, / ch'altri no m'intendeva, ond' ebbi scorno; / e puossi in
dover disimparare le tante scempiaggini e falsità ond' è pestiferamente pasciuta la puerizia e la
fidanzamento... il fuoco, ond' egli era divorato, lo aveva ridotto una
eo non saccio, chero: / ond' è che ferro per ferro si lima?
in viventi imagini le sue idee astratte ond' esso era ingombro. slataper, 2-181
sguardi addentro / non penetrassi l'arte ond' ei si cinse. 2.
non ha piè, non ha stinchi ond' ei si regga, / ha le orecchie
i-6-132: la più bell'opra, ond' il mondan volume / ornò del creator
spesso l'indemo niati, ond' è nata empia opinione che non ci siano
caduto se'di quella dolce terra / latina ond' io mia colpa tutta reco, /
suo bel volto / mirò sì fiso, ond' u- scir gran tempeste, / e
. stigliani, 276: le lodi, ond' a me fai ricco monile / e
tonda convalle, / che da sei montagnette ond' è ricinta / dechina, a imago
., 14-32: l'alpestre monte ond' è tronco peloro, / che 'n pochi
del foco secondo / mi venne; ond' io levai gli occhi a'monti [ai
/ che di tutto quel lusso, ond' è lodata / la più morbida vita,
, al ciel rinacque / quello spirto ond' io vissi. -annullarsi, tornare
, / che m'ài tolta madonna, ond' io mi doglio? / lo fior
-e mai null'altro laccio, / ond' io di speme agghiaccio. r.
: a te, musa celeste, / ond' aspettano possa e concordia / le favelle
lieve, / sì grande è il bene ond' ei ne caccia e parte. f
/ dottrina e gloria, / e tutto ond' armasi / contro l'altissimo / mortai
e quale? / se bona, ond' è l'effetto aspro mortale? / se
aspro mortale? / se ria, ond' è sì dolce ogni tormento? boccaccio,
. attribuito a petrarca, xlvii-244: ond' io, amor, non ritrov'altro
se non rechi conforto / da lei: ond' eo ti fo dolce preghiera. petrarca
gli fece un volta faccia; / ond' egli, uscito d'equilibrio a quella
non vi trattenga la mostra di demenza ond' ella vi sembra dominata, perché usa
/ amor, vien meco, e mostrimi ond' io vada. fiacchi, 140:
il primo strale / fece la piaga ond' io non guerrò mai. b. segni
l'usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
la vite il teban nume, / ond' egli n'arricchì gli attici campi. salvini
e i turbolenti e sediziosi moti, ond' ella era tosto per rovinare. sarpi
sotto / a l'orribile torre; ond' io guardai / nel viso a'mie'fìgliuoi
la delettazione / è movente cagione / ond' elleggem le inferme cose sane. dante
, 4-i-297: la casta vergine / ond' io m'adiro, / a cui
gli figura un gran busto, ond' è diviso / il capo e de la
dell'uretra vi sono altri orifizi minori, ond' esce un liquore muccoso. botta,
sito muffigno del sudore e della polvere ond' eran pregni. = deriv. da
multiforme di nèi copia vi manca, / ond' ei rasconda in sul momento. rezzonico
; / ma ben move ruine, ond' egli oppresso / sol construtto un sepolcro
orfeo; / o chiede la gagliarda ond' ella è vaga, / ver lei musando
virtute / in quei be'lumi, ond' io gioioso vivo, / questo e quell'
non è già muta o sciocca, / ond' abbia a favellarmi d'uopo della tua
, 10-75: nella corte del cielo, ond' io rivegno, / si trovan molte
uscire della stanza in cui eravamo, ond' essi andarono a nabissare altrove e rimanemmo
si stanca / vostro pensier di quello ond' io sì doglio. anonimo, 16
/ ciascun giorno più forte; / ond' io morir sento lo mio sanare. meditazione
odor tute le nostre erbe oliose, ond' elo è niente lo odor de la
la beltà di quella greca, / ond' uscl tanta guerra; i bei narrommi
bencivenni, 4-21: l'uomo pensa ond' elli viene e intende e conosce la
fonti e altrove deono avere nascimento là ond' elle vengono meno. chiose sopra dante
soavemente 'l mio maestro pose: / ond' io, che fui accorto di sua
m'à in sua balìa, / ond' io forte mi doglio / e 'n ubrianza
è che sé tanto rinova: / ond' io morir voria / sanza dimora avere,
guerra al cor si faccia, / ond' io cotanto oltraggio ancor sostegno: /
molti figlioli e della regina molti altri, ond' egli era circondato ordinariamente da buon numero
raccoglie tutto il sentimento di nausea morale ond' è increspato il sogghigno dell'ironia pariniana
andonne, / dell'assisa spogliato, ond' era un giorno / venerabile al vulgo.
, iii-308: questa pallida polve, ond' oggi asperso / ne porti tu per sacra
via ned arte / io veggio, ond' io ritorni al bel soggiorno. ariosto,
finalmente la terra da'suoi legami, ond' ella sì fortemente si stringe in finissima
, vi-97: l'ardentissimo fuoco, ond' io sfavillo / parole sì cocenti, /
progressiva coordinata della materia luminosa e fosforescente ond' è ripieno lo spazio. de amicis
d'un'intera serie d'altre idee, ond' esse vengono ad esercitare sulla nostra coscienza
e inanellata pende / dal vivo cuoio, ond' ella e vive e cresce.
donna / che vedea frutte bellissime, ond' io / spesso avea seco negozio.
, 6-ii-448: dimmi: pel duolo ond' è l'anima oppressa / per il negro
giamboni, 4-150: le cittadi, ond' era fatto segnore, vegnendo in modo
loco laonde entra già non pare, / ond' io gran meraviglia me ne done.
di nèi copia vi manca, / ond' ei rasconda in sul momento. carducci,
sol nel verso il pio nepente / ond' elena infondea le tazze a i re?
stoltamente sciupossi quel nerbo di valor politico ond' era rigogliosa l'italia. g.
troppo altero / indietro mi rivolve, ond' io mi stanco / e vegno manco (
terribile di statura gigantesca ma scarnata, ond' apparia più nervoso. fantoni, ii-34
, angusta quasi come uno scrimolo, ond' erano spartiti nettamente i due pendii.
seguivano l'ipotesi che gli elementi solidi ond' è costituito il nostro globo fossero da prima
. strozzi il vecchio, 2-119: ond' io pur verso e spando / onde quante
e stammi sopra / con quella spada ond' elli ancise dido, / amore, a
puro e nitido oro / gran dardi ond' ebb'io mille ferite. 5. degli
che cosa innanzi sé / sùbita vede ond' e'si maraviglia, / che crede
i raggi ardenti / del sacro, ond' or ti vesti, e nobil ostro.
per monti / nociv'erbe cogliendo, ond' ella preme / licor temuto di mortai
pur mi leghi / e cerchi, ond' io sospiro, / meco, lasso,
, 16-98: erano i ravignani, ond' è disceso / il conte guido e qualunque
grande, come il grande augello / ond' ebbe nome. -avere una reputazione
che cosa innanzi sé / sùbita vede ond' e'si maraviglia, / che crede e
dentro da la cerchia antica, / ond' ella toglie ancora e terza e nona,
, / o pregio etterno del loco ond' io fui, / qual merito o qual
del mondo ogni virtù sbandita, / ond' è dal corso suo quasi smarrita / nostra
pronte / note all'obbietto eguali, ond' io lei pinga / immersa del piacer
bini, 1-162: della molta bellezza, ond' è lieto il presente poema, io
dì velavano, / la buia notte ond' era il mar coverto, / i tuoni
sportellino / che l'armadio chiudea, ond' ei s'aperse, / chè dovette girarsi
10-75: ne la corte del cielo, ond' io rive- gno, / si trovan
. romanzo di tristano, 9: ond' è venuto questo dolore così novellamente ch'
risentire, / membrando lo dolore / ond' io son soferente. dondi, 252:
valore / di novello cantare, / ond' alegranza di gioi con paura. fra
donna bella / che mi fu tolta; ond' io vivo in dolore.
: l'alta radice e bella, / ond' erge al ciel la fronte / questa
mirare eran contenti / per veder novitadi ond' e'son vaghi, / volgendosi ver'lui
e ristretti / in densa nube, ond' era il ciel velato, / la nimica
puote ingannar quel fido speglio, / ond' ho fra tante nubi il ver veduto.
per queste orme / torno a vedere ond' al ciel nuda è gita, /
dì velavano, / la buia notte ond' era il mar coverto, / i
degni / là sovra il sole, ond' è l'origin vostra, / che meco
quel celeste nume / propizio m'era, ond' ero lieto tanto. ariosto, 32-39
334: ór tu numera il censo ond' ella è pingue, / e le armille
altra parte e poscia addimanda di cose ond' egli afferma il detto suo. giamboni
, / la camicia le tragge, ond' ella appare / novella galatea nuotante in mare
, / pensando, quel principio ond' elli indige, / tal era io a
su, quando parlai de l'aria / ond' uom continuamente si notrica.
1-77: questo è cibo dell'anima, ond' ella si notrica e pasce e vive
stringa, o popoli, del duolo / ond' è sacra l'italia e de la
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva il core. buonaccorso da
, vivificare il creato (con riferibellezza ond' io pavento che voglia predirmi che i miei
] la fronte e 'l petto, / ond' essi, se medesimi obliando, /
, 675: i versi, ond' io / dolci di me, ma false
dolce de'mali / sì gravi, ond' è la vita aspra e noiosa. tasso
dì dolce mia cura eletta, / ond' io tra i più famosi almi pastori /
iii-2-345: entra teseo, di là ond' è fuggito ippolito...:
un orto / buggea siede e la terra ond' io fui, / che fé del
e privalo d'un braccio, / ond' ei in quel punto andando all'occidente /
più occolto / il vostro dire, ond' ogni stil fia incolto / a par di
, 7-98: il mezo dell'odorato, ond' è immutato il sensorio e il quale
i venti e l'aure, / ond' è portato a gli odoranti cani /
vento rio / mi soffia contro, ond' io / non son contento mai ch'a
ogn'uscio serra, / ogni finestra, ond' uom s'affacci al pozzo. casti
mossa / sallo amor sol, che vede ond' io m'inganno / più ogni giorno
e scarse: / date de l'oglio ond' ardan l'altrui lampe, / a
in su l'orribil soglia, / « ond' esta oltracotanza in voi s'alletta?
di delia, manifestandogli tutte le arti ond' ella s'attira gli amanti: s'ei
de la mia stanza uscito / era, ond' allor mi potei fare oltraggio / e
, 57-7: corcherassi il sol là oltre ond' esce / d'un medesimo fonte eufrate
guida vede / pur a quel ben fedire ond' ella e ghiotta, / di
'l paradiso / veder me parve, ond' io molto oltra lieto [ecc.]
di quella e dallo splendor de'colori ond' ella è dipinta, però la poesia.
1-229: sul gran cuore d'italia ond' oggi esala / tragica smisurata angoscia,
presa del vostro alto ingegno, / ond' io, per sete di tal sapienza,
visibile e proporzionato agli occhi nostri, ond' e'posson di poi, così ombrato
muse, / ma l'altro sì, ond' ombreggiar potesti / presso al tidone l'
metastasio, 1-ii-630: i fonti, ond' ebbe / la città... acque
, 22-142: quella finestra, / ond' eri usata favellarmi, ed onde / mesto
tanto ch'io / non potea rivedere ond' io mi 'ntrassi. cino, iii-164-1
211-14: nel laberinto intrai, né veggio ond' esca. sac
par., 10-127: lo corpo ond' ella [anima] fu cacciata giace
sì superba / che spezzò il nodo ond' io temea scampare. spallanzani, 4-vi-504
, / ched à fatto uno spero ond' ello vae, / ch'è sì stretto
..: / erò ne dite ond' è presso il pertugio. cavalca, 20-20
credendo mia vita campare, / e là ond' io vado, trovo la mia morte
/ amor, vien meco e mostrimi ond' io vada. serdini, 1-67:
de lo dardo de l'auro, ond' ò gran male. ruggerone da palermo,
, 166: dolci è lo male ond' omo aspetta bene! dante, purg.
7-18: o pregio etterno del loco ond' io fui, / qual merito o
6-65: dal comune di pavia, ond' era il detto abate, e da'
meglio, lxxxviii-11- 125: signor ond' ogni ben procede * / per tua grazia
dispetta, /... / ond' esta oltracotanza in voi s'alletta? bibbia
fondi: / oh, disse irato, ond' è questa importuna / tempesta? imperiali
dante, inf., 22-47: domandollo ond' ei fosse, e quei rispuose:
guardati da noi far nullo sembiante / ond' ella possa venire in bassanza. doria
e smeraldo / ed àve le belleze, ond' eo disvio. rinaldo d'aquino,
/ la più fina d'amore / ond' io so ricco di gioia d'amanza.
.. / s'alleviò di me ond' era grave. petrarca, 265-8: ben
là non passa / da la spoglia ond' io vo caduco e frale. tansillo,
piagge / foste della tempesta, / ond' oggi freme il ciel di francia, esenti
ei nudo andonne, / dell'assisa spogliato ond' era un giorno / venerabile al vulgo
similemente m'è avenuto / per un vedere ond' io piango e sospiro, / che
e i desiri / ed ogni laccio ond' è 'l mio core avinto. tassoni,
umori / che ne ondeggino i mari ond' ella è cinta. menzini, i-290:
, sulla cima d'uno dei poggi ond' è sparsa e rilevata quella costiera. d'
del mento s'increspava su i monili ond' era cinto il collo. 8
: s'a mia voglia ardo, ond' è 'l pianto e lamento? boccaccio,
noi stessi ne diparte, / sapete ond' è che, quand'io sto in disparte
vi-2-30: s'è foco amore, ond' è ch'io tutto agghiaccio?
? pascoli, 1-832: carissimo, ma ond' è codesto silenzio? non mi hai
, 20-34: poscia i pieghevol nodi, ond' è congiunta / la manca al braccio
/... / l'arco, ond' apollo uccise il fier serpente. parini
., i-145: l'ambrosio umore ond' è irrorato il seno / della figlia di
uno continovo penserò / di quella cosa ond' omo è disiuso. caccia, 365:
giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond' io non ebbi mai la lingua stucca.
voi donassi un regno, quale è quello ond' io la corona attendo, non debitamente
o palma / acquistar per la fede ond' è campione. chiabrera, 436: udite
quasi inevitabili gli scogli e le secche ond' è pieno quel mare. gioberti,
vivo / visitar l'altro sole, ond' egli è privo. 16.
mi fa uopo avere altra 'ntendenza / ond' eo aquisti ciò ch'eo perdei d'amore
6-1338: datemi a piene mani, ond' io di gigli / e di purpurei
miei dolori / ace e speme promette ond' io non péra. p. verri,
20: gentile ira mi piace; / ond' io per mercé faccio ogne mi'fatto
egli ha danar da spese: / ond' e'si crede bene esser donzello. dante
una borasca maledetta / travolse il legno ond' egli a piombo scese. gemelli careri,
in ciascuna sua legge? » / ond' io a lui: « lo strazio e
possa e ingegno e talento esercitare. ond' io procurai in queste mie poesie sparger di
splendor fuor non è uscito. / ond' è ch'ogni mio gaudio è convertito /
santo rio / ch'uscì del fonte ond' ogne ver deriva. -figur.
sentimento della luce; e quella, ond' essi fanno brandire e ondeggiar l'aria
non meno allo sdegno che alla libidine, ond' è che gli si applicavano materie leggiere
onesta e bella / cagion mi porgi, ond' io ne'fiori tuoi / posso a
la più avenente, / una gioia ond' io m'adono / d'essere gaudente;
esser onorato, / la via tegna ond' amor si 'ncomenza, / cioè piacenza
sacri studi e l'onorate scuole, / ond' ha l'alma virtù perpetua prole,
l'alma virtù perpetua prole, / ond' è simile a dio la nostra mente
poiché al dolce ed onorato viso, / ond' ho la mia vital aura, pur
lo più in proposizionidell'onore di preminenza, ond' è illustrato chi fra primi comparative
luoghi cavi / empion di terra, ond' hanno onusto il seno. ciro di pers
anch'io / dal peso anelo, ond' hai la mente onusta. varano, 255
appresenta / de la bontà del core ond' ell'è uscita. cavalca, 18-28:
che alfin si toglie / i bruni panni ond' era involta. / all'opra!
più appresenta / de la bontà del core ond' ell'è uscita. ceffi, 1-46
. metastasio, 1-ii-630: 1 fonti, ond' ebbe / la città, già felice
815: diffuse... ond' egli si mostrò oltremodo contento per non aver
amore la fame è più potente: / ond' è che ognun di lui più questa
, 13-68: a l'ombre quivi, ond' io parlo ora, / luce del
sparsi / i capei d'oro, ond' io sì subito arsi. poliziano, 1-268
è forse meglio originar dal fango / ond' ebbero principio èva ed adamo? e.
, / così a l'ombre quivi, ond' io parlo ora, / luce del
29: chi cerca novi ordigni, ond' esca salvo / il mal chiuso fanciul del
fragellato / per far la chiesa santa, ond' io pastore / da lui fu'tatto
ordiva / tese fra l'erba, ond' è verde il camino. palladio volgar.
lascivi figli / ond' ordisca ghirlande lieta coglie / azzurri,
vostra [grazia] un raggio, ond' ancor cade / quanto ordisce di bello oggi
sì superba / che spezzò il nodo ond' io temea scampare, / né trovar
cintolino ordito / a verde a rosso, ond' il bel fianco ornassi. carani,
ordita. petrarca, iv-2-121: nino ond' ogni storia umana è ordita / dove
di pietà ferrati avean fi strali; / ond' io fi orecchi con le man copersi
indi imprende / ad organar le posse ond' è semente. bufi, 2-601: '
usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
convalle, / che da sei montagnette ond' è ricinta / dechina, a imago di
udissi e di tamburi un suono, / ond' al camino ogni guerrier s'essorte.
^ / ch'è la squilla del cielo ond' ei ri chiama / in
istesso dell'uretra vi sono altri orifizi minori ond' esce un liquore muccoso lì d'intorno
degni / là sovra il sole, ond' è l'origin vostra, / che meco
figliol dirò la radice anco, / ond' ha origin questa brutta schiera. aretino
a dare i loro nomi nelle città ond' erano oriondi. temanza, 285: comeché
credi / che l'altre donne, ond' il tuo patrio suolo / s'orna e
scrivere, cominciando dall'indole ornatissima ond' egli inalzò il suo felice genio che accoppiò
ornatissimo signor marchese, la grande cortesia ond' ella è ornata le ha fatto parer debito
ornata se'del lume santo, / ond' io la carta vergo al terzo canto
6-571: le sue ricchezze, il sangue ond' era nato, lo ren- dean superbo
alberti, 1-48: era a un balcone ond' io vedeva scorto / da un piccolo
orto / buggea siede e la terra ond' io fui, / che fé del sangue
o splendor fuor non è uscito. / ond' è ch'ogni mio gaudio e convertito
di durissima e quasi marmorea pietra, ond' è tutta l'interna ossatura di questi
m'allentaro gli amorosi guai, / ond' ebbi le midolle e tossa accese.
ribellion sostenerebbe / essilio e fine, ond' io morrei con lui. nannini [
e di compiuto piacere, / ond' ò tanto ricore. monte, 1-x-7:
dei fiori succia ella la rugiada, ond' ella fa il mele per suo ostello guernire
necessità lo spinge, è lo stimolo ond' io, porgendovi ad ogni ora inchiostri
la loro infezione gli uomini delle provincie ond' elli passavano. machiavelli, 6-2-49: noi
xvil-58: milano non mi vuol più, ond' io sarò costretto all'esilio o per
tant'odore / movean leggiadre parolette, ond' io / trovai conforto al mio duolo
collo in tonfano far pesca, / ond' io non possa ad otta tornar su.
[d'amore], ottuse tarmi, ond' eri / superbo dianzi. mascardi,
petrarca, 95-6: occhi beati, ond' io soffersi / quel colpo ove non
deio sovran fattore /... / ond' io son sua ovrera / di ciò
santo rio / ch'uscì del fonte ond' ogne ver deriva; / tal puose in
non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi.
grande, come il grande augello / ond' ebbe nome; e a l'umile paese
del giudicar la bontà del vino dal luogo ond' egli nasce: e figuratamente si trasferisce
occhio a la nostra redenzion futura: / ond' ei credette in quella, e non
e non pò aver neienti, / ond' a la fine ne fa richiamore.
a quell'opre religiose e giuste e pie ond' ella or gode felicissimo pago.
.. sulla cima d'uno dei poggi ond' è sparsa e rilevata quella costiera.
, ma si pubblica alla macchia, ond' io vi prego di non promulgarla di
, par., 25-84: l'amore ond' io avvampo / ancor ver'la virtù
nevicate alpi, / con que'gentili ond' è nata quella / ch'amor ne
son per lei l'alt e mura ond' ella è cinta. / mira le palpitanti
io credea, / l'alto consiglio: ond' io du- bioso e lasso / vo
accennò che s'appressasse a lui, ond' ella con riverenzialità palpitosa, misurand'ogni
osava fare né cuocere nella terra, ond' egli traeva molti danari. -pane di
carni o schizzate o arabescate d'oro, ond' eran bellissimi a vedere. bellori,
in india si chiama san paolo; ond' è che nell'india i detti padri più
., 21-90: quinci vien l'allegrezza ond' io fiammeggio, / per ch'a
da noi fuge e diparte, / ond' io n'aprendo un'arte. pucciandone,
altrui / de le bellezze del loco ond' io fui. idem, xxxvi-2: chi
si vivono a piè pari spensierati, / ond' han le gotte quasi tuttavia.
servir sì alto aqui- sto: / ond' io son fori par com'om'è visto
, 1-147: questa lingua volgare, ond' io vi parlo, / ha più giudici
core a chi parlar la sente, / ond' è laudato chi prima la vide.
quando soffia / borea da quella guancia ond' è più leno, / per che si
bocca aspersa di natio cin- nabro / ond' escon le cortesi parolette. alfieri, 1-514
guerra nova in parte comenzate: / ond' i'prego pietate / ed amor che vi
. petrarca, 1-4: quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul
7-98: il mezo dell'odorato, ond' è immutato il sensorio e il quale è
una statua si può girare intorno intorno, ond' ella con una sola attitudine mostra più
metastasio, 1-ii-630: i fonti, ond' ebbe / la città, già felice,
de lo dardo de l'auro, ond' ò gran male, / ché per mezzo
autore] la famiglia o il ceppo ond' egli è nato stelo per metafora,
da siena, 452: per lo foco ond' io tutta m'infìamo, / temo
/ anzi, a la morte, ond' ei partio, morendo, / quel fanciul
parte l'anima feroce / dal corpo ond' ella stessa s'è divelta, / mi-
ciascuno ama vertate per natura, / ond' eo sol per trovarla disputando / mando un
scongiurare questa contraddizione con più creanza, ond' è che m'accosto ancor io dal
or santa, / s'alleviò di me ond' era grave, / al suo leon
/ l'alme sembianze del tuo viso ond' abbia / tacito pasco, allor che
voi mi meniate ovunque io andrò. ond' io non vi voglio vedere aguale in
f. trotti, lvi-432: la fiamma ond' ardo e il duro ceppo e forte
xvii-192-49: passati sono gli fiori / ond' el giardino parea / di bono frutto valesse
. attribuito a petrarca, xlvii-143: ond' io ò cerco del mondo ogni suo stile
ver'me destende el paso, / ond' i'annegar vorrebbe entro 'n un lozzo.
radono alfine / la troppo angusta porta ond' hanno il passo. gigli, 2-172
tasso, 3-65: le vie tutte ond' aver potè [gerusalemme] aiuto / tenta
è presente [il ricordo di laura] ond' io tutto mi struggo. leonardo,
, / ma dal nero pastrano, ond' è ravvolto, / più dolorosa e
l'usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
mi portasse un pataffio di corte, / ond' io potessi poi dirvelo intero, /
diversamente son pennuti in ali; / ond' io, che son mortai, mi sento
/ mi fa esto mal patiri, / ond' i'ò perdimento / e nel tutto
la sua patria nativa e la provincia ond' era originario con azione di magnanima pietà
purg., 2-127: se cosa appare ond' elli [colombi] abbian paura /
e rampognando -chi ama lealmente; / ond' io sovente -vado sospirando. / sospiro
acquista la rosa vivacità e bellezza, ond' io pavento che voglia predirmi che i miei
forte e vigoroso e pazzamente ardito, ond' egli dubitò grandemente, gli giurò e promise
passi del libro tra pazzeréccio e birbaccione ond' è venuta su la nuova guerra.
dì che morì un suo figliuolo, ond' egli cominciò a chiamare santo francesco,
ben mi lamento con drittura, / là ond' io non ò peccato vivo in pene
: 'pedanino': l'insieme de'legnami ond' è formato il piano delle carrozze e degli
lingua che insegnano i pedanti nelle scole, ond' io non posso intendervi a questo
mi seppe al pugno destro; / ond' io mi cencischio com'un pedestro / uscito
ongne anno / di peggio im peggio, ond' i'mi tengno auciso. dante,
. lamb. frescobaldi, 1-98-11: ond' io consilglio qui facciate punto; /
egli debbe essere / un cortigiano: ond' io, vedete, presoci / occasione,
sangue de'poveri di lor mani, ond' elli converràe che rendano o che pendano,
rostri queste forme efficaci e penetranti, ond' egli abatté verre e sue ricchezze;
purg., 32-126: poscia per indi ond' era pria venuta, / l'aguglia
diversamente son pennuti in ali; / ond' io, che son mortai, mi sento
ched i'le sia servente: / ond' io son ricco in sì dolze pensato,
uno continovo penserò / di quella cosa ond' omo è disiuso. rustico, vi-1-171
anno / di peggio im peggio, ond' i'mi tengno auciso. dante, purg
finge fanciullo perché non ha senno, ond' è che fa i vecchi rimbambire,
lo mio core / per altra donna, ond' ella sia pen- susa. latini,
udiva, / insin che giunse al loco ond' egli usciva. buonarroti il giovane,
666: lasso, a la percossa, ond' io vaneggio, / vendetta indarno e
ed in virtù della piccolezza de'corpi ond' egli è composto, s'insinui ne'
il capo quando fuori il trasse, / ond' e'parlò che più suso il tirasse
serbar vivace / fra sì contrari venti ond' è percossa / la fiamma della gloria
e stammi sopra / con quella spada ond' elli ancise dido, / amore.
e baldo / ringrazia gli occhi, ond' egli fu percosso. poerio, 3-544:
re'errore / messo intra noi, ond' io fosse perdente. chiaro davanzati,
mi fa esto mal patiri, / ond' i'ò perdimento / e nel tutto perdenza
: mi fa uopo avere altra 'ntendanza / ond' eo aquisti ciò ch'eo perdei d'
il dimorar così in disparte, / ond' io ne perdo gioco e canto e riso
, xxii-747: ti pingerò la greca / ond' ilio si perdé. -venire
, / se non che da la parte ond' e's'accende / nulla sen perde
mi fa esto mal patiri, / ond' i'ò perdimento / e nel tutto perdenza
fagiuoli, vi-35: segnare / le perdite ond' altrui s'impoverisca. tarchetti, 6-ii-342
, are che tutti gli insetti ond' è popolata la terra si ri-
fa mesterò / di raqui- stare, ond' è perditore. tansillo, 1-273: ne
l'hanno fatto cadere come morto, ond' è molto pericoloso d'apoplessia. a.
aveva fatto, levandola dal periglio, ond' ella facilmente perita da qualche pietra saria
: consapevole ed ammiratore di tanti pregi ond' ella si adorna, non avrei però
sospiro profondo / dal grande oceano, ond' ella strappata fu, permane. rebora,
entro a tutta la sua sostanza, ond' ei digeriscono molto più facilmente degli uomini
l'insensate / dei volubili perni, ond' ella invie / distinte e giuste altrui sue
son d'oro le brocche, ond' a la zona / s'affibbian col tirante
affanno, / amor mi fa sofrire. ond' io conquiso / mi tengno, perpensando
o mozza / sia l'aspra arteria ond' ha la voce uscita / prendendo a
: non meno efficaci sono i rispetti ond' io fui persuaso ad indirizzarvi questo mio
ordinate sì bene le loro pertiche, ond' egli le fanno, che troppo bene le
ne riluca; / però ne dite ond' è presso il pertugio. cavalca,
spegne [la favilla d'amore], ond' ogni vertù more / e regna altro
non se le dà qualche pertuso / ond' ella esali un po', l'amante è
xiii-891: col merto e col zelo ond' ei sostenne / della patria gli onori e
occhio alla nostra redenzion futura: / ond' ei credette in quella, e non
al collo in tonfano far pesca, / ond' io non possa ad otta tornar su
un magistrato di pescatori de'ladri, ond' erano come i pesci grossi che vanno
egizia nave scarica di peso / aspettavano, ond' essa a vele
sassate, che taveano pisto sì malamente ond' era assai bisognevole di riposo. monti,
berchet, 207: tanto è il sangue ond' è cosperso / ch'ei par bragia
, ed alle piante / i bei talari ond' ei vola sublime / su la terra
ria, / petto di neve, ond' in van'io sospiro. n. franco
esser onorato, / la via tegna ond' amor si 'ncomenza, / cioè piacenza,
chiarito vostra cortesia / di quella cosa ond' io era 'n erore: / voglio ubidir
/ la più fina d'amare / ond' io so ricco di gioia d'amanza
ii-61: scoprendo vai le molte piaghe / ond' è il bel corpo de la francia
petrarca, 75-2: i begli occhi ond' i'fui percosso in guisa / ch'
per forza il cor piagato altrove; / ond' io divento smorto. boccaccio, 1-i-65
/ così spegni in te l'ira / ond' oggi arcadia tua piagne e sospira.
trova senza pane da mangiare: / ond' ecco i piagnistei / dei figliuoli affamati
poi convenne seguire altro pianeta, / ond' io non ebbi e non ho gioia alcuna
intende, / anzi fa forte; ond' io mi chiugo sotto / come la starna
dir men ch'um pisano! / ond' io vi lascio il folleggiar di piano.
, ma è in lui virtute / ond' eteme mie piaghe han la salute.
le gran catene che commettevano settanta piatte ond' era composto, portollosi la corrente.
lui convien lasciare / la donna, ond' empio amore il cor gli picchia, /
remo allor, col piccol lucro infame / ond' ella le tue suore trafficava.
testo). boccaccio, i-7: ond' io... ti priego..
ed in virtù della piccolezza de'corpi ond' egli è composto, s'insinui ne'
pos'io nel costui regno, / ond' altro ch'ira e sdegno / non
riguardo, ci si additerà la destrezza ond' egli fa l'amante pieghevole nel vestire que'
quale se'suo erede e figliuolo. ond' io, con animo testamentario, ti foe
petto, / uccise d'una punta, ond' ei s'awide / che del presumer
, / tra le cure del mondo, ond' egli è pieno, / volger non
di chi raccomanda altrui d'astenersi da cose ond' egli è sazio. lat. 'qui
in quei begli occhi rei, / ond' io le narro allora / tutte le insidie
, 4-2: al miracolo nuovo, ond' i'fui preso, / qual mi rimasi
pietanza / che mia non era, ond' egli impaurito / mai più non fosse
gemme, ad una ad una, ond' hai / distinto e sparso il prezioso
, e t'amerò qual figlio, / ond' io bagnai per tenerezza il ciglio /
marziale durissima e capace di bel pulimento, ond' è che si tagliano a faccette come
/ un sol penser d'amore, ond' io son carco, / la mente mia
petra, / mi dà baldanza, ond' ogni uom mi par freddo.
grande, come il grande augello / ond' ebbe nome; e a l'umile paese
mar, in lo maior pelle ^ o ond' el boglie pù forte, in le
delle otto lingue o delle varie nazioni ond' era composto l'ordine dei cavalieri di
e me pesce nuovo / prese, ond' or marinato mi ritrovo. / ma
in sicilia, operarono le cause esteriori ond' ebbe la pinta. -dare di
cantando e scegliendo fior da fiore / ond' era pinta tutta la sua via. boiardo
mio povero campo, infin le foglie / ond' io pasco gli armenti, hanno distrutto
de lo dardo de l'auro, ond' ò gran male, / ché per mezzo
onnipotente giove / che dopo i nembi, ond' aquilon si vanta, / dopo gli
; / te, la cui stella, ond' ogni grazia piove, / de la
e fitto il crudo artiglio, / ond' ei si dibattea come chi more. trattato
e nel caos e nel nulla: ond' io, a chi mi stringesse o di
, sono di quella maniera che tacque ond' esse si raccogliono e si generano.
, che mi fé spesso frangere, / ond' io son mosso a cantar una pistola
odia e niente degnare / vuol pur vedere ond' i'passo la via? bartolomeo da
, / l'inumana / donna, ond' io penando godo, / che darotti or
/ ch'altri no m'intendeva, ond' ebbi scorno. boccaccio, dee.,
/ si rinvestir miei leggier piedi, ond' io / vincea non ch'altri il
de la giornata oscura, / rimembrando ond' io vengo, e con quai piume,
fermo bersaglio, il pensier volge / tosto ond' uscio l'aspra sua piaga. carducci
al collo, i pizzicotti alterna, / ond' alle dita egli ha fatti i ditali
amato; / dolce amor spira, ond' il tuo mar placato / t'aspetta,
cuopra, / rotante col suo figlio ond' ella è vaga, / veggendo roma e
cinzio pierio, 1-90: la bocca ond' esce quel parlar platonico /..
[il bracchetto] dica: / ond' io cum mente sana / de seguitarlo
tu [l'aura] stai nelli occhi ond' amorose vespe / mi pungon sì che
/ che madonna chiamar solea sovente, / ond' ella, sospirando acerbamente, / le
i ducati] / nel primo loco ond' io ne li cavai, / che sì
aura sparsi / i capei d'oro, ond' io sì subito arsi. poliziano,
per lo primo sguardo / vi 'maginai, ond' ardo, / né del mio cor
carro di tutta sua forza, / ond' el piegò come nave in fortuna, /
poi in un punto sei mutata: / ond' io resto tristo e cheto. capitoli
vorrei / è per me noto; ond' or da'versi mei / le macchie lavo
chiabrera, 3-234: vuole una polizza ond' egli sia sicuro che fra un anno il
smosso ha i poli del ferro, ond' ella è retta, / e largati gl'
è retta, / e largati gl'ingegni ond' è costretta. -asse di rotazione
concetto, dico in poetico stile, ond' ella divenga attenta, docile e benevole
: malagevole cosa non è il comprendere ond' awenga che ne'luoghi sassosi, asciutti
tre? » / sùbita voce disse; ond' io mi scossi / come fan bestie
con cui sovente / spruzzai l'incendio ond' ho la vita in polve.
qua non passa mai anima viva; / ond' ella, messi fuor certi baiocchi,
quindi il vino espresse, / ond' ebro in seno il giovinetto accolse / fiamme
lo fiore / perché conosco l'albore ond' è nato; / nonn. ha sembianza
, / ma una smania feroce, ond' ei ponea / tutto il resto in non
onor tu festi agli umil versi, ond' io, / colpa d'ingegno, il
, 2-54: se pioggia poi cade, ond' ella [la mia donna] intorno
terra di sotto l'acqua per cercare d'ond' egli viva così come i nostri porci
soavemente 'l mio maestro pose: / ond' io... / porsi ver'lui
quasi mastin, che 'l sasso, ond' a lui porto / fu duro colpo,
: un rio sdegno porse / materia, ond' aggia il nostro nome a scherno /
la mia puose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise
ci ponemmo ivi ambedui / vólti a levante ond' eravam saliti. idem, purg.
s'approssima alla maniera fortuniana gli altri ond' egli, con una probità d'arte
che ha a venire di poi; ond' è che gli ortolani si lamentano del
fuor porte / quand'ella entrò col foco ond' io sempr'ardo. cino, iii-55-1
il foco / pur di ragione, ond' hai l'alma ripiena, / per aver
per quell'amor che a me portasti, ond' io / oggi indegna non son,
orto / buggea siede e la terra ond' io fui, / che fé del sangue
fine adegua / nostra diseguaglianza: / ond' io pur di speranza mi conforto,
mi dà sovente gioia ed allegranza; / ond' io però la vita in core porto
xxvi-8: vede [il mare] l'ond' agitare, / già mai non vede
garopoli, 6-7: udito i messi ond' alla reggia appella / il re d'
profonde / l'alte miserie mie, / ond' io non poso mai notte né die
mossa / sallo amor sol, che vede ond' io m'inganno / più ogni giorno
non posso durare / lungamente a soffrire, ond' io mi doglio. alberti, i-92
mostrato il ver sì apertamente, / ond' io cognosco e veggio puro e chiaro
/ acque rendeste tepide e gioconde, / ond' è il principio e 'l fin
. prov. passavanti, 17: ond' è il comune proverbio che dice:
ha 'n podere, / la gioia ond' io son sì vogliente. n. franco
nella riviera libero, sanza ritardanza. ond' eui, subito condotto lo navigio, perseguitoe
che si movea d'amoroso tesoro, / ond' io pover dimoro / in guisa che
errore comune ai noeziani ed ai sabelliani, ond' è che questi diversi eretici furono appellati
delle prove che perciò si richiedono, ond' io possa con tutta la praticabile sollecitudine
messo a praticare l'elettore di sassonia, ond' è proceduto che tante fiate i francesi
pur a la sua ombra: / ond' io l'ho chesta in un bel prato
nell'eternità dio mi giudicasse al modo ond' ora giudico te. panzini, iv-537:
frugoni, i-1-81: l'altre donne, ond' il tuo patrio suolo / s'orna
maggior grido / fra tai piante, ond' usciva odore immenso, / eran la
esser onorato, / la via tegna ond' amor si 'ncomenza, / cioè piacenza,
: le bellezze a contemplar converso, / ond' ella pregio tra le donne acquista,
, / o pregio ettemo del loco ond' io fui, / qual mento o qual
, / signor, pregio de'versi ond' io mi pregio, / e la cetera
i-287: la pura e schietta mano, ond' ebe porge / sul celeste zafiro ambrosia
e nuove / forse è quell'una ond' ella in pregio sorge. g. gozzi
sortito in cielo ai duo fratelli, / ond' ebbe leda d'uovo il ventre pregno
è sì pregno / l'alpestro monte ond' è tronco peloro, /...
alte dottrine / fiorirò al mondo, ond' or sapran le genti / danzar al suon
la minerva, non contemplava oggetto alcuno ond' egli prendesse la simiglianza, ma considerava
sciolta / fia di quel nodo, ond' è 'l suo maggior pregio, /
dante, par., 16-99: ond' è disceso / il conte guido e
necessario chiamarla mia foggia di quella lingua ond' ella deriva... noi alla
non era -lo cor mi presentao, / ond' io mi 'namorao / sì forte,
de'prìncipi. giannone, i-rv-709: ond' è che nel regno moltissime chiese e
miei lassi / sempre è presente, ond' io tutto mi struggo; / e così
presente / le sue parole invano / ond' ha cuor longitano, / per esser più
: milano non mi vuol più, ond' io sarò costretto all'esilio o per lo
46-76: ancor ne u occhi, ond' escon le farile / che m'infiammano il
i cavalli / presso di questa casa, ond' io dar possa / qualche pegno d'
et è già presso al giorno, ond' io son desto. palladio volpar.
al fin che quella pianta alligna / ond' avrà frutti il usto e foco il
né mai per cavalcare usate mula. ond' io che ne ebbi una volta una fra
pellipari, 15: se la camera poi ond' io dormiva / non era di tapeti
cor ciò chea io canto, / ond' io son presto morir per sua fede.
petto, / uccise d'una punta, ond' ei s'awiae / che del presumer
par., 33-82: oh abbondante grazia ond' io presunsi / ficcar lo viso per
sereno, / splendor di fede, ond' uomo al ciel presume. 12.
come vèr me ti demonstrasti pria, / ond' io subito preso / fu'da'belli
cotanto, / quando la mano, ond' io prigion mi vanto, / da l'
lume verso noi / di quella spera ond' uscì la primizia / che lasciò cristo d'
irsi / i capei d'oro, ond' io sì subito arsi. cesari, 1-2-235
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva '1 core / in sul mio
per moglie, vivendo la sua prima ond' è fatta menzione. l. priuli,
questo amore fece, ettema è. ond' è scritto di lei: « dal principio
sì pregno / l'alpe- stro monte ond' è tronco peloro, / che 'n pochi
'l ciel de la marina asciuga, / ond' hanno i fiumi ciò che va con
gange, eufrate, istro derivi, / ond' esca pria la tana; e non
ritrova, / pensando, quel principio ond' elli indige, / tal era io a
, par., 8-10: da costei ond' io principio piglio / pigliavano il vocabol
i-1-30: pendon da l'arbor prisca, ond' ella uscio, / polverose loriche,
l'anima sazia / de quel dilecto ond' ella era privata. s. caterina da
loro in piacere...: ond' era che non poche di loro divenivano madri
dal gesto / spira l'empia lussuria ond' egli è invaso / qual satiro procace e
sole e 'l foco e 'l vento ond' io son tale. s. caterina da
: perché men rimanga / il torto, ond' io mi lagno, al mondo noto
/ giel di morte non cura, ond' è che dove / non ha loco
detta tera sì. ccome suo prucuratore, ond' è carta per mano del detto ser
sé; poiché la grande forza sensitiva, ond' egli era dotato, non si stancava
in progressione si ridussero a quadrati, d'ond' ebbero origine le nostre note correnti di
quest'è dismisura / di bellezze! » ond' e', ciascun, morire, /
al cor per le pupille, / ond' io giurai, se vivess'anni mille,
quali trionfi appresterà quel santo / serto ond' oggi la fronte hai redimita, / se
s'erano... rimarginate le cicatrici ond' era tutto screziato all'uscir di prigione
sparsi / i capei d'oro, ond' io sì subito arsi. malatesta malatesti,
dal sudore, da ceromi, dalla polvere ond' eran lorde. arici, ii-188:
quando soffia / borea da quella guancia ond' è più leno, / per che si
, un largo fiume / spargon sovente, ond' è men puro il letto. butti
di nei copia vi manca, / ond' ei l'asconda in sul momento, ed
pena in siena sen pispiglia, / ond' era sire quando fu distrutta / la
occhio alla nostra redenzion futura: / ond' ei credette in quella, e non sofferse