l'aura sparsi / i capei d'oro ond' io sì subito arsi. boccaccio,
l'occhio stesso talvolta visibilmente offeso. ond' è che abbacinati diconsi in toscana gli occhi
di tue miniere / gli ori, ond' abbagli al crin gli occhi e le
297: tu tra questi deserti, / ond' uscir mai non spero, / inculti,
armi / tremenda e bella, / ond' ei teme e spera. idem, iv-1-77
: tu tra questi deserti, / ond' uscir mai non spero, / inculti,
siete] la cagion più cara, ond' io mi abbellì / dell'acquistata libertà
getto, che il metallo non raffreddasse, ond' ella [la statua] non riuscisse
il legno se n'è succiato, ond' essa è fatta scema. abboccare le
par., 33-82: oh abbondante grazia ond' io presunsi / ficcar lo viso per
coloro adunque, che le cose cavano ond' elle abbondano, e le conducono ov'elle
deh! chi m'abbonda il pianto, ond' io sia forte / a piagnere il
nostre il picciol lume della ragione; ond' escono que'sì be'lampi di quella virtù
ei fèsse alte e famose, / ond' egli te d'abbracciamenti onesti / faria
: nonostante il freddo e la pioggia ond' era tutto abbrezzato e inzuppato, si drizzava
dante, purg., 14-41: ond' hanno sì mutata lor natura / gli abi-
la terra di quel sangue rossa, / ond' esalava abbo- minoso lezzo. leopardi,
si disperde, / ché i bulbi, ond' esce il vello, il venen rode
accappiatura /... / ond' ei si levi un tratto all'aria,
, / se non che dalla parte ond' el s'accende / nulla sen perde,
. marino, 354: quella fiamma ond' acceso arde il mio core, /
acompiesse / tutta la grande / storia ond' ella fa memoria. guittone, 3-66:
2-33: questo dunque è quel laccio ond' io sperai / teco accoppiarmi in compagnia
di mio fìgliuol ch'è morto, ond' io m'accoro ». g. villani
nell'animo. segneri, ii-540: ond' è che 'l misero, riputandosi indegno
per mezzo de la luce / là ond' entrò la dispietata luce. m
, che non lasciassono guardia al passo ond' erano entrati. idem, 6-38: il
/ che già vi sfida amore, ond' io sospiro. idem, 38-13:
di correre infino che sono al mare, ond' hanno principio, e come che sieno
, iv-2-1271: l'acquazzone di settembre ond' era stillante e scintillante tutto il fogliame
il suo valore / per una donna ond' è preso d'amore. forteguerri, 10-9
lungo tempo. monti, 11-543: ond' egli addolorato e mesto / seco nel
/ che tutto adempie il regno d'ond' io fui. bacchetti, 5-181:
grandi adesca: / menagli in parte ond' alcun mai non tomi. idem,
adira, / c'ha fatto il foco ond' ella trista incende. idem, inf
/ ch'altri avvampi in quel foco ond' io sol gemo. gaudiosi, iii-453:
e d'un bel giallo dorato, ond' è che si trova spesso coltivata ne'giardini
, / e da'crini cadenti, ond' io l'adoro, / turbarsi la città
è vivo, / questi ammanti superbi ond' io m'adorno. gravina, 457:
tua dentro dormia / sovra li fiori ond' è là giù adomo. idem, purg
il suo splendore. petrarca, 264-71: ond' io, perché pavento / adunar sempre
i-424: né però tutte le fibre, ond' è intessuto [il cuore],
non rimiro / né odo alcuna cosa, ond' io mi volga, / la qual
con maligno / guardo mirando affascinommi; ond' io / roco divenni e poi gran
[il dicitore] di cose, ond' egli afferma il detto suo. dante,
che viene dal portamento della voce, ond' è chiamato ancora * canto legato '
ritrova, / pensando, quel principio ond' elli indige, / tal era io a
/ amor, vien meco, e mostrimi ond' io vada. arrighetto, 219:
qualche secondo. cardarelli, 1-93: ond' io emergo e mi libero / dall'onda
orma, anzi una nicchia, / ond' ella [la luna] fosse svelta;
bracciolini, 2-33-71: tronca il teschio batrano ond' ei ne faccia / poscia all'imperador
fiume giordano è così appellato per due fontane ond' elli cresce, che l'una ha
] non che potersi scaricare delle brutture ond' è aggravata, mai non resta di
se volge il corno a i cani ond' è seguito, / s'arretran essi.
: tu m'entrasti per gli occhi, ond' io mi spargo / come grappol d'
vertigini e di altri sconcerti più gravi. ond' è che vuol esser rimosso dalle
sommo rege, vendicò le fora / ond' uscì 'l sangue per giuda venduto. fatti
idem, purg., 2-103: ond' io, ch'era ora alla marina volto
in quel medesmo albergo / apparechiarsi; ond' io più carta vergo. idem, 105-13
idem, 114-3: de tempia babilonia, ond' è fuggita / ogni vergogna, ond'
ond'è fuggita / ogni vergogna, ond' ogni bene è fòri, / albergo di
molte volte vincevano d'assai il quadro ond' erano tratti... mercé di quest'
bastone. chiesa, 1-75: colore ond' esce cantando alleluia / la bianca pasqua.
gente dispetta, /... / ond' esta oltracotanza in voi s'alletta?
or santa, / s'alleviò di me ond' era grave. boccaccio, i-129:
nuova, 14 (62): ond' io mi cangio in figura d'altrui,
cino, iv-203 (74-23): ond' eo rimagno con grande temenza / che fòr
. errico, iii-331: l'alta corona ond' egli ha il capo avvolto, /
, simile alle code delle volpi, ond' ella ha preso il nome.
/ e corcherassi il sol là oltre ond' esce / d'un medesimo fonte eufrate
che più s'è discostata dal latino. ond' è che la lingua francese è altresì
/ de lo dardo de l'auro: ond' ò gran male, / ché per
cappello. petrarca, 1-4: quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul
pruine e ghiaccio. idem, 170-10: ond' io non potè'mai formar parola,
ponemmo ivi ambedui / volti a levante ond' eravam saliti, / ché suole a riguardar
, 1-188: e 'l sol là oltre ond' alza, inchini e smonti. vasari
.. pochissima alzata dal suolo, ond' ella sorger dovea, a gran pena poteasene
: chi schiuse / i modi, ond' amo a non più alzar s'astringa /
/ nella fucina negra / reti, ond' awinca l'amatrice e 'l vago. fed
/ tolsi la cinta e l'oro ond' era adorna. idem, 12-210:
gr., i-145: l'ambrosio umore ond' è irrorato il seno / della figlia
testa, v-98-28: mi mettete in loco ond' io gran noia sento: / che
lo divide e sparte. / ond' il mio cor, che di sua man
era, dio grazie, amattonata, / ond' il fumo di sotto in essa essala
vicenda, / non già il morire, ond' io d'angosce tante / scevro
, 8-24: e'detti genovesi, ond' era capitano e ammiraglio messer lamba d'
figur. bonagiunta, xi-1-472: ond' eo non mi dispero / di ciò
fu più quello. fagiuoli, 3-1-295: ond' io pensai far bene ad ammutirmi.
. lacopone [crusca]: ond' io s'i'vo'parlare / di te
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul mio
la bella rete / con l'auree fila ond' io beato moro. = dimin.
s'imbocca e tragitta nell'altro, ond' è conseguente il circolare. segneri,
vede la campagna / biancheggiar tutta; ond' ei si batte tanca, / ritorna in
, 56-75: ancor ne li occhi, ond' escon le faville / che vi infiammano
. idem, purg., 8-43: ond' io, che non sapeva per qual
pur a la sua ombra; / ond' io l'ho chesta in un bel prato
non debbo giammai / veder la donna ond' io vo sì dolente. pulci,
fare pazzie. lippi, 7-1: ond' ei si cuoce, e perché ei va
fecondi. marchetti, 2-380: dimmi ond' è ch'a chiunque alcuna orrenda /
tua dentro dormia / sovra li fiori ond' è là giù adorno, / venne
/ dunque anima ha la terra, ond' ella al parto, / quasi femina
assai macilento. lippi, 6-24: ond' è ridotto per il mal governo / sì
quegli anni e 'n quelle forze, ond' io / sotto preneste il primo incontro fei
il cor n'involgo, / caro furto ond' il crin madonna avvolse. marino
annodare le note con la stessa grazia ond' ella usava in continui gesti toccare se stessa
e qual cagion t'affanna? / ond' è questo sudor, e questo ansare?
, iv-2-816: ansioso del travaglio interiore ond' era per formarsi l'opera gigantesca. deledda
cercasse il paese d'italia, là ond' erano venuti i suoi anticessori. lucano
che hai data matera al cor doglioso / ond' io vado pensoso, / di te
non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi.
si dicon « occhi » l'aperture ond' entra il lume nelle case. nieri,
appago, / stetti a mirarla, ond' ella ebbe vergogna. idem, 75-6:
vana fraude / d'arte fallace, ond' è schernito il senso, / deluso pende
di tue miniere / gli ori, ond' abbagli al crin gli occhi e le menti
virtù si oppone. / il marchio ond' è il cor scolto / lascia apparir
che tu dicesti, è il nome ond' io m'appello. marino, 325:
ella gli ha porte / forze novelle ond' è il valor risurto. manzoni, pr
. / appo tante e tai gemme, ond' è distinto, / povero è l'
quanto fu ferma al sommo bene, ond' era discesa e aveva avuto origine.
: abbandona quella propria [arte] ond' è maestro, e seguita quella, onde
più appresenta / della bontà del core ond' ell'è uscita. ariosto, 27-25:
sole, / così all'ombre quivi, ond' io parlo ora, / luce del
aprì? chi schiuse / i modi, ond' amo a non più alzar s'astringa
aprilla, / mi dice cose veramente ond' io / veggio che 'l gran desio
sciocca e stolta / sapienza mondana, ond' uom si gonfia / di vano fasto e
borio, quasi arboreus, dalla materia ond' è composto). = lat
sua ombra. idem, 72-36: ond' ogni mio riposo / vien come ogni arbor
, purg., 32-125: per indi ond' era pria venuta, / l'aguglia
archi e pilastri / stanno interrati, ond' avean molte e salde / fondamenta le mura
, di tue miniere / gli ori, ond' abbagli al crin gli occhi e le
: questo, questo fu il pomo / ond' arse troia alfine / e cadde sparsa
: e la regina del cielo, ond' io ardo / tutto d'amor, ne
e son sì avezzo al foco, ond' io mi struggo, / che volontariamente
imporre / fine a la guerra, ond' egli è duce eletto. manzoni, 28
sete. marino, 354: quella fiamma ond' acceso arde il mio core, /
/ de la candela ardenti, / ond' ello imantinenti / si parte e piange
queste gioie e questi ardori, / ond' io piansi, e cantai con vario
guerriere in giostra / vidi con tarme ond' egli è sì possente; / vidi che
posto t'avem dinanzi alli smeraldi / ond' amor già ti trasse le sue armi
, / e non uscire'a bene; ond' è ch'i arreno. monti,
/ se volge il corno a i cani ond' è seguito, / s'arretran essi,
e li arrom- pesse il sangue, ond' egli morisse. 2. rifl
a privilegi venduti e mendaci, / ond' io sovente arrosso e disfavillo. petrarca,
convien che guardi / il capo, ond' è fra lor tanto desire: / ché
ancora arroto / volare al poggio, ond' io rovino e caggio. 2
allato alla fontana della paura di dio, ond' elli è tutto giorno arrugiadato ed
dante, purg., 1-126: ond' io, che fui accorto di sua arte
petrarca, 75-3: i begli occhi ond' i'fui percosso in guisa / ch'
pezzi lo divide e sparte. / ond' il mio cor, che di sua man
svaporati dal sangue arteriale quegli spiriti, ond' era tutta la vivacità e 'l buon colore
più m'asciuga / che 'l male ond' io nel volto mi discamo. tasso
'l ciel della marina asciuga, / ond' hanno i fiumi ciò che va con loro
/ e tal si mostra asciutto, ond' altri coglie. tasso, 13-14:
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul mio
cominciò da loco assai sublime / parlare, ond' è rapito ogn'uom ch'ascolte.
qualch'arte, amor, m'insegna / ond' io del vago lume / alcun bel
la fonda sulla pianta degli asili, ond' erano surte l'antiche città del lazio
balducci, iii-308: questa pallida polve, ond' oggi asperso / ne porti tu per
, / non già il morire, ond' io d'angosce tante / scevro rimango.
fe''l re lamedone; / ond' a troia fu poi l'assembiamento
dante, purg., 19-86: ond' elli m'assentì con lieto cenno / ciò
e son sì avezzo al foco, ond' io mi struggo, / che volontariamente ardo
un'orma, anzi una nicchia, / ond' ella [la luna] fosse svelta
ei nudo andonne, / dell'assisa spogliato ond' era un giorno / venerabile al vulgo
, i'ho molto fallato, / ond' io mi pento e cheggio penitenza. -
al sonno. forteguerri, 2-44: ond' egli, nei perigli chi si assonna,
, spassionati d'astio o d'amore; ond' io li tengo per equi. manzoni
per fretta la tornata, / ond' io porto asto grande a chi ci muore
ché, per la grande generazione / ond' io son nata, posso / guardarle in
gioia il mendicante minaccioso davanti alla soglia ond' escono suoni e luci. difendo questo
così [disse] quel lume: ond' io m'attesi a lui; / poscia
universalmente abbia del giovenile,... ond' ei dice che non si conviene usarla
i-424: né però tutte le fibre, ond' è intessuto [il cuore],
tasso, 4-30: ma nella bocca, ond' esce aura amorosa, / sola rosseggia
bella rete / con l'auree fila ond' io beato moro. orsino, iii-288:
non posso durare / lungamente a soffrire, ond' io mi doglio; / però che
gioia mi corona e sagra; / ond' ho di ben più ch'altr'om,
abbasserebbe e'principi. bembo, 1-231: ond' io ringrazio amore, / che.
. rinaldo d'aquino, xi-1-212: ond' io mi vo'provare / di dir
par., 25-82: l'amore, ond' io avvampo / ancor vèr la virtù
di animali. petrarca, 88-10: ond' io consiglio voi che siete in via,
vulcani illuminata / fra le magiche valli, ond' è ridente, / v'è una
'n queste braccia io stringa / quella ond' amor ne'lacci suoi mi strinse. morando
lei nova bellezza /... / ond' elli awen che tanto fo dimora /
fame per far onore all'ospitalità, ond' è che ci avventiamo con un certo ardore
dell'anima. dante, 16-13: ond' io conforto sempre mia speranza, /
l'esperienza. dante, 47-76: ond' elli avven che tanto fo dimora /
le squadre a avezzo al foco, ond' io mi struggo, / che volontariamente nieri
nuccoli, vii-708 (15-12): ond' io ristetti ed avvisai 'l mercato.
avviso misterioso, non diverso da quello ond' è assalito l'armento nel chiuso all'appres-
. buonarroti il giovane, 9-517: ond' egli è forza / per tempo o tardi
petrarca, 117-4: se 'l sasso, ond' è più chiusa questa valle, /
petrarca, 114-1: de l'empia babilonia ond' è fuggita / ogni vergogna, ond'
ond'è fuggita / ogni vergogna, ond' ogni bene è fori, / albergo di
altro giorno / trovato ha una miniera ond' egli sguazza. / eh baccelloni!
perder tempo. forteguerri, 17-10: ond' egli senza più tenersi a bada, /
m'è avenuto / per uno vedere ond' io piango e sospiro. latini, i-1010
, / e fui ben ricevuto. / ond' io presi baldanza, / e con
hai dato contr'a me baldanza, / ond' io non posso aitarme! ariosto,
escono ardenti faci e chiari lampi, / ond' è che 'l ciel avvampi / del
cinesi] patiscono d'un cotal vizio, ond' è mestieri di gran cura a guardarlene
/ né 'l può celar la barba ond' è coverto ». idem, dee.
scuopre al sole. lippi, 11-1: ond' oggimai darà le barbe al sole /
copra, / rotante col suo figlio ond' ella è vaga, / veggendo roma
vendetta quel più che barbaro scempio, ond' ella è rimasta presso che disertata,
po'di barlume che gli giungeva, ond' ei girò l'occhio nudo di speranza alla
orma, anzi una nicchia, / ond' ella [la luna] fosse svelta.
bcrm, 27-21 (ii-303): ond' hai tanta superbia, bastardóne?
vede la campagna / biancheggiar tutta; ond' ei si batte l'anca. ariosto,
può esser sicuri che batterà a sinistra: ond' è che nessuno può mai vantarsi di
battista / mutò il primo padrone; ond' e'per questo / sempre con l'
scrivi. g. gozzi, 1-155: ond' egli, presola per la mano e
, xiv-52: la morte mi seguitò ond' io, battuto da vari mali feroci e
natura accrescerai con l'arte, / ond' oggi, uscendo, del beante aspetto /
, / ché amor la muove, ond' ella a dio cammina. castiglione, 540
d'essere applicato alle contentezze terrene; ond' è che, quasi senza iperbole, diciamo
le cheggio, / rinforzando la speme, ond' io vaneggio, / dolce mia vaga
mai non cinse / forte così; ond' ei come due becchi / cozzaro insieme,
vendetta quel più che barbaro scempio, ond' ella è rimasta presso che disertata, non
begli occhi e le gote, / ond' amor l'arco inevitabil tende. idem,
impareggiabile per la beltà delle penne, ond' è vestito, tal che non v'
rivive; / l'aurea beltate, ond' ebbero / ristoro unico a'mali / le
priva. poliziano: i-2-3: quel riso ond' io mi appago, / ch'arder
fin qui t'ho condutto / salvo ond' io mi rallegro, benché stanco. boccaccio
idem, purg., 2-102: ond' io ch'era ora alla marina volto /
, / di quei cari superbi occhi ond' io bevo / lenti incendi e furor
savioli, 741: l'arbore ond' arse in frigia / la berecinzia diva
l'usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
li tempi estivi / tinti alquanto gli avori ond' era bianco / il nobil volto,
dante, inf., 24-149: ond' ei repente spezzerà la nebbia, /
, sulla cima d'uno de'poggi ond' è sparsa e rilevata quella costiera.
sì per sapere che faccia hanno, ond' io non li prenda talvolta per bidelli,
damasco e quei d'aleppo; / ond' ei fece del ciel l'ultimo acquisto.
buonarroti il giovane, 9-440: ond' io pescando / prima colla bilancia,
rifornito del bisognevole a rimettersi nel mogòr ond' era venuto, ne riprese il viaggio.
matura speme. idem, 32-252: ond' io, degli astri desioso, al canto
che hai data matera al cor doglioso / ond' io vado pensoso, / di te
, 4-30: ma ne la bocca ond' esce aura amorosa, / sola rosseggia
di fiori / quella tedesca coppa, / ond' io l'arsiccia bocca / adacqui di
le bocche disutili. allegri, 83: ond' io per non esserne cacciato per bocca
quando soffia / borea da quella guancia ond' è più leno. chiabrera, 383:
e cento diedi / l'amor di quella ond' eran §ì bramosi / non mi credetti
'l quinto dì e 'l sesto; ond' io mi diedi, / già cieco,
angiolieri, 81-14: ond' i'vo'questo motto aver per detto
mescendo: ecco i gran mezzi, ond' io / son ciò ch'io sono.
vuol; ma da le braccia / ond' ei l'accerchia, il breve aer dileguasi
, grande e grosso a maraviglia; / ond' ei... / si mosse
manca che il metro e la rima ond' essere una brillante e nitida poesia. cuoco
vede la campagna / biancheggiar tutta; ond' ei si batte l'anca. buti,
. padulu, 488: la bronzina ond' è rivestita la capacità interiore del mozzo.
senza compensare alcuno con buone maniere; ond' esce di lì in modo da non ci
semplice né certa, / la cagione, ond' il sol dall'orbe estivo / giunga
or, a gran fatica tacque / ond' è cinto il castello; e giunto a
senza complimenti. salvini, 16-668: ond' ei fece i troiani tutti quanti /
ne riluca; / però ne dite ond' è presso 'l pertugio *. / parole
ii-78: aimè! le piaghe, ond' era / tutta il bel corpo immonda!
, che è sì caldo, che quindi ond' esce si coce- rebbono l'uova.
così alla buona non porge motivo alcuno ond' essere spartita a disegno. verga,
è vero, ma graziosa e piacevole, ond' è pieno... di versi
al pazzo, a dargli la caccia; ond' egli spaventato si messe a correre e
, par., 10-127: lo corpo ond' ella [anima] fu cacciata giace
se'di quella dolce terra / latina ond' io mia colpa tutta reco: / dimmi
acqua e nella pianta / rimasa dietro ond' io sì m'assottiglio. petrarca,
, ii-215: presso a le navi ond' ilio arse e cadéo, / per gli
ispiate qual fosse la cagione, / ond' ella ha sì perduto il manicare,
sole, / quell'occulta virtute, ond' ella mira / la tramontana sua,
quello ond' è venuto; e quante mosse continua a
di tua man che 'l fiato, ond' oggi io spiro / sia de la morte
tutti gli altri a quella banda / ond' era uscito il calamo omicida. guarini,
contesti di fin or serici stami, / ond' ai figli de tacque ordisce e tende
suo core, / cioè orlando; ond' io n'ho gran dolore ». bruno
). giamboni, 2-52: ond' egli addiviene che là ove la luna
volte fu invisibile / agli occhi nostri; ond' io saggio riputolo; / che se
: / ma la porta superba, ond' entrò pria, / con sue tante ricchezze
regno per reputazione. varchi, 18-1-397: ond' egli, veduto preso in suo favore
e di tamburi un suono, / ond' al cammino ogni guerrier si essorte. bruno
campi de le stelle mi porta, ond' io vegga la terra / tutta risorridente nel
/ son preso d'uno foco, ond' i'sì avampo. sacchetti, 32-107:
, par., 25-84: l'amore ond' io avvampo / ancor ver la virtù
mi ha replicatamele pregato di scrivervi, ond' essere informato: primieramente, quanta canepa.
richiesto dalla cancelleria cantonale a prestar giuramento ond' essere istallato, per tre volte non
/ de la candela ardenti, / ond' ello inmantanenti / si parte e piange
e con pochissime note,... ond' egli vi possa dipoi supplire a suo
la sua casa; / ed il mistero ond' è la vita invasa / tu con
noscer l'orina / e la cannella ond' esce, per quei fessi / che
, 10-73: nella corte del cielo, ond' io rivegno, / si trovan molte
piacegli il dimorar così in disparte, / ond' io ne perdo gioco e canto e
al figur. latini, i-187: ond' io in tal corrotto / pensando, a
nuisce stabilmente la lunghezza delle corde vive: ond' è propriamente un nuovo vero capotasto
come piumacciuolo viscoso che v'hanno, ond' elle fino a'tersissimi specchi s'appiccano
villani, 11-xoi: con l'arme celata ond' era vestito con una fonda cappellina in
/ troncare a la tua dama; ond' ella, scossa / da subito capriccio
credono tonici, sudorifici ed aperitivi; ond' è che l'acqua distillata di essi
non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi
/ non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi
/ un sol penser d'amore, ond' io son carco, / la mente mia
quella veramente eccessiva austerità delle penitenze, ond' era più veramente oppresso che carico.
condotto sono a mal mio grado / ond' è per me di tutto il ben
guado / che mi valesse al male ond' ho diviza. dante, par. 5-111
, né compariva altro campione: / ond' ei si chiuse ne la tenda, e
idem, vii-15: o grieve caso ond' io forte mi doglio: / colei,
/ fra i molti acerbi casi, ond' io sostenni, / solcando il mar,
, e per cupidigia vi ritornò, ond' ella rimase nel fuoco. marco polo volgar
659: bene ha, quirino, ond' ella plori e gema / la patria
, / per la via del valor, ond' ei non erra. marchetti, 2-330
delle donne, a lamporecchio, là ond' egli era, se ne tornò. crescenzi
pur or, a gran fatica tacque / ond' è cinto il castello. manzoni,
medesimo). castiglione, 69: ond' io, spaventato da questo periculo,
più allegri non fossero del maggior male ond' erano fuor d'ogni loro espettazione campati
vico, 408: quelle catene della religione ond' i giganti erano incatenati per sotto
così rientrare le cateratte nel luogo d'ond' erano uscite. leopardi, iii- 1134
/ veggo vi un est locanda; ond' io rimango /... un grosso
9-313: l'addomandò se quello, ond' ei veniva / imbasciador, negozio era di
dica, / e ritorni la colpa ond' era uscita, / tolse licenzia e fece
enea posero il lem- buccio, / ond' ei fuggì col padre a cavalluccio. note
guerrazzi, ii-27: uomini cavati dalla creta ond' era tratto napoleone non piangono.
vengavi curiosità di sapere la cagione, ond' è che una gocciola di rugiada,
colto l'uomo nella sua fatica, ond' egli s'è ripiegato sulle laya
sono in un palazzo sgangherato, / ond' entra il freddo da tutte le bande;
scompigliate chiome / tutte son serpi, ond' ogni cor spaventa. / dipse, anfisbene
alli occhi al signor mio: / ond' elli m'assentì con lieto cenno /
9-213: altiero il centogambe / per quello ond' egli ha 'l nome, /
, per la vicendevole attrazione della materia ond' è composta, si conformerà nella figura
a cavallo, ciascuna di cento uomini, ond' elle furono appellate centurie. aretino,
mi convien voltare. / o grieve caso ond' io forte mi doglio: / colei
fiorenza dentro dalla cerchia antica, / ond' ella toglie ancora e terza e nona,
d'argento] potea costargli troppo; ond' egli, notando che avea in dito un
ritrova, / pensando, quel principio ond' elli indige. sode rini
? ecco le armate / squadre, ond' io mi fo cerchio. il so che
le fonti del cerebro natie, / ond' hanno i nervi origine e radice, /
va, in quella parte / ond' egli ha morte: ed i'cotal via
, 9-59: ravvia quei legni, ond' egli forse spera / cessare il duolo,
. annotationi sul decameron, 77: ond' è il proverbio comune: gran pesto
gittò nel campo, e quelli stessi, ond' era / solito a le sua pugne
di cherere / a voi la cosa ond' io aggio talento, / ché so che
corpo, e 'l core / paventa; ond' io riposo e pace chero. caro
virtude e libertà pur sogna. / ond' io quasi de'vili i premi or
pur a la sua ombra; / ond' io l'ho chesta in un bel prato
si promettono il vento infallibile di colà ond' è venuto. verga, 3- 134
, ecc. latini, i-2926: ond' io presi baldanza, / e con dolze
tra 'l quinto dì e 'l sesto; ond' io mi diedi, / già cieco
e stanimi sopra / con quella spada ond' elli ancise dido, / amore,
vostra cortesia, / di quella cosa ond' io era 'n errore, / voglio
uomini accorti / del temporal futuro; ond' è ch'i feltri / abbian chiesta
, / e l'estremo collare, ond' esce il capo, / in guisa tal
e cuce / intento a suo lavoro, ond' ei rintoppi / da più vecchie giornèe
tutta la mia cura / quella materia ond' io son fatto scriba. v. colonna
. idem, inf., 33-73: ond' io mi diedi, / già cieco
caduto se'di quella dolce terra / latina ond' io mia colpa tutta reco, /
31-100: e la regina del deio, ond' io ardo / tutto d'amor,
/ funeste cifre al re suocero, ond' egli / perir lo fèsse. tommaseo-rigutini,
celai, ma tutto lil'apersi; / ond' ei levò le ciglia un poco in
raccolta e nel bel velo ascosa; / ond' io, nascendo il mio dal tuo
parean di cigno. petrarca, 23-60: ond' io presi col suon color d'un
'l dì velavano, / la buia notte ond' era il mar coverto / i tuoni
usciva insieme / parole e sangue; ond' io lasciai la cima / cadere,
: completamente. latini, i-1118: ond' io agio talento / nello mio parlamento
/ che se''n cima saluto, / ond' io me n'allegrai. algarotti,
: / e in un di quelle ond' hai sì grave il dito / l'invidiato
fiorin più par che vaglia, / ond' è confuso 'l buon ch'è in basso
: tacitamente / queste impavide scuri, ond' io mi cingo, / vel dicon
monti, x-3-274: mirabil arte, ond' alzasi / di sthallio e black la
/ son per lei l'alte mura, ond' ella è cinta: / mira le
li occhi e 'l cor ferio; / ond' eo ne sono a tal condizione
42-ii-98: né però tutte le fibre ond' è intessuto [il cuore] hanno
monti, x-2-109: il negro lucco ond' ella si circonda / moderna la palesa
aria e circondarmi un turbo, / ond' io (come non so) ratto trabocco
circo- scritti per quelle catene della religione ond' i giganti erano incatenati per sotto i
. algarotti, 1-126: i mezzi ond' ella [pittura] si serve per fare
d'oro / vegga d'argento, ond' io or m'innamoro, / e crespo
reina altera, / onorò tuo valore; ond' or si duole / d'essere scema
il pube, con le clavicole risentite ond' emergeva il collo asciutto, con l'
trascorreva alla violenza ed al sangue; ond' era d'uopo infrenarla, non come errore
? marino, 354: quella fiamma ond' acceso arde il mio core, /
si rifranse il lume delle comete, ond' elleno vi si fecero veder codate.
usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
colatoio, per uno degli ossi del capo ond' esce la rema, che anche dicesi
bel collo terso / la neve, ond' anco il gel fora combusto. idem,
e d'ór di più colori: / ond' al primo apparir ch'ei fece in
essala latrando e l'aria bolle, / ond' arde e langue in quelle parti e
tu m'entrasti per gli occhi, ond' io mi spargo / come grappol d'
scompigliate chiome / tutte son serpi, ond' ogni cor spaventa. i dipse,
usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano star
, allegrezza. dante, 16-16: ond' io conforto sempre mia speranza, /
, / e securo da'mali, ond' altri piagne, / quasi esperto guerrier
ottimi sacerdoti, o almeno lo spirito ond' esso era animato, non differiva troppo
inganno, era virginio stesso; / ond' ei credeala, e crede ancor sua figlia
, ancorché sia tra le spine, ond' ha l'allegorico pregio di rosa che tra
medesimi circoscritti per quelle catene della religione ond' i giganti erano incatenati per sotto i monti
del bel collo terso / la neve, ond' anco il gel fora combusto.
aria e circondarmi un turbo, / ond' io (come non so) ratto
par., 21-46: ma quella, ond' io aspetto il come e 'l quando
leopardi, 32-242: memorande sentenze! ond' io solenni / le risa alzai quando
guerra nova in parte comenzate; / ond' io prego pietate / ed amor che vi
possa soddisfare gaudendo / di quello là ond' io fui cominciatore. novellino, 81
dante, par., 1-86: ond' ella, che vedea me sì com'io
tien quelle rive altissima quiete; / ond' io quasi me stesso e il mondo obblio
: / ma se fra quattro nappi, ond' io son molle, / un non
futuro mai non si distempre, / ond' egli perda il sembiante divino. c.
posta solamente, per filosofico studio, ond' ò l'anatomia comparata o zootomia.
ogni virtute / in quei be'lumi, ond' io gioioso vivo. s.
/ tra noi pàrti l'impero, ond' io con teco / abbia ornai pace.
/ immantinente corse / dall'onde, ond' ella sorse, / a'lidi di
fo più bello il suo viso, / ond' io vie più deriso / son d'
leda. d'annunzio, v-3-645: ond' è che dal promiscuo concubito, tra
tribunale supremo delle vivande e delle bevande, ond' ella con la distinta cognizione di tutti
pensieri un po'sodi sulle condizioni necessarie ond' essere degni della libertà. leopardi,
li occhi e 'l cor ferio; / ond' eo ne sono a tal condizione:
quasi vedova dispogliata di ogni dignitade; ond' io ancora lagrimando in questa desolata cittade,
). dare a una cosa unadella materia ond' è composta, si conformerà nella figura
mia pose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise dentro
oblio dolce de'mali / sì gravi ond' è la vita aspra e noiosa;
deprimere. giacomino pugliese, ii-132: ond' io son confusa, in fidanza,
in tutte e tre quelle forme, ond' è confutabile? gioberti, 1-i-87: questo
e fiorentine poesie d'ogni maniera, ond' ei meditava d'estinguere le fiamme infernali
che erano in qualche concetto negli studi ond' imparare da essi letteratura, imparai invece
/ ma, tratta fuor la spada ond' era cinto, / divise d'un fendente
che amore, l'anima del mondo ond' ei conservasi, sia l'anima altresì dell'
si consonava a'nuovi predicanti; / ond' io a visitarli presi usata. idem
non ho sì caro il laccio, ond' al consorte / della vita mortai l'alma
., 33-84: oh abbondante grazia ond' io presunsi / ficcar lo viso per
, confidenza. latini, i-2924: ond' io presi baldanza, / e con dolze
. frugoni, xxiv- 962: ond' avviene che s'incontrino così a minuto cotanti
, 12-127: oltre l'avere, ond' ella abonda tanto / ch'ogni voglia
tasso, 5-47: se pur degna ond' altri essempio toglia / è la mia
contesti di fin or serici stami, / ond' ai figli de tacque ordisce e tende
narrare. guittone, v-208-14: ond' eo non posso già metter en conto
luce adorno / là si ritorni, ond' esca / più lieto poi dalle contrade
, più buio esser suole, / ond' io di far ben mal m'affliggo e
, e indi volle torre la medicina ond' era contratto il debito del peccato. redi
: ma per istarne ancor più occulto, ond' ella [venere] / ritrovar non
dì che atreo ruppe que'nodi / ond' ei mi strinse con tieste,.
/ ritorni ornai graziosa d'amore, / ond' ei pur minacciando non conturbi / le
tonda convalle / che da sei montagnette ond' è ricinta / dechina, a imago
ritorni ornai graziosa d'amore, / ond' ei pur minacciando non conturbi / le
pur or, a gran fatica tacque / ond' è cinto il castello. leopardi,
. dante, inf., 29-45: ond' io li orecchi con le man copersi
6-46: né tempo ha l'altro ond' un sol colpo tire, / onde si
d'argento pien di biada, / ond' egli ismonta, di coraggio fino, /
/ ov'è sua propria attesa, / ond' è disio, attende; / eo
sua stanza. marino, 20-64: ond' un par di coturni in premio ei n'
io gli dava corda con lodarlo; ond' ei, alla sua donna volto, gonfìavasi
52: questo m'ha'tolto, ond' io tal pena sento / che mai
di lasciarlo traboccare in qualche necessità, ond' egli conoscer dovesse, che senza l'appoggio
capo abbiam così. cariteo, 371: ond' io mi possa ornar del bel corimbo
così rientrare le cateratte nel luogo d'ond' erano uscite. ojetti, i-325: paragoni
le brevi corna / tra i pampani, ond' ei cinta avea la fronte. prati
per lo spazio voto / non passa, ond' è costretto a gir più tardo,
ed ulisse non meno contra lui; ond' elli insieme diventarono corporali nimici. ser
marino, 10-261: fammi conto, ond' avien, poich'ancor quivi / par
. girolamo volgar. [tommaseo]: ond' esso inferì alla resurrezione de'morti,
che trascorre quasi altrettanto spazio da quello ond' è venuto. 11. banc.
del mondo ogni vertù sbandita, / ond' è dal corso suo quasi smarrita / nostra
/ non si fa loro incontro alcuno; ond' ella / si può dir caccia più
'corsoide', pietra che, nelle linee ond' è sparsa, rappresenta la figura d'una
tessere, di quelli e quelle ond' egli adornò questa spaziosa casa dell'uomo.
per aver fatto il tiro corto; ond' è che si sente dir loro: almeno
purg., 2-127: se cosa appare ond' elli abbian paura. idem, par
mia pose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise
puro ciel cosparte / fur le virtudi, ond' ei non fu secondo. chiabrera,
donna gli tornò nel cosso, / ond' egli isprona il buon destrier di guerra
. nuccoli, ix- 343: ond' io m'accorgo che non vai più dirme
in francia. bonichi, 1-21: ond' io conforto chi cotal si sente / che
, angusta quasi come uno scrimolo, ond' erano spartiti nettamente i due pendìi. cinelli
l'aspro costume / de le luci, ond' io vo per minor danno / a
la modestia non meno che la bellezza. ond' io non so rinvenirmi per qual cagione
già acquistate. algarotti, 2-402: ond' è che non cadevoli, passeggiai e
piangete? lapo gianni, ii-473: ond' i'voglio amor dolce ringraziare / che
desio / a l'empia cote, ond' io / sperai riposo. cariteo, 356
il busto: / ciascuno stracca, ond' io con lui non cozzo. bembo,
sbarbata l'eresia. redi, 16-iii-83: ond' io volentie- rissimo porto credenza, che
innanzi a sé / sùbita vede, ond' ei si maraviglia, / che crede e
, / che da quell'acque, ond' ebbe / la morte già, trasse
, ii-27: uomini cavati dalla creta ond' era tratto napoleone non piangono. de sanctis
14-3: non lunge a l'auree porte ond' esce il sole, / è cristallina
indegne de'cristiani / trafigger cristo, ond' ei son membra e parte? lancellotti,
. c. dati, 75: ond' io m'indurrei più tosto a correggere,
zolfo distemperati), per lo gran fuoco ond' ella de'venir di sotterra, è
per un fanciul di culla; / ond' i'per me non ci veggi'altra via
cuce / intento a suo lavoro, ond' ei rintoppi / da più vecchie giornèe
per un fanciul di culla; / ond' i'per me non ci veggi'altra
fochi eterni e 'nvlolabili, / voi fasce ond' io portai le tempie avvinte, /
luce altèra / di que'belli occhi ond' io ho guerra e pace, /
boccaccio, vii- 57: là ond' io credo refrigerio avere, / accese fiamme
e d'acciaio, e tante cuoia / ond' era cinto, e la corazza e
. monti, x-2-182: i santi dritti ond' esce il comun bene, / i
: vengavi curiosità di sapere la cagione, ond' è che una gocciola di rugiada,
fiorenza dentro dalla cerchia antica, / ond' ella toglie ancora e terza e nona
sé si ruppe una catena forte, / ond' era avinto e se gli aprir le
sanità, a cagion del gran caldo; ond' è che non si può viaggiare
manecar sia apparecchiato. petrarca, 23-100: ond' io gridai con carta e con incostro
'l quinto dì e 'l sesto; ond' io mi diedi, / già cieco,
. g. gozzi, i-m: ond' egli, veduto punte e spade, diede
/ e non pò aver neenti, / ond' a la fine ne fa richiamore.
eo non saccio, chero: / ond' è che ferro per ferro si lima?
). nuccoli, ix-342: ond' io ne prego voi, prima ch'io
! difforme / tu il mondo festi, ond' ei non par più desso. muratori
degeneranti nella vecchiaia. cesarotti, i-231: ond' essa [poesia] necessariamente non trovando
, / cresce quel gran delirio, ond' io respiro. carducci, iii-14-255: quello
gesto, / spira l'empia lussuria ond' egli è invaso / qual satiro procace
principe di malizia, e quasi fonte / ond' ogni mal fra noi si versa e
il censo ci chiede. - / ond' ello, accorto del suo pensier reo,
egli ha danar da s'pese: / ond' e'si crede bene esser donzello.
vel ricopra / quelle stelle infelici, ond' arde il polo. d. battoli,
divide, / se talvolta gli stami, ond' han sostegno / i suoi pesi piombati
o venti. rosa, 1-71: ond' io che un pezzo fa mi covava nel
fiorenza, dentro da la cerchia antica / ond' ella toglie ancora e terza e nona
/ dentro per gli occhi cresce, ond' io m'allargo, / come pelle ove
mia pose / con lieto volto, ond' io mi confortai, / mi mise
da quel naturale ed utile mucoso umore ond' ella è spalmata e difesa.
non venire da colui deposto in giudizio; ond' io,
costretti ad assottigliare la loro razione giornaliera ond' essere in grado di raggiungere il deposito
petrarca, 117-2: se 'l sasso, ond' è chiusa questa valle, / di
di quegli che, tenendosi al latino ond' elle derivano, tutte alla seconda. pascoli
xxxv-1-306: or giustisi'ha deserta, ond' è caduta / con ragion e perduta:
297: tu tra questi deserti, / ond' uscir mai non spero, / inculti
italia oggi si ride / di quello ond' era già derisa; tanto / puotc una
suo stato e sì del pianto; / ond' io mi trassi alquanto / più verso
3-102: al suon del bacio, ond' ella ambrosia bebbe, / l'addormentato
mi desto / dal letargo funesto, ond' era avvolto: / son disciolto, son
. a. verri, i-191: ond' ella spesso dal terrore destata invocava li
quel moto operoso di rigenerazione letteraria, ond' è contrassegnato il periodo a cui guardiamo
fronte tergiam; baciam la destra / ond' è salvo israele. conscii petti
o fortunati, in questa / nave ond' io l'oceàn secura varco, / cui
non si stanca / dettarmi quel, ond' io sempre ragioni, / e 'l piacer
febo stanco / versi mi dettan lagrimosi, ond' io / bagno scrivendo il destro lato
ed onte / ne fu battuto, ond' ei con l'arco aurato / al senno
sostant. burchiello, 23: ond' io alfonso d'almagiesto invoco / gloria
basta al suon lo spirto interno, / ond' ei si forma, e 'l suo
o abbietto. lippi, 4-46: ond' io promessi di non dir mai fiato,
piè men del desir mio pronti, / ond' io del sonno e del riposo l'
lo stato mio / la bella donna, ond' io son fatto amante. alfieri,
/ suo venerando, il diadema, ond' ebbe / gloria di giusto re, trasse
mi''ngegno, / del bel diamante ond' ell'ha il cor sì duro.
mi tocchi, / di quei diamanti, ond' ei compose il nodo, / mi
i membri sui / di quel diaspro ond' ei l'alma ha sì dura? »
maggiori ne farebbe un branco: / d'ond' è egli uscito? giurerei da franco
coll'inquieta / fronte la doppia fune ond' era cinto. 4. ant
puoi del dicace / spensierato berillo, ond' è schernita / del buon pacomio la vista
bisogna dileggiare. grazzini, 102: ond' io mi sveglio poi subitamente, / e
ha presupposto quello che dovea provare, ond' è caduto in vana diceria. g
didattici ', de'moderni altresì. ond' io direi: 'genere di poesia didattica
difetto, / saria l'inferno, ond' ogni bene è fuora. bocchelli, i-405
merta / quel puro e casto affetto, ond' ei l'adora, / ma teme
per fornire il corso, / per morbo ond' io sanarlo ornai diffido. botta,
... del languor niveo fulgente, ond' ella / ride a l'aurora da
vasta anfitrite il molle seno, / ond' arrestato al picciol legno il volo, /
. figur. divenire diverso. sioni, ond' erano animati gli autori, non ci hanno
difforme / tu il mondo festi, ond' ei non par più desso. carducci,
quando / gli reca il nutrimento, ond' egli, amando / il cibo e quella
'l quinto dì e 'l sesto; ond' io mi diedi, / già cieco,
sofferenza si vince gran vettoria, / ond' omo ven spess'ora in dignitade, /
di tante svariate figure, quanti vizi ond' erano imbestialiti. -mostrare i denti aprendo
presente notizia si prenda dal lettore, ond' altri appresso di più conoscimento e meno in
in cognizione s'ei [il piombo ond' erano incamiciate le palle da cannone]
in altre parti. menzini, ii-4: ond' è che stende in largo i suoi
donasti a me gravida dolce peso, ond' io sono divenuta in doppio numero beata
, / che morte ha tolto, ond' io la chiamo spesso! boccaccio, dee
cadean le pioggie tempestose e folte, / ond' ei [il lago] gonfio e
indugiare. chiaro davanzali, xvii-222-24: ond' io morir voria / sanza dimoramento.
si movea d'amoroso tesoro: / ond' io pover dimoro, / in guisa che
. pucci, cent., 25-20: ond' egli il navicar mai non dimorsa,
rustico, vi-1-122 (3-9): ond' io 'l ti fo saper, dinanzi
l'augello] e diparte, / ond' io n'aprendo un'arte. dante,
lo mio core / per altra donna, ond' ella sia pen- susa. re enzo
si tosto / per l'affocato amore ond' elli è punto. savonarola, iii-26:
dirama, / che diedero alla chiesa, ond' ora è grassa, / quella giogaia
strai veloce / prese una dirittura, ond' io credei / di terminar per aria
vate, assecura / da la rea peste ond' è l'italia offesa.
capo superbo / di scellerati spirti, ond' a l'inferno / dirupar tutti lacerati
nella riflessione, urti nello strumento, ond' è costretto a valersi, e trovandolo
diversamente son pennuti in ali: / ond' io, che son mortai, mi sento
de'bischeri più d'uno; / ond' è che tosto mi disanimai. leopardi,
vecchiezza, / di rime armato, ond' oggi mi disarmo, / con stil canuto
volanti, e d'un sol colpo, ond' ella in fin si disarmi; ma
, 2-1-55: già nuove prede afferra, ond' ei disbrame / la generosa fame.
/ gloria che mai fu vista, ond' io discarco / ogne mio peso e qui
m'asciuga / che '1 male ond' io nel volto mi discamo. frezzi,
più m'asciuga / che '1 male ond' io nel volto mi discamo. idem,
per qual via / drizzarsi 'l rivo, ond' ei discenda il campo / ad irrigar
mondo sforza, / teme di lei, ond' io son fuor di spene. fazio
dante, inf., 32-100: ond' elli a me: « perché tu mi
14-3: non lunge all'auree porte, ond' esce il sole, / è cristallina
veste / serban più ricco ammanto, ond' ei sen fregi. -sregolato,
, 53: né dalla bocca, ond' io mia morte amai, / un riso
mi desto / dal letargo funesto, ond' era avvolto: / son disciolto, son
[l'avvocato] mostrare quello, ond' è in disconcordia da lui [dall'avversario
i venti. filicaia, 2-2-127: ond' è che a quel pacifico e discorde
immenso / stuol de'piccioli ascanii, ond' egli accrebbe / le discorse città.
. cavalca, ii-50: quelle cose ond' io t'ho ammonita di sopra, cioè
da covile / degli umani saperi; ond' ei si mosse, / e disse nero
del nero convento. trissino, xxx-4-76: ond' io salii per questo in tal disdegno
: cuopritemi il volto del lenzuolo funerario, ond' io non veda il disdoro della mia
in fronte / presso a le navi ond' ilio arse e cadeo, / per gli
, alloggi sono / di nobili fanciulle, ond' esse prendono / quel non so che
la terra] giustisi'ha deserta, ond' è caduta / con ragion e perduta:
a privilegi venduti e mendaci, / ond' io sovente arrosso e disfavillo. equicola
, disgombra / de'malnati pensieri, ond' è sì oppresso. spolverini, xxx-1-151
/ un sol penser d'amore, ond' io son carco, / la mente mia
caldo i nervi mi dislaccia, / ond' io vo con passini di pidocchio.
m'ha lo cor furato, / ond' affannato il tien a dismisura. novellino,
le dispari. pallavicino, 1-64: ond' ella [la matematica] può con poco
'nver me sempre restato: / ond' eo son disperato. iacopone, 2-73
in disperazion ridur mi vo', / ond' io mi appicchi, e vuoi vedermi
/ son, donna, i segni ond' io non speri in vano. / ma
o freno / non trova al corso; ond' ei disperso, errante / per le
in su l'orribil soglia, / « ond' esta oltracotanza in voi s'alletta?
ivi dispieghi / palme sembianze del tuo viso ond' abbia / tacito pasco, allor che
poi per mezzo della luce / là ond' entrò la dispietata luce. m
ti governa / con le venali chiavi, ond' ei sì vanta / chiuder la porta
il fiore della vita, la sorgente / ond' io le labbra asciutte dissetava, /
oh sciocca e stolta / sapienza mondana, ond' uom si gonfia / di vano fasto
: era entrata la state distemperatissima, ond' egli sì per le intollerabili fatiche sostenute
s'appresenta il rio guerriero, / ond' ei la spada al tartaro distende, /
supremo delle vivande e delle bevande, ond' ella con la distinta cognizione di tutti
2-1-155: chi schiuse / i modi ond' amo a non più alzar s'astringa
dura, / rubini e perle, ond' escono parole / sì dolci, ch'altro
padre amato: ma il repente modo / ond' io risorsi, e la seguita tosto
sopra noi, togliendola a se stesso; ond' essi abbiano il poterci comandare, non
parte l'anima feroce / dal corpo ond' ella stessa s'è disvelta, / minòs
smeraldo / ed ave le belleze, ond' eo disvio. rinaldo d'aquino, 107
e sparsa l'immortal fragranza intorno, / ond' è superbo il giovinetto giorno. prati
i'sento or sì infiammato; / ond' a me in questo stato, / altro
al collo, i pizzicotti alterna, / ond' alle dita egli ha fatto i ditali
mortale / piaga passi all'acromio, ond' egli vada / a casa, e
ed avarizia è 'l campo. / ond' io tutto divampo; / e ancor più
abbatta ed arda, / spirito assembra ond' il terren profondo / è scosso, e
ormai divelli / dal miser cor, ond' ei non péra, quelli / che
.. de'molti e ricchi gioielli ond' ella in sì diverse fogge s'adoma e
divide, / se talvolta gli stami, ond' han sostegno / i suoi pesi piombati
cotanto divieto. caro, 6-470: ond' è, vergine, disse, / questo
ogni nostro ben da lui dipende, / ond' è ch'amor divin l'uom
mondo è divisato in quattro partite; ond' elli ha tre segnali in ciascuna. calmeta
: gli figura un gran busto, ond' è diviso / il capo e de la
m'accese / de la fiamma gentile, ond' io tutt'ardo. tasso, 13-i-436
spirto è chiuso / in quelle membra ond' hai fatto divorzo? filicaia, 2-1-45:
motivo comune di vero... ond' esce il dizionario mentale, da dar l'
fonte che stillando irrora / cecero, ond' ebbe il nome suo la doccia,
* cedri / a rallegrare le giunchiglie, ond' ella / oggi, o grazie
il tarlo / mi trafora il cervello, ond' io dolente / misere cose scrivo e
affanno / amor mi fa soffrire, ond' io conquiso / mi tegno, pensando
, / che m'hai tolta madonna, ond' io mi doglio? latini, i-229
l'amoroso core / di questa lontananza ond' io mi trovo. boccaccio, i-121:
d'alta foresta / vide molti guerrieri, ond' ei s'ascose. galileo, 3-4-239
mano / son, donna, i segni ond' io non speri in vano. marino
cantando e scegliendo fior da fiore / ond' era pinta tutta la sua via. petrarca
avanzasse per beltade le predette due; ond' io giudicai ch'ella fosse donna del
, / a tutte l'altre nazioni, ond' ella / di tutti donna fu,
: tu m'entrasti per gli occhi, ond' io mi spargo, / come grappol
, nel mezzo del proprio corso: ond' è, che facendosi dossi, sforzano questi
si conface, / et al foco gentil ond' io tutto ardo. giusto de'conti
. i. alighieri, 94: ond' io volto a levante, / iacopo di
: condotto sono a mal mio grado / ond' è per me di tutto il ben
né guado / che mi valesse al male ond' ho diviza. angiolieri, 88-7:
per qual via / drizzarsi 'l rivo, ond' ei discenda il campo / ad irrigar
, ed il suo capo fusse la materia ond' ella trasse origine, bisognerebbe che la
, un'espressione duale della fierezza sprezzante ond' essi giudicavano gli eventi e gli uomini
come io immaginava, non veniva: ond' io oltremodo mi cominciai a maravigliare,
ne getta nel profondo oblio, / d'ond' altri passa nell'eterno duolo.
nostre diminuivano. michelangelo, i-46: ond' a pensar di minuir mie doglia /
): ora durando questo travaglio, ond' era poco meno che sottosopra tutta la
posso durare / lungamente a soffrire, ond' io mi doglio; / però che 'l
non nella durata. forteguerri, ii-222: ond' è ch'una si rompe, una
: lascio incolte quelle amiche glebe / ond' ho la vita, e col poder la
t'aggrada / l'ultimo eccidio, ond' ella arse e cadéo, / benché lutto
/ alfin di noia e noncuranza, ond' ella / cercò all'edaci brame esca
ed eccovi discretamente edotte nelle materie politiche ond' è occupata la vostra patria. arila
, / trova efficaci e dolci mezzi, ond' io / prevenga il mal che irrimediabil
il segno lor di santa croce; / ond' ei si gittar tutti in su la
né certa / la cagion, ond' il sol dall'orbe estivo / giunga al
vecchiezza un passo / pietà ritarda; ond' io talor son lasso / solo in pensar
oblìo de'mali / sì gravi, ond' è la vita aspra e noiosa.
62: dolce / al gusto eleòmele, ond' è fecondo / tronco che vive entro
pene / posso aver di voi stessa, ond' io mi giro / pur sempre a
, ne'raggi tuoi con quel desio / ond' elitropio s'accompagna al sole. d'
ti porgerà la bella mano, / ond' io son sì lontano. boccaccio, dee
lucido e bello de la spada, ond' egli / solo, e per casi non
e spinosa e viva è la siepe ond' è precluso il suolo fecondo cui il vostro
gesto, / spira l'empia lussuria ond' egli è invaso / qual satiro procace
0 scocchi / morte quel colpo, ond' il destin s'adempie. parini,
d'infelice entoma / son le fila ond' io sento e caldo e gelo, /
il sistema di epicuro dall'empie opinioni ond' era deturpato. beccarla, ii-805: ogni
banchetto. giannone, i-83: ond' è che a ragione omero rappresenti giove
età matura. guerrazzi, ii-262: ond' egli, comecché con gli anni della
per eresia / savere e cortesia, / ond' è dotato l'òm ch'à 'l
merto, / ergendo i gradi, ond' egli al cielo ascenda; / a voi
, i-101: dolce piacer leggiadro, ond' io sempre ergo / a lei ciascun
me, l'altro al pastore, / ond' ergerti possiamo. segneri, i-360:
s'erge il pensier col sole; ond' io ritorno / al mio che 'l ciel
'l dolce / al gusto eleomele, ond' è fecondo / tronco che vive entro
non vedo il lauro e il ferro ond' eran carchi / i nostri padri antichi.
11-187: sfondami con la lancia!, ond' io t'imploro / che la tua
o freno / non trova al corso; ond' ei disperso, errante / per le
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul mio
fosse errore / messo intra noi, ond' io fosse perdente. g. villani,
la destra. algarotti, 1-49: ond' egli possa sino dal bel principio erudir
1-15-83: però dall'arto loco cerca ond' esca [il vapore]: / così
terra di quel sangue rossa, / ond' esalava abbominoso lezzo. carducci, 956
ala / sul piano dei tetti, ond' esala, / sul declinare del giorno,
mie stima, / ch'exalta, ond' ella vien, chi più 'l somiglia.
/ vid'io tinta di sangue; / ond' io per tema ne divenni esangue.
, 12-204: quest'è sol la cagione ond' io mi esaspero / incontra 'l cielo
: oggi un corriere va in spagna, ond' io avviserò il tutto a monsignor di
l'usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano
foco ardente / de l'onorato sdegno ond' io sfavillo. bruno, 59:
di frisso / un'annunziata fece, ond' io n'esclamo / che diceva l'offizio
un posto dove rintanarsi ed esclu / ond' ella ne fa grande esclamazione. paruta,
resta asperso d'argento vivo; le rupi ond' egli si cava rosseggiano per il minio
amene piagge / foste della tempesta / ond' oggi freme il ciel di francia esenti.
volgar., xxi-15 (262): ond' egli è d'affaticarsi che per li
, acciocché dimenticare non si potesse quello ond' era nominata. dante, conv.
veleno così pestifero, come le lettere, ond' ei si renda egualmente inetto a'ministeri
, par., 10-129: lo corpo ond' ella fu cacciata giace / giuso in
, e quindi il vino espresse, / ond' ebro in seno il giovinetto accolse /
senza i bellici tormenti, / pensa ond' abbia le travi, ed in quai
mettersi securo ad ogn'impresa; / ond' egli ha spesso morte o grave offesa.
nel batista / mutò il primo padrone; ond' e'per e lite, che da
e mondo, arabi inetti, / ond' è ch'or tanto ardire in voi sei
matura, scopriamo in noi del loco ond' io fui, / qual merito o qual
/ trova efficaci e dolci mezzi, ond' io / prevenga il mal che irrimediabil
ed è già presso al giorno, ond' io son desto. boccaccio, dee.
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul mio
venti cani / dietro lor vidi, ond' io m'assicurai. ariosto, 12-44:
, / ma più somiglia al tutto, ond' ogni cosa / partecipò virtute, amore
: tutto il mondo è pittore. ond' il toscano / paolo fe'dire a certi
/ tirannide, sofismi, ipocrisia; / ond' or m'accorgo con quanta armonia /
: toma la speme all'animo / ond' esule è da tanto: in breve libero
'l mal nella più lunga etate, / ond' io sarò come nel foco el ghiaccio
, / o pregio ettemo del loco ond' io fui. bibbia volgar., x-533
mie stima, / ch'exalta, ond' ella vien, chi più 'l somiglia.
pregna; / l'agulia la reca ond' ella regna; / è di color rossetto
, / agli strali si serba, ond' egli è fabro. -come appellativo
. lorenzo de'medici, i-188: ond' io non temo esto tuo nuovo insulto
ardenti faci e chiari lampi, / ond' è, che 'l ciel avvampi / del
: son tarme sue due luci, ond' ancide, anzi / due vive faci,
questi infin nei pulpiti introdotti, / d'ond' è forzato che un cristiano inghiozzi /
brevi corna / tra i pampani, ond' ei [bacco] cinta avea la fronte
nuovo) / m'hanno tenuto, ond' il conosco e pruovo, / lontan certo
vel ricopra / quelle stelle infelici, ond' arde il polo. testi, i-87:
, e tutti i suo'pensieri. / ond' el pensò la 'mpromessa fallata, /
fé quel men ài caro; / ond' eo t'aprovo per signor fellone. canzonette
ogni virtute ignuda / la trovo, ond' io mi doglio e mi correggio / del
perenne un fallo antico: / dei carmi ond' esaltai quel traditore / mi vergogno,
e ritorno / quelle caste bellezze, ond' ei le membra / infiorar seppe dell'angelica
lo mio core / per altra donna, ond' ella sia pensusa. fra giordano,
/ augello al proprio cielo / dal fango ond' è implicata / l'ala al sereno
, / incamminata al guado estremo; ond' io, / per passarlo con essa,
interpetra spesso in sensi falsi; / ond' han breve confin l'arte e l'errore
vana fraude / d'arte fallace, ond' è schernito il senso, / deluso
alloggi sono / di nobili fanciulle, ond' esse prendono / quel non so che
presagi sono e fanciulleschi affanni / questi ond' or l'asia lui conosce e noma.
di polve / arida e leve, ond' ella fa di novo / la fangosa
leopardi, 31-17: quel labbro, ond' alto / par, come d'urna piena
di polve / arida e leve, ond' ella fa di novo / la fangosa materia
d'armi? grazzini, 102: ond' io mi sveglio poi subitamente, /
nel batista / mutò il primo padrone; ond' e'per questo / sempre con l'
par., 20-34: de'fuochi ond' io figura fommi, / quelli onde
che là dov'io stava, / ond' io mi feci ancor più là sentire.
vede la campagna / biancheggiar tutta; ond' ei si batte l'anca, / ritorna
cuce / intento a suo lavoro, ond' ei rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto
a donna. beccari, xxx-4-274: ond' io come l'ho preso / con questi
oh sciocca e stolta / sapienza mondana, ond' uom si gonfia / di vano fasto
un poco a tanta impresa; / ond' io per questo un gran sospir fuor trassi
sovr'esso accresce / del vivo argento ond' ei riman sanato, / e giovan due
è l'arte / del fattor primo, ond' è fattura e figlia / la gran
, 22-142: quella finestra, / ond' eri usata favellarmi, ed onde /
; / che da'begli occhi, ond' escon le faville, / che sole hanno
favilla. boccaccio, vii-57: là ond' io credo refrigerio avere, / accese
le genti animo e forza; / ond' ei fu il primo, ed elimo il
in lui, largamente promise ogni cosa tentare ond' egli fosse liberato di prigione, senza
al ventre; e alla gola, ond' il suo corpo... altro non
e feconde / con dolcissimi umori, ond' ella spiega / i rami sì, ch'
monti, x-3-433: il negro lucco ond' ella si circonda / moderna la palesa e
cor ciò ched io canto, / ond' io son presto morir per sua fede.
dante, xxxviii-12: questo è quello ond' io prendo cor doglio,
guida vede / pur a quel ben fedire ond' ella è ghiotta, i di quel
arpie] di ventre un fedo profluvio, ond' è la piuma intrisa ed irta.
. men ài caro; / ond' eo t'aprovo per signor fellone. guido
è cosa mobil per natura; / ond' io so ben ch'un amoroso stato
/ parte alcuna del bello, / ond' è sì adorno il bel corpo felice
carro di tutta sua forza; / ond' el piegò come nave in fortuna, /
morte, e tu dai vita, / ond' hai maggior trofei. boccalini, i-212
si parte l'anima feroce / dal corpo ond' ella stessa s'è disvelta, /
. croce, iii-25-225]: le femmine ond' oggi s'attornia / questo amore o
/ fanno precipitar gravi macigni, / ond' è gran copia in su le mura accolta
temuto anch'esso per l'imperterrita asprezza, ond' era fama zàffete, come taglia
lo stato mio / la bella donna, ond' io son fatto amante. / a
istromento insieme utile e bello, / ond' a le mense estive han le sue serve
intorno ferve / a le cupide luci, ond' egli bee / dal bel volto di
guida vede / pur a quel ben fedire ond' ella è ghiotta, / di quel
a conoscer l'orina / e la cannella ond' esce, per quei fessi / che
congiunte / sian nozze a nozze, ond' il piacer s'accresca, / e si
fiacco, / e la felice terra ond' egli crede / portare di ricche prede colmo
accese / de'begli occhi awentollo; ond' ei pur arse, / e, fumo
moschetti ed infinite macchine di polvere, ond' era il tutto in fiamme e in
: la fortuna spirava in poppa, ond' ei spiegava tutte le vele, e facea
varie fila e disuguali intesta: / ond' or l'illustra il fiammeggiar de l'ostro
d'ogni peso terren pur- gommi; ond' io / quale accesa mi muovo agii fiammella
accesi lai, / le focose fiammelle ond' io tutt'ardo. tasso, 13-i-245
viso al petto ebbe chinato; / ond' io conobbi che n'er'ito il fiato
fa più fiato. lippi, 4-46: ond' io promessi di non dir mai fiato
: spiate qual fosse la cagione / ond' ell'ha sì perduto il manicare, /
., 33-83: oh abbondante grazia ond' io presunsi / ficcar lo viso per la
inf., 11-54: la frode, ond' ogni coscienza è morsa, / può
: * fideiussione ', contratto esecutorio, ond' altri assume l'obbligo di dare o
294: lontan dal bel cibo, ond' io vivrei, / vuol, per somma
/ del mio figliuol ch'è morto, ond' io m'accoro. boccaccio, dee
, 8-9: figurato è lo sol, ond' ho parlato, / se maginato -in
, / affinché 'l verde spogli, ond' è vestita, / e dal suo cannovello
. buonarroti il giovane, 9-721: ond' ei rimase pettinato in guisa, /
, o per dir meglio le fila, ond' eglino son composti. r. cocchi
i-96: il filo è rotto, ond' io regger solea / nell'ampio laberinto il
tetto a filo / su la parete, ond' ilio tutto e i greci / legni
le pietre e gli arbori: / ond' io potrò sfogarmi indarno all'aria /
sì forte, / filosofico petto; ond' io lo scuso, / e il piango
propia man l'avesse scritto; / ond' ei, per questo, in premio gli
d'argento pien di biada, / ond' egli ismonta, di coraggio fino, /
nel tuo destro corno / colei rimiri ond' ho già tanto amaro. varchi,
/ ch'altri avvampi in quel foco ond' io sol gemo; / spiego l'
, e che non n'ha niente ond' elli possa finire suo debito.
la diceria ritorna e finisca a quello ond' ebbe cominciamento, tutti noi grandissime grazie
/ che per me vi pregava, ond' ei si tacque, / veggendo in voi
della somma clemenzia. bembo, 1-231: ond' io ringrazio amore / che m'ebbe
ne'temi a lui più familiari; ond' eran chiamati i fruttaiuoli e 1 fioranti
cantando e scegliendo fior da fiore / ond' era pinta tutta la sua via.
così per fretta la tornata: / ond' io porto asto grande a chi ci muore
tempie tue. anonimo, ix-556: ond' io prego iesù che gran vendeta /
col cor fiso, / sperando la vittoria ond' esser sòie, / e di non
terra fissi / tien que'bei lumi, ond' io sospiro e gemo. muratori,
caro, 6-1340: datemi a piene mani ond' io di gigli / e di purpurei
sparge / la sua fistola cava, ond' ella spira. idem, 11-iii- 1096
hai il diavolo / nel fistolo: ond' hai tu saputo questo / segreto, che
e canali che aveano a passare, ond' erano tagliati i ponti. rinaldo degli albizzi
lume lontan concepe il foco; / ond' egli ferve oltra misura e flagra.
terra / e tanto dentro al fuoco, ond' io mi flagro. = voce
semplice, né certa / la cagione ond' il sol dall'orbe estivo / giunga
/ fluir di miele i rivi, / ond' ei parlando l'anime / molcea de'
e sovra lor le dolci penne stenda / ond' avvivò l'inanimata mole! delfino,
parte l'anima feroce / dal corpo ond' ella stessa s'è disvelta, / minòs
quante nove fogge / vegg'io mutare! ond' io non mi confondo. fazio,
arbusti, / cade la vaga spoglia / ond' eran tutti onusti! -alla
onorate scuole, / ond' ha l'alma virtù perpetua prole, /
ha l'alma virtù perpetua prole, / ond' è simile a dio la nostra mente
. graf, vi-1146: da tutto ond' altri si rallegra o duole / il
annoda: / e in un di quelle ond' hai sì grave il dito / l'
/ mi fomenti, mi nutrì, ond' è ben giusto, / che de'natali
, ed i taglienti / ferri ond' io veggio in su le braccia il segno
fluir di miele i rivi, / ond' ei parlando l'anime / molcea de'
aconiti e piante aspre e mortifere, / ond' oggi avvien che ciascun pianga ed ulule
santo rio / ch'uscì del fonte ond' ogni ver deriva. buti, iii-122:
viva, cioè della sapienzia increata, 'ond' ogni ver deriva 'cioè dal quale
da lui, ch'è largo fonte / ond' ogni bene a noi si sparge e
pronte / note all'obbietto eguali, ond' io lei pinga [l'alma],
, e mettivi un poco di lana, ond' elli possa colare nel'altro. trissino
crede senza i bellici tormenti, / pensa ond' abbia le travi, ed in quai
/ ch'altri avvampi in quel foco ond' io sol gemo. pindemonte, 4-324:
del sommo rege, vendicò le fora / ond' uscì 'l sangue per giuda venduto.
attendeva in me sol quel furore / ond' altri poetanto a gloria aspira, / ma
mai non cinse / forte così; ond' ei come due becchi / cozzaro insieme
/ sento il suo tormente, - ond' eo mi doglio. fra giordano,
carro di tutta sua forza; / ond' el piegò come nave in fortuna. vangeli
nembo / coperte ambe le luci, ond' io tanto ardo: / e sopra
stessa; il lauro segna / triunfo, ond' io son degna / mercé di quel
. magalotti, 4-169: della caccia, ond' è richiesto, espone / gli strani
diletto, / che morte ha tolto, ond' io la chiamo spesso! ariosto,
s'imaginò lo mio fosco intelletto, / ond' anche mi sgomento. molza, 1-256
fiorin più par che vaglia, / ond' è confuso 'l buon ch'è in basso
: dove fragile appar la terra, ond' abbia / ceduto ai colpi del nemico
mi dilungo, / gradisci il pianto, ond' oggi io lavo ed ungo / tuoi
forse ogni rispetto ancora frange, / ond' è ch'il volto al cor non
vana fraude / d'arte fallace, ond' è schernito il senso, / deluso pende
il tarlo / mi trafora il cervello, ond' io dolente / misere cose scrivo e
e saldi; / terra è quella ond' io ebbi e freddi e caldi. boccaccio
frange / in quell'orride branche, ond' ei risuona. galileo, 1-1-52:
amene piagge / foste della tempesta / ond' oggi freme il ciel di francia esenti
monti, x-3-274: mirabil arte, ond' alzasi / di sthallio e blak la fama
/ però ch'egli dal freno, / ond' è legata un'amorosa lingua, /
qualche moneta per il suo borsellino, ond' ella potesse disporre a talento.
far così per fretta la tornata: / ond' io porto asto grande a chi ci
inf., 11-52: la frode, ond' ogni coscienza è morsa, / può
far così per fretta la tornata: / ond' io porto asto grande a chi ci
mal uso che li fruga, / ond' hanno sì mutata lor natura / li
frutta di frate alberigo: più familiari; ond' eran chiamati i fruttaiuoli e i fioranti
. idem, par., 13-71: ond' egli avvien ch'un da frutta.
ella prese /... i veleni ond' è fucata, il minio / che
tasso, 6-38: apre le nubi, ond' egli è chiuso, / impetuoso il
, 114-1: de l'empia babilonia, ond' è fuggita / ogni vergogna, ond'
ond'è fuggita / ogni vergogna, ond' ogni bene è fori, / albergo
prigion fuggito / le indegne reti, ond' io fui preso amante, / canto,
francesco immortai, tempra la cetra / ond' eterni gli eroi, fulmini gli anni;
vari modi / fulminar l'auree corde, ond' è superba / l'eburnea cetra.
. tasso, 6-38: apre le nubi ond' egli è chiuso / impetuoso il fulmine
, 4-83: la idea che di là ond' eran venuti i sogni profetici veniva pure
moto e tua virtute, che rimiri / ond' esce il fummo che 'l tuo raggio
indi imprende / ad organar le posse ond' è semente. anonimo fiorentino, ii-411
eterni e 'nviolabili, / voi fasce ond' io portai le tempie avvinte, / voi
penne il foco / si sent'appreso, ond' ei volando fore / dal dolce nido
sulla lingua. rosa, 1-71: ond' io che un pezzo fa mi covava nel
m'ha lo cor furato, / ond' affannato il tien a dismisura. bibbia
ficcato per paura in un cantone? / ond' oggi, qual ba- stagio, per
la neve onde gelò, le fiamme ond' arse. tasso, 13-i-238: lontano io
la timida e gelosa / le guardie, ond' è difeso il monte e 'l tetto
/ ch'altri avvampi in quel foco ond' io sol gemo. alfieri, 8-257:
254: per troppo pensier pòrto, / ond' ei diventa smorto / e tremante e
usa nel tor, m'ha tolto; ond' io l'aspetto. marino, 6-80
l'aspetto. marino, 6-80: ond' egli allor de le sue ricche penne
lui, ch'è largo fonte / ond' ogni bene a noi si sparge e spande
tavola alla grande,... ond' era il continuo venir che facevano a
alcuni genii scielti, nati alla censura, ond' anco avean il titolo di censori massimi
serva, / quell'antica mia terra ond' io derivo. / o cara genitrice!
ritorni ormai graziosa d'amore, / ond' ei pur minacciando non conturbi / le feste
caro, 17-62: nobil concordia, ond' ancor oggi spero / l'alta gloria,
/ e uscì sbranando il pube; ond' ei caduto / genuflesso, moria traendo
ritrova, / pensando, quel principio ond' elli indige, / tal era io a
2-1-152: il dican l'ardue fila, ond' ei si mise / tanti a ordir
usan col gesso / questi isolani: ond' ei però molesta / coi fumi il capo
gesto, / spira l'empia lussuria ond' egli è invaso / qual satiro procace
e 'l foco e 'l ghiaccio, ond' ogni ben nat'alma / ferita e cinta
altra curomi, / né sento il duol ond' io mi struggo e macero. trissino
. monti, x-3-433: il negro lucco ond' ella si circonda / moderna la palesa
patrio mella, / e de'fertili colli ond' hai ghirlanda / niun lodatore avesti.
, ancorché sia tra le spine, ond' ha l'allegorico pregio di rosa che tra
/ che già vi sfida amore, ond' io sospiro. ariosto, 23-82: già
par., 10-127: lo corpo ond' ella [anima] fu cacciata giace /
smeraldo / ed ave le bellezze, ond' eo disvio. giacomo da lentini, 55
, / e le anella del giaco, ond' ei raddoppia, / sotto l'usbergo
. d. bartoli, 9-32-81: ond' è il far con essi quel che
omero, sulle ginocchia de'numi; ond' io né desidero, né temo, né
liete di luce e di vittoria, ond' era / giocondata venezia a'dì beati.
« giogaie » da quel giogo ond' il matrimonio solenne fu detto « coniugium »
... de'molti e ricchi gioielli ond' ella in sì diverse fogge s'adorna
virtute / in quei be'lumi, ond' io gioioso vivo. caro, 10-641
cangiassi ad una / rivolta d'occhi ond' ogni mio riposo / vien come ogni
d'assenso / fu la risposta, ond' io gioisco ancora. carducci, ii-9-22:
cuce / intento a suo lavoro, ond' ei rintoppi / da più vecchie giornee farsetto
sparsa l'immortal fragranza intorno, / ond' è superbo il giovinetto giorno. carducci,
sparse il suono / di quei sospiri ond' io nudriva 'l core / in sul
scritto la nostra del suo profondo, ond' ella pria cantava, / seguette come società
'l sommo giove, /... ond' elli ha cotal merto. cieco,
.. con la gioventù scapigliata, ond' era soggetto a molte burle. monti,
qualche stella particolare signoreggiante vien posto, ond' altri mercuriali, altri gioviali son detti
quantunque immaginata, mi privasti. / ond' è che desto pur giro e vaneggio
segno lor di santa croce; / ond' ei si gittar tutti in su la piaggia
cedri / a rallegrare le giunchiglie, ond' ella / oggi, o grazie, per
uno e l'altro nobil cigno, ond' amo / le sponde ha illustri e note
/ e tutt'una si fanno, / ond' io ne vivo groliosa assai. collenuccio
a la bevanda / il glutine disciolto (ond' è la pingue / cereal messe a
fa sereno: / del mio sole, ond' io vivo, altri si gode /
, e che m'invola / quello ond' io ho più gola. boccaccio, ii-4-32
liscia e soda a cagion della gomma ond' è intrisa. linati, 16-81:
popol fiorentin mi diè per gota; / ond' io rimasi, lasso, nella mota
dilungo, / gradisci il pianto, ond' oggi io lavo ed ungo / tuoi santi
tesor di spoglie mi dimora, / ond' io possa gradir la gloria vera. guazzo
mi richiese oggi del villano amore; / ond' io ti priego, maestà gradita,
4-32: questo albero hae sette gradi ond' elli monta in alto. queste gradora
, e lievemente / da la scala ond' io poggio a l'orizzonte, / siate
: condotto sono a mal mio grado / ond' è per me di tutto il ben
i vani onori e le grandezze, / ond' ei rimanga oppresso, / vittime ambiziose
altri / gratissimo vapor t'invita, ond' empie / l'aria il caffè che
: in un di quelle [perle] ond' hai sì grave il dito / l'
or santa / s'alleviò di me ond' era grave. ariosto, 36-74: poser
/ a riveder gli occhi leggiadri, ond' io / per non esser lor grave
pur or cessò l'affanno / del morbo ond' ei fu grave. -ant. pericoloso
dolcezza sua / può temprar mille amari ond' è condita / la gravidanza e 'l
. caro, 12-517: la gravosa bipenne ond' era armato / gli piantò ne la
de quelle. caro, 6-470: ond' è, vergine, disse, / questo
nostra, / o pregio etterno del loco ond' io fui, / qual merito o
/ e uscì sbranando il pube; ond' ei caduto / genuflesso, moria traendo
soavemente 'l mio maestro pose: / ond' io, che fui accorto di sua arte
quando soffia / borea da quella guancia ond' è più leno. ottimo, iii-615:
/ troncare a la tua dama; ond' ella, scossa / da subito capriccio,
che avea l'ugne di ferro; ond' egli scanna / qualunque acciuffa. monti,
m'avea / nel laccio d'oro ond' io mi glorio e vanto. fogazzaro,
quando 'l primo strale / fece la piaga ond' io non guarrò mai! boccaccio,
condotto sono a mal mio grado / ond' è per me di tutto il ben cariza
né guado / che mi valesse al mal ond' io diviza: / falso, ladro
. e poscia tumidità ed il guazzo ond' è accompagnato il suo sfacimento. dossi
abbiam noi, ma guerra aperta, ond' io / non so biasmar chi ci mostrò
/ per la via del valor, ond' ei non erra. marino, 368:
guida, e ria / quella, ond' ei senza me star sol sostiene. guadagnali
: lo rassetta / con quella paga ond' egli guiderdona / del reai confidente la
sì movea d'amoroso tesoro; / ond' io pover dimoro, / in guisa che
un'orma, anzi una nicchia, / ond' ella fosse svelta; in cotal guisa
supremo delle vivande e delle bevande, ond' ella con la distinta cognizione di tutti
la barca, / erano i ravignani, ond' è disceso / il conte guido e
e la sua propria idea, / ond' avesse ristoro. erizzo, 2-31:
color atri e del terrestre limo, / ond' ella è per mia colpa infusa e
'l fuggir del gran pianeta, / ond' io ho danni et inganni assai sofferto.
mi''ngegno / del bel diamante, ond' ell'ha il cor sì duro. boccaccio
marino / riccio, che quelle spine ond' egli è cinto / opra in loco di
20-17: i cari e lucidi lapilli / ond' io vidi ingemmato il sesto lume /
dai pioppi / a rallegrare le viole ond' essa / oggi, grazie, per voi
infin nei pulpiti introdotti, / d'ond' è forzato che un cristiano inghiozzi / le
sali, e lo spiacente / lezzo ond' è misto e male odora e punge.
mondo bagni, / né altro impedimento ond' io mi lagni, / qualunque più l'