dante, inf., 4-78: l'on- rata nominanza /... /
un come piumacciuolo viscoso che v'hanno, on- d'elle fino a'tersissimi specchi s'
a tomo vada: / vegga inghelterra, on- gheria, francia e spagna; /
cortese offerta, / e del foco, on- d'avampi e ti consumi, /
dei suoi sudditi. lippi, 2-40: on- d'essi, come pria fu destinato
6-43: non sono uomini ma diavoli d'on- femo. ser giovanni, i-126:
il vento contrario. baruffaldi, xxx-1-101: on- d'abbia / modo ciascuno d'ivi
78-10: descrezion de granne altura / d'on- guento ha presa l'armadura, /
destille; / che da'begli occhi, on- d'escon le faville, / che
il fresco odore / dei ramoscelli / che on- deggian lenti, in fiore, /
le vie, che al tempio vanno, on- deggian folte / di gente innumerabile che
giovamenti, sottrae alla libidine quella fucina, on- d'ella arma contro alla virtù due
così l'avrìa ripinte per la strada / on- d'eran tratte, come fuoro sciolte
infelici, / e gl'infelici scudi, on- d'essi invano / s'eran difesi
mezzi per alleviarsi in qualche modo dalle gravezze on- d'erano oppressi. -concordato
annunzio, ii-126: al cintio lungescagliante / on- d'ebbi la verga trifoglia, /
/ dell'anima, ond'ell'entri e on- d'ell'esca, /..
qualche stella particolare signoreggiante vien posto, on- d'altri mercuriali, altri gioviali son
il signor turco ha subgiugata bonamente tutta l'on- garia, brusando chiesie et altre terre
disse, volsemi / legar per giuramento, on- d'esser mutolo / convienimi. bembo
1-ii-180: disperatamente / sul nemico avventatevi, on- d'ei creda / che a lui
; ei nudo andonne / dell'assisa spogliato on- d'era un giorno / venerabile al
amor, lo qual disio / sì ch'on- n'altro pensar per quell'ublio.
venti ubbidisce, né è portata / dall'on- date, ma fitta ne dimora.
di montagne. nievo, 582: nell'on- deggiare fresco e boscoso dei colli.
sporgenza e rosselli tubercolotici degli zigomi, moto on- aoleggiante delle terga, voce rugginosa.
1-174: cicerone [rappresentava] la sapienza on- nigena che, circuendo le questioni da
pazzia. un'invidia onnipresente, onniveggente, on- nisoffrente, un'invidia universale,
schiene de'padri, pur tuttavia caricandoli d'on- tosissimi vituperi e svillaneggiamenti, poiché,
adattamento del nome della città spagn. di on- huela, in provincia di alicante.
vi piacie ed è a grato, / on- d'io orato -più d'altro mi
il più erano privi del soccorso della estrema on- zione, e il morir abbandonato quasi
i-1-30: pendon da l'arbor prisca, on- d'ella uscio, / polverose loriche
le fonti e altro deano avere nascimento là on- d'elle vegnano. maestro alberto
, xxxv-1-600: sire deu, qi t'on- fende dé aver grand paor, /
, agg. zool. gatto pardinoide: on- cilla (felis pardinoides).
mi instillate i vostri aurei liquori, / on- d'io rinfreschi lieto la memoria /
, lxxx-3-387: li doi regni sono l'on- garia e la boemia...
a fé quel men ài caro; / on- d'eo t'aprovo per signor fellone
. bruni, 434: s'in quell'on- de gelide e possenti / conversi i
, 19-134: della varia verdura, dell'on- deggiare dell'ultima messe, delle vigne
occasione, non avesse tanti danari in cassa on- d'aiutar si potesse all'improviso.
voria ca, per natura, / d'on- gn'ommo là ove sua opera tira
puro e nitido oro / eran dardi, on- d'ebb'io mille ferite. éellincioni
da le fonti del cerebro natie, / on- d'hanno i nervi origine e radice
si è raggionato di coronar il re d'on- garia anco del regno di boemia.
... l'ucelli c'hano l'on- ghie e lo becco retorto e vivono
né quello che l'aperta mano diede l'on- cinuta rattragga. 9.
manco le stampano, ma usano quasi ducati on- gheri e alcuna volta i renani.
credo autorizzato a chiamarla, a giudicarla mezzo on- d'essere generosi. chi ha eretto
de'conti, i-85: quei sospiri, on- d'io già il mondo rempio,
città-stato, città riformata, città ricattolicizzata nell'on- deggiare perenne fra le sorti di francia
lxxxiii-494: le ferite vorria lavare, / on- gnar d \ inguenti e. rrelegare
rinfresca al petto mio l'antica piaga / on- d'io languisco sempre, è fatta
è consolata / d'alcun breve riposo, on- d'ella oblia / la noia e
pittima, un riscaldamento del fegato con qualche on- zione. a. briganti, 244
, 2-54: se pioggia poi cade, on- d'ella [la mia donna]
arde d'imporre / fine a la guerra on- d'egli è duce eletto. s
, mirando qui, sdruscita tela, / on- d'ha varco la voce, onde
in progressione si ridussero a quadrati, a'on- d'ebbero origine le nostre note correnti
asperso d'argento vivo: le rupi, on- d'egli si cava, rosseggiano per
amore della novità è vita di quelle, on- d'hanno incremento, maturità e perfezione
a cui resta collegato mediante il canale on- faiomesenterico. -sacco embrionale: v.
a quello dell'oggetto senza mostrare il mezzo on- d'egli varca questo abisso. massaia
come nel bando avea data parola: / on- d'ogn'altro ne fu mandato sano
, avendo un cor di sasso, / on- d'ella conversa fu in laur verde
. galileo, 4-3-184: vediamo farsi dall'on- ette dell'acqua stagnante, dopo che
più sbriciolare il terreno che le è dattorno on- d'essa possa stendere le barbe e
saldi alle percosse / del mar, ch'on- doso v'apre e vi dismembra,
dolce veleno: / giove nel cielo, on- d'ambedue vedea, / d'amoroso
: tosto l'odor lo scarafaggio desta / on- d'ei verrà dentro alla tonda rete
schedule segrete / empie il calice santo, on- d'esce eletto / l'alto pastor
, ch'era uomo di più punti, on- d'avean, quasi sempre insieme puntigli
i-1-396: se un cane avesse rotto una on- ghia del piede correndo o in qual
i fianchi sdruscitó e combattuto / da quell'on- dosa e tempestosa guerra. alfieri,
pagare la comunità de'lucchesi di lucca, on- gn'anno, la somma di più
dal gran carico / semisommerse, nere sull'on- de alte. moravia, i-493:
, i-1-399: un'altra ontura finissima da on- tare cani, si è avere solfo
quell'urtarsi, quell'affollarsi dietro, quell'on- deggiare de'capi, è un tutto
doglia, / sfrenata, lassiva, d'on- ni rea voglia. -protervo
/ ch'ogni libbra ha di peso sedic'on- liva di un quarto di bue tagliato in
monte, 1-81-1: come il sol sengnoregia on- na, il vostro nobil colore
: fate scurare -ongn'altra valenza: / on- vieni a veder la tua roma che
in forma solida..., l'on- guento maestrale con succo di sotra e
, il pungente, l'amaro, l'on- tuoso. maironi da ponte, 1-iii-146
fasciculo di medicina volgare, 14: poi on- gi con quello la apostema overo strama
ei già pendea d'un scoglio / sull'on- deggiar vicino. monelli, 2-478:
tengno a danno, / anzi mi sforzo on- gnora di servire / lo bianco fiore
di rose damaschine oncie doi, oldano teroso on- cie doi, spiconardo oncie una e
in capo, dui tampani sonando a l'on- garesca e firmossi ad uno cantone de
questa, che parea transumanata / fuor d'on- gni umana a vera dettate. brusoni
erano sopra essa non fossero molto assaliti dall'on- de. boterò, 6-123: era
fibrose che si ritrovano nei monti minerali dell'on- gheria inferiore. 3.
iv-173: l'acqua fra le sue turbolente on- de crea i pesci saporiti e dolci
, volano ver tramontana; e finvemo all'on- contro vanno a fare in mezo giorno
non nasce dalla virtualità metaforica (autometaforica e on- nimetaforica, se potesse dirsi) dell'