: questo miro e angelico tempio / che olo amore e luce ha per confine.
voce dotta, deriv. da benz [olo]. benzidìnico, agg.
. carciofo cimatolo (anche semplicemente cimar olo, sm.): il primo a
voce dotta, comp. da cres [olo] e dal sufi. chim.
voce dotta, comp. da cres [olo] e dal sufi. chim. -he
v-28-20: item ambrifi deve dare prò olo sanctu et crisima tomela de granu sesta rase
* doppio ') e benz [olo] e ammide (v.).
'doppio ') e benz [olo] e antracene (v.).
voce dotta, comp. da fen [olo], col sufi. chim. -ile
, ec. e simili altri in 'olo 'ec. breve, sono alla
scient., deriv. da gerani [olo], col sufi. chim. -ale
. = deriv. da gerani [olo], col sufi. chim. -ile
= denom. da pign [u] olo col pref. in- (assimilato in
= da a [v] olo (v.), con agglutinazione dell'
voce dotta, deriv. da linal [olo], col sufi. chim. -ile
di origine mediterranea; cfr. basco olo e olho 'avena'. loglióso
, col suff. - [u \ olo, di valore dimin.; cfr
voce dotta, deriv. da ment [olo], col sufi. chim. -ano
: da 'menta'e il suffisso 'olo ': canfora di menta: è la
. = deriv. da mirten [olo], col sufi. chim. -ale
suff. peggior. - [u] olo. modale1, agg. che
crissima. item pastena deve dare prò olo santu e prò crissima tomela de granum nove
frusta, flagello '. olomelanòcrato (olo melano orate), agg. petrogr.
= deriv. da orci \ u \ olo. orciolato (orceolato), agg
= dimin. di orci [u \ olo. orcipòggia, sf. marin
= deriv. da pezz [u] olo. pezzolata, sf. quanto
= deriv. da piazzai [u] olo. piazzaiuòlo (piazzatolo), agg
= forma vezzegg. di picc [olo] 1, per incr. con piccino
, con sovrapposizione di picci [u] olo. pippa e deriv., v
prestoa amolfino a bolongnia per san bro- olo. iacopone, 67-66: quando niuna cosa
fondano, v-28-19: pastena deve dare prò olo santu e prò crissima tomela de granum
da res [ina] e fen \ olo (v.). resòlvere e
sue varietà, ciò è an- olo curvilineo, rettilineo, e dei rettilinei il
è sopraggiunto nuova pastura. voca- olo necessario all'economia politica. =
mistura dello stile d'ambedue rimodifican- olo nelle sorgenti primitive d'omero, di callimaco
= deriv. da una forma ritic [olo], per reticolo (v.)
cui tipo è il genere rizo- olo. = voce dotta, lat
rochio e mele cocte intin olo. soderini, iv-82: si mette [
salicilico] e [ammonico] -fen [olo] (v.). salòlo
per divvertir l'osservazione del po) olo dalle mie intraprese, voglia convertirla distratta nel-
8-xvii-145: nel triangolo sferico obliquanf; olo, i cui lati insieme presi siano minori
spiritossanto. ammirato, 2-27: olo ha fatto usci e serrami e posto guardia
cultura in tutte le classi del po- olo, che trecento e più anni di schiavitù
. m. barbaro, lii-12-319: olo ascolta [mehemet-pascià], consulta e risponde
probabilmente deriv. da s [u] olo. nomi di altre note,
fondano, v-28-19: pastena deve dare prò olo santue prò crissima tomela de granum nove rase
àvqp àvòpóc; 'uomo'e da ster [olo). anecòico, agg.
[ile] e am [ino-fen] olo. paracóda, sm. invar.
= comp. da res [orcin] olo e dal lat. veratrum 'elleboro'; cfr