l'occhio. goldoni, vi-1148: oimè, qual duro peso premer mi sento
ch'abisognano. boccaccio, iv-112: oimè! ora abbisognavanti, o panfilo, tante
beccante. buonarroti il giovane, 9-640: oimè! ch'io son sudato / con
gente, con issi accennanno. / oimè dolente, or so en el malanno,
volle accettare. boccaccio, i-289: oimè, che ho io verso gl'iddii
nuocere a me apparecchiato di minare! oimè, perché questo sia io non so
pena s'acquista! boccaccio, i-426: oimè, ch'io mi dolgo che tu
ma'meno. boccaccio, i-45: oimè, morte, io, t'addomando con
. cecco d'ascoli, 4289: oimè, perché addiviene / che raro di buon
dollote voluntire. idem, 24-22: oimè dolente a che so venuto / ca senza
., 1-1 (78): oimè! padre mio, il mio è troppo
mendica sempre. boccaccio, i-166: oimè, misero or dove ti lasciai?
passibili qualità. idem, 131: oimè, cossi trattate gli eruditi maestri? dunque
duro / legno sì aspro frutto, oimè, v'aggrada, / chi fia ch'
con esattezza. boccaccio, i-18: oimè! chi potrebbe mai narrar la ruina
. b. pucci, iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel petto
: oimè quel viso, amore, oimè quel petto, / da cui pendea
accidente. buonarroti il giovane, 10-912: oimè, la se ne va! oimè
oimè, la se ne va! oimè, la passa! magalotti, 7-1 io
lippi, 4-8: forte gridando: oimè ch'io vado a scesi, /
volte sospirando indietro / dissi: « oimè!, il giogo, e le catene
. fioretti, xxi-949 (26): oimè, quanto mi se'crudel guidatore,
corpi informasse. caro, i-271: oimè, che gli spiriti mi tremano,
movimento). boccaccio, i-80: oimè, potrai tu in alcuna parte senza
g. b. pucci, iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel
iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel petto, / da cui pendea
un tratto. panzini, ii-59: oimè, come ti annebbi, sole dell'avvenire
restò annegato. segneri, ii-315: ma oimè, che nell'ampio mare de'suoi
dee., 1-1 (78): oimè! padre mio, il mio è troppo
e nel mezzo del cuore ferendola (oimè), rendè lo spirito suo purissimo a
gente, con issi accennanno. i oimè dolente, or so en el malanno,
alma en ardura. idem, 25-54: oimè dolente, e corno faraio / quann'
cruda. baretti, i-9: ma, oimè, ché colui mi ha risposto in
g. b. pucci, iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel
: oimè quel viso, amore, oimè quel petto, / da cui pendea già
nel suo magistrato. aretino, 2-372: oimè, consumar la vita, gittar i
. b. pucci, iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel petto
iii-218: oimè quel viso, amore, oimè quel petto, / da cui pendea
nostra religione è poca e quasi nulla. oimè! che è la vita nostra se
sempre essere occupatissima. goldoni, v-449: oimè! la cosa ormai m'attedia.
ne credevate. idem, i-132: oimè, se ora io morissi, come faresti
alle qual parole lui mi disse: « oimè, benvenuto mio, voi mi avete
contra il bavaro. boccaccio, i-122: oimè, dolce figliuolo mio,..
, iii-236: mandi avvolta in * oimè * l'anima trista. lubrano, iii-418
] la più dolze compagnia. / oimè in nulla parte, ciò m'è aviso
-va, trova cotesto bandolo tu! oimè! che gerghi sono i vostri? -dice
amor, delizia e cura, / oimè! che farò io. pananti, i-214
la prima volta, e dissi: / oimè, se quest'è amor, com'
corte del paradiso. masuccio, 131: oimè! compare, faraime stamane biastemare idio
pentolaio, / povero bicchieraio! / oimè ch'ogni cosa ella sconquassa!
derivazioni. gozzano, 376: oimè! le due sillabe del mio nome erano
): alcuni di loro dicevano: « oimè il capo! » altri: «
spesso le budella. ricchi, xxv-1-230: oimè! come mi duol lo stomaco /
: alcuni di loro dicevano: « oimè il capo! » altri: « lasciami
fra se stesso a dire: « oimè! che ho io fatto? ».
allato a sinagon. sannazaro, 1-56: oimè, che quando ella mi vide,
10-166: quanti greggi et armenti, oimè, digiunano / per non trovar pastura
in ima galea. boccaccio, i-426: oimè, ch'io mi dolgo che tu
este '. /... / oimè! la gloria! un corridoio basso,
e questa pigliati per caparra. - oimè, l'osso maestro, oimè.
. - oimè, l'osso maestro, oimè. = comp. da capo e
. bandella, 1-28 (i-376): oimè, signor mio, vedete un poco
, fiera cagione! / è schiavo, oimè, di tutti gli animali. campanella
di paura. salvini, ix-25: oimè! cappio! mi consumo, muoio,
bandella, 1-7 (i-95): oimè, figliuolo, io non so quello che
bandello, 1-7 (i-94): oimè, figliuolo, io non so quello
g. m. cecchi, 20-23: oimè non dir così della tua mamma,
a ricordarmi la miseria de lo scrivere. oimè, ch'io ho tirata questa carretta
della dignità, se non gente ignorante: oimè che si darebbe pure fine (se
s. degli a rienti, 91: oimè! sventurato me! lassatime andare,
, 312: mostr'un po'qua: oimè! queste son cedole / dell'arcivescovado
. trattato d'amore, 38-12: oimè dolente! s'i'desin'o ceno,
? / u'son or quelle genti? oimè son cenere, / de le qual
; abbindolare. aretino, 8-242: oimè, io dico oimè in servigio di
aretino, 8-242: oimè, io dico oimè in servigio di quelle poverelline, che
d'amore, 38- 13: oimè dolente! s'i'desin'o ceno,
un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo: / che 'l petto mi
, 2-1 (1-666): domine, oimè, che io son quasi morto,
dolce candor, che ti dipinge, / oimè! il bel collo in sì leggiadri
. cino, iv-242 (122-42): oimè, morte; finché non ti
, -e la ragione, a'popoli, oimè! ora rara compagna. machiavelli,
spinge forte, aspetta ch'io faccio, oimè fa, stringemi, aitami. segneri
si gridava palle, palle, io raitava oimè, oimè. caro, 12-ii-185:
palle, palle, io raitava oimè, oimè. caro, 12-ii-185: oggi i
. manzoni, 234: cara armida! oimè! che fai? / non mi
congiunto, / ed io provo, oimè! tal congiunzione. alberti, 5:
lei congiunto, / ed io provo, oimè! tal congiunzione. boccaccio, 9-275
s. bernardino da siena, 134: oimè, o, io ho tanto tremore
incomparabili e divine, / posseditrici indegne, oimè, son fatte / roze braccia selvagge
vedete. / come il contagio, oimè, di quella peste, / di cui
procedere. cino, ii-610: oimè caro diporto e bel contegno, /
caro diporto e bel contegno, / oimè dolce accoglienza / ed accorto intelletto e cor
converse. g. stampa, ix-126: oimè, le notti mie colme di gioia
e la corata. ricchi, xxv-1-238: oimè! che la corata mi si schianta
in prima. lancellotti, xxiv-311: oimè, oimè, ornai è un discorso intiero
. lancellotti, xxiv-311: oimè, oimè, ornai è un discorso intiero di
.. tornato cencio, disse: « oimè! padrone mio, egli è il
26: rusignoli, corvette, passagalli d'oimè, sospiri in quilio, cospettoni in
del suo volto. gozzano, 132: oimè! da che non giova il tuo
dignità, se non gente ignorante: oimè, che si darebbe pure fine (se
per costume. leopardi, 11-18: oimè, quanto somiglia / al tuo costume
lei chiam'ira. angiolieri, 6-10: oimè, quel punto maledetto sia, /
, quel punto maledetto sia, / oimè, ch'eo vidi lei cotanto bella,
eo vidi lei cotanto bella, / oimè, ch'eo n'ho pure malinconia!
. bernardino da siena, 134: oimè, o, io ho tanto tremore,
congiura. filicaia, 1-6: mira, oimè, qual crudele / nembo d'armi
nostri beni. leopardi, 17-47: oimè per sempre / parto da te. mi
per quello. leopardi, 11-22: oimè, quanto somiglia / al tuo costume il
, con grandissime strida, gridava: oimè, misericordia! con sì spaventevole modo
di gente. boccaccio, i-131: oimè, come tosto hai mutato viso a
danno è vostro. aretino, ii-85: oimè, che 10 ariosto se ne è
non ha riguardo. petrarca, 267-5: oimè il dolce riso onde uscio 'l dardo
disvegliato. matteo correggiaio, 18: oimè, lo bel desio, o giovinezza,
pochi quattrini. baretti, 3-248: oimè! che, divenuta un tratto sultana,
una lagrima, un gemito, un oimè; né cadendo ebbe altro maggior pensiero che
. caterina da siena, iii-203: oimè, che grande confusione è questa, di
. s. degli arienti, 258: oimè!... ch'io son stato
accolto. della porta, 2-282: oimè, che ora ora m'uccidi la mia
bollente, la donna squittisce: « oimè »; e tira i piedi a sè
officio orribile et all'opra detestabile. oimè i coltelli sono in alto: e piombando
attende. petrarca, 267-6: oimè il dolce riso onde uscio 'l dardo /
vince il core. boccaccio, iv-87: oimè! chiunque nelle grandi cose si fida
amor volgarmente ragionando. boccaccio, i-408: oimè, di chi mi domandi tu ora
in piazza. cavalca, 19-415: oimè, onde diavolo è entrato nella chiesa questo
casotti, 1-2-38: vediam quest'altro: oimè, che cosa è questa? gli
dietro l'orme / d'un veltro, oimè!, t'affanni e ti consumi;
gli or dorme. algarotti, 2-495: oimè qual sei da quel di pria
stancarsi. chiaro davanzati, xvii-247-67: oimè, come faragio! / morir con
: e cominciò a gridare: « oimè l'occhio! / morgante, tu non
grazzini, 2-375: non vedi, oimè! che 'l bel viso, dipinto /
, 1-138: guarda quei pruni, oimè, ferma i tuoi passi, / che
involin l'aureo sparso crine, / oimè s'in qualche tronco t'intoppassi /
cino, iv-164 (29-4): oimè lasso! or sonv'io tanto a noia
s. caterina da siena, iv-233: oimè, disavventurata l'anima mia! ché
cino, iv-291 (14-7): oimè, perché venisti così acconcia / lo
in terra strana e in prigione. oimè perché non
sua fattura. boccaccio, iv-87: oimè! chiunque nelle grandi cose si fida
s. maffei, xxx-6-84: ma oimè, rifugge / l'animo, e
percentuale degli stipendi. gozzano, 132: oimè! da che non giova il tuo
grazzini, 2-375: non vedi, oimè! che 'l bel viso, dipinto
/ o vedessi un crin mosso, oimè, che doglia! / solo il
; disordinato. chiabrera, 248: oimè perdo le rime, / e se ne
confessato in un'ora frezzi, i-8-85: oimè, misera, trista! / oimè!
: oimè, misera, trista! / oimè! diss'ella: dispersa leggera e
mento, / dispogliato l'avesse, oimè, di vita! 7.
sé fa male. boccaccio, iv-m: oimè! con quanta pietà crudelissimo uficio operavate
legge). boccaccio, i-253: oimè, quanto mal conoscete le leggi d'
al figur. boccaccio, i-290: oimè, ove mi costringe amore di perdere
l'anima. bembo, 1-54: oimè che [le mie membra] doverebbono
: / che distratto in più sensi (oimè) non potè / capir tante dolcezze
/ perché m'ài sì distrutta? / oimè, lassa, tapina, /
. caterina da siena, 1-68: oimè! scoppino e'cuori, dividasi la terra
diletti immensi. leopardi, 17-47: oimè per sempre / parto da te. mi
territorio). algarotti, 2-495: oimè qual sei da quel di pria difforme,
dolente? ». monte, ii-388: oimè dolente! più di nullo affanno /
cinque tornesi. guarini, 112: oimè dolente! ahi lasso! / oimè il
: oimè dolente! ahi lasso! / oimè il capo! oimè il fianco!
lasso! / oimè il capo! oimè il fianco! oimè la schiena! /
il capo! oimè il fianco! oimè la schiena! / oh che fiera caduta
. guido da pisa, 2-64: oimè figliuolo mio, dove ti vedo giacere
vista, 1 mandi avvolta in « oimè » l'anima trista, / a insanguinarsi
tasso, 1-5-52: ma che giovava (oimè!) che del periglio / vicino
in faccia al sole / il sangue (oimè!) d'un suo figlio innocente
volta. caro, i-271: oimè, che bacio è questo? che nuovo
cima un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo. mat tioli
-tortuoso. beicari, 1-86: oimè! misero a me, che questa è
s. caterina da siena, v-43: oimè, oimè, piangere si può sopra
caterina da siena, v-43: oimè, oimè, piangere si può sopra di voi
montagne. n. franco, 2-4: oimè che strada è questa? che sassi
,... forte gridammo: oimè! soccorso, aiuto. = deriv
venir meno. sannazaro, 6-105: oimè, ch'a nominarlo il cor si esanima
le audaci antenne? / non temi, oimè, le penne / non anco esperte
g. rucellai, 9-157: oimè, deh non cercate di saperlo,
. bernardino da siena, 119: oimè! ponetevi mente, ché elli v'ha
rustico, vi-1-180 (41-7): oimè, che dissi! forse che fallanza
. laude cortonesi, xxxv- n-44: oimè, quanto siam stati sconoscenti, / ch'
il vegga, ella sovente / patisce oimè dal musical prurito / con secreto fallir
stendeva rivellini, / piantava falsebrache (oimè! che strani / nomi gli udiva
ed eterne? goldoni, vii-326: oimè, signor, qual fantasia vi nacque
g. m. cecchi, 279: oimè! povera livia, / piagni, ti
in su la testa. -non fate, oimè! non più, state indietro.
figura / tosto tornando, fecemi, oimè lasso!, / d'un quasi vivo
che 'nver voi facesse fallire, / oimè lasso ch'io anzi vorria, / che
mio cor si apriva, / spirante (oimè!) là sulla dora io veggio
con costanza. boccaccio, iv-112: oimè! quanto mi fu già grave udendo
, 1-50: la mia parola è, oimè! e la mia favola è,
! e la mia favola è, oimè dolente! graf, vi-1159: la favola
di qualcosa. petrarca, 268-36: oimè, terra è fatto il suo bel viso
fedelmente ritengano. boccaccio, iv-68: oimè! or chi averebbe mai potuto credere che
/ etade; egli vi giunse, oimè, ma in vano. carducci, n
eterno duolo. magalotti, 4-231: oimè, qual sozzo afflato oggi mi tocca /
. della porta, 1-265: oimè, ohe fetulenzia, che cloaca
indomabile fiera. mamiani, 1-148: oimè! torse la faccia / sabaotte da noi
, al ferro tuo crudele / inevitabilmente oimè non basta / il conturbar con improvviso
lo fece morire. guarini, 112: oimè dolente! ahi lasso! / oimè
oimè dolente! ahi lasso! / oimè il capo! oimè il fianco! oimè
lasso! / oimè il capo! oimè il fianco! oimè la schiena! /
oimè il capo! oimè il fianco! oimè la schiena! / oh che fiera
: / ma l'undicesmo lustro (oimè) già il chiama / ver la prisca
a un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo; / che 'l petto
figura / tosto tornando, fecemi, oimè lasso!, / d'un quasi vivo
finocchio). pulci, 19-62: oimè l'occhio! / morgante, tu non
gli estremi. leopardi, 1-10: oimè quante ferite, / che lividor,
intorno ad alcune fornaci, ecco (oimè) un moschetto, che gli percuote quella
dolcissima bocca, si diruppe in un'oimè. carducci, 859: molle de'giovani
. g. gozzi, i-26-147: oimè! io mi sento frappate le ossa
febri fredde. oddi, xxi-n-362: oimè, che mi è giunta la fredda!
l. salviati, 19-77: ma oimè! la porta appunto / di questa
s. anseimo volgar., xxi-657: oimè, confusione della immonda conscienzia, in
giovane, 9-37: il sonno, / oimè,... sì sovente /
funebre face. varano, 213: ma oimè! ch'altra vedrà squallida e nera
, / fuor ch'un poco (oimè lassa!) empio in amore. sarpi
intelletto ed amore. arrighetto, 218: oimè tristo! oimè, oimè, oimè
arrighetto, 218: oimè tristo! oimè, oimè, oimè, fuor d'ogni
218: oimè tristo! oimè, oimè, oimè, fuor d'ogni prosperitade!
oimè tristo! oimè, oimè, oimè, fuor d'ogni prosperitade! boccaccio,
, veemente. cavalca, 21-87: oimè, oimè! che male è questo?
. cavalca, 21-87: oimè, oimè! che male è questo? che
, mortificare. iacopone, 74-46: oimè lascio, che me dice? par che
. lollio [barbaro], xxxi-115: oimè, meschina che cosa potrei io
a turbarsi e a dire: « oimè misero, io non posso patire di vedere
radicchio. bar etti, 3-22: oimè, signor lodovico! troppi troppi di
modo sleale. pulci, 19-62: oimè l'occhio! / morgante, tu non
gridò, vedendo la sua lancia: oimè, quest'è troppo piccol lavorante a
amore). angiolieri, 6-7: oimè, che non mi vai mercè chiamare!
non mi vai mercè chiamare! / oimè, il su'cor com'è tanto giudeo
rubati. gli ingannati, xxi-1-249: oimè! a questo modo son giontato io
scende giuso. aretino, 9-80: oimè i coltelli sono in alto, e
padre, / come la tua giustizia, oimè, consente / che per l'error
e dal nome. aretino, ii-85: oimè, che lo ariosto se ne è
. bar etti, 3-24: ma oimè, che le mie gambe, pur ora
panciatichi, 77: grida il priore: oimè! / io son che son spacciato
gentil. caro, 16-7: altri (oimè) del mio sol si fa sereno
20-3: e'mi manca la lena (oimè) io ho / la gola secca
di piccardia. goldoni, vii-1164: oimè! che mai vuol dire questo gran
s. degli arienti, 181: oimè! io credeva che altri facesse il
graziosa benvoglienza. boccaccio, i-45: oimè, morte, io, t'addomando con
ov'è la tua pietà fuggita? oimè, come tante lagrime di me, tua
sofferenze. giraldi cinzio, iii-9-17: oimè, se viver debbo sempre in guai
, /... i quanto (oimè) male aventurata fui, / quando
chi l'elmo. lorenzino, 102: oimè! che vuol dir questo? sarebbe
mi tiri / a ricordar quel volto, oimè, da cui / non ebbi mai
e solitudine. fioretti, 2-26-77: oimè, quanto mi se'crudel guidatore, che
ebbe giammai terra arimaspide / sì crudo, oimè, c'al dipartir sì sùbito /
, 7-60: sì vaneggio: ma oimè la dolce idea / tutta in un gran
sannazaro, iv-122: questo dolore, oimè, pur non pre- dissiti / quel
-sostant. amenta, 2-123: oimè voi mi sembrate un imbalordito. rincoratevi
: vediam quest'altro [malato]; oimè, che cosa è questa? /
, 8-371: ieri mattina appunto, oimè, sull'atto / ch'io, liberato
cuore. bondie dietaiuti, 293: oimè, chiaro miraglio ed amoroso, /
ma quivi io tosto esclamo un altro oimè. = denom. da milano col
certo misfatto. cino, iii-179-26: oimè quella speranza /... spezzato
.). cavalca, 20-263: oimè, eufrosina, chi ha toccata la
. rappresentazione di stella, xxxiv-612: oimè, oimè, oimè! chi mi
rappresentazione di stella, xxxiv-612: oimè, oimè, oimè! chi mi t'ha
, xxxiv-612: oimè, oimè, oimè! chi mi t'ha tolta? /
bracciolini, 1-14-48: nel cor dubitando: oimè fra questi / forse è l'impiagator
s'impingue. capilupi, 3: oimè, che di civil sangue il terreno
... / come il contagio, oimè, di quella peste, / di
cardinal salviati. parabosco, 6-18: oimè, in quanta vergogna mi son io
m'è dimessa. cavalca, 20-264: oimè, oimè, or dove sono
dimessa. cavalca, 20-264: oimè, oimè, or dove sono le impromesse
nascimbene, xvii-107-10: che dico, oimè lasso! / spero in trovar merzede /
lui elette, da lui inanelate e dotate oimè destatevi. 4. arricciato
mazza, iii-182: avvi a chi oimè la lingua incaglia / grossa al palato
f. loredano, 9-51: -oimè, oimè, togli il fazzoletto, forbì,
struggo e scarno / che d'empia morte oimè!, crudele 'nganno / non
perché m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e
moravia, ix- la cima. ma oimè che sotto sì folta selva d'abeti si
indecorosamente. giraldi cinzio, iii-24-86: oimè, non ti vergogne / di questi
esaltarsi. della porta, 2-147: oimè, che sento indragarmi d'amore e
imitazione di cristo, iii-3-4: ma oimè, che per lo bene incommutabile,
. sacchetti, 164-50: oimè sventurato! quanta ricchezza e quanto bene
). giraldi cinzio, iii-24-86: oimè, non ti vergogne /...
vince d'assai. roverbella, xxxviii-170: oimè! qual mente dura / sì frigida
te infiammato, /... oimè lasso, fàmme te sentire, / iscalda
/ che far dire alla donna: oimè, dolori. leopardi, i-35: dall'
e il monton son infraddue: / oimè! chi mi sa dir qual è più
tanto più desideravano. petrarca, 267-3: oimè il bel viso, oimè il soave
267-3: oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro
viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! / oimè
oimè il leggiadro portamento altero! / oimè il parlar ch'ogni aspro ingegno e
ch'esser mostrata / a dito, oimè, per putta da la gente. paruta
poser sotto vii pietra l'anima, oimè, creata a dio conforme. filicaia,
orrendi strapazzi insoffribilissimi! fiacchi, 179: oimè, sentite, oimè quel malcreato /
, 179: oimè, sentite, oimè quel malcreato / con qual roco aspro ed
iurisperito / instava un altro: / 'oimè! che 'n rovina / lo stato
'ntensa / e dice: « oimè dolente! / non poi tanto durare
cor mi 'ntensa / e dice « oimè dolente! ». 2.
mirtillo \.. 'mi moro, oimè mirti '. questo nome interciso nel
la congiunzione. varchi [tommaseo]: oimè: interghie- zione che significa dolore.
riposo). boccaccio, i-189: oimè, quanto più è da pensare della
istomaco e con mezza nausea: oimè, che vita malinconica, ritirata, solitaria
ogni lato. cino, iii-179-3: oimè, lasso! quelle trecce bionde / da
io fossi mai. oddi, 1-69: oimè, in che intrico mi ritruovo io
i-123: ma sente [il sagittario] oimè che vien l'invido scorpio, /
involto, in tanti modi / misero (oimè) son qui rimaso e vivo.
ombra folta, / in quella notte, oimè!, che involver suole / turba
stanotte. cavalca, 20-411: oimè, figliuolo, dove se'tu istanòtte?
ben venuta! beccari, xxx-4-327: oimè la mia stellinia; addosso, addosso
buonarroti il giovane, 10-915: oimè, che lagorìo / è stato
savonarola, 13-6: u'son, oimè, / le gemme e i fin diamanti
nume spietato? brusoni, 1-47: oimè, e pur doveresti meglio che dalle
più compito. iacopone, 90-9: oimè, do'so menato, a sì forte
: se aranno magnato ogni cosa. oimè! oimè! la parte mia!
se aranno magnato ogni cosa. oimè! oimè! la parte mia! oimè!
! oimè! la parte mia! oimè! che non me averanno lassato manco della
! a pena posso / reggermi, oimè! su questo fianco offeso. tasso,
ortense guerra. algarotti, 1-ix-145: oimè qual sei da quel di pria diforme,
lagnarmi? / e qual lavacro (oimè), qual pianto sia, / che
di vera leggiadria. oddi, 2-94: oimè, lelio, tanta bellezza e leggiadria
leggiadra costumanza. petrarca, 267-2: oimè il bel viso, oimè il soave sguardo
267-2: oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro
viso, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! boccaccio,
non t'accostare. alfieri, xv-77: oimè!... forza mi manca
e'mi manca la lena, (oimè), io ho / la gola secca
in faccia al sole / il sangue (oimè) d'un suo figlio innocente.
mascheroni, 8-160: ma qual feroce, oimè! / aspra burrasca levasi? arici
, ed in effetto / fra mille oimè, se'soldi, e doglien'ora,
mascheroni, 8-371: iera mattina appunto, oimè, sull'atto, / ch'io
meco alla libera. oddi, 2-57: oimè chi veggo 10 qua? lelio?
i bei canti suoi / portando, oimè! parti. fantoni, 1-87:
'l corpo. gozzano, i-411: oimè, la dimora non è imperiale! ha
fronte e nudo il petto mostri / oimè quante ferite, / che lividor, che
lasciata trascorrere. bembo, iii-368: oimè quanto amare sono le lontananze, nelle quali
amante, e non amato. / oimè più non m'avanza / lusinghevol speranza
). varano, 1-196: ma oimè ch'altra vedrà squallida e nera /
/ teme, fugge il leone? / oimè! no: ma si pone /
tutta, ti farà fare altri « oimè », e altri « i'moio »
: se aranno magnato ogni cosa. oimè! oimè! la parte mia! oimè
aranno magnato ogni cosa. oimè! oimè! la parte mia! oimè! che
oimè! oimè! la parte mia! oimè! che non me averanno lassato manco
condizione disgraziata. iacopone, 25-29: oimè dolente, or so en el malanno.
pasqua. ser giovanni, 1-68: oimè, quel ghiottoncello ha egli avuto ardire di
esclamative. laudario urbinato, lxxxiii-265: oimè dolente -malagiata! / com'è la
presagi funesti. fiacchi, 179: oimè, sentite, oimè quel malcreato [il
fiacchi, 179: oimè, sentite, oimè quel malcreato [il corvo],
a nominar trascorse. boccaccio, i-253: oimè, quanto mal conoscete le leggi d'
noi noi facemmo per male / nessuno; oimè! signore, io ho avuto /
la partita / ch'io feci, oimè, da voi, anima mia. brusoni
pastura / d'un'erba velenosa, oimè, l'ancise. a. cocchi,
ecc. goldoni, viii-374: oimè, mi sento... un'oppressione
2-96: una volta voi avete, oimè!, di maschio in femina converso lidio
manicate le frondi. sacchetti, 83-107: oimè! che 'l toso ara detto il
che umano, / e farmi lieto, oimè, poco veloce! ariosto, 7-15
d'assaltarlo. castellani, xxxiv-311: oimè, fìgliuol mio! egli è pur
molestissimi. redi, 16-i-29: ecco, oimè, ch'io mi mareggio, /
siam tutti perduti. / ecco, oimè, ch'io faccio getto /..
co'piedi. pananti, i-303: oimè che spargo i miei sospiri al vento,
far marina, / forte gridando: oimè, ch'io vado a scesi / pel
come avete sciamato voi sopra: 4 oimè! 'e come usava già ne'gran
. g. gozzi, i-15-44: oimè, ch'egli ne viene e non è
causale). guittone, 43-3: oimè che dite, amor? merzé per deo
mercato, udì... dirsi: oimè! e che pensate voi mai,
. i. frugoni, i-9-112: oimè! su i solchi videsi / di spiche
di fango, e gridava: « oimè, messer gesù, quanto sangue di mia
qual sirena / non avria pianto, oimè! caso sì mesto? guidi,
già colte. boccaccio, i-423: oimè, come può l'anima sostenermi tanto
. caterina da siena, iv-227: oimè, non lassate; perocché saranno poi
versi strani. petrarca, 122-10: oimè lasso, e quando fia quel giorno /
. filippo degli agazzari, 11: oimè denari! che non m'aiutate?
denari! che non m'aiutate? oimè! che per voi ho durata tanta fadiga
ponevasegli al volto e piangendo diceva: « oimè denari! che non m'aiutate
detto. voi mi fate torto. oimè, misera me! misericordia! cellini
e, con grandissime strida gridava: oimè, misericordia! aretino, vi-490:
in misura al vostro canto, / oimè, sento ben'io / che devoto
, in tanti modi / misero (oimè) son qui rimaso, e vivo.
con ragione? forteguerri, 1-75: oimè, che sozza e spaventevole cera! /
ci lascerete voi?... oimè, come avete petti di ferro, che
e grida / che quella nobil'agna (oimè) s'uccida. lemene, i-245
monta l'amore. iacopone, 1-89-10: oimè, e o'so'me
parti intatte. alfieri, 11-48: oimè! ch'io qui veggo asciuttarsi appesi /
rustico, vi-1-189 (49-14): oimè lasso, ch'attendendo morraggio! angiolieri
pianamente: vedestila? rispose calandrino: oimè, sì, ella m'ha morto.
solleticarci tutta, ti farà fare altri « oimè » e altri « i'moio »
veleno. matteo correggiaio, 18: oimè, lo bel desio,...
g. m. cecchi, 26-61: oimè! ch'e'ne sare'seguito morte
aretino, vi-416: -orfinio viene, oimè trista! - trova la più corta
al sole / il sangue. (oimè) d'un suo figlio innocente?
l'aria più si oscuri? ma oimè, oimè, oimè: che 'l cervello
più si oscuri? ma oimè, oimè, oimè: che 'l cervello m'
si oscuri? ma oimè, oimè, oimè: che 'l cervello m'aggira come
risospintala alquanto, così rispose: « oimè, signora duchessa, dove vi lasciate voi
/ stassi in disparte e giace, oimè, negletta, / aspettando a'suoi guai
. lorenzo de'medici, i-221: oimè, che belle lacrime fur quelle /
minaccia incombente. caviceo, 1-129: oimè, genevera, dubito che 'l nimbo
giapponesi. gozzano, i-4xx: oimè, la dimora non è imperiale! ha
quantunque io la risposta porti / descritta, oimè, col proprio sangue in fronte,
. parini, giorno, ii-1121: oimè, come con cenni, o con
dee., 1-1 (1-iv-43): oimè, padre mio, che dite voi
la bella ninfa. bracciolini, 5-8-82: oimè, dic'ei [mercurio],
dolci. varano, 1-196: ma oimè! eh'altra vedrà squallida e nera /
dee., 1-1 (1-iv-41): oimè, messere, o voi mi parete
onore. cavalca, 20-251: oimè, in quanto obbrobbio e derisione sono
fronte, / oblique ciglia... oimè, di che ragiono? -sporgente
rituale. iacopone, 1-37-60: oimè, onor co'mal te vide, /
significato passivo. boccaccio, 1-i-239: oimè, biancifiore, in che mala ora
e pianto novo. monte, xvii-284-111: oimè, oimè, ongnora mille volte!
. monte, xvii-284-111: oimè, oimè, ongnora mille volte! / di cotai
noi le lasceremo a'dipintori... oimè, oh, voi mi avete fatto
non si lava il mio marito. / oimè ch'ho fatto incautamente! oibò,
ohimè (ohimièi, ohimmèi, oimè, òi me, oimèi, oimmè
cavalca, 18-51: dicono molti: oimè! o perché è peccato la cotale cosaì
gridando -oimei! petrarca, 268-34: oimè, terra è fatto il suo bel viso
percotonsi le poppe e il petto lamentandosi oimè! oimè! tasso, 8-68:
le poppe e il petto lamentandosi oimè! oimè! tasso, 8-68: che spettacolo
tasso, 8-68: che spettacolo, oimè, crudele e duro! fed.
, / che te perdo per sempre. oimè per sempre / parto da te.
reiterazione intens. monte, xvii-284-111: oimè, oimè, ongnora mille volte!
. monte, xvii-284-111: oimè, oimè, ongnora mille volte! / di
e pasco. panziera, 1-31: oimè oimè oimè, quanta è la differenza infra
pasco. panziera, 1-31: oimè oimè oimè, quanta è la differenza infra così
. panziera, 1-31: oimè oimè oimè, quanta è la differenza infra così
. caterina da siena, i-54: oimè, oimè, disaventurata l'anima mia!
da siena, i-54: oimè, oimè, disaventurata l'anima mia! aprite l'
angiolieri, vi-1-296 (4-9): oimè, quel punto maledetto sia, /
, quel punto maledetto sia, / oimè, cli'eo vidi lei cotanto bella,
cli'eo vidi lei cotanto bella, / oimè, ch'eo n'ho pure malinconia
perché m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e
'ncendo tutta! giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così
: imè tristo!... oimè a cui è dato a provare ciò che
un suon di palme, un « oimè, trista a me ».
dee., 1-1 (1-iv-41): oimè, messere, o voi mi parete
che tu fai? guarini, 462: oimè den mio, / deh non morire
si rammarica. petrarca, 267-1: oimè il bel viso, oimè il soave
, 267-1: oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, / oimè il
, oimè il soave sguardo, / oimè il leggiadro portamento altero! / oimè il
/ oimè il leggiadro portamento altero! / oimè il parlar. barilli, i-156:
angiolieri, vi-1-296 (4-1): oimè d'amor, che m'è duce
. interiettiva. dante, xx-io: oimè, quanto piani, / soavi e dolci
la morte mia. cavalca, 20-16: oimè come tardi ti co nobbi
tosto ti perdo! cino, iii-105-1: oimè ch'io veggio per entr'un penserò
che mancheranno questi tuo'diletti? / oimè oimè, che torneranno in guai, /
mancheranno questi tuo'diletti? / oimè oimè, che torneranno in guai, / se
. lippi, 4-8: forte gridando: oimè, ch'io vado a scesi /
alla gallina. foscolo, iv-368: oimè che notti lunghe, angosciose! leopardi,
, angosciose! leopardi, 1-8: oimè quante ferite, / chejividor, che sangue
che sangue! idem, 11-17: oimè, quanto somiglia / al tuo costume il
conti, ii-39: de'sospiri e de'oimè non ti dimando, / ché so
riserrato la porta, udii uno « oimè » che fece risentire ognuno. tasso,
, / in un languido: - oimè! -proruppe. lippi, 2-81: corse
, ed in effetto / fra mille oimè, se'soldi e doglie 'n'ora,
marino, 3-76: sospirando, un oimè svelle dal petto / che non
le labbra amanti, / con qualche oimè dolcissimo mi dolgo. -compassione,
oimài, v. omai. oimè, oimèi, oimmè, v. ohimè
bembo, iii-293: leggesi la voce oimè che ora si disse non solo in
f. f. frugoni, 1-457: oimè, quanti lazzari fietono quatriduani..
crudelissimo villano. oddi, 1-101: oimè, che non solamente io non ci
c. i. frugoni, i-1-34: oimè, venti albe io vidi / pinger
oriente / ed a due soli, oimè, le spalle io volga? marino,
gran savere ornato. giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così
dee., 9-6 (1-iv-820): oimè, cattiva me, vedi quel che
? luca di benvenuto, vi-135: oimè miserelli, oimè tapinelli, oimè orfanelli
benvenuto, vi-135: oimè miserelli, oimè tapinelli, oimè orfanelli, uve n'
vi-135: oimè miserelli, oimè tapinelli, oimè orfanelli, uve n'andaremo, uve
del corpo. boccaccio, iv-11: oimè! quanto inganno sotto se quella pietà
, palle 'io raitava 'aimè oimè ': e appunto si appiccavano l'armi
aurea. erasmo da valvasone, 3-97: oimè, quanta dal ciel grandine sciolta /
r. borghini, 3-23: oimè, che gran paradosso è questo,
gridò, vedendo la sua lancia: oimè, quest'è troppo piccol lavorante a sì
primi, / pur poco tempo (oimè) lieti parenti, / ch'invilirono de
casotti, 1-1-79: questo torrione, / oimè, patisce di paralisia, / perché
. commedia del desiderato fine, 13: oimè, sei tu così privo de partiti
carretto, 2-163: con tue lusinghe, oimè, / pur troppo m'hai
. fiacchi, 90: ma, oimè! con quanto facile passaggio / il più
sangue, / vedi la morte, oimè! del tuo diletto. / ahi che
. compassione. cavalca, 20-353: oimè, signor mio e maestro dolcissimo,
! bembo, 10-viii- 216: oimè misero, in che onda, in che
uno scopo. caro, 1-216: oimè, mi pareva d'aver serrati tutti i
malvagia pastura / d'un'erba velenosa, oimè, l'ancise [il capretto]
iv-90: quanti greggi e armenti, oimè, digiunano, / per non trovar
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-95: oimè, che ardo in quisto acceso foco
., 8-10 (1-iv-769): « oimè! » disse la donna « dunque
. fracastoro, xxx-2-94: io pavento, oimè, che un giorno giove, /
s. bernardino da siena, 227: oimè, figli miei, guardatevi da questi
angiolieri, vi-i-296 (4-2): oimè d'amor, che m'è duce
m'è duce sì reo, / oimè, che non potrebbe peggiorare; / oimè
oimè, che non potrebbe peggiorare; / oimè, perché m'avvene, segnor deo
sua con smisurate lacrime e dicea: oimè, oimè, figliuolo mio, perché
smisurate lacrime e dicea: oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti mandammo
perché m'ài sì distrutta? / oimè, lassa tapina, / chi ardo e
sudi, / come fan gli altri: oimè 1 quanti mariti, / la donna
lemene, i-243: voi negate, oimè, / al mio servir penoso / d'
, gridando con voce sommessa: « oimè che io son morta, oimè che
« oimè che io son morta, oimè che io sono spacciata »...
, 8-7 (1iv- 735): oimè! madonna, e chei vi portò costà
, saggio. ino, iii-179-16: oimè dolce accoglienza / ed accorto intelletto e
dei bianchi toscani, xcvi- 135: oimè! sempre mi guatava / quando al popul
seignor vers hom. monte, 1-3-3: oimè dolente! più di nullo affanno,
pertugiato e guasto. obizzo, 8-22: oimè che tua, se ti pertugi il
rima. cino, xxxv-n-664: oimè, la speranza / ch'ogn'altra
tuo pettusculo, / pur troppo, oimè, pur troppo duriusculo, / di qualche
la mano. dante, xx-io: oimè, quanto piani, / soavi e dolci
alto e grido pian pianino: « oimè, disfatta a me, trista a
del rosso, vti-519 (63-14): oimè, ché s'e'non fosseno diversi
essere velocissimo. goldoni, vii-745: oimè! corro subito. vorrei avere le
. i. frugoni, i-1-34: oimè venti albe io vidi / pinger l'olimpo
me le ciglia! pananti, i-330: oimè si sbalza in picciol legno chiusi /
levatrice ed in effetto / fra mille oimè, se'soldi e doglien'ora, /
non solia. monte, 1-3-1: oimè dolente! più di nullo affanno / amor
ancora che ella alcuna volta dicesse « oimè, mercé per dio », o «
e tacito / pensar ti veggio? oimè, che mal si lassano / le pecorelle
pascoli, 1026: sette anni pianse, oimè sett'anni sani, / e scalza
, e'cani. / sette anni, oimè taupina sciava, / sett'anni pianse
: e'mi manca la lena (oimè): io ho / la gola secca
, 4-55: son questi i fregi? oimè, la pompa è questa, /
. frugoni, 1-6-194: donne piangete: oimè quel gallo è spento, / che
porta. g. gozzi, i-23-70: oimè, che intanto l'importuno spirto /
allora per dolore cominciò a gridare: oimè, che è questo? noi mangiamo eziandio
ben col giudicio queste parole: « oimè, meschina, che cosa potrei io fare
cristo. laudario urbinate, lxxxiii-137: oimè dolente molto me costa / perké la
prima posta, / poi dice: oimè, mi son troppo arrischiato. e.
xxx-4 -324: -mi chiamo in colpa, oimè, di ciò ch'ho fatto.
galliziani o rinaldo d'arquino, 437: oimè dolente! / non pòi tanto durare
], / e quanto sangue, oimè! tra nui s'aspetta, / se
poverellino. aretino, 20-218: oimè, io dico oimè in servigio di quelle
aretino, 20-218: oimè, io dico oimè in servigio di quelle poverelline, che
-di animali. mascheroni, 8-398: oimè qui [il cavallo] giace: d'
, formato. alfieri, 9-54: oimè, perché pur regni, / alma bontà
tasso, 4-50: ma che giovava, oimè!, che del periglio / vicino
ultraterreno. laude cortonesi, 1-i-225: oimè lasso, quanto siamo stati sconoscente,
per tre fiorini e favelo stentare, oimè che ne vuoi di costui, se elli
de'faitinelli, vi-664 (7-14): oimè, ché solo a dirlo par ch'
/ e mi son in un'ora, oimè! ritolti / tutti gli onesti miei
chiesa], / e quanto sangue, oimè! tra nui s'aspetta, / se
persona). tesauro, 5-229: oimè, non mi toccar, ch'io son
tu / hai stimato sì poco (oimè), tenendo / la vita che tu
di lutto sui vedovi campi, / oimè, 'l nembo lasciò! spogli di frutta
, al tuo gusto / apparecchiata, oimè!, non è tesoro / che la
/ « e con aual esca, oimè, i ancor nel petto mio / d'
prostendendosi, gridare per dolcezza: 'oimè oimè ', come villano che si
, gridare per dolcezza: 'oimè oimè ', come villano che si desti
per questa bocca. / -oimè, oimè, pinello, io ti protesto / del
cani rabbiosi. gozzano, ii-192: oimè! da che non giova il tuo
, 12-102: -chi mi chiama? oimè misero! egli è il padre. /
determinata reazione. boccaccio, 9-43: oimè, quante volte non in fastidio solamente,
s. caterina da siena, iii-47: oimè, oimè, io m'aweggio che
caterina da siena, iii-47: oimè, oimè, io m'aweggio che noi siamo
. caterina da siena, iii-240: oimè, oimè a che partito è venuto
caterina da siena, iii-240: oimè, oimè a che partito è venuto il giardino
. lamenti storici, iv-6: oimè, meschina capua, / dal troiano edificata
ricompensa). sicinio, 1-70: oimè, oimè, non più, basta,
. sicinio, 1-70: oimè, oimè, non più, basta, vostra signoria
angiolieri, vi-296 (4-9): oimè, quel punto maledetto sia, / oimè
oimè, quel punto maledetto sia, / oimè, ch'eo vidi lei cotanto bella
dee., 7-2 (i-iv-16): oimè, lassa me, dolente me,
ai riti santi / in forte punto, oimè, trasse costei. f. fona
pun- cto. bembo, io-vm-216: oimè misero, in che onda, in che
guarini, 100: -tu mi strascini, oimè!, come s'i'fussi /
tutta scotendosi, paurosamente disse: - oimè! chi mi tocca? chi è qui
cuore gentile. boccaccio, i-289: oimè, che ho io verso gl'iddìi
. f. frugoni, 1-457: oimè, quanti lazzari fietono quatriduani (poco
le voci, segue piangendo: « oimè, trista me! io son donna da
dugento trentadue miglia. boccaccio, i-115: oimè, quanto m'offende quella piccola quantità
casa grande. boccaccio, iv-12: oimè! quanto di noia e d'angoscia
! petrarca, 33-12: quanto cangiata, oimè, da quel di pria! poliziano
f. f. frugoni, 1-457: oimè, quanti lazzari fìetono quatriduani..
popol minuto. e alcuna volta, oimè, diede ai piglio alle armi,
i-89: apri cinzia; apri bella; oimè, che pensi? / vuoi
. francesco da battifolle, lxxxvtii-ii-247: oimè, sangue gentil da battifolle, /
a gridare e a dire: « oimè! tessa, questo m'hai fatto tu
alfieri, 11-24: tratti dall'onde oimè, / nel mar rabido giù,
. g. gozzi, i-13-34: oimè, che non è bastato strombazzarlo per
ne schianta. petrarca, 71-70: oimè, perché sì rado / mi date
sono! aretino, 20-64: uno 'oimè ', più simile al ragghio dello
o puntuale ragguaglio. algarotti, 1-ii-207: oimè, ripigliò la marchesa, io m'
palle, palle », io raitava « oimè, oimè ». = voce
palle », io raitava « oimè, oimè ». = voce di area
continuando il suo ramarichio, diceva: « oimè, tristo me, come farò io
, / e non usate dire: oimè lasso! rime anonime napoletane del quattrocento,
stracciasi il manto, che al peso oimè consente; / lo squarcio il cor mi
da noi. cesarotti, 1-vili-165: oimè, soggiunse / iride afflitta, e recar
dolci furti miei. tasso, 19-106: oimè, de'lumi già sì dolci e
vitifera valle. gozzano, ii-187: oimè! che giocando un volano, troppo
e arruota, arruota, arruota. oimè, oimè, siena! quando elli arruota
, arruota, arruota. oimè, oimè, siena! quando elli arruota colui che
l'aria, ed ella: « oimè pippa! oimè figliuola! un coltello,
, ed ella: « oimè pippa! oimè figliuola! un coltello, dà,
angeliche finite / han di cantare, oimè quanti svenuti! / soccorso, aceto,
tegno bene aventuroso. garzo, 21: oimè, di sì ricco dono, /
sonare. niccolò æl rosso, 1-75-12: oimè topino, ch'i're- cevo torto
fagiuoli, vi-4: ciarla, riciarla, oimè! che cosa sciocca. / d'
191: sento i gemiti, oimè, sento i sospiri, / che traggono
, che a sì gran prezzo, oimè, dovea / l'amato ricomprar suo gregge
degli affetti. tasso, 3-19: oimè! bene il conosco, ed ho ben
sorriso. iacopone, 16-31: oimè, onor, co mal te vide,
anche sostant. iacofione, 16-31: oimè, onor, co mal te vide,
oggetto). gozzano, ii-187: oimè! che giocando un volano, troppo
bellezza). aretino, 20-83: oimè figlia mia, che ti morrai di fame
di oggidì. guarini, 103: oimè, che pena / m'è oggi il
voglie il rigo, / rapidamente, oimè, donna e regina, / la sementa
più relucendo! lino, iii-179-2: oimè lasso, quelle trezze bionde / da le
è questo, che viene inverso me? oimè, io mi sento tutto rimescolare.
: or ch'io ho sborsato, / oimè, oimè, tanti danar contanti,
ch'io ho sborsato, / oimè, oimè, tanti danar contanti, / e
). ser gorello, 849: oimè ben rintoscò poscia novembre / en gran
precipita l'età. / le belle oimè che al fingere / han lingua così presta
nell'intimità. monte, 1-ix-124: oimè, chi faspetta, / dolorosa povertà,
1-iii-365: s'ella è bella, oimè che risico! / chi s'imbroglia in
muodo de canzone. anguillara, 2-89: oimè, che a pena la mia debil
bellezza raggiante. canteo, 446: oimè, misero me!, dov'è il
azioni violente. savonarola, iv-535: oimè, madre mia, perché m'hai tu
, l'abbracciò e disse: « oimè, anima mia, aiutami, che io
commedia del desiderato fine, 14: oimè, sei tu così pjrivo di partiti
mio primaio sposo / ed ultimo anco: oimè, che non ho spene / di
danno. podiani, 64: oimè, che lo sdegno e la rabbia si
dell'universo. idem, i-284: oimè! l'essenza che rivibra in noi /
10 desto, / e con un roco oimè, languido e mesto, / chiamo
, i-202: -oi! oi! oimè! -che rombazzo è questo? sarebbe
corteggiamento assiduo. algarotti, 1-ix-285: oimè, lesbia, ben vedi, / che
patrimonio. de mori, 234: oimè! replicò ella, tanto più accesa nel
due labbra rugiadose. tommaseo, 2-iii-20: oimè muoio, / e nessuna medicina ritrovo
poesie musicali del trecento, lxxxiv-201: oimè 'l core! non più, non
moscoli, vii-627 (82-2): oimè, ché l'arco con li strali attorte
per le spine. leopardi, 1-9: oimè quante ferite, / che hvidor,
tuta sanguinolenta. teoaldeo, xxx-7-34: oimè! parmi il terren sanguinolento. /
voi mi vedite. giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così
. niccolò del rosso, 1-426-12: oimè, pietà, non ti movere a
vega ancora el desiato segno! / oimè, morte, se'tu cotanto sazia,
te infiammato, i... i oimè lasso, fàmme te sentire, /
e credomi scampare. lacopone, 24-22: oimè dolente, a che so venuto,
sbadigliare forte, dicendo: -oimè, oimè! che io comincio a diventar lupo!
rimangono alla stiaccia. alfieri, 12-160: oimè! alla schiaccia or mi son preso
goldoni, x-65: quell'aspetto, oimè, schiffo et aborro. settembrini [
o donato viate 19-12 j: oimè! son io scilinguato? che / tu
vai, / tu non te accorgi, oimè, che quel che fai / è
scudelliera. c. gozzi, 1-719: oimè, ch'io veggo nella terza sfera
destino di tutta l'europa. -oimè, oimè! non mi arrisico neppure di domandarvene
alla greca. bassani, 7: oimè! priva or di moto e di parole
scolpita. giratili cinzio, 3-11: oimè, che meglio mi era, allora /
di qualcuno. cino, cxxxviii-123-40: oimè, morte, fin che non ti
pentolaio! / povero bicchieraio! / oimè, ch'ogni cosa ella sconquassa! molin
solfo. rappresentazione di stella, xxxiv-624: oimè lassa! ah me isventurata! /
: nel vederlo alzo le voci: « oimè, che son disfatta »; ed
. ser gorello, 849: oimè ben rintoscò poscia novembre / en gran tristizia
di santa maria della scala, xiii-27: oimè tri sta, vo'morir
.. /... - oimè, non far, tu mi scotozzi.
ragione). cavalca, 20-251: oimè, come è iscurata la mente mia,
buonarroti il giovane, 9-53: oimè! que'tanti oimè: / oimè
giovane, 9-53: oimè! que'tanti oimè: / oimè! dall'altra parte
oimè! que'tanti oimè: / oimè! dall'altra parte, / quei di
e venir meno. parini, 333: oimè che versi, oimè che dolci prose
parini, 333: oimè che versi, oimè che dolci prose, / oimè che
, oimè che dolci prose, / oimè che roba, corpo di mia vita!
. gli ingannati, xxv-1-346: - oimè! oimè! o seccareccio altrettanto a
gli ingannati, xxv-1-346: - oimè! oimè! o seccareccio altrettanto a me.
il cammino. metastasio, 1-ii-427: oimè! / non mi seconda il piè.
maddalena, xxxiv-242: fratei mio, oimè, tu mi par peggio / duo volte
giorno). cino, cxxxviii-123-6: oimè la bella riera e le dolci onde
a lutto. varano, 1-196: oimè! ch'altra vedrà squallida e nera /
, xxv-1-199: ve'quanta robba! oimè! mi faccio il segno. / che
nobil sembianza.. / ma, oimè! di sangue egli è grondante ancora.
con quel suo fare da semplicina che, oimè, me ne accorgeva ora, poteva
e sconcerto. fagiuoli, xi-82: oimè! che sento mai? anima bella,
amorosa / non avea più sentita, / oimè! non così tosto / mirato ebbi quel
sia 'l tuo sepolcro, e non, oimè, quel sasso, / ch'io
giraldi cinzio, 6-58: caro fratello, oimè caro fratello, / èforse questa quella lieta
de'faitinelli, vi-ii-214 (7-14): oimè, ché solo a me due
cose ecclesiastiche. caro, i-216: oimè, mi pareva d'aver serrati tutti i
servidori. laude cortonesi, 1-i-225: oimè lasso, quanto siamo stati sconoscente, /
'l servo suo. poliziano, i-527: oimè, signora mia, perché t'adiri
sete. redi, 16-ii-114: dove oimè, mi trovo / in questa spiaggia
in amore. scroffa, 18: oimè, che s'in bellezza egli è ter
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-113: oimè, che so'ferito e mai non
so'ferito e mai non sferra; / oimè, che el ferro fo troppo focoso
sergardi, 1-212: lasso, oimè, che l'ebano sonoro / indarno
vò rizzare. / - appoggiati. - oimè! che 'l cuore sfiatami.
in faccia al sole / il sangue (oimè) d'un suo figlio innocente.
che ombra è quella ch'io veggo? oimè, che non m'entri adosso il
mellonaio / gherato. goldoni, iii-1114: oimè! non posso più, son tutto tuparich
rivo, / in un languido: « oimè! » protoli s'avvicina a quello
egloga rusticale di mecoccio, 2: oimè, ch'io son morto, sai
, / ma chi mi sgrava, oimè! del servii pondo? m. adriani
a. pucci, xii-3-291: oimè, comun, come conciar ti veggio,
nome apprese. marino, 1-14-382: oimè, chi mi ritiene? e chi
ritrovarvelo. fagiuoli, 1-6: ora (oimè) volle mia trista sorte / ch'ogni
sarai signora. poliziano, i-527: oimè, signora mia, perchét'adiri / col
s. caterina da siena, iv-225: oimè, dove è la profonda umilità,
. tasso, torrismondo, 1-44: oimè, giamai non chiudo / queste luci
de'faitinelli, vi-ii-214 (7-12): oimè, ché solo a dirlo par ch'
con smisurate lacrime e dicea: « oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti
lacrime e dicea: « oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti mandammo
o uccello / fa dire al falconiere « oimè, tu cali! », /
comincia a dire in sé: « oimè sventurato! che io l'avrò morto »
o rinaldo d'aquino, 437: oimè dolente! / non poi tanto durare /
, ingannevoli. boccaccio, iv-50: oimè! quanto falsamente argomentava, fatta sofistica
. bibbia volgar., iv-526: oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti
bibbia volgar., iv-526: oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti mandammo
ti solleticheràtutta, ti farà fare altri « oimè » e altri « i'moio ».
delle sue cicale. leopardi, 11-17: oimè, quanto somiglia / al tuo costume
mi sommerse. serdini, xxxix-i-23: oimè, ch'io veggio qui la mortai spada
. sergardi, 1-212: lasso, oimè, che l'ebano sonoro / indarno io
cor si apriva, / spirante (oimè!) là su la dora io veggio
ogni mio male e danno, / oimè! piena d'inganno, / che terra
. r. borghini, 3-11: oimè, come avete voi potuto orecchie mie
donna mia, / ma specchio, oimè, d'un angoscioso pianto ». michiel
, / in un serto legati, oimè che sono / geroglifico e sorte / che
-il conte roberto di ripalunga. - (oimè, che sento? qui la mia
vento). mascheroni, 8-270: oimè il soave labbro, oimè gli accenti /
, 8-270: oimè il soave labbro, oimè gli accenti / limpidi, quasi d'
di questa vita. serdini, 1-347: oimè, potrò io tanto, / che
a che, signore, / servono, oimè!, questi soverchi e tardi /
interiezione. brignole sale, 5-121: oimè, misero di me, spacciato me,
voci / e vergo e spargo (oimè) non perch'io speri / piegarti a'
miei donzelli senza la donna loro? oimè che doloroso spartimento è questo! bibbia volgar
mirando spaventoso mostro sospirando disse: « oimè, signor iddio, io ho fatto porre
ci scaldavano. tansillo, xxx-io-203: oimè, per quanto spazio mi dividi / dagli
fallaci infidi lumi. brusoni, 1-47: oimè, e pur doveresti meglio che dalle
roma. g. rucellai, 9-152: oimè, oimè, oimè, che hai
g. rucellai, 9-152: oimè, oimè, oimè, che hai detto?
, 9-152: oimè, oimè, oimè, che hai detto? / ahi dura
. prov. boccaccio, i-69: oimè, ché mai acqua lontana non ispense
vana, / una spenta beltade, oimè, sospiro. -alterato nei tratti
monte, 1-9-1: ai come spento son oimè lasso, / da tutto bene e
centro secondo, / gridando: « oimè, oimè, che si ripiega / lo
, / gridando: « oimè, oimè, che si ripiega / lo spenzolante gonfa-
in atto, / quanto diversa, oimè!, da quel che pria / visto
processo santo. sannazaro, iv-8: oimè, cne quando ella mi vide, in
le ferme citade. cino, iii-179-25: oimè quella speranza / ch'ogn'altra mi
la casa del marito gridando: « oimè trista! che romore è questo?
cor si apriva, / spirante (oimè!) là su la dora io veggio
, dopo che egli l'ebbe goduta (oimè), dormendo lei nel suo più
petto e nel mezzo del cuore ferendola (oimè), rendè lo spirito suo purissimo
di lutto sui vedovi campi, / oimè, 'l nembo lasciò! spogli di frutta
dote s'appella: / senz'essa oimè! lo sposalizio è guasto. monti,
squallido e macilente. tasso, 10-107: oimè, de'lumi già sì dolci e
bollente, la donna squittisce: « oimè », e tira i piedi a sé
atti. p. zambeccari, xxxvii-75: oimè, ché tristo son, mesto et
: -ah! mio figlio anderà prigione! oimè!, non posso più.. -
. marino, 1-12- 202: oimè, ch'a poco a poco / serpe
vede romper il sonno, disse: « oimè, chi è là chi mi desta
stentolini). piccolomini, xlv-12: oimè, margarita! benché tu mi vegga
s. agostino volgar., 3-12: oimè misero, che sono io?..
del pron. monte, 1-ix-126: oimè, chi t'aspetta, / dolorosa povertà
mirando spaventoso mostro sospirando disse: « oimè, signor iddio, io ho fatto
affannato, -pato -male storte; / oimè! che porte -tienmi d'amarore / non
una frase. mine trenta. / - oimè, trenta? ell'è stracara, /
seduzione. matteo correggiaio, 18: oimè, lo bel desio, o giovinezza,
.; / dice il medico: « oimè, come straluna! / ma forse
sangue asperse / te, troppo dolce oimè tenera preda, / strappò per forza e
xxxviii-201: una mortai nimica / adoro, oimè, che il cor me strazia e
cuore). cino, cxxxviii-65-2: oimè, ch'io veggio per entriun penserò
. r. borghini, 3-45: oimè, io veggo il padrone molto alterato,
). sacchetti, 110-73: « oimè, io sono morto, io sono tutto
moniglia, 1-i-395: fra tante procelle, oimè, fra tante, / misera naufragante
. bazzamento. gozzi, i-13-34: oimè, che non è bastato strombazzarlo per la
uno sputa fuori, e dice: « oimè e'sono stronzi di cane ».
-rifl. piccolomini, 8-135: oimè, una giovine bella dormir sola?
buonarroti il giovane, 9-710: oimè la mia ganascia! oimè i miei
, 9-710: oimè la mia ganascia! oimè i miei denti! i..
, / che è una pena, oimè! molestia: / fa svenir, doler
espressioni esclamative. varchi, 22-3: oimè sventuroso, oimè lasso, / quanto è
varchi, 22-3: oimè sventuroso, oimè lasso, / quanto è sorda la
. g. rucellai, q-90: oimè, almachilde, el tuo soccorso è tardo
del carretto, 2-41: -fileno, oimè. -che cos'è? -male novelle.
tempre? v. colonna, 1-231: oimè! ch'a tal ensier del pianto
. buonarroti il giovane, 9-710: oimè, che fra i miei denti /
volte. scroffa, 18: ma oimè, che s'in bellezza egli è ter
de'faitinelli, vi-ii-214 (7-14): oimè, ché solo a dirlopar ch'i'smalvi
, fu osservato un tempo; ma, oimè, oggidì è negletto dalla maggior parte
e fella. boccaccio, 1-i-342: oimè, perché hai tu tornato il diletto che
/ non avea più sentita, / oimè! non così tosto / mirato ebbi quel
bel paese. alfieri, 1-103: oimè, che appena io posi il piede in
discende. c. gozzi, 1-718: oimè, la rabbia... oimè,
: oimè, la rabbia... oimè, il catarro in moto..
corre ad abbracciarlo, dicendo; « oimè! compagno mio, che hai tu auto
tremule voce comincio a dire: « oimè seria io transmutato in altra forma, se
cti fa 'l capo tucto sanguinare: / oimè chiamare il pavoni, e trarre da lui
fidi: / ché mi ricordo (oi oimè!) staxone, / che quela
ne è perduta. marini, i-96: oimè, signora duchessa, dove vi lasciate
sarete travagliato. leopardi, 10-3: oimè, se quest'è amor, com'ei
allora mi disse la balia: « oimè, che fai tu? ora manifesti tu
, torbai li capelli della donna: oimè, quanti giorni mi tolse quello uno
diletto il qual io tanto amava; / oimè trista, dolente! vita mia,
-e la ragione, a'popoli, oimè! ora rara compagnia. la tua mano
. i. frugoni, i-13-173: oimè! m'avveggio che dal lungo antico /
» e quelli pur gridava: « oimè! fratelli miei, ch'ella è maggiore
egloga rusticale di mecoccio, 2: oimè ch'io son morto, sai piccone:
. bibbia volgar., iv-526: oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti
bibbia volgar., iv-526: oimè, oimè, figliuolo mio, perché ti mandammo
molto sangue perdevano. savonarola, iv-465: oimè signore, o iesu mio, quanta
, / via più di tutti, oimè, per la sua [di didone]
di venchi. martello, i-3-252: ma oimè, che la su e il sole;
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-127: oimè, fortuna mia, lassarne stare, /
: io dico 'l sonno, / oimè, che sì sovente / abbandona color,
, volano. gozzano, i-51: oimè! ché, giocando, un volano,
il vomito? boccaccio, 9-43: oimè quante volte non in fastidio solamente, ma
figur. iacopone, 25: oimè dolente, -or so en el malanno,
senopia, / e chi... oimè! = var. aferetica di inzavardare
, silentium; si pictoribus... oimè, che morte è questa! goldoni
g. a. cicognini, clxxv-186: oimè, oimè, indietro / indietro farfarello
a. cicognini, clxxv-186: oimè, oimè, indietro / indietro farfarello / –