puzzolente. lippi, 11-23: oibò! questo cenciaccio allezza. note al
mio, / infinch'ei campa, oibò, non me ne spicco. note al
, senza interrompere in fretta con un oibò. 4. figur. riferire
: né lo dico per superbia: oibò! vorreste che io mi degnassi di essere
non voglia dare spettacolo pubblico di sé, oibò! verga, 1-415: mentre il
che non si sia fatto sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al
descritto il caleidoscopio e il velocipede. oibò, nemmeno ima parola. eppure tenendosi quel
stare a casa, / ateste, oibò: si piglia questa scesa / di testa
contento che non si sia fatto sangue: oibò; barbarie, da lasciarle fare al
lippi, 11-23: ma porco! oibò! questo cenciaccio allezza, / e
credere al mondo d'aver ragione? oibò, chi ha ragione non fa tanto
se me ne scappasse uno? - oibò, tu caderesti di collo a la schifezza
voglia dare spettacolo pubblico di sé, oibò! si riserbi per gli amici e per
danzatrice 'e non * ballerina ', oibò!, si vogliono denominare quelle mime
nel dir fifl / in cambio d'oibò, nel dire in seguito / invece di
io nel dir fifi / in cambio d'oibò nel dire in seguito / invece di
il popolo parigino sa tutte le lingue? oibò: non ne sa nemmeno una fuor
studiare le lingue per i viaggi. oibò! non si sa mai abbastanza la lingua
bellini, i-90: gli orecchi, oibò, / né men sentirgli nominare ei può
nemico per toglier la vita al re, oibò, stomaca in udirlo. qual fu
essere rovinato. fagiuoli, 3-1-362: oibò, non è la via sicura, /
. bellini, i-90: gli orecchi, oibò, / né men sentirgli nominare ei
distintissimo atto di confidenza...? oibò, già di voi / «
loro intessuti. goldoni, x-619: oibò, è sì dura / cotesta imbottitura,
lo imperché: / schiverei quel spesso oibò, / che quaggiù schivar si dè
possederla. di breme, 35: oibò, oibò i morti si seppelliscono nel
di breme, 35: oibò, oibò i morti si seppelliscono nel proprio paese
, senza interrompere in fretta con un oibò. panzini, ii-149: ogni tanto
. di rimendare un panno intignato, oibò, son baronate da serve. a
; rifare i peduli...; oibò son baronate da serve. pananti,
dà tormento? / come tormento? oibò, s'io v'ho diletto! /
sp., 12 (217): oibò oibò! vedo, vedo: giudizio
., 12 (217): oibò oibò! vedo, vedo: giudizio!
distrazioni. a. cattaneo, ii-15: oibò! che vita malinconica fa la signora
salvetti, 97: lettere o armi? oibò; / scienza si minchiona / e
moleste, / perché il piovere, oibò, non è cessato. tapini, v-505
lippi, ii-23: ma porco! oibò! questo cenciaccio allezza / e sa
, se nomino il pan, tu dici oibò? / io so che un dì
di rifiutarla. imbriani, 3-241: oibò, che indelicatezza, parlar di dritti
davvero; c'entra il seicento. oibò, finisce nel trecento. ma 11
gr. ot. ohibò (oibò), inter. per indicare sdegno,
, imo egli è quatriduano, puoibò, oibò, oibò. bracciolini, 1-11-15
quatriduano, puoibò, oibò, oibò. bracciolini, 1-11-15: non mi bacia
/ oimè ch'ho fatto incautamente! oibò, / che di lezzo d'inferno
in testa? / ma porco! oibò! questo cenciaccio altezza / e sa di
note al malmantile, 2-672: 'oibò ': questa voce ha diversi significati,
per dimostrazione di nausea, come 'oibò! che schifezza è questa? '.
per riprensione o disapprovazione, 'oibò! non fate tal cosa '. calogierà
cosa '. calogierà, xl-63: oibò, oibò! quale scandalo a i deboli
. calogierà, xl-63: oibò, oibò! quale scandalo a i deboli! qual
! eh! a quella porta! oibò oibò! vedo, vedo: giudizio!
eh! a quella porta! oibò oibò! vedo, vedo: giudizio! badate
, comicamente. pirandello, 8-945: oibò! -la signorina anteimi non aveva dote
dà tormento? / come tormento? oibò, s'io v'ho diletto! /
di tutte le cose de'cinocefali. oibò, nulla di questo avvenne. foscolo,
si provarono e furono ributtati con l'oibò. c. i. frugoni, i-15-14
gai, / molti degni de l'oibò. carducci, iii-20-343: la domanda
, se nomino il pan, tu dici oibò, / io so che un dì
ma particolarmente con l'assedio attorno: oibò! -empire le orecchie di qualcuno
ii-15: la donna libertina dice: oibò! che vita malinconica fa la signora tale
davvero; c'entra il seicento. oibò, finisce nel trecento. ma il magalotti
imo egli è quatriduano, puoibò, oibò, oibò... poibò fetet certe
è quatriduano, puoibò, oibò, oibò... poibò fetet certe.
vendendo le carote per ra- peronzoli. oibò, io ho nel vostro soprascritto due volte
] tondeggi e il dica luco? / oibò, ch'e'pute! e ora
, / anzi del tutto oscuri: oibò, tai lodi / non son inni,
vuole stare a casa / ateste, oibò: si piglia questa scesa / di testa
moleste, / perché il piovere, oibò!, non è cessato. g.
che a me mi vengano a noia, oibò!... e il catechismo
osservazioni di lingua non farebbe male. oibò, oibò. pedanteria, pedanteria.
di lingua non farebbe male. oibò, oibò. pedanteria, pedanteria. che forse
fa grazia. toma a provare, oibò. ma che cosa è mai questa;
se nomino il pan, tu dici oibò, / io so che un dì dietro
no, il ghiandone.. » « oibò, il mia- ròlo.. »
contento che non si sia fatto sangue: oibò; barbane, da lasciarle fare al
al giorno. parini, 234: oibò, oibò, che, se le donne
. parini, 234: oibò, oibò, che, se le donne il sanno
lo imperché: / schiverei quel spesso oibò / che quaggiù schivar si dè.
nomino il pan, tu dici, « oibò », / io so che un dì
voi subito) della santità dell'autore. oibò, scusatemi: ella è anzi la
nel far 'fi fi'/ in cambio d'oibò, nel dire 'in seguito'/ invece
à sormontato / lo core in torno, oibò! bruni, 590: tu, s'
faccia, e le la scopro. / oibò! ch'io caddi quivi, /
? ma quel suggettaccio, / forbice, oibò, non se n'andava più.
licatezza de'suoi riflessi con sì spiritosi oibò. g. gozzi, i-6-0:
fagiuoli, xi-115: -son nano? oibò! son di giusta statura. / -
davvero; c'entra il seicento. oibò, finisce al trecento. ma il magalotti