dicendo intanto tra sé: -ohimè, ohimè: son proprio venuto in un accampamento!
, 30-81: « chi m'assicura, ohimè! degli accidenti », / ella
: da'nipoti d'adamo, / ohimè!, chi mi divide? foscolo,
ed irragionevole. baretti, i-136: ohimè! amico mio, la ragione non
ridersi sul naso. nieri, 292: ohimè, caterina, l'affare ingrossa!
. marino, 194: deh ferma, ohimè, lo sbigottito piede, / dafne
. ovidio volgar., 2-104: ohimè, fratei mio! che animo credi
lettera). -sigillata coll'ostia nera? ohimè! c. gozzi, ii-5
con dio. grazzini, 4-375: ohimè! ogni cosa è sottosopra; il dottor
l'oriolo / a girtene ti affretta. ohimè! che vago / arsenal minutissimo di
. m. cecchi, 1-1-484: ohimè io sono morto! deh maestro, /
assai fatta pregare, ed ella disse: ohimè, signor mio! ottimo, i-248
/ vedi or come la bacia: / ohimè, chi la consola / ne l'
fuggite? idem, aminta, 1427: ohimè, se nulla manca / a la
. pecchio, corte., i-277: ohimè! invece della lusinghiera limonadière,
vita al mio sdegno / mirando, ohimè, quel basilisco indegno, / e saran
altro loco. parini, 422: ohimè, in piazza, il ciel me lo
la vidi, e intesi / parole (ohimè!) che vita a un tempo
le fronde. tasso, 3-19: ohimè! bene il conosco, ed ho ben
figur. cavalca [crusca]: ohimè! che male è questo, che la
g. m. cecchi, 7-4-7: ohimè! che grida sent'io quà! broda
. b. giambullari, 1-3-521: ohimè! disse bisantona allora, / vo'
g. m. cecchi, 17-125: ohimè, gianella mio! bu bu bu,
10 giungono. lippi, 7-82: ohimè! le mie stoviglie e il vin
grazioso. il camminarèllo per grandi, ohimè, non c'è! = deriv
tanta evidenza. bar etti, 2-144: ohimè, che da un altro canto s'
profondo sospiro, e: « ohimè » rispose, / « volean d'un
uscio]; ticch, tacch; ohimè! egli è aperto: o di casa
venia serbando / per non turbarti (ohimè) l'animo casto, / ohimè,
(ohimè) l'animo casto, / ohimè, per forza avranno colto e guasto
batillo catamito. / tanto accieca, ohimè, le menti / bacco ai vati
dee., 9-6 (377): ohimè, cattiva me, vedi quel che
mano d'encomi e di maraviglie, ohimè! sento non solo biasimarmela a spada
12-87: in che miseri ceppi, ohimè, ristretta / m'ha quel- l'
celati serbo. monti, 15-579: ohimè! precise / della nostra battaglia un
e monda. idem, 45-94: ohimè che cesso / di volger questa spada
tanto chiasso. carducci, i-955: ohimè quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di tutti
una mano d'encomi e di maraviglie, ohimè, sento non solo biasimarmelo a spada
ciclopia / divoratrice d'uomini mascella / ohimè infeli cemente pervenuti. prati
si scontorcono. parini, i-1029: ohimè che vago / arsenal minutissimo di cose
quasi colomba immacolata e pura, / ohimè! così repente a dio volasti
mena. del tuppo, 517: ohimè, misero, che ho perduta la colunna
/ un profondo sospiro, e: « ohimè » rispose, / « volean d'
confidi a ippo- crate, / ohimè! tu sei perduta. colletta, i-312
12-87: in che miseri ceppi, ohimè, ristretta / m ha quell'amor,
/ andò, noi vidi... ohimè! ben aspre cure / dovean ietargli
, / per lupi e corbi, ohimè, troppo degna esca. vasari,
esopo gridava: -ohimè, mischino misero! ohimè, miserrimo, io che vide dui
a. f. berlini, 7-15: ohimè! che domin di ceffo avete voi
. parini, giorno, i-1031: ohimè che vago / arsenal minutissimo di cose
. buonarroti il giovane, 9-640: ohimè, ch'io son sudato / con questo
luogo loro. boccaccio, iv-67: ohimè! per qual colpa meritai io d'
basso. prati, ii-165: salvate, ohimè! le membra / dal tarlo del
, con molte sospensioni, con molti ohimè, le raccontò il miserabile caso.
doglia ci sono, ahi, ah, ohimè, deh: benché quest'ultimo dimostri
paoli, iii-193: in un languido « ohimè », che il cor disserra,
fu alessandro manzoni; ma quante testicciuole ohimè si tirò dietro! ungaretti, viii-
. menzini, i-274: miro (ohimè!) di sangue tinte, / istrumenti
pazzia ghigna e dilania, romba e gorgoglia ohimè. savinio, 209: il pranzo
volta. se non hai misura, ohimè, sarà un guaio, sul tuo cammino
certa direzione. la voce si legge, ohimè, nel regolamento del codice della strada
, 196: deh ferma, dafne, ohimè, deh ferma il passo, /
. tasso, aminta, 750: ohimè, quando io ti porgo i vaghi
1-1-36: cento scudi, eh? ohimè, io ero disfatto. lalli, 4-90
disdegno. p. fortini, i-155: ohimè! madonna mia come vi potè mai
ariosto, 30-81: -chi m'assicura, ohimè! degli accidenti, - / ella
fallace, / ma l'amaro veggiare, ohimè! non erra. tasso, 13-ii-366
-in espressioni esclamative: me dolente, ohimè dolente. elegia giudeo-italiana, v-35-84
fed. della valle, 89: ohimè, che dici! e io che sento
alfieri, 1-1208: ma il giorno (ohimè!), in cui già già
, edeocefalo iii-1-962: ohimè! è vero, è vero. /
, sofferente. pindemonte, 191: ohimè! due figli, / teneri ancor,
alfieri, 1-1208: ma il giorno (ohimè!), in cui già già
... su codesto capezzale, ohimè!, la faccia di un giovane
', 'eh! *, 'ohimè! '. esemplificante (part.
ragazze a cinque o a tre paoli, ohimè! piovene, 5-93: in altri
ardenti, / men cocenti / sono, ohimè, gl'incendi etnei. tesauro,
: tutto funziona regolarmente, ma, ohimè, come un orologio a pendolo in
te. - che buone faccende? - ohimè! buone faccende, eh? -verità
; peccatore. anonimo, ix-1019: ohimè lasso agudiato / lo mio core afferra
vili come femmine. ariosto, 30-33: ohimè! ch'invano i'me n'andava
via subito sparse. tasso, 19-106: ohimè, de'lumi già sì dolci e
. monti, x-3-519: contra tarmi ohimè tremende / di beltà che tutti accende
finire un racconto comico con un doloroso « ohimè! », fare il sentimentale,
la fiocina. bacchetti, 4-126: ohimè, non ci andate, vi prenderanno,
- ah dottor mio, che scosse! ohimè che pene, / che stiramenti per
esso loro. carducci, iii-24-30: ohimè quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di tutti
insin al fondo. tasso, 19-40: ohimè, risponde, ohimè, che la
tasso, 19-40: ohimè, risponde, ohimè, che la cittade / strugge dal
. machiavelli, 715: -ahimè, ohimè, ohimè, io sono spacciato!
machiavelli, 715: -ahimè, ohimè, ohimè, io sono spacciato! - che
mie carte fregiate. marino, vii-146: ohimè
qui è pur stata troppo frangente, ohimè, ohimè la nuclea. salvini,
è pur stata troppo frangente, ohimè, ohimè la nuclea. salvini, 24-305:
gran fatto... ». « ohimè! » disse bruno « guarda che
tutto, tutto, tutto? / ohimè! disfatto sone. - / sfino a
breve. parini, ix-50: ma, ohimè, come fugace / se ne va
.). carducci, iii-24-30: ohimè quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di tutti
'nfino i miei parenti / dicono, ohimè!, ch'io non vaglio una frulla
. parini, ix-49: ma, ohimè, come fugace / se ne va l'
marino, 231: ma che rileva, ohimè, girne sì lunge, / se
vento. monti, i-19: il colpo ohimè già scese, e la funesta /
/ sì ne disgiunge e fura, ohimè, ciascuna / parte dell'ore già
del friuli. giovio, ii-174: ohimè che disgrazia è la mia? che
5-i-267: così dico io al signore: ohimè, vuoi tu spandere però tutto el
il poeta. barilli, 1-47: ohimè, ché caduto è il lirico furore,
gambe di levriere? epicuro, 63: ohimè, sta qui diana, e se
lamentarsi ingiustamente. grazzini, 4-254: ohimè! tu ti rammarichi di gamba sana
del profondo petto, disse: « ohimè, figliuolo di dea, fuggi e
pazzia ghigna e dilania, romba e gorgoglia ohimè.
... ma avevo fame, ohimè! e alla fame si provvede male con
marino, 195: che mi giova, ohimè, se 'l tuo bel ciglio, -giovare
per sempre, e forse peggio: ohimè. g. gozzi, i-28-178: e
ch'io conosco. lippi, 7-82: ohimè! le mie stoviglie e il vin
ed i cannoni dei governanti, né gli ohimè dei granatici e gli esorcismi dei preti
giovine appena / fui monacata; / ohimè, qual pena / vedermi in grata!
i fiori. ariosto, 8-73: ohimè, quanto mi grava / che..
un racconto comico con un doloroso « ohimè! », fare il sentimentale,
da processione. grazzini, 4-428: ohimè! fratello; io son giunto a termine
parole omografe (ahi, ahimè, ohimè). i digrammi eh e gh indicano
g. c. croce, 191: ohimè, ben lo diss'io, ch'
. tasso, aminta, 1592: ohimè, che tu m'accori, e quel
.. con molte sospensioni, con molti ohimè, le raccontò il miserabile caso.
, u-256: prendi quel ferro, ohimè, che si spietato / contra il morto
, 178: qual suggetto ai poeti, ohimè! più caro, / che forti
/ così infeltrato? razzi, 8-69: ohimè, se l'occhio non m'inganna
nemiche / sul fior degli anni (ohimè) con mani infide / sete pur
il manto dell'odio altro desio: / ohimè! ben il conosco.
nostra città di roma,... ohimè! solamente per le discordie civili,
xiv e xv, 81: lasso, ohimè! che da influenzia / molte volte
e le cagioni. monti, x-1-418: ohimè! l'italico / campo del sangue
., 3-39: non era meglio, ohimè, de l'arme scarco / goder
siete opre spietate, / piaghe omicide, ohimè, piaghe vitali. vincenzo maria di
fatto a questa mia ingrata vigna? ohimè aspettai uva, mi rende la- brusca
.. è divenuto anch'esso - ohimè - un affare di stato.
labbia sì mortificata / divenne allora, ohimè, ch'i'non parea, /
guastato. musso, 113: ohimè, par che per tutto abbin perduto
ciclopia / divoratrice d'uomini mascella / ohimè infelicemente pervenuti? g. gozzi, i-i-
mosso un vento rio / pur troppo ohimè per tempo / che la mia nave
1. andreini, 1-95: ohimè, che per tal disaventura non sanno
. liburnio, 2-23: * ahi, ohimè 'sono dizioni vulgari tirate da grammatica
, ahi!, eh!, ohimè!, uh! », e simili
l'alma m'invola, / lasa, ohimè, morir me fa. campofregoso,
d'acqua. lippi, 7-82: ohimè! le mie stoviglie e il vin di
irresanabili punture / lasciando questo petto (ohimè) trafitto. = comp.
e confuse, / deh, siate, ohimè, da sì gran pianto escluse,
, / alzava il platano gridando: ohimè! -atteggiato al pianto.
prorompe lagrimosa in tuon dolente, / ohimè, ben viverei senz'il cor mio,
/ e gire in altra parte, ohimè, pensoso: / lasso, perché la
lippi, 7-97: ei risponde: ohimè, signora mia! / non vi
, erano oppresse. morone, n7: ohimè, sento la puzza e odoro il
, ma il verde è rado, ohimè, rado e malato, e le macchie
udienza. fr. serafini, 83: ohimè, che vale un momento? è
-io non mi reggo / più ritto: ohimè! che dite? i..
, 87: e1 longo pianto, ohimè, ch'io spargo invano / per gli
riso. i. andreini, 1-146: ohimè tanto può dunque in voi una soave
e scandolo. casalicchio, 355: ohimè, diceva egli, ohimè, che sono
, 355: ohimè, diceva egli, ohimè, che sono stato morsicato da un
e xv, 31: ma io solo ohimè! malconsigliato, / non curando l'
de'andare. guadagnoli, 1-i-23: ohimè! non vale / i ricchi a impie
senza occasione appaiente. foscolo, xiv-248: ohimè... lasciami...
la mancante / mano dal letto, ohimè!, non mi porgesti.
ariosto, 7-59: chi potea, ohimè! di te mai creder questo,
le dette carni. grazzini, 2-131: ohimè, misero scheggia! va ora a
scopi propa7- 59: chi potea, ohimè! di te mai creder questo, /
loro il canestro, colui disse: ohimè, piovano, che fate voi?
le nostre ci è poco parte, ohimè, pensoso: / lasso, perché la
ragazze a cinque o tre paoli, ohimè! capuana, 9-172: posò sui ginocchi
d'avarizia amici, / fiorenza, ohimè! quanto doler ti dei, / che
guittone, 80-8: per che morire, ohimè lasso, m'agrata, / ché
p. fortini, iii-380: ohimè, non lo sai, livia? hanno
la medaglia del * nudo '. ohimè ora è qui con nepi, oscuro
. oliva, 400: ma, ohimè, anche a'mediocri soprastanno le imprecazioni
nocque. i. andreini, 1-146: ohimè, tanto può dunque in voi una
l'ha absorto, / gl'involi, ohimè, la merce ond'ei s'avviva
., 1-1 (76): ohimè, messere, o voi mi parete uom
. gigli, 4-336: ma, ohimè, sento il gatta che miaula o «
: con molte sospensioni, con molti ohimè, le raccontò il miserabile caso.
!, ecc. me misero!, ohimè misero! misero a me!,
ti lascia. fiacchi, 197: ohimè! me misero! misero me! /
a. f. doni, 4-81: ohimè, sorella, non dire che le cose
uno che era stato miterato soleva dire: ohimè, io non vorrei che si sapesse
splendi nel seren di fronte eburna, / ohimè, che ti sovrasta un sasso d'
giovine appena / fui monacata; / ohimè, qual pena / vedermi in grata!
del porto. grazzini, 4-186: ohimè! ch'è morta con monsignor della
pagato? non hai tu il pegno? ohimè, son morto, ohimè le schiene
pegno? ohimè, son morto, ohimè le schiene, ohimè la testa! oste
son morto, ohimè le schiene, ohimè la testa! oste traditore, che
fuggì. casalicchio, 355: ohimè, che sono stato morsicato da un cane
capezzolo). pigna, 113: ohimè, chi ha spento i leggiadretti lumi
potrebbe. i. andreini, 1-78: ohimè, che questo mortifer angue [la
labbia sì mortificata / divenne allora, ohimè, ch'i'non parea, / sentendo
.. / che dell'alte bellezze, ohimè, perdute, / per maggior mio
e vertù d'alma / tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi
2-1-48: v'è delia la nasuta: ohimè che naso! / pare il torto
non sia che tenebriate: / tornate, ohimè, tornate / a fugar, a
lungo tempo e con affanno, / ohimè, misero me, quant'è '1 mio
poterono approdare. pasqualieo, 46: ohimè misera, che pur troppo è vero
4-55: voi siete, donne, ohimè, troppo noiose. segneri, iii-i-
casti, i-2-279: non trovo pace, ohimè! non trovo loco. giusti,
. m. cecchi, 1-1-463: ohimè! ora ne vengono / le male note
qui è pur stata troppo frangente. ohimè, ohimè la nuclea! =
pur stata troppo frangente. ohimè, ohimè la nuclea! = voce del
lievi odorate, / il volo, ohimè, fermate. c. i. frugoni
lungo tempo e con affanno, / ohimè, misero me, quant'è 'l mio
. g. coppi, lxxxviii-n-748: ohimè, ch'io fuoi già in alto
notte tarda. bettini, 1-102: ohimè, la rosellina / buttata all'officina
ohilà, v. o11a. ohimè (ohimièi, ohimmèi, oimè, òi
/ e gire in altra parte, ohimè, pensoso. cavalca, 18-51: dicono
, 3-1 (1-iv-243): « ohimè! » disse l'altra « che è
, pr. sp., 1-22: ohimè! tacete, e non apparecchiate altro
palanca bécera. térésah, 2-191: ohimè, tira il tuo spago, / vecchio
gonzaga, ii-54: guindolo, guindolo, ohimè ohimè, questa è la nostra casa
ii-54: guindolo, guindolo, ohimè ohimè, questa è la nostra casa? crudeli
dicendo intanto tra sé: -ohimè, ohimè: son proprio venuto in un accampamento!
mondo nuoce. luca pulci, 1-1-85: ohimè lassa tapinella, / già son le
dee., 3-6 (i-fv-285): ohimè, misera me! a cui ho
per lungo tempo e con affanno, / ohimè, misero me, quant'è
ediz. 1827 (315): ohimè me! ma perché è andato via così
anch'io. padula, 25: ohimè! caro fratello, io avea per assicuratori
vinto. nievo, 690: ohimè, pisana! quante lagrime sparsi per te
te! d'annunzio, iv-2-1273: ohimè, messer gesù, quanto sangue di
del meningitico e declamò melanconico: - ohimè povero yorick! -regge il compì,
il parlar. barilli, i-156: ohimè, le chiacchiere assurde! -ant
dell'avarizia. ariosto, 30-33: ohimè! ch'invano i'me n'andava
b. strozzi il vecchio, 2-86: ohimè l'olmo e l'abete, /
olmo e l'abete, / e ohimè, filli mia, la vite e 'l
il mio! landolfi, 2-201: ohimè tu cali, giallo e roso /
, con molte sospensioni, con molti ohimè, le racconta il miserabile caso. guerrazzi
, senza però mai mettergli in bocca un ohimè di lamento. -in
/ per sé non truova e non vale ohimè. = com ^. da
ohirmèi, ohimmèi, v. ohimè. ohiòh (ohiò),
ant. esclamazione di dolore: ohimè. michelangelo, i-25: oilmè
mie fugaci. = var. di ohimè. oimài, v. omai.
oimè, oimèi, oimmè, v. ohimè. oinochòe (oinocòe), sf
oltreggiata. forteguerri, iv -169: ohimè, non credi ancora / che state siam
tura nsica o spirituale; ohimè. -anche in unione con una
nemiche / sul fior degli anni (ohimè) con mani infide / sete pur di
spietate, / piaghe omicide, ohimè, piaghe vitali. -dannoso o
conforto ed onne bene ho persoj / ohimè, perché me parse tanto terso / el
sassetti, 38: pende oggi, ohimè, del ciel l'alto fattore, /
: piatà, merzé, aiuto, ohimè, non manchi / a noi terren caduchi
suoni melodiosi. carducci, iii-24-30: ohimè quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di tutti
religione. la spagna, 39-14: ohimè dolente! che 'l dolor m'accora,
per lungo tempo e con affanno * / ohimè, misero me, quant'è 'l
senza colpa. / io diedi loro ohimè! tossa e la polpa.
v'hanno testolina di una intelligenza meravigliosa ohimè, si è veduto che, sul più
ritenta tenacemente. ariosto, 44-45: ohimè! con lunga ed ostinata prova /
e le anguille succolente di caorle. ohimè, cos'erano a paragone di quelle
., 3-39: non era meglio, ohimè, de l'arme scarco /
siete voi? - balia! - ohimè! 7. facoltà di esprimersi e
trattarlo malamente. giovio, ii-174: ohimè che disgrazia è la mia? che
imperiali, 4-562: rio partimento, ohimè, d'alma e di core, /
bel paese: ehe appennino parte, ohimè, e non mai così duramente lo
sconforto. venuti, xxxviii-11-685: ohimè, che mai non fo nei tempi
pavese della miseria: una spolverina, ohimè, che non gli arrivava alle ginocchia;
, 1-339: el peculio paterno, ohimè, in qual modo / dilacerato fu,
le parole, crollar la testa. ohimè che miseria. marino, vi-12: s'
s'udia. carducci, iii-24-30: ohimè quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di tutti
e di amore. tarchetti, 6-ii-438: ohimè! io non aveva peranco conosciuto l'
bel corso / e tra quante vittorie, ohimè tancide / perfido fato. d'annunzio
si rabbonisce a poco a poco ma ohimè!, vescovi preti e frati risbucan fuori
b. strozzi il vecchio, 2-86: ohimè l'olmo e l'abete, /
olmo e l'abete, / e ohimè. filli mia, la vite e 'l
mercede. / se la persuasione, ohimè! fu finta, / se fu inganno
). musso, 37: ohimè, cristiani, che non è uomo di
tue piaghe al tutto. / - ohimè, più volte n'ho pigliato impresa,
giorno una fanciulla. baretti, 6-218: ohimè, che fia pur d'uopo avere
scrive su una stele: axum! ohimè, le solite vanterie e la solita ignoranza
. a. verri, ii-232: ohimè, chi ravvisa ora le vestigia appena
: che fai, povera figlia? / ohimè, come ti miro in questa tomba
novellino, 99 (215): ohimè, damigella, perché m'avete tratto
. r. roselli, lxxxviii-ii-443: ohimè, misero me, quant'è 'l mio
rilevate. tasso, aminta, 751: ohimè, quando io ti porgo i vaghi
. lemene, i-368: tacete, ohimè, tacete! / non sia voce
, si manifesti. guidiccioni, i-49: ohimè, chi mi contende / il bel
una postema. monti, x-5-57: ohimè! che ti s'infossa / nel tenero
voce il più che poteva: « ohimè, ohimè », e a gridare «
il più che poteva: « ohimè, ohimè », e a gridare « acqua,
per mia vita esserne / digiuno, ohimè!, di queste vostre pratiche /
, / lassa me, ne sovrasta? ohimè, son nuda / e con adamo
gallani, 68: -ohimè, ohimè, padrone, siam morti, fuggite,
: pranzo di gala dal governatore. ma ohimè! tutti uomini. l'elemento militare
e da lei quanto pregiate, / ohimè, queste viole. -gustato con piacere
pr. sp., 1-23: « ohimè! tacete, e non apparecchiate altro
antonel per adro è preso: / ohimè, ohimè, fametich'io? / o
adro è preso: / ohimè, ohimè, fametich'io? / o sogno o
fenomeni naturali. baldi, 102: ohimè! gran pioggia ne prepara il cielo:
era il luogo della calvaria, (ohimè) in quel luogo fu crocifisso cristo?
1-1- s s 237: ohimè! tse si potessi con ragion procedere /
nome di libertà. foscolo, iv-368: ohimè che notti lunghe, angosciose! il
a mezzo dì s'annotta, / ohimè: trema la terra e 'l gran profondo
... / perché son prolungato, ohimè lasso, i... i
/ prorompe lacrimosa in tuon dolente: / ohimè, ben viverei senz'il cor mio
lo faceva credere possibile, ma, ohimè, io aveva già tutto perduto.
guancia vermiglia, / contr'a morte, ohimè! che giova? 9
d'amore [tasso], 203: ohimè! costui è spagnolo. dubito che
il fuoco eterno. oliva, 747: ohimè, veggo nelle mani di molti un
fuggir propose. lanai, 82: ohimè che mi di'tu? questo m'è
popolo che venga a farci insolenza? ohimè, noi ne stavamo a discrezione altrui.
5-55: voi siete, donne (ohimè), troppo noiose. / ma io
molto affaticati. del carretto, cvi-620: ohimè ch'io sento d'empia morte i
e trafitto. musso, 36: ohimè, i gentili sentono le punture della con-
stette che da mano ignota / rapite ohimè! le gemme e dalle putrì /
suo senso. l'anima morta, ohimè, che pena sente della sua morte
? g. bargagli, 1-216: « ohimè », replicò colui, « che
, x-5-397: tu canti al cenno, ohimè, d'un dio crudele! /
un soldo. padula, 25: ohimè! caro fratello, io avea per assicuratori
diavolo. alfieri, 1-48: quante (ohimè), quante morti veder deggio /
cor dolce radice, / tu dormi, ohimè! tu dormi / ed io,
più florido vidono e più prestante, ohimè! solamente per le discordie civili, per
quasi romantizzandosi non senza qualche colore (ohimè!) tedesco. = comp.
de'denti, il vermiglio delle labbra, ohimè, sono espressioni troppo rancide, troppo
, xxxix-i-252: convien ch'adori, ohimè, come divina, / e siegua
x-4-70: -parla, prosegui.. ohimè! che ferro è quello? / -
: ella subito cominciò a dire: « ohimè il mio naso » e, preso
spogliasti. groto, 1-47: ohimè, sì gran numero d'anni vivono
ariosto, i-iv-667: ne'libri, ohimè!, si leggono e si scrivono
l'alma mia / fatta in punto, ohimè, pronta e restia. fagiuoli,
ch'i'aquistai / aggio perduto, ohimè lasso dolente, / né raquistar no
rifocillare. mostrandosi afannato diceva: ohimè, che passione è questa!
! / (penso al gran puzzo, ohimè, / di rigovernatura!).
il giogo del matrimonio è intolerabile. ohimè, non vi spaventa il vederlo dipinto con
d'alcuna sorte. casalicchio, 355: ohimè, diceva egli, ohimè, che
355: ohimè, diceva egli, ohimè, che sono stato morsicato da un cane
il rimedio generoso di saffo, ma ohimè! voi mi sareste sopravvissuta, giovine
ahi che divora / ogni mio bene: ohimè, s'arruffa, avampa, /
con l'onde a prova, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge,
prova, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge, / està mia fera
subire. del carretto, cvi-620: ohimè ch'io sento d'empia morte i
vedede che scandalo / se gli faceva, ohimè! 6. sconvolgimento, mutamento improvviso
tortolo / a girtene ti affretta. ohimè che vago / arsenal minutissimo di cose /
si rabbonisce a poco a poco ma, ohimè!, vescovi, reti e
e cominciasti a sospirare dicendo: ohimè, che dolci notti mi desti
riprendersi daltintirizzimento. giuliani, ii-46: ohimè! che grossa piena! il sestaione e
nostri cari, / non tutti, ohimè, li troverai. -varcare nuovamente
. f. frugoni, vi-370: ohimè! costui m'ha stordito, m'ha
. buonarroti il giovane, 9-640: ohimè! ch'io son sudato / con questo
343: disse ser meoccio: « ohimè che dite voi? anco appena si
stette che da mano ignota / rapite ohimè! le gemme e dalle putrì / d'
pelle. cristoforo armeno, 1-306: ohimè! disse, sire, allargatevi di
quasi romantizzandosi non senza qualche colore (ohimè!) tedesco. 3.
parini, 422: ieri., ohimè, in piazza, il ciel me lo
ministri ogn'ora, / e che, ohimè, me consuma e discolora. giulio
par, con tonde a prova, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge
, / ohimè fuggendo rugge, / ohimè ruggendo fugge, / està mia fera leggiadretta
, 389: mia madre ridi, ohimè, quanto diversa!, / e con
tocca il vivo, fa'romore. / ohimè! io tocca! che stil traditore
tale assedio. /... / ohimè, ch'io fuoi già in alto
vita, usciam: non odi, ohimè, con stridi / quasi di drago per
a considerare quel sacripante del mio vicino. ohimè! i suoi spiriti mi sembravano un
grillo, 1-3: mille tue piaghe, ohimè, di fiera morte / non faran
e cominciasti a sospirare dicendo: « ohimè, che dolci notti mi desti in
salma. giraldi cinzio, iii-6-23: ohimè, che, sol pensando a questo,
di una castagna. bizzarri, 35: ohimè, ohimè, livia mia saporosa,
castagna. bizzarri, 35: ohimè, ohimè, livia mia saporosa, per me
qua sbarazzi, / ché troppo tempo (ohimè!) soppor- tat'howi. g
differente intensità. carducci, iii-24-30: ohimè, quanto chiasso e quanti sdilinquimenti di
. f. frugoni, 5-220: ohimè, che mondo e mai questo? il
g. b. andreini, cv-125: ohimè, che scopelotto, ohimè ch'io
, cv-125: ohimè, che scopelotto, ohimè ch'io sono balordo. forteguerri,
., 3-37: non era meglio, ohimè, de tarme scarco, / goder
mai, vibra un ignaro / fulmine, ohimè! su le innocenti teste. carducci
in mare; / e scorno, ohimè, forse in bramando il pregio / di
una stanza puzzolente.. / della cantina ohimè non ne parlate. serao, 3-255
: a la fin che frutto ohimè! ch'io son sudato / con questo
le sue scarpette di raso rosa, ohimè, non più nuove, tutte sciupate.
. niccolò da correggio, cvi-248: ohimè, dove ti lasso, o sposa
ultimo vale pur mi convien dirti. / ohimè, chi mi te tole? o
piangendo morta. marini, i-394: « ohimè » ripigliò: « e non ti
. f. frugoni, vi-370: ohimè! costui m'ha stordito, m'ha
. sedina. tommaseo, 2-i-330: ohimè che ho perso tutto il ben cheavevo,
ho perso tutto il ben cheavevo, / ohimè che ho perso tutto il ben che avevo
poi si tirerà il diagonale digiuno, ohimè! di queste vostre pratiche / segaligne ed
d'amore [tasso], 198: ohimè, questo balbutire mi dà sospetto,
con lagrime irremediabili, dicendo: « ohimè figliuol mio tobia » e quel che
le stelle. -far sentire ohimè a qualcuno: farlo lamentare per il
me lo dànno / i lupi, ohimè, ch'in queste selve stanno. aretino
vertù d'alma / tutta sommisi, ohimè lasso, al servaggio / de'vizi miei
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-77: ohimè, la sete - di tantalo è
. del carretto, cvi-688: ohimè, che 'l cuor ho di tal doglia
o deturpa. oliva, i-2-338: ohimè quanto son rari gl'imitatori di untal trionfo
ve'!... qual schifosa, ohimè, copre sozzura / la sfracellata carne
e sferza. musso, i-91: ohimè, infin i religiosi son fatti dissoluti,
costanza pieno. gozzano, il-no: ohimè, fratelli, giova che s'affondi /
g. m. cecchi, 1-1-16: ohimè! sino appena. fenoglio,
russando, suoni rauchieggon le sparse, ohimè, tombe de'figli? savinio, 22-75
di riso in pria vestir, / ohimè, di lunghi or suonano / singulti e
lerro, xxxix-i-252: convien ch'adori, ohimè, come divina / e siegua il
con la luce. ghislanzoni, 4-45: ohimè! il lume s'è smorzato..
setaccio). oliva, 747: ohimè, veggo nelle mani di molti un vaglio
che mi sollucchero grazzini, 4-272: ohimè, giannin caro, le tue parole m'
pulci, ii-47: gridava sosia: « ohimè mercé per dio » / e per
sorella. libumio, 3-98: ohimè, perché non fui chiamata per acconciarti
finalmente, con molte sospensioni, con molti ohimè, le raccontò il miserabile caso.
, cvi-244: questo ultimo tuo fiato, ohimè, che spandi, / con quei
o ingerenza. lanci, 3-54: ohimè, che se ci scappa ora che ha
lemene, ii-311: quand'ecco, ohimè, di cavernose rupi, / formidabil
fare la sperienza da disse: « ohimè, son rovinato! » buonarroti il giovane
. lotto del mazza, 31: ohimè, che t maggior tristo e la più
cvi-244: questo ultimo tuo fiato, ohimè, che spandi, / con quei
barbare ferite; / deh, tacete: ohimè, non dite / chi nel sen
contratto era steso. praga, 4-188: ohimè i sentimenti che allora provavo così intensi
1-37: il quale [cavallo], ohimè, poi che dal stimulo angere /
. p. fortini, 1-763: ohimè, mi faranno male quelli pungenti ossi
gravemente affannato. buonmattei, iv-237: ohimè, ohimè, io non posso più,
. buonmattei, iv-237: ohimè, ohimè, io non posso più, io sono
. del tufo, 56: ohimè quando ci penso / non posso fare i
di pers, 3-200: che veggio, ohimè? la maestà schernita, / l'
g. m. cecchi, ii-57: ohimè, botte mia, tu hai auto /
avere uno stringimento al cuore... ohimè! che ora divina! e m'
. g. gherardi, 3-44: ohimè, quando / troverrò i'colei che 'l
morte di nuovo mi tolse la mia (ohimè) dolcissima e carissima madre: per
labbra. gherardi, lxxxviii-i-618: « ohimè, iddio! / orsù, tu tanto
sua donzella. / dicono: « ohimè, fa'pian », succiando l'ova
1-37: il quale [cavallo], ohimè, poi che dal stimulo angere /
opere altrui. alfieri, 1-129: ohimè! che trami? / ribelle al padre
f. f. frugoni, vi-208: ohimè che remata di taglio! poco mancò
tantillulo / l'aspra duri- zie, ohimè, del tutto cor frangere. gonzaga,
pulci, 1-1-85: e risposi, ohimè lassa tapinella, / già son le membra
grandissima. attribuito a petrarca, xlvii-180: ohimè, che morte m'è tardata molto
scrive su una stele: axum! ohimè, le solite vanterie e la solita
se stesso. parini, 422: ohimè! fin qua implacabile e tenace / malinconia
el segno. oddi, 2-48: ohimè, figliuolo, chi mi tiene ch'io
alcun ristoro. bembo, iii-370: ohimè, che son? che fui? /
ritondi e bianchi come due rape! ohimè, io sento strepito. = acer
oggi facea / sentire a questa, ohimè! di morte il danno, / dimane
, 38: oggi il tuo danno, ohimè, col suo dolore / vuol tor
: a mezzo dì s'annotta, / ohimè: trema la terra e t gran
2-1-48: v'è delia la nasuta: ohimè che naso! / pare il torto
tribolazione. liburnio, 3-96: « ohimè », rispose la fida serva, «
imperiali, 4-156: se l'aita, ohimè, non giunge tosto, / a
ecc. del carretto, cvi-688: ohimè, che 'l cuor ho di tal doglia
volti... volti'... ohimè. 'volticello'noi trovo, e non c'
fundo, / questo più ch'altro, ohimè, tanto mi duole. beccuti,
gesù cristo. oliva, i-2-338: ohimè quanto son rari gl'imitatori di un tal
in qua », rispose, « ohimè, figliuolo mio, che io ho maggior
pranzo. bandi, 2-i-45: « ohimè! » gridava la poveretta « ecco ito
urtata è stata quella. -ohimè, ohimè, o dio ho rotto un braccio.
, povra, afflitta, miserella, / ohimè, ogniun mi chiamarà / una vii
di lagrime pregni, disse: « ohimè! maestro mio, che avete voi che
le spalle come serpenti, gemevano « ohimè! qualche flagello ci è sopra ».
lunghissimo, di terra in cielo: ohimè, se non abbiamo vettovaglia, come faremo
mente. serafino aquilano, 255: ohimè, che indarno a le mie orecchie