il volto, / ché la terra ognor più s'asconde e abbassa. tasso,
/ ma viva, e illeso viva ognor chi impera. d'annunzio, ii-850:
21-51: dorme [il serpe] ognor per le sassose buche, / formando liscio
ingrossa ruvida e montando / la scaglia ognor, più spesse e più profonde / le
, 859: che non vi accaggia ognor qualche sciagura. tasso, 19-118:
/ e le botte di quei lascia ognor vòte, / perché è si presto,
accompagni / a spettacol si grato, ognor con triste / moto mi ripetea: guardalo
vetro. marino, 14-120: porta ognor seco, ovunque va, tanaglie,
divalla / per li fianchi, acquistando ognor più loco. -acquistare un luogo,
nove / genti di passo in passo ognor raguna. idem, 12-46: il
addenta e prossimi lambisce / i grandi, ognor con libertà bugiarda. verga, 1-387
date addietro, / ma col viso ognor vólto all'inimico-idem, 18-300: e
: il bianco, che del nero è ognor più bello, / più brutto è
il numero. arici, 86: tremola ognor la bionda spica, e i solchi
: tu, pirausta, nei fochi ognor t'aggiri, / io farfalla al balen
ch'onda ed ombra ingrata adugge, / ognor va presso a rimanerne estinta. alfieri
petrarca, 135-88: questa fonte, ch'ognor piena, / ma con più larga
/ vagando. tasso, 14-43: non ognor lunge dal cielo / tra sotterranei chiostri
affida, / benché trovi la sorte ognor funesta, / pur la pace dell'alma
leggiadro viso, / son tanti fiumi ognor d'eterno pianto. idem, 12-69:
: tu, pirausta, nei fochi ognor t'aggiri, / io farfalla al balen
m'aggrada, / che nostra gloria ognor più tale spanda. sannazaro, 4-81
in udir libera dirsi / gente, che ognor di tema raccapriccia. foscolo, 1-191
m'agrada, / che nostra gloria ognor più l'ale spanda. ariosto,
iii-249: tu, pirausta, nei fochi ognor t'aggiri, / io farfalla al
t'allaccia, / come può farlo ognor tepido e lento / ogni foglia,
ii-2-19: agitato [l'uomo] ognor più dall'impeto del desiderio e dagli
t'allaccia, / come può farlo ognor tepido e lento / ogni foglia, che
tanto vituperio, almanco / tenerle basse ognor non mi bisogni. guicciardini, iv-318
abbandonati amante, / e d'afflitte fortune ognor compagna. baldini, 4-30: nessun
forte ad altro affetto / di fame ognor necessità prevale. = provenz. ant
felice i fabricati ammanti / all'artefice bella ognor s'invia. p. casaburi
. lippi, 10-1: e raccontando ognor qualche bravura, / ammazzan sempre ognun
mio stanzino applicato a'miei studi, ognor benefici ammorzatori de'miei acerbi pensieri.
d'amorosa ruggine / con novelli amorazzi ognor s'impegola. salvini, vii-533: ho
loredano, iii-529: il senso traditore ognor m'invita, / già che tesser vital
donna iniqua e bella, / c'ognor m'ancide, mi difende e scampa.
era più fello, / che raddoppiava ognor l'ancise creste. 2.
mortale / sitir, per cammin tanto ognor deluso. carducci, 113: affaticato
dubbio calle / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza, / ed al fine
avanie, / ch'addosso a buoni ognor levando vanno, / che gli vanno
s'annide, / il mio fiero tiranno ognor m'è appresso. bruno, 108
vaglia. rosa, 52: sono ognor cento bestiacce e cento, / che sol
in niente. dotti, iii-249: ognor che del benaco io vengo, e torno
gli avi i nepoti, / sta natura ognor verde. idem, i-1145: le
monti, o valli, o piante onde ognor cade / salubre manna, o fidi
censore, /... / sta ognor con le bilance, bada a un
, la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; / e serpe
se ne gì co 'l sole / che ognor ce apriva di belleze nove. idem
chi sei? stanza adorata / ove albergano ognor grazie ridenti; / fabra di dolci
parini, giorno, ii-288: e ognor crescendo, tutte / di natura le viscere
felice i fabricati ammanti / all'artefice bella ognor s'invia. pecchio, conc.
cammin, che di faville / crescenti ognor la viva fede asperse. tommaseo,
/ per veder s'egli arriva, ognor s'affaccia. note al malmantile,
aspidi e ceraste / spaventoso corteggio ha ognor d'intorno. d'annunzio, ii-565:
: de'falli altrui ti assenna, e ognor più cresca / la lena in te
. tasso, 9-7: e rimembrando ognor l'antico scorno / e de l'imperio
questo capo d'assiuolo / ne dice ognor dell'altra una più bella. note al
: tu, pirausta, nei fochi ognor t'aggiri, / io farfalla al balen
seco avea dieci smargiassi, / attaccandola ognor co'sui rivali. nieri, 341:
, / com'più m'attempo, ognor più si fa forte. della casa
più m'attempo, e più caro ognor mi torni / minuto mondo.
consiglia, / e di nuovi sospetti ognor s'attrista. idem, 262-1: di
avanìe, / ch'addosso a'buoni ognor levando vanno. cuoco, 1-44:
46-57 (iv-115): il peregrino ognor del ponte avanza; / perch'era forte
calle, / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza: / ed al fine
avi i nepoti, / sta natura ognor verde. carducci, 854: dormono a'
. tasso, 8-27: più e più ognor s'avvicinava in tanto / quel lume
ascoltò. anguillara, 11-7: ma cresce ognor la temeraria guerra / de l'insolente
de'sudditi il popolo bagiano, / ognor di novità desideroso, / perfetto in lui
d'untumi fa un bagordo, / che ognor la gola gli fa lappe lappe.
/ l'onda nimica e 'l vento ognor più fiero. segneri, ii-246:
fagiuoli, 3-1-71: mi credeva che ognor foste per via, / e soprattieni tal
: mille balsami e mille / produce ognor l'orientai pendice, / pianta fedele e
che dal cultor ferita / ne'sospiri odorati ognor mi adora. magalotti, 21-173:
sempre il cervello, / come al papa ognor dia freschi guadagni / con novi dazii
innocenti bambinelli il sanno, / consumandosi ognor con doglia e stento, / quando da
fil di spago / avanzato alle scarpe ognor rappezza; / e un sudicio cappel che
anzi il toscano tuo parlar celeste / ognor più stempra nel sermon straniero / onde più
a gran prezzo i barbarismi che vanno ognor più deturpando la nostra [lingua].
] ne 'ntesi, / che n'ebbe ognor più fame: /... /
, che e'pareva che volesse ad ognor volare in altra parte. tasso, torrismondo
, 5-138: che di pomata / lardella ognor quei basettin di topo. baldini,
per tant'anni / da barbarici assalti ognor battuta, / parte non avess'io tra
regna. boiardo, 1-22-10: d'ognor che senti racontare / de alcun vecchio
o a un gran sovran vicino / stassene ognor, se non sovran, ben spesso
/ quasi continuo verme, / roderà ognor le vostre menti inferme. g. c
tu, regina, / perché più ognor di bene in meglio ei vada, /
potente, / del giusto il germe ognor benedetto fia. redi, 16-vii-427:
, / egli è che nel bersaglio ognor figuro / l'orrore che i miei occhi
, / ch'andando a letto, meco ognor si cruccia. luca pulci, 3-63
4-52: sogna politica / ne'suoi progetti ognor fermo e costante, / né cura
seno / ima voce ascoltar, che ognor mi dica, / qualor bilancio e
mutano anella, / e mostran vari ognor biondeggianti, / sì che a senso mortai
di cristo di zizanie empite, / ed ognor con avara impertinenza / e testamenti e
, 39-39: veniva il poco lume ognor più fioco; / e intanto al
fanciullo / sono, bella lisetta, ognor trastullo. / ruzza col ghiro il
stare / indosso a chi di broda ognor s'imbratta. carducci, 766: a'
legge. casti, 22-7: gli stessi ognor spettacoli di gloria / offre l'umana
, / ma naturale, e par ognor più vaglia. tasso, 15-65:
. di cui / la chioma ingrossa ognor, buttante spine. pascoli, 233:
caballino. forteguerri, 9-11: diguazzi ognor nell'onda caballina. -figur.
memorie, all'uom cadente sì grate, ognor per dolce illusione all'animo richiamandomi un
, ove mi spinse / fortuna, ognor più caggio in ver gli abissi,
mente, / ché ingoiando di quelle, ognor sull'ali, / divenian dotti e
verghe a'fianchi / chi gli ministra ognor foco maggiore. vasari, ii-468:
è sanza core. idem, 1-5-14: ognor cresce alla donzella il caldo, /
d'orso? / a che di comendarla ognor mi sforso, / po
, 86: 11 mar di corte ognor molesta / rabbioso vento, che d'
foscolo, vii-26: il genio mi comandava ognor più di rinunziare all'onore ed al
: o campare o campacchiare / voglio ognor, lieto e giocondo. tommaseo [s
de'medici, 488: vedesi ombrone ognor più campo tórre, / la ninfa
spoglia ha mista, / che l'apparenze ognor muta a la vista.
/ la morte e l'alma insiem ognor fan prove, / la prima e
] opprimi i tuoi, / e ognor tuoi danni e tue colpe deplori, /
vino e vestimenta? boccaccio, 2-13: ognor che su vi dava, non invano
il bianco, che del nero è ognor più bello, / più brutto è nel
questo capo d'assiuolo / ne dice ognor dell'altra una più bella. d.
quella volubil gente, / che vaga ognor di prìncipi novelli / or piega al
bramava e più devea / essergli caramente ognor a lato! galileo, 928: la
fracassa / l'onda nimica e 'l vento ognor più fiero. bandello, 1-7 (
parini, iii-77: tu una stilla ognor di pianto / da mie luci aride
fra'serti d'oro / te ne stavi ognor giuliva, / con tal pratica cattiva
questa / causa, or sì dubbia ma ognor sacra, afflitta / ma non perduta
liete e pronte / le vaghe ninfe ognor del vicin fonte. tasso, 8-74
il vulgo, / sotto vario sembiante ognor lo stesso. carducci, 995:
fede e il suo servizio / favelli ognor di lui celebratóre. redi, 16-viii-159:
/ che da maggior fornace / sento ognor consumarmi, / né può cenere farmi
avrò. del mio rimorso / la voce ognor mi sonerà nel core. alfieri,
marino, 10-141: la maligna censura ognor l'è dietro, / e quant'ella
i lumi, / dove nel bel sereno ognor s'aggiorna. galileo, 382:
zato, / e sanza alcun riposo ognor ringhiando / giva di 2 —
dio pose / in lei, co'tanti ognor divari suoi. = deriv. dal
vana cupidigia a'ben dannosi, / ardendo ognor di fuoco più mortale. segneri,
ne va con festa e gioia / ognor tenendo il chitarrino in mano, / perché
di ciarliere / solitarie monachelle / ch'ognor stan su l'uscio a bere /
che rimanendo i'teco / mi cibi ognor della rugiada santa, / e rinfreschi
di polve, / con rochi stridi ognor chiede rugiada. boccalini, i-368:
, che vi son tormentati dalle fiamme cicane ognor rinascenti, e non mai n'escono
oscura / se'di quest'occhi onde ognor verso un fiume, / or che altrove
ponto i lidi e i regni / purgando ognor di barbari corsari; / ma in
. lemene, 449: tu seguendo ognor tuo stile, / non saprai prender
, che cotanto / di liquido cimurro ognor ti doccia. aretino, 8-153: vòh
la prima; ma se cali / tanto ognor, l'ultima sei. carducci,
. berchet, 93: e cala ognor più il volo, / più lo raccorcia
circoscritta / sotto i bardi pennelli è ognor la stessa. foscolo, vii- 132
medici, 472: latte ho fresco ad ognor, e nel fiorito / prato fragole
staria, / se, qual base, ognor col dosso / non reggessegli il costante
il governo: il commercio si arrena ognor più, onde per ora tutta speranza è
sparse / di cosa in cosa; e ognor crescendo, tutte / di natura le
-per simil. fiacchi, 38: ognor dicea [il giglio] / ch'ei
compiangere / pensando al tempo buon che ognor depravasi. carducci, i-400: non che
compieta / diguazzi [il poeta] ognor nell'onda caballina. -giungere a
verbo santo / sotto favole e scisme ognor si vende. monti, x-2-174:
acque schiumanti con furor condotte / per valli ognor di nuvole coperte. d. bartoli
l'esequie. tasso, 6-iii-195: ognor condotta è nova pompa a morte,
miser chi mal oprando si confida / ch'ognor star debbia il malefìcio occulto. tasso
il cielo / gli sguardi confidenti ognor sospinge. colletta, i-250: i monarchi
, volubile, inquieta. / si varia ognor né mai fermezza tiene, / or
l'alma conquise. fagiuoli, 3-5-82: ognor vedere il poverello opprimere, /.
e candide viole / questo capro ch'ognor far tronche suole / le tue viti or
. marino, 12-79: qui meco ognor ne'duri essilii tuoi / e consigliare e
consigliatrice accorta, / par che dicami ognor: sempre si muore. carducci,
. marino, 12-79: qui meco ognor ne'duri essilii tuoi / e consigliare e
7-202: talché l'aere per tutto è ognor men puro / e più contagioso e
languidi mortali, / di cui s'odono ognor gridi e lamenti, / semini colaggiù
fallace, / che il cieco mondo ognor convolgi e turbi. 3
schiumanti con furor condotte / per valli ognor di nuvole coperte. magalotti, 21-45:
, né inopia, / ma vi sta ognor col corno pien la copia. a
non temere / che fra tenebre nere ognor sepolta / la luce ti sia tolta.
bei cristalli / gli smeraldi ogni pianta ognor confonde / e va flora con teti
disbrana; / e le dimesse menti ognor tormenta / la corinfestatrice povertate.
né inopia, / ma vi sta ognor col corno pien la copia. idem
il saggio umile, / nel vederti ognor più vile, / non vorrà stimarti
de'medici, 488: vedesi ombrone ognor più campo tórre, / la ninfa ad
maniera il cielo / con moto alterno ognor si volga, e giri; /
. / se, qual base, ognor col dosso / non reggessegli il costante
anzi il toscano tuo parlar celeste / ognor più stempra nel sermon straniero. leopardi
. rota, 1-1-255: son l'arsure ognor più forti e crebre, / sì
/ fra mille stenti, e fummo ognor berzaglio / degli archi e degli schioppi.
203: la punisce assai / quel crescente ognor più sovra le guance / odiato di
vento più terribile e diverso / cresce d'ognor e mai non se raffina, /
. / non senti che il romore ognor più cresce? caro, 11
dell'* ebrea '« se oppressi ognor... » qual essa uscì dalle
. marino, 10-141: la maligna censura ognor l'è dietro, / e quant'
mar tir mi crollo, / anzi ognor temo non venga meno. -figur
dell'onda, / che par che ognor se lo inghiottisca e rube.
lippi, 12-25: quei tre ch'ognor come cuciti a'fianchi / gli stavan
, mi ci nuoci, / ch'ognor con nuovo foco più mi coci. boiardo
, lo riguarda la mogliera / credendo ognor ch'ei ripieghi le cuoia. paolieri,
di polve, / con rochi stridi ognor chiede rugiada. pedemonte, 183:
nel mio pensiero come una stella / tu ognor spuntavi, genova bella. caràtteri,
.., / in farmi grazia ognor senza penuria / usaste modi dolci e singolari
; / e le dimesse menti ognor tormenta / la corinfestatrice povertate.
poscia incanto adoprerò sì forte, / ch'ognor, mentre ella qui fìa custodita,
e mansueti, / conigli e lepri ognor correndo intorno / di se fanno il
50): quanto dall'un de'lati ognor mi sfida / quei, che null'
altri si creda / ch'ei d'animale ognor vestisse a foggia, / qual par
pose / in lei, co'tanti ognor divari suoi. d. bartoli, 1-2-6
33: scrivi ch'io mi rammento ognor quel duro / ultimo addio ch'ei
/ arti si diede, e ne fu ognor più vago. chiabrera, 470:
, / e lo spazio di mezzo ognor decresce. denina, iv-71: nelle
impotenza decretata dai tempi, dall'egoismo ognor più invadente, e dall'inerzia vostra
): quanto dall'un de'lati ognor mi sfida / quei che nul- l'
/ l'alma fastosa e folle / pascendo ognor si va de'propri mali: /
speranza. varano, 136: e ognor del mare alla gonfiata parte / levavasi
: il ciel s'abbuia / di nubi ognor più mi narri ose e dense.
compiangere / pensando al tempo buon che ognor depravasi. agostini, 43: bevendo la
donna deputati, / i quali armati ognor stavano intenti / a la guardia del loco
re, cui prospere / le sorti ognor desia, / noi [belle arti]
si comprese, / come scorte ad ognor da buon destini, / d'un
sistema atroce / la detestata ognora e ognor temuta / filosofia dee soffocar sua voce
ampia cittade ove difesi / mal fùro ognor dai dolci assalti e crudi / i desir
alfieri, 8-349: sempre assetato e ognor digiuno amante / giaccio. mamiani,
] per provvedere ai bisogni spirituali della ognor crescente popolazione del paese, elevato alla
che dall'alba a compieta / diguazzi ognor nell'onda caballina; / né che ad
nell'onda caballina; / né che ad ognor sul menalo e permesso / riposi,
follia, la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; / e
. boiardo, canz., 114: ognor se va più dilatando il male,
mi dileggia, / e di vane speranze ognor m'ingombra: i poi si muta
: qual uomo, in cui grave ognor più cresca / la febre ria, che
questa italia / vedova trista, ch'ognor più dimagra / e di buoni e di
/ per scardassai diminuito avea, / ed ognor più per l'indo giovinetto / di
difese. tasso, 14-43: non ognor lunge dal cielo / tra sotterranei chiostri è
ne gli orti, / dove prendono ognor schiere beate / di ninfe e di
sistema atroce / la detestata ognora e ognor temuta / filosofia dee soffocar sua voce
dirupi / la neve, che pendente ognor minaccia / del precipizio suo gli orror più
: l'arcier di citerea / disviscera ad ognor la giovinezza; / e gli spirti
; / e le dimesse menti ognor tormenta / la corinfestatrice povertate.
ed implacabil serpe / quell'anima infelice ognor discerpe. = voce dotta,
/ col pianto, che per gli occhi ognor discioglio. -trasportare, far scorrere
portando il testimonio occulto, / che ognor crescendo, ognor si discopria. pindemonte
occulto, / che ognor crescendo, ognor si discopria. pindemonte, 10-128: su
parte siete; / voi nomar nostra donna ognor solete, / io sempre in bocca
che ferraù li prese, / gli ha ognor tenuti in loco oscuro e fello,
per ispasso, / me ne discredo ognor colla mia fante. sassetti, 130
qual mordace lima / discresce e manca ognor tuo stanca spoglia, / anima inferma
/ e le lagrime e 'l pianto ognor l'inonda; / di giorno in giorno
discresce / e di grazia del ciel ognor più abonda. 3. decadere
dell'onda: / che par ch'ognor se lo inghiottisca e rube. guicciardini,
e al terremoto / sembravan voler dare ognor la mossa / con l'aste e
. soffici, v-1-622: ognora e ognor più la sua arte si allontanava,
che da molti anni si vanno disgustando ognor più di tutte le cose del mondo.
ascose voglie / ne'cuor l'intimo ognor si disorpella, / tanto lor conoscenza
chiabrera, 1-i-411: altro che voti ognor non fan le spose / sopra lo
; o dispietata stella, / com'ognor sei contraria al mio disio! alamanni,
si vuole, / schiavitù e dispotismo ognor discemo / nel- l'opre, nei
ma l'angoscioso pianto, / che distillando ognor questi occhi vanno, / forza è
/ mercé de l'ignoranzia ch'è ognor meco. -decifrare (una scrittura)
a. verri, i-149: scopriva ognor più instabile il possesso di un cuore
/ e pur segno / ai martiri ognor mi vuoi. casti, 10-59: degno
/ il pescatore i pesci, / che ognor distrutti, ognor rende natura / in
pesci, / che ognor distrutti, ognor rende natura / in modo che puoi dir
. varano, 251: ivi scontrando ognor le rigogliose / acque scorrenti dau'origin
amorose fila. marino, 2-5: mille ognor le propon, con finti vezzi,
: l'arcier di citerea / disviscera ad ognor la giovinezza; / e gli
, / parli di te, che preghi ognor per nui. d. bartoli,
si divalla / per li fianchi, acquistando ognor più loco, / move dall'alte
, che cotanto / di liquido cimurro ognor ti doccia. nardi, 476: riferiva
/ destar lo vuole, et ad ognor si duole, / perché nel letto è
danno, / che sto da tutte gioie ognor diviso. neri de'visdomini,
, e a lui torna, / e ognor pianto dagli occhi le piove. /
[crusca]: qui starommi; né ognor da mille bande / vengon richieste,
è feroce, / se no 'l domano ognor onde gelate. pallavicino, 10-i-122:
e ch'altri me poi domini / ch'ognor fa del mio cor scempio durissimo?
, / ma di scelta e di gusto ognor mancanti / stranio e imperito direttor gli
cor non scoppie, / che di dolersi ognor cresce il disio. groto, 242
, 8-122: i benefizi al doppio ognor rammenta; / le offese in un coll'
testura in varii nodi / la versatile ognor dovizia immensa / de'tuoi bruni capegli
delfino, 1-116: di nuovi drammi è ognor la vita piena; / e in
ii-1-31: per mostrarti vieppiù che ognor desio / compensarti e premiar, per quanto
, egli più duro / e più ostinato ognor più se n'invoglia. testi,
grassa,... / che partorisca ognor vivace e verde / e la gramigna
canti armoniosi, / il mio nome ognor risuonino. menzini, ii-187: a te
se l'effigge / dell'orribile morte ognor l'accora / e sempre di paura
, / che dal riso e dal gioco ognor si asconde, / né comparisce mai
, o enfiata polve, / se invincibile ognor hai vento al fianco, / che
, 55: l'ente appien perfetto ognor dispone / l'ottimo in sé destin col
/ questi gli ha il ferro al volto ognor converso: / minaccia, e intento
lito / cui tonda eoa lunge-risonante / ognor flagella; / o tra gl'ircani
. rosa, 61: dite che ognor degli epuloni al soglio / i lazzeri cadenti
e, quasi eterni foste, / monti ognor sopra monti in aria ergete, /
fil di spago / avanzato alle scarpe ognor rappezza; / e un sudicio cappel che
più lontan si volge, / seco rapido ognor da l'oriente / porti verso l'
l'alma fastosa e folle / pascendo ognor si va de'propri mali: /
vista corta, / che l'erre ognor perdeva all'osteria; / talché tra il
, il suono / a rigoroso esame ognor si chiama, / e 'l reo si
e invipero. epicuro, 57: ognor il cielo vèr me si essaspera / e
mortalità. rosa, 183: mordono ognor questa persona e quella, / e fin
sue mense invidia: / l'esperidi ognor deste / guàrdanli a me.
non cercate di saperlo, / esulcerando ognor dolor più grave. foscolo, v-163:
andar esuli dalle case paterne per mettere ognor insieme nuovo danaro? botta, 4-522:
satrapo, il dottore, / sta ognor con le bilance, bada a un ette
a scriver sua figura / perché d'ognor nel cor me la vagheggio. lorenzo
altri lacci e catene / vai fabbricando ognor più aspre e forte / delle tue usate
sei? stanza odorata / ove albergano ognor grazie ridenti; / fabra di dolci
/ e fia spento il disio ch'ognor m'assale, / e con la vita
a me sol greve / deve parere ognor, che l'empia falda / non depongo
et oro / chi per più possederne ognor s'affretta / di passar monti e
fallace, / che mi sospinge dov'ognor più ardo. pagliaresi, xliii-122: ne
, / egli è che nel bersaglio ognor figuro / l'orrore che i miei occhi
quanto tentone / la ricerchi ricciardo, ognor gli falla / il pensier d'incontrarla
, / e del fallir più saggio ognor divegno. marini, i-206: quando anche
/ di più misera prole ingenerando / ognor la terra, falsano le razze.
denti / de gli armenti / tragga ognor l'avida fame. govoni, 2-35:
ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso, e quel prenda in suo
creat'in mente un tal fantasma / ch'ognor ch'io lo mirava, / ch'
/ cibo, mi è tòsco: ognor mi sfugge il sonno; / o con
, 1-13: fra molti governanti è ognor discordia; / sempre guerra perciò gli
avi i nepoti, / sta natura ognor verde. moravia, xi-166: non era
occhi, / indi scocchi / ed ognor veneni e strali. angiolini, xxiii-
senza scabbia / di più candide lane ognor s'ammanti. guerrazzi, 6-387: i
/ l'alma fastosa e folle / pascendo ognor si va de'propri mali. zeno
incanto adoprerò sì forte, / ch'ognor, mentre ella qui [l'effigie della
i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e larve, / ed
; ma al vero culto / costante ognor si piegherà sua fede. arici, 11-343
d'intorno / un nuvolo di nonni ognor vedete / di reumatico amor febbricitanti,
, 317: de far la mia vendetta ognor vaneggio: / e non so s'
fiero augello, / che del mio sangue ognor si fa più bello. / e
per più dispetto / ciascuna più feconda ognor rinasce. salvini, 12-6-527: e
preti, iii-177: ondosa mole, ognor d'acque feconda, / a piè
gli fiede / contr'al rubello ognor sdegno severo. parini, 408
d'onore / salite, che altra ognor è bugiarda e fella. giraldi cinzio,
/ e la speme e l'ardir ognor ravviva / grazia che largamente in lui
che ferraù li prese, / gli ha ognor tenuti in loco oscuro e fello.
feminile, e a cui / crescendo ognor disio manca la spene. ariosto, 12-92
. arici, i-129: di sangue ognor digiuno, / come sua rabbia e ferità
freme in vano / mi rido, e ognor mi riderò. pananti, ii-178:
, sogna politica / ne'suoi progetti ognor fermo e costante, / né cura
è feroce, / se no 'l domano ognor onde gelate. -acuto, scattante
filo di spago / avanzato alle scarpe ognor rappezza. leopardi, iii-794: qui
passa, d'ampie vene di ferro ognor feconda. alfieri, 8-182: ma,
va con festa e gioia, / ognor tenendo il chitarrino in mano, / perché
: calde [le acque] sorgono ognor; calde non solo / ma de'falli
anima mia, / bench'a la mente ognor mi séte unita, / ma poi
sparte / altra fissa, altr'errante ognor si giri: / chiaro in sì
. forteguerri, 7-101: ma vienimi ognor bella speranza al fianco, / né vuol
immortal toleicona / fida compagna al fianco ognor si tiene. parini, giorno, i-250
fiero augello, / che del mio sangue ognor si fa più bello. / e
ne le cose libre / vana perché fortuna ognor mi scarga. serdini, 1-112:
questi truffatori / si dimostri la corte ognor nemica, / a quelle venga il cancher
suolo / rendean con le lor ombre ognor più grato, / e il pesco,
genial lo spira; / e cala ognor più il volo. poerio, 2-76:
28: con quella che al labbro ognor gli arride / grazia, cui diede il
e 'l fele; / e la battaglia ognor vien più crudele. r. borghini
imprese e tanti assalti, / seguendo ognor per aspri luoghi et alti / la
[giunone]... / s'ognor l'empio figliastro di vulcano / con
in capelli, / gridando, mentre ognor di sudor gocciola: / uomini e donne
notti / sotto a'tiranni dorme? ognor dall'alto / su le schiave cervici ignudo
: / tirare i colpi a filo ognor non lece; / ma pur di sella
: ma il fin di tutto è ognor di pianto un rivo. foscolo, 1-26
m'ha data tal ferita, / ch'ognor fenita / vorria avaccio, / poi
mondo solo) / sempre assetato e ognor digiuno amante / giaccio alla destra coscia
la tua man gentil gli tocca; / ognor convien che tua biltà raffini / nel
il giovane, 9-512: s'oda ognor voltar di macini, / e pestar
bianco marmo. dotti, iii-249: ognor che del benaco io vengo, e
e sferza d'ira / la mia donna ognor l'anima mi batte. p.
può immaginar maggior flagello; / ch'ognor v'oltraggia rimbrotta e nimica, / né
. vandali, lvi-139: come rotando ognor la face eterna / veloce, e
: con disusata foggia / virtù crescono ognor tante, e sì nuove,
'nvolata, / manchiti sotto i piedi ognor la via, / o lubrica, o
44: ivi l'un l'altro ognor conforta e folce / su quelle vie di
il folle / timor che ti minaccia ognor sì forte. marino, 7-3:
. salvini, 10-3-xxxi: col paradiso ognor in vista, e coll'occhio dell'
/ non ho più aita; anzi più ognor pavento. / non di dolce cantar
, che di pianti / fonte amara ognor ti fu, / di stranieri e
di saetta ardente, / e gite ognor di mille prede alteri. vico,
/ che da maggior fornace / sento ognor consumarmi, / né può cenere farmi
morte. tebaldeo, 1-6: ognor ch'io penso che partir me degio /
principio ad infocarsi; / ed infocato ognor si fa più molle, / talché come
ha data tal ferita, / ch'ognor fenita / vorria avaccio, / poi sì
abbandonati amante, / e d'afflitte fortune ognor compagna. d'annunzio, iii-1-404:
i-311: latte ho fresco ad ognor, e nel fiorito / prato fragole colte
/ anzi par che 'l tuo passo ognor avanzi, / sforza l'arbitrio di
e frangi? / pianger ben merti ognor, s'ora non piangi. monti,
che si dole, / benché mi fugga ognor, benché s'appiatte. bandello,
si saldo, / e sì possente ognor più si raffredda? forteguerri, 11-58:
redi, 16-i- 26: come ognor vi s'imbacucca, / dalla linda sua
/ onde con pompa et arte / ognor t'illustri e fregi, / crede ella
. parini, 401: però s'ognor più bella e più secura, / e
, / o madre inclita mia, ognor ti fregi, / ben dèi saper cui
incende / di pessimo livor, più ch'ognor vede / aver tal fama il suo
, e ben vin nasce, / ognor tienla la pioggia e la frescosa /
ben puoi veder che non risponde / ognor la fine come va il principio, /
, un santo zelo / che i precordi ognor mi frugola. 2. andare
o nume / di cui son l'opre ognor potenti e grandi, / o se
per costume, / dove sta l'aire ognor pallida e smorta / per la cener
... /... ognor più infuria e cresce. g. bentivoglio
baldanza: ma nel di dentro rodevansi ognor di rabbia. algarotti, 2-57:
sapere / che fan l'oro, e ognor vuota hanno la tasca; / e
. torini, 361: tu vedi ognor del fuso / la vite, un aspro
, io fustico / in ne la terra ognor per qualche granfine, / e
rolli, 553: le farà vezzi ognor, / terralla con onor in gabbia d'
a tener su chella bella persona: / ognor la porti con galanteria: così volessi
il ventaglio, ella solea / portar ognor qual duro bacchio in mano, / ed
panza. a. verri, i-34: ognor più inquieta e garrula saffo prorompeva in
quei non spegne / il santo gaudio ognor lieto e giocondo. tommaseo, i-193:
vicin qualche gazzotto, / ei strepita ognor più, soverchia e spuma.
, / ch'ad amarvi più lieta ognor l'induce. tasso, 13-i-581: l'
144: né t'in- cresca ad ognor l'arida sete / a le madri gentil
, i-218: tutta / la germogliante ognor peste si uccide. germogliare
sospetto! / in un ferito petto ognor dar loco / ora al ghiaccio, ora
vostra gran beltate, / in cui mirando ognor più gioglia sento. anguillara, 9-286
alfieri, 1-398: intanto andava / sperando ognor di raddolcirti, e a parte /
la mira / la desira / ad ognor sì gioiosetta. = deriv. da
me stesso inganno, / vedendo ognor presente /... / lei che
di saetta ardente, / e gite ognor di mille prede alteri. 9
tiro / sento nel core e l'alma ognor più lieta. di costanzo, 181
vita. è della ruota / del tempo ognor precipitoso il giro. fogazzaro, 1-31
troppo tardi. guadagnoli, 1-ii-249: ognor le nostre idee saranno storte, /
possa quasi giunta / diverso intendimento ch'ognor lampa. s. cavalli, lii-8-44:
corpi superni, / che si girano ognor con moti etterni, / dispongan qui
re, cui prospere / le sorti ognor desia, / noi [belle arti]
.. / del giusto il germe ognor benedetto fia. muratori, 5-i-108:
e più felici selve / vi ritornano ognor quanto involarvi / fra pirene e i tre
/ per veder s'egli arriva, ognor s'affaccia. panciatichi, 263: egli
campi / tremante il piede mio, che ognor temea / di calpestar la gloriosa polve
in capelli, / gridando, mentre ognor di sudor gocciola: / uomini e donne
8-184: parmi ch'uom v'abbia ognor, che in su la gola / minaccioso
sì lieto in vista, / mille corrono ognor labbra anelanti. foscolo, gr.
ch'altri lo annunzii, / gradito ognor, benché improvviso, il dolce /
esce ne gli orti, / dove prendono ognor schiere beate / di ninfe e di
se il tuo fiero marte / grato diletto ognor teco si prenda, / senza che
/ gravi al tuo sesso troppo, ognor sottrarti / io volli appieno. leopardi,
, / ch'ad amarvi più lieta ognor l'induce. caro, i-210: è
quattrino. ben s'acorse, / ognor mutando e molestando gresso, /
, i-36: vulcan, di genio ognor sozzo e grifagno, / sposa questa bagascia
, v-902 (467-8): se tanti ognor mostrate e tal prodigi / del vostro
, 1-1-65: per tuo dolore / ognor di pianto fo grondar le ciglia! parini
offerian le nozze, / non di locuste ognor cresciute a stento / in guaine d'
, può le tempie / tenere in agio ognor fra due guanciali, / tremi e
ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso e quel prenda in suo duce /
un candido guarnèllo, / che lasci ognor visibile / il piè leggiadro e snello
il consolato. melosio, 1-57: favole ognor, più che un poeta ordisce,
, d'arme guernito, / tremila miglia ognor correndo era ito. busini, 1-171
vaghe / di morte e di lor piaghe ognor miu'alme. tasso, 1-12-103:
novella / ella apparia guerriera / ad ognor d'ogni fiera. -crudele.
già ch'altri lo annunzii, / gradito ognor, benché improvviso, il dolce /
di verghe a'fianchi / chi gli ministra ognor foco maggiore. pescatore, 17:
chiede, / ed avido di sangue ognor s'impingua, / allattando nel seno idrope
nevi ignude, / onde foco amoroso ognor si desta. allegri, 177:
.. ogni suo nuovo scritto inleggiadrito ognor di nuove bellezze, mi sarà di
m'imbacucco / nel zamberlucco, / come ognor vi s'imbacucca / dalla linda sua
, il regai flagello, / che ognor tuoi schiavi imbaldanziti dome. manzoni, pr
facevi del casato: / asciutto asciutto ognor giovanni io intesi. / un migliaio di
di mille scudi. malatesti, 59: ognor che con le pecore in pastura /
ruscelli, xxvi-2-198: per denar fansi ognor più brutti imbratti, / tanto la sete
s'immacchia. alfieri, 5-72: ognor più nel buio il ver s'immacchia.
può immaginar maggior flagello; / ch'ognor v'oltraggia. pasqualigo, 198: mi
/ che certe sottilissime membrane / ch'ognor staccate dalla buccia esterna / de'corpi,
morti, e l'imminente / saccheggio ognor più disperati rende. cesarotti, 1-iv-58
o magro che sia, / immascherarsi ognor sembiante e quore. -rifl.
futuri mali immensa schiera, / onde ognor cinto io vo vivendo e vissi.
negli ammaestramenti politici di campanella in modo ognor più imperioso. 4. in
strana, / che tra novelli impacci ognor m'annodo! tan sillo
che il candido volto di forestina imperlasse ognor più, abbandonata, com'era,
; / del colpo che a morir ognor m'invita, / del vostro orgoglio
futura. passeroni, 5-191: pronti ognor colla cazzuola / fra le mani, tura
di rena. boccaccio, vi-158: ognor che su vi dava non invano /
. gonzaga, 28-38: quando più ognor l'indomito e guerrero / vago di
, sogna politica / ne'suoi progetti ognor fermo e costante, / né cura già
acqua cresce: / da le radici ognor d'acqua si pasce: /..
dabbene, / da'quali lo zelante ognor si fa, / per fare impune
purga ancor le macule terrene / smorzando ognor gl'in pascoli, ii-1446
s'indora, / o seta inostra, ognor s'imperla e inambra. d'annunzio
, 131: perch'il mio martir più ognor s'inaspri / chi sa s'uscirò
trissino, 2-2-266: l'uomo invidioso ognor s'inaspra, / quanto più benefici
/ o del rozzo natio, ch'ognor più inaspra, / e cólto più s'
su lo smalto / correa di sangue ognor più d'un ruscello, / cotal degli
ad un canoro spirto / non toglie ognor l'invida età: col crine /
sua minestra; / ma l'angue ognor fra'piei se gli incapestra / dicendoli:
e sfavilla, / fatt'incendio immortai ch'ognor s'avanza, / fiamma che risvegliò
e tu scherzi, e tu ridi, ognor costante, / nelle tue colpe,
in incitarlo all'onorata palma / nove ognor penne al desiderio aggiunge. botta,
quelle incorrotte leggi, i che sacre ognor furo a'monarchi ancora. -che è
piacer più vivo ognora, / benché ognor ripetuto all'alme amanti. giordani, iii-62
mesto i più giorni e solo, ognor pensoso, / alle speranze incredulo e
/ esser noto a chi regna, e ognor sugli occhi / un duca aver che
questa italia / vedova trista, ch'ognor più dimagra / e di buoni e di
che ne'princìpi suole / parer placato, ognor più incrudelito. di costanzo, 28
/ ancor ch'a lui s'inculchi ognor l'inferno, / quanto opreria passionato
/ sul libeccio usurpatore: / come alzando ognor s'inculmina! = comp
/ l'arco strateso, e temi ognor ch'ei rompa, / così ai domini
mai ne'cori umani / vi fate ognor della ragion tiranne. alfieri, 5-22
/ arti si diede, e ne fu ognor più vago. -che è sede
excelso grado elevato. tebaldeo, 1-61: ognor mi sforzo cum mia lingua trista,
passione). stigliarli, 2-2: ognor che '1 volto affisi e i labbri
siccabil fonte /... esce ad ognor con tanta largitate / da quello eterno
. serafino aquilano, 168: anzi ognor più spietata far si vede / crescendo
: / davano a gambe e braccia ognor di piglio / rovi e ginepri,
. tasso, 4-44: va crescendo ognor l'aspra ed infesta / furia de'brandi
di ogni creatina. nappi, xxxviii-209: ognor se sforza più tonni el mio lume
. bentivoglio, 7-1151: il vate ognor più fiero i dardi svelle / nelle ferite
certo duolo. / conciosiaché la piaga ognor più viva / diventa, e col
costringenti. monti, i-22: dissipando ognor rischi e paura / sospendi in mano all'
inessorabil arco, / di maligne influenze ognor più carco, / segno i giorni
xxx-5-297: vedrai strane venture / e cose ognor maravigliose e nove, / che sol
; / e chi la carne segue, ognor s'infranca. senza necessità, o
salvini, 24-367: per l'uguaglianza ognor lieta degli uomini, /...
, la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce. l. adimari
/... / cresce più ognor quanto più il loco assembra / l'aspetto
muti, / augei che d'uova ognor covan un paio, / augei pelosi sì
dell'onda: / che par ch'ognor se lo inghiottisca e rube. b.
.. / fa che gl'ingiusti oltraggi ognor rinove, / esca aggiungendo a rinfiammato
le scale, / insulti e scherni ognor soffre ed ingolla. corcano, 444:
la fama tua [o italia] che ognor mi sta presente. pigna, 145
. /... di vane speranze ognor m'ingombra: / poi si muta
/ ch'andando a letto, meco ognor si cruccia. baldi, ii-14: a
ingrossa ruvida, e montando / la scaglia ognor, più spesse e più profonde /
, libidinosa, / ma perché turba ognor di marte il cuore, / figlia
che 'n tutto il corpo / innumerabilmente ognor si muta, / poiché ciò che
innumeri martiri, / eterno duol che ognor me struggi. labriola, i-225: gli
poter felice / mentre mi lice, ognor vogl'io ch'appieno / m'inondi e
inonda illustri carte, / che sacre sieno ognor. genovesi, 491: più d'
né inopia, / ma si sta ognor col corno pien la copia. siri
da'suoi, da rii pensieri / ognor seguito, ei mena gli anni; e
altri [l'anguilla] è pronta ognor, lubrica e viva, / sottile
l'estro di scrivere, col volto ognor gaio e colla rimembranza piacevole delle cose
allo ingegno penetrante, / alla mente ognor pensante / voi non date alcun ristoro
. salvini, 16-429: i troiani ognor coll'asta / tenea ben lungi dalle
inonda illustri carte, / che sacre sieno ognor. cesarotti, 1-xvii-7: a patroclo
, ii-157: odi mantua tua che ognor ti chiama, / odi il clamor da
un intenso dolor di ardente forza / ognor mi cresce al cor mortai tormento
buonarroti il giovane, 9-516: vi spirano ognor brame assetate, / e pensier mille
i legni, / e s'internano ognor le vele ardite / fra l'ignote voragini
, 5-271: tra i più potenti, ognor pescarne alcuno / perfin dei re
aquilon disserra, / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien, nè
amore, che fra sue belle membra ognor s'intrica. ariosto, 147
perché tra tanti mali / t'intrichi ognor? l. martelli, 1-104: lasso
e la loro assidua presenza mi riusciva ognor meno spiegabile. moretti, i-948:
e strana, / ove il vizio ognor s'alza e virtù cade, / conosciuta
. vandali, lvi-139: come, rotando ognor, la face eterna / veloce e
s'invesca / il miglior pesce all'amo ognor rapace. d'annunzio, vi-1107:
che il maggior ben disprezza / et ingannata ognor più dolce l'esca / di due
il misero, e rinfresca / quel foco ognor che l'anima gli accende: /
caporali, ii-38: or io, che ognor più di veder m'invoglio, /
ch'irato / nettuno con ulisse, ognor lo tiene / tapino in terra, o
d'ira acceso; / ma tira ognor me non governa; il tempo, /
ardor ne sforza, / la divampata ognor squammosa lingua. arici, i-179:
: il ciel l'irróri / di grazie ognor novelle. g. l. cassola
che la chiama mia, / ché ognor che io i j lego a lacrimar mi
, 3-1-12: l'acqua rinforza e prende ognor vigore, / tanto ch'io penso
/ questi gli ha il ferro al volto ognor converso. l. cattaneo, 29
cervello. guadagnali, 1-i-170: se ognor la marchesina smania, / se d'isterici
spirto, che a più alte prove / ognor la instiga e muove. -in
, vede el gran torto / ch'ognor mi fa; non potria farne istoria /
, la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; / e serpe
che odiato odiava, tra i sospetti ognor travagliandosi. de roberto, 202:
uve il sangue amabile / non rinfranca ognor le vene, / questa vita è troppo
in guisa tal, guizzando / quivi ad ognor le natatrici schiere, / per le
, 1-117: quel più credo forte, ognor più fiacca / spezzar veggio; onde
beltà somma / lacci il maligno tende ognor. leopardi, 34-136: alle offese /
poi la dottissima scrittura / del lagrimante ognor serio eraclito. carducci, iii-17-22:
sì mi tien diffeso, / sperando ognor ch'io possa saziare / el lacrimoso cuor
voluto sempre senza pietà perseguitarmi, perché ognor sieno i miei giorni lagrimosi e oscuri
naufraghe teste in ciascun lato / nereggia ognor la perigliosa spuma. b. croce,
i lai della invisibil ninfa, / che ognor delusa d'amorosa speme, / pur
possa quasi giunta / diverso intendimento c'ognor lampa. viani, 13-140: lampò nel
atra notte faran lieto giorno / lucendo ognor con cento stelle a pari.
struggerà di stimolosi affanni, / percosso ognor da peni- tenzia ria. tasso,
languir degli occhi miei / chieder poteano ognor per me mercede. 3. passaggio
untumi fa un bagordo, / ch'ognor la gola gli fa lappe lappe. passeroni
adocchi crispin, che di pomata / lardella ognor quei baffetti di topo. gioberti,
siccabil fonte, / ch'esce ad ognor con tanta largitate / da quello eterno
bruna, / tacerem questa fonte, ch'ognor piena, / ma con più larga
i notturni miei riposi furono / turbati ognor da strani sogni e larve. galileo
sfacciatezza. marino, 12-210: porta ognor, senza legge e senza freno,
luci / lascivette, / che saette ognor vibrate, / con cui l'anime piagate
m'accusa io tento / di corromper ognor. betteioni, i-333: tremando ella
cui tra paure odorate / corre lattando ognor fresco ruscello. lubrano, i-464:
secco in secco, / dov'alia vita ognor fassi un acciacco? ricci, 3-163
tu, crude 1 amor, che ognor in pene / mi tieni in servitù
sgomentin le patite pene / che amor ognor vi dà. ariosto, 13-37: con
, / che il tuo nome ad ognor non si rammenti, / o via più
letteruta, / e fra libri si vuole ognor confondere. monti, x-5-442: deh
di lezzo, / e il piede ognor vermi e putredin varca. 4
noi e quelle care creature si faceva ognor più comune, rallegrata da quella facile cor-
del paonazzi, / ov'io ritrovo ognor tutti i miei gusti; / per forza
noi e quelle care creature si faceva ognor più comune, rallegrata da quella facile
boccaccio, iii-9-39: ben mill'anni ognor fi parea quando mensa stava /
o servo o ligio o mancipio; ognor presto / serò a ubidirti e pormi al
qual mordace lima / discresce e manca ognor tuo stanca spoglia, / anima inferma?
gli stami delicati; e vive / limando ognor più addentro. cattaneo, v-2-102:
e chiare acque si vede / tantalo ognor, pur sete eterna il lima. gabrielli
, a te medesmo inanzi / farassi ognor. alvaro, 7-49: l'amara disperazione
.. / di liquido cimurro ognor ti doccia. leonardo, 2-303: ogni
, / gli occhi al cielo ad ognor guerci arrovesciano. g. gozzi,
. goldoni, x-1194: io sfuggo ognor le liti / e non soglio toccar gli
vero indizio dànno / lo scoprirsi ad ognor, da chi col ferro / move questi
, o miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi amori / de le tenere
appressa / alle nari suggendo, e ognor frattanto / di lordezze frequenti intriso e
ch'è di numeri novanta, / dove ognor più d'un merlotto / vi si
di guai / più che altri è pronta ognor, lubrica e viva, / sottile
giornate, / le quai son pigiorando ognor intrate, / nel lucer dico, e
: la punisce assai / quel crescente ognor più sovra le guance / odiato di lucertola
vi vergognate. cammelli, 54: sperimentassi ognor gente lunatica, / al paragon de
/ cui l'onda eoa lunge-risonante / ognor flagella. = comp. da
suol stare a sedere, / ne ognor sta il diavol nello stesso loco.
e mi lusinga: / per tenermi ognor fisso / nel suo più scuro e più
, / la fuligine e il fumo ognor mi tinga. g. gozzi, 1-418
cortesia sempre gran lume / e par ch'ognor più ne risplenda e lustri. ochino
gran lume, / e par ch'ognor più ne risplenda e lustri. gualterio
s'egli / ne sospettasse! mesta ognor mi vede,... / mesta
e su lo smalto / correa di sangue ognor più d'un disparte con pace e
e macera, / a colui par ch'ognor più s'empia el saino. firenzuola
purga ancor le macule terrene, / smorzando ognor gl'incendi furiosi. -intorbidamento
signor, che del re franco / sieda ognor ministra al fianco / l'incorrotta fedeltà
bene istrutta, / che del futuro ognor non è presaga, / d'uno spirto
: ella fendeva i flutti, e ognor magistralmente / alzandosi e abbassandosi nel variato
: d'alti pensieri / piena trabocca ognor l'anima magna. d. bartoli,
tuba en oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor
mio core, / se chi vi porge ognor fresco vigore, / quanto più mi
/ perché non fai ch'i'possa ognor mirare / que'rai, che son così
miser chi mal oprando si confida / ch'ognor star debbia il maleficio occulto. fiorentino
malnata. serafino aquilano, 168: ognor più spietata far si vede, / crescendo
ai vizi. casti, ii-4-33: ognor malnata frenesia / di pazza ambizione il cor
infami in buon linguaggio. / mordono ognor questa persona e quella, / e
la pena, / ché 'l me trema ognor la mano. poesie musicali del '300
e vituperio, / da vera fama ognor più mi mancipio: / fine alla morte
: o servo o ligio o mancipio, ognor presto / sarò a ubidirti e pormi
, 31: avien che la speme ognor vien manco, / da me sparendo
, il regai flagello, / che ognor tuoi schiavi imbaldanziti dome. papi, 2-1-11
spada e brandi, / fulminando ad ognor da mandricardi / con stocchi, giacchi
/ col cor che, manducato, ognor rinasce? manducatòria, sf.
molti buon cavalieri / che a servirti ognor saranno freschi, / né contra a te
piccoli. casti, iv-124: degli uomini ognor questa è la sorte, / di
manera / da lor con sdegno altero ognor si move. del carretto, 2-133
spariti. arici, i-159: montando ognor più al sommo, il cielo / sgombro
. fagiuoli, xii-128: all'ignorante ognor tesor si reca, / e pel
chiabrera, 1-i-411: altro che voti ognor non fan le spose / sopra 10
suo strumento, / colla dolente psiche ognor d'attorno, / ch'ad ogni quattro
tonde infeste, / e scherno è ognor d'impetuosi venti. leopardi, iii-272:
1-350: certi occhietti marioli / hanno ognor bocche di foco. / se rubasser ferraioli
censore, f... i sta ognor con le bilance, bada a un
/ però marzocco soccorso domanda / e ognor d'aiuto a te si raccomanda.
, iii-iii: dietro a sì bella diva ognor correndo, / vengan novelli amanti:
soggiorna / e vede che del ventre ognor la cute / se le tende vie
campailla, 4-66: mosse da tetre ognor diversamente / stan l'aquose particole divise
e tramortito io lasci, / se ognor più forte, qual'anteo rinasci,
. batacchi, i-239: giunon chiacchiera ognor come una pazza, / ma trema
; e di volersen gire / minaccia ognor mazziculando a valle. = deriv
: che non sia chi di me ad ognor mi chieda, / come fra voi
e le donne, / e 'l capo ognor più che il canal mi fieda?
riceve a mille a mille / le ognor colanti stille. campailla, 16-40:
crescer la miro / d'onor celesti ognor di meglio in meglio, / tanto l'
/ che certe sottilissime membrane / ch'ognor staccate dalla buccia esterna / de'corpi
dio. caporali, ii-78: aspettavo ognor per penitenza / sentirmi trasformar, di
in dio nell'orazione / e, rivolgendo ognor per la memoria / i precetti del
mendico, / e si dolgon ognor del proprio stato, / per non esser
ardente sempre di sentimento, mi confermo ognor più che un giorno verrà, in cui
ben, che 'n mente e 'n viso ognor me sia. boccaccio, i-142:
insegna spiega. tasso, 2-6: ognor, mentre ella [l'immagine],
, 8-12: la merzé, ch'ognor per me si grida, / de dolze
. redi, 16-ii-95: dolce cosa ognor mi pare / con lirinda e con
tasso, 3-8: pianger ben merti ognor, s'ora non piangi. brusoni,
acqua cresce: / da le radici ognor d'acqua si pasce / ed a la
; / e la notte i tumulti ognor più mesce, / ed i rischi occultando
non giova. arici, iii-438: ognor più crudo / si mescea quel conflitto.
? pisani, 282: ove fremono ognor l'ombre inquiete, / di bianchi cigni
pananti, i-97: io sto guardando ognor con mesto ciglio, / resto delle ore
. fallamonica, 56: vanno sotto terra ognor volanti / liquori assai con li terrestri
mette un pezzo a bellosguardo, / credendo ognor che gli saltasse addosso. note al
antro] starsi / da letargia offesi ognor bramanti / e quivi gli accidiosi tormentarsi.
mostri la infinita doglia, / qual sento ognor per il tempo perduto, d'annunzio
10-20: s'odono orrendi tuoni, ognor più cresce / de'fieri venti il furibondo
) / un par vostro in catene ognor terrà? / né in fronte porterete
, / la quale a maggior morte ognor ze mena. — privare,
: divisa in quattro parti, ognor trascorre / la mortai vita, che da
, / la quale a maggior morte ognor ci mena. de luca, 1-15-
il minuto avorio [dei dadi] ognor si vede. pallavicino, 1-93: attribuivano
/ fra quai primier l'asin fu ognor tenuto, / non sofistican mai sul
i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e larve. tassoni
innamorato, / ch'ella 'l dimostra ognor quasi incarnato. cino, iii-182-8: omo
muse, che vaneggiate / folli cantando ognor che in piaggie erbose / al premer
noi. goldoni, xii-350: meschiare ognor conviene / la dolcezza col rigor. foscolo
, / ch'io non sia da miserea ognor più casso. = voce dotta
idolatrando il dilicato viso, / stavasi ognor colla bottiglia in mano, / brindisi
miser chi mal oprando si confida / ch'ognor star debbia il maleficio occulto. orlandini
a tutti quei misteri / si trova ognor presente il re d'algieri. tasso
io poscia incanto adoprerò sì forte / ch'ognor, mentre ella qui fia custodita,
ascolta, sulla destra vaga / l'irrequieta ognor mobile testa / poggia, e socchiude
ria: /... / sonno ognor sì moleste / e nel peccato tanto
sua falce funesta, / minacciasse ad ognor l'ore più corte. -con riferimento
te genio sbarbato, / che molli baci ognor prende e comparte, /..
e folti boschi; / poggi, ch'ognor più molli / fa la mia pena
chiarezza di quell'acque, / ov'ella ognor si specchia, ove si corca,
e monnosini, / che per avergli ognor mi segue e prega. francescani [in
pastore / i preghi, prego ch'ognor [la pianta] cresca e monti
ruvida e, montando / la scaglia ognor, più spesse e più profonde / le
i'ho teco, e d'odio ognor rinfresco; / or con più spade,
venuti, lxxxviii-11-674: voluntaria speranza ognor governa / lo spirto con l'inferma carne
17-719: impronta mosca / che, ognor cacciata, ognor ritorna e morde /
mosca / che, ognor cacciata, ognor ritorna e morde / ghiotta di sangue
giorno, i-880: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi amori / de le
, / e i mal. costumi ognor più si rinovano. canti carnascialeschi,
ma nuovo morso / della tagliente spada ognor gli aggiunge. -tocco rapido ed
strai spinse, onde molte / avvampavano ognor pire ferali. monti, 1-67:
877: astori, i sono ognor mortificato, / quando in mente mi
270: ben di dio, perch'ognor non siam noi teco? / ah,
scema / del moto universal, se ognor movente / non fosse in sé la
superni /... / sua primavera ognor ferma tenea. quasimodo, 125:
il cervello, / come al papa ognor dia freschi guadagni / con novi dazi
, / fa che gl'ingiusti oltraggi ognor rinove. mazzini, 25-221: lo spirito
corpo stanco, / se mi sembrano ognor gli ostri fenici / colmi di spine
e que'prìncipi e sin que'vescovi ognor vaganti? 5. genet.
mutano anella, / e mostrali vari ognor biondeggiamenti, / sì che a senso mortai
muti, / augei che d'uova ognor covan un paio, / augei pelosi sì
giorno, i-880: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi amori / de le
, che cotanto / di liquido cimurro ognor ti doccia. -tirare di naso
chiabrera, 1-iii-103: guizzando / quivi ad ognor le natatrici schiere / per le liquide
. idem, 34-292: sta natura ognor verde, anzi procede / per sì lungo
natura stessa delle cose, la popolazion nostra ognor crescente,... gli sterminati
folti boschi; / poggi, eh ognor più molli / fa la mia pena acerba
. salvini, 48-124: la donna ognor con niquitadi / spregia il consorte,
scaccia il desio; / sii coraggiosa ognor nella milizia, / ma del pari devota
maggior nerbo / stare in questa speranza ognor si vide. bocchelli, 2-xxii-49: mi
naufraghe teste in ciascun lato / nereggia ognor la perigliosa spuma. savinio, 2-80:
/ e che '1 tempo ci togli ognor la vita. lamenti storici, iv-149
ventitré giorni nel letto / colla paura ognor ai maggior danno: / pure risorsi
ne va con festa e gioia, / ognor tenendo il chitarrino in mano, /
riposo. fiacchi, 34: così replicando ognor gli stessi / striduli acuti accenti,
aspetto che maggior martire / mi cresca ognor col pensier amoroso, / il qual al
d'intorno / un nuvolo di nonni ognor vedete / di reumatico amor febbricitanti /
poetini, / vituperio dell'arte, ognor dettando / rime novelle, a svergognarla
ciel vetro possente: / in voi scopronsi ognor pompe novelle. chiari, ii-8:
molti buon cavalieri / che a servirti ognor saranno freschi, / né contra a te
sì furiosa, ai miei gravosi danni ognor più pronta? niccolò da correggio,
toi tanto ineguali / ch'io odo ognor di te mille querele. benivieni,
che ti sian stimol frequente / d'ognor pensare a trovar lor la dote. a
ignoranti poetini, / vituperio dell'arte, ognor dettando / rime novelle, a
varie sorti / con che quella inimica ognor ci assale) / che doverebbon farne
risuonar, come risuona / in molte case ognor, ma di padrona. c.
servo e poi si mostra nova, / ognor che 'l suo col mio sguardo si
nutrica / che cum dolor e pianto ognor me cibo. -fungere da combustibile
tue membra grame / nutricava primiero, ognor cresciuto / tra disonesti esempli in prave
pruova, / che 'l cor accenda ognor nuovi desiri / della sua morte, e
un milion nudrire, / per farsi ognor l'un l'altro le bravate, /
incenso. niccolini, i-306: ognor di speme / l'esul si nutre.
dotti, 1-345: con torride ciglia ognor ti vedi / la fronte nuvolosa e
m'agrada, / che nostra gloria ognor più l'ale spanda; / chi erra
, / e poi di nove in nove ognor rinnoca: / e così vince il
e in oriente. varano, 1-85: ognor le merci, ove il velen s'
/ e cangi 'l fato, che più ognor m'oltraggia, / coll'ombre eterne
bocca asili, scuole, / parla ognor di carità: / son di miei le
miser chi mal oprando si confida / ch'ognor star debbia il maleficio occulto. guicciardini
tonde infeste, / e scherno è ognor d'impetuosi venti, / t'ingoia
ii-258: la punisce assai / quel crescente ognor più sovra le guance / odiato di
quelli [ai bisogni del secolo], ognor crescendo, / provveggono i mercanti e
alto pensiero / scorgo il mio vago oggetto ognor presente: / e vivo e bello
pesce, anzi dell'animale, / cercando ognor come i medici il male / e
il me'crudel doloroso stato / m'aduci ognor torment'e pianto novo. monte,
sapere / che fan l'oro, c ognor vuota hanno la tasca. leopardi,
, / la cui grazia fu ognora, ognor sarà / diversa oggi da ieri.
, che e'pareva che volesse ad ognor volare in altra parte. n
5-11: dico, ridico, e ognor più torno a dire. leoni, 532
ugnò travi, / costrusse il suo sepolcro ognor più grande. = comp
poi di quelle coll'ulivo, / mostrando ognor piu dar nelle girelle. mote al
immaginar maggior flagello, / ch'ognor v'oltraggia, rimbrotta e nimica. niccolini
, / fa che gl'ingiusti oltraggi ognor rinove, / esca aggiungendo a l'
orto [manuzzi]: e1 pena dàmmi ognor oltragravosa. = comp. da
oltrame sura, / temendo ognor che sue grazie sien tarde. p.
di speranze e di timori, agitato ognor più dall'impeto del desiderio e dagli allettamenti
sull'altalena] pur tu / ondoleggiando ognor con tutta te; / né far gran
va stendendo e spianando e si fa ognor più ridente ed ubertoso. alfieri, 8-348
all'amoroso nodo, / e le quale ognor più onoro e lodo / sì come
novel giunto al vetusto / non fusse ognor più luminoso e adorno. -carico
era più così stravagante, perché divenia ognor più seriosa. aurelia colla sua prudenza
foglia e piscia / vien che la mandra ognor rumini e cache. sestini, 46
ch'ei pose in opra, e nuovi ognor ne attendi. -fare, compiere
, mal oprando, si confida / ch'ognor star debbia il maleficio occulto. a
forte / e per men pena chieggo ognor la morte. guicciardini, iv-355: la
e tiri / non basta che mi vegga ognor sì oppresso / da mille ardor,
nomi, 5-62: esercito ordinato ha ognor vittorie. metastasio, 1-ii-6: se
tuba en oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor
, ché chi aspetta / mi sento ognor zuffolar negli orecchi. gelli, ii-2
[astianatte]; ei porta / ognor dimesso il volto e lagrimosa / la
l'origin non si trova, / perch'ognor nel tuo popul mal rinnuova, /
colli, / men gli occhi ad ognor molli, / ardendo lei che come un
mirarne torma, / è nostra voglia, ognor contenta e sazia. -significato
e 'n terra e 'n ciel ognor desiderato, / voi lieto a dio,
'n oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor
le gran terre orrevolmente / si porta ognor della divina madre / l'im- magin
e florido, / dove vaghi ocelletti ognor cantavano, / et or deserto,
ne gli orti, / dove prendono ognor schiere beate / di ninfe e di
ciel puote essere vinto, / dall'orto ognor rotando inver l'occaso. b.
che mai non cessa, e vien più ognor crescendo. baldi, 18: sappia
, a te medesmo innanzi / farassi ognor: non perché possa il sommo / lor
? - / padre sì. -ci provasti ognor diletto? - / padre sì.
cammelli, 54: sperimèntassi ognor gente lunatica, / al parangon de
o ligustri, / ma con torride ciglia ognor ti vedi / la fronte nuvolosa e
o italiano, / balbo, facea ad ognor vieppiù d'un fallo. -
parapetto. casti, 22-40: il parapetto ognor del- l'ampie penne / opponendo a
un zoppo da un piede, / ch'ognor su quella parte andò sciancato, /
: come a'giorni di ace ognor del lungo /... / parlamentar
, 3-472: il burlesco frattanto prese ognor più possesso del parnasso italiano e in
ricchezza folta / dando a vicenda, ognor fan buona parte. 37.
genio sbarbato, / che molli baci ognor prende e comparte. -non
: nascer vedresti in ogni parte / ognor nuovi portenti: umane forme / miste
partorisce la sdegnosa mente, / che ognor non tenga in te l'usato stile
dura e ognor dilegua, / nasce di morte per pascer
alcune [muse] ve ne son d'ognor si morano f quelle pochette ch'oggi
: tu [angelo], che ognor ti pasci, intento / della gran donna
raccolte sono / nel cor che disiando ognor si sface. boiardo, 1-7-41: savio
il fatto / ch'ambi con giro assiduo ognor passeggiano / i gran campi dell'etra
/ ancor ch'a lui s'inculchi ognor l'inferno, / quanto opreria passionato
nove / genti di passo in passo ognor raguna. -di volta in volta
, 1-ii-432: vecchiarelle a schiere / fanno ognor pissi pissi, ed a man giuntej
sgomentin le patite pene / che amor ognor vi dà. 2. inflitto
che visse in una felicità ed innocenza ognor prossima alla natura nel dolce governo patriarcale
soi giornate, / le quai son pigiorando ognor filtrate, / nel lucer dico,
ornai tutte sue prove / per dismembrarmi ognor di pelo in pelo. aretino,
villani, i-8-58: più cruda e penace ognor diviene / l'aspra sua piaga.
, xiii-785: ma non dura fortuna ognor felice, / e temer posso di colei
che di veloci penne / si vesta ognor la prospera fortuna. e. cecchi,
del pensier fallace / che mi sospinge dov'ognor più ardo: / per che temo
/ rispose il re dei grandi, ognor tu fosti / alto pensier della mia
/ mesto i più giorni e solo, ognor pensoso. [sostituito da] manzoni
taumacia e melibea. niccolini, i-177: ognor di me pensosa / quasi obliò se
gurio / è de volere amar chi ognor te exanima: / come de
pers, i-372: perché s'apra, ognor picchia alla tomba. menzini, 5-137
giorni nel letto, / colla paura ognor di maggior danno: / pure risorsi,
il petrarca, il quale vi ritornava ognor sopra con la perfezionatrice pazienza della lima
, ai dì remoti, / fùro ognor per la fica e guerre e resse,
/ quegl'infelici popoli che trista / circonda ognor pemiziosa notte. 9.
grido; e libertade affretto / più ognor deluso e pertinace amante. d'annunzio
. caporali, i-114: quella, ognor più sorda e pertinace, / fuggiva
/ e più che in arbor foglia ognor vacuila. / vanissimi pensieri in sé
si struggon morti / e pesciosa bellona ognor fra loro / stassi, e 'l
, il suono / a rigoroso esame ognor si chiama. vico, 4-i-793:
d'armi e di gente / che ognor più cresce per la selva oscura.
orditi. monti, x-2-297: ella ognor cantando / e con l'arguto pettine
e la face / ed a fuggir ognor quel che diletta, / né petto hai
/ con sì vera potensa / c'ognor crescensa -in altura degna / àn conceduto in
piaghe è sanguinoso, / e cresce ognor lo assalto furioso. ariosto, 18-64
mercé dell'alte piaghe / che paziente ognor mi veggio in seno / dal marron,
vi-28: la qual per sua virtute ognor s'avvezza / di fare a tanti cuor
bosco era di querce ombrose, / dove ognor par che filomena piagna, /
alamanni, 7-i-167: tal voce corre ognor segreta e piana. d. bartoli,
/... / 10 ingrassa ognor come un porco di piano / col far
tasso, ii-49: cresci più bella ognor, tenera pianta. baldi, i-98:
b. maccari, vi-394: la donna ognor ne tiene [di fragole] /
grande maestosa, / la piccina è ognor vezzosa. oriani, x-13-323: ad
e languente. niccolini, ii-24: ognor la forza m'abbandona, e tremulo /
m'ha sotto il piede / va rinfrescando ognor nuovi tormenti. guicciardini, i-231:
, il piede / ne'suoi chiari vestigi ognor tenete, / e u bel preso
già gli onori, / a cui piegano ognor secche le cime / vedovi i mirti
parini, iii-52: mente pronta e ognor ferace / d'opportune utili fole /
erra, / seguendo pur colui che ognor la serra / in più oscuro career
, 309: l'occhio col pianto ognor vi pinge e vede, / vi chiama
posso rafrenar lo mi'talento / ch'ognor mi pinge in gioia dimostrare. petrarca,
leopardi, 718: i pinti augelli ognor di ramo in ramo / canticchiando sen
, tal serà sempre mai, / ognor crescendo il primo mio desio. leone
calzabigi, 174: diradando s'andava ognor l'udienza, / scemavano gli amanti alla
14: o felice fra voi chi ognor promove 7 le belle cure in giovenil
: tu, pirausta, nei fochi ognor t'aggiri, / io farfalla al balen
e piscia / vien che la mandra ognor rumini e cache. c. i.
servirvi il pennel mio. / piena ho ognor la tavolozza / di colori nuovi e
, i-228: il capo / stranamente contorto ognor reclina [l'agnello] / ad
non stupitevi: / gli è stile ognor di codesti impostori / di libertà plebesca.
: -sappi / che m'era e ognor caro sarammi oreste / più assai di te
nove / genti di passo in passo ognor raguna, / tal che già fatto poderoso
na, 2-64: poggiando ognor più sua immortai gloria / cader non
i gloriosi poggi / a cui lauri divini ognor fann'ombra. -la vita
: la religione è il polo cui dovete ognor fissar lo sguardo; essa l'egida
quella del bruto, noi faremo ognor guerra.. pavido, imbelle
duri / l'arco strateso e temi ognor ch'ei rompa, / così ai domini
l'alto mare, tutti attorno gli guizzano ognor festanti. tommaseo, 11-115: e
come poppossi e senza / arte, ognor nelle cinque vocali ha una cadenza.
aspro conflitto / e quai ti porse ognor zelo importuno / sospiri e prieghi,
larga ampia porta / raccendete di nuovo ognor l'accesa / voglia, s'a voi
5-72: nascer vedesti in ogni parte / ognor nuovi portenti: umane forme / miste
danni il porto, / ma crescimento ognor di più martire. g.
aquilon disserra, / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien né mai
incorona, / per la cui gloria ognor desìo mi sprona. cesarotti, 1-xxxii-239:
ad rimediare / che non vi accaggia ognor qualche sciagura. grazzini, 48: tu
con seco cominciò a mormorare, / ognor mancando più del suo potere. p.
orto, cxii-323: ch'el pena dànmi ognor oltra gravo za, /
e pransi e cene / par ch'ognor partoriscano qualch'atto / che fa di
che tue membra grame / nutricava primiero, ognor cresciuto / tra disonesti esempli in prave
onta della prava / fortuna, che ad ognor par che s'ingegni / di turbar
de chi gli elisi chiostri / abita ognor, d'allor precinto e mirto.
/ dall'alto al basso, / onde ognor biasimi / quello c'ho indosso /
usanza? / -con un disio che ognor mi siegue forte. / -che parturisci quando
, / ebbi d'un cervel d'oca ognor vaghezza. -di animali.
: i notturni miei riposi furo / turbati ognor da strani sogni e larve, /
bene istrutta, / che del futuro ognor non è presaga, / d'uno
passato m'è presente, / sì come ognor mi viene, / o mondo falso
/ a dire in ritmi, abbi ognor presente / petrarca, de queste arte
li occhi di dio, dall'alto ognor presenti, / giusti e malvagi in
, i-885: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi amori / de le
di pace / il tempo, e ognor si sface, / ché del suo immaginar
, se egli è state, beve ognor con sete, / e, se egli
/ e, se egli è verno, ognor sta presso il foco. lubrano,
.. / ché più l'ultimo giorno ognor ci chiama. / così nostra prestanza
ragione, / che la chiesa di lullo ognor prevaglia. = dal fr
lippi, 1-44: scrive sonetti, canta ognor di filli: / è buon compagno
, / che la chiesa di lullo ognor prevaglia. botta, 5-17: prevalse in
46: pria sarà ch'il tempo ognor non vole, / lilla, mio ben
. chiaro davanzati, xxii-41: ognor tei senno non si puote avere /
rammenti, o figlio, / fedele ognor a dio, per cui tu desti /
: mesto i più giorni e solo, ognor pensoso, / alle speranze incredulo e
/ mesto i più giorni e solo, ognor pensoso; / pronto,
altro che bravando va: / racconta ognor prodezze e smargiassate, / che colafronio tante
aprendo un lago, / fé di màrtiri ognor strage inumana, / darle volto devea
, ascose a un tempo / pratiche ognor fra noi serbavi: or questo, /
affecto (ovunque io caeda) / ognor più atroce e rigescente sete / che prophyrite
il giovane, 9-737: temo che più ognor si rinnovelli / più 'mpetuoso e duro
questi gli ha il ferro al volto ognor converso: / minaccia e intento a
guisa di galline / sien di tìgli ognor prolifiche / che le agguaglino in beltà
noi la mansueta fronte, / gli occhi ognor pii, la bella faccia santa,
/ a creder le più astruse, ognor propenso, / religiose assurdità d'arcano /
, e di lassù / il guardo ognor volga benigno a me. -iron
conceda pace con letizia, / e siavi ognor propizia la fortuna! ariosto, 31-81
orobia sponda, / d'incliti germi ognor ricca e feconda, / propizio asii d'
quando egli vaga, / lieta ti godi ognor nel proprio volto, / del ciel
coppia, / e la sua greggia ognor felice accresca. catzelu [guevaraj, i-100
a dir così, di prospettiva verrà ognor meglio scoprendosi e verificandosi de'secoli e
a dir così, di prospettiva verrà ognor meglio scoprendosi e verificandosi da'secoli e
; / ma quei che 'n prospettiva ognor veggiamo, / disformi agli altri, al
hanno doppia / riuscita; negli usci ognor prostando alla palese. = voce
a lusinghe ed a muine / resistete ognor proterve. gemelli careri, 2-ii-303: lo
suolo / rendean con le lor ombre ognor più grato. cantù, 3-219: il
la distoglia / come in volubil donna ognor avviene, / stassene in un canton
mesto i più giorni e solo, ognor pensoso, / alle speranze incredulo e al
animai qui pel paese, / ch'ognor fanci gli armenti mille offese. vignali,
scudi, / ed a fame de'nuovi ognor tu vedi / sudare i fabbri alle
. guidiccioni, 5-44: tomo ad ognor là 've i pungenti / occhi turbati,
sua gran parte avrai, / ma scevra ognor dalle pungenti some, / di cui
, 101: il vento prende / ognor forza maggiore: io sudo e punto /
è loro proposto / dalla moglie, ognor l'opposto. rosmini, xxiii-207: molte
, il suono / a rigoroso esame ognor si chiama, / e 'l reo si
a ragionar m'insegna, / e ognor di suabontade sendo le fonti aperte,
guida, / pur come non l'udisse ognor gia pute: l'agire disinteressato non
schifeggia, / e putrido e puzzoso ognor m'appella. forteguerri, 4-65: la
possono il maggiore, ti vanno ad ognor tendendo mille lacciuoli. cellini, 2-34 (
mi schifeggia / e putrido e puzzoso ognor m'appella. papini, v-640: egli
le quadrelle: / e son quelle ch'ognor vibra col guardo. =
, 22: quei che 'n prospettiva ognor vergiamo, / disformi agli altri, al
tal qualitate / che sopra quelle ognor pregio ti dona. bisticci, 1-ii-145:
di soloni, / scuote la face ognor discordia insana / e attizza odio, li-
era di querce ombrose, / dove ognor par che filomena piagna, / ch'in
mercanti che pretendono / e de'servi che ognor stridono. leopardi, 20-9: quante
: il tedesco con superbo viso / ognor t'ascolta; e fatta e la querela
magior doglia prova, / quel ch'ognor vede o quel che vive absente. dolce
fuggono i lai dell'invisibil ninfa / che ognor delusa d'amorosa speme / pur geme
. lippi, 2-30: nuove canzoni ognor cantando, / con una voce tremolante
lui raccomandato, malatesti, 59: ognor che con le pecore in pastura / quinéntro
/... / raccendete di nuovo ognor l'accesa / voglia. g.
dello stato, la quale riparata con usure ognor raddoppiate e provocate forse, palliata veniva
d'uom lupo rapace, / alla rapina ognor dedito e desto. / in una
maraviglia / di che loro l'orecchio ognor s'introna, / v'ha chi veder
arici, iii-11: il sol raddoppia ognor più l'ombre. -far aumentare considerevolmente
ogni pensiero amico; / amor raddopia ognor più il fero ardore. niccolò da
sé le barbe spesse / che, scalzandole ognor, l'onda radente / ne porta
folle / che dal seno ogni speme ognor mi rade, / e fin lo stesso
loro scismi, le loro sette, ognor più radicando i sistemi e i partiti,
troia svelta, / se insorgon nuovi ognor perigli a tórre / che il trionfante
fia. pigna, 48: vuo'ch'ognor sia felice / chi gli alti suoi
forteguerri, 10-1: né le sue voglie ognor stringe e rafferma / a'cenni altrui
. sacchetti, vi- 62: ognor convien che tua biltà raffini / nel vago
posso rafrenar lo mi'talento / ch'ognor mi pinge in gioia dimostrare. tavola
. salvini, 23-294: nel vento ognor si guardi / che spiri mite, tranquillante
. caporali, i-114: quella, ognor più sorda e pertinace, / fuggiva
innasprita / piaga lo strai che fitto ognor vi resta; / e quella espansion di
ramingo sempre / andrò per questi boschi, ognor chiamando / cherestanì, mia sposa.
future genti / che il tuo nome ad ognor non si rammenti, / o via
prigionier l'orecchio rese, / ch'ognor fa, rannicchiandosi, difese / per levare
invesca / il miglior pesce all'amo ognor rapace. 3. che rivela
ecco che avviene: / fate nascer ognor dei scandalezzi, / e poi dal padre
la posta dispacci di ciccodi- cola, ognor più rassicuranti sulle intenzioni del negus.
. l'epidemia di quest'anno ravvicinasi ognor piu, sotto questo rapporto, a
, i-228: il capo / stranamente contorto ognor re clina [l'agnello
pensiero / scorgo il mio vago oggetto ognor presente: / e vivo e bello sì
carca, / per me le muse ognor vanno mendice. varchi, 22-40:
, acerbi lutti / ebbero; e ognor vittoriosi ressero. carducci, ii-i-56: tutto
il coipo adagi? / che vai ch'ognor fuggendo i rei disagi, / viva
si registra nel volume eterno / che ognor s'accresce delle colpe umane. fanfani
la religione è il polo cui dovete ognor fissar lo sguardo: essa l'egida di
e mitera: / e chi ad ognor l'iniquità reitera, 7 merita suon di
opinione, / fi cui fervido corpo ognor corrusca / d'ardente fiamma e la
non vo tacere / che in me ognor reminiscenza, / qual tesoro del sapere,
fusse, ai dì remoti / furo ognor per la fica e guerre e risse,
e di soloni, / scuote la face ognor discordia insana 7 e attizza odio,
ed aquilon disserra / intrepida resiste e ognor l'altero / capo invitta sostien né
tardo / que'begli occhi, ch'ognor veder vorrei, / resto per non turbar
/ sulla mobil colonna, si restringe / ognor più al fondo il liquido metallo.
colui s ^ appiatta, e questo ognor retrorso. 5. respinto,
d'intorno / un nuvolo di nonni ognor vedete / di reumatico amor febbricitanti,
di rivi / o di polla che ognor li riavvivi, / tra suon di augelli
di cristo di zizanie empite / ed ognor con avara impertinenza / e testamenti e
e del mendico / e si dolgon ognor del proprio stato / per non esser richiesti
loco, / dove l'ultimo giorno ognor ci sfida. 2. ritornare a
'ricostruire'criticamente pinvocazione dell'ebrea se oppressi ognor.. " qual essa uscì dalle
va stendendo e spianando e si fa ognor più ridente ed ubertoso. bertola, 2-119
con serena e lieta fronte / par ch'ognor rida il grazioso aprile, / gioveni
/ e che teso abil arco di mira ognor li pigli / vibrator di pungenti ridevolezze
oppressi e stanchi / e a numero ridotti ognor minore, / alle foreste lor tornano
, channo doppia / riuscita; negli usci ognor prostando alla palese. dossi, 1-i-356
bene istrutta, / che del futuro ognor non è presaga / d'uno spirto