e mesce un vinello torbido, che odora di aceto: l'ho sentito perfino con
adorna, / scelse quanto diletta e quanto odora. carletti, 93: le donne
ciel gli canta e il suol gli odora. panzini, iii-349: i poetiche
sugando questo animaletto ameno, / colora, odora, e dà sapore al mele.
» /., 29-139]: prima odora la cosa, che la mangi [
fiordaliso. pascoli, 429: non odora, l'aia tua, d'amomo.
civinini, 6-13: [il paese] odora buono delle ventate salse che vengono dal
/ perenne aprile e l'aure molli odora. 2. figur. essere
posto l'assaggiare, imperò che l'uomo odora più da lunge che non può assaggiare
come il salce / il fien che odora! idem, ii-823: talor gli ultimi
pregno d'acqua di nubi. più odora all'apice, come l'ultima falange
in fondo a un cassetto, che odora di stantio e di cose andate a
hai tappeti e bronzi, / e non odora, l'aia tua, d'amomo.
1-115: sepolto nella bruma il mare odora. valeri, 1-106: quando dalle stagnanti
non è caldo né freddo, non odora né puzza. note al malmantile,
/ come il ciclame e l'ulivella odora! d'annunzio, v-1-358: ho
moretti, 30: anche un fior falso odora, anche il bel fiore / di
/ rosa della grammatica latina, / odora d'ombra, di fede, d'amore
, 1-122: quando il cisto più odora / e per le vie marine, /
moretti, 30: anche un fior falso odora, anche il bel fiore / di
/ rosa della grammatica latina, / odora d'ombra, di fede, d'amore
/ nella sua veste / verde che odora / ad ogni passo / come un cespo
/ come il ciclame e l'ulivella odora! vivanti, 7-132: ardeva,
cinge come il salce / il fien che odora! deledda, iii-810: ti cingerò
come il salce / il fien che odora! panzini, iii-200: col semplice cinto
, 1-122: quando il cisto più odora / e per le vie marine, /
i moti ode, per li vapori odora, per la tenuità gusta, e
d'annunzio, ii-749: rugge e odora il ginepro nella teda. / or configgete
. d'annunzio, 11-749: rugge e odora il ginepro nella teda. / or
per i moti ode, per li vapori odora, per la tenuità gusta, e
america meridionale. ojetti, ii-264: tutto odora di vernice, di coppale di caucciù
. -quello che interviene ad uno che odora una medicina, che senza prenderla altrimenti
ch'ora / nella silenziosa ombra mi odora. cicognani, 3-108: la fine della
il fiato / violento che di mentastro odora. 4. corrugato (il
: e cipro, ove perpetua / odora primavera, / regnò beata, e l'
, biancheggia, / s'infiora, odora / travolge la cuora, / trae
a'balli; / d'estranie delizie / odora la vesta / che il fasto calpesta
quasimodo, 1-60: e questo sangue odora come nel giorno / quando il fratello disse
al frondeggiante maggio, / quando la selva odora e argentea vela / nube il suo
sopra quest'urna che freddo ti chiude / odora e tepe e brilla la primavera in
noie e i dispiacieri che vede, odora e toca l'omo, o voglia o
l'assaggiare, imperò che l'uomo odora più da lunge che non può assaggiare
non tanto a la stagion del miele odora / forse ne tamia il favo quanto,
tra le diffuse chiome a l'aria odora. vittorini, 1-9: ma quanto
fior di bellezza in queste rive / s'odora, e di mostrar ei nulla è
tua spalla nuda / che di miele odora. vittorini, 5-264: l'influenza
sereno, / dentro l'aria dolce ch'odora / d'un tiepido odore di fieno
: non tanto a la stagion del miele odora / forse ne tamia il favo quanto
marinai / cantano da le navi, e odora il mare. deledda, i-33:
forte. carducci, 719: forte odora per le ville / la vendemmia già matura
francesizzato, ma portato nel sud: odora di mediterraneo e di resina.
... / e chi l'odora par che renda franco, / tanta vertù
vento mormoranti e lunghe / per l'aure odora fresco di silvestri / salvie e di
frondeggiante maggio, / quando la selva odora e argentea vela / nube il suo raggio
fumale evaporazione senza la quale non si odora, pervene a due principali e più
reclina gli zoccoli del maschio furente che odora la bestia innamorata. -ant.
verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei
l'aurora, / qual bel geranio odora. vallisneri, iii-553: alla parte
ammirare per bell'ingegno... odora inoltre di millanteria, e così viene a
glandule degli animali. gozzano, 880: odora la divina foresta spessa e viva,
, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca. tedaldi, vi-n-253
? egli non mangia, e non odora. trattato dei cinque sensi, 1-2:
balze dove ondeggia / il verde busso e odora il mirto sacro / a l'idalia
i verdi umidi margini / la violetta odora, / il mandorlo s'infiora.
, biancheggia, / s'infiora, odora, / travolge la cuora, /
/ lezzo ond'è misto e male odora e punge. = lat.
ciel gli canta e il suol gli odora; / suoi nunzi manda alla nativa
testa di negro, inturbantata, che odora lontano un miglio la mortadella.
per l'azione antireumatica e antifebbrile; odora fortemente di muschio; cresce nelle rupi
verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli
ben, figlia, / ch'ancor ti odora di latte la bocca, / poi
di pietà, mentre tutta la pineta odora intorno a me e il faro del tino
/ i muli tuoi: qui la viola odora / per divenir letame. guerrini,
tra le diffuse chiome a l'aria odora / e a 'l sol risplende più
sanctis sulla marmorea prosa del leopardi, che odora di lucerna. -porre la lucerna
: per l'assente la madia che odora / serbò la vivanda più buona; /
43: nell'aie acuta la magnolia odora. d'annunzio, i-69: correa
già crede / che sia l'avvenire che odora / nell'ombra; e d'un
carducci, iii-3- 313: forte odora per le ville / la vendemmia già matura
in valdarno i colli onora, / tanto odora, / che per lei suo pregio
/ occultandosi invano, / la mammolétta odora. 2. figur. fanciulla
/ v'ero vissuto in sua custodia) odora / di rose e mandorle amare.
i verdi umidi margini / la violetta odora, / il mandorlo s'infiora,
il fiato / violento che di mentastro odora. pirandello, 8-81: le fragranze
miei piedi il sentiero dell'argine odora di mentuccia selvatica. bernari, 3-282:
mormoranti e lunge / per l'aure odora fresco di silvestri / salvie e di timi
/ presso gli lamii scogli è tanto odora / se col suo en- dimio vassi
moscadel color di fravola, / che odora, che nutrisce e che consolida. baruffaci
moscoleato, agg. ant. che odora di muschio, muschiato.
scheggie del sasso d'aldembergio; ma ne odora quella erbetta mucilaginosa che si trova in
lichenose della città vecchia. -che odora di muffa, che emana tanfo di
e scortecciato in solitudine. -che odora di muffa, di stantìo, di chiuso
/ i muli tuoi: qui la viola odora / per divenir letame.
panigarola, 169: l'acqua pura non odora, ma se passa per una cannuccia
il nardo e tutto / quel che odora. arbasino, 9-71: faceva il bagno
e nardo / che sì da lunge odora? oliva, 694: avviciniamoci agli
che fa capolino). -naso odora ciò che non assapora: si contemplano
avere. garzo, xxxv-11-306: naso odora / che non asapora. -non
voce dotta, lat. nidoròsus 'che odora di bruciaticcio '. niduccino,
tra le diffuse chiome a l'aria odora / e a 'l sol risplende più bianca
alla campagna il cavallo e di lontano odora la guerra. masuccio, 21: al
bruna noce / dentro un cielo che odora e brilla. -olio di noce
grave / il fior che solo odora quando è colto. d'annunzio, i-495
bea, che già fuma occhiuta e odora. 4. fornito di gemme
/ occultandosi invano, / la mammoletta odora. viani, i3-r65: e l'
3. che annusa, che odora, che ricerca con l'olfatto.
e fiutando. pellico, 2-51: odora con voluttà 'comandata 'una rosa
cioè vede, ode, gusta, odora e tocca. s. benuirdino da
gli animali similmente odorano, anzi odora l'uomo, mentre che egli respira
/ puleggio. tommaseo, 5-389: odora i capei di schietti unguenti. -rendere
sugando questo animaletto ameno / colora, odora e dà sapore al mele. carducci,
/ perenne aprile e l'aure molli odora. -servire a profumare (una sostanza
persona). ognora / di bucato le odora. carducci, iii-3-313: forte
: non volle [lutero] presentarsi al odora per le ville / la vendemmia già matura
lo più con l'intuito, senzataglio più odora. manzini, 11-92: odorava di resina
. savonarola, iv-252: il predicatore odora col naso suo li iudici e il
e poi, / ché in se medesmo odora ed in noi puzza. tasso,
, 169: l'acqua pura non odora, ma se passa per una cannuccia muschiata
altri bea, che già fuma occhiuta e odora. arici, ii-184: occulta odora
odora. arici, ii-184: occulta odora / la violetta pallida al suo cespo /
tutta la montagna battuta dal sole traverso odora d'erbe come un prato falciato. g
dove è apprestata la colazione odora di spigonardo ed è piena di luce
v'ero vissuto in sua custodia) odora / di rose e mandorle amare. quasimodo
tua spalla nuda / che di miele odora. pratolini, 3-44: camminando e tenendola
nel chiuso del vaporetto la gente male odora come se non avesse ancora fatto il primo
pirandello, ii-2-1236: l'onestà che troppo odora, / tàstati sulla fronte, /
ch'ora / nella silenziosa ombra mi odora. roccatagliata ceccardi, 5: che
che nome? / - ancora / m'odora / nel cuore. -richiamare alla
freddo umbro-toscano che spacca le pietre e odora lontanamente di polenta dolce e castagne arroste
l'aria / rosata dal suo vento odora estive / sere all'aperto.
: ho letta la canzone: ella mi odora tutta de'fiori di pindaro. galileo
onde si evita ogni forma che 'odora 'di modernità. 10. lasciar
ha detto colui, basta. m odora 'troppo di volpe, che non mi
). -anche, poet.: che odora per le innumerevoli piante e fiori che
odorosi ospedali. 8. che odora in modo da stimolar l'appetito,
mi consola, / di quest'aria che odora / di mosto e di vino)
il ciel gli canta e il suol gli odora. pirandello, 7-67: il padre
overo forame, per il quale si odora, et è chiamato papilla. gozzano,
arboscello caro a venere ciprigna verdeggia e odora in ogni canto, formando mura lunghe e
i moti ode, per li vapori odora, per la tenuità gusta, e
vegetazione di lavande prorompe alla ventura e odora fra i rovi e le sassaie.
verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei
citerà / e cipro, ove perpetua / odora primavera, / regnò beata. pirandello
, xxxvi-61: non vide phebo mai questi odora ti fiori. / sparso
il fiore delle rose / di che odora tua bocca picciolella. d'annunzio, i-374
e soave, quale, secca, odora come incenso perfettissimo, e, liquida,
tommaseo, 2-i-141: la vostra casa odora di moscado, / manco se fusse
freddo umbro-toscano che spacca le pietre e odora lontanamente di polenta dolce e castagne arrosto
legge, ed è venusto, e non odora nulla del sommo prosatore e del sommo
, cioè vede, ode, gusta, odora e tocca... questa sensitiva
e a te d'intorno il vento odora. e. cecchi, 5-109: allo
. -carico di effluvi naturali, che odora dei profumi delle piante o dei fiori
ch'egli ode, vede, gusta, odora e palpa / ogni voluptuoso e vago
ha fatta il vostro avvocato partenopeo non odora di buono. foscolo, xix-309:
eloquenza che sa quasi di pulpito e odora quasi di santità? -ufficio,
spiacente / lezzo ond'è misto e male odora e punge. cardarelli, 171:
! all'acqua! / il vento odora di fortuna. è tempo! /
f. frugoni, iv-395: ben si odora, da chiunque abbia naso purgato,
panigarola, 169: l'acqua pura non odora, ma, se passa per una
e il nardo e tutto / quel che odora, e i canestri / i vasi
colossale testa di negro, inturbantata che odora lontano un miglio la mortadella.
/ e cipro, ove perpetua / odora primavera, / regnò beata.
suo umile sogno /... odora di remoti stallatici. -dipinto in
a'piedi della tua finestra / mite reseda odora. soffici, v-2- 238:
/ tino ben canta, e bene odora il forno: / io ridirvi non so
ha detto colui, basta. m'odora troppo di volpe, che non mi
ritenta ancora, / trovami la terra ove odora / il fiore, il fior della
, gli occhi intenti sul giornale che ancora odora di grassi inchiostri da rotativa.
valdamo i colli onora, / tanto odora / che per lei suo pregio perde /
che riunisce il sabato agricoltori e contadini odora più di latte-latticini che d'incenso.
sàlido, agg. letter. che odora di salsedine. campana, 227
ti amo. sei la per l'aure odora [il monte] fresco di silvestri /
croscia la guazza e il bruno suol ne odora; / del timo odora e della
suol ne odora; / del timo odora e della santoreggia. g. bufalino,
. tansillo, 7-76: l'amaraco che odora, il buon serpillo, / che
si cavano dalla scatolona ovale che odora di colla deliziosamente. -scatolone (v
serenasi l'aria e 'l mar n'odora. c. i. frugoni, i-7-226
fior più gai, / che spesso odora e non isfronda mai. a. boni
, iii-4-23: lunge / per faure odora fresco di silvestri / salvie e di timi
ventre delpamerica allergica a tutto quel che odora vagamente di sinistrismo. 2.
sta sui fiore tra i petali e li odora. = comp. dal pref
], 267: né solamente questa pietra odora a questo modo soavemente, ché i
/ presso gli lamii scogli è tanto odora / se col suo endimio vassi a
/ presso gli lamii scogli è tanto odora / se col suo endimio vassi a
vede, non si palpa, non si odora, né manco si mangia, ma
e spampanata ha qualcosa di greve, odora troppo forte, è come una bocca che
mai veduti svettano palme somme, / odora la divina foresta spessa e viva, /
vaghezza adorna; / e mentre dolce odora e dolce spira, / i naviganti d'
impregnano i grappoli. -che odora di alcool, in partic. di vino
464: col con quest'altro che odora tutt'ora di recentissima stampa. permesso di
la sera che scende. allora il fieno odora come se esalasse l'ultimo respiro,
sughero. caproni, 17: la notte odora / acre, di susilone, 50
di svaniti / suoni nell'aria armoniosa odora / vento dorato il mare dai cipressi.
/ fan che ognor l'uom la odora [la tirannia] e porta e vede
quest'urna che freddo ti chiude / odora e tepe e brilla la primavera in
v-2-664: ecco la natura che tepe, odora, frondeggia, splende, mormora e
. savonarola, iv-252: il predicatore odora col naso suo li ìudicii e il terrore
d'ulivella, timbra e serpillo che lontano odora, / e di viole scese a
quali l'animale vede, ode, odora e tocca. ojetti, i-226: ci
ori mai veduti svettano palme somme, / odora la divina foresta spessa e viva,
, ii-2-217: è artista chi trasuda ed odora carnosità e chi dipinge le immagini tessute
tutta la montagna battuta dal sole traverso odora d'erbe come un prato falciato.
! all'acqua! / il vento odora di fortuna. è tempo! / animo
: non più il catrame odora / di remoti velieri / dietro san giorgio
li mali degli amici come cane venàtico odora e prevede. = voce dotta
loggie aperte. carducci, iii-3-313: forte odora per le ville / la vendemmia già
. d'annunzio, v-3-774: il vespro odora di mosto. qualche stella pullula tra
narici, su per giù come quando si odora a lungo una boccetta di sali.
i verdi umidi margini / la violetta odora, / il mandorlo s'infiora, 4
). pascoli, 1032: odora la viorna e la vitalba.
già le chiome / della fronde che odora i salsiccioni, / orazio sol di lirico
ghiandole perianali che secernono una sostanza che odora di muschio, detta zibetto, usata
borbottii attraversato da una nebbia policroma che odora di zolfo, di aceto e di orina
pomodoro e zenzero, e pesce che odora. = voce tosc., propr
] messaggi in un gergo obliquo che odora di picciotteria. = deriv. da