nefande, / tratte dal cielo a odor de le vivande. caro, 15-i-193:
: madonna, lo sprendore e questo odor che dite / m'hanno abattuti li spiriti
l'odore già mi tocca, / odor pregiato e vivo, / accostante e
. pavese, 6-337: risentii l'odor di piscio, di acetilene e di fritto
quell'acetin frall'altre un grato / odor da far resuscitare un morto. =
negri, che si sentiva affogare dall'odor grave del concio ribollito misto ai fiati della
sentii la pelle / aggricciarmisi come a odor ferrigno. beltramelli, iii-798: se ripenso
dell'agrore salmastro s'insapora / l'odor silvano. pavese, 4-109: si scaldò
agrume, dicesi quell'ortaggio che ha un odor forte, e un sapore gagliardamente acre
aie / bianche s'esala il buon odor del fieno. d'annunzio, ii-584:
liquid'ambre scemo, / cedono agli odor suoi gli arabi odori, / sembran
mal odore, ponderoso, che sa d'odor di pesce, e trovase assai ne
/ l'allettavano a prova / l'odor de'fiori e 'l mormorio de tacque.
pascoli, 987: l'almo / odor delle viole e de'ciclami. cardarelli,
in terra a mo'di palo, d'odor grave e di sapore amaro. idem
: dallo stradone s'alzava allora l'odor caldo e triste del bitume incotto dal
e mi delizia l'odore amaro selvatico odor della tignàmica. tozzi, 2-164: una
arabi incensi / le fean de'propri odor votive offerte. idem, 6-79: fa
. carducci, 901: erra lungi l'odor su le salse aure / e si
30-223: si spandeva intorno un insano odor d'olio cattivo... che ammorbava
: amorose viole, che spargete / l'odor soave, che portate accolto / nel
ribollir de'tini / va l'aspro odor dei vini / tallirne a rallegrar. pavese
, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi fiati. redi, 16-11-104:
. d'annunzio, ii-246: e un odor maligno di vino, / di fimo
acque e fresche [contenni] ma di odor caprigno / sapide tuttavia, sì che
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anima a rallegrar
: a primo mese, annasato appena odor di barbabucco pel cielo, gli prendono
al camepiti: ha fior rosso, odor grave e radice d'endivia.
. caro, 10-20: che tal odor non hanno né le mele appiole,
/ mescevasi nell'aria / tremula con l'odor dell'aquilino / sangue che d'ogni
tasso, 8-3-984: sparso d'arabo odor la chioma e 'l volto. chiabrera
arabi incensi / le fean de'propri odor votive offerte. maia materdona, iii-323:
le liquid'ambre scemo, / cedono agli odor suoi gli arabi odori, / sembran
si dice che sia tanto soave l'odor degli aranceti sul lido di rodi garga-
baruffaldi, 88: se vi piace l'odor di quest'arca, / fiutate,
fior parea / colei, ma per odor spirava ardori, / ed ogni cor fra
un fior parea / colei, ma per odor spirava ardori, / ed ogni cor
quali sono in riputazione solamente per l'odor loro. = voce dotta,
fiocca in larga vena / d'aromatici odor pioggia serena. idem, 7-
, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi fiati. giusti, i-548:
odorate spoglie, / spira più dolce odor, che non riceve, / faria nuda
588: vento asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra.
, 404: l'orto, ch'aspiri odor di fiori e d'erbe, /
liquid'ambre scemo, / cedono agli odor suoi gli arabi odori, / sembran
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar
. firenzuola, 902: un dolce odor de'vostri dolci fiori / così gli
liquid'ambre scemo, / cedono agli odor suoi gli arabi odori, / sembran tasso
en regula 'n ordenata astinenza, / l'odor fa penetenza, 'n enfermarìa s'
l'atrattile... ha odor grave, e matura il seme tardi,
'n orde- nata astinenza, / l'odor fa penetenza, 'n enfermarìa s'è
hanno avuto in grado / quel selvatico odor, che porta seco. berni, 145
ut exhalantis inde per angustias aquae sulphureae odor gravissimus supervolantes aves halitu suo necaret *
spruzzo da aspersorio, mentre nasce intorno odor di polvere spenta. bocchelli, ii-155
.. pareva diffondessero per tutto un odor di badìa. barilli, 6-70: ecco
mobile. luce, lindura, ordine, odor di sapienza. fracchia, 403:
l'acquata, /... odor di sego / e di datteri, il
: entrando nella chiesa, c'era un odor chiuso, fresco, un po'muffo
, per quanto io mi immagino dall'odor ch'egli ha simili ai gherofani,
dai bassifondi della città, non senza qualche odor di cri minale. pasolini
notte? d'annunzio, ii-647: odor di lunge acuto, / dalle pinete /
: era come diffuso nell'aria un odor di polvere; il suono delle trombe dei
puzzo di benzina / ogni altro buon odor della campagna. bacchelli, 9-195: il
ibla, d'imetto i liquidi / soavi odor beesti, / per istillar nell'animo
odorate spoglie, / spira più dolce odor, che non riceve, / faria nuda
, i-452: respiro il noto odor di polvere / e di tintura,
bigonci ancora, / rendeva già l'odor del mosto e il flutto. viani,
l'acquata, /... / odor di sego / e di datteri,
: dallo stradone s'alzava allora l'odor caldo e triste del bitume incotto dal sole
roberto, 31: i fiati, l'odor di moccolaia, il caldo della giornata
grossa tovaglia spighettata, che sapea di fresco odor di lavanda, e vi avea posato
dal ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a
/ ma non trova il poverino / odor che agguagli il grande odor del vino.
poverino / odor che agguagli il grande odor del vino. 2. portamonete
annunzio, iv-2-314: il vento recava l'odor resinoso dei pini dalla boscaglia marittima.
aprile. pascoli, 87: un fresco odor dal cimitero / viene di bosso.
1-373: nel piccolo orto c'era odor di bosso / amaro, odor di
c'era odor di bosso / amaro, odor di pace e di convento. chiesa
2-5-2: arabi fumi / di peregrino odor, di lieto suono / musici bossi
un'allegria vispa anche nell'aria: odor di svinatura e bòtte di schioppo.
/ per tino, le facessi l'odor perdere / che avea di secco. a
un magazzino, / un fondaco d'odor fecondo assai / più che di sugherello
cattivi bracchi quelli che non sentono l'odor della volpe. boccalini, ii-101:
andar con le mani brancolando dove l'odor le invita? foscolo, iv-326: sospetto
magazzino. stuparich, 5-331: all'odor della broda che si annuncia, tutti,
/ nei tuoi capelli, ed un odor di vento, / che è corso di
. e. gadda, 144: l'odor bruciato e marcio del sasso esalava,
gli alni, / e gli spiranti odor bruni cipressi. foscolo, 1-117:
per la gola e il vento recava l'odor resinoso dei pini dalla boscaglia marittima.
: da quella come giovenile baldanza esce odor di cadavere. la corruzione ha pure
lembi / violacei della sera / con un odor un'etisia. alfieri, i-244
9-841: a questo io cedo: l'odor della calce / m'è sempre stato
2-758: nome che mi porta alle narici odor di pane caldo, appena tolto dal
a piè di fulve montagne, / odor di fasciame unto a caldo / con pégola
si decompone il glacial pallore. / odor d'ambra e di ceri: odor di
/ odor d'ambra e di ceri: odor di fiore / sfatto - e la
[gli apostoli] / al cui odor si prese il buon cammino. pulci,
nemici. monti, 8-761: rapian l'odor delle vivande 1 venti / da tutto
gerico. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria /
canali murati, / fumate di gabbiani, odor di sego / e di datteri,
e tomo. montale, 23: l'odor della canfora non fuga / le tarme
lunghissine canne / da riva; e un odor fresco di pesce marino con l'
. carducci, 901: erra lungi l'odor su le salse aure / e
per cullare il suo sonno. / l'odor d'incenso è per lui.
: esalava il canùciolo e il serpillo / odor di cera e dolce odor di
/ odor di cera e dolce odor di miele. idem, i-887: qui
in apparecchio; / del spruzzarsi di odor, delle rubriche, / de'fiori
mescevasi nell'aria / tremula con l'odor dell'aquilino j sangue che d'ogni sangue
/ dolci acque e fresche ma di odor caprigno / sapide tuttavia, sì che
! / quest'aria, amici, quest'odor di mare, / questo cielo,
lorenzo de'medici, 560: l'odor suave di sua vista casta, /
è solida, di color giallo-bruno, di odor particolare, amara, nauseante, attraente
murati, / fumate di gabbiani, odor di sego / e di datteri, il
: a questo 10 cedo: l'odor della calce / m'è stato sempre al
amore], perciocché è celeste, rende odor delle cose celesti, e però,
tratto s'apra il celliere, / l'odor di pomi. viani, 13-13:
lunare. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria /
veniva un ronzìo di mosche sonnolenti, un odor d'incenso e di cera strutta,
esalava il canùciolo e il serpillo / odor di cera e dolce odor di miele.
il serpillo / odor di cera e dolce odor di miele. d'annunzio, ii-747
nel meriggiar sonnolento / tra un buon odor di cotogna, di cera da pavimento
le liquid'ambre scemo, / cedono agli odor suoi gli arabi odori, / sembran
chiazze, le acque grigie, portando un odor fresco di boschi. ojetti, i-74
pascoli, 231: il buon odor di pane che si esala / da quel
cielo. monti, 8-758: rapian l'odor delle vivande i venti / da tutto
un giorno. campanella, i-266: grato odor, dolce umor v'era innestato,
tu se'rosa senza spina / che odor soave rendi sempre altrui, / e se'
le foreste / vita, freschezza, odor. d'alberti, 213: 'coccola *
di fiesole vi trasse / all'inferigno odor d'una cofaccia. -rendere pan
ii-588: vento asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra, /
, aspirando quell'alito caldo e l'odor dei capelli. bocchelli, ii-411:
erbe, / la presenza e gli odor del culto e vago / sacro giardin.
un augel, che si pasce / negli odor della mistica pira. / poi,
venga alcun de nostri, come / l'odor l'ammorbi del femmineo sesso. guicciardini
come nell'animo mio era recente l'odor delle virtù del duca guido e la
il cui seme, a cagione del suo odor di cedro, si adopera per dar
, 2-36: benché vaghi il triste odor di morti / che hanno 1 fiori
. tasso. 6-i-173: spargete arabi odor, leggiadre fronde, / narciso, e
. tasso, 6-1-156: fan di soave odor mille rapine / fra le tue labbra
a piè di fulve montagne, / odor di fasciame unto a caldo / con
. cicognani, 6-70: e anche l'odor della stalla, la vista della concimaia
, si veggono perniate aùe trava, odor forte di sansa e olio legittimo,
va e vieni per la casa, un odor d'incenso e di moccolaia, una
altrui commiserando, al cielo / di dolcissimo odor mandi un profumo, / che il
acque e fresche ma di odor caprigno / sapide tuttavia, sì che
, / mentre tu fiuti / l'odor salino. -a coppia a coppia
l'ulular ferino, / e l'acre odor dei corrosivi, e tersi / bendaggi
, le acque grigie, portando un odor fresco di boschi. d'annunzio,
il quale, perciocché è celeste, rende odor delle cose celesti;
il quale, perciocché è celeste, rende odor delle cose celesti; e però,
quasi soffocante; sentì nell'aria l'odor singolare del cloroformio; scorse qualche cosa
pietà d'agnesa i meriti. / l'odor suave di sua vista casta, /
afra. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria /
lente, un po'laboriose, fra l'odor della polvere che si sprigionava a ogni
/ mescevasi nell'aria / tremula con l'odor dell'aquilino / sangue che d'ogni
spire. alamanni, 5-5-606: senza odor fan vago il manto / del dolcissimo
corridoio oscuro era pieno di un certo odor di cucina che gli parve di aver già
, ancor congiunte al celo / abbracciandosi nell'odor del mare / che culla i loro
cullare il suo sonno. / l'odor d'incenso è per lui. calvino,
di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce del pomo, e de lo
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar
figlia. linati, 30-52: un tenero odor di stalle e di fieni era un
di marsi. iacopone, 4-50: l'odor fa penetenza, 'n enfer- marìa s'
fogazzaro, 5-257: l'aria aveva un odor misto di vecchie muffe, di vecchie
che in quel decubito / non rappresenti odor la fantasia. a. cocchi, 8-45
in un punto; i e quel odor, che sol riman di noi / poscia
xxiv-939: il giovinotto non ispiri d'odor sabeo... né professi una deliquiosa
frasche, di fiori schiacciati, un odor acre, quasi salso, di fulmini
2-29: mi delizia l'odore amaro selvatico odor della tignàmica. 3. dar
a denti secchi, / a pascerci d'odor. i. nelli, iii-246:
ai pomi e alla verzura / gli odor diversi depredando giva, / e di tutti
il borbottar della pignatta esali / un odor di legumi, altro non chiede / e
cocente. bacchetti, 1-i-47: l'odor della carne al fuoco li attraeva molto
, / con dolce furto un caro odor n'invole. bocchelli, 2-319: la
ne deterse il fumo / ed ogni tristo odor. foscolo, 1-421: con lente
arabi incensi / le fean de'propri odor votive offerte. 12. suscitato
dal ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a
tassoni, vii-34: diremo che l'odor soave sia un'esalazione che il calore sollevi
altre cose, e in particolare quella dell'odor sulfureo che si sente.
dove dal lucernaio accecato volavano gocciole e odor d'acqua. 4. per
puossi ancora sentir un certo ingrato / odor malvagio, un bulicar dimesso. guerrazzi,
poco l'oscurità della stanza, ammorbandola di odor grasso, si rifranse nelle grosse e
il freddicelo delle lenzuola ed aspirando l'odor di lavanda e intravvedendo già il sonno
nato discosto / smorte fogliette e senza odor dischiude; / intenebrata e vile /
si dischiuse, / e un divin odor diffuse / la gentil trivulzia rosa.
inverno, assidui, portando nella scuola odor di stalla e manciate di neve, cogli
, a onde; e beppino sentiva l'odor di rose colla borraccina. moravia,
acqua, e agitata ben bene, getta odor di zolfo. luzi, 63
bacchelli, 9-252: d'un tratto l'odor disfatto delle malte putrefatte vaporò più forte
la tua secchia di salice / dal disgustoso odor di clorofilla / dove con l'unto
forteguerri, 18-83: una nebbia d'atro odor ripiena / sorge, che affatto ogni
minuti dell'ora culinaria, / tra l'odor delle spezie svampate dal dispensino, /
discender di lassù per riempirmi del buon odor casalingo il cuor dispettoso. serra,
rilavato non serba color di vino, odor di essenza, dolciore d'elisire?
« a cui la cera diede l'odor del miele ». viani, 13-426:
strangolar serpenti, / perché sparso d'odor, perché fregiato / di lascivi ornamenti /
/ di questa dolze ebrezza / un odor m'è venuto / ch'i'non son
della gola. pirandello, 8-258: l'odor misto delle vivande lo vinse: n'
madonna, lo sprendore e questo odor che dite / m'hanno abattuti li spiriti
effluvii in quantità, / giacché così l'odor spandendo va / la rosa, il
a credere che... qualunque odor grave e vigoroso che si adoperi, sia
/ lontano portando stremati / i selvatici odor delle foreste / sui covi bestiali,
: chi sotto il naso acqua di odor le caccia, / chi stille d'elisirre
cieli ad empiere, / come l'odor di varia / ghirlanda in casto talamo
incenerite membra adoro intanto / spirante empirei odor tomba felice, / che a le
emunse; / e per farlo miglior gli odor vi giunse, / che trasse vincitor
altre volte del sole biondo e dell'odor dell'erba medica. piovene, 5-603
dei circhi e delle terme sol l'acre odor della tua lupa in foia. betocchi
ariosto, 18-137: il grave odor che la palude esala / non lascia
, / ch'esali intorno il grato odor del timo. c. bartoli, 1-361
. e. gadda, 144: l'odor dire gli esalatori delle fiamme. garzoni,
esalare, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi fiati. segneri, ii-314
in ricca veste; / spirano arabo odor le regie stanze, / e fra dolci
esalava da tutta la persona, un odor quasi esotico, di spezie levantine. negri
fogazzaro, 5-257: l'aria aveva un odor misto di vecchie muffe, di vecchie
nelle tue carni ei senta / l'odor del grano e della grande estate.
i. neri, 6-34: con l'odor d'un balsamo gli rende / i
, 4-226: qual dell'arsa terra odor che aggrada, / trae nembo estivo
suoi raggi evaporar poi fanno / l'odor che da le stelle han gli alti
la fama è un fiore / d'odor soave, la fama è di piume /
medicamentosa. bocchelli, 6-395: l'odor comune della morchia industriale s'era sostituito
della morchia industriale s'era sostituito all'odor d'acqua e fanghiglia, di quando
che un fascio di odori, con l'odor fradicio anche dei gambi mezzo in acqua
che offendesse l'altrui palato, né odor molesto che lo fastidisse, né di ciò
come diletta / quel di favetta / odor sì rustico? 2. favino
resta. / cioè, che buono odor giammai, né puzza / non mi
: amorose viole, che spargete / l'odor soave, che portate accolto / nel
pena [l'orbo] ebbe sentito l'odor del muschio o del zibetto, che
incenerite membra adoro intanto / spirante empirei odor tomba felice, / che a le
perle in sull'egizia riva; / verranno odor dalle sabee pendici, / e fian
alta, schiusa le nari ferine a l'odor de la selva, i violata dal
altri di palico stagni, / dove l'odor solfureo a l'aria noce,
odorato mel per tutto essala / soavissimo odor di fior di timo. pallavicino, 1-43
xxx-6-82: arabi fumi / di peregrino odor, di lieto suono / musici bossi
un'acqua negra come pece, / d'odor fetente e di sapor amaro. n
, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi fiati. d'annunzio, i-428
. baruffaldi, xxx-1-68: è l'odor nauseoso, anzi che grave, / come
che tu se'rosa senza spina / che odor soave rendi sempre altrui, / e
. linati, 30-52: un tenero odor di stalle e di fieni era un
, / che sia più grato dell'odor del vino. idem, 16-iv-442:
i giovani, non puon dar buon odor di loro. né fu mai figlia
anbra mirra e spico / di fine odor cosa ventata a forno. redi, 16-i-18
fino, / che sia più grato dell'odor del vino. l. bellini,
discender di lassù per riempirmi del buon odor casalingo il cuor dispettoso. c
di corbi l'aer fiocca / a l'odor del leardo, anzi moscato.
i-515: un odore assai fioco, / odor quasi d'incenso / che per un
tue mani / se v'è rimasto odor dei fiorenti / giardini. 2
« convien sentir fra le spine l'odor della rosa prossima ad aprirsi ». paolieri
corpo stillante, / impregnato del fresco odor fiumano, / era su le mie
ii-588: vento asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra, /
bigonci ancora, / rendeva già l'odor del mosto e il flutto.
terra sono, / onde di vario odor flutto diverso / continuo esala, e
d'annunzio, v-2-22: l'acre odor della tua lupa in foia. bocchelli
spagna... manda giù a folate odor di pantani e di falaschi. jahier
l'aureo crine, / sparso d'odor soave d'ogn'intomo, / scendea con
dalle formiche. è senza colore, d'odor agro e pungente, sempre liquido,
. d'annunzio, ii-246: un odor maligno di vino, /...
odore dei cignali uccisi, / l'odor del fresco sangue / e dei boschi e
frasche, di fiori schiacciati, un odor acre, quasi salso, di fulmini e
gentil che di lontano / pur col soave odor tradì se stessa. zena, vi-i
isplendore, / una fragranza d'uno odor perfetto. morando, 8: l'apparente
il freddiccio delle lenzuola ed aspirando l'odor di lavanda e intrawedendo già il sonno
e 'l cicisbeo; / e ripien d'odor sabeo, / girando in frega /
amorose viole, che spargete / l'odor soave, che portate accolto / nel
. bembo, 1-218: sento l'odor da lunge e 'l fresco e l'ora
-oibò. - / sentilo, l'odor suo molto promette. pananti, i-85
sta in sollazzo, / e sentono l'odor della frittata, / e de'brindisi
una stazione più frequentata, piena d'odor di fritto. -fritto misto: pietanza
il piccante / e frizzante / vivo odor di bergamotta. -sostant. odore
aria, c'era il sole, / odor di timo e voli di farfalle.
frasche, di fiori schiacciati, un odor acre, quasi salso, di fulmini e
segatura... infiamma, porta odor fummeo, fugace. pascoli, 622:
mentre emilia pregava, / dando soave odor nel tempio adorno. ser giovanni,
galla, / però che 'l mosto all'odor conoscea. lorenzo de'medici, 7-116
... / le fean de'propri odor votive offerte. dotti, iii-255:
7-14: era nell'aria... odor di cipresso, mescolato all'odore carnoso
. bandello, ii-942: dal buon odor il nome li fu dato / del garofil
durante, 2-199: questi fiori, dall'odor ch'hanno di garofani, sono anche
, / né vi manca per tutto odor composto / di pasta ispana o di mistura
volgar, ma più divino / per l'odor che soave olir si sente, /
la ghiotta genìa / a quel possente odor non tragga in folla. forteguerri,
il vago aprile / mille fiori ed odor sparger d'intorno. magalotti, 24-312:
più dolci di quei rami che gettano odor delle celesti e di quanto più grazioso
n'accorge fin di fondo alle scale: odor di ghirlande e il tavolino in un
chiunque il tocca, / il cui soave odor non vien mai stanco. soderini,
quivi son li gigli / al cui odor si prese il buon cammino. boccaccio,
4-226: e qual dall'arsa terra odor che aggrada / trae nembo estivo,
altri, e i versi non abbiano odor di prosa, né la prosa porti la
, 4-209: ricordo... un odor di glicine in fiore. fucini,
a. casotti, 1-3-51: l'odor del gatto è la lor spia, /
., 23-35: chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse,
non c'era altr'aria / che quell'odor di mucido, altro suono / che
e sparti, / grande è l'odor, ma non soperchiante. boccaccio,
spezzatura brillante, color bruno verdiccio, odor grato come quel del belzuino, sapore
e quando è fiorito, ha molto buon odor e spezialmente il fior d'una certa
,... non appena sentiva odor di polvere saltava le vecchie mura e
segua / nel chiaro sonno il lieve odor d'un'orma. e. cecchi,
di fluido elastico; si manifesta per l'odor suo, che s'avvicina a quello
fossile; 30 il solforato che tramanda un odor fetido, brucia con fiamma bianca,
3-79: imbalsamava / l'aria l'odor delle sbocciate rose. marradi, 87:
campailla, 1-6-5: fa che di odor sia imbalsamata l'aura. chiari,
-ha la barca imbarbottata. / - odor di cuoia crude. = deriv.
di primo colpo in cucina, dove l'odor dell'arrosto e de'pottaggi invita a
esse altri pezzi di calamita, ferro, odor di aglio e altro, che per
, 426: dal santuario immacolato uscìa / odor ch'ogn'un rendea beato e pago
donne. groto, 1-34: l'odor delle rose uccide gli scarafagi, e l'
delle rose uccide gli scarafagi, e l'odor della vostra fama ucciderà timmondezza della perfidia
, 13-12: non ci doveva esser certo odor di chiuso nel salotto del signor pietro
, e facilmente suttilissimo si tritura; l'odor de l'aglio sfregato al mortaro ditano
. govoni, 2-243: quel vecchio odor di lievito /... impesta anche
silenzio, di penombra e di quell'odor di cera e d'acqua ragia che
, 1-3-169: un ventolino impregnato di odor di fiori... ti tocca il
, i-741: aria montanina impregnata dell'odor di timo. d'annunzio, i-269:
corpo stillante, / impregnato del fresco odor fiumano, / era su le mie
avea l'innanellate chiome / de'più suavi odor che sieno in prezzo. caro,
pur gl'inanellati / e spiranti molle odor, / che da gli abiti attillati /
frugoni, 5-48: gli avvoltoi senton l'odor del pasco pria ch'incadaverisca la preda
vento della sera le portava un acre odor di bruciaticcio. pascoli, 647: mentre
inno risale, / grato come l'odor de l'incensiere. 2.
et onore, / del nostro incenso abia odor! dante, inf., 24-110
lorenzo de'medici, ii-77: l'odor suave di sua vita casta,
quest'erba, / spirando del gentile / odor, ch'ella in sé serba,
sabeo dal tempo intatta / di vivifico odor aura gioconda. arici, i-9: l'
. moretti, 66: o questo lungo odor d'ipecacuana / mi dice dei colloqui
spiri / d'impudico vapor né d'odor tetro / d'agli, porri, scalogni
di fiesole vi trasse / all'inferigno odor d'una cofaccia. = etimo incerto
nostro giardino, / dan le vigne odor fino; / si canta nel matutino,
gran voragine / e più grave lo odor redunda et olfasi, / veder mi par
materno stelo / la rosa, che di odor le piagge ingombra. baldi, 4-1-114
che si dilata ed ingrada e redole / odor di lode al sol che sempre verna
di reti, corran da sé rapiti all'odor delle nasse ingraticolate a virgulti di rose
putisce questo e quello / d'ingratissimo odor di ravanello. tagiini, 2-88:
e nel cielo scialbante, un terribile odor di bruciato. bernari, 5-107: all'
sia, / che 'l sapore e l'odor solo allor vale / quando anche al
amanti assai cupidi amato. / grato odor, dolce umor v'era innestato, /
si profuma il lor pensiero / d'odor di rose e di viole a ciocche /
tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto! -rifl. cospargersi, aspergersi
, 1-27: da per tutto sentivo odor di maiale, insaccato di fresco. g
dell'agrore salmastro s'insapora / l'odor silvano. 6. figur.
aronne, col turribil pieno / di odor, lo 'ncensa e ad alta voce
barattoli di vetro emananti un vele- nosetto odor d'acido, nei quali eran custoditi gli
inumana, / più che veltro l'odor sente, / e spedisce immantinente / dietro
18-i-519: vedete un po', l'odor del peccato come lo innuzzolisce, questo
suo corpo stillante, / impregnato del fresco odor fiumano, / era su le mie
vien compensato dal nitore del nuovo, dall'odor di vernice, dalla sparizione delle
: usciva a inzuppar l'aria / un odor da que'fornelli. govoni, 6-191
alarne pietre, che bagnate tramandavano un odor di viola. ora si dicono ioliti
! gozzano, i-139: uscii dall'odor d'ipecacuana / nel plenilunio settembrino,
moretti, 66: o questo lungo odor d'ipecacuana / mi dice dei colloqui indifferenti
fiori ed i semi pistati spirano un odor grato e tramandano un sugo rosso.
, 2-90: in un'aria densa d'odor di fiori, sul suolo incerto come
, che parea / s'inritrosisse a l'odor de le nozze. -per
: la rosa lambicata in licore con l'odor suo alletta ciascuno. gemelli careri,
: dall'erme lande / il mite odor del fieno / sotto il cielo sereno /
ogni tuo languor / fraghe di dolce odor / e poma intatte. cassola,
era composta, / che il solo odor facea trasecolare / l'arlotto,
amare, / sentir parole dolci, odor suavi, / con canti e suoni
gran luce di sirio. / recava odor di fiori pésti il vento. d'annunzio
che è questo ch'io sento / odor d'infanzia salire / nell'anima stanca?
bellissimo odor in puzzolente luoco e fetido si ritruovi.
di corbi l'aer fiocca / a l'odor del leardo anzi moscato. bembo,
piè ratto / passar tra i roridi odor del fieno. pascoli, i- 693
leppo del granchio bruciato sul fuoco o l'odor del pantano palustre. arici, ii-188
che esalava da tutta la persona, un odor quasi esotico, di spezie levantine.
anonimo, i-616: eo, sentendo l'odor, su levai / e riguardai
, / da far solo a l'odor levare i morti, / come so fare
e isolò nel 1918 questo liquido dai vapori odor di geranio: uno dei tanti gas
parte, / e libagione, e odor di vittime arse. s. maffei,
da'più freschi e dolci fiori / l'odor più grato, i più soavi umori
ogni fior d'aprile / liberal d'ogni odor quivi sorride. martello, 41:
più liberamente rende / d'ogn'intorno l'odor che dentro porta / ed a chi
combustibile composto, che sparge abbruciandosi un odor forte e spesso nauseoso, diverso da
gonna, / dentro, e l'odor di lilla. sbarbaro, 5-11: firenze
. e. gadda, 6-278: un odor di panni, a chiamar panni i
rosa, lambicata in licore, con l'odor suo alletta ciascuno. magalotti, 14-53
con tempre / di muschio ancor perde l'odor cattivo. buonaparte, 1-7-20: io
acqua risente per lo più di un odor crasso e di lessivio. periodici popolari,
loffa vengono nel mondo / con un odor da tutti maledetto. pasquini, lvii-84
cedrina, l'erba luisa, « l'odor della mamma », parole imbevute di
circhi e delle terme / sol l'acre odor della tua lupa in foia. levi
tosse spesso, ha l'alito di odor fetido; il polso riesce celere, forte
suoi disonesti piaceri? onde, l'odor solo di tali operazioni macchia la candidezza
nari per la bruna / notte l'odor che acuto si ridesta / dai maceri
madre, e nell'oscuro / giacinto odor dell'ombra / lo sfuggir del tuo
noce moscada: arbore di cui né l'odor del fior non può essere più soave
modestia, e finalmente getta quasi un odor di regina; allora noi diciamo: «
/ ombra che sa di sale, odor di fresco. marrone, 2-48: ti
allegri, 73: allo 'ncontro all'odor de tinelli corrono i poetanti magheri.
riverbero. carducci, iii-3-105: un selvatico odor su da le fosse / vaporava maligno
e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce del pomo e de lo
umano e di truppa, misto d'odor di corame ingrassato colla sugna, e
andaron via e il fiato acquistò un odor com'un moscado. buonarroti il giovane
forsennato arrotino la manovella, con un odor d'olio cotto, nella tragica ascesa
amori. alamanni, 5-5-605: senza odor fa vago il manto / del dolcissimo
leve e cordami frusti tremano inoperosi. odor di palude e di legno marcente.
iv-2-314: il vento recava l'odor resinoso dei pini dalla boscaglia marittima.
io conobbi il marrubbio che rapisce / l'odor muschiato al serpe maculoso / e l'
e chiuso colle / con sì soavi odor, con sì dolci acque / ch'ogni
/ palma gentil, ch'i maschi odor graditi / del drudo acco- glia o
ii-713: io son gorgo / e l'odor delle cicladi vien meco. /.
.. / io voglio, nuda nell'odor del mastice, / danzar per te
/ mi sembrano al toccare, all'odor poi / assenzio, matrical, cigheri
soderini, ii-207: il matricale ha l'odor della camomilla. nasce per ogni luogo
pezzetti di vacchetta, / ch'è un odor, che alla matrice / non disdice
, / t'avea sognata tra un odor di spigo, / sognata, o rosa
matutino sole / spargano al ciel l'odor soave tanto. galileo, 1-1-104: circa
già tutti / lassù, notturni, nell'odor del sole / che apriva i fiori
da la parte maura, / d'odor, di germi eccitator sottile. 3
vuoisi anche bruciar galbano, affinché l'odor suo le medichi [le api]
e calda, / d'un mefitico odor, d'un lezzo infame / le
è questa che spira, che tal odor non hanno né le mele appiole,
sotto a certi melaranci che porgevano un odor meraviglioso, lietamente cenarono. siri,
vermiglio / al colore, a l'odor quanto son grati! temanza, 33:
fragrante meliloto. pasta, 1-248: l'odor acuto di che son dotati i fiori
, ii-588: vento asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra,
... / e la melissa ch'odor sempre esala. ricettario fiorentino, i-b-v
chiamasi volgarmente in toscana l'apiastro dall'odor del cedro, di cui rispira,
come nell'animo mio era recente l'odor delle virtù del duca guido e la
nell'aria / palpita ancora; un lieve odor d'incenso / sperdesi tra le mente
nel meriggiar sonnolento / tra un buono odor di cotogna, di cera da pavimento
messe, vespri, mottetti: / odor sacro e profano d'incensi e di
l'innanellate chiome / de'più suavi odor che sieno in prezzo: / tutto ne'
, mirra e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. =
pagar un soldo, ad empiervi dell'odor de'pasticci, de'migliacci e delle lasagne
firenzuola, 148: il fiato acquistò un odor com'un moscado; e..
, mirra e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. dante, inf
e, meschiato con essi, un odor molle, / un odor vivo di fieni
, un odor molle, / un odor vivo di fieni falciati. barilli, ii-
mischio con gran muffa, / con tale odor che guai a chi lo sente!
ai pomi e alla verzura / gli odor diversi depredando giva, / e di
luce era mitigata. ojetti, i-531: odor d'incenso o di sandalo,
, 31: i fiati, l'odor di moccolaia, il caldo della giornata facevano
i fior, l'erbette / soave odor che rende l'aria grata / l'odorato
tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto! -che procura o può procurare
[spasimanti] à e spiranti molle odor, / che da gli abiti attillati
si porgono e così / molle l'odor delle rose novelle, / che,
/ e, meschiato con essi, un odor di molle, / un odor vivo
un odor di molle, / un odor vivo di fieni falciati. 68
148: c'era, nella stanza, odor di sapone e di panni lavati
di trastullo. d'annunzio, ii-305: odor dell'eterno / frumento, dell'aurea
la camerierina passò sfiorandolo col suo tepido odor di capelli giovani e rii persona monda
consistente, / è carnoso e tramanda un odor grato / questo frutto [fico]
tuo. bacchetti, 2-v-475: l'odor comune della morchia industriale s'era sostituito
della morchia industriale s'era sostituito all'odor d'acqua e fanghiglia, di quando
fiore; /... / spira odor fragrantissimo, che piace / a molti
aperta. pavese, 7-96: l'odor del mare era come torino quando in
133: i morti, che d'odor mortale spirano, / aprendo i ventri
. boiardo, 2-28-46: or ne lo odor de algalia e di moscato / tra
bigonci ancora, / rendeva già l'odor del mosto e il flutto. d'
ha [l'erba del baltracan] l'odor di narancia alquanto mostoso. firenzuola,
. pavese, 4-90: annusava l'odor umido e un po'mostoso fatto di
dopo il anchetto; spirano un odor mucido e tristo. idem, iii-7-337
pallidi e lunghi. / di fuori era odor di viole: / ma dentro,
con gran muffa, / con tale odor che guai a chi lo sente! dalla
entrando nella chiesa, c'era un odor chiuso, fresco, un po'muffo,
murati, / fumate di gabbiani, odor di sego / e di datteri, il
lor s'accoppia / spingeano il loro odor tanto lontano. baruffaldi, ii-65:
che dal suo corpo esala / acuto odor, la panacea, l'assenzio / e
una donna. moretti, 3-17: odor di stamperia! forse il mio sogno /
per una specie di salcio e l'odor del suo fiore a quello del muschio si
. sicinio, 1-14: voi gittate un'odor d'acqua rosa che parete una todesca
ch'eia soperclava in beleza e in odor tute le nostre erbe oliose, ond'elo
erbe oliose, ond'elo è niente lo odor de la savina, de lo rosmarin
. barbaro, ii-112: ha l'odor di narancia alquanto mostoso. sanudo, ii-871
alta, schiusa le nari ferine a l'odor de la selva, / violata dal
/ di nome ti dotar, che d'odor passi / ogn'altro e dove nassi
tra le mormorazioni delle donne e l'odor buono dell'incenso. nasìcchio, sm
di montelupo; e la sibilla spira un odor di pedagogo da far raggrinzare il naso
/ l'odore di mesi-di-maggio / buon odor ai rose e di cera. d'annunzio
entrò nella cucina; e sentendo l'odor della grù... pregò caramente
nefande, / tratte dal cielo a odor de le vivande. guarini, 108:
acqua negra come pece, / d'odor fetente e di sapor amaro, / che
sono di lor natura molto acuti e nell'odor penetrativi, imperciò, ponendone cinque o
/ inumana / più che veltro l'odor sente / e spedisce immantinente / dietro
dotta, lat. scient. nerium] odor \ um \, col suff.
l'aura, che intorno gira, / odor nettareo spira, / spira nel cor
di terra e di sasso e d'ogni odor di qual si vogli altro metallo.
col proprio sangue, senza nicchiare all'odor della polvere e al fischiar delle palle.
e i corvi passano dove c'è odor di morto. bacchelli, 2- xxiv-376
seno / dolci liquori e d'un odor sì grato / traboccheranno le lor verdi rive
nel meriggiar sonnolento / tra un buono odor di cotogna, di cera aa pavimento
e di nitroso / bitume odor sì gravi e sì fetenti / che mi
lavatosi bene acciò che non forse l'odor del letame la reina noiasse o la
che ingombra il benedetto frutto / d'odor soave i cor novellamente, / sì che
mai del fior di tralcio 1 / odor che pare l'ombra del novello /
1-89: ne si vergogna fra gli odor sabei / l'anima patteggiar coi sordi
). ariosto, 41-1: l'odor... sparso in ben notrita e
non è uccello che più senta l'odor dell'uomo che l'oca e che sia
. e. gadda, 209: l'odor delle rèsine esala nella calda vampa solare
in breve tempo, e tramandano un odor soave che si sente anche da lungi
: il muschio, svanito l'odor nativo, essendo appeso dentro la latrina
a gli odoranti cani / il noto odor che gli tradisce e perde.
. odoravi e odorare, denom. da odor -òris (v. odore).
e di state rendon le cose maggiore odor che di verno. fasciculo di medicina
= voce dotta, lat. odor atto -ònis, nome d'azione da
., 23-34: chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse,
6-4 (1-iv-547): sentendo l'odor della gru e veggendola, pregò caramente
nefande, / tratte dal cielo a odor de le vivande. gelli, ii-137:
/ e nel sentire un certo odor di broda / che tutto lo conforta
il vento infido se mai gli porta odor d'uomo o di ferro. d'
. d'annunzio, 1-95: un odor fresco di pesce marino con l'aura
praga, 3-68: sento un odor di grandine e di rose. buzzi
nevi. baldini, i-539: pace, odor di sole, silenzio. govoni,
anonimo, 1-616: eo sentendo l'odor, su levai / e riguardai -per
e sottili, ae'quali veniva sì grande odor di rose che ciò che v'era
castiglione, 552: la bocca sparge odor di gelsomino. ciro di pers,
un fiumicello] fiorita / dei più soavi odor che siano al mondo.
/ per u'passa sì grande) odor, non si porea dir per sermone.
si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna,
, 2-196: tu sai che grande odor di santitade / ei spira, e
lorenzo de'medici, ii-77: l'odor suave di sua vita casta / come incenso
quale, perciocché è celeste, rende odor delle cose celesti. sonetto in nome della
.. sa di bianco e rende odor di festa. -manifestazione esteriore,
dire) consista quasi nel aar buon odor di sé con le parole. s.
67: nell'animo mio era recente l'odor delle virtù del duca guido.
a un monasterio / che dava di sé odor di buoni esempi, /..
è concedibile soltanto quel che si dice odor di santità, così ai poeti spetta
: suor virginia de leyva venne in odor di santità ed ebbe grazie e lumi
col contagiri mettesse chi poteva avercela in odor di rinnegato. 7. sensazione
(1-iv-154): conobbe incontanente l'odor materno; e, se medesimo della sua
, siate il ben trovato, ché l'odor del sangue me vi fa conoscer per
normanni allor fossero corsi a mezzogiorno all'odor della guerra civile e per trame di
. baldini, 9-113: appena sente odor di cannone egli rientra in italia a
vicinato eran pronti a correre ad ogni odor di preda. 9. presenza
a molti nobili scrittori sia stato rimproverato l'odor del peregrino, come a livio quel
monachismo. carducci, iii-15-127: né l'odor di pipa della caserma prussiana poteva aggiungere
possono avere le parole, se non tengono odor di antichitate. castelvetro, 3-30:
regula 'n ordenata astinenza, / l'odor fa penetenza, 'n enfermaria s'è
avea l'innanellate chiome / de'più suavi odor che sieno in prezzo. bandello,
, 4-94: dopo i bagni e gli odor mensa s'appresta. muratori, iii-66
tasso, ii-12: ardete, verginelle, odor sabeo. c. i. frugoni
. frugoni, i-12-237: vedi l'odor sabei fumar già pronte / l'are
misero gliel cede / per non sentirne odor né più vedello. -rendere buon
turchino. -peggior. odoràccio, odor azzo. marino, v-46: tu
damente disgustoso. = lat. odor -òris, di origine indeuropea. odoréscere
[s. v.]: 'odor e voi e ': da essere odorato
libretto, el quale è chiamato rosarium odor vitae, cioè rosario odore della vita
l'olfato, / che per obietto riceve odor vario; / a seguir l'odorifero
. odorifer -fera -fèrum, comp. da odor -òris 'odoro 'e dal tema
sant'ambrogio), comp. da odor -òris * odore 'e dal tema dei
lat. * odorifìcus, comp. da odor -dris 'odore 'e dal tema
voce dotta, comp. dal lat. odor -dris 'odore 'e dal
ch'è prezioso, / scaccierà quel tristo odor. cesarotti, 1-ix-77: ei poscia
non lascio, / che con l'odor soave i curvi lidi / rende odorosi e
moneti, 191: l'altrui odor le sua narici offende. goldoni, vii-1138
dell'alba. linati, 18-293: l'odor di giugno veniva incontro a silvio.
si porgono e cosi / molle l'odor delle rose novelle, / che tu.
et olidor conspersa, / che d'ogni odor le grate olenzie scarse / forian di
ch'eia soperclava in beleza e in odor tute le nostre erbe oliose. messisburgo,
la gran voragine / e più grave lo odor redunda et olfasi, /
l'olfato, / che per obietto riceve odor vario. p. verri, 2-61
. forteguerri, 2-68: hanno un odor che ti farian guarire / un'ora
ha partorirò, / e de l'odor che sì soave olia / dice che simil
lat. olère e olére, corradicale di odor -òris (v. odore)
tra'vivi raggi immenso ascende / d'odor soave aure spargendo eterne. guasti,
lat. olor -òris (var. di odor -òris 'odore '), deverb
tansillo, 2-282: quand'ebro dell'odor che da voi rape / zefiro dorme
, i-42: giunge al cuore il buono odor dei boschi: / di quali aromi
arabia estrema. bacchetti, 2-xxiv-1006: l'odor del tabacco oppiato e zuccherato.
ne vedrai campi vestiti) / l'odor, portato da piacevol'ora, / vaga
sono più dilicate, e pestandole gettano odor cattivo. c. durante, 2-195:
famiglia delle gelsominee, denominandole così dall'odor soave de'loro fiori. =
nell'acqua e comunica a questo un odor forte tutto proprio di quel metallo e
più deserto. pascoli, 592: odor di fiori mi conduce ov'egli / dorme
l'ozena, così detta dal grave odor del capo; e per questo è seguitata
: vedreste i caponacci manigoldi, / da odor di broda e dal pacchio tirati,
che in fin al ciel fan che l'odor se n'ande. bizoni, 133
monexi, li quae trasem a l'odor de la soa santitae. caro, 6-1169
. pascoli, 231: il buon odor di pane che si esala / da quel
0 gigli: / palle sia il tuo odor di scarafaggi, / randel di micci
b. del bene, 2-111: l'odor del pantano palustre. pratesi, 1-81
rinserrati, fra puzzi d'oli e odor di panazimi, tutti quei 'figli dell'antica
/ e costo e mirra ed ogni odor pancheo / nel ricco aurato albergo intorno
. monti, xi-69: esaleratti / odor di tanfo da boccal panciuto. carducci
pavonaza. bellincioni, i-202: senza alcuno odor, benché sien belli, / son
, / entro il fumo e l'odor del papelito / arditamente vi baciai la
e. gadda, 6-341: l'odor buono dell'incenso, erogabile (con cui-
. baldini, 9-113: appena sente odor di cannone egli rientra in italia a riprendere
tuon quando balena / una coreggia d'odor tristo e rio, / indegno parto
tempo è che non mi sazio, / odor non pasce fame. -costituire
, 5-48: gli avvoltoi senton l'odor del pasco pria ch'incadaverisca la preda
carducci, iii-27-152: imaginate voi il soave odor di timo dell'idillio siracusano mescolarsi al
, / ma una fame tremenda, all'odor corse / e il pastume, che
pasture ondulate, di dove arriva un buon odor di fieni tagliati e il tintinnio e
macchia oscura / senza vederlo e dall'odor guidato. 18. locuz.
da val d'augosto / vien l'odor di roma al cuore. /..
di un bel turchino, che mandano odor di vaniglia. fu introdotto da noi
da la terra alzavasi corrotta e peccatrice odor, che grave / offendea chi sedendo
pecchia, / come costui fa all'odor di bacco. ariosto, sat.,
di montelupo; e la sibilla spira un odor di pedagogo da far raggrinzare il naso
una collana di perle non sofferiva l'odor del populo, qual'è malissimo, tanto
le barche. d'annunzio, ii-182: odor di fasciame unto a caldo / con
l'ovina. viani, 13-45: odor forte di sansa e olio legittimo, olio
c'era in quel punto anche uno scandaloso odor di basilico o pepolino. =
dell'anima. cicerchia, xliii-310: l'odor di quest'unguento tanto caro / (
nobili scrittori sia stato rimproverato l'odor del peregrino, come a livio quel
xi-72: non na bisogno / d'altro odor peregrino: / de'fiori, se
/ l'allettavano a prova / l'odor de'fiori e 'l mormorio de tacque
. d'annunzio, i-95: un odor fresco di pesce marino con l'aura /
la pesta / delle fere e l'odor che adietro resta. marino, 1-11-27:
di tali le menzogne ascolti / che odor spirando di virtù mentita / han di
. burchiello, 12: l'odor degli agli cotti e petronciani / fanno piacere
corrotto, allor diffonde / non piacevole odor. -caratterizzato da un clima mite
dei quivi piantomo, / empion di vago odor tutto il contorno. citolini, 338
stare in piato / per pagar con l'odor, che da me spira, /
il giovane, 10-946: o l'odor fosse della carbonata / condita ben con
giovanetto, il quale, pieno di odor stando inanzi a vespasiano per rendergli grazie
volto, / folle, e con tetri odor se stessa ammorba, / sicché lungi
... /... l'odor pignatésco, / anzi di più vi
cicala: / quando ha preso un odor la nuova pila, / lo stesso
. / misto d'incenso v'era odor di mare. d'annunzio, ii-647:
di mare. d'annunzio, ii-647: odor di lunge acuto, / dalle pinete
, che le preci accogliendo e l'odor grato / de le vittime ardenti,
: entrava con l'aria tepida un odor lieve della pioggerellina fine fine che si vedeva
non c'era altr'aria / che quell'odor di mucido, altro suono / che
1146: 'pirrolio': prodotto gazoso, di odor grato, che si trae dal catrame
scena: ma non c'è niente. odor di piscio. non ho coraggio di
, e i corvi passano dove c'è odor di morto. papini, 27-259:
furtivo nei ridotti, / il fermarsi all'odor d'ogni cammino / e dare alle
è concedibile soltanto quel che si dice odor di santità, così ai poeti spetta non
dire 'una balestrata rimosso; sentì l'odor materno; non sarebbe mal investita'.
poetanti. allegri, 73: all'odor de'tinelli corrono i poetanti magheri. baretti
anch'egli non rade volte ha qualche odor di prosa e non sostien coll'armonia
, così denominate per la bellezza, odor soave e quantità de'fiori che producono
'amore'quando più acre intorno era odor di polvere. -risentimento, malanimo
e de lauro, / e renderano odor de mille pome. fasciculo di medicicina
, 23-34: chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse, generando
lui aspro veleno / quel che col grato odor sembra che l'uomo / talor ricrei
sotto a certi melaranci che porgevano uno odor maraviglioso lietamente cenarono. -convogliare
che si porgono e così molle l'odor delle cose novelle, / che tu,
vetri, crisantemi malaticci / dal triste odor di morte e di vernice.
di primo colpo in cucina, dove l'odor dell'arrosto e de'pottaggi invita a
, che le preci accogliendo e l'odor grato / de le vittime ardenti,
folta, / da tutta aspira il grande odor del sole. f f
; quivi son li gigli / al cui odor si prese 11 buon cammino. zanobi
, / pianta ch'a tutto 'l mondo odor prestava! -attribuire, anche
cotogna, il cui colore, / odor, sapor diletta e piace al gusto.
440: suor virginia de leyva venne in odor di santità ed ebbe grazie e lumi
messe, vespri, mottetti: / odor sacro e profano d'incensi e di
commiserando, al cielo / di dolcissimo odor mandi un profumo / che il deserto
il rofumo di glicine dissipi / l'odor di muffa e di cotogna. omasi
monache che lungi dal mondo vivevan con tanto odor di santa vita? cesari, 6-201
/ ebe, ne l'aria sale odor profondo. linati, 16-60: questa bella
finzioni 7 far ch'ei non renda odor di protestante, / ch'è gentil
spedizioniere... da quello proveniva odor di salamoia; del vino tenuto nelle
, schiusa le nan ferine a l'odor de la selva, / violata dal sole
: 'tarmica ': pianta, l'odor delle cui foglie eccita lo starnuto.
lor natura molto acuti e nell'odor penetrativi, imperciò, ponendone cinque o
sue voglie punge / non col soave odor, ma con le nove / leggiadre
, et è d'acutezza e d'odor maggiore e di sapore al gusto più pungitivo
). lacofone, 4-51: l'odor fa penetenza, 'n enfermarìa s'è
vento della sera le portava un acre odor di bruciaticcio. pascoli, 257: svaria
e putisce questo e quello / d'ingratissimo odor di ravanello. spallanzani, 4-i-240:
ascoltavo docile, distratto / da quell'odor d'inchiostro putrefatto. c. levi
). biringuccio, i-175: l'odor suo putrido e spiacevole [dello zolfo
1005: il muschio, svanito l'odor nativo, essendo appeso dentro la latrina,
mischio con gran muffa, / con tale odor che guai a chi lo sente!
come quel che, sendo di bellissimo odor, in puzzolente luoco e fetido si ritruovi
peccatore. laude cortonesi, 1-i-224: odor ke trapassi ogn'aulimen- to, /
divinità de le stesse virtù, spirando odor di nettare, vedremvi in natura angelica
s'inebriava di una nota come dell'odor del fieno fresco. tecchi, 12-120
quel barlume di luce colata, l'odor di tanfo, il fresco raggricciante nell'
, 5-257: l'aria aveva un odor misto di vecchie muffe, di vecchie
si fé. fazio, v-18-33: l'odor ha tal come 'l tatto la ragna.
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar
gallerie, presso una lunga rampata, un odor d'aglio inacidito, che la forte
sonno / un poco al caldo tra l'odor di bronzo. fanzini, iii-392:
gigli; / palle sia il tuo odor di scarafaggi, / randel di micci
spirti e paure pellegrine / fan di soave odor mille rapine / fra le tue labbra
awicine, / sento l'aer d'odor tutto ripieno, / simil a quel che
con questo raschiatoio tagliente in mano, nell'odor del fieno serotino. 2
e raso / fa più grato l'odor quand'un s'accosta / con amore a
/ l'aer vicin, che pien d'odor suave / rasserenava il chiostro, /
labbro / ei me lo sporse: quell'odor soave / di tal vivo desio tutta
mi recate / l'odor selvaggio de la menta. onufrio, 76
/ ke millo meia e piu lo so odor se sento, / dondo la cità
, che sovente invoco, / al cui odor me qual neve al sol consumo,
che si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna
un'isola selvaggia, / con grande odor di regamo e di salvia. viani
ministro di destra, perché c'era odor di corruzione e di loschi maneggi. l'
regula 'n ordenata astinenza, / l'odor fa penetenza, 'n enfermaria s'è dato
. firenzuola, 295: già rende odor di divinità quella donna. salvini, 39-iii-74
che gran danno / faccian col tetro odor gli aurei metalli, / quai degli uomini
, dà a molti versi di 'odor di terra 'un respiro giovanile affatto inusitato
bosco dei pini rinasceva serenamente nelraria con odor quasi d'incenso. c. e
, ancora tepido, ci sento un odor di setta che consola, e mi vien
. roccatagliata ceccardi, 2-140: odor di menta, odor umido e lento
ceccardi, 2-140: odor di menta, odor umido e lento / di fieno,
ribollir de'tini / va l'aspro odor de i vini / l'anime a rallegrar
; ma costei lo ributta, fastidita dall'odor di letame che il villanzone tramanda.
ch'indi assai più ne molce / coll'odor che col dolce. parini, mez
li rivega, se sputato aveser fuore odor d'altro metallo, e così con cuocerle
'ne / e più grave lo odor redunda et olfasi, / veder mi par
azzurri e misti, / e di soavi odor l'aere riempie. dessi, 3-265
2-90: in un'aria densa d'odor di fiori, sul suolo incerto come una
. m. cecchi, 1-2-64: l'odor ottimo / ch'io ho sentito adesso
: non è uccello che più senta l'odor dell'uomo che l'oca, e
fiori del tuo aprii secondo / han tale odor di cavolo rifritto, / ha così
cuocono, e non ne rimane né odor né sapor niuno. -essere abbandonato
schiene da soma, braccia rimunitocce, odor di cacio fino. idem, 12-207:
fiato di vento, per un aspro / odor di terra e un dilagare d'erba
dei pini rinasceva serenante nell'aria con odor quasi d'incenso. -con riferimento
tanfo di rinchiuso e di un forte odor di tela lo soffocava. guglielminetti, 2-74
guglielminetti, 2-74: mi nauseò l'odor tetro dei bossi / lungo i viali,
dell'incenso / nella cappella, e l'odor di rinchiuso / delle mie vesti.
lì per un momento la ricerca d'odor di volpe e puntarono contro di lui,
. tanaglia, 3-176: l'odor de'fritti granchi lieva via, / ché
,... inebriatisi a l'odor del mosto, a guisa di moscioni si
il loro grasso comunica al brodo un odor di cevo, ed è molto riscaldante.
fiori del tuo aprii secondo / han tale odor di cavolo rifritto, / ha così
, 1-30-10: bene, certo, l'odor de la pantera / retrage gli animali
l'odore di mesi di maggio / buon odor di rose e di cera.
a l'ora che inebriatisi a l'odor del mosto, a guisa di moscioni si
considerarlo ritualmente, non si sente piu odor di cucina, non c'è più
: quindi accade / che del miele all'odor, benché lontano, / corran le
rappe d'erba gloria, / coll'odor d'erba madonna, / colle siepi alte
fiorite. d'annunzio, 1-i-478: odor di rose, forse da i giardini /
che si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna
avevono quelli così fatti romori era uno odor sì gentile che e'pareva a punto che
di loto rasente terra, e d'odor più soave diverrà e meno acuta.
gran voragine / e più grave lo odor redunda et oliasi, / veder mi par
il vento aquilonar dalle felici / arabe spiagge odor sabei tramanda. graf, 5-101:
placa gl'irati dei, / sparge odor, ma di nettare divino. anguillara,
in questo stanzone si fabbricano le spazzole: odor di saggina, di prato falciato,
i per tutto un casto odore, un odor buono, / dov'era già il
stura / il barile; e l'odor sale alle stelle. carducci, iii-4-25:
tempre / di muschio ancor perde l'odor cattivo. ventura rosetti, i-46:
rosi. martello, 6-ii-59: degli odor, che sveglia fra noi da'fiori il
fiori il rastro, / più quest'odor mi allegra di pece e di salmastro,
carducci, iii-4-91: erra lungi l'odor su le salse aure / e si
frasche, di fion schiacciati, un odor acre, quasi salso di fulmine e
tal salto / k'el n'ascendrà l'odor al creator da alto. v colonna
giuniperi, / che di salubre odor pronto a diffondersi / l'aer d'
ispande / per u'passa si grande / odor, non si porea dir per sermone
francesco leonetti recluso e incomunicato perché m odor di 'samizdat'. = adattamento di una
purpurina vena, / et ecco a quel odor da monti e vigne / traboccar numi
con gran muffa, / con tale odor che guai a chi lo sente! grazzini
monexi, li quae trasem a l'odor de la soa santitae. marco polo volgar
messaggio / deli'allegranza, e sapi odor selvaggio, / deh creatura allegra, /
quel giovanetto, il quale pieno di odor stando inanzi a vespasiano per rendergli grazie
capo alle piante, / fin che l'odor cacciò ch'egli ebbe inante. /
il fumigante ardore / ingrato ne le nari odor produce; / nel senso del toccar
, / moscado, fiori, rose e odor santo. biondo, xlv-199: deh
l'aria era satura di fumo e di odor di chiuso. -intriso di sostanze
(4): sì soave era l'odor de quelo logo che tuti quelli orni
acqua, genera cimici, et è odor sazievole. salvini, 30-1-5: sopra il
di più greve, che avvivava l'odor diffuso e sazio della fioritura appassita delle
: sbocciano i prati / col loro verde odor di sole, / come gonne sgargianti
, / e se vento comincia, odor finisce. imperiali, 4-497: da racchiusa
allora stura / il barile, e l'odor sale alle stelle, / ed il
: sbocciano i prati / col loro verde odor di sole, / come gonne sgargianti
è prezioso, / scaccierà quel tristo odor. f f 7.
.. / e solo a quel odor mi allegro tuto. romoli, 142:
. salvini, 23-315: tosto l'odor lo scarafaggio desta / on- d'ei
imperiali, 4-56: bei fior, d'odor non scarsi. bontempi, 1-2-109:
livida palude, / o dove spiri grave odor di fango / o dove da le
né da'fior traspirano / i mattutini odor. arici, iv-320: non più soave
niciato. un terribile odor di bruciato. del grado di civiltà.
). moretti, ii-171: l'odor triste di bottega quasi avviliva, benché
gatti] o si sconturbano per l'odor dell'unguento. = comp. dal
le labbra, e adesso sì l'odor del mare si sentiva. luzi, 29
e consistente, / ècarnoso e tramanda un odor grato / questo frutto ch'esilara la
nari per la bruna / notte l'odor che acuto si ridesta / dai maceri,
/ per tino, le facessi l'odor perdere / ch'avea di secco. fiacchi
[in lacerba, ii-135]: l'odor dell'inchiostro mi piace come il sudore
vien compensato dal nitore del nuovo, dall'odor di vernice, dalla sparizione delle macchie
dalla groppa in sudore: mescolandosi all'odor del sevo di cui erano untati gli ingranaggi
carezzatemi il viso e mi recate / l'odor selvaggio de la menta. d'annunzio
seno, ma pure fa male coll'odor del veleno. ibidem, 328: chi
oltre ogni credere; perché sente l'odor di delitto, l'odor di disperazione e
sente l'odor di delitto, l'odor di disperazione e di disonore!
quest'erba, / spirando del gentile / odor, ch'ella in sé serba,
all'orecchie due cerchietti / d'ogni odor più fin ripieni / commettean due zaffiretti /
guanciali, mettevano in tutta la casa l'odor dei crisantemi. = comp. da
vestiti di seta vegetale / e l'odor della canfora non fuga / le tarme
vestiti di seta vegetale / e l'odor della canfora non fuga / le tarme
nari, ché se accorgansi / o dell'odor di stagge o spansa rete,
pagar un soldo, ad empiervi dell'odor de'pasticci, de'migliacci e delle lasagne
tesser madre, e nell'oscuro / giacinto odor dell'ombra / lo sfuggir del tuo
: sbocciano i prati / col loro verde odor di sole, / come gonne sgargianti
delineatasi, sgusciò rapido in cantina buono odor di mondo e di cielo.
sibilar soave / intorno a noi divini odor spargendo / da le agitate penne.
tarde le barche!) / un odor di bitume, / un odore silvestre.
suono / sparse per tutto un vago odor cilestre. -che abita in campagna
, / ove riporlo, e d'ogni odor sinceri. -puro, incontaminato (
vermiglio / al colore, a l'odor quanto son grati, / ma sono a
i-609: deve parer singolare che l'odor della cera da pavimento soverchi quello della
era bello il luogo e tanto soave odor spargeva. ammirato, 1-i-214: i prìncipi
crin d'arabo nardo, / che spira odor soave a maraviglia, /..
, ma sempre su quell'aria d'odor di terra, e quando siete a
il vento, di benissimo evaporare quello odor di piombo che tenesse. cellini, 638
sta in sollazzo, / e sentono l'odor della frittata, / e de'brindisi
di fumo;... l'odor caldo e grave di cucina; i sommessi
: i cani ancora, / conoscendo all'odor le spoglie amiche, / esprimono pietosi
nelle cave di rame; ha un odor grave e nauseoso e adoperasi in medicina come
ogni fior d'aprile / liberal d'ogni odor quivi sorride. praga, 4-123:
ambra, mirra e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. = comp
, i-609: deve parer singolare che l'odor della cera da pavimento soverchi quello della
ch'eia soperclava in beleza e in odor tute le nostre erbe oliose. anonimo
senza resto e senz'arrosto, all'odor doloroso del suo svaporato patrimonio, di
ispande / per u'passa sì grande / odor, non si porea dir per sermone
conosciuta; / e ben ti basta l'odor che ti spando / e lo sprendor
profondo, / onde, sebben fetido odor lo spruzzo / spanda, sacra è quell'
di vento che spande intorno un delizioso odor di giardino. d'annunzio, i-171
pecchia, / come costui fa all'odor di bacco; / e, se tu
era bello il luogo e tanto soave odor spargeva. p. cattaneo, 1-14:
. / vaneggiando leggero / lo sparso odor raccogli. io. diffuso ampiamente
crin d'arabo nardo, / che spira odor soave a maraviglia. pananti, i-4
scioglie e spasta, / e l'odor, ch'era nascoso, /..
avanzati dopo il banchetto; spirano un odor mucido e tristo, e i camerieri li
resta senza resto e senz'arrosto, all'odor doloroso del suo svaporato patrimonio.
fiore. pascoli, 93: un lieve odor d'incenso / sperdesi tra le mente
annunzio, i-993: lasciano un lungo odor le spezie rare, / qual solco,
molti arbori, che spi- raveno uno odor mirabelmente suave da spiciarie. pigafetta,
pennello per tinteggiare le pareti. dall'odor di vernice, dalla sparizione delle macchie,
, 8-24: fu spicchiuto e testuto e odor spirante / più grave l'aglio in
mirra e spico, / di fino odor, cosa ventata a fumo. bacciarone da
color bianchiccio, arena e terra di odor di zolfo. = deverb.
già non lascio / che con l'odor soave i curvi lidi / rende odorosi e
, 1-415: sento l'aer d'odor tutto ripieno / simil a quel che spira
ii-48: costo e mirra ed ogni odor pancheo / nel ricco aurato albergo intorno spiri
quest'erba, / spirando del gentile / odor ch'ella in sé serba, /
salvini, 48-133: 1morti, che d'odor mortale spirano, / aprendo 1 ventri
a voi son letto, / e tutto odor spirante / stringe il tuo seno e vi
avanzati dopo il banchetto: spirano un odor mucido e tristo, e i camerieri li
. buzzi, lxxv-122: spiravo l'odor della vita, odore di zucchero e
che non mancava mai di accorrere all'odor della sagra. carducci, ii-8-121:
vacchetta, / ch'è un odor che alla matrice / non disdice: /
: al primo spiro / del suo celeste odor [del fiore d'arancio] vinta
labbro / ei me lo sporse: quell'odor soave / di tal vivo desio tutta
compiacete d'avere per me, l'odor ch'esce del pomo e de lo sprazzo
russie. d'annunzio, iv-2-679: l'odor della pece che cominciapastranello color tabacco.
un'acqua negra come pece, / d'odor fetente e di sapor amaro, /
). pirandello, 8-207: quell'odor grasso e caldo del concio, quel
era più puzzo di stallino di pecora che odor di vivande. = deriv
prima d'acquistare queu'arido e stantio odor di sacco che le si conosce, ha
lento, stemperato nell'aria, un odor di bruciato, di stoppie arse nei campi
gigli; / palle sia il tuo odor di scarafaggi, / randel di micci e
244: vegniva 'nde a lo naso uno odor sì soave che quasco nu'strangusiavamo.
il qual subito che sente / il gradito odor del ratto, / della buca uscito
le foglie e sonostrataiate con anguli e di odor grave e di sapor amaro.
: lontano portando stremati / i selvatici odor delle foreste / sui covi bestiali. gadda
tuo cervello strucca, / n'esce un odor più tristo della cacca. -figur
lavatosi bene acciò che non forse l'odor del letame la reina noiasse. s.
. f. frugoni, 4-325: l'odor della mensa del ricco è lo stuzzicatolo
verde che sa già di campagna, di odor di fave, di orto dietro l'
, / lontano un miglio. quell'odor si succia / ella, a forza di
non del sudicio delle stalle, ma buon odor di mangia tà).
camerana, 188: sulfural fiamma e caldi odor di asfalto, / come una ebbrezza
altre cose, e in particolare quella dell'odor sulfureo che si sente. pacichelli,
/ sempre una al mondo, che in odor si stende / per arder sé,
vita le chiocciole, finché poste all'odor del fuoco sono costrette a stridere. pascoli
. gadda, 2-73: era un odor buono del tempo, tarme, ispessi panni
i vestiti di seta vegetale / e l'odor della canfora non fuga / le tarme
spolpi / e la feccia che ingrato odor disfoga / con rotate catene ed onde e
sempre preparato ha 'l telo / quanto più odor ha la suave rosa / più presto
tempre / di muschio ancor perde l'odor cattivo. g. argoli, 103:
circhi e delle terme / sol l'acre odor de la tua lupa in foia.
longi al naso mi è venuto / lo odor della testudine, e lo agnello.
, 1-229-24: fu spicchiuto e testuto e odor spirante / più grave l'aglio in
/ d'impudico vapor, né d'odor tetro / d'agli, porri, scalogni
delle foglie ticchettate e stillanti e l'odor di marcito nell'aria. = deriv
laghi. / l'aria è fiorita dall'odor dei tigli. gozzano, i-364:
/ per tino, le facessi l'odor perdere / che avea di secco.
f. cetti, 1-ii-27: l'odor dell'arrosto va a ritrovarli, e potentemente
fumigante ardore / ingrato ne le nari odor produce; / nel senso del toccar sveglia
giorno, e un ventolino impregnato di odor di fiori, che ti tocca il mantello
così nel gocciolar de'torcifeccioli, / l'odor degli agli cotti, e petronciani /
che resta senza resto e senz'arrosto all'odor doloroso del suo svaporato patrimonio, di
carbone artificiale, e tramanda un gratissimo odor di zolfo. papi, i-91: di
; ma costei lo ributta, fastidita dall'odor di letame che il villanzone tramanda.
trovavo, che tramandava non so che odor di nettezza. landolfi, 15-36: siete
vetri, i crisantemi malaticci / dal triste odor di morte e di vernice. de
/ che da zefiro punta / versa soave odor dalla ferita; / ben à i
la pecchia, / come costui fa all'odor di bacco. scarfoglio, 291
trasandata. cicognani, 6-70: anche l'odor della stalla, la vista
, 11-23: mi son ito sostentando all'odor del pane, ed ho trascinato meschinamente
, occhiaie, sudore, sete, odor di piedi. -manifestarsi largamente,
, / più che veltro, l'odor sente [del tabacco] / e spedisce
). dolce, xxvi-1-357: l'odor, che par, che tutto ti travolte
cuocere. ojetti, i-580: un odor di trementina si diffonde nell'aria fredda.
: entrava con l'aria tepida un odor lieve della pioggerellina fine fine che si vedeva
l'aie / bianche s'esala il buon odor del fieno. 5. suono
è prezioso, / scaccierà quel tristo odor. carducci, ii-10-221: il romanzo,
avanzati dopo il banchetto; spirano un odor mucido e tristo, e i camerieri li
di mesi -di maggio 7 buon odor di rose e di cera fracchia,
s'attaccava. moretti, ii-171: l'odor triste di bottega quasi avviliva, benché
imprimere il motto ch'era quasi l'odor suo. -scherz. membro virile.
deliri della danza / assopirà l'acuto odor dell'oppio. 2. per
zolle: / nei boschi, invasi dall'odor di lauro, / del pelio:
secondario potrà servire per unzione giornaliera d'odor non ingrato a coloro che patiscono dolor di
e di mangiar n'accende cura / l'odor ch'esce del pomo e dello sprazzo
. da ooliti 'fiuto', corradicale del lat odor (v. odore).
a denti secchi, / a pascerci d'odor? passeroni, 3-121: perché di
un monasterio / che dava di sé odor di buoni esempli, / eie la passion
, a l'aie bianche ov'erra / odor di fiori e odor di concimaia.
ov'erra / odor di fiori e odor di concimaia. c. e. gadda
va e vieni per la casa, un odor d'incenso e di moccolaia, una
pavese, 6-175: c'era quel vago odor d'agosto, di salmastro terrestre,
il suono / sparse per tutto un vago odor cilestre. d'annunzio, i-197:
e d'ovest africa! / l'odor dei datteri e dei leoni / risalpa con
125: vasto, dentro un odor tenue vanito / di catrame, vegliato da
. carducci, iii-3-105: un selvatico odor su da le fosse / vaporava maligno
, /. „ chiuso, un dolce odor di fuore explica. marino, 1-19-390
acerba / fina alla vecchia etade / l'odor perpetuo serba; / e se quella
ambra, mirra e spico / di fino odor cosa ventata a fumo. ventatura
ciro di pers, 3-119: qui gratissimo odor superbo spira / il elsomin del tago
si digrada e dilata e redole / odor di lode al sol che sempre verna,
e loffa vengono nel mondo / con un odor da tutti maledetto. settembrini [luciano
l'odore di mesi di maggio / buon odor di rose e di cera. ungaretti
morde seno, ma pur fa mal coll'odor del veleno. bacchetti, 1-i-424:
de le virenti / beltà co 'l tenue odor de le viole. = voce dotta
, del serbatoio / gran custode, odor che ingoio, / de'pensier almo vivaio
meschiato con essi... / un odor vivo di fieni falciati. 12
fiori, ed i semi pistati spirano un odor grato, e tramandano un sugo rosso
, i-12 (58): onde un odor d'ascelle piedi e nasi, / e
e perfurmarlo apresso tutto quanto / de odor suavi e con acque odorifere.
focolare ardente della tua capigliatura respiro l'odor del tabacco oppiato e zuccherato.
delle alghe morte, appacciamate, misto all'odor della pece e del catrame.
. gadda, 6-321: annasarono senza volerlo odor d'alghe marine da tutto il fresco
leste, servono la pasta col sugo all'odor di zafarano e di garofano. e
gobetti, 1-iii-23: quasi senti ancora odor di campagna inurbanata. = deriv