grossetti anziché no. dossi, 798: odo i pestelli ne'bronzei mortai acciaccando cantaridi
del castello. d'annunzio, iv-2-1322: odo uno scalpiccio di truppe sul ponte.
. soccorrere, venire in aiuto. odo delle colonne, v-108-22: mai non credo
e saporito! d'annunzio, ii-748: odo tinnire un riso ch'io conosco,
offre la lista dei vini, risponde se odo bene: -acqua fredda. beltramelli,
acqua / come il chiasso di poppa che odo / dentro l'ombra / del /
la cola. tommaseo, iii-220: odo un suon di benigne acque correnti / oltre
: ho i sensi così acuiti che odo cadere a una a una sul tavolo le
voce dotta, dal gr. àxoùw 4 odo 'e p. exaov 4 misura
l'udito * (da dxoóco 4 odo '): creata in francese (acoustique
da fare, affrettarsi; irritarsi. odo delle colonne, v-108-16: ca per lunga
gelosia; dolorosa condizione dell'animo. odo delle colonne, v-109-17: lo pensoso adastiaménto
, / quasi animai ch'adombre, odo e rimiro. campanella, 2-111: che
d'orror che non rimiro / né odo alcuna cosa, ond'io mi volga,
, inf., 24-75: com'i'odo quinci e non intendo, / cosi
rivi / e l'ime valli intanto odo il frequente / suon d'agresti canzoni.
suono). ojetti, i-589: odo sulla scena la fresca voce di vera
chiedermi aita. palazzeschi, 1-73: odo delle risate come grida di civetta,
le foglie. idem, i-no: odo la primavera nei rami neri indolenziti /.
a fasiani una breve allocuzione di cui non odo parole: la cartella clinica.
di me: ma io intendo e odo tutto il giorno dire agli alluminati tra
. alfieri, 58: stoltamente beato odo chiamarsi / l'uom, che d'adipe
22-149: ove sei, che più non odo / la tua voce sonar, siccome
campana, 87: nel viola della notte odo canzoni bronzee. la cella è bianca
, 59: or (cieca scorta) odo il mio sol furore; / e
. = comp. da an [odo] 'polo positivo '(verso cui
. alfieri, 58: stoltamente beato odo chiamarsi / l'uom, che d'
portelli. idem, ii-794: mentre oggi odo ansar la bonaccia, / leggo la
». d'annunzio, ii-878: odo l'appello / rude, il commiato,
sono spirti, maestro, ch'i'odo? * / diss'io. ed elli
lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. b. davanzali, i-191: seiano
rami. d'annunzio, ii-569: l'odo fuggir tra gli arcipressi foschi / e
niobe, l'antico / tuo grido odo alzarsi repente / al cospetto del mare
, /... / e stridere odo l'arco / forte e sibilare lo strale
di fanciulla /... / odo sonar nelle romite stanze / l'arguto canto
in giù restar pendente / se quando odo beffarti dalla gente / non sento al
. idem, 58: stoltamente beato odo chiamarsi / l'uom, che d'adipe
. doni, 2-157: sta, io odo: brigate; tosto dentro, non
sue manine. leopardi, 13-26: odo non lunge il solitario canto / del-
non s'asconde. marino, 221: odo dappresso il cal- derin selvaggio / che
. alfieri, 1-344: assolute parole odo, e cosperse / di fiele e
dal suono stesso, e però non l'odo. carducci, 79: te
: passata è'la tempesta: / odo augelli far festa, e la gallina,
ant. e letter. oro. odo delle colonne, 1-37: ed io com'
che in firenze, sì come io odo, ella oggimai niente più s'usa,
movimento del piede s'avanza, ne odo già il frusciare della veste serica.
l'aurora vigilante / e gli augelletti odo suavemente / lei salutar ch'ai mondo
, 1-197: all'alba mi levo, odo un rumore sordo, che è?
. chiabrera, 495: altro non odo, / salvo oricalchi e minacciosi araldi
soffiare la sua ansia sul viso, e odo il palpito del suo cuore; e
, ii-39: benché pastor, sentenzia odo ch'è antica, / ciascun mai
talor mi si fa dono, / ben odo il suono della voce umano, /
porta, 1-26: sempre ch'odo sputar filosofia da questi savioni,
sputar filosofia da questi savioni, odo dir che la natura è stata a noi
tendenza. alfieri, viii-32: io t'odo / biasmare, o figlio, il
mi spiace / che se per poco prezzo odo cusatro / dar le sentenzie false.
polvere / e di tintura, odo la danza ritmica / dei telai dietro alle
, domanderò in una biblioteca il de odo religiosorum, che non avevo mai letto
vestigio, / per quel ch'i'odo, in me e tanto chiaro, /
voluttà l'acre fumo de'boleti agrippinei; odo già p unghie grattar verderame.
. ed oltre al borbottìo di questi, odo voci venire confusamente da varie parti
la schiavitù. foscolo, xv-58: odo dire che migliaia di braccia lavorano per vestire
e prato e rivera, / gli auscielletti odo bradire, / udendo la primavera /
, 87: nel viola della notte odo canzoni bronzee. palazzeschi i-124: voce
in te nessun abitante: se bene odo che un cotal davide fa- bricio,
svernato, l'altro giorno. / le odo, mentre camminano non viste, /
una stuoia. valeri, 1-66: odo il singulto dei pavoni / laggiù presso
/ d'eco, e appena ne odo la cadenza. 2. consonanza
nerina! e di te forse non odo / questi luoghi parlar? caduta forse
svernato, l'altro giorno. / le odo, mentre camminano non viste, /
o fiorranci. marino, 221: odo dappresso il calderin selvaggio / che saluta
non ha né dromedario né elefante / l'odo rato indo o l'etìope
laghi. d'annunzio, v-1-308: odo la voce del secondo che ordina di mettere
gli accenti. fontanella, i-247: odo a punto a quest'ora / semplicetto cantor
ritorna e cena. pananti, i-89: odo il susuro delle auret molli, /
, l'altro giorno. / le odo, mentre camminano non viste, /
al rombar. d'annunzio, ii-725: odo tra il gridìo della gazza / il
g. del papa, 4-39: io odo quivi chi mi sgrida altamente di così
. foscolo, gr., 11-688: odo un silvano, / ospite ignoto a'
viii-215: ogni volta ch'io l'odo, il cuor più mi balza e
ufficiali. d'annunzio, v-1-204: odo passi nel corridoio. odo il suono delle
v-1-204: odo passi nel corridoio. odo il suono delle trombe mattutine nelle caserme
. parini, 597: ben odo rispondermi da voi ch'io sono più in
dissegli: che è quello che io odo di te? rendimi ragione della tua castalderia
voce dotta, comp. da cat [odo] e ione. catlinite,
dice: « turbarne testo che t'odo dire: / nutrito so 'n delicii,
tutti gli altri amici, annibaie, odo, / fuor che da te, che
vèr quella adunque celerando il piede / odo annunzio per via fero e doglioso.
ingiustamente lo criticasti [dante], odo alcun ripigliarmi, se a torto n'hai
fantasie intorno a'costumi degli uomini. odo a dire ch'egli viene in più
nascita. d'annunzio, ii-149: odo i colpi iterati / dei ronchetti, odo
odo i colpi iterati / dei ronchetti, odo le cesoie / dei potatori. soffici
ch'io veggio e per vero odo, impetro / ne la mia mente,
0 ti dica. aretino, 8-53: odo un parlar cheto cheto, e datovi
avvicino al muro l'orecchio, ne odo le parole scolpite e chiare. monti,
/ come il chiasso di poppa che odo / dentro l'ombra / del / sonno
vivere santo. d'annunzio, v-2-718: odo il tarlo elencato che « fa un
le galline. d'annunzio, v-1-266: odo chiocciare. come mentre il lusignuolo
, e la lodola tirelira, odo stridere la carrucola del pozzo. ojetti,
/ e cigolio di tavole spiegate / odo vagar fra le sonanti risa / di giovani
/ e cigolìo di tavole spiegate / odo vagar fra le sonanti risa / di
becco. d'annunzio, ii-150: odo talor stridore / come di lima sottile /
« maestro, che è quel ch'i'odo? *. lorenzo de'medici,
cervello nel capo. bruno, 3-596: odo che vi maravigliate, perché a questo
: quali stolte minacce, e qual or odo / vano strepito d'arme? e
/ s'io vo'trattar di quel ch'odo di lei, / ciò che lo
avvicino al muro l'orecchio, ne odo le parole scolpite, e chiare.
v-2-831: soffro o esulto. non più odo le lettera senese,
già la bocca piena di saliva. odo il canto della terra? = voce
suon concorde. fontanella, i-247: odo a punto a quest'ora / semplicetto
una: e però di audio fe'odo, di seni io, sento, ecc
vostra pazienza! parini, 597: ben odo rispondermi da voi ch'io sono più
l'aria e rimbombar fa tonde; / odo di squille, odo di trombe un
tonde; / odo di squille, odo di trombe un suono / che l'alto
acqua / come il chiasso di poppa che odo / dentro l'ombra / del /
in conserva'. d'annunzio, v-1-308: odo la voce del secondo che ordina di
teucri, / per te solo infelici, odo in tuo danno / le contumelie.
ben complessionato. gavoni, 1-95: odo nel mulino /... /
i gesti dei marinai che mi salutano, odo le loro grida fioche. slataper,
suono stesso, e però non l'odo. giusti, i-166: tu mi hai
. quasimodo, 52: alle sponde odo l'acqua colomba, / ànapo mio
inferriata che dà su la corte. odo chiocciare. odo stridere la carrucola del
dà su la corte. odo chiocciare. odo stridere la carrucola del pozzo. cicognani
al figur. chiabrera, 1-i-251: odo dir con nobil plettro / di bei
, 137: e pender dalle travi odo loquace / nido, entro cui tenera madre
aretino, 8-24: stando ascoltare, odo zufolare con un suono fioco fioco, et
. stima, reputazione; fiducia. odo delle colonne, v-109-31: e perderanno credanza
. manzoni, 89: ascolta; / odo un batter di remi...
, v-1-331: respiro la vampe. odo un soffiare, un crocchiare, uno sgrigliare
sottile. d'annunzio, ii-748: odo tinnire un riso ch'io conosco, /
è questo, del quale tali cose odo? petrarca, vi-1-9: e veggio andar
nuovo. chiabrera, 495: altro non odo, / salvo oricalchi e minacciosi araldi
). alfieri, 1-32: qual odo fragor cupo?... / qual
silenzio del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar
inferriata che dà su la corte. odo chiocciare. odo stridere la carrucola del pozzo
su la corte. odo chiocciare. odo stridere la carrucola del pozzo. il
dice: a turbarne testo che t'odo dire: / nutrito so 'n delicii,
decadenza. russo, i-330: leggo, odo da per tutto paragonarsi i corpi politici
e nel momento istesso in cui scrivo odo gli urli dei convocati. carducci, ii-4-
. petrarca, 193-8: talor ch'odo dir cose, e 'n cor de-
: « turbarne testo che t'odo dire: / nutrito so 'n delicii,
letto / dal sangue, / ti odo cantare come una cicala / nella rosa abbrunata
sosta e piange. un altro derelitto / odo in segreto disperar lontano. pirandello,
si confondino, non lo può talor ch'odo dir cose, e 'n cor describo,
/ da cui te, solitario, odo cantare. saba, 84: ho attraversata
e disfiguri. parini, 377: tal odo bestemmiar la setta impura / cui lo
burchiello, 7: però ch'i'odo che 'l diaquilonne / è buona cosa a
lalli, 2-4-4: se (come odo) sol può liberarti / chi terrà di
e di condurre la favola, già già odo dai più annoverar come il primo e
particella pronom. foscolo, xv-58: odo dire che migliaia di braccia lavorano per
, esperto. salvini, 39-iv-239: odo dire da amico mio, dilettan- tissimo
godere, rallegrarsi, compiacersi. odo delle colonne, 1-30: sconfortamento n'avrano
figliuoli. d'annunzio, iii-1-1218: odo... il romanesco rinfacciargli con una
alla madre. foscolo, v-247: odo come taluni vanno missionari di dogmi che
che travolge tutta la natura: io lo odo in contrappunti di emozioni. pavese,
e prato e rivera, / gli auscieletti odo bradire, / udendo la primavera /
. g. gozzi, 3-5-397: odo parole / gravi, ma il cuore è
detto, affermato; parola. odo delle colonne, 1-32: e co quello
della vivente generazione. foscolo, vii-20: odo rispondere che la teologia legislatrice e la
raggio estivo di cadente luna, / v'odo fra'sassi diroccati fremere, / che
fermo potere essere sempre dal discreto medico con odo riferi unguenti medicato. sannazaro
'n altra acqua bollir, secondo ch'odo. savonarola, 8-ii-135: saria forse
guittone, xxv-8: ad om tenuto saggio odo contare / che trovare -non sa,
, v-181: [in campagna] odo cantare gli usignuoli e gli altri uccelli
, 18: che è questo che io odo di te? rendimi ragione del tuo
1-401: accenti tuoi fra queste mura or odo, / convenienti al labbro stolto appena
elementi costitutivi. bartolini, 1-212: odo, ascoltando bene, il modulato e
4. costretto, obbligato. odo delle colonne, 1-1: distretto core e
, e di quelle che io di te odo, buona speranza prendo. non discorri
10 spettro di ricciarda; e l'odo / parlar, e dirmi: il
boli: cessare di usarli. odo delle colonne, 1-7: amor m'à
empresa. tasso, x-445: ma qual odo io più che d'umana voce /
qua dal dolce stil novo ch'i'odo. de sanctis, ii-8-58: di
e in fondo al cuore / rintronar dolcemente odo gli spari / la sera di vigilia
0 nerina! e di te forse non odo / questi luoghi parlar? caduta forse
tasso, torrismondo, 1251: s'odo il vero, / la gravidanza ancora
luogo a luogo. anguillara, 9-127: odo ch'altrove donnola si chiama, /
la mente. alfieri, 1-192: odo, ben odo un mormorar sommesso; /
alfieri, 1-192: odo, ben odo un mormorar sommesso; / ma niun si
o nerina! e di te forse non odo / questi luoghi parlar? caduta forse
non mai da febo / delusa, odo pensiero / che voglia dubitar, non
volgar., 2-84: ed io disavventurata odo dubi- tosamente mormorare; éd ora m'
2-ii-302: mi sono oltre '« odo cari gli augurii che... mi
per addietro. alfieri, 1-1080: odo già dir da taluno: ecco in
spesso nella demenza. monelli, i-238: odo con preoccupazione voci che volevo per sempre
sovente rivelar. carducci, ii-1-245: odo per l'etra / una soave melodia
. /... / ti odo nel fluire della mente / approfondire lontananze,
statuari. alfieri, 8-289: qual odo io suono di guerriere trombe, /.
antico? cantoni, 414: odo sì ragionare molto spesso degli erramenti, delle
assunzione di nostra donna, che ora odo esister in duomo, o sia
d'amore. fontanella, iii-357: odo a punto a quest'ora / semplicetto
1770. d'annunzio, v-2-158: [odo] il compianto eguale delle cicale che
/ e il torrente di memoria / odo funebre mugghiar. b. croce, iii-27-360
ii-113: da quel momento / ti odo nel fluire della mente / approfondire lontananze
). mazzini, i-437: non odo che le solite evirate vocine d'arcadi
loro gabinetti? foscolo, v-247: odo come taluni vanno missionari di dogmi che
non fallace! rosa, 140: odo i detti ben io de'crati e bianti
, lo diria / (quanto io n'odo per fama) più con vero.
quinci spirar de gl'aquilon malvagi / odo il furor, quindi la neve e
e prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera /
, ingiurie; manifestare disprezzo. odo delle colonne, 1-33: fannomi noia e
tempo grande efficacia di espressione. odo delle colonne, 1-32: sconfortamento n'avrano
. grazzini, 362: quand'io odo sanesi, o perugini, / e favellare
perch'eran fatate. pulci, 17-128: odo che 'l fior se'di tutti i
, i-16: che è questo che io odo in te? rendimi ragione del tuo
monte. d'annunzio, v-2-158: odo il mio gran cuore;...
pio / ancor non so, ché n'odo vario il grido, / ma del
e basso, / nulla veggo, odo o penso, se non quello. ariosto
in fondo al cuore / rintronar dolcemente odo gli spari / la sera di vigilia della
aureo volume. manzoni, 73: odo intorno festevoli gridi; / s'orna il
del fulmine. fontanella, iii-357: odo a punto a quest'ora / semplicetto
vento). linati, 8-94: odo scoppi di venti alla faccia, fiammate
la tua bocca è chiusa! / odo, col mormorio dolce d'un vento /
caporali, ii-73: intanto per sicilia odo si spicca / un'altra nave;
segno di merzede e d'umiltate / odo si muove lo gentil coraggio; / dunque
13-28: ahi, per la via / odo non lunge il solitario canto / dell'
li altri re. pulci, 17-128: odo che il fior se'di tutti i
si scosse. monti, x-3-142: odo dell'aura errante il fischiar mesto, /
del fieno. d'annunzio, iii-1-1112: odo il fischio dell'aquila pescatrice. soffici
. idem, 11-667: fiumi correnti, odo il sublime sònito / di voi sempre
le balene. michiele, ii-25: odo solo / gli empi muggiti de le
intorno le cose nostre, e per quanto odo, di empire ancora i foglietti di
d'alpestre via. pascoli, i-885: odo... un ronzìo cupo e
nerina! e di te forse non odo / questi luoghi parlar? caduta forse /
lago, e minaccia fortuna; / odo il vento nel bosco a ruggir forte.
settembrini, 1-123: facendomi a la finestra odo e vedo una compagnia di forzati che
di terremoto. d'annunzio, v-1-178: odo, un rombo confuso, odo il
: odo, un rombo confuso, odo il fragore del volo, odo il crepitio
confuso, odo il fragore del volo, odo il crepitio del combattimento. serra,
raggio estivo di cadente luna, / v'odo fra'sassi diroccati fremere, / che
e di condurre la favola, già già odo dai più annoverar come il primo e
, ii-171: che voce è questa ch'odo, / voce simile a fresca auretta
/ e quei suavi accenti quai sempre odo / fugan gl'impiti primi i non
. luca pulci, ii-32: io odo / quel che parla con seco pel
svernato, l'altro giorno. / le odo, mentre camminano non viste, /
, 3-1-73: quand'ecco di cavalli odo un fruscio, / di mute, di
silenzio del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar
, i-79: quand'ecco di cavalli odo un fruscio, / di mute, di
,... allora vi s'accenda odo rifero galbano. m.
fanno molte uova. leopardi, 24-2: odo augelli far festa, e la gallina
: intronato l'orecchio dai garriti / ch'odo la sera dalla dolce dama. manzoni
. tasso, ii-42: le lor querele odo cantare / garrule rane in queste parti
garrulo telaio. bartolini, 1-190: odo, dalle... fumose stalle,
. monti, x-2-216: di nuovo odo un plorato / che distinto m'avvisa e
leggo, e il gemito ferale / odo di mille geni desolati / sospirar sulla perdita
e possanza. filicaia, 2-1-161: odo, odo già, come di tanti
possanza. filicaia, 2-1-161: odo, odo già, come di tanti ei scopra
per entro a gli antri cupi / odo accostar melodioso pianto? carducci, 996
prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera /
prato e rivera, / gli aucielletti odo bradire, / udendo la primavera /
/ belleze ed adorneze e piacimento. odo delle colonne, 91: distretto core
, 798: io già... odo i pestelli ne'bronzei mortai acciaccando cantàridi
silenzio del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar
progresso. pascarella, 2-176: li odo gracidar preghiere. 3. emettere
buonarroti il giovane, 9-689: io odo là gran trar di chiavistelli, /
musica sufficientissimo. fontanella, iii-357: odo a punto a quest'ora / semplicetto
'n travagliandosi, o farne sembianti, io odo guai e rammarichìi, con acerbissimi sofiflari
tu non vuoi vedermi, e sempre t'odo / proverbiarmi. manzoni, pr.
e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. tasso, 17-14: il popol
: qual ti è ella paruta? odo che mi chiedete. non so se potrò
ma mentre guardo quegli alberi impazziti, odo ad un tratto un gran fra
in uno momento vi giunse addosso, odo che fieramente doluto e turbato vi sete
da lei la voluttà suprema, / odo il flutto de 'l mio sangue che
migliore, esaltarsi (tanimo). odo delle colonne, 92: io com'auro
lusinghe. oliva, 380: già odo protestarsi, riuscire troppo malagevole un sì
stuparich, 1-270: dal mio buco odo il quarto plotone che si prepara:
ojetti, i-646: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un
cospetto. d'annunzio, ii-748: odo tinnire un riso ch'io conosco, /
sorte armi. tasso, 6-3: odo ben io stridere incudi, e suoni
fiato ai circostanti. betti, 216: odo il suono incupire / della fontana.
. castiglione, 601: tutto ch'odo di te timor m'incute. pasqualigo,
-figur. ungaretti, i-no: odo la primavera nei rami neri indolenziti.
del bene, i-i: spesse volte odo i primati della nostra città incolpar ora l'
infigurato. d'annunzio, v-2-76: odo l'implorazione della infelicità infigurata, odo
odo l'implorazione della infelicità infigurata, odo la lamentazione dell'angoscia informe.
leopardi, 12-10: come il vento / odo stormir tra quelle piante, io quello
ferro. dossi, i-203: qui odo certuni, di quella risma di gente,
avessi gli orecchi chiusi con la bambagia, odo suonare la musica. -diventare affannoso
: destare amore di sé. odo delle colonne, xvii-26-43: àm'inamorata /
franco, 7-365: io qui pur odo soavissimi accenti e parole altissime da 'nnamorare
/ d'eco, e appena ne odo la cadenza. gadda conti, 1-614:
pastorale di flavia, 3: questo chi odo mi par tanto stranio / che mi
scaduta, ogni affetto inaridito, e odo i più esperti del tempo che oggi corre
petrarca, 143-2: quand'io v'odo parlar sì dolcemente / com'amor proprio
è 'ntendente, / ché lunghe aringherie odo noiose. boccaccio, dee., 1-7
bramo gli occhi chiudo, / et odo e intendo e dico d'esser sordo,
, ostacolare; impedire. odo delle colonne o anonimo, i-462: o
che interito / sul margine io non odo. -di animali. faldella
giusti, 36: che cosa odo io? che inaspettati casi? / questo
: intronato l'orecchio dai garriti / ch'odo la sera dalla dolce dama, /
. bestiario moralizzato, v-366-4: odo che lo dragone non mordesce, /
, un comportamento). odo delle colonne, 92: lo pensoso adastiamento
tentare. - anche assol. odo delle colonne, xvii-26-4: oi lassa,
al ciel ergo / perch'i'l'odo pregar pur ch'i'm'affretti. boccaccio
: nes suna voce tua odo se ascolto: / non di rimpianto per
di qua dal dolce stil novo ch'i'odo! buti, 2-577: * issa'
pindemonte, ii-42: e gridar morgana odo, morgana, / e morgana iterar gli
e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. tasso, 1-15-114: or mentre
. del bene, 1-1-: spesse volte odo i primati della nostra città incolpar ora
lamentar di lira. nigra, 39: odo io, pur odo dell'adriatico flutto
, 39: odo io, pur odo dell'adriatico flutto / il lamentar.
riso / languidi e rochi mormorar talora / odo i fidi messaggi e l'aria e
fare una brutta morte. odo delle colonne o anonimo, 462: o
non son possente / di dir quel ch'odo de la donna mia! petrarca,
gioi che sempre ò 'n mente. odo delle colonne, 92: lo pensoso adastiamento
liscia. bestiario moralizzato, xxxv-n-318: odo ke lo dragone non mordesce: /
palpo tutavia; / se quel ch'i'odo, oda; e sia busia /
dante, purg., 26-99: odo nomar sé stesso il padre / mio
che bei concetti che rari detti i'odo! buonarroti il giovane, i-28: tra
tal vestigio, / per quel ch'i'odo, in me e tanto chiaro, /
fuoco, e questa letizia mi prese quando odo el padre nominar se stesso, id
, e farlo / con liquid'olio ed odo rose stille / morbido e
: già il po con cento fiumi ed odo e veggio / nel bel liquido suo
bel viso / lo sguardo affiso / e odo intanto / il dolce canto, /
: ove sei, che più non odo / la tua voce sonar, siccome un
chiavistelli? d'annunzio, v-1-293: odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo
una lucciola. m'avvicino per vedere. odo una voce di vecchia: « a
; / cusì fo per long'uso. odo delle colonne, 91: io languisco
chiaro davanzati, i-25: lunghe aringherie odo noiose. francesco da barberino, i-61
saper desio. palladio, 2-2: odo che nella più bassa parte della fabrica
più lusingo la mia ragione? non odo la solenne voce della natura? io ti
fiorentino / mi sembri veramente quand'io t'odo. petrarca, 50-39: poi lontan
/... se per poco prezzo odo cusatro / dar le sentenzie false,
e contrattare. palladio, 2-2: odo che nella più bassa parte della fa-
esser conviene. foscolo, xv-11: odo dire che per favorirmi maggiormente si vuole
, non credo mai si stingua. odo delle colonne, xvii-26-21: mai non credo
serra forsi encontra porta, / diga odo: « e1 par ke vui voiai
per istudiare, o la penna, odo sonarmi gli orecchi d'alcune voci.
il libro di maometto che, per quanto odo, si legge da dritta a mancina
. gobetti, 1-i-884: in un crocchio odo due sonanti bestemmie in dialetto: questo
che abbiamo alle mani oggidì, io odo che ci sono le guerre com'erano
mar nostro. d'annunzio, ii-847: odo nel grido della procellaria / l'aquila
agnelletto. d'annunzio, ii-847: odo nel grido della procellaria / l'aquila
, per porre le granella; che odo sono cose altrove non si truovano.
cioè con figura di mela cotogna. e odo, che prima ne nacque uno così
mi face amor che mi mina. odo delle colonne, xvii-26-n: però paté traval-
in questo augusto senato oramai più non odo, con così poca maestà di tal
, enfatici fulgori. saba, 168: odo la voce / mia che m'è
; apparire come fatto normale. odo delle colonne, 91: certo s'io
protezione, onori, incoraggiamenti, mercede odo per ogni parte gridare dalla ingorda turba
sagacia. petrarca, 105-21: fetonte odo che 'n po cadde, e morio
/... se per poco prezzo odo cusatro / dar le sentenzie false o
/ languidi e rochi mormorar talora / odo i fidi messaggi e l'aria e l'
alla fortuna. - anche rifl. odo delle colonne, v-108-48: sì come disperata
di essa. monti, x-2-210: odo un lamento / d'afflitta belva un
, 1-ii-192: sì dal monte sionne odo parole / di chi salvarmi brama. alfieri
derelitto. idem, 93: ora odo una piva / per confortar se'pegore
dante, purg., 26-98: odo nomar se stesso il padre / mio
aspetti e le forme, di antichi olivi odo rosi di mignoli.
vivesse; / se (come io l'odo) udire ei pur dovesse / tutto
quali stolte minaccie e quale or odo / vano strepito d'arme? marini
: / e dalla dura pietra / odo uscir voce minacciosa e fera / del
dissegli: che è questo ch'io odo di te? rendimi ragione della tua
. idem, purg., 26-98: odo nomar se stesso il padre / mio
flutto infido / miro l'insanie, odo i tumulti e rido. muratori, 6-36
sbarbaro, 2-45: nessuna voce tua odo se ascolto; / non di rimpianto per
gretto. d'annunzio, v-1-591: odo l'ironia miseranda della disfatta, il
/ omo veglo prestar ad usura. odo delle colonne, xvii26- 44: àm'
. del bene, 1-1: spesse volte odo i primati della nostra città incolpar ora
fiorentino / mi sembri veramente quand'io t'odo. tavola ritonda, 1-260: oh
tutti gli altri amici, annibai, odo, / fuor che da te, che
molti è 'ntendente, / ché lunghe aringherie odo noiose. dante, vita nuova,
perché molto mi fido in quel ch'i'odo. -gravemente. ariosto,
monarchie. d'annunzio, v-1-362: odo la pioggia eguale sul lucernario del bagno
. fagiuoli, i-79: di cavalli odo un fruscio, / di mute, di
è gran festa / e quanto v'odo più tanto più imparo; / ma tristo
. chiaro davanzati, v-74: i'odo dir ch'el pulican divene / che
martini, 4-55: ah! lo odo, lo veggo ancora il buon professore
sono / dentro un abisso; ed odo, ivi sepolto, / la vita che
1796): quantunque ella e con acque odo rifere e con saponetti moscati
modo / che più mostrosa cosa unqua non odo. casoni, 2-30: mostruoso ben
, iii-3-241: il torrente di memoria / odo funebre mugghiar. 7.
cheggian fra 'l verde e la pastura / odo il lento muggire. -per metonimia
incomprensibile trono. michiele, ii-25: odo solo / gli empi muggiti de le foche
amare. foscolo, ii-125: appena odo da lunge / il burrascoso muggito del mare
. monti, x-3-300: altro non odo / che urlar torrenti e mugolar tempeste
. luca pulci, 1-3-106: io odo e non intendo i vostri mugoli;
, disperdere. abba, 1-243: odo dire che il generale parte, che se
quell'aura soave de'sospiri / ch'i'odo di colei che qui fu mia /
i-6-178: pien d'austerità sacerdotale / v'odo di geremia l'antico pianto / modular
insiemi subito conciperà. anguillara, 9-127: odo eh'altrove donnola si chiama, /
parma. fagiuoli, i-79: di cavalli odo un fruscio, / di mute,
. gese, 6-122: non odo musiche né danze, ma gli occhi
aretino, 20-25: come si sia, odo un ansciare, un sospirare, un
dolessero in sogno; e stando attenta odo... parlar alla muta.
. dossi, iii-291: io odo ancora i nùmeri della tómbola naseggiati dal
acqua al necessario, che era ivi, odo un parlar cheto. f. d'
mai'. mazzini, 37-185: non odo che le solite evirate vocine d'arcadi
. b. croce, iv-12-364: odo i moti e complotti neo-fascisti, e
sien più frizzanti. forteguerri, iv-431: odo già il fischio delle mie nerbate.
debile orecchia invan non apro, / odo sonar su le nestoree labbra.
lo muro; / ché, com'i'odo quinci e non intendo, / così
una ciancia. pulci, 23-12: odo che se'di casa di chiarmonte; /
di chiarmonte; /... / odo se'il fior de'guerrier naturali;
il fior de'guerrier naturali; / odo se'nievo a buovo d'a- grismonte
di pervii nodamenti, chiaramente illuminavano le odo rante terme e interdicto rimania
ii-95: talor rispondo che chiamar non m'odo: / timido, vile e son
di qua dal dolce stil novo ch'i'odo! ». pascoli, ii-845:
nodi: / nessun socorso vego, odo o sento, / po'ch'ita n'
sono spirti, maestro, ch'r odo? », / diss'io. ed
3-4-19: appresso 'l capitan, secondo ch'odo, / vi fece alcuna battaglietta,
pucci, cent., 31-82: io odo / che voi di rinunziare avete detto
chiaro davanzati, i-25: lunghe aringherie odo noiose. francesco da barberino, i-73:
, xliii-72: io di bon tanto n'odo / eh 'ogn 'altro nonca sì ha
qua dal dolce stil novo ch'i'odo! ». carducci, iii-5-353: così
254-2: i'pur ascolto, e non odo novella / de la dolce et amata
parti toi tanto ineguali / ch'io odo ognor di te mille querele. benivieni
giusti, 4-i-35: ma silenzio! odo il cannone: / non è nulla:
sei la grande carmenta. ecco che t'odo / fra il tevere e il capitolino
552: vertette, quando v'odo cantare, / nunzie che il caldo
il non trovarlo. saba, 168: odo la voce / mia che m'è
: « turbone d'esto che t'odo aire; / nutrito so'en delicii,
mie, quant'obbro- r! dicerti odo. s. antonino, 2-57: credevano
, v-339-9: or me bassa, odo meo; / tosto sia l'andata,
, comp. dal class. odo 'otto 'e corallium 'corallo '
sett., deriv. dal lat. odo 'otto ', col suff.
come a colei che d'ogni villania / odo che sei dotata e d'ogni orgoglio
: c'è una specie di lamento che odo soltanto nello star coricato. sono le
del canto. d'annunzio, 5-485: odo il suono dell'acqua accordarsi con la
che intento / sul margine io non odo. = comp. da oltre
552: verlette,... v'odo cantare, / nunzie che il caldo
debile orecchia invan non apro, / odo sonar su le nestoree labbra.
79: nella mia debolezza malsicuro, / odo un fragore orgiastico di morte. manifesti
colei che d'ogni villania / odo che sei dotata e d'ogni orgoglio.
d'annunzio, v-i- 249: odo il ticchettio dell'orologio, che ora sembra
? parini, vi-42: ma quali odo lamenti / e stridor di catene; /
: « maestro che è quel ch'i'odo? ». dominici, 4-121:
, ma contenta. casti, vi-265: odo appressarsi il turbine / romoreggiando intorno *
, 13-27: per la via / odo non lunge il solitario canto / dell'arti-
. odòginkt ~ { deriv. da odo 'otto '); cfr. lat.
lat. octans -àntis, deriv. da odo 'otto 'sul modello di quadrans
= lat. octàvus, deriv. da odo 'otto '; per il n. 7
lat. tardo octennis, comp. da odo 'otto 'e annus 'anno '
lat. octóber -bris, deriv. da odo 'otto '; le var.
. octogynus, comp. dal class, odo 'otto 'e dal gr.
. scient. octolocularis, comp. da odo 'otto 'e loculus (dimin
octòni 'otto per volta '(da odo * otto '). ottonaio,
octopetalus, comp. dal class, odo 'otto 'e petalus 'petalo
octosepalus, comp. dal class, odo 'otto 'e sepalum 'sepalo ';
, lat. octosyllàbus, comp. da odo 'otto 'e syllàba 'sillaba '
odostemonus, comp. dal class, odo 'otto 'e dal gr. a-r /
voce dotta, comp. dal lat. odo 'otto 'e da valente (
. tardo octùplex -icis, deriv. da odo 'otto ', sul modello di
, lat. odùplus, deriv. da odo 'otto ', sul modello di
io avesse lo contato / di bologna. odo delle colonne, xvii-26-28: di te
e prete papista. foscolo, ix-1-532: odo che la ceremonia si celebra da'tirannucci
tan'parlare se perd bona rasone. odo delle colonne, 92: lo pensoso adastia-
argomenti o su specifiche persone. odo delle colonne, 92: degiate, donna
o donna, io che tiranno m'odo / nomar da te, men di te
anonimo genovese, xxxv-i-751: de zenba tanto odo dir / che l'è de tuti
del tempio. d'annunzio, 5-485: odo il suono dell'acqua accordarsi con la
adeguata vendetta. ghislanzoni, 8-112: odo distintamente l'ultimo saluto: -cane,
: passata è la tempesta: / odo augelli far festa. e. cecchi,
, invasione. tasso, 6-3: odo ben io stridere incuoi, e suoni /
tasso, aminta, 889: pur odo dire / che non erano pria le pastorelle
cheggian fra 'l verde a la pastura / odo il lento muggire. pascoli, 171
incolpevole, innocente, irreprensibile. odo delle colonne, 26-a: io son,
antonio da ferrara, 93: ora odo una piva / per confortar se'pegore in
occhi asciutti. ungaretti, i-iio: odo la primavera nei rami neri indolenziti.
gran tesauro e sempr 'esser pensoso. odo delle colonne, 91: certo s'io
fonte di inquietudine o di affanno. odo delle colonne, 92: lo pensoso adastiamento
genovese, xxxv-1-751: de zenoa tanto odo dir / che l'è de tuti ben
a dritta mostra, -secondo ch'i'odo. chiaro davanzati, 73-6: percontraro
, 1-i-569: come degli altri qui vegnenti odo 1 vari ragionamenti, così i loro
cure estetiche prestate a qualcuno). odo delle colonne, xvii-26-17: la sua persona
povero popolo. mazzini, 59-no: odo taluni tra i pessimisti di parte nostra a
: persona avvenente, affascinante. odo delle colonne, 91: l'amoroso piacimento
buco della chiave. pascoli, 262: odo due voci piane piane piane..
o dilettissimi, spesso da voi / odo ripetere: miseri noi! / sempre all'
lor spezzansi. carducci, ii-16-33: odo strepitare intorno a me tre torrenti,
parte del re. frizolio, lvi-101: odo i santi discorsi e 'l parlar pio
illumina il mio sonno, vedo e odo dal sonno. -buio, piovigginoso
career rotto / a pipillar su l'aia odo il pulcino. padula, 1-87:
come una sostanza oleosa, incolore e con odo re penetrante, e costituisce
avita e picchio / e chieggio et odo un famulo / dirmi: a casa una
penna dal foglio e tendo l'orecchio, odo tutte le voci e i cigolìi delle
a mane / sul fiorito pomario, odo la nota / d'un rosignolo,
mando, che per via sovente / odo lodar, mia bella pomerina, / o
. parini, giorno, iii-29: odo le rote, / odo i lieti corsier
iii-29: odo le rote, / odo i lieti corsier che all'alma sposa /
nei prati: / dicembre germini / fiori odo rati. / inverno pallido
scrosciare e gorgogliare d'acque che io odo all'intorno mentre scalzano la poca terra
ii-24: essendo egli, per quanto n'odo, uomo di vita buona e esemplare
non son possente / di dir quel ch'odo de la donna mia! ».
un potatore. d'annunzio, ii-149: odo i colpi iterati / dei ronchetti,
i colpi iterati / dei ronchetti, odo le cesoie / dei potatori. gavoni,
prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera /
il signor prefetto. foscolo, xvi-129: odo anche dire che vismara vada prefetto
infiora, / bella e musica donna odo talora, / a cui cedono i
mostrati, e no m'aita. odo delle colonne, v-108-14: oi lassa,
par che voi veggiate, se ben odo, / dinanzi quel che 'l tempo
/ s'io vo'trattar di quel ch'odo di lei, / ciò che lo
, 1-i-569: come degli altri qui vegnenti odo i vari ragionamenti, così i loro
sol di primavera. ungaretti, i-no: odo la primavera nei rami neri indolenziti.
inascoltati. d'annunzio, ii-847: odo nel grido della procellaria / l'aquila
le cose, paulo, voltato allo odo, ordinò alh romani li vecchi giuochi
bei concetti, che rari detti i'odo! piccolomini, 34: per sorte,
, i-583: già nel parlamento piemontese odo farsi una osizione sulla tesi appunto
votazione. mazzini, 75-298: oggi odo, con profondo dolore, dal governo dellttalia
petrarca, 143-2: quand'io v'odo parlar sì dolcemente / com'amor proprio a'
ne lo core. / allotta ch'odo ch'è sì prossimana, / lo spirito
, onori, incoraggiamenti, mercede: odo per ogni parte gridare dalla ingorda turba
far prova con l'udire che spesso odo una boce d'uomo, e parrammi di
ritirossi indietro. mazzini, 33-252: odo che i gesuiti abbiano prudentemente lasciato la
l l prov. odo, lii-15-189: dai vecchi soli s'impara
? ojetti, i-646: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un
. iacopone, 88-135: co li 'mpedimenti odo è pugnare, / si voi
bel sepolcro. martello, 6-i-325: odo le voci tue qual tintinna- bulo /
. g. visconti, i-8-18: odo la dolce daria che mi ponge, /
254-4: 1'pur ascolto, e non odo novella / de la dolce et amata
64: io pur ascolto, e non odo novella / ch'a dio ritorni l'
2-78: questo titolo che io vi odo dare di filosofia amorosa mi pone in
o puntuta o fracassosa, io la odo e non la sento: viene alla
si mova. ìacopone, lxxxiii-511: odo una voce ke. ppuro ne clama
settimane a questa parte, io non odo che squittire di quaglie dappertutto. pascoli
1-176: molti in fin di quassuso odo contro di me gire bucinando: costui vorrebbe
; / de'viventi querceti / le foglie odo stormir. pirandello, 7-1287: non
tasso, ii-42: le lor querele odo cantare / garrule rane in queste parti e
, 12-10: come il vento / odo stormir tra queste piante, io quello
al poeta. sacchi, 3-5-67: odo quello [accento] di rinforzo in
tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom che
. negri, 1-337: mi rallegro quando odo di lontano latrar il cane, che
'n travagliandosi o fame sembianti, io odo guai e rammarichìi, con acerbissimi soffiali
g. visconti, 1-70: parole odo talor spinte da voce / umana,
elisa; parlar sì dolce io t'odo / che mi rapisci. al labbro tuo
. boiardo, 22-60: ciò che odo e vedo suave ed ornato / a
2-1-239: il suon dell'arme / odo e 'l guerriero carme / di rauca
modi: / nessun socorso vego, odo o sento, / po'ch'ita n'
risposte ai quelle, con grandissima mortificazione odo il loro cattivo ricapito. g. gozzi
redentore della francia,... non odo io prima di me tutti i popoli
7-57: ben discemo ciò ch'i'odo; / ma perché dio volesse, m'
: ahi, per la via / odo non lunge il solitario canto / dell'artigian
sogna e non dorme. né, se odo il suon lieve e tremendo del passo
la suavità de la favella / non odo già de la mia bradamante; /
di una persona, maligno- odo delle colonne, 91: l'amoroso piacimento
rivolta). mazzini, 52-339: odo che il telegrafo parla di 'sommossa
principe nemico. foscolo, xiv-134: odo che il governo decretò d'inviare un segretario
la vita si ristringe, a ciò chv odo. -diventare meno frequente (il
non sacrifici. mazzini, 75-298: oggi odo, con profondo dolore, dal governo
, ii-72: veh mihi!, io odo la voce del padrone: sarà meglio
. dal fondo della mia poltrona io odo così ancora retrospettivamente le scene della acca-
g. b. maccari, liii-99: odo il martello / del legnaiuolo che le
eschine, per quel ch'io n'odo, si scandalezza e si richiama altamente
agostino volgar. [tramater]: io odo per lezione quella notabile parola e molto
molto mi fido in quel ch'i'odo. tasso, ii-18: già in gran
a tanto insurgo / quan- d'io odo nomar sé stesso il padre / mio e
, / ed io tapina rimanno. odo delle colonne, 106: vassene in altra
il tremuoto. lubrano, 1-224: odo rimbombamenti di arme con un'eco guerriera
jacco. mascheroni, 8-305: l'odo [la voce] che in suon distinto
donde viene, questo malvagio rinomo ch'io odo di te? -prestigio di un
o puntuta o fracassosa, io la odo e non la sento: viene alla
pucci, cent., 31-81: io odo / che voi di rinunziare avete detto
e prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera /
rabbuffati si levarono dalla ossidione... odo molti fanti che vi si trovarono lodare
essa non pò escire, ciò che odo è amare. 4. rappresentare
tra l'albaspina e il bosso / odo un tinnir leggero / come d'un riso
: tra tutte le cose che io odo volentieri, tengono il primo luoco le
: ferma è l'antica voce. / odo risonanze effimere, / oblìo di piena
13: oual orrendo risonar bisbiglio / odo d'intorno a quest * alpestre roccia
editti che sono risonati nelle piazze odo che avete diterminato tre cose. nannini [
core è roso. foscolo, iv-356: odo una voce che mi chiama traditore;
: mi veggio morto, s'io non odo / l'umile voce che a pietà
. moretti, ii- 272: odo tutte le voci e i cigolìi delle barche
camposanto, /... / odo quel pianto della tomba, pianto /
qua dal dolce stil novo ch'i'odo! ». petrarca, 264-79: il
iii-1-140: quando vi guardo, quando odo il ritmo del vostro respiro, io
nella dritta via. leopardi, 16-67: odo sonar nelle romite stanze / l'arguto
forza e vigore con la quale io odo che alcuni favellano. pananti, ii-366:
io moriva / questa musica che ora odo; / vidi la beata riva / alla
. chiaro davanzati, v-76: i'odo dir ch'ai pulican divene / che
donde riviene questo malvagio rinomo, ch'io odo di te? siri, xii-342:
prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire. bonagiunta, xvii-120-1: vegio la
propriamente significa la trasfor- inazione del peri'odo, quando si dice nell'ultimo luogo ciò
/ i miei sì larghi campi ed odo il canto / rivolto in grido e 'l
574: alora la iente de re odo le spalle voltòne, / el re carlo
buonarroti il giovane, 9-549: io odo la pattuglia / ch'è qua vicina
alfieri, xiii-51: romane grida / odo ben; ma romane opre non veggio
suono). térésah, 1-256: odo un clamore / rombante nell'ombre lontane
grande, / il mirto alla morte che odo / rombar sul mio capo sconvolto.
luna; ed un rombazzo / v'odo ancor oggi d'ali. cesareo,
di sua man la notte aggiunge / odo sonar nelle romite stanze / l'arguto
parola, /... / ti odo cantare come una cicala / nella rosa
anonimo genovese, 1-1-251: d'aotte gente odo assai / chi tuto dì vane per
de 'l nemico fugge. / io l'odo, ne 'l profondo cor, che rugge
trovi tregue? cesarotti, i-iv-368: odo il vento nel bosco a ruggir forte:
aretino, 20-25: come si sia, odo un ansciare, un sospirare, un
., 9-3 (1-iv-800): io odo fare alle fe- mine un sì gran
tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom
/ e pien d'austerità sacerdotale 7v'odo di geremia l'antico pianto / modular
fondo al cuore / rintronar dolce mente odo gli spari / la sera di vigilia della
. d'annunzio, v-1-308: odo la voce del secondo che ordina di
piu salva venia, / e che re odo non ne fosse avisatu.
il vento rombe. foscolo, iv-356: odo una voce che mi chiama traditore:
de le catene / e fischiar odo la tempesta atroce / de'feri colpi,
.!: immaginatevi, figuratevi. odo delle colonne, v-108-46: ed 'ami''namorata
lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. marino, 1-19-162: sbarbò [il
; ma qui ti voglio, io non odo tanto sbragiare, tanto bravare, tanto
scrosciare e gorgogliare d'acque che io odo all'intorno mentre scalzano la poca terra su
errori... vi sono, come odo dire di non so che cornice di
di boezio, 563: allora el re odo e sua jente a cavallo montò-ne,
. ojetti, i-646: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un
remi). valeri, 3-75: odo un sciacquar di remi, un canto /
goldoni, v-785: in favor di torquato odo talor decidere, / ma decision lombarde
mio sciolto / de la vergine santa odo parole / che miste coi sospir di duol
. aretino, 20-23: stando così, odo percuotere la cella mia: onde,
stato. burchiello, 2-18: odo messa / in persignano, 'n una
sconforto, sbigottimento, scoramento. odo delle colonne, 92: dare confortamento /
quasi tutti, poiché da pochi giorni odo parole sconfortanti, il che prima non
corrispondenza del sentimento amoroso). odo delle colonne, xvii-26-32: or m'à
dà funghi. linati, 8-94: odo scoppi di venti alla faccia, fiammate di
. balbo, 1-403: io non odo a poco a poco altro più tra le
buonarroti il giovane, 3-549: io odo la pattuglia / ch'è degli
quanti scartafacci e scrittarie / oggidì cantar odo in le botteghe, / credete a me
la riva del sonno alterne voci / odo alzarsi dal mare: / il tonfo sordo
appena finito quest'ultimo verso, quand'odo dietro alle spalle un grandissimo scroscio di
e lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. cauana, 14-98: menu.
ci sdimentichiamo d'una massima che io odo spesso in bocca a'savi medesimi: 'che
par che voi veggiate, se ben odo, / dinanzi quel che 'l tempo
. muratori, cxiv- 32-58: poiché odo che lo stampator milanese non ha pe-
parricide; io la tua voce orrenda 7 odo sonar dentro il mio con la voce
ea i versi sottili come lime / odo segarmi i nervi aspri in misura. baldini
. del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna mio
scienze fìsiche in 7erésah, 3-31: odo il muto singhiozzo che va / per le
, xlvi-32: s'io aggio audito e odo di va', tien servidori..
sostanza che il nostro, imperciocché io odo voi anche per lo più ragionare di cose
, marchesi di civitélla, 226: odo ch'è tucto semmenató a grano el
: « alte in mezzo de'giusti odo salire / di vendetta le grida: ed
prep. ant. senza. odo delle colonne, v-108-56: no t ferire
che bei concetti, che rari detti i'odo! vasari, ii- 136:
mettetevi, con i porri soffritti, erbette odo delminio, ii-108: amaritudine
io credo udire i tuoi versi, odo i tuoi pianti. betussi, xliv-
de'servi. fogazzaro, 4-10: odo nella stanza vicina passi tranquilli di servi
a dio. grillo, 1-28: odo ben la tua [di dio] pia
di colti detti. casti, 315: odo in aere / mugghiare il tuono orribile
di zanni; e quando io l'odo in bocca di qualche sgraziato, elle mi
duca savelli, e che con ogni io odo d'incoscienti. io non li degno 7
negri, 1-337: mi rallegro, quando odo di lontano latrar il cane, che
magalotti, 20-134: signore no, m'odo rispondere da quel cartesiano cacciatore se pur
... e come il vento / odo stormir tra queste piante, io quello
fra le torri / della vaga firenze odo un silvano / ospite ignoto a'taciti eremiti
sinfonista volesse 'annunzio, v-i-505: odo sinfoniare in me le sibille della a suo
sm. térésah, 3-31: odo il muto singhiozzo che va / per le
anonimo genovese, xxxv-i-751: de zenoa tanto odo dir / che l'è de
/ vi fu d'mtomo, secondoch'i'odo. ser giovanni, 3-175: santolino
'n travagliandosi o fame sembianti, io odo guai e rammarichi con acerbissimi soffiali e
cerca e chiama. / smaniosa esecrar l'odo questo lungo soggiorno. -lavoro
dicendo: « a quel ch'io odo di te, io ho voglia di vedere
13-27: ahi, per la via / odo non lunge il solitario canto / dell'
al continuo tra 'libri, anzi odo che e'giovani spesso e assai quanto per
gobetti, 1-i-884: in un crocchio odo due sonanti bestemmie in dialetto. soldati,
, iv-533: cigolio ai tavole spiegate / odo vagar fra le sonanti risa / di
non son possente / di dir quel ch'odo de la donna mia! » idem
rodere, o zanzara / ronzare, od odo pur russo o respiro / d'uom
annunzio, v-1-2q3: a un tratto odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo
/ per non vedere e udir quel che odo e veggio! giuglaris, 15
linguaggio non penetrato da coloro: « io odo non chi supplica, ma chi merita
, iii-1123: apro l'uscio socchiuso, odo russar mia madre, / e,
lagrimabil suono / da l'imo poggio odo. montano, 1-193: il suo animo
stravagante in un segneri, ii-22: odo già la scusa che voi mi volete addurre
sottomani fo loro diceria / ch'el re odo non se ne accorgea. navagero,
sottragere cavalieri. bestiario moralizzato, 1-159: odo ke lo dragone non mordesce, /
ra- marichi? folengo, 1-ii-315: odo, alessandro mio, che, soperchiamente
già vecchia, a quel ch'io n'odo, / di mobil ballatrice, a star
a tutte tore. foscolo, ix-1-370: odo i valenti esclamare cne io spargo su
petrarca, 143-4: quand'io v'odo parlar sì dolcemente / co- m'amor
2-78: questo titolo che io vi odo dare di filosofia amorosa mi pone in isperanza
: il vento / freddo che sibilando odo staccare / le foglie secche, non sarà
impressione del primo tomo delle sue storie che odo esser in pronto, non farei altro
riempiuta. mazzini, 37-184: non odo che le solite evirate vocine d'arcadi parlamentari
mai non resta / dalla mia cameretta odo il remore, / solingo tessitore, /
/ solingo tessitore, / e il canto odo
fòran già muti. pananti, i-431: odo il suono di soavi accenti, /
sostanza polverulenta. monti, i-264: odo che il padrone s'alza ancor esso in
stesse sonavano. ariosto, 46-2: odo di squille, odo di trombe un suono
ariosto, 46-2: odo di squille, odo di trombe un suono / che l'
movete. varchi, v-944: quando io odo sonar tanto altamente, / caro alamanni
488: il vento / freddo che sibilando odo staccare / le foglie secche, non
: nel silenzio della mia stanzetta / odo voci cantar chiare e sonore. calvino,
monelli, 3-222: le parole che odo son sobrie, il discorso è modesto,
qua dal dolce stil novo ch'i'odo! ». de sanctis, leti,
qua dal dolce stil novo ch'i'odo ». migliorini [s. v.
abitanti suoi. monti, v-256: odo che anche a firenze si preparano grandi
leopardi, 12-9: come il vento / odo stormir tra queste piante, io quello
affaticato, provato fimoravia, 18-190: odo pronunziare il mio nome con carattesicamente per
ira m'accendo ogn'or che t'odo. 9. oppresso, abbattuto
2-18: io pur veggo 'l cocollo ed odo messa / in persignano, 'n una
luna; ed un ramazzo / v'odo ancor oggi d'ali, / v'odo
odo ancor oggi d'ali, / v'odo un festoso strascichio di gonne.
, che sfavilla, / dell'universo, odo, smarrito assorto, / uno stridìo
parini, i-iv- 38: quali odo lamenti / e stridor di catene; /
/ con sanguinose mani. / ma quali odo lamenti / e stridor di catene;
specie). leopardi, 24-4: odo augelli far festa, e la gallina,
d'annunzio, v-1-293: a un tratto odo qualcosa che somiglia al canto di un
. provare un grande dolore. odo delle colonne, xlii-26-12: però paté travalglia
passeroni, 4-81: io per me se odo un racconto / d'una storia,
ritiene, madonna, che io non odo così presto, come io vorrei quelle amorevoli
innamorato tauro. parini, 255: odo 1 lieti clamori / del popolo affollato,
lieti clamori / del popolo affollato, odo i mugiti / de'rossi eletti tauri.
salita in letto, ne discende. odo il tempestare rapido dei suoi piedi e
, xvii-36: orato sire, assai odo sovente / ch'amor nonn-è, se non
par che voi veggiate, se ben odo, / dinanzi quel che 'l tempo seco
voce). martello, xxii-99: odo una voce tenera d'argento, / donde
io appena finito quest'ultimo verso, quand'odo dietro alle spalle un grandissimo scroscio di
corpo dice: « turbarne testo che t'odo dire: / nutrito so 'n delie
nome chelonite. boiardo, 1-10: non odo chi favella: e intendo il muto
di tratto in tratto, passando, odo il ticchettio del telegrafo. de pisis,
il gran nitrito. leonardi, 1-42: odo suon d'armi / e di carri
v. tio1) e dal lat. odo 'otto', perché ha 8 atomi di
giornalistica. mazzini, 33-161: odo che si stabilisca un altro giornale tar
il tizzo. pirandello, 12-43: odo a crepitare i tizzi accesi. montale,
vestigio, / per quel ch'i'odo, in me, e tanto chiaro,
. balbo, 1-403: io non odo a poco a poco altro più tra le
parmi di veder i pianti tuoi, / odo già di te dirsi orride cose,
e la mia donna, secondo ch'i'odo, / in ora in ora sta
, onori, incoraggiamenti, mercede; odo per ogni parte gridare dalla ingorda turba,
tranquillo. s. ferrari, 238: odo una fonte strepitar tranquilla / e rimbombar
. ariosto, 1-iv-267: nessun altro odo che ci abiti, / e pochi ce
col dolce stil di che il meglior non odo; / ma può qualunque di cui
chiaro davanzati, lv-8: fo come lepretasso odo che face, / che tragge a
gonzaga, ii-52: ascolto e niente odo. la paura vi fa trasentire,
d. bartoli [tommaseo]: odo platone... introdur vulcano of-
piu salva venia, e che re odo nonne fosse avisatu. gualdo priorato, 3-i-8
nel silenzio del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar
in partic.: pena infernale. odo delle colonne, xlii-26-10: ch'io son
tu se'ininnata, sì parlare t'odo, / perciò, maria, non ti
fuoco smemorato. / nel fumo ora odo grilli e rane, / dove tenere tremano
luminosa. d'annunzio, v-1-249: odo il ticchettio dell'orologio, che ora
spiggio, m'accosto alla porta, odo lì dentro un certo bisbiglio. =
: rispose il padre: « che t'odo io dire, / fi di puttana
adorni. fagiuoli, i-190: non l'odo io sola, oprando egli sagace,
carro traballa lento per la strada. odo picchiare su ferro. i colombi tubano sul
romore. caro, 2-790: s'odo più dentro un gemito, un tumulto,
so colei adocchiata da lui: già odo i sospiri tratti de l'armario de
odire, uldire), tr. { odo; in tutta la coniugazione ò-,
molti è 'ntendente / ché lunghe aringherie odo noiose. dante, purg., 8-5
ritiene, madonna, che io non odo così presto, come io vorrei, quelle
. su le soglie / del bosco non odo / parole che dici / umane;
parole che dici / umane; ma odo / parole più nuove / che parlano
v-1-245: la pioggia non cessa. la odo scrosciare sul giardino, su la riva
e prato e rivera, / gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera /
e dire. ungaretti, i-iio: odo la primavera nei rami nen indolenziti. /
. ant. avvezzare una persona. odo dette colonne, 91: amor m'à
destinato una persona o una cosa. odo dette colonne, 91: amor m'à
v-2-326: cinque uomini scamiciati vangano: odo il colpo secco dello zoccolo sul vangile
lo sguardo, gli occhi). odo delle colonne, 92: sconfortamento n'avrano
alla sorte, al caso. odo delle colonne, xvii-26-78: ed àm'inamorata
fiorentino / mi sembri veramente quand'io t'odo. s. giovanni liliacee diffuse nelle regioni
o leggenda aurea volgar., 1456: odo io queste cose in sogno, o
c'è una specie di lamento che odo soltanto nello star coricato. sono le
agua veggio il foco vigoroso, / ed odo che contro a natura pare: /
, 1-45: le pecore nere, odo dire, che sono vili, le galline
il momento attuale; esistenza. odo delle colonne, xvii-26-2: oi lassa,
concupiscenza sfrenata del piacere sessuale. odo delle colonne, 91: amor m'à
genovese, xxxv-1-751: de zenoa tanto odo dir / che tè de tuti ben guamia
prendere come moglie o marito. odo delle colonne, xvii-26-7: ch'io son
. calzabigi, 161: io ch'odo le bestemmie ch'ogni donna, ogni
girolamo volgar. [tommaseo]: io odo che tu hai fatto un zenodochio,
di zanni; e quando io l'odo in bocca di qualche sgraziato, elle
auei soavi spirti, i quai sempre odo. g. b. strozzi il vecchio